IN FASE DI ALLESTIMENTO LA NUOVA DIRETTIVA SULLA QUALITA' DELL'ARIA , severissima che
metterebbe fuorilegge gli impianti oggetto della discussione di questo forum.La concentrazione attuale
di polveri sottili tollerate dalla legge 50microgrammi viene dimezzata a 25 , sapete bene che l'aria ferrarese molto spesso viaggia ai 100 micogrammi metrocubo con la turbogas spenta e l'inceneritore fermo.
Quindi , un amministratore assennato non può ignorare queste realtà , bisogna anche
provvedere per le altre fonti di particolato, non con provvedimenti tampone come il blocco delle strade
ma con provvedimenti che superino il problema come l'auto elettrica o a idrogeno.
prima bozza sulla qualità dell'aria :http://www.epicentro.iss.it/temi/ambiente/cafe_dir_en.pdf
LE OSSERVAZIONI DI TUTTI GLI SCIENZIATI ACCREDITATI PRESSO LA COMMISSIONE EUROPEA
Osservazioni sulla bozza della nuova direttiva europea per il particolato atmosferico
Utrecht, 31 ottobre 2005
A Karl-Heinz Florenz,
Direttore della Commissione per l'ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare
kflorenz@europarl.eu.int
Il 21 settembre 2005 la Commissione europea ha pubblicato una prima bozza della Direttiva sulla qualità dell'aria. Come ricercatori che studiano gli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute, siamo preoccupati da questo nuovo provvedimento legislativo e vorremmo proporvi tre considerazioni che speriamo possano aiutarvi nella discussione. In breve, questi sono i fatti che destano in noi preoccupazione:
1. il limite proposto per il PM2,5 è troppo alto perché la salute pubblica venga adeguatamente salvaguardata;
2. la scelta di questo valore così alto è stata motivata con l'incertezza sulla sua pericolosità, nonostante diverse ricerche, alcune finanziate dalla stessa Commissione europea, abbiano dimostrato la necessità di una politica di riduzione dell'inquinamento;
3. l'esclusione di tutte le polveri sottili "naturali" dal conteggio annuale da dichiarare riduce la protezione della popolazione dagli effetti dannosi del PM10.
1. La proposta di legge riconosce che attualmente in Europa l'esposizione alle polveri sottili (PM2,5) ha gravi ripercussioni sulla salute pubblica: 348.000 morti premature ogni anno secondo le stime europee. In particolare, la direttiva propone che nei prossimi 15 anni tutti gli Stati membri dell'Unione europea riducano di almeno il 20% la concentrazione di PM2,5, a meno che il livello medio non sia già inferiore a 7 mcg/m3. Questa parte riflette bene la crescente preoccupazione sugli effetti avversi del PM2,5 sulla salute pubblica e la necessità di un rapido e forte incremento delle politiche decisionali volte a ridurre l'esposizione a queste polveri in tutti i Paesi europei, con eccezione delle sole aree pulite. A dispetto di queste premesse, temiamo che le regole imposte in proposito dalla direttiva non siano giuridicamente vincolanti. Infatti, l'unico vincolo legale proposto è di mantenere una media annuale della concentrazione di PM2,5 pari a 25 mcg/m3. Un valore significativamente più alto dell'intervallo di 12-20 mcg/m3 proposto in precedenza da Clean Air For Europe (Cafe) e, soprattutto, un livello associato a effetti avversi molto pesanti per la salute pubblica. La nostra preoccupazione è che, a seguito di questo provvedimento, molti degli Stati membri che sono già al di sotto del valore di 25 mcg/m3 non saranno più stimolati a ridurre ulteriormente il livello di inquinamento dell'aria.
2. Nel documento della Commissione la scelta del livello massimo di 25 mcg/m3 è motivato con il fatto che "attualmente non ci sono dati certi sul rischio per la salute dovuto al PM2,5". Per quanto non ci siano ancora dati conclusivi, la ricerca europea, finanziata in buona parte proprio dalla Commissione, ha prodotto nell'ultimo decennio una grossa quantità di risultati in proposito. Tra questi ci sono dati sull'esposizione dei singoli individui al PM2,5 (studio Expolis), sulla variabilità spaziale e sulla differenza tra l'inquinamento degli ambienti interni ed esterni (studi Rupioh), sugli effetti del traffico sulla concentrazione di polveri sottili e sulle relative conseguenze sulle allergie e sull'asma nei bambini (studi Trapca e Airallerg), sulla composizione chimica e sulla tossicità delle polveri raccolte in molte regioni europee, tra cui i nuovi Stati membri (studi Hepmeap, Raiap e Pamchar), sugli effetti cardiovascolari del PM2,5 (studi Ultra e Heapss). Molti di questi studi sono stati condotti per rispondere alle cosiddette "Cafe questions" poste all'Organizzazione mondiale della sanità nel 2002-2004. Inoltre, più di 100 stazioni di monitoraggio sparse per l'Europa forniscono regolarmente dati sul PM2,5. Le conoscenze sulla presenza delle polveri sottili in Europa sono quindi aumentate notevolmente e molti degli studi sopra citati hanno dimostrato chiaramente che il PM2,5 può avere pesanti ripercussioni sulla salute anche nei Paesi con livelli al di sotto del livello di guardia. Certamente rimangono delle incertezze ed è ragionevole pensare
che le nostre stime degli effetti avversi potranno rivelarsi più basse o più alte di quelle sopra citate. Sono quindi necessari studi ulteriori. Tuttavia, scegliendo una soglia massima per il PM2,5 che non è protettiva, la Commissione mostra di ignorare gran parte delle ricerche che essa stessa ha promosso, così come la ricca mole di dati internazionali in proposito.
3. Nella proposta di legge della Commissione si consente agli Stati membri di sottrarre dal valore ufficialmente dichiarato tutte le emissioni "naturali" di polveri sottili. La direttiva del 1999 permetteva questa sottrazione soltanto quando si poteva dimostrare che il superamento della soglia consentita era dovuto a eventi naturali, come per esempio tempeste di polvere. In effetti la nuova proposta consente livelli di PM10 generalmente più alti rispetto alla direttiva del 1999. Il che potrebbe portare a lunghe discussioni tra la Commissione e gli Stati membri su quanto effettivamente è alto questo contributo "naturale" in aree specifiche. È importante sottolineare che questa sottrazione è ingiustificata dal punto di vista scientifico. Le relazioni esposizione-effetto su cui vengono stabiliti i valori soglia hanno sempre preso in considerazione il background "naturale". Per esempio, non ci sono indicazioni che gli effetti del PM10 sulla mortalità siano inferiori in Paesi come la Spagna dove parte del PM10 viene dalla sabbia del Sahara, come hanno dimostrato gli studi Aphea finanziati dalla Commissione europea. Consentire di sottrarre tutte le emissioni "naturali" di PM10 implica un'esposizione a livelli più elevati di queste polveri, con maggiori ripercussioni sulla salute pubblica in Europa.
Come scienziati che per molti anni si sono occupati di studiare gli effetti sulla salute delle polveri sottili, temiamo che la proposta di legge non consideri adeguatamente i solidi dati scientifici che sono stati prodotti, per quanto siamo consapevoli che le politiche ambientali non sono guidate unicamente dalla scienza. Inoltre, non ci è molto chiaro quanto questa Direttiva possa contribuire a raggiungere l'obiettivo ambizioso di ridurre l'inquinamento atmosferico in Europa, emerso nella Clean Air For Europe (Cafe) Thematic Strategy.
Siamo pronti a rispondere a qualsiasi domanda o dubbio suscitati da questa lettera.
Bert Brunekreef, PhD
Professor of Environmental Epidemiology and Director
Institute for Risk Assessment Sciences, Universiteit Utrecht
PO Box 80178, 3508 TD, Utrecht, Netherlands
tel 31 30 2535400, direct line 31 30 2539490, fax 31 30 2539499
b.brunekreef@iras.uu.nl
coordinator of PEACE, TRAPCA, AIRALLERG and AIRNET projects
Past president of International Society for Environmental Epidemiology (ISEE)
cc CAFE Steering Group
H. Ross Anderson MD PhD
Professor of Epidemiology and Public Health
Division of Community Health Sciences
St George’s, University of London
Cranmer Terrace, London SW17 0RE, UK
Tel: +44 20 8725 5419 (direct) 5424 (main office) Fax: +44 20 8725 3584 (main office)
r.anderson@sgul.ac.uk
participant in APHEA studies
Dr Isabella Annesi-Maesano
Head, Epidemiology and public health Allergic and Respiratory diseases (EPAR) Department
Head, Occupation and Epidemiology Assembly, European Respiratory Society
Chair, Respiratory Diseases Section, International Union Against Tuberculosis and Lung
Diseases EPAR, INSERM U707
Faculté de Médecine Saint-Antoine 27, rue de Chaligny 75571 PARIS CEDEX 12 France
Tel: + 33 1 44738449 Fax: +33 1 44738462
http://ifr69.vjf.inserm.fr/~u472/EQUIPES/I...bella_pres.htmlJon Ayres MD PhD
Professor of Environmental & Occupational Medicine
Department of Environmental & Occupational medicine
Liberty Safe Work Research Centre, University of Aberdeen
Foresterhill Road Aberdeen AB25 2ZP
Tel: +44 (0)1224 558188 Fax: +44 (0) 1224 551826
j.g.ayres@abdn.ac.uk
Participant in RUPIOH study
Tom Bellander PhD
Department of Occupational and Environmental Health, Stockholm County Council
Norrbacka III, SE-171 76 Stockholm, Sweden
direct +468-7373-670 fax +468-7373-770
tom.bellander@sll.se
www.snap.se, www.imm.ki.se
Participant in TRAPCA, AIRALLERG and HEAPSS studies
Prof. Alfred Bernard
UCL unité de Toxicologie Industrielle et de Medicine de Travail
Clos Chapelle-aux-Champs, 30.54 1200 Bruxelles Belgium
Tél : 32.2.764.39.34 Fax : 32.2.764.32.28
Bernard@toxi.ucl.ac.be
Coordinator of HELIOS and PNEUMO-NEPHROTOX projects
Prof Dr. med. Charlotte Braun-Fahrländer
Deputy Director and Head of the Department of Environment and Health
Institute of Social and Preventive Medicine, University of Basel
Steinengraben 49, CH-4051 Basel Switzerland
Tel: +41 61 270 22 20 Fax: +41 61 270 22 25
mailto:C.Braun@unibas.ch;
http://www.unibas.ch/ispmbs/participant in PARSIFAL study
David Briggs
Professor of Environment and Health Science,
Department of Epidemiology and Public Health,
Imperial College London, Norfolk Place, London W2 1PG
Tel +44 (0)207 594 3329 Fax +44 (0)207 594 3196
d.briggs@imperial.ac.uk
Coordinator of APMOSPHERE project
Ken Donaldson
Professor of Respiratory Toxicology
Editor in Chief 'Particle and Fibre Toxicology'
MRC/University of Edinburgh Centre for Inflammation Research
ELEGI Colt Laboratory Queen's Medical Research Institute
47 Little France Crescent Edinburgh EH16 4TJ UK, Tel 0131 242 6580
ken.donaldson@ed.ac.uk
participant in HEPMEAP study
Erik Dybing, MD, PhD
Division Director and Professor, Division of Environmental Medicine
Norwegian Institute of Public Health
P.O. Box 4404 Nydalen NO-0403 Oslo, Norway
Phone: +47 22 04 26 37 Fax: +47 22 04 26 86
erik.dybing@fhi.no
coordinator of RAIAP project
Tony Fletcher, PhD
PEHRU Public and Environmental Health Research Unit,
London School of Hygiene & Tropical Medicine, Keppel Street, London WC1E
7HT, UK Tel +44 20 7927 2429 fax +44 20 7580 4524
tony.fletcher@lshtm.ac.uk
coordinator of PATY project
President of International Society for Environmental Epidemiology (ISEE)
Francesco Forastiere, MD, PhD
Department of Epidemiology, Rome E Health Authority
Via Santa Costanza 53, 00198 Roma, Italy
Phone: --39-06 83060484, Fax: --39-06 83060463,
forastiere@asplazio.it
coordinator of HEAPSS project
Bertil Forsberg, PhD
Associate Professor
Occupational and Environmental Medicine
Dept of Public Health and Clinical Medicine
Umeå University, S-90187 Umeå Sweden
bertil.forsberg@envmed.umu.se
participant in ECRHS II study
Roy M. Harrison, OBE
Professor of Environmental Health
Division of Environmental Health & Risk Management
School of Geography, Earth & Environmental Sciences
The University of Birmingham, Edgbaston, Birmingham, B15 2TT, United Kingdom
Tele: 0121 414 3494 Fax: 0121 414 3709
r.m.harrison@bham.ac.uk
participant in RUPIOH project
Dr. Joachim Heinrich
Unit of Environmental Epidemiology
GSF Institute for Epidemiology
Ingolstaedter Landstrasse 1, D 85764 Neuherberg, Germany
Tel +49 89 3187 4150 fax +49 89 3187 3380
Joachim.heinrich@gsf.de
Participant in TRAPCA, ECRHS II and AIRALLERG studies
Gerard Hoek, PhD
Institute for Risk Assessment Sciences, Universiteit Utrecht
PO Box 80178, 3508 TD, Utrecht, Netherlands
tel 31 30 2535400, direct line 31 30 2539498, fax 31 30 2539499
g.hoek@iras.uu.nl
coordinator of RUPIOH study, Councillor of International Society for Environmental
Epidemiology (ISEE)
Fintan Hurley
Scientific Director
Institute of Occupational Medicine (IOM)
Research Park North, Riccarton, Edinburgh EH14 4AP, Scotland, UK
Direct phone line: +44 (0) 131 449 8005 IOM Tel: +44 (0) 870 850 5131
IOM Fax: +44 (0)870 850 5132
fintan.hurley@iomhq.org.uk
Health effects leader for EXTERNE project
and CAFE cost-benefit analysis
Matti Jantunen, Professor,
National Public Health Institute of Finland
Department of Environmental Health
POBox 95 / FI 70701 Kuopio / FINLAND
tel: +358 17 201 340, fax: +358 17 201 184
matti.jantunen@ktl.fi
http://www.ktl.fi/expolisCoordinator of EXPOLIS study
Klea Katsouyanni
Professor, Department of Hygiene and Epidemiology
University of Athens Medical School
75, Mikras Asias street 115 27 Athens Greece
Tel: +30-210-7462084 or 6 Fax: +30-210-7462080
kkatsouy@med.uoa.gr
Coordinator of APHEA studies
Frank J Kelly, PhD
Professor of Environmental Health and Director, Environmental Research Group
King’s College London, School of Biomedical and Health Sciences,
150 Stamford Street, London SE1 9NH UK
tel +44 20 7848 3894/4004 fax +44 20 78483891
Frank.Kelly@kcl.ac.uk
Participant in HEPMEAP study
Dr. Wolfgang G. Kreyling
GSF - National Research Center for Environment and Health
GSF-Focus: Aerosols and Health
Institute for Inhalation Biology
P.O. Box 1129 D-85758 Neuherberg / Munich Germany
(postal address: Ingolstaedter Landstr.1) (D-85764 Neuherberg / Munich, Germany)
phone ++49-89-3187-2309 fax ++49-89-3187-3397
Kreyling@gsf.de
International Society for Aerosols in Medicine,
http://www.isam.orgParticipant in ULTRA studies
Nino Kuenzli, M.D. ; Ph.D.
Associate Professor , Keck School of Medicine University of Southern California
and ICREA Research Professor, Barcelona - Spain (2006)
Department of Preventive Medicine
1540 Alcazar Street CHP 236
CHP236, 9013 HSC, Los Angeles, CA 90033
++1-323 442 2870 (direct)
kuenzli@usc.edu
Participant in ECRHS II study
Sylvia Medina, MD, PhD
Coordinator of the APHEIS European Information System on Air Pollution and Health
Department of Environmental Health , French Institute of Public Health Surveillance (InVS)
12 rue du Val d'Osne 94415 Saint Maurice, cedex France
Tel: 00 33 (0) 1 41 79 67 00 Fax: 00 33 (0) 1 41 79 67 68
email: s.medina@invs.sante.fr
www.apheis.net; www.invs.sante.fr
Benoit Nemery, MD, PhD
Professor of Toxicology and Occupational Medicine
K.U.Leuven Laboratorium voor Pneumologie
Herestraat 49 (O&N 706) B-3000 Leuven, Belgium
tel +32 16 347121 fax +32 16 347124
Ben.Nemery@med.kuleuven.be
Juha Pekkanen, MD
Research professor, Environmental Epidemiology Unit, National Public Health Institute (KTL)
Professor, Dept. of Public Health and General Practise University of Kuopio
Address: KTL, P.O.Box 95, FIN-70701 Kuopio, Finland
Juha.Pekkanen@ktl.fi
Web site:
http://www.ktl.fi/ytosTel(work): +358 17 201 368, fax +358 17 201 265
Coordinator of ULTRA 1 and ULTRA 2 studies
Göran Pershagen, professor and chairman
Institute of Environmental Health
Karolinska Institute Box 210, S-171 77 Stockholm, Sweden
Tel: +46 8 52487460 Fax: +46 8 304571
goran.pershagen@ki.se
Coordinator of PARSIFAL study
Past president of International Society for Environmental Epidemiology (ISEE)
Annette Peters, PhD
GSF National Research Center for Environment and Health
Institute of Epidemiology
Ingolstaedter Landstr. 1, D-85764 Neuherberg, Germany
phone: + 49 (0) 89 3187-4566 fax: + 49 (0) 89 3187-3380
peters@gsf.de
Coordinator of AIRGENE study
Councillor of International Society for Environmental Epidemiology (ISEE)
Raimo O. Salonen MD, PhD, Senior Researcher
PAMCHAR Project Coordinator
National Public Health Institute (KTL) Department of Environmental Health
Neulaniementie 4, PO Box 95 FI-70701 Kuopio FINLAND
phone: +358 17 201348 Fax: + 358 17 201265,
raimo.salonen@ktl.fi
http://www.pamchar.org/Thomas Sandström, MD, PhD
Professor, Dept of Respiratory Medicine & Allergy
University Hospital, Umeå, Sweden
Ph office +46-90-7852516 Fax +46-90-141369
thomas.sandstrom@lung.umu.se
coordinator of HEPMEAP study
Per Schwarze, PhD
Norwegian Institute of Public Health
P.O. Box 4404 Nydalen NO-0403 Oslo, Norway
Phone: +47 22 04 26 37 Fax: +47 22 04 26 86
Per.schwarze@fhi.no
Participant in RAIAP study
Radim J. Sram, M.D., D.Sc.
Laboratory of Genetic Ecotoxicology
c/o Institute of Experimental Medicine AS CR
Videnska 1083, 142 20 Prague 4, Czech Republic
phone: +420 241 062 596 fax: +420 241 062 785
sram@biomed.cas.cz
Coordinator of ‘Air Pollution and Health’ study
Jordi Sunyer
Professor, Respiratory and Environmental Research Unit
Institut Municipal Investigació Mèdica
Universitat Pompeu Fabra, c/ Doctor Aiguader 80
08003 Barcelona, Spain
Tel: +34932211009 Fax: +34932213237
jsunyer@imim.es
Participant in APHEA and ECRHS II studies
Professor Paolo Vineis
Chair in Environmental Epidemiology
Imperial College London
St Mary’s Campus, Norfolk Place W2 1PG, London
tel 020 75943372 fax 020 75943196
p.vineis@imperial.ac.uk
coordinator of GEN-AIR study
Stephan Weiland, MD, MSc
Professor and Chair Department of Epidemiology
University of Ulm Helmholtzstr. 22, 89081 Ulm, Germany
Phone: *49-(0)731/5031061 Fax.: *49-(0)731/5031069
stephan.weiland@medizin.uni-ulm.de
http://www.uni-ulm.de/epidemiologie/coordinator of PDCAAE (ISAAC II) study
Prof. Dr. Dr. H.-Erich Wichmann
GSF National Research Center for Environment and Health
Institute of Epidemiology, Director
University of Munich, Chair of Epidemiology
Ingolstaedter Landstr. 1, D-85764 Neuherberg, Germany
phone: + 49 (0) 89 3187-4066 fax: + 49 (0) 89 3187-4499
wichmann@gsf.de
participant in TRAPCA, AIRALLERG, AIRGENE, HEAPSS, ULTRA, APHEA studies
Professor Denis Zmirou-Navier
Nancy University - INSERM ERI n°11
Research unit "Assessment and prevention of occupational and environmental risks"
Medical School, A de la Forêt de Haye, BP 184
54505 Vandoeuvre-les-Nancy Cedex France
tel +33 383 68 39 15 fax +33 383 68 34 89
Denis.Zmirou@nancy.inserm.fr
www.ep2r.nancy.inserm.fr
participant in APHEA studies
http://www.epicentro.iss.it/temi/ambiente/cafe_dir_en.pdf