Forse vuol dire che quello è il lato più "comico" (passatemi il termine) della cosa, non che tutti siano convinti di questo.
Anche se non è una statistica attendibile ti informo che, fino ad ora, io ho conosciuto (anche se ti conosco solo virtualmente) solo te che non sapevi questa cosa, e non ti sto prendendo in giro come potrebbe sembrare, te lo dico sinceramente.
Versione completa: Omosessualità
Beh.. direi che il signore qui sotto, ben noto, non ha nulla di effeminato. Eppure si è più e più volte dichiarato gay.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...preti_gay.shtml
Un sacerdote: portando il colletto si attira tanto
Preti gay, i segreti svelati in tv
Le confessioni nel programma di Ilaria D'Amico su La7: «Chat e incontri, non è peccato». Appuntamenti anche a San Pietro
ROMA - I racconti: «Se penso al seminario o alla mia diocesi credo che gli omosessuali siano una buona parte». Le confessioni a cuore aperto: «Sono stato insieme con un ragazzo siciliano per un anno. Se due uomini si vogliono bene, non conta se porti la tonaca oppure no». Anche le avance, certo: «Portando il colletto si attira tanto. Tu faresti l'amore con me?». E le critiche alla Chiesa: «Con noi fa come l'esercito americano: io non ti chiedo niente, ma tu non devi dire niente. Copre, insabbia, ma così non cresce». Sono preti quelli che parlano. Preti gay, ripresi con una telecamera nascosta durante i loro incontri clandestini con un ragazzo conosciuto sulle chat line per omosessuali.
I FILMATI — Mezz'ora di filmati che andranno in onda lunedì prossimo durante Exit, il programma condotto da Ilaria D'Amico che riparte in prima serata su La7. Un'inchiesta su un mondo sommerso: nessun giudizio, solo la voglia di togliere il velo che copre un pezzo di realtà. Un lavoro partito con una mail arrivata in redazione. A scrivere era un ragazzo gay. Diceva di frequentare abitualmente le chat per omosessuali, di aver conosciuto così tanti preti, e poi anche di averli incontrati di persona. Quelli di Exit hanno documentato le fasi dell'aggancio sulla chat, registrato le telefonate fatte per mettersi d'accordo, e ripreso (con una telecamerina nascosta) gli appuntamenti clandestini.
IN UFFICIO — Volti non riconoscibili, voci camuffate, le immagini si fermano ad un certo punto perché l'obiettivo è raccontare non choccare. Non si nascondono i preti, anzi. Protetti dal nickname (il nome in codice che si utilizza per chattare) dicono subito di essere sacerdoti e non hanno problemi ad organizzare un appuntamento. Gli incontri filmati sono tre. Il primo prete è il più dolce: «Se ritornassi indietro, il sacerdote lo rifarei. Hai tante soddisfazioni, aiuti gli altri. (...) La prima esperienza con un uomo l'ho avuta dopo, 10 anni fa. Ma io sto bene con questa mia, tra virgolette, omosessualità». Il secondo è il più spavaldo: racconta di aver avuto un «centinaio» di incontri: «In seminario mi trattenevo per la paura di essere beccato, ma poi non mi sono più controllato». Dice anche che sui gay la «Chiesa è ipocrita perché pure in Vaticano ce ne sono tanti». Il terzo incontro è quello più duro. Appuntamento in Piazza San Pietro, si capisce che dall'altra parte non c'è un semplice parroco. Nell'aggancio sulla chat ha detto di avere tendenze sadomaso. I due si spostano in un ufficio lussuoso. Il ragazzo è un po' preoccupato e lui lo tranquillizza: «Se vuoi andare via non c'è problema». Poi il discorso finisce sull'atteggiamento della Chiesa: «Non ce l'ha con i gay ma — dice il prete — è contro il sesso prima del matrimonio. I gay non si possono sposare e quindi non devono avere rapporti». Nervosismo, nessuna traccia di quella serena voglia di intimità degli altri incontri. I due si avvicinano. «Stai per commettere un peccato davanti agli occhi di Dio», dice il ragazzo. «Io non lo sento come un peccato», risponde l'altro. E ancora. «Non ha senso che tu sia prete », «Qui finisce la nostra storia — risponde il sacerdote — hai troppe preclusioni. Ti metto sull'ascensore e se qualcuno ti ferma non dire nulla ».
LA CONFESSIONE — Dopo i tre filmati «rubati» c'è un prete gay che (anche lui volto oscurato e voce camuffata) accetta di raccontare la sua storia: il compagno trovato in seminario, un ragazzo che poi dirigerà il coro durante la sua ordinazione, «il giorno più bello della mia vita, mettevo insieme i miei due amori». Il rapporto durato tanti anni con un altro uomo «anche se poi la lontananza ci ha divisi ». Don Felice — nome di fantasia — accusa la Chiesa: «Ha paura che l'omosessuale sia anche pedofilo. Un errore. Se c'è pedofilia, che non dipende dall'omosessualità, si tratta di un reato. Ma la Chiesa, invece di dire, copre». E infine racconta le difficoltà di una vita come la sua: «Ci muoviamo come gli indiani in un mondo di cow boy, attenti a non essere impallinati. Ma io sono sereno con la mia coscienza. Dio è più grande del nostro cuore».
Lorenzo Salvia
29 settembre 2007
Un sacerdote: portando il colletto si attira tanto
Preti gay, i segreti svelati in tv
Le confessioni nel programma di Ilaria D'Amico su La7: «Chat e incontri, non è peccato». Appuntamenti anche a San Pietro
ROMA - I racconti: «Se penso al seminario o alla mia diocesi credo che gli omosessuali siano una buona parte». Le confessioni a cuore aperto: «Sono stato insieme con un ragazzo siciliano per un anno. Se due uomini si vogliono bene, non conta se porti la tonaca oppure no». Anche le avance, certo: «Portando il colletto si attira tanto. Tu faresti l'amore con me?». E le critiche alla Chiesa: «Con noi fa come l'esercito americano: io non ti chiedo niente, ma tu non devi dire niente. Copre, insabbia, ma così non cresce». Sono preti quelli che parlano. Preti gay, ripresi con una telecamera nascosta durante i loro incontri clandestini con un ragazzo conosciuto sulle chat line per omosessuali.
I FILMATI — Mezz'ora di filmati che andranno in onda lunedì prossimo durante Exit, il programma condotto da Ilaria D'Amico che riparte in prima serata su La7. Un'inchiesta su un mondo sommerso: nessun giudizio, solo la voglia di togliere il velo che copre un pezzo di realtà. Un lavoro partito con una mail arrivata in redazione. A scrivere era un ragazzo gay. Diceva di frequentare abitualmente le chat per omosessuali, di aver conosciuto così tanti preti, e poi anche di averli incontrati di persona. Quelli di Exit hanno documentato le fasi dell'aggancio sulla chat, registrato le telefonate fatte per mettersi d'accordo, e ripreso (con una telecamerina nascosta) gli appuntamenti clandestini.
IN UFFICIO — Volti non riconoscibili, voci camuffate, le immagini si fermano ad un certo punto perché l'obiettivo è raccontare non choccare. Non si nascondono i preti, anzi. Protetti dal nickname (il nome in codice che si utilizza per chattare) dicono subito di essere sacerdoti e non hanno problemi ad organizzare un appuntamento. Gli incontri filmati sono tre. Il primo prete è il più dolce: «Se ritornassi indietro, il sacerdote lo rifarei. Hai tante soddisfazioni, aiuti gli altri. (...) La prima esperienza con un uomo l'ho avuta dopo, 10 anni fa. Ma io sto bene con questa mia, tra virgolette, omosessualità». Il secondo è il più spavaldo: racconta di aver avuto un «centinaio» di incontri: «In seminario mi trattenevo per la paura di essere beccato, ma poi non mi sono più controllato». Dice anche che sui gay la «Chiesa è ipocrita perché pure in Vaticano ce ne sono tanti». Il terzo incontro è quello più duro. Appuntamento in Piazza San Pietro, si capisce che dall'altra parte non c'è un semplice parroco. Nell'aggancio sulla chat ha detto di avere tendenze sadomaso. I due si spostano in un ufficio lussuoso. Il ragazzo è un po' preoccupato e lui lo tranquillizza: «Se vuoi andare via non c'è problema». Poi il discorso finisce sull'atteggiamento della Chiesa: «Non ce l'ha con i gay ma — dice il prete — è contro il sesso prima del matrimonio. I gay non si possono sposare e quindi non devono avere rapporti». Nervosismo, nessuna traccia di quella serena voglia di intimità degli altri incontri. I due si avvicinano. «Stai per commettere un peccato davanti agli occhi di Dio», dice il ragazzo. «Io non lo sento come un peccato», risponde l'altro. E ancora. «Non ha senso che tu sia prete », «Qui finisce la nostra storia — risponde il sacerdote — hai troppe preclusioni. Ti metto sull'ascensore e se qualcuno ti ferma non dire nulla ».
LA CONFESSIONE — Dopo i tre filmati «rubati» c'è un prete gay che (anche lui volto oscurato e voce camuffata) accetta di raccontare la sua storia: il compagno trovato in seminario, un ragazzo che poi dirigerà il coro durante la sua ordinazione, «il giorno più bello della mia vita, mettevo insieme i miei due amori». Il rapporto durato tanti anni con un altro uomo «anche se poi la lontananza ci ha divisi ». Don Felice — nome di fantasia — accusa la Chiesa: «Ha paura che l'omosessuale sia anche pedofilo. Un errore. Se c'è pedofilia, che non dipende dall'omosessualità, si tratta di un reato. Ma la Chiesa, invece di dire, copre». E infine racconta le difficoltà di una vita come la sua: «Ci muoviamo come gli indiani in un mondo di cow boy, attenti a non essere impallinati. Ma io sono sereno con la mia coscienza. Dio è più grande del nostro cuore».
Lorenzo Salvia
29 settembre 2007
Ma nessuno ha commentato la perla del Presidente Iraniano Ahmadinejad? Guardate un po' qui
Un estratto:
«Ahmadinejad: gli omosessuali in Iran non esistono
Parlando ieri alla Columbia University di New York, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha negato che il suo Paese perseguiti i gay, semplicemente perché… non esistono!
"In Iran we don’t have homosexuals like in your country. In Iran we do not have this phenomenon, I don’t know who has told you that we have it."
Come dargli torto? In Iran gli omosessuali sono impiccati da giovani (nel silenzio generale di quasi tutte le chiese, ovviamente).»
Un estratto:
«Ahmadinejad: gli omosessuali in Iran non esistono
Parlando ieri alla Columbia University di New York, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha negato che il suo Paese perseguiti i gay, semplicemente perché… non esistono!
"In Iran we don’t have homosexuals like in your country. In Iran we do not have this phenomenon, I don’t know who has told you that we have it."
Come dargli torto? In Iran gli omosessuali sono impiccati da giovani (nel silenzio generale di quasi tutte le chiese, ovviamente).»
Anche Mussolini diceva che in Italia non c'erano gay
Omosessuali si nasce" campagna-choc con bebè
Lotta alle discriminazioni sessuali, la Regione sceglie l´immagine di un neonato
di Marzio Fatucchi
Il manifesto della campagna contro l'omofobia
Il manifesto della campagna contro l'omofobia
«I bambini vanno accettatati così. Per quello che sono». E´ questo il motivo che ha portato la Regione Toscana a realizzare la foto che lancia la campagna contro l´omofobia. In una Regione considerata gay-Friendly, ma che ha registrato numerosi casi di violenza contro gli omosessuali, il messaggio della campagna è quello di bambino appena nato, sfuocato ed irriconoscibile, con in primo piano il braccialetto in cui è scritto: «Homosexual». «Raccapricciante: strumentalizzare i neonati per far passare l´idea che le pulsioni omosessuali siano una caratteristica innata dei bambini è un atto fuorviante e vergognoso sotto il profilo scientifico, politico e sociale» commenta Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera. «L´opposto: l´Italia si adegui alla Toscana» gli ribatte il presidente dell´Arcigay nazionale, Aurelio Mancuso.
«Un esempio da seguire» incalza il deputato Franco Grillini. «Ricorda quelli del ventennio vestiti da balilla con il fez» insiste il leghista Massimo Polledri. Ma perché un bambino? «Il messaggio è ch l´omosessualità non è una scelta ma un dato immutabile e da rispettare» spiega Alessio De Giorgi, consulente della Regione contro le discriminazioni sessuali, che ha presentato la campagna con l´assessore regionale Agostino Fragai e Paolo Chiappini della Fondazione Sistema Toscana: la foto, già utilizzata dalla fondazione canadese Emergence, sarà uno dei punti di forza delle iniziative contro l´omofobia lanciate durante il Festival della creatività. «Affrontare le discriminazioni sessuali -affermat Fragai - non toglie nulla, né in termini di tempo né di risorse, ad altri problemi. Una società più coesa, che non discrimina, assicura più diritti per tutti». La Toscana è stata la prima Regione a approvare una legge antidiscriminazione (poi bloccata dalla Consulta), investe 50mila euro l´anno in iniziative e interventi per prevenire le discriminazioni in ambito sanitario, fornisce aiuti all´inserimento professionale a trans e transgender, sta promuovendo corsi contro il bullismo omofobo nelle scuole.
(24 ottobre 2007)
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Cam...80214?ref=rephp
Lotta alle discriminazioni sessuali, la Regione sceglie l´immagine di un neonato
di Marzio Fatucchi
Il manifesto della campagna contro l'omofobia
Il manifesto della campagna contro l'omofobia
«I bambini vanno accettatati così. Per quello che sono». E´ questo il motivo che ha portato la Regione Toscana a realizzare la foto che lancia la campagna contro l´omofobia. In una Regione considerata gay-Friendly, ma che ha registrato numerosi casi di violenza contro gli omosessuali, il messaggio della campagna è quello di bambino appena nato, sfuocato ed irriconoscibile, con in primo piano il braccialetto in cui è scritto: «Homosexual». «Raccapricciante: strumentalizzare i neonati per far passare l´idea che le pulsioni omosessuali siano una caratteristica innata dei bambini è un atto fuorviante e vergognoso sotto il profilo scientifico, politico e sociale» commenta Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera. «L´opposto: l´Italia si adegui alla Toscana» gli ribatte il presidente dell´Arcigay nazionale, Aurelio Mancuso.
«Un esempio da seguire» incalza il deputato Franco Grillini. «Ricorda quelli del ventennio vestiti da balilla con il fez» insiste il leghista Massimo Polledri. Ma perché un bambino? «Il messaggio è ch l´omosessualità non è una scelta ma un dato immutabile e da rispettare» spiega Alessio De Giorgi, consulente della Regione contro le discriminazioni sessuali, che ha presentato la campagna con l´assessore regionale Agostino Fragai e Paolo Chiappini della Fondazione Sistema Toscana: la foto, già utilizzata dalla fondazione canadese Emergence, sarà uno dei punti di forza delle iniziative contro l´omofobia lanciate durante il Festival della creatività. «Affrontare le discriminazioni sessuali -affermat Fragai - non toglie nulla, né in termini di tempo né di risorse, ad altri problemi. Una società più coesa, che non discrimina, assicura più diritti per tutti». La Toscana è stata la prima Regione a approvare una legge antidiscriminazione (poi bloccata dalla Consulta), investe 50mila euro l´anno in iniziative e interventi per prevenire le discriminazioni in ambito sanitario, fornisce aiuti all´inserimento professionale a trans e transgender, sta promuovendo corsi contro il bullismo omofobo nelle scuole.
(24 ottobre 2007)
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Cam...80214?ref=rephp
colgo l'intento provocatorio di questa campagna, ma, anche per questo, la ritengo totalmente fuori luogo.
il problema non è se si nasce omosessuali o lo si diventa (mi sembra evidente) e la strada della sensibilizzazione al fenomeno non dovrebbe passare per un messaggio di quel tipo.
quello dell'omosessualità è un fenomeno socialmente complesso. bisogna promuoverne la comprensione e, per così dire, la canalizzazione affinché esso possa essere compiutamente metabolizzato dalla società. è sbagliato imporne il concetto in un ambiente ancora diffidente. l'atteggiamento provocatorio, in sostanza, rischia di apportare danni piuttosto che benefici.
inoltre, anche se la campagna dovesse avere successo (cosa di cui dubito), essa avrebbe l'effetto di trasmettere efficacemente un concetto sbagliato: se anche l'omosessualità fosse una scelta, infatti, che problema ci sarebbe?
il problema non è se si nasce omosessuali o lo si diventa (mi sembra evidente) e la strada della sensibilizzazione al fenomeno non dovrebbe passare per un messaggio di quel tipo.
quello dell'omosessualità è un fenomeno socialmente complesso. bisogna promuoverne la comprensione e, per così dire, la canalizzazione affinché esso possa essere compiutamente metabolizzato dalla società. è sbagliato imporne il concetto in un ambiente ancora diffidente. l'atteggiamento provocatorio, in sostanza, rischia di apportare danni piuttosto che benefici.
inoltre, anche se la campagna dovesse avere successo (cosa di cui dubito), essa avrebbe l'effetto di trasmettere efficacemente un concetto sbagliato: se anche l'omosessualità fosse una scelta, infatti, che problema ci sarebbe?
CITAZIONE (NvO @ 25 Oct 2007 - 13:31) 
quello dell'omosessualità è un fenomeno socialmente complesso. bisogna promuoverne la comprensione e, per così dire, la canalizzazione affinché esso possa essere compiutamente metabolizzato dalla società.
Io invece non sono affatto d'accordo, e pesnare che secondo me è bellissima quella pubblicità.
Non è niente di così provocatorio, lo è per chi si scandalizza non appena si parla di omosessualità in un contesto che non sia quello della discoteca ecc.
Secondo me hanno centrato in pieno il punto, il problema della situazione.
La discriminazione che ancora oggi è presente nasce proprio dal fatto di non capite che non può essere una scelta....ti pare che una persona si imponga una sessualità che non gli appartiene? Bisogna solo capire qual'è la propria.
E' proprio vero omosessuali si nasce, non lo si decide.
C'è chi dice che sia "contro natura".
Più naturale di questo cosa c'è?
CITAZIONE (*°Lu°* @ 25 Oct 2007 - 14:32)
C'è chi dice che sia "contro natura".
Più naturale di questo cosa c'è?
Più naturale di questo cosa c'è?
Secondo me la teoria del "contro natura" è assurda dal punto di vista logico. Se il sesso, secondo natura, ha come fine la procreazione, allora anche un uomo e una donna che hanno un rapporto sessuale protetto col preservativo agiscono "contro natura".
osservazione acuta 
La cosa che non capisco è il motivo per cui la teoria del "contro natura" si applica solo verso i gay quando anche una coppia etero può avere rapporti sessuali "contro natura".
Se il sesso per natura è finalizzato alla procreazione, ogni azione positiva avente come scopo il non avere figli è contro natura.
Quindi anche una coppia etero che ha rapporti sessuali utilizzando mezzi artificiali per non avere figli (preservativo, pillola ecc...) agisce "contro natura"
Se il sesso per natura è finalizzato alla procreazione, ogni azione positiva avente come scopo il non avere figli è contro natura.
Quindi anche una coppia etero che ha rapporti sessuali utilizzando mezzi artificiali per non avere figli (preservativo, pillola ecc...) agisce "contro natura"
Hai totalmente ragione.
A parte che siamo Off Topic... 
Ma allora, anche la Medicina è contro natura? E la procreazione assistita? E altre centomila cose? E... non dico altro che è meglio!
Ma allora, anche la Medicina è contro natura? E la procreazione assistita? E altre centomila cose? E... non dico altro che è meglio!
Pienamente d'accordo, "contro natura" è un concetto assurdo, a qualsiasi contesto si riferisca.
Però sono anche d'accordo con NvO, non credo che il punto focale riguarda se è una una scelta o no. Il punto è che sono fatti loro, che sia una scelta oppure no.
Oi, se una pubblicità del genere può fare effetto, ben venga... Ma anch'io ho i miei dubbi, perché credo che la maggior parte delle discriminazioni se ne freghi se uno ci nasce o ci diventa: "errore della natura" o "malattia" sono le prime cose che vengono ribadite da chi discrimina nel momento in cui si parla di condizione innata.
Inoltre se uno discrimina gli omosessuali perché pensa che sia una scelta, ma non lo farebbe se pensasse che è una scelta... beh, sti cazzi, sbaglia comunque.
Però sono anche d'accordo con NvO, non credo che il punto focale riguarda se è una una scelta o no. Il punto è che sono fatti loro, che sia una scelta oppure no.
Oi, se una pubblicità del genere può fare effetto, ben venga... Ma anch'io ho i miei dubbi, perché credo che la maggior parte delle discriminazioni se ne freghi se uno ci nasce o ci diventa: "errore della natura" o "malattia" sono le prime cose che vengono ribadite da chi discrimina nel momento in cui si parla di condizione innata.
Inoltre se uno discrimina gli omosessuali perché pensa che sia una scelta, ma non lo farebbe se pensasse che è una scelta... beh, sti cazzi, sbaglia comunque.
Bravo Galen.
Volutamente provocatoria:
"NEGRI SI NASCE, NON SI DIVENTA". Quindi, non discriminiamoli, poverini... Non è colpa loro...
Ma che cagata è?!?
Volutamente provocatoria:
"NEGRI SI NASCE, NON SI DIVENTA". Quindi, non discriminiamoli, poverini... Non è colpa loro...
Ma che cagata è?!?
Bravo Galen
"NEGRI SI NASCE, NON SI DIVENTA". Quindi, non discriminiamoli, poverini... Non è colpa loro...[/quote]
C' anche chi da negro è riuscito a diventare bianco (michael jackson)
"NEGRI SI NASCE, NON SI DIVENTA". Quindi, non discriminiamoli, poverini... Non è colpa loro...[/quote]
C' anche chi da negro è riuscito a diventare bianco (michael jackson)
secondo me la natura è amarsi, e se è la natura stessa a far si che una coppia omosessuale non si riproduca ma si ami perchè no...questo è andare contro natura secondo me.
CITAZIONE (Brasil @ 25 Oct 2007 - 16:27)
A parte che siamo Off Topic...
Ma allora, anche la Medicina è contro natura? E la procreazione assistita? E altre centomila cose? E... non dico altro che è meglio!
Ma allora, anche la Medicina è contro natura? E la procreazione assistita? E altre centomila cose? E... non dico altro che è meglio!
appunto...la stronzata non è dire che queste cose non vadano fatte ma che bisogna considerare un fatto naturale anche l'omosessualità!
perchè siamo OT?
CITAZIONE
perchè siamo OT?
Perchè "Omosessualità" e "Contro natura" sono non vanno d'accordo, non si sposano bene.
CITAZIONE
la stronzata non è dire che queste cose non vadano fatte ma che bisogna considerare un fatto naturale anche l'omosessualità!
Perchè, forse l'omosessualità non è normale? Ommioddio! (Forse non ci siamo capiti...)
E come faremo? Come diceva quel tale: "Sei gay? Ti pigli le pacche!"
EDIT: non diceva gay, ma busone !!!
IO SONO dichiaratamente GAY e sarebbe ora che non fosse più un problema per nessuno dichiararsi tale! I gay sono persone come tutte le altre dotate di una loro intelligenza, di sentimenti e di una loro dignità! Almeno si spera.. certi purtroppo si rendono alquanto ridicoli (vedi gay pride) ostentando certe movenze e abbigliamenti un pò ambigui.. comunque noi gay non siamo certo tutti così e la gente deve capire che non mangiamo nessuno!Soprattutto gli eterini belli e carini che ci sono in questo forum..dai scherzo! 
Le cose stanno cambiando anche da noi ma ci vuole tempo..smart183 forse tra qualche anno potrai sposare il tuo fidanzato se c'è l'hai.
La vedo dura... in Italia non riescono a fare nemmeno i DiCo... Tristezza.
Da quello che mi risulta in Italia ci sono diversi comuni che tengono registri delle coppie di fotti ai fini dell'assegnazione di case popolari.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 7 Nov 2007 - 19:07)
La vedo dura... in Italia non riescono a fare nemmeno i DiCo... Tristezza.
Le coppie di fotti che coppia sarebbe
CITAZIONE (smart183 @ 7 Nov 2007 - 17:16)
IO SONO dichiaratamente GAY e sarebbe ora che non fosse più un problema per nessuno dichiararsi tale!
Smaaart! Dov'eri finito? Mi sei mancato!
CITAZIONE (Evil_Soul @ 7 Nov 2007 - 21:38)
Smaaart! Dov'eri finito? Mi sei mancato!
Che bello, sono mancato a qualcuno!
dov'ero finito...boh, sono sempre stato qui solo che non sono più intervenuto alle discussioni. Comunque grazie mille Evil per l'interessamento anche se di te non mi ricordo.. 
ehehe! 
Dai,sono curioso di sapere sta cosa delle coppie di fotti..ma è "fotti" o manca un "ti" finale?
Per i DICO finchè ci sarà Ratzinger e i suoi seguaci...possiamo solo sognarceli! Poteva starsene ad Avignone quel benedetto giorno??
CITAZIONE (Dani80 @ 7 Nov 2007 - 19:10)
Da quello che mi risulta in Italia ci sono diversi comuni che tengono registri delle coppie di fotti ai fini dell'assegnazione di case popolari.
Ci avevano provato, ma sono stati fermati.
In Italia è quasi impossibile far arrivare certi diritti, bisogna aspettare almeno 30 anni rispetto agli altri stati europei.
CITAZIONE (smart183 @ 7 Nov 2007 - 22:15)
Comunque grazie mille Evil per l'interessamento anche se di te non mi ricordo..
Ma come no?
Ma fui io a difenderti quando arrivasti agli inizi!!!
Ingrato!
http://www.corriere.it/cronache/07_novembr...ao_darwin.shtml
La «confessione» al programma "Ciao Darwin". Lui è un militante di Forza Italia
È gay e va in tv. E il parroco lo caccia
Un 21enne di Este, ex chierichetto e catechista, fa outing: espulso dal coro della Chiesa
PADOVA - È gay, partecipa al programma televisivo «Ciao Darwin» che andrà in onda martedì sera, e il parroco lo caccia dal coro della chiesa. Tutto accade a Este, in provincia di Padova, ed è il quotidiano «Il Mattino di Padova» a raccontare la storia di Alberto Ruggin vent'anni, un passato di capochierichetto e di catechista, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, che non si vergogna e ritiene di aver fatto la cosa giusta, ma non tutti sono d'accordo con lui.
Ruggin ha dichiarato apertamente di essere gay, partecipando al programma tv di Paolo Bonolis nella squadra degli omosessuali che sfida gli eterosessuali. Ma il parroco della chiesa nella quale Ruggin, cantava nel coro, ha ritenuto che la sua omosessualità fosse motivo di esclusione dal gruppo. Ruggin, residente a Este, paese che in passato era una delle roccaforti del Veneto «bianco» ha raccontato che dopo aver fatto outing sulla sua natura sessuale in seguito alla partecipazione a «Ciao Darwin», il giovane, che da sempre partecipa alle attività della parrocchia della basilica delle Grazie - ex capochierichetto e catechista e da sette anni voce nel coro della chiesa - ha spiegato che il parroco, don Paolino, lo avrebbe invitato a non farsi più vedere alla corale a causa della sua omosessualità. «Lasciamo perdere queste cose», si è limitato a dire laconicamente il parroco.
Il sacerdote, stando al racconto di Ruggin al quotidiano, avrebbe circoscritto la reprimenda alla partecipazione al coro, non vietando al giovane di prender parte alla messa. La storia di Ruggin, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, ha destato scandalo nel paese, dividendo gli stessi compagni di partito del ragazzo fra posizioni solidali e prese di distanza sul modo pubblico scelto per rendere note le sue preferenze sessuali.
La «confessione» al programma "Ciao Darwin". Lui è un militante di Forza Italia
È gay e va in tv. E il parroco lo caccia
Un 21enne di Este, ex chierichetto e catechista, fa outing: espulso dal coro della Chiesa
PADOVA - È gay, partecipa al programma televisivo «Ciao Darwin» che andrà in onda martedì sera, e il parroco lo caccia dal coro della chiesa. Tutto accade a Este, in provincia di Padova, ed è il quotidiano «Il Mattino di Padova» a raccontare la storia di Alberto Ruggin vent'anni, un passato di capochierichetto e di catechista, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, che non si vergogna e ritiene di aver fatto la cosa giusta, ma non tutti sono d'accordo con lui.
Ruggin ha dichiarato apertamente di essere gay, partecipando al programma tv di Paolo Bonolis nella squadra degli omosessuali che sfida gli eterosessuali. Ma il parroco della chiesa nella quale Ruggin, cantava nel coro, ha ritenuto che la sua omosessualità fosse motivo di esclusione dal gruppo. Ruggin, residente a Este, paese che in passato era una delle roccaforti del Veneto «bianco» ha raccontato che dopo aver fatto outing sulla sua natura sessuale in seguito alla partecipazione a «Ciao Darwin», il giovane, che da sempre partecipa alle attività della parrocchia della basilica delle Grazie - ex capochierichetto e catechista e da sette anni voce nel coro della chiesa - ha spiegato che il parroco, don Paolino, lo avrebbe invitato a non farsi più vedere alla corale a causa della sua omosessualità. «Lasciamo perdere queste cose», si è limitato a dire laconicamente il parroco.
Il sacerdote, stando al racconto di Ruggin al quotidiano, avrebbe circoscritto la reprimenda alla partecipazione al coro, non vietando al giovane di prender parte alla messa. La storia di Ruggin, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, ha destato scandalo nel paese, dividendo gli stessi compagni di partito del ragazzo fra posizioni solidali e prese di distanza sul modo pubblico scelto per rendere note le sue preferenze sessuali.
se fossi nel ragazzo mi presenterei ogni domenica per cantare con il coro e a tutte le prove, e poi vediamo se il parroco riesce a cacciarmi... e vediamo anche quanti danno ragione a lui e quanti a me...
personalmente non ho nulla contro gli omosessuali, hanno solo gusti diversi...
personalmente non ho nulla contro gli omosessuali, hanno solo gusti diversi...
Il parroco nega tutto, sembra che sia tutto falso: il ragazzo si sarebbe inventato tutto per farsi pubblicità.
CITAZIONE (Dani80 @ 23 Nov 2007 - 17:36)
Il parroco nega tutto, sembra che sia tutto falso: il ragazzo si sarebbe inventato tutto per farsi pubblicità.
Se è vero allora io lo caccerei sia dalla TV che dal coro.
Tòmo.
Posizione del parroco don Paolino: "Non ho cacciato nessuno, - spiega - gli ho solo detto: vieni e parliamone. Ora, con tutto il baccano mediatico che hai scatenato, visto che di solito canti da solo e comunque con poca gente, se ti vedranno addirittura nel coro si scatenerà tanto clamore. Non è vero che l’ho cacciato o espulso, ma gli ho semplicemente detto: Siediti tra i banchi, battiti il petto come tutti gli altri fedeli e lasciamo passare la buriana’…".
Tratto da: http://www.iniziativa.info/index.php?optio...0&Itemid=32
Tratto da: http://www.iniziativa.info/index.php?optio...0&Itemid=32
Ah, bel consiglio. Ottimo direi.
Secondo me invece doveva mettersi in piedi in mezzo al coro e cantarsela senza problemi, perchè essere omosessuali è esattamente come essere eterosessuali agli occhi di chi ha un cervello pensante.
Ergo, la "buriana" la provocano solo le voci di chi cervello non ne ha.
Secondo me invece doveva mettersi in piedi in mezzo al coro e cantarsela senza problemi, perchè essere omosessuali è esattamente come essere eterosessuali agli occhi di chi ha un cervello pensante.
Ergo, la "buriana" la provocano solo le voci di chi cervello non ne ha.
Sono d'accordo con te Faye, ma trovo squallido le persone che sbandierano il proprio orientamento omosessuale per attirare l'attenzione specie in ambito televisivo, un po' come faceva Jonatan del grande fratello.
OK, chiaro, ma non credo che il soggetto in questione si sarebbe piantato in mezzo al coro vestito come "Priscilla la regina del deserto"...
Non è certo detto che ammettere di essere omosessuali sia il primo passo verso il diventare una specie di fenomeno compiaciuto da baraccone (come poi sono in realtà molti eterosessuali).
Non è certo detto che ammettere di essere omosessuali sia il primo passo verso il diventare una specie di fenomeno compiaciuto da baraccone (come poi sono in realtà molti eterosessuali).
Ma sbaglio o Jonatan del GF è etero? Ricordo un'intervista in cui lo ha detto e per dimostrarlo si è limonaqto la tipa che lo intervistava...
Comunque io adoro quel tipo, è troppo un personaggio! Mi fa morire dal ridere! (con la fissa del fashion... l'ha attaccata anche a me che il GF nemmeno lo vedevo!!!)
OK, sono ot, mi zittisco.
Comunque io adoro quel tipo, è troppo un personaggio! Mi fa morire dal ridere! (con la fissa del fashion... l'ha attaccata anche a me che il GF nemmeno lo vedevo!!!)
OK, sono ot, mi zittisco.
Jonatan dice di avere comportamenti omosessuali per conquistare le ragazze che, credendolo gay, si sentono più a loro agio pensando che lui non ci avrebbe provato.Io ci credo poco secondo me è Gay e basta.
http://www.corriere.it/cronache/07_novembr...3ba99c53b.shtml
Mancuso, arcigay: «approvazione immediata delle norme contro omofobia»
Bari, lo picchiano in cinque perché gay
Ventenne preso a calci e pugni, i pochi passanti non sono intervenuti. Ha riportato varie contusioni
BARI - Cinque contro uno. Motivo: «Sei gay». La vittima, un ragazzo di 20 anni, picchiato con violenza dal «branco» a Bari. L'episodio è raccontato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. I cinque hanno chiamato per nome la vittima e, prima di prenderlo a calci e a pugni, lo hanno accusato di essere un omosessuale. È successo nella notte in viale Unità d'Italia: le poche persone di passaggio in quel momento non sono intervenute. Il ragazzo, ricoverato in ospedale, ha riportato contusioni varie e una leggera frattura all'omero che potrebbe pregiudicare la sua attività di musicista.
NORME CONTRO OMOFOBIA - Duro il commento di Aurelio Mancuso, presidente dell'Arcigay. «Questo ulteriore episodio conferma ciò che stiamo sostenendo in questi mesi e cioè che esiste un clima d'odio, di cui sono responsabili le destre e la gerarchia cattolica, che sta colpendo fisicamente le persone omosessuali. L'unica vera risposta che ci attendiamo è l'approvazione immediata, per decreto, delle norme contro l'omofobia».
Mancuso, arcigay: «approvazione immediata delle norme contro omofobia»
Bari, lo picchiano in cinque perché gay
Ventenne preso a calci e pugni, i pochi passanti non sono intervenuti. Ha riportato varie contusioni
BARI - Cinque contro uno. Motivo: «Sei gay». La vittima, un ragazzo di 20 anni, picchiato con violenza dal «branco» a Bari. L'episodio è raccontato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. I cinque hanno chiamato per nome la vittima e, prima di prenderlo a calci e a pugni, lo hanno accusato di essere un omosessuale. È successo nella notte in viale Unità d'Italia: le poche persone di passaggio in quel momento non sono intervenute. Il ragazzo, ricoverato in ospedale, ha riportato contusioni varie e una leggera frattura all'omero che potrebbe pregiudicare la sua attività di musicista.
NORME CONTRO OMOFOBIA - Duro il commento di Aurelio Mancuso, presidente dell'Arcigay. «Questo ulteriore episodio conferma ciò che stiamo sostenendo in questi mesi e cioè che esiste un clima d'odio, di cui sono responsabili le destre e la gerarchia cattolica, che sta colpendo fisicamente le persone omosessuali. L'unica vera risposta che ci attendiamo è l'approvazione immediata, per decreto, delle norme contro l'omofobia».
E così anche il signor Mancuso entra a far parte di quegli scriteriati che voglio agire per decreto su qualsiasi cosa (ovviamente la ciliegina sarà qualche risvolto nel penale)!
Tra un po' verrà fuori il decreto per eliminare la cattiveria dalle persone.
Tra un po' verrà fuori il decreto per eliminare la cattiveria dalle persone.
Ma no, Mancuso vuole solo mettere l'aggravante nel caso di violenza, è chiaro.
Infatti nel nostro sistema penale hai le aggravanti per motivi razziali, per esempio, ma non per motivi di discriminazione sessuale. Una norma che è prevista in moltissimi altri paesi, e che da noi effettivamente manca.
Infatti nel nostro sistema penale hai le aggravanti per motivi razziali, per esempio, ma non per motivi di discriminazione sessuale. Una norma che è prevista in moltissimi altri paesi, e che da noi effettivamente manca.
E allora dai, continuiamo a mettere mano al codice penale per decreto! W la legislazione on demand!
Cioè, per aggiungere la sacrosanta parolina "omofobia" alla lista delle aggravanti vorresti intraprendere tutta una riforma del CC?
no, del codice penale mi sembra di capire.
il che è tecnicamente ineccepibile visto che la materia penale è coperta da riserva di legge.
quando si interviene sulla sostanza, cioè, bisogna farlo in parlamento.
anche per aggiungere una parolina, anche se sacrosanta.
comunque in via interpretativa si potrebbe chiedere l'applicazione dell'aggravante dei 'futili motivi'. sarebbe un segnale importante.
il che è tecnicamente ineccepibile visto che la materia penale è coperta da riserva di legge.
quando si interviene sulla sostanza, cioè, bisogna farlo in parlamento.
anche per aggiungere una parolina, anche se sacrosanta.
comunque in via interpretativa si potrebbe chiedere l'applicazione dell'aggravante dei 'futili motivi'. sarebbe un segnale importante.
Esatto, a meno che non ci siano "motivi di urgenza", mi pare, ma si è visto che questo governo sa interpretare molto liberamente la Costituzione.
Tuttavia questi "dettagliucci" tecnici non sono stati messi lì a caso, e servirebbero per portare il Parlamento a non legiferare secondo l'umore del momento, anche perché non serve a nulla. Per carità, aggiungere l'aggravante "omofobia" non è una grande rivoluzione, ma io sto all'articolo, dove si parla di NORME, e quindi, penso, Mancuso vuole un pacchetto organico. Vogliamo cancellare l'omofobia per decreto come è stata magicamente ripristinata la sicurezza? Vogliamo che si diffonda la cultura della legislazione fatta a sentimento su quello che esce dall'ufficio ANSA? No.
Tuttavia questi "dettagliucci" tecnici non sono stati messi lì a caso, e servirebbero per portare il Parlamento a non legiferare secondo l'umore del momento, anche perché non serve a nulla. Per carità, aggiungere l'aggravante "omofobia" non è una grande rivoluzione, ma io sto all'articolo, dove si parla di NORME, e quindi, penso, Mancuso vuole un pacchetto organico. Vogliamo cancellare l'omofobia per decreto come è stata magicamente ripristinata la sicurezza? Vogliamo che si diffonda la cultura della legislazione fatta a sentimento su quello che esce dall'ufficio ANSA? No.
CITAZIONE (Dani80 @ 25 Nov 2007 - 14:41)
Sono d'accordo con te Faye, ma trovo squallido le persone che sbandierano il proprio orientamento omosessuale per attirare l'attenzione specie in ambito televisivo, un po' come faceva Jonatan del grande fratello.
Amen, fratello.
Se poi Jonatan è etero, allora io sono più bello di Richard Gere.
A patto che questo discorso sia coerentemente esteso anche ai Rom e verso tutti coloro per i quali è stato auspicato una modifica del Codice Penale.
Non capisco infatti come si possa pensare di poter mettere mano tranquillamente al principio inviolabile di libera circolazione delle genti in Europa e poi invece appellarsi al rispetto del Codice Penale solo per non procedere contro gli omofobici.
Non capisco infatti come si possa pensare di poter mettere mano tranquillamente al principio inviolabile di libera circolazione delle genti in Europa e poi invece appellarsi al rispetto del Codice Penale solo per non procedere contro gli omofobici.
CITAZIONE (NvO @ 26 Nov 2007 - 16:32)
comunque in via interpretativa si potrebbe chiedere l'applicazione dell'aggravante dei 'futili motivi'. sarebbe un segnale importante.
O inventarsi di sana pianta un bel "discriminazione" tout court.
Sì, credo che questa sia la soluzione migliore, la condivido pienamente. Non è che esiste già e che come al solito non venga applicata? Esperti di diritto help!
CITAZIONE (Le Big Mac @ 26 Nov 2007 - 22:44)
O inventarsi di sana pianta un bel "discriminazione" tout court.
intendi una nuova norma incriminatrice? allora, a maggior ragione, sì, ma in parlamento. non per decreto.
difficile però concepirla in modo che non risulti carente sotto il profilo della determinatezza e della tassatività.
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