Vacanze finite, nessun acquisto.
Per ora solo parole di circostanza che vi elenco di seguito:
CITAZIONE
Raduno Milan, Berlusconi:
"Ronie il primo acquisto"
Il presidente è arrivato in elicottero alle 12.30: ha pranzato con la squadra e ha partecipato alla conferenza stampa.
"Vogliamo rinforzare l'attacco, ma Ronaldinho e Sheva sono intoccabili. Kakà è il simbolo del Milan"
MILANELLO (Varese), 23 luglio 2007 - Tormentoni di mezza estate: "Chi non salta nerazzurro è", "Pippo Inzaghi segnaci un gol". E "Più bella cosa" di Eros Ramazzotti" riproposto all'infinito prima della conferenza stampa che inaugura la stagione del Milan. Temi cari all'entourage rossonero (e ad Adriano Galliani), con quel cadenzato "...la storia infinita fra noi", a voler sottolineare il legame fra società e la moltitudine di tifosi che assediano Milanello.
BAGNO DI FOLLA - Sono tornati. A sessanta giorni esatti dal delirio di Atene. E prima ancora di oleare i muscoli arrugginiti si congedano al bagno di folla con tanto di coppa dei Campioni. Preceduti dal presidente Silvio Berlusconi, quindi da Gattuso e Ambrosini che alzano il trofeo nel delirio totale. Berlusconi si piazza fra Adriano Galliani e Carlo Ancelotti, saluta il popolo rossonero e poi passa la Coppa ai giocatori che la mostrano a uno a uno. Il patron infine si avvicina ai cancelli del centro sportivo per concedersi ai tifosi. "Regalaci Ronaldinho", implorazione ricorrente. Il presidente saluta e si allontana. Il 31 agosto, data off-limits del mercato, è lontano e il suo sorriso sembra regalare qualche speranza.
SIMBOLO KAKA' - Ma il meglio di sé il presidente lo regala nella conferenza stampa. Tra Ancelotti e Galliani, Berlusconi ricorda le tappe di avvicinamento a Ronaldinho, il no di Joan La porta e anche una promessa che vuol mantenere. Ma sottolinea: "Il nostro grande acquisto si chiama Ronaldo che è un signor giocatore. Ovviamente con il benestare di Ancelotti, anche perché non è lui che caccia il denaro - afferma rifilando una pacca al tecnico rossonero -. Ma siamo intenzionati, ripeto, a rafforzare questo quartetto d'attacco". Su Kakà è irremovibile e con gestualità eloquente afferma. "Non abbiamo mai avuto un tentennamento su Ricardo. Non c'è mai stato e mai ci sarà. Nessun presidente ce lo porterà via. Lui è un giocatore simbolo del Milan che non si tocca. Kakà non ce lo porteranno mai via". E l'ipotesi Sheva? "Per me è come un figlio, ma il Chelsea ci ha fraposto ostacoli insormontabili".
OCCHIO A GOURCUFF - Per Berlusconi è il Mondiale per club l'obiettivo più ghiotto, grazie alla sua visibilità. Da conquistare perché questa rosa è in grado di farlo. Anche senza Sheva, "ci sono ostacoli insuperabili per riaverlo, nonostante l'affetto che provo per lui". Ritorna anche su Pato: "Lo guardiamo, siamo sicuri del suo valore nonostante i suoi 17 anni. Ma ricordatevi anche di Gourcuff: il suo è un futuro assoluto".
IL VALORE AGGIUNTO - Carlo Ancelotti ascolta attento e quando arriva il suo momento guarda la coppa dei Campioni appoggiata sul tavolo. "E' stata un'estate indimenticabile con tante feste; e lo faremo anche questa sera perché oggi sono due mesi esatti che l'abbiamo conquistata". Il mercato? Non sembra preoccupato: "La rosa non è cambiata nei nomi, ma in realtà in sostanza ci ha regalato tante novità: Ronaldo, Nesta, Oddo e Kaladze finalmente potremo riaverli a tempo pieno dall'inizio della stagione, e questo è un valore aggiunto. Sul grande acquisto stiamo lavorando con calma e serenità; stiamo cercando qualcosa di straordinario, in caso contrario ce ne faremo una ragione, perché questa è una squadra altamente competitiva".
CITAZIONE
Flash brasiliani da Milanello
Ronaldo con i capelli così lunghi non si era mai visto. Silvio Berlusconi se lo coccola, con Kakà è sottinteso. Vive l'inizio di questa stagione con l'entusiasmo di un bambino e la tensione di chi sa di avere responsabilità infinite, soprattutto dopo la frase del presidente che lo considera il vero acquisto rossonero.
E se qualcuno vuole cogliere nello sguardo di Kakà un attimo di incertezza (o pentimento, ammesso che da Madrid lo abbiano contattato) non può che rimanere deluso. Lui, fiero e felice, è il simbolo di questo Milan e non c'era bisogno che a ricordarlo fosse il patron. L'anima brasiliana è la vera punta di diamante del Milan formato 2007/2008. Kakà e Ronaldo, Dida, Cafu e Serginho. Senza dimenticare Digao, il fratello ventunenne di Kakà.
Una colonia che potrebbe allargarsi a gennaio con l'avvento di Pato. Piace a Mauro Tassotti ("è un giocatore finito", nel senso della completezza), affascina Carlo Ancelotti, perché, come spiega il tecnico "è un brasiliano atipico, per nulla funambolo e quindi molto concreto". Ma è solo un obiettivo da valutare con serenità. Conviene semmai concentrarsi sul presente.
A partire da Ronaldo, appunto. Il Fenomeno ha tentennato quando ha alzato la Coppa al cielo nel bagno di folla a Milanello. Probabilmente perché non la sente sua fino in fondo a causa del suo impiego limitato nella stagione scorsa. Nei suoi sogni di rivalsa c'è il desiderio di conquistare il mondo con la maglia rossonera, esattamente quello che non gli è riuscito con l'Inter. MilanLab giura sul suo rendimento fisico: "Sbalordirà tutti". Così come sono convinti che Alberto Gilardino ritroverà passo e precisione chirurgica, anche se, ancora una volta, è Pippo Inzaghi il punto di riferimento della tifoseria. In effetti, se il Milan si è ritrovato a Milanello dopo due mesi di vacanza, il merito è in gran parte suo.
Un abbraccio rossonero a tutti i miei compari, le chiacchiere stanno a zero.
Bentornati campioni!
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