CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Io più che altro faccio controinformazione: le malefatte del Vaticano, i TG non le dicono. Anzi lo incensano 24 ore su 24. Io riporto quello che all'estero si dice.
mah, mah. vedi, tu riporti un punto di vista, che, a onor del vero, non trova molto spazio nell'ambito dei canali d'informazione più diffusi nel paese.
e poni questioni interessanti, questo è certo. però, a mio giudizio, interpreti alcuni dati in maniera troppo estrema, per così dire, e tiri conclusioni apodittiche che inevitabilmente, oltre un certo limite, indeboliscono il dialogo.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Oltretutto, il Vaticano è uno di quei poteri forti, che ha origine nell'antichità, e che ha creato tante cose buone ma anche cose orribili, un po' come il Comunismo da questo punto di vista. Però il comunismo è morto e non vediamo l'erede di Stalin 24 ore su 24 per TV a dirci che la proprietà privata è un furto. Invece Ratzinger c'è 24 ore su 24 a ribadire che l'omosessualità e la contraccezione sono peccato e quindi combatto questa incresciosa situazione tipica solo dell'Italia, pur riconoscendo al papa il diritto di esprimere tutte le stronzate che desidera. E critico ovviamente anche quando tali stronzate diventano legge contro il volere della maggioranza degli Italiani. Non mi pare che ciò rientri nel concetto di "laicismo" come tu lo intendi.
no, rientra nel concetto di laicimo come io lo intendo la distribuzione delle responsabilità. hai citato, per esempio, due questioni che estremamente significative dal mio punto di vista: mentre su molti temi le argomentazioni della chiesa cattolica mi sembrano, concettualmente, degne di nota e foriere di buoni spunti di riflessione, su omosessualità e contraccezione credo che il vaticano dimostri decisamente scarsa lungimiranza. anche se il problema, a dir la verità è piuttosto complesso dal punto di vista concettuale, nel senso che l'omosessualità, da quanto mi risulta, non è considerata peccato, e nemmeno la contraccezione tout court, atteso il fatto che, ad esempio, la chiesa non condanna l'atensione periodica. comunque non è il momento per scendere nei particolari.
mi interessa però sottineare come tu compia un salto tra la critica morale e la proibizione per legge: né la contraccezione né l'omosessualità risultano contrari all'ordinamento giuridico, infatti.
le grandi questioni in riferimento alle quali la posizione della chiesa influenza ancora, parzialmente, il nostro legislatore sono l'aborto, l'eutanasia, la fecondazione artificiale e la ricerca sulle staminali embrionali. tutte tematiche estremamente complesse che si legano in modo più o meno diretto al tema della
vita . non si tratta, in altre parole, di questioni di costume o di 'condotta sociale'. qui la questione si complica un bel po'.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
E secondo gli scienziati non è giusto che il Parlamento si occupi di vietare cose che ritiene anti etiche, se non sono espressamente vietate nella Dichiarazione dei Diritti Umani. Questa è la posizione dei ricercatori: la scienza è universale, non esiste che uno scienziato sia condizionato dalle leggi del Paese in cui lavora: la conoscenza è uguale per tutti. Se poi il divieto coincide con il volere di una religione, è molto facile che lo scienziato ce l'abbia un po' con quella religione, è ovvio.
limiti. bilanciamento di diritti. le posizioni della chiesa non sono contrarie alla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. la interpretano in un senso piuttosto che in un altro, alla luce di un concetto di
libertà certamente diverso rispetto a quello promosso da certa parte del mondo laico e scientifico.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
OVVIO che è il Papa e che la pensa così, ma è meno ovvio che abbia così potere sulle decisioni dello Stato Italiano. Gli scienziati, ti dicevo in un altro post, pensano la stessa cosa anche dell'Ayatollah iraniano: il pensiero di costoro non è in sintonia con il metodo scientifico. Se però il volere dell'Ayatollah diventa legge, lo scienziato iraniano s'incazza un po' e, perlomeno, protesta. Ecco perché gli scienziati italiani ce l'hanno col Papa e quelli iraniani con l'Ayatollah. Quindi certe proteste e un certo ambiente anticlericale sono ovvi nel mondo scientifico, ed estremamente diffusi.
certo, quello che non accetto è che si faccia di tutta l'erba un fascio e che l'atteggiamento anticlericale possa assumere derive di carattere censorio e autoritario come è succsso in questa occsione. non credo che sia scoppiata una tragedia, né credo che la democrazia e lo stato di diritto siano in pericolo, credo però che questo modo di protestare sia controproducente e fondamentalmente sbagliato, proprio in on'ottica laica, mi riservo dunque il dirito di contestarlo
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Questa frase messa in grassetto è estremamente sibillina: fa pensare che gli scienziati pesino che è più importante l'utile che la vita umana. Invece gli scienziati pensano soltanto che la vita dei già nati valga di più della vita di chi deve ancora nascere, che è una cosa estremamente logica anche se non sei d'accordo.
anche questa frase (in grassetto) è estremamente sibillina. e può portare, se ci pensi bene, a conseguenze aberranti. poi può portare a conseguenze dal carattere controverso, poi può portare a conseguenze sulle quali si può discutere. tutto si lega al concetto di
vita. cos'è in fondo la vita? quando comincia? quando finisce? la vita di un feto all'ottavo mese di gravidanza vale meno della vita di un neonato? perché mai? solo perché il primo si alimenta attraverso il cordone ombelicale? secondo una applicazione analogica del tuo ragionamento si potrebbe concludere che la vita di un neonato vale meno di quella di un padre di famiglia con moglie e tre figli a carico... sto evidentemente esagerando, spero di aver reso l'idea.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Loro ti rispettano se tu li rispetti: nel momento in cui gli imponi per legge la tua visione, soprattutto se tale visione è completamente minoritaria, aspettati delle contestazioni e non gridare allo scandalo. È normalissimo, accadrebbe ovunque.
io mi aspetto delle contestazioni! anzi, ben vengano! non sono le contestazioni che mi fanno gridare allo scandalo. mi sembra di averlo detto più che chiaramente, ormai, decine di volte.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Non può, è impossibile, perché non ha il potere economico, l'8 per mille, il concordato e tutto il resto che rendono facilmente pieghevole il politico ai voleri della gerarchia ecclesiastica. Un ricercatore può solo andare da chi gli permette di ricercare, non può condizionare il Parlamento. È uno dei tanti motivi per cui gli scienziati ce l'hanno col papa.
certo,
un ricercatore difficilmente avrà da solo l'autorevolezza per influenzare le scelte del parlamento. la comunità scientifica, però, potrebbe, dovrebbe, a mio avviso, mobilitarsi per sensibilizzare il legislatore in merito a determinate questioni. il peso politico del mondo della ricerca, purtroppo, sembra essere marginale, basta dare un'occhiata alle leggi finanziarie degli ultimi 10 anni (forse più). il problema, però, sta nel meccanismo democratico, o forse nello scarso impegno della comunità nel promuovere il raggiungimento di certi obiettivi. sarà mica, in fondo, un problema di condivisione di valori?
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Che ci siano limiti tutti gli scienziati lo sanno: è sul chi deve porre questi limiti che c'è discordia. Sia gli scienziati sia il Papa sono d'accordo nel ritenere che tali limiti non li possa mettere il Parlamento (critica del relativismo etico). Gli scienziati sostengono che i limiti li metta l'ONU con la Dichiarazione dei Diritti Umani, il Papa sostiene che i limiti li detta lui. Poi il Papa si compiace che il Parlamento abbia messo certi limiti agli scienziati, e l'università lo chiama ad aprire l'Anno Accademico in cui questi scienziati insegneranno: è più che ovvio che qualcuno dissenta, anche sommessamente.
Bada: non sto prendendo le parti di uno o dell'altro in questo momento, sto solo interpretando come sono andate le cose.
senbee, c'è poco da fare: i limiti li mette il parlamento. è questo il meccanismo che dovrebbe garantire a noi cittadini una gestione democratica della cosa publica. c'è da notare, peraltro, che lo stato non pone proprio alcun limite al lavoro dei fisici (per quanto io ne sappia, per lo meno) il che non permette di concludere che gli scienziati si sono ribellati nei confronti del papa per i limiti che egli impone loro. quelli che, in virtù del tuo ragionamento, si sarebbero potuti lamentare non si sono lamentati, infatti. per lo meno non in questa circostanza.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
La Chiesa impone, eccome se impone, perlomeno questo è quelloc he pensano gli scienziati. Se la stragrande maggioranza di loro la pensa così, un motivo c'è, ed è quello che ti ho scritto prima: l'influenza del potere temporale vaticano sul Parlamento italiano. Se l'Italia in materia etica è rimasta indietro sempre almeno di 20 anni rispetto agli italiani e di 30 anni rispetto al resto del mondo (divorzio solo nel '71, aborto solo nell'83, eutanasia chissà quando, pillola abortiva solo in queste settimane, coppie di fatto chissà quando, eccetera eccetera) il motivo è solo questo.
il motivo è che il parlamento non ha accolto le istanze del mondo scientifico? perché quindi non prendersela col parlamento! dico io.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Facciamo almeno 5. Giusto per convincermi che esistono e che sono tanti.
Io, di quelli corrispondenti alla versione di "laicista" che hai dato nel post precedente, non ne vedo.
non ti so dire. mi dispiace. vedrò di documentarmi sul punto.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
Ovvio: il mondo laico era d'accordo con i prof, e non cagava minimamente i 10 buzzurri fuori dall'Univesità.
mah, io ho sentito molte più manifestazioni di solidarietà nei confronti di ratzinger che nei confronti dei prof.
anche e soprattutto, direi, nel mondo laico. primi fra tutti il ministro mussi e il presidente della repubblica giorgio napolitano, che non mi sembrano né un teocon né tantomeno esponenti del nascente partito democratico.
insomma, la critica a
questa manifestazione di dissenso e di protesta mi sembra che si sia levata un po' da ognidove.
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
E se mia nonna avesse le ruote...
sì, hai ragione.. però rimango convinto della mia idea
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 01:18)
I dati dell'Osservatorio Radiotelevisivo Radicale sono approssimati per difetto e sono spaventosi: in un anno il papa ha avuto il 35% di spazio nei TG!
Contro un 45% del governo e politica. Scienziati, razionalisti, atei, diversamente credenti hanno avuto uno spazio con più di due zeri dopo la virgola in percentuale. Praticamente come se vivessimo in Vaticalia.
sì, ho sentito pannella citare questi dati (che mi hanno lasciato sinceramente un po' perplesso). comunque a mio avviso non c'entra niente con il discorso che stiamo facendo: nessuno afferma che il papa venga sistematicamente censurato dai media italiani. ti dirò, sono rimasto anche un po' deluso dall'intervento di pannella a porta a porta. mi aspettavo delle argomentazioni ben più efficaci.