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Versione completa: [letteratura] Cosa State Leggendo Adesso?
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simone19
il genere dell'alchimista qual'è???
black
Ho da poco finito di leggere "La pietra del cielo".


Black
black
Ho iniziato a leggere un gran bel libro di storia: "Tridentina Avanti!".

Black l'Alpino.
morfeo_80
Io ho appena finito di leggere "Il venditore di armi" di Hugh Laurie (Il Dottor House per intenderci).

Il libro l'ho trovato molto divertente e appassionante, di quei libri che ti catturano veramente, è un giallo/spy/comico sullo stile della serie tv, ha avuto molto successo in Inghilterra qualche anno fa quando è stato pubblicato.
Poi è stato tradotto in italiano e ri-pubblicato quest'estate dopo l'enorme successo della serie tv di Italia 1.

Ve lo consiglio, rispecchia molto il carattere del doktor House.

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Thomas Lang è un ex poliziotto diventato mercenario. Senza un soldo e cronicamente single, non ha niente da perdere tranne il cuore e la sua Kawasaki zzr1100. Ma ha ancora dei principi, così quando gli offrono centomila dollari per assassinare un industriale americano rifiuta sdegnato e decide invece di avvertirlo del pericolo che corre. Una buona azione che si rivela una pessima mossa: da quel momento Lang viene risucchiato in un vortice di menzogne, corruzione e violenza. Costretto a spaccare teste con una statuetta di Budda, a vedersela con miliardari malvagi, a mettere la sua vita nelle mani di un gruppo di femmes fatales, districandosi tra il governo inglese, agenti della cia, aspiranti terroristi e trafficanti d’armi, cercherà di salvare la donna di cui si è innamorato e di evitare un bagno di sangue su scala mondiale.
Un avvincente ed esilarante thriller spionistico, in cui brividi e risate si alternano senza lasciare un attimo di tregua.

«Un genio comico» Time out
«Il venditore di armi è una lettura piacevolissima dalla prima all’ultima pagina, e Laurie è uno scrittore estremamente dotato» Booklist
«Come scrittore, Mr. Laurie è brillante, affascinante, coinvolgente e pieno di humor» New York Times Book Review

Il venditore di armi
traduzione di V. Curtoni
pp. 352
Euro 18,00
isbn: 8831792482
Boris
sto finendo questo. molto bello. anzi molto bellissimo

http://www.365bookmark.it/scheda_libro.las...726123400845007
Tesi
ho iniziato questo:

Una Repubblica fondata sulle rendite di Geminello Alvi


La parola rendita non ha perso forza evocatrice. Certo, risale agli economisti classici della prima metà dell’ Ottocento, che la usavano per additare i guadagni più o meno leciti dei proprietari terrieri. Se la si pronuncia oggi fa subito pensare ai film anni Settanta dei fratelli Taviani, di Vancini e Lorenzini sul Risorgimento tradito. E davanti agli occhi, subito scorrono i volti arcigni dei latifondisti e quelli smarriti dei soldati costretti a far fuoco su bianche folle di eroici contadini inermi. Immagini accompagnate dal suono assordante dei tamburelli di una Taranta: un ritmo ripetitivo e travolgente, che nel buio del cinema, rimbomba nelle orecchie dello spettatore. Ah! “Quanto è bello lu murire acciso”…

Chissà se Geminello Alvi aveva in mente le stesse infuocate colonne sonore, mentre scriveva Una Repubblica fondata sulle Rendite, Mondadori , Milano 2006, pp. 135, euro 16)… Probabilmente sì. Perché il suo libro - un bel saggio di economia con tanto di dotte tabelle - man mano che lo si legge, risuscita potentemente nel lettore, la stessa voglia di “murire acciso” per una giusta causa. Funziona insomma come uno di quei film. Evoca, istruisce e risveglia. Anche i nemici.

Con una differenza di fondo però. Secondo Alvi, oggi, i signori delle rendite non sono più i proprietari terrieri ma coloro che fruiscono di “interessi sui titoli di stato, gli affitti degli immobili, e le pensioni” (p.10) . Il che può a prima vista lasciare perplessi… Passi per il bot-people, quasi estinto, e per gli chi lucra sugli affitti, ma perché includere i pensionati che non sempre navigano nell’oro…

Ma riassumiamo per concetti il libro di Alvi, sorvolando sugli impegnativi elenchi di cifre.

Secondo l’ autore negli ultimi trentacinque anni in Italia il peso della quota di reddito spettante ai lavoratori dipendenti si sarebbe ridotta di circa un dieci per cento. Per contro sarebbe cresciuto di un importo più o meno pari quella delle rendite e dei profitti. E questo nonostante che il rapporto tra lavoratori dipendenti e indipendenti sia addirittura cresciuto a favore dei dipendenti. Si dirà, ma come può sopravvivere un’Italia senza il reddito prodotto dai lavoratori dipendenti? E soprattutto come fanno questi ultimi a vivere, visto che sono diventati addirittura di più? Grazie alle rendite.
E qui il discorso di Alvi si fa più sottile. L’Italia riesce a tirare avanti perché la sua ricchezza si è “patrimonializzata”. Le famiglie sono diventate più ricche, in particolare negli ultimi quindici anni: si possiedono più immobili e titoli azionari. E soprattutto, c’è sempre, anche se ridotta, la pensione percepita da uno dei membri della famiglia.

E qui è giusto ascoltare l’autore: “ Ci sono sì in Italia, 13 milioni e mezzo circa di salariati nel settore privato la cui parte di prodotto cala e i cui redditi unitari pure. Vanno però ricompresi nel totale di 23 milioni di famiglie italiane che seguitano a incassare soprappiù di affitti, interessi, pensioni, stipendi statali. In Italia il criterio sociale per distinguere e capire, non è la classe ma la famiglia. E il problema è dunque valutare il flusso che continua, di rendite, posticini da professoressa o ai ministeri” (p. 26).

Certo, statali e professori qui insorgeranno, dal momento che stipendio e soddisfazioni lasciano a desiderare. Come i possessori di case vessati da Ici e altre tasse locali. Così pure i titolari di bot, sempre meno redditizi, come ammette lo stesso autore. E non hanno torto. Ma neanche Alvi lo ha. E quel che è rimarchevole della sua analisi è il dato macroeconomico: scende il lavoro produttivo, sale quello improduttivo, appesantito da rendite erogate a pensionati ancora cinquantenni ( circa cinque milioni di pensionati su sedici ). Ogni lavoratore mantiene quasi un pensionato e mezzo. E la forbice è destinata a crescere a danno dei lavoratori.

L’Italia, insomma, pur restando in qualche modo a galla, rischia di non crescere più e soprattutto di favorire forme parassitarie di consumo e lavoro improduttivo: un mix di pub, servizi legali e commerciali, turismo di massa e comparsate televisive, come sottolinea con steineiriano ribrezzo morale Alvi. Attività facilitate anche dalla ricerca imprenditoriale di profitti crescenti, in ambiti spesso speculativi. E non più nei settori manifatturiero e della ricerca: in calo il primo e in ritirata il secondo. Inoltre, la crescita dei profitti societari sarebbe stata favorita negli anni Novanta dai proventi delle privatizzazioni, finiti nelle tasche dei grandi oligopoli privati italiani. Profitti, definiti “post-sovietici”, per analogia con le privatizzazioni sovietiche, che con un colpo di bacchetta magica trasformarono i monopoli statali a quelli privati.

La “Repubblica delle Rendite”, così almeno pare di capire, durerà fin quando reggerà il precario equilibrio tra gli italiani che riescono a vivere individualmente e un’ Italia che collettivamente riesce sopravvivere, ma sempre più fiaccamente… Anche perché la crescente globalizzazione rischia prima poi di mettere in crisi un accoppiamento così poco giudizioso.

Chi sono i colpevoli? Qui la Taranta assume un andamento indiavolato. Al ritmo frenetico di una “pizzicata” alla Vinicio Capossela, Alvi martella i rentier e chiama in correo mezzo Stivale.

Le “sinistre e le consorterie sindacali”, colpevoli di aver fatto salire tra il 1996 e il 2001 la pressione fiscale su un lavoro, già impoverito; l’imprenditoria priva di coraggio e idee; la Banca Centrale Europea, che con i suoi bassi tassi di interesse ha favorito la speculazione mobiliare, e dunque il rafforzamento della rendita; l’ Euro, frutto di un cambio con la lira fuori proporzione, che ha ulteriormente impoverito il magro reddito del lavoro; i governi che non hanno tagliato le pensioni. E che dopo l’Euro hanno sprecato i proventi della riduzione dei tassi di interesse in rendite e costruzioni di cimiteri, parcheggi e stadi (il quarantasei per cento degli investimenti: un’ironia più che fondata…). Invece di trasferirle a salari e lavoro.

Che dire? E’ un libro scomodo, ma sul serio. Le sue sferzanti critiche non faranno guadagnare molti amici all’autore. Non tutti amano ballare la taranta, e per giunta sulla graticola di dati e cifre.

Inoltre quel che probabilmente può dar fastidio è proprio la filosofia che anima il libro. Frutto di un liberalismo sociale e intelligente, che non ha nulla a che vedere col liberismo volgare di certi professori al servizio dei poteri forti. Un liberismo antico, quello di Alvi, alla Tocqueville, che spicca per originalità in un mondo intellettuale dove è fin troppo facile dichiararsi liberali e quel che è peggio liberisti…

Perciò, la taranta di Alvi, ad acuni potrà pure non piacere, ma merita di essere ascoltata. In religioso silenzio e sino in fondo.

Geminello Alvi, Una Repubblica fondata sulle rendite, Mondadori, Milano 2006, pp. 135, euro 16,00



articolo di Carlo Gambescia
Deborina
Sono un po' ferma con Uccelli Di Rovo...ma presto riuscirò a finirlo...poi film!!!!
Franz
Ho iniziato "I fratelli Karamzov" di Dostoevskij. Lungo quanto bello.

"La pioggia prima che cada" di Coe è bello, ma paragonato agli altri suoi libri non è certo uno dei migliori. Peccato!
Vale
Terminato "I pilastri della terra", inutile dire che è un capolavoro.
Oggi vado a comprare il "seguito": "Mondo senza fine"
Galen
Uh, non sapevo che ci fosse un seguito...
Comunque ho controllato, mi sa che oggi non lo trovi: dovrebbe uscire il 18 settembre. icon_wink.gif
black
Mi sono ributtato su libri di storia, ora sto leggendo "I cavalieri di Cristo".

Black
Bobomerendone
Io ho appena finito un fantasy "Il dilemma di Drizzt" e, ki ha voglia di saghe emozionanti, può partire da questo, ke si finisce in 3 giorni con comodoOra sto pensando ad uno tra IL CACCIATORE DI ACQUILONI (ke m'hanno regalato i miei cinnazzi della parrocchia) o IL PARADISO DEGLI ORCHI..
CITAZIONE (simone19 @ 14 Aug 2007 - 13:02) *
il genere dell'alchimista qual'è???
direi COELHOSO piero.gif è un racconto in cui Coelho sa imprimere i suoi bei pensieri attraverso una narrativa piacevole e abbastanza dinamica..infatti è uno dei meglio dei suoi xkè non si è fissato troppo su ciò ke voleva comunicare, ma ha lasciato ke il racconto passasse per il rusciello dei suoi pensieri per poi lasciarne la scia durante il suo cammino..E dopo questo riassunto smollo psicologia e comincio a scrivere romanzi&poesie.. rofl.gif
freespiritinevery1
un bel manuale di tecnologie vivaistico.sementiere....

non male è?? sarcastica.gif ohi...mi tocca
Vale
CITAZIONE (Galen @ 30 Aug 2007 - 10:22) *
Comunque ho controllato, mi sa che oggi non lo trovi: dovrebbe uscire il 18 settembre. icon_wink.gif

Infatti... 25.gif

Ho "ripiegato sul buon George R. R. Martin: "Le torri di cenere"
Hartigan
,,,,ma sono ina serie di racconti!!

E i due legati al Trono di Spade nemmeno li hanno tradotti!!!!!!!!!!
Galen
Come non li hanno neanche tradotti?! Hanno solo riciclato le cose già uscite? Che squallido sfruttamento commerciale aiua.gif
Vale
Al so! Ma non li avevo ancora letti! rotolol.gif
Galen
No, ma sui racconti niente da dire... anch'io non li ho letti e sono sicuro che in questo caso valga l'acquisto.
Solo che l'editore non ha pubblicizzato molto che si tratta di racconti sparsi, che non riguardano la saga principale, che al 90 % non si tratta di inediti e che quelli inediti non si è nemmeno dato la pena di tradurli (!).
Ce n'è abbastanza per pensarci due volte e, nel dubbio, astenersi (tanto per boicottare un po' le mosse sleali fluk.gif ).
Adrian
Io Sono Leggenda di Richard Matheson

bello, sapevo già la storia e avevo visto i due films, ma il libro è l'unico che rende bene il messaggio di Matheson. Da leggere per chi ha bisogno di imparare il relativismo 4.gif
Galen
Matheson è un grandissimo!
Dandy Rotten
Ho finito ora "Falange Armata" di Lucarelli
Vale
CITAZIONE (Galen @ 31 Aug 2007 - 14:39) *
No, ma sui racconti niente da dire... anch'io non li ho letti e sono sicuro che in questo caso valga l'acquisto.
Solo che l'editore non ha pubblicizzato molto che si tratta di racconti sparsi, che non riguardano la saga principale, che al 90 % non si tratta di inediti e che quelli inediti non si è nemmeno dato la pena di tradurli (!).
Ce n'è abbastanza per pensarci due volte e, nel dubbio, astenersi (tanto per boicottare un po' le mosse sleali fluk.gif ).

A dir la verità c'è scritto nel frontespizio icon_mrgreen.gif
Galen
Cosa, che sono slegati, non sono inediti e che non ne ha tradotti? anne-sophie.gif
Io sta cosa non ricordo di averla letta... certo a sfogliarli si capisce.
Vale
Certo che c'è! Appena ci vediamo ti porto il libro!
giuliadark
io sono andata sull'horror leggero..
la trilogia "non mi uccidere"
"strappami il cuore"
"ti porterò nel sangue"

di Chiara Palazzolo.. sembra scriva sotto acidi all'inizio.. ma è brava..piaciuti molto..
Hartigan
CITAZIONE (Vale @ 31 Aug 2007 - 17:27) *
Certo che c'è! Appena ci vediamo ti porto il libro!


Io intendevo dire che, i racconti presenti in questo libro NON c'entrano con il trono di spade.

i due che c'entrano nessuno gli ha tradotti, e sono The Edge Knight e l'altro non ricordo...
Keszeg
Leggio Myths to live by di Joseph Campbell. icon_eek.gif Serio... troppo serio...
Galen
Joseph Campbell è davvero... mitico! icon_mrgreen.gif
Keszeg
É interessante leggere la comparazione delle religioni dell' Occidente ed Oriente.
Galen
E usare l'impostazione di Jung per la ricerca di archetipi culturali è un'intuizione geniale...
Keszeg
Sí! Ma fra Campbell e Jung faccio una pausa darth21.gif per romanzi.
Galen
Naturalmente! icon_wink.gif
Dandy Rotten
"Macaronì" di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli
Lara
Scusa ma ti chiamo amore di Moccia... Devo dire che non mi ispirava molto all'inizio, ma in 10 giorn ne ho lette 600 pagine... praticamente l'ho quasi finito... adesso mi aspetta SCRITTO NELLE OSSA di Simon Beckett... E sonni irrequieti dopo quel libro...
Dandy Rotten
Un dossier di "Nocturno" sull'animazione giapponese.
ellyz
Pensavo di iniziare un libro che ho in casa che si chiama La profezia della curandera di H.H. Mamani.
Domani però faccio un salto da Feltrinelli a prendere La scimmia pensa, la scimmia fa di Palahniuk perchè è un pezzo che dico di leggerlo e poi non lo faccio mai piero.gif
Roberta 80
Come una bestia feroce di Edward Bunker...10 pagine e già
mi piace! icon_cool.gif
Deborina
CITAZIONE (Lara @ 2 Sep 2007 - 00:55) *
Scusa ma ti chiamo amore di Moccia... Devo dire che non mi ispirava molto all'inizio, ma in 10 giorn ne ho lette 600 pagine... praticamente l'ho quasi finito... adesso mi aspetta SCRITTO NELLE OSSA di Simon Beckett... E sonni irrequieti dopo quel libro...


mi sà che lo leggo anche io questo libro!!!!
Boris
CITAZIONE (Roberta 80 @ 4 Sep 2007 - 12:06) *
Come una bestia feroce di Edward Bunker...10 pagine e già
mi piace! icon_cool.gif

è un libro da incorniciare questo! b-rabbit.gif
Yuki
sto leggendo Stardust di Neil Gaiman...speriamo solo che il film non venga fuori una schifezza...
Franz
Finto "Quando cadono gli angeli" della Chevalier, ho iniziato "Le angeliche" di Alexandra Lapierre.
Mi mancava il romanzo storico un pò romantico...
Dandy Rotten
"La vita è come un dente" (Boris Vian)
Brasil
Uhm, la settimana scorsa in uno slancio intellettuale ho comprato:
  1. Stanislaw Lem - Solaris
  2. Haruki Murakami - Tokyo Blues/Norwegian Wood

Ma non ho idea se e quando inizierò a leggerli... piero.gif
noesis
Sto leggendo in contemporanea una raccolta di storie di vampiri (in inglese , xkè mi devo fare na cultura) e un saggio su Grazia Deledda...
Vale
Al momento sto leggendo la trilogia delle Cronache del Mondo Emerso. Senza troppe pretese, ma carino.

Finalmente è uscito Mondo senza fine, comprato subito!!!

CITAZIONE (Franz @ 17 Sep 2007 - 17:48) *
Finto "Quando cadono gli angeli" della Chevalier
La Chevalier mi piace un sacco!!! Com'è "Quando cadono gli angeli"?
Gnomo in Trench
Per Roberta 80, ma Ed Bunker cioè Mr. Blue delle Iene?
In ogni caso ho appena finito la quadrilogia di James Ellroy (Dalia Nera, Il Grande Nulla, L.A. Confidential e White Jazz). L'ultimo è di gran lunga il più forte, soprattutto grazie al protagonista. Corrotto, marcio, assassino tuttavia sincero e simpatico.
Se non avessero girato un film di Black Dahlia così tagliato e non fosse morto il supercattivo Dud Smith di tutta la serie già nella trasposizione cinematografica di L.A. Confidential, si sarebbe potuta creare una quadrilogia cinematografica di tutto rispetto.
Hartigan
CITAZIONE (Yuki @ 17 Sep 2007 - 17:36) *
sto leggendo Stardust di Neil Gaiman...speriamo solo che il film non venga fuori una schifezza...


il romanzo merita! è proprio carino un totale....poi ha una frase che è diventata per mesi la mia firma su msn mittttica: "inevitabilmente trattenuto dal mondo"
Claudiopol
Paulo Coelho... the witch of Portobello
Dandy Rotten
"American gods" (Neil Gaiman)
Mod
"verdi fuori rossi dentro"

molto molto interessante,ci sono dati preoccupanti riguardo molte cose,sopratutto per le coop rosse..

bella merda
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