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Versione completa: Eutanasia, Obbligo Di Alimentazione
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LLEAR
Da TGCOM

Eutanasia, obbligo di alimentazione
Vaticano:vita vegetativa da rispettare

Per la Santa Sede non bisogna mai interrompere l'alimentazione anche in caso di coma. "La somministrazione di cibo e acqua, anche per vie artificiali, è in linea di principio un mezzo ordinario e proporzionato di conservazione della vita". Lo afferma la Congregazione della Dottrina della Fede. Anche se in "stato vegetativo permanente", il paziente è una persona "con la sua dignità umana fondamentale", ricorda il Vaticano.

Il concetto, ribadito dalla Congregazione della dottrina della fede, è arrivato in risposta a due domande che la Conferenza episcopale degli Stati Uniti formulò nel 2005, a pochi mesi dalla morte di Terri Schiavo (31 marzo di quell'anno), un caso che infiammò il dibattito Oltreatlantico sull'eutanasia e l'accanimento terapeutico.

Pur prevedendo - in una nota esplicativa - tre fattispecie di "casi eccezionali" per i quali questa indicazione non vale, l'ex Santo Uffizio spiega, nel documento vero e proprio approvato da Benedetto XVI, che il nutrimento e l'idratazione sono un "mezzo ordinario e proporzionato di conservazione della vita" (primo quesito) e, quindi, non possono mai essere interrotti: anche quando i medici competenti giudicano con certezza morale che il paziente non recupererà mai la coscienza (seconda questione).

"Un paziente in stato vegetativo permanente - si legge nel breve testo delle risposte - è una persona, con la sua dignità umana fondamentale, alla quale sono perciò dovute le cure ordinarie e proporzionate, che comprendono, in linea di principio, la somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali".

"In favore della possibilità di rinunciare all`alimentazione e all'idratazione di questi pazienti si invoca spesso il Discorso di Papa Pio XII ad un Congresso di Anestesiologia del 24 novembre 1957", ricorda la nota esplicativa alle due risposte. Invece, "le Risposte che ora dà la Congregazione per la Dottrina della Fede si collocano nella linea" di una serie di documenti della Santa Sede citati e, "in particolare, del discorso di Giovanni Paolo II del 20 marzo 2004".
Senbee Norimaki
Quindi Giovanni Paolo II in realtà è andato all'inferno quando ha rifiutato le cure?
Peve
Beh, se anche fosse di sicuro lì troverà molti dei suoi ex-colleghi e predeccessori icon_mrgreen.gif
Maifermo
Giovanni Paolo II non ha rifiutato le cure...
Senbee Norimaki
Lo ha fatto. Ha affermato testualmente "Lasciatemi andare alla Casa del Padre". Una breve nota della Santa Sede informava che il papa, malgrado l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, aveva chiesto di restare nel suo appartamento, e che gli venisse evitato un nuovo ricovero. Al Gemelli, ormai da anni, era pronta un'ala solo per lui, che lo aveva ospitato non più tardi di un mese prima.

Vedi: http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=140433
Maifermo
La frase che ha pronunciato (sempre che l'abbia pronunciata), era a poche ore dalla morte e aveva un significato ben diverso da quello che si vuole lasciare intendere nell'articolo.
Penso che pochi come lui abbiano testimoniato quanto possa essere grande l'attaccamento alla vita e non credo che un articolo su una frase (detta quando non c'era già più niente da fare e interpretabile in mille modi) possa minimamente sminuire il messaggio che ha mandato, opponendosi per tutta la vita e con la sua vita all'eutanasia.
Senbee Norimaki
CITAZIONE (Maifermo @ 17 Sep 2007 - 06:05) *
La frase che ha pronunciato (sempre che l'abbia pronunciata), era a poche ore dalla morte e aveva un significato ben diverso da quello che si vuole lasciare intendere nell'articolo.


Non è un articolo, è un libro, di grande importanza, scritto da tutti quelli che hanno testimoniato le ultime ore di vita di Giovanni Paolo II.
La questione della sua "morte naturale" è apertissima e oggetto di dibattito da molto tempo, non la puoi liquidare con un "aveva un significato ben diverso da quello che si vuole lasciare intendere nell'articolo", tanto più che il desiderio di NON andare in ospedale è stato ufficializzato da una nota della Santa Sede.
Il Vaticano ha già pronta la scusante: dice che nel suo caso, andare in ospedale si sarebbe trattato solo di accanimento terapeutico, ma non fornisce alcuna prova di questo, e i medici stessi affermano che non c'era alcuna differenza dal ricovero precedente.
Insomma, se ne sta discutendo moltissimo ed è anzi estremamente probabile che anche l'ex Pontefice abbia, nel momento della morte, preferito affidarsi nelle mani di Dio piuttosto che restare forse ore forse mesi attaccato a una macchina, in stato vegetativo.

CITAZIONE
Penso che pochi come lui abbiano testimoniato quanto possa essere grande l'attaccamento alla vita e non credo che un articolo su una frase (detta quando non c'era già più niente da fare e interpretabile in mille modi) possa minimamente sminuire il messaggio che ha mandato, opponendosi per tutta la vita e con la sua vita all'eutanasia.


Eutanasia un paio di ciufoli, se mi permetti l'espressione. L'eutanasia è quando uno ti chiede di avvelenarlo e tu lo fai. Non è eutanasia staccare il tubo e in questo modo rendere naturale il decorso di una malattia a uno che te lo chiede, secondo la definizione medica. Secondo il Vaticano invece quest'ultima si chiama "eutanasia passiva" e moralmente non è diversa da quella attiva. Ma questa equiparazione porta a una contraddizione: se anche il Vaticano, come dimostra anche la morte di Giovanni Paolo II, accetta l'idea del rifiuto della cura, la differenza pratica tra rifiuto delle cure ed eutanasia passiva diventa a questo punto estremamente sottile: nella prima ci rifiutiamo di essere intubati, nella seconda prima accettiamo di essere intubati ma poi cambiamo idea e vogliamo farci staccare. Il fatto che nel primo caso sia atto molto accettabile e morale e che nel secondo caso si tratti di peccato mortale tanto grave da non concedere nemmeno i funerali, continua a destare in me stupore e, se permetti, un certo schifo.
Senbee Norimaki
Non accenna a placarsi la polemica sugli ultimi giorni di vita di Giovanni Paolo II. Un articolo pubblicato su MicroMega, a firma di Lina Pavanelli, sostiene che, alla luce della dottrina cattolica (e dello stesso Wojtyla), la mancata alimentazione del papa, con il conseguente anticipo della sua morte, può essere definita una pratica eutanasica. Immaginabili le proteste cattoliche, a cui ha risposto oggi, su Repubblica, proprio il direttore di MicroMega, Paolo Flores d’Arcais, con un articolo dal titolo I medici, l’eutanasia e la morte di Wojtyla.

Allego il pdf dell'articolo.

Clicca per vedere l'allegato
simone19
ancora una volta la libertà dell'individuo viene negata..certo che è proprio una vita di merda
kia
simone nn è semplice come la fai...
io penso che la vita non possa essere tolta da niente e nessuno su questo pianeta se non per volonta' di Dio...se io fossi il medico mi sentirei un verme aver fatto morire una persona solo perchè era un vegetale x "la scienza"...non si crede più a nulla in questo mondo ed è per quello che si va verso la fine..ma io ai miracoli ci credo ancora e ci sono testimonianze che ne sono la dimostrazione...non bisogna mai perdere le speranze nemmeno quando la vita è appesa a un filo...poi capiscop benissimo le persone che stanno affianco a questa povera gente su un letto come vegetali..ma io personalmente penso che nn lo farei mai se mi capitasse vicino a me...
Senbee Norimaki
CITAZIONE (kia @ 19 Sep 2007 - 13:58) *
simone nn è semplice come la fai...
io penso che la vita non possa essere tolta da niente e nessuno su questo pianeta se non per volonta' di Dio...se io fossi il medico mi sentirei un verme aver fatto morire una persona solo perchè era un vegetale x "la scienza"...


No no no kia, eutanasia vuol dire che uno TE LO CHIEDE. Non significa staccare il tubo a uno in coma.

Ora, se un medico è diiposto a staccare il tubo e il paziente lo chiede da 10 anni (vedi il caso Welby), tu vuoi continuare a far soffrire il paziente? Vuoi continuare a impedire a quella povera persona di poter farsi staccare dal tubo?
So che sei una persona di grandi sentimenti, e quindi sono convinto che in cuor tuo non faresti mai una cattiveria tale. Giusto?
simone19
CITAZIONE (kia @ 19 Sep 2007 - 13:58) *
simone nn è semplice come la fai...io penso che la vita non possa essere tolta da niente e nessuno su questo pianeta se non per volonta' di Dio...
prima di tutto devi capire bene che non tutte le persone credono in dio di conseguenza non tutte le persone si SOTTOMETTONO a certi criteri,per di più parecchio schiavistici e discutibili,di leggere la propria libertà in base ad una sciocca credenza religiosa.seconda cosa quando un essere umano nasce è giustamente soggetto alle scelte dei genitori perchè incapace di intendere e volere e quindi di saper soppesare a dovere le scelte e le successive conseguenze di ciò che fa o che si appresta a fare,ma una persona adulta,in pieno possesso delle sue capacità psichiche deve avere il diritto e la libertà di poter scegliere tra una vite e una non vita perchè quella che faceva per esempio welby o terry schiavo non era vita..in quelle situazioni se tu fossi stato al posto dei medici sai cosa avresti fatto:le avresti fatte soffrire ancora e ancora....comunque io la questione la vedo molto semplice:bisogna lasciare la LIBERTA' alla gente di poter scegliere cosa è giusto fare....tanto non verremo mai puniti per la nostra scelta!!!
CITAZIONE (kia @ 19 Sep 2007 - 13:58) *
non si crede più a nulla in questo mondo ed è per quello che si va verso la fine..ma io ai miracoli ci credo ancora
non è che a questo mondo non si crede più..ma che la gente crede alle cose sbagliate e scusami,ma a quanto pare sei una di loro.
Peve
Stavolta, Simo, ti quoto in pieno, hai proprio ragione. b-rabbit.gif
hubert
Secondo me si sta perdendo il punto del discorso.

Dal basso della mia ignoranza, Eutanasia indica piu' il volere del malato di evitare cure MENTRE le sta ricevendo, mentre il fatto di non voler cure (tra l'altro comprensibilissimo, se sapeva come stavano andando le cose, COL CAZZO che io mi passo l'ultimo periodo in ospedale) si distacca abbastanza dal termine. SECONDO ME.

Poi il Papa da quanto si evince era "abbastanza sano" quando l'ha detto, non era direttamente in pericolo di vita no?

Smentitemi se sto dicendo cazzate.

Poi ovvio che sarebbe saltata fuori una cosa del genere, figurati, non aspettano altro che attaccare la chiesa su questi temi.
Peve
Non è che non si aspetta altro... è che sono in perenne contraddizione con loro stessi...
Dani80
per essere precisi la Chiesa condanna l'eutanasia ma condanna anche l'accanimento terapeutico !!

Secondo la Chiesa cattolica, il porre fine all'accanimento terapeutico non coincide con l'eutanasia passiva, ma è semplicemente riconoscere i limiti oggettivi della scienza e dell'esistenza umana.

Per la dottrina, il suicidio è un peccato mortale della stessa gravità dell'omicidio. Provocare la morte (o indurla da sè) è parte di questa casistica, così come lo è l'omissione, non fare tutto quanto è possibile per salvare la vita propria o altrui. Se l'esito di queste azioni non è una completa guarigione, ma un prolungamento della vita di qualche mese, non c'è colpa od omissione ed è legittimo sospendere le cure.
Peve
CITAZIONE (Dani80 @ 19 Sep 2007 - 18:44) *
per essere precisi la Chiesa condanna l'eutanasia ma condanna anche l'accanimento terapeutico!!


Ecco... appunto, poi spostare la sottile linea che divide l'eutanasia dall'accanimento terapeutico, a seconda delle necessità, è un attimo...
simone19
CITAZIONE (Dani80 @ 19 Sep 2007 - 18:44) *
per essere precisi la Chiesa condanna l'eutanasia ma condanna anche l'accanimento terapeutico !!

come ha gia detto peve alla chiesa torna troppo comodo spostare questa sottile linea di confine....peccato che si dimentica troppo facilmente chi ne soffre veramente di questo atteggiamento superficiale:ossia i pazienti!!!\
kia
simone hai appena detto a me che ognuno è libero di dire e pensare a quello che vuole (non posso quotare x motivi di computer che da i numeri) e poi mi dici che io sono una di quelle persone che sbaglia che crede in cazzate, come nn sono più libera allora di dire la mia opinione?x te credere in Dio è una cazzata x me no...quindi taci simone che è meglio credi a quello che vuoi ma nn ti permettere più...sembee lo sai che ti stimo, e penso che il termine etaunasia significhi proprio quello che dici tu..però io dovrei trovarmi nel momento ma penso nn riuscirei mai a dire se ci fosse un mio caro si nn preoccuparti ti facciamo una puntura x morire o si tranquillo ora stacchiamo il tubo..mai...non riuscirei mai..
simone19
in quanto ad arroganza non sei da meno da chi rappresenta la chiesa!!!!
ma ti rendi conto che grazie alla libertà che la tua chiesa ti da c'è gente che soffre come dei cani,anzi molto peggio???!!!!!
ma....io resto davvero basito a leggere certe cose!!!!
kia
guarda che fede in Dio e chiesa sono due argomenti molto ampi e separati carissimo simone...e poi io mi do i pizzicotti a volte x vedere se sto sognando e se davvero sei in grado di nn rispettare le opinioni e offendere la gente,..tu che parli tanto fatti un esame di conoscenza..tu nn hai fatto soffrire mai nessuno nella tua vita...tu nn hai fatto mai errori..wow sei il nostro paladino..e cmq perfavore nn degeneriamo dalla discussione eutanasia che tu ce l'hai con me in privato si sa e abbiamo risolto quindi x me da oggi qui dentro è come se non esistessi..qui lo dico e lo confermo.
Senbee Norimaki
CITAZIONE (kia @ 21 Sep 2007 - 14:13) *
simone hai appena detto a me che ognuno è libero di dire e pensare a quello che vuole (non posso quotare x motivi di computer che da i numeri) e poi mi dici che io sono una di quelle persone che sbaglia che crede in cazzate, come nn sono più libera allora di dire la mia opinione?x te credere in Dio è una cazzata x me no...quindi taci simone che è meglio credi a quello che vuoi ma nn ti permettere più...sembee lo sai che ti stimo, e penso che il termine etaunasia significhi proprio quello che dici tu..però io dovrei trovarmi nel momento ma penso nn riuscirei mai a dire se ci fosse un mio caro si nn preoccuparti ti facciamo una puntura x morire o si tranquillo ora stacchiamo il tubo..mai...non riuscirei mai..


Scusami, non ho spiegato bene i termini.
Nessuno ti chiede di staccare personalmente la spina a un tuo parente che te lo chiede.
Ti si chiede un parere: c'è una legge che impedisce, VIETA a una persona che soffre come un cane e che chiede da DIECI ANNI che gli venga staccata la spina, che la spina gli venga staccata da un medico che sa quello che fa e che è sicuro che sia la volontà certa del sofferente.
Tu, con un voto, con un parere, vuoi continuare - per causa tua! anche del tuo voto! - a far soffrire come una cane quella persona e mandare in galera il medico?

Le leggi non riguardano te e un tuo parente: se succederà sarà una decisione tua, nessuno ti obbligherà a farlo. Ma esistono GLI ALTRI, e un tuo VOTO, un tuo PARERE è fondamentale per determinare la sofferenza o la libertà di chi non la pensa come te.

Credo che da un voto del genere si veda davvero la differenza tra un integralista senza cuore e una persona con dei sentimenti umani.
kia
per me questo discorso è tr importante..x me la vita è importante nn riesco a dirti si o no...è una cosa tr grande forse x me..io nn riesco a vedere al di la del fatto che x me è togliere la vita a qualcuno gratuitamente..nn riesco..posso avere una mia idea?nn riesco a pensarla diversamente..pensa pure che io sia disumana
simone19
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 22 Sep 2007 - 00:27) *
Scusami, non ho spiegato bene i termini.
Nessuno ti chiede di staccare personalmente la spina a un tuo parente che te lo chiede.
Ti si chiede un parere: c'è una legge che impedisce, VIETA a una persona che soffre come un cane e che chiede da DIECI ANNI che gli venga staccata la spina, che la spina gli venga staccata da un medico che sa quello che fa e che è sicuro che sia la volontà certa del sofferente.
Tu, con un voto, con un parere, vuoi continuare - per causa tua! anche del tuo voto! - a far soffrire come una cane quella persona e mandare in galera il medico?

Le leggi non riguardano te e un tuo parente: se succederà sarà una decisione tua, nessuno ti obbligherà a farlo. Ma esistono GLI ALTRI, e un tuo VOTO, un tuo PARERE è fondamentale per determinare la sofferenza o la libertà di chi non la pensa come te.

Credo che da un voto del genere si veda davvero la differenza tra un integralista senza cuore e una persona con dei sentimenti umani.

grazie sembee!!! 23.gif 23.gif 23.gif
Senbee Norimaki
CITAZIONE (kia @ 22 Sep 2007 - 14:01) *
per me questo discorso è tr importante..x me la vita è importante nn riesco a dirti si o no...è una cosa tr grande forse x me..io nn riesco a vedere al di la del fatto che x me è togliere la vita a qualcuno gratuitamente..nn riesco..posso avere una mia idea?nn riesco a pensarla diversamente..pensa pure che io sia disumana


Ma dai, non ci credo che saresti così disumana da voler lasciare una legge che manda in galera una persona che spegne il respiratore a un'altra che glielo chiede disperatamente, incessantemente e coscientemente da 10 anni, porca miseria: è assolutismo, è crudeltà, è follia! Mica sono tuoi parenti, mica è gente che conosci, prima parli tanto dell'avere le proprie opinioni, e poi non rispetti quelle degli altri mandando in galera chi non la pensa come te?
Temo che tu non abbia assolutamente compreso i termini della questione, e veda tutto come un fatto personale e sentimentale: prova a fare lo sforzo di pensare che esistono persone che non la pensano come te... La tua è un'imposizione, la tua è un'opinione che loro non condividono e che tu gli imponi con la GALERA e la SOFFERENZA ("per me è togliere la vita gratuitamente", e per loro? non hai pensato che per loro può non essere così? E se non la pensano come te meritano di soffrire come bestie al macello per tutto il resto della loro vita? Ma come puoi pensare di farli soffrire così?!).
kia
ma allora nn avete capito nulla...siete solo buoni a offendere e attaccarmi... ma che facciano tutti quello che vogliono.. sto solo dicendo che IO E RIPETO IO nn riuscirei a farlo...IOOOOOOOO...CAPITO..nn ne posso più...tutti possono decidere di fare quello che vogliono....
Peve
Scusa se mi permetto, ma l'unica che non ha capito niente qui sei tu, qui non si sta parlando di quello che faresti o non faresti tu, qui si sta parlando di eutanasia e se si è favorevoli o contrari all'eutanasia.
Dani80
Non è detto che il medico che stacca la spina al malato vada in galera. Il medico che ha staccato la spina a Welby è stato prosciolto!

Il gup ha sostenuto nella sentenza che il malato aveva il diritto di chiedere
l'interruzione della ventilazione meccanica, e l'anestesista il dovere di assecondarlo
Welby, prosciolto il medico Riccio
"Aveva il dovere di assecondare il malato"

"Sentenza molto importante che riconosce il diritto di rifiutare una terapia"

<B>Welby, prosciolto il medico Riccio<br>"Aveva il dovere di assecondare il malato"</B>

Una delle ultime immagini di Piergiorgio Welby
ROMA - Il giudice dell'udienza preliminare di Roma ha prosciolto il medico anestesista Mario Riccio dall'accusa di 'omicidio del consenziente', per aver interrotto la ventilazione meccanica aiutando Piergiorgio Welby a morire. Con la sentenza è stato dichiarato in sostanza che Welby aveva il diritto di chiedere l'interruzione della ventilazione meccanica e che il medico aveva il dovere di assecondare la sua richiesta.

Pertanto il gup ha ordinato il "non luogo a procedere" nei confronti di Riccio, perché il fatto non costituisce reato ai sensi dell'articolo 51 del codice penale sull'adempimento di un dovere. Soddisfatta della sentenza Mina Welby che in udienza aveva raccontato la storia di suo marito: "Ci speravo tanto e me lo aspettavo", ha detto. "Spero ora che il Parlamento faccia qualcosa per il testamento biologico. Lo chiedo soprattutto a nome di Piergiorgio perchè non vada perso il suo sacrificio", ha aggiunto.

"L'assoluzione di Mario Riccio è una conquista straordinaria della nonviolenza radicale di Piergiorgio Welby, dell'Associazione Coscioni, di Mario Riccio - ha commentato in una nota l'eurodeputato radicale e segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato - e di quanti in questi mesi hanno lottato per l'affermazione del diritto a scegliere sulla propria salute, sulle proprie cure e sul proprio corpo".

Piergiorgio Welby, affetto da una grave forma di distrofia muscolare, morì a Roma nel dicembre scorso. L'8 giugno il gip di Roma Renato Laviola respinse la richiesta di archiviazione della posizione di Riccio, chiedendo alla procura di Roma di formulare un 'capo di imputazione coatto' e chiedere il rinvio a giudizio del medico per il reato di 'omicidio del consenziente'.

Il procuratore Giovanni Ferrara e il sostituto Gustavo De Marinis, titolari dell'inchiesta, preannunciarono che, in sede di esame della richiesta di rinvio a giudizio, la loro posizione sarebbe stata la stessa. Oggi, infatti, il pm Francesca Loy ha sostenuto davanti al gup che con l'interruzione della ventilazione meccanica a Piergiorgio Welby praticata da Riccio è stato attuato un diritto del paziente che "trova la sua fonte nella Costituzione e in disposizioni internazionali recepite dall'ordinamento italiano e ribadito in fonte di grado secondario dal codice di deontologia medica", sollecitando il proscioglimento dell'indagato.

"Era un dovere di Riccio - ha detto a conclusione dell'udienza l'avvocato Giuseppe Rossodivita, difensore dell'anestesista - staccare il respiratore perché così aveva chiesto il paziente. E' una sentenza molto importante che riconosce il diritto del malato di rifiutare la terapia o la prosecuzione di terapie non volute".
(23 luglio 2007)
FONTE: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/c...lby-medico.html
Galen
Ottimo, era una cosa quasi ovvia, ma da noi è bene venga ribadita.

CITAZIONE (Peve @ 23 Sep 2007 - 13:50) *
Scusa se mi permetto, ma l'unica che non ha capito niente qui sei tu, qui non si sta parlando di quello che faresti o non faresti tu, qui si sta parlando di eutanasia e se si è favorevoli o contrari all'eutanasia.

Quoto e rilancio che se uno non sa distinguere tra quello che farebbe lui e quello che deve essere lecito o illecito, non ha capito niente anche di molte altre cose ed è uno dei grossi mali che affligge la società.
NvO
io credo che si dovrebbe rispettare un po' di più le idee degli altri. e moderare un po' i toni. possibilmente.

l'ultimo messaggio di kia mi sembra piuttosto esplicito. se ci sono dei fraintendimenti ci si può chiarire senza accusarsi a vicenda.

in più, senbee, il fatto che il tuo concetto di "vita" non coincida col concetto di vita che può avere qualcun'altro non fa di tutti coloro che non la pensano come te degli esseri spietati e senza cuore. c'è chi ritiene che la vita è vita. e che nostro signore dovrebbe essere il solo a decidere come e quando distribuirla, così come dovrebbe essere il solo a decidere come e quando toglierla. il progresso scientifico ha creato tutta una serie di situazioni nuove che complicano estremamente questo apparentemente semplicissimo assunto.
questo però non necessariamente ne inficia la validità di fondo, né la legittimità.

se, poi, volete convincere kia o chi per esse a schierarsi con i sostenitori dell'eutanasia, vi consiglio di farlo in modo un po' più, come dire, rispettoso. potreste ottenere migliori risultati.
Galen
Accetto sul moderare i toni, ma non concordo sul rispetto: non mi pare si sia messa in discussione una opinione, ma quanto le proprie reazioni abbiano attinenza con il proprio giudizio... e se non è così, allora anche l'ultimo post di Peve è esplicito: si stava parlando d'altro...
NvO
sì, galen, ma qui non è che stiamo dicendo a me piace il gelato al cioccolato. quello alla crema, no. per cui solo il primo potrà essere messo in commercio.

kia dice, se ho ben interpretato: "io non ci riuscirei mai a staccare quella spina. e secondo me nessuno dovrebbe farlo."

non si sta ponendo il problema della legge degli uomini, cioè, ma si pone il problema della legge di dio.

è perfettamente in topic, solo, non ha risposto in maniera chiara alla vostra domanda (domanda, peraltro, che non mi è sembrata formulata in modo troppo chiaro, peraltro). un po' poco per dirle che non ha capito niente, non credi?
Galen
Intesa così può darsi... ma personalmente ritengo che oggetto di discussione possa essere solo la legge degli uomini.
NvO
oltre che la legge può discutersi il principiodeve prevalere la volontà o la vita? (domanda valida sia se si parla di principio che se si parla di legge).

cosa può legittimamente frenare la volontà dell'uomo, e comprimerla?
devono esserci dei limiti alla volontà? la libertà di scelta, sempre e comunque, significa davvero libertà?

c'è qualcosa che, oltre le legge, potrebbe/dovrebbe orientare le scelte dell'uomo?

queste sono tematiche che difficilmente si possono ridurre ad un dibattito sul (quale dovrebbe essere il) dato positivo. si può, è vero, tenere i distinti i due piani, ma è facile fare confusione, anche per chi ha le idee molto chiare. dunque, se kia non ha capito bene cosa le si sta chiedendo, forse si potrebbe farglielo notare senza esagerare, ecco.

alla fine tutto tranquillo, quando si discute capita che ci si lasci un po' prendere (e non credo, alla fine che kia si sia offesa), solo, il confronto rischia di diventare meno costruttivo.
Peve
CITAZIONE (NvO @ 23 Sep 2007 - 19:40) *
...
è perfettamente in topic, solo, non ha risposto in maniera chiara alla vostra domanda (domanda, peraltro, che non mi è sembrata formulata in modo troppo chiaro, peraltro). un po' poco per dirle che non ha capito niente, non credi?


[Asilo]
Visto che, come al solito, stiamo facendo la punta ai chiodi ci tengo a precisare che è stata proprio kia ad aver usato per prima il termine "non avete capito nulla" io ho solo risposto a tono.
[/Asilo]

Per tornare in topic... a me sembra che da qualsiasi punto la si guardi, invece, la cosa non stà in piedi... volendo parlare del rispetto della legge di dio, dal punto di vista "naturale" della cosa, quelle persone sarebbero già morte da un bel pezzo, quindi il tenerle in vita è un po' come opporsi alla volontà di dio. Tant'è che, secondo me, non si tratta di un intervento da parte dell' uomo di togliere una vita, ma bensì si tratta di smettere di intervenire per volere tenere a noi quella vita a tutti i costi. Non è un intervento umano, ma proprio la cessazione di un intervento umano.
NvO
non mi pare affatto che si stia facendo la punta ai chiodi (non in questo caso..)

comunque il mio messaggio valeva per kia come per gli altri.


comunque, per tornare il topic, beh, la tua è un'opinione. indubbiamente, come accennavo prima, il progresso della scienza medica pone una serie di problematiche che una volta erano inimmaginabili.. ma, allora, come si fa a individuare la soglia? cioè: ci sono medicine, trattamenti, macchinari, che salvano la vita degli uomini e consentono di prolungarla, più o meno a seconda dei casi. finché si tratta di un'aspirina, risolvere la questione è facile (lo è davvero in fondo?) man mano che si comincia a parlare di soluzioni meno "naturali", il quadro si complica.

allora, volendola mettere sul giuridico, è giusto che la vita umana sia considerata un bene disponibile? a quali condizioni? fino a che punto?
Peve
Ti confesso che non conosco a pieno il significato del termine giuridico "bene disponibile" ma da quello che posso intuire ,dovrebbe esserlo almeno per il "proprietario" di quella vita, se una persona, in grado di intendere e di volere, ti chiede di smettere di aiutarla a vivere (non di ucciderla è qui la differenza) io penso proprio che sarebbe il caso di smettere.
NvO
un bene disponibile è un bene che si può vendere e comprare legittimamente, che può essere oggetto di contratto.

tu hai individuato un limite. allora, però, immaginiamo due soggetti che vivono in una condizione di grande sofferenza, ad esempio perché paralizzati, dal collo in giù a causa di un grave incidente. le loro condizioni, dal punto di vista pratico, sono del tutto analoghe. ma uno solo di essi è "tenuto in vità dalle macchine", come si suol dire. la sofferenza è identica per entrambi.
tu quindi, sulla base del tuo distinguo, concederesti solo ad uno di questi due uomini sofferenti la possibilità di richiedere una legittima interruzione della propria vita. questo non ti sembra irragionevole?
Senbee Norimaki
- Su Welby. Per fortuna il medico è stato prosciolto, certo. Ma si sta discutendo proprio di questo: chi si dice contrario all'eutanasia e chi è cattolico ratzingeriano vuole mandare in galera il medico. Cioè: è stato ribadito dai cattolici che staccare la spina della ventilazione e dell'alimentazione non è interruzione di cura ma è OMICIDIO. Si chiede in questo thread: sei d'accordo con questa visione?

- Sul post di kia: kia ha detto che LEI non lo farebbe. Io le ho risposto che non è questione personale: qui si discute se sia giuto o meno mandare in galera chi stacca la spina su richiesta del malato. Prima kia risponde che "comunque no, non riesco a non considerarlo uno spreco di vita umana". Una risposta del genere mi fa capire "per me è omicidio" quindi vuol dire che è d'accordo con i cattolici, che vuole mandare in galera chi stacca la spina? Da notare che non ha ancora risposto esplicitamente su questo punto. Dall'ultimo post sembra dire "solo IO non la staccherei", cioè fa pensare che comunque lascerebbe la libertà agli altri di fare diversamente, che è quello che pensiamo tutti, quindi è favorevole a una legge che legalizzi l'eutanasia. Ottimo, era quello che cercavo di farle capire fin dall'inizio. Dire "io, per me, non sono d'accordo" è una frase molto doppia: io per esempio non abortirei mai, ma sono favorevolissimo alla legge che permette l'aborto, prima di tutto perché riduce il numero di aborti, e anche perché bisogna rispettare l'opinione di chi non la pensa come me. Altri invece dicono "io, per me, non lo farei" e quindi votano contro una legge che legalizzi... Quindi? Da che parte stai kia e tutti gli altri che avete parlato solo personalmente? Allora, siete favorevoli o contrari a una legge che permetta a chi lo vuole di poter interrompere l'alimentazione e la respirazione artificiale? SI - NO, bisogna scegliere, il resto sono solo stronzate™.
Deborina
(non ho letto i post precedenti, se non qua e là)

Eutanasia...mmm...bene.
dico solo che se io senza una macchina non sopravvivo, quindi per volere di Dio devo morire(perchè è questo il punto del discorso), perchè dovrei stare attaccata a una macchina??? perchè dover vivere a tutti i costi? e di quale vita stiamo parlando??? di una vita a letto, senza dignità, senza intimità, senza personalità...ci sono io, le macchine, i dottori e gli infermieri....
no.

perchè ogni individuo non è libero di scegliere se staccare o meno la spina??? perchè non scegliere di morire (perchè Dio ha deciso che devo morire)?

cioè, mi viene una malattia che mi porta alla morte, quindi senza le macchine la fine è decisa...ok...rispettiamo il Suo volere.
finchè sono coscente ogni persona dovrebbe decidere se fare una vita da vegetale o se staccare la spina e venga ciò che deve venire!!!
andrek
L' eutanasia è un tema molto complesso e delicato, credo che la scelta sul proprio destino alla fine sia una cosa personale e dovrebbe spettare ad ognuno decidere solo sulla propria. Io farei uno scritto in cui ognuno deve decidere cosa vuole per se. Non c'e Stato o Chiesa che dovrebbe decidere in situazioni cosi personali.
Peve
CITAZIONE (NvO @ 23 Sep 2007 - 22:42) *
un bene disponibile è un bene che si può vendere e comprare legittimamente, che può essere oggetto di contratto.

tu hai individuato un limite. allora, però, immaginiamo due soggetti che vivono in una condizione di grande sofferenza, ad esempio perché paralizzati, dal collo in giù a causa di un grave incidente. le loro condizioni, dal punto di vista pratico, sono del tutto analoghe. ma uno solo di essi è "tenuto in vità dalle macchine", come si suol dire. la sofferenza è identica per entrambi.
tu quindi, sulla base del tuo distinguo, concederesti solo ad uno di questi due uomini sofferenti la possibilità di richiedere una legittima interruzione della propria vita. questo non ti sembra irragionevole?


Sinceramente non mi sembra irragionevole proprio perchè io mi baso sul principio di "non intervento". Il caso della persona che soffre nonostante non sia "attaccata a una macchina" sarà sicuramente un caso particolare di cui si dovrebbe parlare a parte ma non credo che rientri nel caso dell' eutanasia. Inoltre mi sembra una situazione un po' inverosimile icon_smile.gif...
Galen
Scusa Peve, ma su questo non sono d'accordo. Entrambi i casi rientrano nell'eutanasia, che non è solo "staccare la spina": quello è un grado più specifico, un distinguo che alcuni fanno e altri no. Se ne può discutere, ma l'eutanasia riguarda ad esempio tutti quei malati terminali, a prescindere dal fatto che siano attaccati ad una macchina o no.
E non è neppure inverosimile, ci sono persone paralizzate che stanno in un polmone d'acciaio, e tetraplegici che respirano autonomamente...
kia
grazie nvo l'unico che ha capito il senso dei miei discorsi..

sembee: l'aborto ora nn centra è un altro discorso..e li non ho dubbi ma nn mi sembra qui che devo esprimere le idee su questo argomento, l'ho gia' fatto in precedenza nel topic a posta..
Senbee Norimaki
Ehm, l'aborto era un esempio: il sì/no era ovviamente riferito al tema dell'eutanasia.
Vuoi o no dare il DIRITTO a CHI NON LA PENSA COME TE di poter farsi staccare dal respiratore o no?
Ossia: vuoi imporgli per legge la tua morale (condannandolo a una sofferenza inimmaginabile fino alla fine dei suoi giorni) o no? Sarai chiamata a votare per questo, con un referendum probabilmente, fra qualche anno.

@Galen: si parla di eutanasia passiva in questo caso. L'eutanasia attiva richiede un passo in più (bere un mix di farmaci che accelerino la dipartita) e sarà un passo successivo molto difficile, quasi impossibile da introdurre in Italia (per quanto in Olanda e Svizzera si possa già), solo qualora passasse l'eutanasia attiva.

Per tutti: non potete parlare di questo argomento senza prima aver visto "Il mare dentro" di Alejandro Amenabar. È una storia vera, disponibile in tutte le videoteche. Kia, te lo consiglio personalmente. Ci tengo, davvero.
Dani80
In Italia, eventuali condotte eutanasiche ricadono all’interno delle previsioni contemplate dal codice penale per la fattispecie dell’omicidio: nel caso in cui la morte sia stata causata in assenza di richiesta da parte della vittima, si applica l’art. 575 c.p..
Art. 575 Omicidio
Chiunque cagiona la morte di un uomo e' punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno.

Nel caso invece la morte sia stata richiesta dalla vittima, la pena è quella contemplata dall’art. 579 (da 6 a 15 anni di reclusione).
Art. 579 Omicidio del consenziente
Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui e' punito con la reclusione da sei a quindici anni.
Non si applicano le aggravanti indicate nell'articolo 61.
Si applicano le disposizioni relative all'omicidio se il fatto e' commesso:
1) contro una persona minore degli anni diciotto;
2) contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizione di deficienza psichica, per un'altra infermita' o per l'abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti;
3) contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno.

Per Senbee Norimaki: leggendo le norme l'eutanasia vera e propria, col consenso del malato, è punita con pena molto minore rispetto all'omicidio!Va detto quindi che, in ogni caso, sull’entità della pena possono incidere in maniera rilevante le circostanze soggettive dell’azione (aggravanti o attenuanti)
Faye
Io continuo a restare allibita constatando come, relativamente a certi diritti umani basilari, in Italia si sia impietosamente rimasti al più oscurantista medioevo.

Sia lode al testamento biologico, se mai capiterò che Faye si ritrovi inchiodata in eterno ad un letto e tenuta in vita da una macchina, prego e imploro chiunque abbia un minimo di cuore e coscienza di sedarmi e staccarmi dai macchinari il più presto possibile.

Qui si parla della vita di ciascuno. La mia vità è, perlappunto, MIA.
Un bene disponibile, dunque, come dice Nvo.

Se voglio che la mia vita finisca perchè ogni giorno è un maledetto inferno e ogni respiro una condanna irrevocabile, non vedo perchè la morale oscenamente irragionevole di una parte (in realtà ben misera) degli italiani debba impedirmi di trapassare con un minimo di dignità.
Deborina
Chi sono io per decidere la sorte degli altri?! perchè devo imporre agli altri i miei principi? perchè impedire agli altri di staccare la spina????
questo lo vedo più crudele che staccare la spina!!!!

ok, siamo pieni di sani principi...ma poi davanti ai fatti, come ci vorremmo comportare??? se toccasse a noi prendere queste decisioni e gli altri ci hanno imposto di non doverle prendere, come ci sentiremo????
simone19
allo stesso modo però chi è la chiesa ad obbligare una persona che sta chiaramente soffrendo per una cosa che non si può chiamare vita ad andare avanti???
Deborina
è la mentalità della gente che dovrebbe essere un po' cambiata!!! posso credere in Dio e nella Chiesa ma allo stesso tempo capire cos'è la vita, la sofferenza e il voler tenere in vita a tutti i costi una persona che senza macchina non vivrebbe.
la contraddizione che non capisco, della chiesa stessa....
No alla scienza
Si però a tenere una persona attaccato alle macchine
Si alla morte quando Dio l'ha deciso
No a staccare la spina

cmq io vorrei poter dare alle persone l'opportunità di decidere da sè. contrario o favorevole non è questo il punto, non si stà parlando se staccheremo la spina a un nostro caro o se avessimo il coraggio di staccarla verso noi stesso. posso essere anche contraria IO, ma al mondo ci sono tante persone che non la pensano come me e che non vogliono passare il resto dei loro giorni fermi a letto attaccati a un respiratore. diamo loro la possibilità di decidere.
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