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bzbiz
Italia dei Valori si muove attivamente contro il bollino, speriamo seguita da altri.

Link
cioce
Circolare della FIMI sul bollino siae...eee caro vecchio bollino addio...

CITAZIONE
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL TITOLARE O LEGALE
RAPPRESENTANTE DI TUTTE LE AZIENDE ASSOCIATE


CIRCOLARE N.09/08

Oggetto: Contrassegno SIAE – Aggiornamento a seguito sentenze Corte di Giustizia
EU e Cassazione

Spettabili associati,

la presente circolare ha l’obiettivo di fornirvi un aggiornamento in merito alla
situazione venutasi a creare in riferimento al contrassegno SIAE, ciò anche in relazione
alle informazioni, spesso parziali o imprecise, che sono state diffuse in argomento, in
ordine all’apposizione del contrassegno Siae su prodotti fonografici a seguito di diverse
pronunce giurisdizionali.

La Corte di Giustizia Europea con sentenza dell’8 novembre 2007 nell’ambito del
procedimento C-20/05 ha ritenuto che la disposizione legislativa italiana relativa
all’apposizione del contrassegno SIAE sui CD contenente opere d’arte figurativa deve
considerarsi istitutiva di una regola tecnica che, in forza della Direttiva n. 189/83, avrebbe
dovuto formare oggetto di notifica alla Commissione UE.

Tale Direttiva infatti è entrata in vigore in data 28 marzo 1983, mentre l’apposizione
del contrassegno Siae ai CD, secondo la Corte e non ostante le contrarie difese spiegate
in causa sul punto dallo Stato italiano e dalla SIAE, è stata disposta in Italia in data
successiva, salva più precisa cognizione da parte del Giudice nazionale italiano.

Su tale presupposto la Corte ha quindi dichiarato che tale circostanza, una volta
compiutamente verificata dal Giudice nazionale per quanto concerne la data di
emanazione della legge interna al riguardo, priverebbe la disposizione di efficacia nei
confronti dei privati.

I principi statuiti dalla detta sentenza sono stati ultimamente recepiti ed applicati in
Italia da alcune pronunce della Corte di Cassazione (sentenze n. 13853/08, n. 13810/08,
n. 13816/08, tutte depositate in data 2 aprile 2008; e n. 21579 depositata il 29 maggio
2008).

La Corte di Cassazione ha preliminarmente statuito che le disposizioni interne
italiane sul punto sono state assunte con d.l. 26/1/1987 n.9, convertito con l. 27/3/1987 n.
121, quindi successive alla predetta data 28 marzo 1983; infatti le precedenti disposizioni
italiane del 1942 riguardavano soltanto le opere a stampa ed erano volte all’unico scopo di
carattere civile di permettere all’autore di controllare il numero degli esemplari venduti,
mentre solo successivamente, con la citata l. 121/87, è stata prevista l’apposizione del
contrassegno su videocassette contenenti opere cinematografiche e ancora
successivamente l’obbligo di apposizione è stato esteso ad altri supporti, assegnando al
contrassegno funzione pubblicistica e strumentale alla verifica della originalità del
prodotto.

La Cassazione ha conseguentemente ribadito, su tale premessa, la sussistenza
dell’obbligo di notifica a carico dello Stato italiano in base alla Direttiva 83/189/CEE nel
momento in cui il supporto da cartaceo è diventato magnetico o di altro materiale, secondo
il detto principio in base al quale la normativa che stabilisce l’obbligo di apposizione del
contrassegno SIAE è da considerarsi nel novero delle regole tecniche per le quali è
prevista la procedura d’informazione alla Commissione UE per l’opponibilità ai privati del
predetto contrassegno.

La Cassazione ha quindi rilevato che la procedura informativa nei confronti della
Commissione UE non è stata di fatto attuata, con ogni conseguenza in merito alla
sussistenza di alcune fattispecie delittuose poste a tutela dei diritti contenuti nei supporti.

I principi enunciati nelle pronunce sopra indicate colpiscono in particolare le
fattispecie delittuose previste dagli artt. 171 bis e 171- ter lett. d) l. n. 633/1941 nelle quali
la presenza del bollino SIAE figura tra gli elementi costitutivi del reato in quanto
identificante il discrimine tra lecito ed illecito.

Data questa premessa, ne discende che la non opponibilità del contrassegno SIAE
ai privati, così come di fatto recepita dalle sentenze della Corte di Cassazione, si traduce
in una mancata integrazione del reato sotto il profilo oggettivo.

E’ anche da rilevare che la Cassazione non ha limitato l’applicazione degli effetti
della sentenza della Corte di Giustizia ai dischi compatti contenenti opere d’arte figurative,
ma ne ha esteso gli effetti ad altri tipi di supporti tra i quali i CD musicali e video.

E’ quindi da attendersi che i procedimenti penali nei quali siano stati contestati i
reati sopra citati abbiano a concludersi in futuro con formula assolutoria in ragione della
carenza dell’elemento oggettivo del reato.

Dette considerazioni possono essere svolte anche con riferimento alla previsione di
cui all’art. 174 bis l. 633/1941, che statuisce sotto il profilo sanzionatorio un vero e proprio
“doppio binario”, in quanto la sanzione amministrativa pecuniaria ivi prevista si somma a
quella penale stabilito dagli articoli sopra citati.

Occorre infine osservare che le pronunce della Cassazione in questione non hanno
importato conseguenze, sul piano penale, in relazione al delitto previsto dall’art. 171 ter
lettere a)- b) e c) l. 633/1941, che non prevede tra i suoi elementi essenziali tipici la
mancanza del contrassegno in parola.

Facendo seguito alla Sentenza della Corte EU, lo Stato Italiano ha ultimamente
proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge
relative alla obbligatorietà del contrassegno sopra richiamate; ma l’esito e gli effetti di tale
iniziativa potranno essere valutati solo in seguito.

In conclusione, allo stato attuale l’apposizione del contrassegno SIAE non
appare più obbligatoria e la mancanza di sua apposizione è priva di rilievo penale.

Ne consegue altresì che, allo stato:
1) Non esiste alcun obbligo,in carico al richiedente di licenze opera per opera, o
sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in
occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE.
2) Non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere
alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni.


In seguito, naturalmente, la situazione potrebbe mutare con l’eventuale decisione
della Commissione EU in riferimento alla notifica effettuata dallo Stato italiano. Sarà nostra
cura tenervi informati sull’evoluzione della problematica.

Cordiali saluti
Il Presidente
Enzo Mazza
sayian
Era ora, è già un piccolo passo avanti. sisi.gif
Galen
Ora mi pare necessario informarli su dove se li possono attaccare i bollini... ahsisi.gif
sayian
Ma questo secondo me già lo sanno, è da anni che la gente glielo dice... icon_smile.gif
Galen
Ma ora è ufficiale sarcastica.gif
bzbiz
La UE frena la dottrina Sarkozy Punto-Informatico
bzbiz
I Forum non sono stampa: Punto-Informatico
Galen
Già, come dicevo ieri, non so se essere contento o preoccupato.

In sé il caso è ridicolo, si censura un forum solo perché (guarda caso) qualcuno ha parlato male dei preti.
Allo stesso tempo può essere un precedente importante per evitare quelle sciagure su blog e forum che stiamo attendendo.

Rimane aperta la quisquilia sulla libertà di espressione... alisson.gif
bzbiz
Farebbe ridere...

se non fosse che queste cose avvengono in parlamento. Link
Galen
Farebbe ridere - i censori fanno sempre ridere quando sono platealmente incompetenti - se non si attaccassero a temi seri come la pedofilia come un lasciapassare per giustificare le loro baggianate. Ma così non fanno ridere, sono rivoltanti e meritano il massimo disprezzo da parte di tutti.
bzbiz
Per la serie, oltre al danno, la beffa... Link
sayian
Ma non è possibile!
CITAZIONE (Punto-Informatico)
si sta dicendo che un regolamento di attuazione del 2009 può imporre retroattivamente, sin dal 2001, l'obbligo di pagamento di un balzello in barba ad una decisione della Corte di Giustizia con la quale si è ritenuto detto obbligo inopponibile ai cittadini europei.
CITAZIONE (Punto-Informatico)
la previsione costituisce un grossolano ed approssimativo tentativo di cristallizzare gli effetti dei rapporti intercorsi tra la SIAE ed i richiedenti per il rilascio del contrassegno.
CITAZIONE (Punto-Informatico)
consentire a SIAE di sostenere che essa non è tenuta a restituire ai privati quanto incassato in virtù di una previsione di legge, dichiarata loro inopponibile dai più alti Giudici Europei.
Ditemi che non sto sognando! icon_eek.gif
bzbiz
Welcome to Planet Italy!
Roccia83
The Pirate Bay, un anno di prigione e multa ai quattro fondatori
Arriva da Stoccolma l'attesa sentenza nei confronti dei fondatori e gestori di The Pirate Bay, il principale sito di riferimento per lo scambio di file via web



Frederik Neij, Gottfrid Svartholm Warg, Carl Lundstrom e Peter Sunde, fondatori e gestori del sito Pirate Bay, sono stati condannati questa mattina ad un anno di reclusione e al pagamento di una multa/risarcimento di 30 milioni di corone svedesi, pari a circa 2,7 milioni di Euro. Il reato riconosciuto è quello di complicità nella violazione dei diritti d'autore. Il tribunale ha così accolto la richiesta dell'accusa, pur ridimensionando il risarcimento richiesto inizialmente di 117 milioni di corone svedesi, qualcosa come circa 11 milioni di Euro.

Ricordiamo che The Pirate Bay non ospita fisicamente il materiale protetto da copyright, ma costituisce di fatto un motore di ricerca per link "torrent". Mr Sunde, uno dei quattro fondatori, ha in ogni caso affermato che The Pirate Bay rimarrà quello che è ora, e che il processo non è altro che un palcoscenico per i media. Sunde ha inoltre affermato di aver avuto la notizia di aver perso la causa già nella notte.

Visitando The Pirate Bay si scopre che per per ore 13 è stata indetta una conferenza stampa, motivo per il quale ci riserviamo di pubblicare una seconda news sull'argomento prima di sera. In più occasioni, in ogni caso, i fondatori avevano affermato di voler presentare ricorso in caso di condanna. Il processo è ovviamente sotto tutti i riflettori poiché di tratta di una delle più importanti battaglie della guerra fra la pirateria e l'industria musicale, cinematografica e videoludica. Aggiornamenti nel pomeriggio.

link
Jolly_roger
Noooooooooooooo cazzo!!!!
Galen
Ma la cosa era ampiamente prevista e non significa nulla, almeno in quell'ordinamento giuridico... Se ne parlava nel topic del processo (Biz, non è meglio spostare tutto là?):

CITAZIONE (Galen @ 4 Mar 2009 - 16:02) *
Per chi vuole approfondire segnalo il lavorone di traduzione fatto da Senbee delle varie giornate del processo: http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,262088.140.html

Sempre da quei post si legge inoltre che nonostante l'esito del dibattimento sia scontato, è facile che in prima istanza venga data ragione all'accusa giusto formalmente per prassi, in modo che si possa andare agli altri gradi di giudizio e creare il precedente giuridico. Una consuetudine normale per avere una sentenza "importante". Purtroppo la cosa verrà sfruttata dalla propaganda dei detrattori come una sconfitta... almeno fino all'appello.
bzbiz
La cosa era prevista, anche da quelli di TPB.

E in un certo senso anche voluta.

Per vari motivi, oltre a quelli già detti anche perché così "il mondo" si è accorto del problema, vista la copertura mediatica della cosa.
bzbiz
Processo viziato dall'appartenenza del giudice ad associazioni vicine ai discografici? Punto-Informatico
sayian
Non ci credo, ma davvero tal Tomas Norstrom pensava di non venir sgamato sotto questo aspetto? Che figura... se si vedesse coi miei occhi, probabilmente si impiccherebbe. aiua.gif
Galen
Abrogato l'emendamento D'Alia al pacchetto sicurezza, sul filtraggio imposto ai provider su eventuali reati in rete (che avrebbe giustificato la censura della rete più che la persecuzione degli stessi reati):

http://punto-informatico.it/2611754/PI/Bre...sta-libera.aspx

djdiegom
Altre novità: rispedita indietro per variazioni la proposta di privare Internet agli utenti "beccati" a scaricare...quindi tutto rimandato per ora.
Secondo l'articolo la conclusione consisterà, anzichè nella sospensione del servizio,nella limitazione della banda da parte dei Provider nei confronti degli utenti colpevoli: in pratica potranno navigare ma non scaricare.

http://www.telefonino.net/Cellulari/Notizi...ne-europea.html
sayian
Uhm... navigare ma non scaricare... eppure navigare in realtà è scaricare... icon_wink.gif

Voglio proprio vedere in che modo possono impedire che un certo tipo di traffico possa passare per le porte che normalmente sono adibite al traffico web. E' un'altra di quelle cavolate inventate da gente piuttosto ignorante in materia. sisi.gif
bzbiz
In Francia la così detta Dottrina Sarkozy è stata approvata dal Senato.

Leggetevi attentamente questo articolo di Punto-Informatico

E quelli elencati lì sono solo alcuni possibili scenari alternativi.

A dimostrazione di quanto siano retrogradi i legislatori di mezzo mondo e di come in realtà è ormai sempre più chiaro che più che il copyright si vuole difendere il controllo su cosa e come la gente si scambia informazioni e di come se si vuole davvero perseguire questo scopo fino in fondo l'escalation sia inevitabile.
Galen
Ma non l'aveva bocciata la UE? anne-sophie.gif
bzbiz
La UE sì, come direttiva europea, ma lì stiamo parlando della legislazione francese.
Roberta 80
Nel test su "Quale partito ti rappresenta" sono risultata rappresentata
a livello europeo dal Pirat Partiet. Quindi mi fido del test e mantengo una
linea dura sul copyright ed il diritto d'autore in generale!
Galen
E' lo spauracchio del nuovo millennio: Comunisti digitali! icon_mrgreen.gif

Fa un po' "I magnifici sette nello spazio", non trovate? rotolol.gif
bzbiz
Anche un po' Nazi Klingon VS Mutant Cyborg... rotolol.gif
Galen
Questa legge francese è ancora più assurda di quanto pensassi: basta il generico e universalmente fallace concetto di sospetto per essere applicata, e in più non si sa neanche sospetto di cosa. Una robaccia del genere viola la base dei diritti di chiunque, non starà mai in piedi... e nel frattempo potrà fare danni incredibili (che speriamo ricadano politicamente su Sarkozy).

http://attivissimo.blogspot.com/2009/05/fr...i-o-contro.html
Galen
E infatti alla fine l'hanno bocciata... rotolol.gif

http://www.corriere.it/esteri/09_giugno_10...44f02aabc.shtml

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