Franz
26 Apr 2007 - 18:38
Definizione di un classico: un libro che si crede che tutti abbiano letto e che spesso tutti credono di aver letto. (Arnold Bennett)
Quando uno scrittore diventa un classico non c'è più bisogno di leggerlo: basta citarlo. (Roberto Gervaso)
Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. (Mark Twain)
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire. (Italo Calvino)
Che rapporto avete con i classici? Vi piacciono, li leggete, oppure servono solo a riempire la libreria?
Doc Doom
26 Apr 2007 - 19:00
Quando li dovevo studiare li ho odiati quasi tutti... poi li ho riletti e non ho dubbi sul perchè siano classici.
Assolutamente da avere e da conoscere, aiutano molto anche per la lettura di chi classico non è ma è molto impegnato nelle tematiche del libro.
Ne ho letti il più possibile, se non si fosse capito...
Thyo85
27 Apr 2007 - 18:36
Ci sono tante perle e tante cose meno interessanti.
Leggerli è importante, fossilizzarsi su di loro sbagliato, preferisco trovare io quello che sarà il nuovo classico, o comunque un grande libro uscito oggi.
Anche se forse fa parte ancora della visione della visione del mondo "non ditemi cosa fare,cerco io la mia strada e voglio trovare perle nascoste agli occhi di tanti".
Keszeg
16 May 2007 - 09:14
CITAZIONE (Thyo85 @ 27 Apr 2007 - 19:36)
preferisco trovare io quello che sarà il nuovo classico
CITAZIONE (Thyo85 @ 27 Apr 2007 - 19:36)
"non ditemi cosa fare,cerco io la mia strada e voglio trovare perle nascoste agli occhi di tanti".
Anch' io preferisco meglio trovare "perle". Leggio molto libro nascosto e tutti o quasi tutti sono tale di valore quale i cosidetti classici.
Secondo me in molti casi diventa quello classico che c'e fra nelle letture impegnative (nella scuola, universitá, o nella TV, etc.).
Diventa quello classico che vogliono che diventi classico.
Hartigan
16 May 2007 - 09:38
Non saprei...esistono veramente dei libri che sono stati dei capisaldi nella storia della letteratura, io ho un ottimo rapporto con i classici, direi che da quando ero bambino fino ad ora ne ho letti in quantità industriale.
Forse potremmo dire che più che esistere dei libri classici, ci sono degli autori che sono dei classici...
Keszeg
16 May 2007 - 16:28
CITAZIONE (Hartigan @ 16 May 2007 - 10:38)
io ho un ottimo rapporto con i classici
Sí, anch' io l'ho. Ma quanto piú libri nuovi (nuovi a me) leggo, tanto piú libri classici ci sará (a me). Non i tutti, ma il piú.
Franz
16 May 2007 - 22:38
Io ho un ottimo rapporto con i classici, ne leggo molti. Però mi piace anche curiosare tra libri e autori poco conosciuti.
Mi è successo sia di non sopportare classici famosissimi, sia di amare libri semisconosciuti...
Riguardo il dilemma autori classici o libri classici non saprei...
Per esempio, Guerra e Pace è un classico. Anna Karenina è un classico. Ma gli altri libri di Tolstoj?
Però in fin dei conti sono tentata dal definire Tolstoj e tutte le sue opere dei classici. Hm... Boh, non saprei!
Keszeg
17 May 2007 - 13:56
Forse sappiamo perché classici i classici se possiamo rispondere: Perché sono classici Guerra e Pace ed Anna Karenina?
Perché questi libri sono conforme completamente all' un caratteristico dell'epoca (il realismo ora)?
Perché siamo insegnati che questi erano classici? (E sentiamo interno che siano vero o forse sentiamo che non siano.)
Perché hanno potuti dire nouvo nella loro epoca? (Anna Karenina lascia la sua casa con marito e con tutti. Una donna lascia la sua sicurezza.)
Perché perché?
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