simone19
5 Nov 2008 - 15:25
ecco quello che ha detto il barone: non eroe semmai martire suona decisamente bene.
closed
5 Nov 2008 - 15:28
l'ho detto io che era uno schifoso mercenario....
è tutto un altro mondo rispetto ad essere li per costrizione e magari non tornare a casa...
A.L.G.
5 Nov 2008 - 15:39
si Martire potrebbe starci
Torniamo in topic dai!! Qualche bel cenno storico non guasterebbe!
CITAZIONE (closed @ 5 Nov 2008 - 15:28)
l'ho detto io che era uno schifoso mercenario....
è tutto un altro mondo rispetto ad essere li per costrizione e magari non tornare a casa...
ma quale costrizione!! Dai su da qualche anno il nostro esercito è formato interamente da volontari
closed
5 Nov 2008 - 15:50
volontario ad arruolarti ma mica spesso coincide con volontario a finir stecchito laggiù!!!ahahah
mica metti una firma e dici ciao a tutto.....mandatemi dove volete......
A.L.G.
5 Nov 2008 - 15:52
si ma guarda che un soldato è coscente di quello che può accadere. Non farebbe il soldato altrimenti
closed
5 Nov 2008 - 15:54
ma...se lo dici tu.....molti dopo un pò se ne scappano perchè avevan frainteso il discorso di partir in missione di pace.....
A.L.G.
5 Nov 2008 - 15:57
è come se l' Agente 47 dopo aver ricevuto la missione di uccidere il russo avesse detto "no raga a San Pietroburgo non ci vado perchè è freddo, me ne vado"
Barone
5 Nov 2008 - 16:08
l'agente 47....beh..in un certo senso avrebbe fatto una scelta quantomeno saggia..visto cos'è capitato..
Maifermo
5 Nov 2008 - 16:48
Io, devo essere sincero, sono molto contento che si festeggi questa festa.
Allo stesso tempo, mi fa male pensare che quella solidarietà che ha portato gente da tutta Italia a combattere sul Piave sia oramai dimenticata.
E' vero che furono obbligati a andare via dalle loro case per combattere per un confine a nord, ma gente come i componenti della Brigata Sassari avrebbero potuto tranquillamente comportarsi come altri soldati, invece loro, a centinaia di km di distanza dalla loro origine, riconobbero l'importanza del confine italiano e lo difesero in maniera eroica. Oggi, forse, dovremmo imparare dalla solidarietà di molti quando si parla di terroni e polentoni, quando si pensa alle divisioni culturali ecc... E' vero gli italiani hanno grandissimi difetti, commettono errori su errori, ma storicamente nel momento del bisogno, hanno saputo tirare la cinghia insieme e credo che oggi non ne saremmo capaci.
Ci sono dei momenti di buio anche nella solidarietà delle persone nella storia recente d'Italia: mi riferisco alla guerra civile del '43 - '45 però smaltita la rabbia fomentata da un odio durato 20 anni, sono stati gli stessi italiani a rimboccarsi le maniche e a ripartire costruendo sulle macerie e riportandolo alla dignità che meritava.
Barone
5 Nov 2008 - 17:03
...dal 43 al 45 non la definirei "guerra civile"... mi pare troppo riduttivo.. per il resto condivido..
Maifermo
5 Nov 2008 - 17:04
Non l'ho definita così io, è stata una parte degli storici per descrivere le crudeltà tra partigiani e fascisti.
Barone
5 Nov 2008 - 17:19
a , beh , se limitata agli atti di guerriglia nella R.S.I. allora ..si +o- ...
consideriamo però sempre il contesto di un italia militarmente alla deriva , divisa dopo l'armistizio , in cui i nemici erano rimasti tali e ci aevano invaso/conquistato al 50% , i nostri alleati si tramutarono in nemici (della peggior specie) e dal casino generale ne è derivato il troiaio in cui alcuni gruppi di partigiani -filoangloamericani- attaccavano indistintamene crucci di merda o fascisti ...attachi isolati ma frequenti che alcuni definiscono "guerra civile"... sintesi a grandi linee..
per questo mi pare riduttivo definirla "guerra civile".. erano più simili ad "attacchi terroristici"...perloppiù ininfluenti ai fini bellici ma utili a rompere le balle..
Maifermo
5 Nov 2008 - 17:22
Qui si entra in un altro discorso era comunque per sottolineare che anche poco dopo il periodo in cui l'Italia è stata più divisa, gli italiani sono riusciti a risollevarsi e a ripartire (anche con l'aiuto degli Yankee) soprattutto facendo leva sulla voglia di riprendere la loro unità.
Barone
5 Nov 2008 - 18:06
Redfires
5 Nov 2008 - 18:21
CITAZIONE (Maifermo @ 5 Nov 2008 - 16:48)
E' vero che furono obbligati a andare via dalle loro case per combattere per un confine a nord, ma gente come i componenti della Brigata Sassari avrebbero potuto tranquillamente comportarsi come altri soldati, invece loro, a centinaia di km di distanza dalla loro origine, riconobbero l'importanza del confine italiano e lo difesero in maniera eroica. Oggi, forse, dovremmo imparare dalla solidarietà di molti quando si parla di terroni e polentoni, quando si pensa alle divisioni culturali ecc... E' vero gli italiani hanno grandissimi difetti, commettono errori su errori, ma storicamente nel momento del bisogno, hanno saputo tirare la cinghia insieme e credo che oggi non ne saremmo capaci.
Il rosso lo offro io !
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