innanzitutto, non toccatemi Naska, battersita degli Statuto, per il quale nutro grande stima dal momento in cui ad una festa a torino metteva cd prima di me e dopo averne messi al massimo 4 mi disse "vai tu che io sono troppo ubriaco".. erano le 16:30 di una calda domenica pomeriggio.
CITAZIONE (Redfires @ 3 Apr 2008 - 13:20)
L'emo per sua natura esiste perchè noi lo facciamo esistere, il miglior rimedio contro questi esseri è l'indifferenza.
concordo a pieno e supporto; questo vale per gli emo, per gli indie, per quelli hip hop, per i ballerini di flamenco, per i gabber, e per tutti. infatti leggendo queste discussioni mi sembra di essere tornato ai tempi di Dea in cui in maniera meno "italiana" (ossia più casereccia) ci si scagliava contro gli "housettari" o "housettomani" o una simile categoria del hazzo..
dunque, ora la mia opinione: da che mondo è mondo le correnti musicali hanno sempre avuto una tipologia di abbigliamento che le ha accompagnate; questo perchè ovviamente i fan dei vari gruppi amavano somigliare ai propri idoli e quindi vestirsi come loro, o in altri casi, perchè l'abbigliamento contraddistingueva un certo genere musicale nel senso che rispecchiava il modo di essere manifestato in quella musica o per la tipologia di ballo: ovvero il northern soul che veniva ballato in maniera scatenata ha fatto nascere pantaloni larghi, o in alcuni casi sfumature del rock come il gothic-metal (che già mi sta sulle balle utilizzare tutte ste categorie ed etichette, ma purtroppo per capirci bisogna farlo) vede i suoi seguaci con vestiti che riprendono stili gotici o comunque piuttosto cupi e scuri. e fin qua ci siamo, non c'è nessun problema a mio avviso.
i problemi si manifestano quando succede il contrario, ovvero quando un ragazzino lobotomizzato dalla televisione o da uno scorretto uso dei media (per scorretto intendo un uso senza capacità critica, tipico del periodo adolescenziale in cui c'è l'affermazione della propria identità) vede i suoi amichetti con una determinata pettinatura e dei determinati abbigliamenti, scopre che sono legati ad un certo stile musicale, allora inizia prima a vestirsi come loro, ed in seguito anche ad ascoltare quel determinato tipo di musica (anche se magari non gli piace o nemmeno la capisce), per appartenere al gruppo, per sentirsi parte della società che conta (perchè ovviamente se lo propongono i media, in primis la tv, deve essere per forza una cosa che conta); è questo che io schifo profondamente, ed è ciò che è successo da un po' di anni a questa parte, e sempre succederà, anche se ultimamente (inutile dirlo, grazie soprattutto a gruppi farsa come i Tokio Hotel, che non sono affatto emo, ma rientrano a mio avviso nel pop, inteso come popolare dato che sono ovunque, in tutte le tv, in tutte le riviste, hanno le figurine, hanno i diari, hanno persino i vibratori penso..) l'attenzione, o meglio, ciò che va per la maggiore, o meglio ancora, ciò che i mass media vogliono inculcare alle malleabili coscienze degli adolescenti e questo fenomeno dell'emo.
questo meccanismo, io lo schifo; ripeto, vale per gli emo, ma vale per qualsiasi altro genere-finto-moda legato alla musica, che non sia prima di tutto Musica con la M maiuscola. spero di essere stato chiaro.