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Versione completa: Verso Il Veganesimo
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Jolly_roger
Lettera aperta ai vegetariani: verso il veganismo
http://www.veganhome.it/vegan/lettera_aperta.php
di Marina Berati (marzo 2002)

Questa lettera è indirizzata a chi è vegetariano per motivi etici, ma non ancora vegano. Cosa voglio trasmettervi, in queste pagine? Voglio convincervi a diventare vegani, ve lo dico subito. Voglio spiegarvi perché lo sono diventata io, nella speranza che gli stessi meccanismi di pensiero e di empatia funzionino anche in voi. Forse pensate che sarebbe più utile convincere i carnivori a diventare vegetariani, piuttosto. Può essere. Lascio questo compito a chi è più bravo di me nel confrontarsi coi mangiatori di animali. Un compito importante, per salvare delle vite. Io cercherò invece di comunicare con voi, che siete più simili a me, che sentite, come me, orrore e rabbia al solo pensiero che un animale possa essere ucciso, angoscia e furore per gli allevamenti, i pescherecci, i macelli. Così possiamo ragionare su basi comuni. E questo è un compito altrettanto importante, perché si tratta, anche in questo caso, di salvare delle vite.

Io sono stata vegetariana per nove anni. Non vi spiego i motivi, perché sono gli stessi vostri. Credevo che non sarei mai diventata vegana. Non è necessario, pensavo. Quello che voglio è non uccidere. E consumando latte e uova non si uccide nessuno. E' vero che c'è dello sfruttamento dietro gli allevamenti di galline ovaiole e mucche da latte. Ma il problema, allora, è cambiare i metodi di allevamento, di trattamento degli animali. Non è la produzione in sé di latte e uova, il problema. E' il metodo. Quindi, in linea di principio, mangiare questi alimenti non è sbagliato. Perché, comunque, non uccide. Devo dire che forse, anche fosse vero che il consumo di latte e uova non uccide gli animali, questo ragionamento non sarebbe stato molto valido, perché occorre comunque dissociarsi e non contribuire allo sfruttamento, quando esiste. Ma questo è quel che pensavo, e ne ero convinta. Forse anche molti di voi ne sono convinti, e, per essere più in linea coi propri principi, consumano solo uova di galline allevate a terra, o di piccole fattorie, e latte di allevamenti non intensivi.

Purtroppo, purtroppo per gli animali, intendo, questo non basta, perché c'è un problema in più: non è "solo" una questione di sfruttamento. Ma di uccisione. Perché anche il consumo di latte e uova implica, necessariamente, l'uccisione di animali. Non gli stessi individui che producono questi "alimenti" (o almeno, non subito), ma loro simili, i loro figli, che devono morire affinché questa produzione sia possibile. E' matematicamente, statisticamente, economicamente impossibile produrre latte e uova senza uccidere un altissimo numero di animali. Vi spiegherò ora perché. Per cui, alla fine, se avete scelto di essere vegetariani per non uccidere dovete, per lo stesso motivo, diventare vegani. Il motivo è identico, quindi è una decisione facile da prendere, perché ci siete già passati una volta. Siete già convinti della sua validità.

Mi concentro sul fatto dell'uccisione proprio per questo: si trattasse solo di sfruttamento, uno potrebbe sempre scegliere di usare prodotti di allevamenti non intensivi (il che significherebbe comunque, se si è coerenti, limitare molto il proprio consumo, renderlo minimale, perché gli allevamenti non intensivi non possono certo fornire prodotti a tutta la popolazione della Terra, nella quantità oggi considerata abituale). Ma si tratta invece di morte. E, come vegetariani per motivi etici, siete di sicuro già convinti che non sia lecito UCCIDERE gli animali. Perciò, punto su questo.

Perché produrre uova significa uccidere animali? Sentiamolo prima dalle parole di un allevatore di galline ovaiole. Vediamo qual è la realtà. I fatti, solo i fatti. E vediamo di tradurre questo esempio in una regola generale.

MUCCA PAZZA: SOS SMALTIMENTO IN DISCARICA PER PULCINI MORTI (ANSA) - ASTI, 3 FEB 2001 - Preoccupazione per lo smaltimento in discarica di quintali di pulcini morti, prima destinati alle industrie produttrici di farine animali, è espresso dagli allevatori dell'astigiano. L' SOS viene, in particolare, dall'azienda "Valversa" di Cocconato dove c'è il più grande impianto italiano di incubatrici per pulcini. "Ogni settimana - spiega Valerio Costa, uno dei fratelli titolari dell'azienda - dalle nostre incubatrici nascono 260.000 pulcini. Circa metà sono femmine e vivono per diventare galline ovaiole, l'altra metà maschi e vengono uccisi". Ogni settimana, dunque, tra pulcini morti e gusci d'uova, circa 300 quintali di scarti riempiono almeno 2 autocarri che, fino a quindici giorni fa, erano destinati alle fabbriche per le farine animali a un costo di 30 lire al chilogrammo. Adesso il sindaco di Cocconato, Carlo Scagno, dopo aver sentito tutte le autorità sanitarie regionali, ha emesso un'ordinanza che consente lo smaltimento nella discarica torinese di Basse di Stura per una spesa di circa 1.000 lire al chilo. "Non sappiamo - ha aggiunto il sindaco - fino a quando la discarica torinese potrà accogliere questi rifiuti speciali". D'altra parte "nell'azienda - afferma Costa - si lavora a pieno regime. Bloccare le incubatrici che ogni 21 giorni fanno nascere oltre un milione di pulcini e bloccare l'allevamento di oltre 50 mila galline che producono uova per le incubatrici, sarebbe un disastro". (ANSA).

Che cosa si ricava da questo, in sostanza? Che, mediamente, al fine di far nascere una gallina ovaiola, un pulcino maschio viene ucciso. Nella maggior parte dei casi viene ucciso subito, tritato, soffocato, gasato. Questo è il caso più "fortunato" per lui. In alcuni altri casi, vive qualche settimana per poi essere macellato come pollo. E questo vale ovviamente anche per le galline dei piccoli pollai a conduzione familiare o amatoriale. Anche per quelle galline che non finiranno mai macellate (come invece finiscono macellate quelle ovaiole degli allevamenti intensivi, in gabbia o a terra che siano, a fine carriera). Se in un pollaio ci sono anche solo cinque galline, da qualche parte saranno nate, no? Non ci sono di certo anche cinque galli, lo dice pure il proverbio... Al più, un gallo. E gli altri quattro, che statisticamente devono essere nati per poter aver le cinque galline femmine? Uccisi. Da qualunque posto venissero le galline. Questa è solo logica, e statistica.

Veniamo al latte. Perché la sua produzione comporta l'uccisione di animali (a parte le mucche da latte stesse, a fine carriera)?

Un esempio, dal mondo reale della produzione della mozzarella di bufala, una testimonianza di prima mano (apparsa in una mailing list a diffusione pubblica):

12 marzo 2002 - Il 12 di febbraio ultimo scorso, tornando a casa, ho intravisto una grande macchia scura sul bordo della strada. Avvicinandomi, ho visto che "la cosa"... era un bufalotto di alcuni giorni, ancora vivo. Devo dire che diverse volte negli anni mi è capitato di vedere carogne di bufalotti nei campi e lungo le strade, e ho sempre pensato che fossero morti di malattie perinatali. Ho segnalato il fatto all'autorità competente che è intervenuta per rimuovere la carcassa. Ma questa volta non si trattava di un cadavere, era un animale vivo. Un bufalotto maschio, senza marca nell'orecchio, senza padrone. L'ho caricato in macchina e l'ho portato a casa. Ho chiamato subito il Servizio Veterinario il cui responsabile ha detto che posso tenerlo per farlo crescere, perché probabilmente è stato abbandonato essendo un maschio. Allora i maschi vengono abbandonati? Si, mi è stato risposto, è l'abitudine in zona. Per legalizzarlo sono andata ai Carabinieri per fare la denuncia di "ritrovo". Anche il Comandante "sapeva": i maschi si uccidono, si lasciano lungo le strade, è "normale", non servono, non danno latte. Si parlava di soffocarli buttando la paglia in gola... Con il Servizio Veterinario abbiamo fatto i calcoli: circa 15.000 bufalotti maschi all'anno "non nascono" ufficialmente. Ma devono essere nati, perché la natura procura l'equilibrio: nascono tanti maschi come femmine. E se sono iscritti 40.000 bufali femmina devono essere minimo 15.000 i maschi che "spariscono". Ho sentito di altri "metodi" di uccisione: la maggior parte degli allevatori semplicemente lascia morire di fame i neonati, cioè li allontanano dalla mamma subito dopo il parto e non danno più attenzione. Muoiono! Basta! Ci sono quelli che li sotterrano vivi e ci sono quelli che li buttano nella fossa del letame. Qualche allevatore locale cresce i bufali maschi per la carne. Una percentuale molto bassa. Per il resto, per continuare a produrre mozzarella di bufala si dovrebbe organizzare una raccolta dei piccoli appena nati per portarli ai macelli.

Al di là dell'esempio specifico, per far produrre latte alla mucca occorre farle partorire un vitellino. Uno ogni anno, o ogni due, in ogni caso, se il vitellino è maschio non potrà vivere come "mucca da latte", perciò vivrà qualche mese e poi verrà macellato. I bufaletti fanno la stessa fine dei pulcini, ammazzati, o lasciati morire, appena nati. I vitellini invece vengono abitualmente mangiati, perciò vivono qualche mese per mettere su carne.

In conclusione, non è pensabile che possano essere mantenuti "a sbafo" animali improduttivi (i maschi). Anche nei piccoli allevamenti. Significherebbe raddoppiare i costi. E se mai gli allevatori e i consumatori diventassero così (e comunque ADESSO non lo sono e quindi ADESSO latte e uova implicano morte) tanto sensibili al benessere degli animali da consentire agli animali maschi di vivere... credete davvero che non sarebbe più probabile che si arrivasse invece a una semplice rinuncia a quella piccolissima quantità di prodotti animali che allevamenti di questo genere consentirebbero di ottenere?

Mi sembra così dimostrata, in termini logici, e in termini empatici (con i due esempi sopra riportati, che non possono non far inorridire un vegetariano), la necessità di diventare vegani. Il perché queste ragioni non siano immediatamente visibili non lo so, io stessa ci ho messo nove anni a rendermene conto. E ora sono vegana da cinque anni. Una volta scoperti i motivi, quale può essere la remora a diventare vegani? Solo qualche problema pratico in più. Maggiore difficoltà nel mangiare fuori casa. Minore scelta di cibi, e quindi qualche dubbio sul "ma cosa posso mangiare???" Perplessità sull'aspetto salutistico no, perché è noto che latte e uova di certo non fanno bene, anzi. Piuttosto, il non voler rinunciare alla mozzarella così buona o all'omelette alle verdure. Però... ci siamo già passati una volta, nella transizione da carnivori a vegetariani. E ce l'abbiamo fatta. Possiamo farcela anche questa volta. Dopotutto, questi sono gli stessi motivi che adducono i carnivori nel non voler diventare vegetariani. E noi, da vegetariani, non li accettiamo, vero?

Attenzione: è vero che facciamo già molto come vegetariani, e non possiamo essere perfetti, che non ridurremo mai a zero il nostro impatto negativo sul mondo e sugli animali, però... queste non possono essere delle ragioni per non fare il più possibile il prima possibile. Una volta che ci rendiamo conto del perché sia giusto e necessario.

Datevi tempo. Ma iniziate a pensarci. Grazie.



Questa lettera mi è arrivata tramite bulletin su myspace, la posto qui perchè vorrei sapere la vostra opinione a riguardo. io personalmente potrei anche condividere gli ideali dei vegetariani, ma assolutamente no quelli vegani, un estremismo inutile e molto spesso privo di quella logica che invece vanno millantando. Ma oltre a questo penso che diventare vegani faccia solo male alla salute perchè ci si priva totalmente di alcune proteine e di alcuni alimenti essenziali al nostro fisico.

Comunque ditemi pure cosa ne pensate di tutto quello che avete letto qui sopra.
Vale
Sembra anche a me un'esagerazione.
Sono d'accordo con te Jolly, in linea di principio posso essere d'accordo sui concetti esaposti dai vegetariani, ma quel che mi preoccuperebbe, diventandolo, sarebbe la mancanza di quei nutrienti che derivano dalla carne, dal pesce e da tutti gli altri derivati.
Jolly_roger
Già ma secondo i vegani questi nutrimenti possono provenire da altri cibi.

inoltre per quanto riguarda la positività del mangiare carne, ecco che ad alcune mie domande mi hanno risposto con le parole del dott. Veronesi.


L'inquinamento atmosferico provoca solo una piccola parte dei tumori, il vero rischio è legato all'alimentazione. Le percentuali parlano chiaro: allo smog si possono imputare dall'1 al 4% dei tumori, all'alimentazione ben il 30%.

È l'oncologo Umberto Veronesi, intervenuto al convegno sull'informazione ambientale organizzato dal ministero dell'Ambiente, a lanciare l'allarme sugli alimenti, colpevoli, a suo dire, di introdurre nel nostro organismo elementi cancerogeni. A salire una volta ancora sul banco degli imputati sono le farine di mais e il latte contaminati dalle aflatossine, così come la carne. Mentre a salvarsi dall'accusa parrebbero essere i prodotti ogm come il mais, che rispetto al cugino coltivato tradizionalmente avrebbe un contenuto di 3-10 volte minore di tossine cancerogene.

L'ex ministro della Sanità spiega, illustrando i grafici, che in una ricerca su 77 diversi tipi di farina di mais per la polenta, il contenuto di aflatossine è risultato fuorilegge nel 70% dei casi. Mentre, in prove in campo, la contaminazione da aflatossine è più bassa da 3 a 10 volte per il mais ogm rispetto a quello tradizionale e a quello biologico, perché - spiega il clinico- le aflatossine e le altre micotossine cancerogene si sviluppano all'interno della minuscola galleria scavata nei chicchi di mais dalla piralide, un insetto che non attacca la varietà appositamente prodotta nei laboratori biotech.

Insomma, «mangiare poco è la prima difesa. Più si mangia, più si ha il cancro», anche se - osserva Veronesi - «frutta e verdura sono fortemente protettivi, e mangiandone si introducono meno sostanze cancerogene». Infine, per il vegetariano Veronesi, «più carne si mangia, più c'è rischio di tumori intestinali».

CHE DIRE DEL DIABETE



Uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Diabetes Care parla chiaro: seguire una dieta vegan, cioè alimentarsi esclusivamente di vegetali, produce effetti clamorosamente benefici sui pazienti che soffrono di diabete di tipo due.

Addirittura questo stile alimentare si è rivelato più efficace della diete americana standard, prevista per chi soffre di questa patologia.
Oltre ai farmaci, infatti, la American Diabetes Association suggerisce una dieta personalizzata ipocalorica e basata su un basso contenuto di zuccheri e amidi. La dieta vegan, invece, bandisce dalla tavola ogni prodotto di derivazione animale: non solo carne e pesce, quindi, ma anche uova, latte e tutti i latticini e prodotti caseari. Un simile regime alimentare riduce drasticamente la quantità di grassi saturi, zuccheri e grassi aggiunti.

Inoltre la dieta vegana ha il pregio di essere molto semplice e di immediata realizzazione: non implica complicati conteggi di calorie e questo comporta un minor numero di 'abbandoni'.
L'effetto più clamoroso però è quello riscontrato sulla salute dei diabetici: dopo 22 settimane di dieta, con dosaggio di farmaci invariato, nei soggetti vegan la perdita di peso era stata di 6 chili e mezzo contro i 3,1 Kg del gruppo standard. Inoltre il colesterolo LDL era sceso del 21,2 per cento rispetto al 10,7 per cento del gruppo di controllo e l’emoglobina glicata a1c (parametro importantissimo per questa patologia), era diminuita di 1,23 punti rispetto allo 0,38 dei soggetti con dieta standard. Grazie alla dieta vegan, il 43% dei soggetti ha potuto diminuire o sospendere il dosaggio dei farmaci mentre ciò è accaduto solo nel 26% dei soggetti sottoposti a dieta standard.

ALTRE NOTIZIE INTERESSANTI



L'aspetto salutistico dell'alimentazione vegan lo lasciamo trattare a chi ha più competenza di noi, vi rimandiamo quindi al sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Ci limitiamo a una sola considerazione: le persone che hanno una qualche opinione sull'alimentazione vegetariana o vegan, si dividono in tre grosse categorie. Quelle che scelgono (o vorrebbero scegliere, ma magari per qualche "debolezza" caratteriale non ci riescono) l'alimentazione a base vegetale per prevenire le malattie e ritrovare un certo benessere, quelle che demonizzano la dieta vegetariana perchè "inadeguata" ("Guarda che nel giro di un anno muori, se non mangi la carne!!!") e quelle che pensano che si possa, sì, essere vegetariani, o anche vegani, ma solo facendo tanta tanta tanta attenzione ad avere un'alimentazione "equilibrata".

Hanno torto tutti.

Se da un lato è vero che escludendo i cibi animali ci si guadagna in salute, è anche vero che questo non basta, perchè il "cibo-spazzatura" esiste anche in versione vegan, e se mi nutro di patate fritte, vegella (la nutella vegan), e pizza tutti i santi giorni, non avrò una salute molto migliore di chi mangia da McDonald (un po', sì, ma non tanto).

D'altro canto, chi crede invece che dopo un anno da vegan si diventi un poveretto che va in giro col bastone, senza denti e senza capelli, anemico è un vero genio che ha capito tutto della vita :-)

Infine, anche i più apparentemente "equilibrati" che ci "consentono" di essere vegan ma ci raccomandano tanta attenzione, tanto informati ed equilibrati nel proprio giudizio non sono, perchè è molto più facile avere una dieta vegan equilibrata che una onnivora equilibrata (almeno, con la quantità di carne, latte, uova oggi considerata "normale", e in continuo aumento).

E quindi: non serve stare attenti, non serve fare i conti con la bilancia a ogni pasto. Non serve andare da un dietologo. L'alimentazione a base vegetale è quella per noi umani più confacente, niente cadaveri in putrefazione nel nostro intestino, e un sacco di varietà tra verdura, frutta, cereali e legumi. Andate tranquilli. Leggete solo l'opuscolo introduttivo di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, e siete a posto.

È comunque a disposizione per fosse particolarmente attento agli aspetti salutistici, vegan, vegetariano o onnivoro che sia, un libro, pubblicato nel novembre 2004 dalle Edizioni Sonda, che si intitola "Decidi di stare bene". Libro ad alto contenuto scientifico, ma di taglio divulgativo, ricco di foto, tabelle e schemi, è uno strumento utile per tutti. Gli autori sono la dott.ssa Luciana Baroni e il dott. Hans Diehl. Lo trovate in libreria o scrivendo a info@scienzavegetariana.it
redshift
beh, personalmente è 2 anni che nn mangio qualcosa che avesse una faccia e cmq sono in salute. il passo lungo è, a mio parere, abbandonare la carne a favore di cibi essenzialmente a base di soia, tipo tofu e seitan....da vegetariano a vegano nn ci vuole molto
Jolly_roger
beh oddio il veganismo è un estremismo mica da poco eh, si bandiscono tutti i cibi che sia anche solo lontanamente collegati allo sfruttamento di un animale, non condivido ma rispetto chi segue questa scelta di vita. Già per un discorso di salute non so quanto convenga, magari se uno ha qualche tipo di carenza tipo calcio e cose del genere non so quanto gli possa far bene una dieta vegana.

Poi oh, sull'ergomento sono piuttosto ignorante quindi aspetto sempre che qualcuno mi smentisca.
Senbee Norimaki
Già riuscire ad avere un'alimentazione corretta senza carne è difficile, figuriamoci se togliamo anche latte, formaggi, latticini e uova!
È una posizione ideologica estremistica, che se fosse applicata con la stessa veemenza a ogni altro proprio credo etico, porterebbe a conseguenze assurde.
Allora non tiriamo nemmeno lo sciacquone per paura di ammazzare i moscerini? Suvvia, a tutto c'è un limite: il buon senso.
Deus Piger
Sei i vegani hanno la probabilmente giusta paranoia di mangiare la carne perchè non tollerano i metodi che usano negli allevamenti, il mio consiglio è di munirsi di coltello e cane da caccia e procurarsi la carne. Con il fucile no, non sarebbe corretto.
taddia
caro darwin,
pensaci tu sarcastica.gif
EllenAlliendj
CITAZIONE (redshift @ 20 Dec 2007 - 09:11) *
beh, personalmente è 2 anni che nn mangio qualcosa che avesse una faccia e cmq sono in salute. il passo lungo è, a mio parere, abbandonare la carne a favore di cibi essenzialmente a base di soia, tipo tofu e seitan....da vegetariano a vegano nn ci vuole molto

concordo!e almeno sai che mangi yuppi2.gif yuppi2.gif
e son stra buoni
MoneFromFrara
partendo dal fatto che ognuno mangia quel che vuole, trovo impensabile il vegetarianesimo stesso, soprattutto in fase adolescenziale. l uomo è nato onnivoro, e sinceramente sentirmi dire "ma i fagioli hanno le stesse proprietà di una bistecca" mi fa aggrottare le sopracciglia. soprattutto rido quando penso che una tigre non si farebbe problemi a mangiare un vegetariano, se avesse fame. è la sua natura, e la nostra è quella di mangiare tutto. eliminare poi uova e latticini sinceramente mi pare impensabile. campare solo mangiando insalatoni dal mio punto di vista è pazzia.

ma una cosa che non sopporto nella maggior parte dei vegetariani è il disprezzo che dimostrano quando dici che mangi carne, con le loro uscite "mangiatore di cadaveri" e cagate simili.
Brasil
Discorso molto complesso, ma molto interessante. La disinformazione, la diversità di vedute e di teorie a seconda di chi le espone (e da chi è pagato... 4.gif ) rendono tutto quanto un vero labirinto, e perciò non mi schiererò cercando di spiegare le ragioni di uno o dell'altro. Dico solo che, se non fossi così pigro sarcastica.gif , sarei vegano. sisi.gif

Poi vorrei rispondere a monefromfrara:
CITAZIONE
rido quando penso che una tigre non si farebbe problemi a mangiare un vegetariano, se avesse fame. è la sua natura, e la nostra è quella di mangiare tutto

Ribatto sostenendo che, a differenza degli animali, noi esseri umani siamo dotati di coscienza, e quindi possiamo scegliere cosa mangiare e cosa no, a seconda di ciò che è eticamente giusto o sbagliato.

Penso che il veganesimo sarà una logica conseguenza dell'evoluzione della nostra civiltà. Il primo passo sarebbe istituire un programma di "educazione alimentare" nelle scuole, insegnare i pro e i contro di questo stile di vita, e con l'aiuto della scienza si giungerebbe al punto d'arrivo, in cui fare la scelta. In un mondo ideale, senza i soliti macro interessi politici ed economici, con la sola forza della ragione, ce l'avremmo fatta da secoli.
Jolly_roger
Da un certo punto di vista ti quoto tutto il tuo post, ma vorrei sottolineare in particolare questa parte che condivido pienamente.

CITAZIONE (Brasil @ 20 Dec 2007 - 15:25) *
Discorso molto complesso, ma molto interessante. La disinformazione, la diversità di vedute e di teorie a seconda di chi le espone (e da chi è pagato... 4.gif ) rendono tutto quanto un vero labirinto, e perciò non mi schiererò cercando di spiegare le ragioni di uno o dell'altro.
MoneFromFrara
CITAZIONE (Brasil @ 20 Dec 2007 - 15:25) *
Poi vorrei rispondere a monefromfrara:

Ribatto sostenendo che, a differenza degli animali, noi esseri umani siamo dotati di coscienza, e quindi possiamo scegliere cosa mangiare e cosa no, a seconda di ciò che è eticamente giusto o sbagliato.

Penso che il veganesimo sarà una logica conseguenza dell'evoluzione della nostra civiltà.


secondo la mia etica non cè niente di male a mangiare una bistecca. davvero, uccidessero i maiali buttandoli giù dal grattacielo capirei che è barbaro, ma li abbattono in un secondo.
e poi, se vogliamo estremizzare al massimo, anche mangiando la verdura priviamo molte specie animali del loro sostentamento. non mangiamo più nemmeno quelle.
Jolly_roger
beh no, mangiando la vedrura non priviamo mica niente di nessuno eh....... icon_mrgreen.gif
redshift
CITAZIONE (Jolly_roger @ 20 Dec 2007 - 10:30) *
beh oddio il veganismo è un estremismo mica da poco eh, si bandiscono tutti i cibi che sia anche solo lontanamente collegati allo sfruttamento di un animale, non condivido ma rispetto chi segue questa scelta di vita. Già per un discorso di salute non so quanto convenga, magari se uno ha qualche tipo di carenza tipo calcio e cose del genere non so quanto gli possa far bene una dieta vegana.

Poi oh, sull'ergomento sono piuttosto ignorante quindi aspetto sempre che qualcuno mi smentisca.


dal punto di vista pratico nn cambia molto: latte---->latte di soia; formaggio e uova---->seitan e tofu; per eventuali carenze puoi sempre ricorrere ad integratori, almeno credo; per quanto riguarda il resto qualsiasi cosa può essere estremizzata e l'essere vegetariani/vegani nn è di certo l'eccezione


CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Dec 2007 - 11:48) *
Già riuscire ad avere un'alimentazione corretta senza carne è difficile, figuriamoci se togliamo anche latte, formaggi, latticini e uova!
È una posizione ideologica estremistica, che se fosse applicata con la stessa veemenza a ogni altro proprio credo etico, porterebbe a conseguenze assurde.
Allora non tiriamo nemmeno lo sciacquone per paura di ammazzare i moscerini? Suvvia, a tutto c'è un limite: il buon senso.

vedi sopra e cerca di nn estremizzare nemmeno tu rofl.gif


CITAZIONE (Deus Piger @ 20 Dec 2007 - 11:52) *
Sei i vegani hanno la probabilmente giusta paranoia di mangiare la carne perchè non tollerano i metodi che usano negli allevamenti, il mio consiglio è di munirsi di coltello e cane da caccia e procurarsi la carne. Con il fucile no, non sarebbe corretto.


i vegani hanno, tra le altre, la paranoia di mangiare animali a prescindere da come vengono uccisi; ammetterai che avendo questo "spirito animalista" certe cose possano dare fastidio, intendo dall'allevamento intensivo all'uccidere animali solo per le loro pelli...

CITAZIONE (monefromfrara @ 20 Dec 2007 - 12:12) *
partendo dal fatto che ognuno mangia quel che vuole, trovo impensabile il vegetarianesimo stesso, soprattutto in fase adolescenziale. l uomo è nato onnivoro, e sinceramente sentirmi dire "ma i fagioli hanno le stesse proprietà di una bistecca" mi fa aggrottare le sopracciglia. soprattutto rido quando penso che una tigre non si farebbe problemi a mangiare un vegetariano, se avesse fame. è la sua natura, e la nostra è quella di mangiare tutto. eliminare poi uova e latticini sinceramente mi pare impensabile. campare solo mangiando insalatoni dal mio punto di vista è pazzia.

ma una cosa che non sopporto nella maggior parte dei vegetariani è il disprezzo che dimostrano quando dici che mangi carne, con le loro uscite "mangiatore di cadaveri" e cagate simili.


beh, se per questo l'uomo viveva nelle caverne e trascorreva le proprie giornate cacciando e riproducendosi, passi le giornate così?...l'evoluzione ci ha portati fuori dall'ordine naturale (le tigri sono rimaste indietro) ed ora addirittura modifichiamo l'ambiente secondo i nostri desideri---> nonostante la tua dentatura puoi SCEGLIERE di nn mangiare animali, sopravvivi cmq, te lo assicuro.
Per il resto nn è questione di disprezzo, almeno da parte mia: effettivamente se mangi una bistecca stai mangiando un pezzo di un animale morto...dopodichè che questo sia stato lavorato, trattato ecc ecc è indiscusso ma essenzialmente un pezzo di cadavere rimane. se poi qualcuno te lo vuole fare pesare, beh, regolati con lui.
Galen
Infatti io sono fiero di mangiare cadaveri... che, dovrei forse mangiarli vivi sti poveri animali?! rotolol.gif
Jolly_roger
Scelta o meno io credo che noi DOBBIAMO mangiare comunque carne animale, certo si sopravvive lo stesso senza ma provate a pensare a cosa potrebbe accadere all'ecosistema e alla catena alimentare se noi smettessimo di cibarci di animali.


Non è mica un quesito da poco eh..... icon_wink.gif
Dandy Rotten
Io sono stato ad alcune cene vegane e ho mangiato bene.
Non so quanto possa durare una "dieta vegana" però...
redshift
CITAZIONE (Jolly_roger @ 21 Dec 2007 - 18:30) *
Scelta o meno io credo che noi DOBBIAMO mangiare comunque carne animale, certo si sopravvive lo stesso senza ma provate a pensare a cosa potrebbe accadere all'ecosistema e alla catena alimentare se noi smettessimo di cibarci di animali.


Non è mica un quesito da poco eh..... icon_wink.gif


mah, a mio parere oggigiorno gli animali da macello vengono in un qualche modo "prodotti", ragion per cui se si smettesse di mangiarli e si smettesse di produrli nn si altererebbe nulla...insomma nn dirmi che mangi animali per salvare il pianeta (dovresti mangiare le persone)
Peve
Concordo in pieno, se smettessimo sia di mangiarli che di allevarli non credo che si altererebbe nulla, anzi forse ne guadagnerebbe il pianeta nel complesso, non credo che noi esseri umani ci possiamo inserire all'interno della catena alimentare... sarebbe troppo ipocrita...

Io non sono del tutto veteriano, ma mangio pochissima carne, e non ostante questo lavoro e vado in palestra e sto benissimo.. la storia dei legumi non è una cavolata, magari non integrano del tutto ma danno una gran mano, io l'ho provato di persona...
MoneFromFrara
domanda seria:

un vegetariano mangia il pinzone?
Peve
Teoricamente no, perchè all'interno c'è lo strutto che è di origine animale. Ma al giorno d'oggi ogni fornaio ha la propria ricetta e, a volte, differiscono anche di molto da quella tradizionale. In ogni caso basta guardare gli ingredienti, se non sbaglio dovrebbero anche essere disponibili per legge...
the brockton blockbuster
veganesimo??
niente carne,uova e latte?
che è una dieta, un modo di vivere o una tortura? sarcastica.gif
carne a vita...la mangio anche cruda(quella equina), se potessi la mangierei anche la mattina a colazione icon_mrgreen.gif
Peve
Di certa tutta quella carne non fa un gran bene, una dieta equilibrata sarebbe l'ideale...
the brockton blockbuster
si si dieta equilibrata la faccio piu a base proteica, pero è equilibrata...però io per la carne ci muoio icon_mrgreen.gif
Bonny
mah... c'è un che di ipocrita nel veganesimo secondo me...
cioè le piante non sono forse esseri viventi?
cos'è? fanno meno imperssione perchè invece che il sangue hanno la linfa? perchè non ti parlano e non scodinzolano? o perchè non fanno versi quando le ammazzi?????
non comprendo..
se la carne non la producessero, sarei tutti i giorni al mare con la canna o in montagna con l'arco, parola mia.
tofu, soia, e quant'altro sono surrogati: il fatto che l'organismo necessiti quantomeno di surrogati della carne, per sopravvivere, non vi dice davvero nulla? oltretutto spero non mi capiti mai uno di quelli che mi guarda schifato e lancia insulti e battutine.. o potri scoppiargli a ridere in faccia in mezzo al ristorante in maniera piuttosto insolente e derisoria. quelli che invece lo fanno per una propria coscienza personale(spero si tratti anche di obiettori di coscienza se no sarebbe davvero ridicolo) e non rompono le scatole agli altri(come quando si parla di fumo ad esempio 4.gif), li rispetto ed ogniuno mangia quel che vuole.
Dani80
Non sono vegano e/o vegetariano però condivido la problematica di fondo sollevata in questo Topic: ritengo sia un grave crimine uccidere e torturare gli animali negli allevamenti, bisognerebbe evitare loro ogni inutile sofferenza.
Galen
CITAZIONE (Bonny @ 19 Jan 2008 - 21:26) *
mah... c'è un che di ipocrita nel veganesimo secondo me...
cioè le piante non sono forse esseri viventi?

Concordo, il punto vero in questione è la sofferenza non la vita. In un modo o in un altro, qualsiasi organismo (a meno che non sia un'ameba o qualche altro autotrofo) basa la sua sussistenza sulla morte di un altro organismo. Fare delle differenze in base a questo concetto è ridicolo, mentre non lo è se si sposta la questione sulla sofferenza (le piante non hanno sistema nervoso). La morte di un qualche organismo non può essere evitata, la sofferenza si.
bzbiz
Ci sono persone che sono convinte che le piante "sentano"... e per dire parlano loro.

Alla fine è una pura questione di come consideriamo cosa. Per assurdo si potrebbe arrivare a lasciarsi morire di fame e di sete per non dover interrompere nessuna vita. Ma anche li poi si interromperebbe la propria vita e da un certo punto di vista (quello Cristiano ad esempio) questo è peccato o assurdo.
Senbee Norimaki
CITAZIONE (bzbiz @ 20 Jan 2008 - 20:30) *
Ci sono persone che sono convinte che le piante "sentano"... e per dire parlano loro.


Vabbè, c'è anche gente che si mette in contatto spirituale con i minerali...

Le piante non sentono, è scientifico, non hanno sistema nervoso, non sono coscienti.
HyPnO
io mangio carne, non poteri farne a meno (anche perché mi piace da morire, soprattutto quando gronda ancora sangue, e perché non amo molto verdure&co)

tra l'altro non mi sento assolutamente in colpa, perché spero che comunque gli animali che mangio siano stati allevati e abbattuti come la legge prescrive (ovvero senza farli soffrire)
certo non mangio carne di balena o di altre specie in via (o in pericolo) di estinzione, ma non condivido per niente la filosofia vegetariana e ancor meno quella vegana (tra l'altro per riportarla sul piano scientifico alcune proteine "nobili" della carne sono introvabili in altri alimenti, e bisogna ricorrere necessariamente a surrogati chimici per integrarle)
bzbiz
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 20 Jan 2008 - 21:48) *
Le piante non sentono, è scientifico, non hanno sistema nervoso, non sono coscienti.


Ma noi stiamo parlando di "filosofie" di vita... ahsisi.gif
Jolly_roger
CITAZIONE (Dani80 @ 20 Jan 2008 - 10:49) *
bisognerebbe evitare loro ogni inutile sofferenza.

e quindi come??? icon_confused.gif
Senbee Norimaki
Uccidendoli solo nei modi prescritti dalla legge, che sono indolori.
culonio
eh io sono vegetariano da quasi 7 anni. non ho nessuna patologia, faccio pure l'operaio e in questi ultimi anni mi sono ammalato pochissimo rispetto a quando mangiavo carne . ho tanti amici vegani e pure loro godono di ottima salute. (cosa che purtroppo non posso dire di coloro che ABUSANO di carne).
ognuno decide qual'è il limite della propria etica e il veg(etarian)esimo non è legato solamente ad un pensiero animalista, ma anche vesro il futuro di un pianeta e alla propria salute.
io non punto il dito su nessuno perchè io ho imparato ad avere rispetto verso chi non la pensa come me e credo che con un po' di umiltà (e senza parlare di cose delicate come se si sapesse la verità assoluta).
Quindi essere vegano non è assolutamente rischioso, bisogna solo controllare di più ciò che si ingerisce.
se poi a voi la carne piace e non ve ne frega nulla è un altro discorso....ma voi sapete da dove provengono i vostri cibi?
cosa c'è dietro ad un allevamento intensivo? credete che la caccia sia una crudeltà(io credo che sia peggio l'allevamento...perlomeno un animale cacciato ha vissuto una propria vita)? voi uccidersete un animale per cibarvene se affianco a voi ci fosse una tavola piena di frutta e verdura? risponderete sicuramente di sì ma quanti di voi son siceri?

boh detto questo vi linko qualche sito....forse qualcuno di voi può interessarsi all'argomento

http://www.scienzavegetariana.it
www.veganitalia.com
www.vegan3000.info
the brockton blockbuster
CITAZIONE (culonio @ 21 Jan 2008 - 20:38) *
se poi a voi la carne piace e non ve ne frega nulla è un altro discorso....ma voi sapete da dove provengono i vostri cibi?
cosa c'è dietro ad un allevamento intensivo? credete che la caccia sia una crudeltà(io credo che sia peggio l'allevamento...perlomeno un animale cacciato ha vissuto una propria vita)? voi uccidersete un animale per cibarvene se affianco a voi ci fosse una tavola piena di frutta e verdura? risponderete sicuramente di sì ma quanti di voi son siceri?


a me piace e non me ne frega nulla ma so da dove viene, so bene cosa c'è dietro un allevamneto intensivo (mio nonno allevava conigli e vitelli..allevava perche non è morto... ma ha smesso di allevare 4.gif), credo che la caccia sia una crudeltà se fatta per sport, sarò un barbaro ma , si io l'ho ucciderei piuttosto che mangiare solo frutta e verdura, ho risposto si e son sincero...avro' l'istinto animalesco, ma io senza carne non ci reggo
FLO'
Non sto a giudicare chi è vegetariano o vegano. Ritengo che ogni individuo e libero di cibarsi di quello che più gli piace, che ritiene più salutare, che gli è stato prescritto etc. A mio avviso, a scuola ho fatto alimentazione e scienze dell'alimentazione, e nelle piramidi alimentari carne e pesce ci sono sempre... cmq sia voi dite che possono essere cmq sostituite, ok, allora anche tutto il resto può essere sostituito, direi che da domani potete vivere anche di pillole se a voi va bene. Aggiungo che i piaceri della buona tavola, determinati gusti,sapori e percezioni sono inspiegabili e devono essere provati, per non parlare poi, se passiamo ad una cucina creativa e di qualità...
Poi, ritengo che le piante/vegetali abbiano cmq una vita propria, come un animale, di conseguenza non vedo la differenza nell'ucciderle... Sono il primo a dire che gli animali non dovrebbero essere maltrattati e non dovrebbe essere fatta della violenza sugli stessi, però a chi dice se gli sembra giusto che questi vengano uccisi, beh, se non sbaglio, negli allevamenti vengono fatti accoppiare apposta per riprodursi e per creare quindi nuovi soggetti che successivamente saranno uccisi, quindi hanno una vita "artificiale" già fine a se stessa....
perestroikaz
Dicono che tutti i piatti a base di carne animale possano essere sostituiti certo da altre pietanze puramente di origine vegetela, ma lo dicono degli studi scientifici sull'alimentazione, non il mio libro dis cienze delle superiori.

CITAZIONE (FLO' @ 30 Jan 2008 - 11:35) *
Poi, ritengo che le piante/vegetali abbiano cmq una vita propria, come un animale, di conseguenza non vedo la differenza nell'ucciderle...

icon_confused.gif questa non l'ho capita.

quindi?
FLO'
Quindi, come sembra crudele ed ingiusto uccidere un animale, mi sembra la stessa cosa per un vegetale...
albabuz
a dio..quelle sugose bistecche... e quel pezzo enorme di fiorentina...

a dio..quelle sugose bistecche... e quel pezzo enorme di fiorentina...
Bonny
a chi guarda al futuro proporrei di pensare anche in termini di spazio necessario alla produzione, quantità di cibo prodotta per metro quadrato di terra, rapportato al numero di essere umani, penserei al fattore tempo.. insomma ci sono tante cose da prendere in considerazione... probabilmente è totalmente impossibile sfare l'umanità a piantine, tutte diverse, dalle molteplici proprietà surrogate...
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