Progettato da Renzo Piano è destinato alla nuova sede San Paolo Intesa
Ma per costruirlo bisogna camibare il Piano Regolatore della città
Grattacielo più alto della Mole
scoppia la polemica a Torino
Il sindaco Chiamparino: "Il nostro skyline è fermo all'800 ma non è una cosa demoniaca"
L'architetto: "Quello che conta è realizzare edifici non arroganti ma pubblici e aperti"

TORINO - Alla fine, sarà una sorta di referendum per una cartolina. Quella dei tabaccai e dei "saluti da Torino", con la metropoli distesa come in un quadro di Felice Casorati, la corona delle Alpi e infine la Mole Antonelliana: solitaria ed enigmatica nello skyline. Poi, un quesito polemico, "Vorreste vedere nell'orizzonte un grattacielo di 200 metri?", e assieme anche un retropensiero di politica bancaria del NordOvest e una corsa al primato tra Piemonte e Lombardia. Per via di quella fusione di un anno fa tra "San Paolo Imi" e "Banca Intesa" che molti, in riva al Po, non hanno ancora digerito e che, quasi per tutti, sarebbe una vittoria tutt'altro che simbolica delle guglie del Duomo di Milano e degli uomini di Giovanni Bazoli e di Corrado Passera.

Quasi per tutti, meno uno: Enrico Salza, uno dei "padroni" della città che al grattacielo, a dire il vero, ci pensava già quando il "San Paolo" era ancora tutto torinese. E che, questa mattina, ne presenterà in una mostra il progetto definitivo assieme al suo creatore: quel Renzo Piano che a Torino ha già offerto il ridisegno del Lingotto.

Duecento metri di altezza, di cemento armato, di acciaio e di vetro (almeno 180 reali e altri 20 di antenne contro i 167 metri della Mole), per degli uffici realizzati vicino al Palazzo di Giustizia, sulla "spina" urbanistica che ha coperto il passante ferroviario: il trincerone che divideva in due i quartieri. Una spesa di almeno 350 milioni di euro.

Quasi un festa per il banchiere, che al grattacielo annette il segnale tangibile e definitivo di non aver tradito la sua città e di non aver "svenduto la banca ai milanesi". Ma una festa già rovinata dai contrasti, perché proprio ieri pomeriggio la questione è diventata una polemica.

Nella libreria del Gruppo Abele, infatti, un comitato organizzato tra gli altri dall'ambientalista Paolo Hutter e dal meteorologo Luca Mercalli ha lanciato la battaglia. C'è già lo slogan, "Non grattiamo il cielo di Torino", c'è un primo manifesto (proprio una cartolina vera, "taroccata" con la sagoma di un grattacielo accanto alla Mole) e c'è anche la provocazione eccellente: un messaggio inviato da Vittorio Gregotti, padre del piano regolatore torinese, che mette in guardia dalle "torri" troppo alte. Una critica che l'architetto Augusto Cagnardi, l'altro coautore del prg, aveva avanzato in modo ancora più caustico: "I grattacieli non sono prezzemolo, da distribuire a casaccio. Il rischio è che si trasformino nei salami di Jacovitti che crescono tra i piedi di Cocco Bill".

Insomma, gli ingredienti necessari perché tutto si amalgami in un "caso Torino", tenuto conto che la città attende adesso altri tre grattacieli pronti a frastagliare l'orizzonte delle Alpi: quello "gemello" del progetto di Piano e che potrebbe essere assegnato a Salvatore Ligresti, quello disegnato da Massimiliano Fuksas per la Regione Piemonte al Lingotto e infine quello previsto in piazza Marmolada accanto alla fontana-igloo di Mertz.

Con la questione pronta ad attorcigliarsi attorno a un solo interrogativo: nel ventunesimo secolo, ha ancora senso mutare lo skyline di una città? Guido Montanari, docente di storia dell'architettura e tra i promotori del comitato, risponde con un no secco: "Torino ha un orizzonte che, eccetto la Mole e poi la Torre Littoria di piazza Castello e il grattacielo della Rai, conserva le linee dell'Ottocento. È una sua grande bellezza: così come hanno rivelato tutte le tv del mondo durante le Olimpiadi. Perché rovinarla? Il problema non è decidere se i grattacieli sono giusti o sbagliati, semmai invece se una città come Torino ne ha bisogno".

Renzo Piano preferisce non parlare, in attesa della conferenza stampa di oggi. Ma qualche settimana fa, commentando la prossima inaugurazione, il 19 novembre, del grattacielo disegnato per il New York Times, aveva replicato anche alle prime critiche torinesi: "Io non difendo in modo aprioristico l'uso delle torri, anche se mi affascinano. Ciò che conta, in realtà, è fare edifici che non siano egoistici, arroganti, ma piuttosto pubblici e aperti. Il grattacielo di "Intesa San Paolo" avrà un auditorium, un ristorante sul tetto, terrazze panoramiche, sale per mostre".

Adesso, però, tutti i contrasti si sposteranno in Comune, dove dovrà essere approvata la variante per il grattacielo (c'è già un parere negativo, non vincolante, delle circoscrizioni). Con il sindaco Sergio Chiamparino che, però, sembra lasciare pochi spazi ai ripensamenti: "È vero, lo skyline torinese è fermo all'800. Ma ogni epoca ha segnato la città e dunque ciò può accadere anche oggi. I grattacieli non sono oggetto del demonio: dipende da come vengono realizzati. Discorsi che Piano conosce bene e sui quali ci dà garanzie".

Tutto si concluderà dunque tra i banchi della Sala Rossa? Paolo Hutter, ex assessore comunale all'ambiente, promette di no: "Faremo decidere i cittadini. E non è il solito modo di dire: siamo pronti al referendum".



La Repubblica on-line
26-10-2007


In questo momento credo mi stia venendo uno smalvino quindi
il mio commento sarà lapidario: "Se questa non è arroganza
voglio sapere qual'è la vera definizione di "arroganza" direttamente
dal Signor Piano"!

Voi che ne pensate?

Tu sai già come la penso... si può riassumere in un educato "Al fa rabia ingossa e schiv" (spero di aver scritto giusto)

Schiv, ingossa e rabia... Se cambi l'ordine mi stravolgi il climax...

Bela merda. E' peggio dei nostri grattacieli. Un po di gusto cazzo. Dovrebbero affidare il piano regolatore di Torino a Tom Ford, o a Dolce e Gabbana

oddio non è che sia un gran bel vedere eh.....
deturpa proprio il panorama!!!

Non credo che quello nella foto sia il vero grattacielo...

Credo sia il manifesto di protesta...

No, come?
Mamma hai visto che roba?!



Sisi, se me lo fanno di pizzo rosa e nero potrei anche
iniziare a riconsiderarlo!
E' davvero una Bela Merda così!

Secondo me il problemi che evidenzia questa notizia sono
fondamentalmente 2:
1) io sono il sindaco di Torino, ho per le mani un patrimonio
di valore inestimabile, una città meravigliosa, un tessuto di
strade, piazze, giardini che sembra un ricamo e cosa faccio?!
2 cazzate: dico che è ferma all'800 quando se giro per via Roma
tutti i palazzi sono almeno almeno fascisti, anni 30-35 del 900
non dell'800 bada bene! e poi per dare "una svecchiata" (secondo
lui) chiamo chi?! Renzo Piano. Solo perchè è l'unico di cui si
ricorda il nome evidentemente! Lo si sa cosa fa Renzo Piano:
cubi, su rettangoli su altri cubi poggiati su rombi del cazzo che
terminano con altri rettangoli e il tutto a creare sempre gli stessi
edifici di forma fallica da 60 anni. BONA VECCHIO!
2) Io sono un abitante di Torino, so quant'è bella la mia città,
ci cammino tutti i giorni in mezzo, prendo il caffè di fronte a
palazzi incredibili, entro nella Mole, al museo egizio, giro sotto
i cazzo portici fascisti e se mi fanno un missile nel centro della
città non dico niente?! Anzi, me ne fanno 1 ora e altri 3 poi...
se devo meravigliarmi per un raggio di sole, cazzo, fatemelo
vedere il sole!

SCUSATE LO SFOGO!

Cioè ma oggi dispensi solo delle perle complimenti

comunque rende molto bene l'idea....

orrendamente bene...

Non c'entra niente con una città come Torino. Un po come il grattacielo di Fe....

Si ma è sempre il solito discorso... cioè Renzo Piano, solo per il fatto che si chiama Renzo Piano, può anche cagare in piazza ma farebbe profumo. Il mondo dell'architettura moderna vive di ste schifezze propinate come innovazioni e non rispettano un minimo di regole del buon costruire o del buon gusto.

Si costruisce sempre in deroga perchè Renzo Piano è Renzo Piano, Fuksas è Fuksas, Liebeskind è Liebeskind, Foster è Foster e così via. Fanno delle porcherie antiestetiche e per nulla funzionali per magnificare il loro ego di fronte a una folla di architetti stupiditi da quello che studiano sul modernismo e Le Corbusier e che inevitabilmente ripropongono in uno sfavillio di acciaio vetro alluminio buttati a casaccio in costruzioni che assomigliano più a un tovagliolo spiegazzato che a un edificio.

Non esiste ormai una maniera per identificare un nuovo edificio pubblico se non individuando l'edificio più brutto del centro storico, un'offesa all'intelligenza, al buon gusto, alla storia della propria città/civiltà. Tutto questo in barba a millenni di storia e insegnamenti, e in barba al buon gusto che tuttora conservano i "non addetti ai lavori" che quotidianamente rimangono schifati e non capiscono perchè il municipio nuovo della loro città è fatto a forma di cetriolo.
Clicca per vedere l'allegato

Da ingegnere aggiungo che calcolare come far stare in piedi quella roba è improponibilmente più complicato e costoso (sia come calcoli che come accorgimenti tecnici e materiali) che far stare in piedi questo:
Clicca per vedere l'allegato

Quale dei due vi sembra più un municipio?!? A quale dei due vi sentireste di far rappresentare la vostra città? Quale dei due si armonizza con ciò che gli sta intorno?

Architetto: non abbastanza effeminato per fare lo stilista, non sufficientemente uomo per essere ingegnere...

Non me ne vogliano gli architetti... (e gli Ing. non pensino che gli abbia fatto un complimento...)

Basterebbe che le facoltà di architettura insegnassero a fare gli architetti sul serio e non gli stilisti.

Ce ne sono di tante forme...DIO MIO!

Alcuni rimandano anche a simpatici avvenimenti storici:

Beh...poi altri...somigliano a...

Quella a forma di cubo in mezzo a gli alberi a me piace...

Quello a che richiama i cavalli di frisia fa schifo..

Il disco volante pure non parliamo di quello a forma di Funny Bunny (chi indovina la citazione è un Drink Winner)

Lo sapevo che avresti postato i cavalli di Frisia

C'entra la Apple?

Ah...avevo scordato questo:

E' il Musée du Quai Branly ad 1 metro dalla Tour Eiffel!
A me fa ingossa

E' praticamente un'estensione di questo:


per me neanche da mettere

E' curioso vedere come tutti gli esperti di architettura, non abbiano studiato architettura. A livello probabilistico è davvero un evento sconvolgente il fatto che tutte le persone con meno buon gusto e stile siano diventati tutti architetti famosi... davvero incredibile...

A questo punto potremmo anche modificare il famoso detto calcistico, l' italia è il paese degli allenatori... e degli architetti...

Oh, magari potranno non piacere, e sono d'accordo, ma adirittura arrivare a sostenere che

mi sembra davvero un po' troppo...

Il progetto è di Renzo Piano, prima di spalare merda, io ci penserei almeno un attimo.

Quindi? Se Renzo Piano progetta qualcosa che fa cagare praticamente a tutti dobbiamo dire comunque che è un'opera formidabile? Qualsiasi minchiata proponga un architetto sembra debba essere sempre accettata acriticamente.
Armani è un grande stilista ma ciò non implica che ogni capo che disegni sia stupendo.

No, infatti. E' meglio che come al solito lasciamo lavorare le nostre migliori menti all'estero.
Il grattacielo non è quello che si vede nella foto. E' quasi completamente trasparente, se guardate la ricostruzione 3D al computer si vede che non rovina per niente il paesaggio.

No, guarda che il mio discorso è un po' diverso, se dici che il grattacielo tal dei tali ti fa orrore è un conto, ed è un opinione rispettabilissima, se dici che i migliori architetti italiani e mondiali non sanno costrurie forse pecchi un po' di presunzione...

è un discorso generale non è riferito a te in particolare...

Guardate, lungi da me far della polemica, ma consentitemi di dire un
paio di cose. Frabe ha ragione quando dice che è del tutto surreale
affermare che una cosa è bella solo perchè la fa il "Renzo Piano" di
turno. Il discorso delle menti all'estero, scusami Lou, ma lascia un po'
il tempo che trova e ti dico perchè secondo me. Innanzitutto puoi dire
quello che vuoi ma un madonnone di 100m e passa, costruito con tonnellate
di cemento e acciaio a' voja ad esser trasparente!!! Si vede, e molto
bene temo. Ma il suo problema è un altro. Torino è una città che nel
corso degli anni ha subito evoluzioni storiche molto ben evidenziate dai
vari stili architettonici, dalle addizioni etc. Se giri per strada il tutto ti
appare omogeneo e ben integrato, un tessuto vivo che affianca il barocco
all'epoca fascista, per tornare alcuni metri dopo al Rinascimento e all'epoca
romana. Il tutto nel rispetto della tradizione. Ovvero faccio qualcosa
di nuovo ma con un occhio allo "spirito" del luogo quindi uso i materiali
locali, rispetto le altezze "tipiche", continuo a fare i portici (nel caso di
Torino in questo caso eh) però con uno stile tutto nuovo! Ora, nel caso
di Piano cosa faccio? Mando a quel paese millenni di storia e faccio una
supposta in centro, addio all'omogeneità, addio al sapore del luogo,
addio alla tradizione. E' un edificio al quale io non contesto la bellezza intrinseca (che è opinabile)
ma la sua "relazione con ciò che sta attorno". E' un grattacielo come mille
altri in mille altre città, potrebbe stare a Torino come a New York, a Londra
come a Tokio! Non è "tradizionale", ha perso il gusto e l'unicità del luogo
in cui è. Anche la Sagrada Familia a Barcellona, quando fu progettata, venne
osteggiata. Era diversa da tutto, innovativa. Ma se la guardi ha il calore della
Spagna, il gusto della terra, il colore del sole, ha un'anima. Poi può piacere
o meno tant'è particolare. Il grattacielo di Piano è senz'anima

Si trova da qualche parte online una ricostruzione 3d VERA di come sarà l'opera?

Ho cercato ma trovo solo questo:



E poi questo sarà il secondo grattacielo, quello di Fuksas:

Non ho mai detto che TUTTI gli esperti di architettura non la abbiano studiata. Ho detto che MOLTI degli architetti che vengono propugnati e IMPOSTI come geni producono delle schifezze a livello estetico e concettuale. Ho detto che anche se fanno delle porcherie queste vengono considerate come opere d'arte solo perchè sono famosi, come sembri dire tu scrivendo questa cosa che non condivido:

Puoi dirmi che farfuglio di calcio ma di architettura se permetti un po' ne so visto che lavoro nel settore, ho un titolo di studio che me lo consente, le regole del buon costruire le conosco e visto che l'ambiente degli architetti strapagati solo per il nome/appoggi politici/etc ce l'ho ben presente avendoci lavorato dentro.


Il buon gusto sarà pure un'opinione personale ma ha comunque dei canoni comuni per tutti... però se a te piace il supercetriolo storto come municipio e simbolo della tua città liberissimo di sostenerlo, pur rispettando la tua opinione non la condivido, a me il cetriolo fa CAGARE.

La mia critica comunque si rivolgeva soprattutto al fatto che questi UFO che appaiono in giro a firma di alcuni dei più famosi architetti del mondo, non si integrano con nulla di quello che hanno intorno. Un edificio non è una cosa a sè che esiste solo in funzione di se stesso, un edificio è un organismo che deve interagire anche esteticamente con la realtà che lo circonda, e per fare questo deve rispettare una serie di regole minime nella scelta dei materiali da costruzione, della forma, della distanza dalla strada, del colore, delle PROPORZIONI, e così via... e questa è una delle regole FONDAMENTALI dell'architettura.
Possono andare bene che ne so per un centro fiere che non ha nulla intorno ma nel centro storico di una città italiana/europea in genere, proprio NO.

Per quanto riguarda il buon costruire voglio vederti a fare l'analisi dei carichi, delle sollecitazioni (sia statiche che dinamiche), etc. del mega cetriolo. Non hai idea di cosa sia mettere quella cosa in un modello matematico per simularne il comportamento sotto sforzo, modello matematico che per definizione è una rappresentazione della realtà e in quanto tale mai precisa. E a livello probabilistico più l'edificio è complicato e più aumenta la possibilità di errore.

Peve alla tua età discuti ancora con gli ingegneri?

Che tanto lo sappiamo che quelli che bestemmiano in cantiere sono i geometri...

L'architetto disegna la cazzata
L'ing si lamenta che il suo modello matematico ha il mal di pancia, ma poi lo fa quadrare
Il geometra è quello che ha i permessi per il cantiere che gli scadono tra 15gg e non ha ancora fatto una gettata che sia una...

Uno che non sa come si impasta la malta per me non dovrebbe disegnare grattacieli...

Ovviamente era scritta in chiave un po' ironica, non è che devi prendere proprio tutto alla lettera

Io non ne ho idea di come si facciano i complicati calcoli di cui parli e, proprio per questo, non vengo a criticare i tuoi modelli matematici o non so che altro.

Io non ne capisco un accidente di architettura ma ho 2 convinzioni...

1) Se questi architetti sono "famosi e strapagati" ci sarà un motivo.

A parte qualche raccomandato o fortunato avranno fatto qualcosa di buono? se tu e altri non condividete quello che fanno non è che potreste essere voi, per una volta, ad avere torto?

2) Un ingeniere e un architetto non saranno MAI d'accordo su niente

Su questo potrei essere d'accordo, anche applicandolo in molti altri campi...

E' + o - quello che succede quotidianamente

QUOTO! ASSOLUTAMENTE QUOTO!


Adesso ho capito cosa intendi, avevo inteso che tu li difendessi a priori solo perchè sono famosi. Secondo me cmq il motivo è che a qualcuno evidentemente quello che fanno piace, come quelli che pagano milioni di euro per un quadro di Fontana... non li capirò mai...


Beh ma non è questione di aver ragione o torto, solo che a me quello che fanno taluni architetti non piace e ho motivato perchè dicendo anche cosa penso di molte opere che vengono spacciate per meraviglie dell'architettura.


Normalmente è così ma alla fine del progetto si risolve sempre a birra e salsicce

Io aspetto di vedere il progetto prima di giudicare.
Cmq sarò anormale ma i disegni che avete postato mi hanno estasiato. Bellissimi.

Vedremo come si svilupperà la cosa.

Cmq anche a RO se ne son fregati dei regolamenti per costruire "l'obrobrio".. e se lo fanno qui.. possono farlo da qualsiasi parte!

Laura

Infatti Rovigo è stata sventrata e violentata più volte dalla pochezza degli amminisratori locali producendo quella roba che si vede in più punti del Corso del Popolo ad esempio.

A parte come voglio rendere piazza Matteotti.. io mi riferivo alla gelateria di Piazza Roma..........

Laura

Si anche quello è un bell'obrobrio, hanno trasformato un'idea carina (quella di avere un piccolo chioschetto per i gelati o come edicola) in un mastodonte di acciaio che oscura la visuale degli edifici e ingombra un pezzo di piazza

No no, anzi me ne guardo bene...

Ok, ora anche io ho capito meglio il tuo punto di vista

Beh, questo è l'importante