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> Assurdità Targate "lega Nord"
Senbee Norimaki
messaggio 15 Sep 2007 - 21:09
Messaggio #51


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Ritorniamo in topic...

Dal blog di Macchianera: http://www.macchianera.net/

--------------------------------------------

Ieri davvero non sapevo cosa scrivere, le parole si affastellavano in testa e mi ribolliva dentro una certa rabbia.

Questo qui, Calderoli, provoca ad hoc:

Fin da subito metto a disposizione del comitato contro la moschea sia me stesso che il mio maiale per una passeggiata sul terreno dove si vorrebbe costruire, esattamente come a suo tempo feci in quel di Lodi". L'ex ministro delle Riforme già passeggiò con un maiale nella zona in cui avrebbe dovuto essere edificata la moschea della città lombarda. Il terreno, a suo dire, "fu considerato infetto e non più utilizzabile".

Non so se ricordate la questione della maglietta del 15 febbraio 2006, quando Calderoli, in un'intervista televisiva del TG1 sulla libertà di espressione in Europa, mostrò una T-shirt con la caricatura di Maometto. Fu un atto cretino, sic et simpliciter, una pura provocazione immediatamente presa a pretesto dai fondamentalisti islamici, l'ho scritto in Islam e guerra di religione: fondamentalismo, cultural clash e le campane di Cambridge, per giustificarsi.

Al tempo, agli inizi di marzo 2006, pensavo di esserci andata giù pesante. Ma adesso è peggio, quello che ha minacciato di fare è uno sputo in faccia, un insulto bello e buono di bassissima lega (scusate l'involontaria allusione al suo partito). Se i fondamentalisti si arrabbiassero davvero non avrebbero torto. Non dico niente, non appoggio nessuno ma se io, credente praticante straniera di una qualsiasi religione, venissi offesa nella mia fede nel paese laico che mi ospita, in cui lavoro, di cui rispetto le leggi, dove la libertà di religione è intoccabile, come minimo chiederei spiegazioni ufficiali, solleverei una questione diplomatica. L'articolo 3 della nostra Costituzione italiana garantisce:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Di più, l'articolo 18 della Universal Declaration of Human Rights del 1948, di cui l'Italia è firmataria, afferma:

Everyone has the right to freedom of thought, conscience and religion; this right includes freedom to change his religion or belief, either alone or in community with others and in public or private, to manifest his religion or belief in teaching, practice, worship and observance.

Ora io mi chiedo: come si fa a garantire che una persona manifesti il suo credo religioso in pubblico, pratichi e lo osservi, se non gli è permesso di avere un luogo di culto adatto? Per i musulmani è la moschea. O il buon Calderoli vuole farli pregare in una chiesa cattolica? Oppure, non sia mai da lui, vuole semplicemente che non preghino, anzi, che non ci siano, che scompaiano dell'Italia, se non dalla faccia della terra?

Io musulmano straniero mi arrabbierei e chiederei spiegazioni ufficiali. Non perché Calderoli sia così importante in sé, pover'uomo, ma perché ricopre un'altissima carica nello stato che mi ospita, col quale ho rapporti, nel quale lavoro e presumibilmente pago le tasse e del quale rispetto le leggi. Calderoli è uno dei quattro vicepresidenti del Senato della Repubblica. Quello che dice quello, che minaccia di fare, è una minaccia alla nostra Costituzione, va contro i Diritti Umani, va contro la gente onesta di tutto il mondo. E non scordiamoci che l'11 giugno 2007 Calderoli è iscritto al registro degli indagati, con l'ipotesi di appropriazione indebita, dalla Procura della Repubblica di Lodi nell'indagine sui comportamenti del banchiere Giampiero Fiorani e di Antonveneta.

C'è legittimamente da chiedersi: come mai uno così ricopre questa carica e perché viene lasciato a provocare di continuo una certa percentuale di musulmani che sono cittadini italiani (ci sono anche questi, vi assicuro, due sono anche amici miei), o sono cittadini stranieri che nel nostro paese legittimamente e legalmente vivono e lavorano?

Io non sono particolarmente pro-Islam, nel senso che non ho mai avuto gli innamoramenti musulmani -- un po' per questioni personali, molto per questioni culturali e perché osservo la realtà nel nostro paese. Non sono affetta da buonismo verso gli immigranti illegali: devono essere aiutati e deve essere data loro la possibilità effettiva di integrarsi, di stare bene e così via -- lavoro, casa, diritti civili effettivi, accesso alla cultura, accesso al bello -- sempre nel rispetto della legge: che è uguale per tutti e non fa sconti a nessuno, neanche a loro. O non dovrebbe farli. Una legge, in uno stato laico e democratico, che dovrebbe essere uguale per musulmani e cristiani perché non tiene conto della religione, se non per il diritto di ognuno di professarla e praticarla liberamente.

Ho sollevato un vespaio quando ho scritto in un commento di un post, (scusate se ho chiuso i commenti) su di un nordafricano, marocchino tunisino o algerino non so, che urinava contro il muro di un palazzo in piazza Tricolore qui a Milano, verso mezzogiorno, davanti a tutti, e che mi ha insultato e minacciato quando gli ho detto che non dovrebbe farlo (e nel suo paese forse glielo avrebbero tagliato, se l'avessero preso a fare una cosa simile su di un palazzo del centro, davanti a tutti, donne e bambini). E lui mi ha minacciato con un coltello perché era ubriaco, anche se non costituisce una scusante ma un'aggravante. Per sapere che non devi pisciare sui muri in pieno giorno in mezzo a una piazza del paese che ti ospita, e non devi aggredire chi te lo dice, basta il buon senso o, almeno, un minimo di dignità, non c'è neanche bisogno di conoscere le leggi. Puoi essere analfabeta o venire dall'altro capo del mondo, puoi essere musulmano, cattolico o parsi.

Però avere qualcuno al Senato come il dott. Calderoli, che insulta e provoca volontariamente gli appartenenti a un'altra cultura, quella musulmana -- perché per loro il maiale è un animale particolarmente impuro -- costituisce un'offesa soprattutto per noi, che abbiamo un personaggio simile nelle più alte cariche dello stato. Io mi vergogno di lui, mi sento oltraggiata. Spero che lo abbia detto solo per provocare, per far parlare di sé, per essere il punto di aggregazione degli anti-immigrati (legali o illegali) e quindi prendersi i voti e il favore del popolo.
Di un certo popolo. Certo, non il mio.

Che l'atto pubblico e cretino di profanare un muro di una piazza in una città, e con questo tutta una cultura, lo compia l'ubriacone immigrato illegale e disintegrato è un conto: ma che un atto pubblico e cretino lo compia Calderoli è impensabile. Ha una grossa responsabilità un politico al suo livello: etica, morale, culturale, sociale -- e anche di buon gusto. Dovrebbe, con la sua condotta e le sue parole, essere un esempio per tutto il paese che lo guarda. Un esempio di democrazia, di legalità e di dignità.

Quello che ha minacciato di fare è una dichiarazione di guerra aperta, fatta coi mezzi più bassi. E lui non se lo dovrebbe poter permettere, visto il mestiere che fa. Oltre a essere oltraggioso, è inutile: i musulmani in Italia ci sono, la maggioranza di loro ha voglia di vivere qui, rispetta le leggi, lavora onestamente e la libertà di professare la propria religione e di avere i propri luoghi di culto va garantita. Bisogna tenerne conto. E' inutile che Calderoli faccia il pagliaccio.

Io ho una proposta. Calderoli andrebbe destituito dalla sua carica e messo a lavorare per 10 anni in servizi socialmente utili come lavare i cessi pubblici. Per 8 ore al giorno, niente di illegale, con paga e versamenti contributivi adeguati. Altro che Naomi Campbell! Lui, con la sua cultura, lo saprebbe fare molto meglio, ne sono certa. Dato che è medico, starebbe molto più attento all'igiene.

Ma dovrebbe farlo senza il suo povero maiale ché i maiali sono animali miti, si affezionano ai padroni e hanno bisogno di pulizia. Nei bagni insieme a Calderoli starebbe malissimo.
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mick74
messaggio 16 Sep 2007 - 02:18
Messaggio #52


Figazz
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http://youtube.com/watch?v=slfR5vcDd_s




costruitele pure, poi ci pensan loro!
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milli
messaggio 16 Sep 2007 - 11:15
Messaggio #53


Barbagian
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nn e' facile restare obbiettivi e quindi dare giudizi. purtroppo come in tutte le cose nn ci vorrebbero gli estremisti ma uno a volte lo diventa xche' in certe situazioni si e' tirata troppo la corda
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Evil_Soul
messaggio 16 Sep 2007 - 11:58
Messaggio #54


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"in media stat virtus"
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Dani80
messaggio 16 Sep 2007 - 11:58
Messaggio #55


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L'articolo 3 della nostra Costituzione italiana garantisce: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

L'art. 3 cost. afferma che ognuno è libero di professare la propria religione e non deve essere discriminato dalla legge per il suo credo religioso ma non che enti pubblici devono finanziare luoghi di culto. L'art. 3 Cost. non dice che i comuni devono concedere terreni ai mussulmani per costruire moschee, è una vostra interpretazione (molto discutibile) di tale articolo!!
Trascrivo art. 8 Costituzione: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze."

Secondo l'art.8 Costituzione le religioni diverse dalla Chiesa Cattolica si organizzano per i fatti loro senza nessun aiuto da parte dello Stato o enti pubblici!!!
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Evil_Soul
messaggio 16 Sep 2007 - 12:03
Messaggio #56


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CITAZIONE (Dani80 @ 16 Sep 2007 - 12:58) *
è una vostra interpretazione (molto discutibile)

Davvero vogliamo parlare di cose molto discutibili? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/serio.gif)
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Dani80
messaggio 16 Sep 2007 - 12:14
Messaggio #57


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Mi riferisco all'interpretazione di Sambee Norimaki dell'art. 3 Costituzione che i sembra molto molto forzata.
Secondo me, in relazione alla problematica trattata in questo forum, l'art. 3 Costituzione va letto insieme all'art. 8 Costituzione (vedi mio intervento sopra).

Trascrivo art. 8 Costituzione: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze."

Secondo l'art.8 Costituzione le religioni diverse dalla Chiesa Cattolica si organizzano per i fatti loro senza nessun aiuto da parte dello Stato o enti pubblici!!!
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Senbee Norimaki
messaggio 16 Sep 2007 - 12:22
Messaggio #58


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CITAZIONE (Dani80 @ 16 Sep 2007 - 12:58) *
Secondo l'art.8 Costituzione le religioni diverse dalla Chiesa Cattolica si organizzano per i fatti loro senza nessun aiuto da parte dello Stato o enti pubblici!!!



Nein! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
L'art.7 e 8 non sono in contrasto, sono semplicemente una distinzione giuridica per i Patti Lateranensi. La Costituzione dice che per la Cattolica ci sono già dei patti, e che per le altre, assicurando la libertà religiosa, ci possono essere altri patti.
L'art. 7 infatti, secondo comma, detta che i rapporti con la Chiesa cattolica "sono regolati dai Patti lateranensi" e che "le modificazioni dei patti accettate dalle due parti non richiedono procedimento di revisione costituzionale".
Insomma in sostanza, tradotto in italiano, la Costituzione ci dice che "I Patti Lateranensi non regolano le altre religioni" ma che "le altre religioni possono fare tutti i patti che vogliono e non possono essere trattate diversamente dalla Cattolica". Successivamente la Corte Costituzionale ha dichiarato parità di trattamento a prescindere che ci siano patti o meno (per via del Concilio Vaticano II).

Si tratta di rudimenti molto basilari di Diritto Costituzionale.

Qui se vuoi c'è tutta la spiegazione tecnica:
http://www.malagenta.it/fnprint.php?id=104

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 16 Sep 2007 - 12:24
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freespiritinever...
messaggio 16 Sep 2007 - 12:25
Messaggio #59


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se noi volessimo costrure una bella chiesa...un bel duomo non so in arabia... approverebbero?
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Dani80
messaggio 16 Sep 2007 - 12:29
Messaggio #60


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Quale è questa sentenza della Corte Costituizionale????vorrei leggere il testo integrale.."le altre religioni possono fare tutti i patti che vogliono e non possono essere trattate diversamente dalla Cattolica" questo lo dici tu non la Costituzione
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Peve
messaggio 16 Sep 2007 - 12:46
Messaggio #61


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CITAZIONE (Galen @ 14 Sep 2007 - 13:03) *
Appunto, Concordato (che molti di noi vorrebbero vedere abolito, io per primo) che non è stato certo fatto principalmente per motivi culturali.
E poi perché, in Francia o in altri Paesi cattolici non c'è legame culturale? La differenza con l'Italia è solo che quest'ultima ha una presenza vaticana molto più forte sul territorio e conseguenti legami politico-economici.

CITAZIONE (Galen @ 14 Sep 2007 - 13:56) *
No, sei tu che fai differenze: per te è positivo un culto e negativo un altro.
Per noi, o finanziamenti a tutti o a nessuno. Meglio la seconda per quanto mi riguarda.
Il disprezzo per la Chiesa è maggiore perché qui è il culto con maggior potere temporale. Comandassero gli Imam ce l'avrei più con loro, senza per questo assolvere gli altri. E uno dei tanti motivi di disprezzo per la Chiesa è proprio lo sfruttare le radici culturali in modo bieco per fini economici. E in più si arrogano il diritto di dirci quali sono e come dovremmo gestire queste radici e addirittura il DNA. Si attacchino.

CITAZIONE (Galen @ 14 Sep 2007 - 14:10) *
Si, anzi, la prima manco avrei dovuto metterla.
Che, dovremmo sobbarcarci spese di ogni culto e setta, dai Testimoni di Geova a Scientology?? Sta minchia...
Lo Stato deve essere laico, la possibilità di lasciare l'8 per mille ai vari culti è già troppo imho.

Concordo in pieno con tutto questo, è esattamente quello cha avrei voluto scrivere io, anzi mi sa che è stato scritto anche meglio di come l'avrei fatto io (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif)

CITAZIONE (NvO @ 14 Sep 2007 - 16:37) *
...che tu lo voglia o no il cristianesimo è dentro di te. e c'è anche qualche residuo di cattolicesimo secondo me, se ci pensi bene..

In questa frase mi trovo d'accordo con NvO, il problema è che molti ne sono contenti mentre tanti altri, ma proprio tanti, non ne sono nemmeno consapevoli e confondono quel senso di cristianità latente dentro di loro con il comune buon senso, la chiesa cristiana in italia, ha fatto il più grande lavaggio del cervello di tutti i tempi, e questa IMHO è una vera tragedia per la nostra cultura...

CITAZIONE (freespiritinevery1 @ 16 Sep 2007 - 13:25) *
se noi volessimo costrure una bella chiesa...un bel duomo non so in arabia... approverebbero?

Ma che domanda del cazzo è? e se noi volessimo un processo giusto in un paese con un regime dittatoriale lo avremmo? no, non lo avremmo, quindi? dovremmo istaurare un regime dittatoriale anche in italia?
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Dani80
messaggio 16 Sep 2007 - 12:48
Messaggio #62


Gago
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Ho trovato la Sentenza:
I contributi per la realizzazione di attrezzature destinate a servizi religiosi non possono essere riservate alle confessioni religiose ex art. 8, comma 3 Cost.
a cura di Elena Griglio

Corte Costituzionale, 16 luglio 2002, n. 346

Non è lecito subordinare la corresponsione dei contributi per la realizzazione di attrezzatura destinata a servizi religiosi alla condizione che la confessione interessata abbia chiesto ed ottenuto la regolamentazione dei propri rapporti con lo Stato sulla base di un’intesa ai sensi dell’art.8, terzo comma della Costituzione

Giudizio di legittimità costituzionale dell’art.1 della legge della Regione Lombardia 9 maggio 1992, n.20 (Norme per la realizzazione di edifici di culto e di attrezzature destinate a servizi religiosi), promosso con ordinanza dal Tribunale amministrativo regionale della Lombardia

Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 8, primo comma, e 19 della Costituzione, avverso l’art.1 della legge regionale della Regione Lombardia n.20 del 1992, nella parte in cui subordina la corresponsione dei contributi per la realizzazione di attrezzatura destinata a servizi religiosi alla condizione che la confessione interessata abbia chiesto ed ottenuto la regolamentazione dei propri rapporti con lo Stato sulla base di un’intesa ai sensi dell’art.8, terzo comma della Costituzione. Il giudice a quo premette che la questione è sorta in riferimento all’istanza presentata dalla Congregazione dei Testimoni di Geova al Comune di Cremona per l’accesso ai contributi previsti nella citata legge regionale n.20 del 1992, istanza che è stata respinta dall’amministrazione comunale. Nonostante il richiamo alla sentenza della Corte Costituzionale n.195 del 1993 in cui si dichiara l’incostituzionalità dell’analoga norma contenuta nella legge 16 marzo 1988, n.29 della Regione Abruzzo, il Comune di Cremona ha infatti respinto la domanda della Congregazione dei Testimoni di Geova, escludendo che il precedente giurisprudenziale, in difetto di espressa statuizione della corte, potesse essere applicato anche al caso della legge della Regione Lombardia.
Il rimettente, pur confermando l’orientamento seguito dall’amministrazione comunale di Cremona in merito all’impossibilità di estensione analogica del precedente giurisprudenziale, richiama tuttavia i contenuti specifici della sentenza della corte Costituzionale n.195 del 1993, in cui si statuisce che la circostanza dell’avvenuta stipulazione dell’intesa dello Stato non può costituire elemento di discriminazione nell’applicazione di una disciplina legislativa volta ad agevolare la libertà religiosa dei cittadini. In caso contrario, vi sarebbe infatti una violazione del principio della parità di trattamento e della eguale libertà di culto sancito dall’art.8 della Costituzione.
Non vi è stata nel giudizio costituzione di parti, né intervento del Presidente della Giunta regionale.
La Corte Costituzionale giudica la questione fondata, ricordando che già nella sentenza n.195 del 1993 la Corte medesima aveva rilevato come un intervento pubblico volto a promuovere e facilitare le attività di culto non possa introdurre come elemento di discriminazione tra le confessioni religiosi l’esistenza di un’intesa che disciplini i rapporti con lo Stato. Le intese di cui all’art.8, terzo comma, Cost. sono infatti previste come strumento di regolazione dei rapporti tra le confessioni e lo Stato per quegli aspetti strettamente legati alle specificità delle singole confessioni o che richiedono deroghe al diritto comune, ma le medesime intese non possono rappresentare la condizione imposta dai pubblici poteri alle confessioni per il godimento della libertà di azione e di organizzazione (garantita loro dal primo e dal secondo comma dell’art.8) o per l’accesso a norme di favore riguardanti le confessioni religiose. In caso contrario, osserva la Corte, si violerebbe sia il divieto di discriminazione, sancito dall’art.3 e ribadito per le confessioni religiose dall’art.8, sia il principio di eguaglianza dei singoli nel godimento effettivo della libertà di culto. La Corte nega anche che il riferimento all’intesa possa valere, in assenza di criteri precisi di definizione delle “confessioni religiose”, come elemento oggettivo di qualificazione delle organizzazioni atte ad accedere ai contributi a favore della libertà di culto. Nonostante la presenza diffusa di un problema di qualificazione delle confessioni religiose, non è infatti possibile confondere tale problema qualificatorio con un requisito, quello della stipulazione di intese, che presuppone bensì la qualità di confessione religiosa, ma che non si identifica con essa.
Alla luce di queste considerazioni, la Corte dichiara illegittima la norma impugnata, nella parte in cui introduce il requisito della disciplina sulla base di intesa, ai sensi dell’art.8, comma 3 della Costituzione, dei rapporti dello Stato con le singole confessioni religiose, per potere usufruire dei benefici ivi previsti.


Giurisprudenza richiamata:

- sull’illegittimità del requisito della disciplina sulla base di intesa, ai sensi dell’art.8, comma 3 della Costituzione, dei rapporti dello Stato con le singole confessioni religiose, per potere usufruire dei benefici previsti a favore della libertà di culto: Corte Costituzionale, sentenza n. 195 del 1993
- sui criteri, non vincolati alla semplice autoqualificazione, utilizzati per distinguere le confessioni religiose dalle altre organizzazioni sociali: Corte Costituzionale, sentenza n.467 del 1992
- sul possibilità di prevedere diverse forme di riconoscimento a favore delle confessioni pur prive di intesa: Corte Costituzionale, sentenza n. 195 del 1993 e ordinanza n.379 del 2001
Fonte: http://www.amministrazioneincammino.luiss....o_essere_r.html

la Corte Costituzionale dal 1992 non considera l’aspetto del riconoscimento un elemento determinante in materia di edifici di culto, facendo prevalere il principio di uguaglianza davanti alla legge di tutte le confessioni religiose presenti sul territorio nazionale. Questo non vuol dire che tutte le religioni siano uguali a quella cattolica ma solo nella fattispecie specifica in materia di edifici di culto.
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Peve
messaggio 16 Sep 2007 - 12:51
Messaggio #63


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CITAZIONE (Dani80 @ 16 Sep 2007 - 13:29) *
Quale è questa sentenza della Corte Costituizionale????vorrei leggere il testo integrale.."le altre religioni possono fare tutti i patti che vogliono e non possono essere trattate diversamente dalla Cattolica" questo lo dici tu non la Costituzione

Vedi? questo, IMHO, è il motivo per cui tanta gente c'è l'ha con la chiesa, come dici tu. Perchè PRETENDETE di avere dei privilegi, su quale base poi, non si sa. La cosa che dovete capire, voi prima di tutti, è che, come diceva il vostro fondatore SIAMO TUTTI UGUALI
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freespiritinever...
messaggio 16 Sep 2007 - 12:55
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CITAZIONE (Peve @ 16 Sep 2007 - 13:46) *
Ma che domanda del cazzo è? e se noi volessimo un processo giusto in un paese con un regime dittatoriale lo avremmo? no, non lo avremmo, quindi? dovremmo istaurare un regime dittatoriale anche in italia?

certo che sei fine..

cmq anche la esistono posti "non dittatoriali.. e poi ho chiesto se il popolo approverebbero..non se lo stato approverebbe..

cmq:no!

ed ecco perchè io sto bene anche senza moschea..
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Dani80
messaggio 16 Sep 2007 - 13:07
Messaggio #65


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La Corte Costituzionale dal 1992 non considera l’aspetto del riconoscimento un elemento determinante in materia di edifici di culto, facendo prevalere il principio di uguaglianza davanti alla legge di tutte le confessioni religiose presenti sul territorio nazionale. L'uguaglianza quindi è solo in materia di edifici di culto non in tutto il resto!!!la Chiesa cattolica ha un trattamento privilegiato per il concordato. Spesso quello che scrivo viene travisato!!
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Peve
messaggio 16 Sep 2007 - 13:10
Messaggio #66


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@ free:
Vedo che non hai capito proprio niente del mio esempio, provo a rispiegartelo in modo più semplice così che, anche tu, possa capire:

Se gli altri sbagliano, dobbiamo sbagliare anche noi? o dobbiamo cercare di far crescere la democrazia e la tolleranza nel nostro paese? non sarebbe meglio ispirarsi a realtà più costruttive della nostra piuttosto che a quelle più intolleranti?

Scusa per la scurrilità non pensavo di sconvolgerti così tanto...

@Dani:
La mia risposta di prima va benissimo per rispondere anche a questa tua ultima... rileggila.

Messaggio modificato da Peve il 16 Sep 2007 - 13:12
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Senbee Norimaki
messaggio 16 Sep 2007 - 14:55
Messaggio #67


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CITAZIONE (Dani80 @ 16 Sep 2007 - 14:07) *
La Corte Costituzionale dal 1992 non considera l’aspetto del riconoscimento un elemento determinante in materia di edifici di culto, facendo prevalere il principio di uguaglianza davanti alla legge di tutte le confessioni religiose presenti sul territorio nazionale. L'uguaglianza quindi è solo in materia di edifici di culto non in tutto il resto!!!la Chiesa cattolica ha un trattamento privilegiato per il concordato. Spesso quello che scrivo viene travisato!!


E di edifici di culto si stava parlando, quindi rimane validissimo quello che dicevo.

Per i trattamenti privilegiati extra edifici di culto, sappiamo tutti quanto la Chiesa sia avvantaggiata, ed è proprio questo lo scandalo. Se è la religione più diffusa, a maggior ragione dovrebbe contare sulle proprie forze, invece di costare 9 miliardi di euro all'anno allo stato italiano.

Peraltro, senza tutti quei privilegi (scandalosa per esempio l'esenzione ICI per gli edifici COMMERCIALI) risulterebbe anche molto più simpatica e non avrebbe tutta quella schiera di anticlericali a farle i conti in tasca. In Inghilterra per visitare il British Museum non paghi, è statale, è gratis, ma per visitare Westminster paghi 20 sterline, e sul biglietto c'è scritto con orgoglio che si fa pagare perché si vuole essere totalmente indipendenti dallo Stato.
I poteri forti e i privilegi sono sbagliati, sempre, qualunque essi siano. Come vedete, tutto torna nel discorso che faccio sempre sul potere temporale.
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Skafranz
messaggio 17 Sep 2007 - 11:23
Messaggio #68


Crudele Samoano
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CITAZIONE (freespiritinevery1 @ 16 Sep 2007 - 13:25) *
se noi volessimo costrure una bella chiesa...un bel duomo non so in arabia... approverebbero?


Assolutamente no. Quindi?
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Leite
messaggio 17 Sep 2007 - 19:08
Messaggio #69


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CITAZIONE (Peve @ 16 Sep 2007 - 13:51) *
Vedi? questo, IMHO, è il motivo per cui tanta gente c'è l'ha con la chiesa, come dici tu. Perchè PRETENDETE di avere dei privilegi, su quale base poi, non si sa. La cosa che dovete capire, voi prima di tutti, è che, come diceva il vostro fondatore SIAMO TUTTI UGUALI
Siamo tutti uguali solo quando siamo orizzontali , prima no . Mettiamoci il cuore in pace su questo (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif) E non sto pensando alla Chiesa cattolica o islamica che dir si voglia. In merito all'argomento , secondo me l'importante è che queste strutture rispettino in pieno le leggi italiane e che siano costantemente monitorate dalle fdo. Qui non si tratta di libertà religiose o di derby da giocare tra religioni e Chiese diverse , si tratta invece di capire che dentro le moschee c'è una minoranza di terroristi che utilizza il paravento religioso per altri scopi. Ma soprattutto c'è una area grigia pericolosissima che a parole dice di essere contrari al terrorismo ma in coscienza simpatizza per loro. Questo lo dicono alcuni sondaggi fatti nel mondo islamico e lo ha scritto anche Magdi Allam , il vicedirettore del Corsera ... Allora l'argomento non è la religione , ma è il terrorismo che ha cellule insite nelle moschee. E' per questo motivo che sono contrario , per ora , all'apertura delle stesse. Ma non conta , perchè tanto sono già aperte , e probabilmente se ne apriranno delle nuove. Andrà a finire che succederà qualche fatto grave in giro se le cose continuano così.
CITAZIONE (Peve @ 16 Sep 2007 - 14:10) *
@ free:Vedo che non hai capito proprio niente del mio esempio, provo a rispiegartelo in modo più semplice così che, anche tu, possa capire:Se gli altri sbagliano, dobbiamo sbagliare anche noi? o dobbiamo cercare di far crescere la democrazia e la tolleranza nel nostro paese? non sarebbe meglio ispirarsi a realtà più costruttive della nostra piuttosto che a quelle più intolleranti?Scusa per la scurrilità non pensavo di sconvolgerti così tanto...@Dani:La mia risposta di prima va benissimo per rispondere anche a questa tua ultima... rileggila.
Si ma il punto è che la tolleranza di per sè non è un valore . L'intolleranza può esserlo , a volte. Dipende , il mondo è grigio non sempre bianco o nero.Allora , qui si possono avere 2 opinioni diverse.La mia è che fare ciò che dici tu significa essere un pò sprovveduti piu che tolleranti. Se c'è la reciprocità capirei anche. Ma siamo di fronte a persone che vedono la tolleranza come una debolezza ( che loro non hanno per niente ) e come un cavallo di Troia. Almeno ,una parte di loro la considera così. Poi quando chiedono di levare i crocifissi , il prosciutto dalla mensa e amenità varie , anche i tolleranti iniziano a ricredersi , ma potrebbe essere tardi.
CITAZIONE (Peve @ 16 Sep 2007 - 13:46) *
Ma che domanda del cazzo è? e se noi volessimo un processo giusto in un paese con un regime dittatoriale lo avremmo? no, non lo avremmo, quindi? dovremmo istaurare un regime dittatoriale anche in italia?
E' la domanda che si pongono circa il 70% degli italiani (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/anne-sophie.gif) Quindi piu che "del cazzo" la definirei "sensata". Il dovere di reciprocità lo vedo come assoluto. E di legalità. Ci sono alcune moschee un pò piccole , in Italia . Per questo motivo i fedeli in preghiera vanno in strada e intralciano il traffico. Ecco , prima di scrivere io consiglio vivamente sempre di provare le cose sulla pelle , dal vivo ; passare di lì , immergersi per 15 minuti nell'ambiente , poi riflettere. Comunque se a Bologna fanno quella piu grossa d'Italia , va a finire che si radunano tutti li anche da altre città.
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Dandy Rotten
messaggio 17 Sep 2007 - 19:55
Messaggio #70


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"Maiale day"? Calderoli fa una giornata dedicata a se stesso? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif)

Messaggio modificato da Dandy Rotten il 17 Sep 2007 - 19:55
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Dani80
messaggio 18 Sep 2007 - 11:05
Messaggio #71


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Calderoli (in modo sbagliato e provocatorio) solleva un problema reale: in molte moschee vengono reclutati terroristi islamici e molti imam predicano alla guerra santa e fomentano l'odio contro gli italiani e l'occidente in generale.
Riguardo alla Chiesa Cattolica le agevolazioni fiscali riguardano enti cattolici che si occupano di assistenza ai bisognosi o istruzione. Fanno un bene alla società e quindi lo stato concede a questi istituti agevolazioni.
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Senbee Norimaki
messaggio 18 Sep 2007 - 11:21
Messaggio #72


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No, le agevolazioni fiscali per gli edifici di culto e di carità nessuno li contesta. Ma le agevolazioni fiscali per gli immobili COMMERCIALI sono uno scandalo, su cui giustamente l'Unione Europea ha appena avviato una procedura di infrazione contro l'Italia.

Tieni conto che persino l'otto per mille devoluto alla Chiesa va solo al 20% a opere umanitarie, mentre tutto il resto va a foraggiare le già pingui casse del Vaticano. Senza contare che chi non firma (il 60% dei contribuenti) crede che l'8 per 1000 vada allo Stato, e invece viene ripartito in base a quello che scelgono quelli che firmano, per cui va anche quello alla Chiesa, circa al 95%.

Per essere sicuri di devolvere TUTTO l'8 per 1000 ai poveri e alla ricerca bisogna firmare per i Valdesi, gli unici che gestiscono in maniera trasparente i loro beni, e li devolvono tutti. Io per esempio non condivido quasi nulla della loro religione, ma firmo sempre per loro, perché è l'unico modo per far andare tutti i miei soldi a chi ne ha bisogno.

Sulle moschee: se è vero che i terroristi tendono a usarle come punto di riferimento per le loro attività, non è non costruendole che si mandano via i terroristi: bisogna controllarle, quello sì.

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 18 Sep 2007 - 11:29
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Dani80
messaggio 18 Sep 2007 - 11:53
Messaggio #73


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Lo Stato Città del Vaticano si mantiene grazie all'obolo di S. Pietro e ai ricavati dei turisti che visitano i musei vaticani. Una grossa fetta dell'8 per mille non va al Vaticano ma serve per il sostentamento del clero!. anche i sacerdoti hanno necessità di uno stipendio per sopravvivere e svolgere la loro missione.
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Senbee Norimaki
messaggio 18 Sep 2007 - 12:49
Messaggio #74


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Non potrebbero lavorare, come fanno per esempio i preti protestanti? O vivere solo delle donazioni? Perché debbono avere dei soldi dallo Stato?
Comunque sia, confermi che il dato "i soldi dell'8 per mille vanno ai poveri" è sbagliato: solo il 20% va a i poveri.
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Dani80
messaggio 18 Sep 2007 - 12:56
Messaggio #75


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Se i preti non hanno da mangiare come fanno ad aiutare i poveri??diventerebbero poveri anche loro e avrebbero anche loro bisogno di assistenza esattamente come quelli che dovrebbero assistere.
Precisazione: i ministri del culto protestante non sono preti e i protestanti non sono una Chiesa (vedi discussione http://www.ferraraforum.it/index.php?showtopic=11128)
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