[letteratura] Il Poeta Che C'è Negli Altri, spin-off |
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[letteratura] Il Poeta Che C'è Negli Altri, spin-off |
24 Feb 2008 - 22:21
Messaggio
#151
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Multa paucis Gruppo: Moderatore Messaggi: 9463 Iscritto il: 18 April 2005 Utente Nr.: 75 |
Grazie alla vita
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto: mi ha dato due stelle che, quando le apro, io vedo e distinguo il nero dal bianco e nell’alto cielo il fondo stellato, e in mezzo alla folla l’uomo che amo. Grazie alla vita, che mi ha dato tanto: mi ha dato l’udito che in tutto il suo raggio sente notte e giorno grilli e fringuelli, martelli, turbine, latrati, tempeste e la dolce voce di colui che amo. Grazie alla vita, che mi ha dato tanto: mi ha dato il suono e l’abecedario, come le parole che penso e proclamo, figlio, madre, amico e sentiero chiaro che mi porta al cuore di chi sto amando. Grazie alla vita, che mi ha dato tanto: mi ha dato la marcia dei miei piedi stanchi; con essi ho varcato pozzanghere e spiagge, citta’ e deserti, montagne e pianure, e la strada tua, la casa, il cortile. Grazie alla vita, che mi ha dato tanto: mi ha dato il cuore che vuole fuggire quando guardo i frutti del cervello umano, quando vedo il bene lontano dal male, quando vedo dentro il tuo sguardo chiaro. Grazie alla vita, che mi ha dato tanto: mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto; cosi’ io distinguo la pena e la gioia, i due elementi che fanno il mio canto, che e’ il vostro canto, il mio proprio canto, e il canto di tutti, il mio stesso canto. Violeta Parra Ve la metto anche in cileno, ha una bella musicalità... Gracias a la vida, que me ha dado tanto Me dió dos luceros, que cuando los abro Perfecto distingo, lo negro del blanco Y en el alto cielo, su fondo estrellado Y en las multitudes, el hombre que yo amo Gracias a la vida, que me ha dado tanto Me ha dado el oído, que en todo su ancho Graba noche y día, grillos y canarios Martillos, turbinas, ladridos, chubascos Y la voz tan tierna, de mi bien amado Gracias a la vida, que me ha dado tanto Me ha dado el sonido, y el abecedario Con el las palabras, que pienso y declaro Madre, amigo, hermano y luz alumbrando La ruta del alma del que estoy amando Gracias a la vida, que me ha dado tanto Me ha dado la marcha, de mis pies cansados Con ellos anduve, ciudades y charcos Playas y desiertos, montañas y llanos Y la casa tuya, tu calle y tu patio Gracias a la vida, que me ha dado tanto Me dió el corazón, que agita su marco Cuando miro el fruto del cerebro humano Cuando miro el bueno tan lejos del malo Cuando miro el fondo de tus ojos claros Gracias a la vida, que me ha dado tanto Me ha dado la risa y me ha dado el llanto Así yo distingo dicha de quebranto Los dos materiales que forman mi canto Y el canto de ustedes, que es el mismo canto Y el canto de todos, que es mi propio canto Y el canto de ustedes, que es mi propio canto. |
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8 Mar 2008 - 23:45
Messaggio
#152
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Al Mèi! Gruppo: Utente Messaggi: 1826 Iscritto il: 31 March 2005 Da: Ferrara Utente Nr.: 36 |
Domani sera, per chi è interessato alla poesia, serata all'ARCI Bolognesi dalle 19:30.
Vivere Ferrara per maggiori info! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/yuppi2.gif) |
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20 Mar 2008 - 15:00
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#153
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Pòch ad bòn Gruppo: Utente Messaggi: 704 Iscritto il: 15 March 2007 Età: 44 Da: Ferrara Utente Nr.: 2244 |
CITAZIONE ENVER Sento un frastuono rimbombi lontano in modo imperfetto Hai lasciato piazze piene urne vuote tremori gentili trecce sottili tracce profonde sugli zerbini dei miei pianerottoli. Mancano le tue parole sul niente il calore bagnato sporco che avevo il dispiacermi di non bastare Siamo rimasti a guardare un desiderio qualche volta noioso E non sarai mai un emozione da poco Max Collini |
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21 Mar 2008 - 04:33
Messaggio
#154
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Barbagian Gruppo: Utente Messaggi: 59 Iscritto il: 1 July 2007 Età: 41 Da: per lo più Ferrara Utente Nr.: 2616 |
Foglie cadenti
portano alla mente ciò che più non è Beccatevi questo Haiku!!! |
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21 Mar 2008 - 17:59
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#155
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Garantito al limone Gruppo: Moderatore Messaggi: 11412 Iscritto il: 1 August 2006 Età: 40 Da: SoFe (South Ferrara) Utente Nr.: 1152 |
L'amore è come il morbillo: dobbiamo passarci tutti. J. Kapla
W i baci perugina... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/yuppi2.gif) |
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23 Mar 2008 - 06:26
Messaggio
#156
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Barbagian Gruppo: Utente Messaggi: 59 Iscritto il: 1 July 2007 Età: 41 Da: per lo più Ferrara Utente Nr.: 2616 |
L'amore è come il morbillo: dobbiamo passarci tutti. J. Kapla W i baci perugina... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/yuppi2.gif) E' più bello il mio Haiku!!!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/6.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/znaika.gif) |
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2 Jun 2008 - 22:49
Messaggio
#157
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Multa paucis Gruppo: Moderatore Messaggi: 9463 Iscritto il: 18 April 2005 Utente Nr.: 75 |
Come mi si adatta bene questa poesia di Emily Dickens!
It dropped so low - in my Regard - I heard it hit the Ground - And go to pieces on the Stones At bottom of my mind - Yet blamed the Fate that fractured - less Than I reviled Myself, For entertaining Plated Wares Upon my Silver Shelf - Cadde così in basso - nella mia Stima - Che lo udii battere il Suolo - E frantumarsi sulle Pietre Al fondo della mia mente - Eppure incolpai il Fato che frantumò - meno Di quanto insultai Me stessa, Per aver ospitato Oggetti Placcati Sul ripiano degli Argenti - |
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6 Jun 2008 - 09:04
Messaggio
#158
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4335 Iscritto il: 24 September 2007 Età: 47 Da: Bondeno Utente Nr.: 2855 |
L'infinito
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare» (Giacomo Leopardi) |
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29 Jul 2008 - 11:31
Messaggio
#159
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Barbagian Gruppo: Utente Messaggi: 73 Iscritto il: 28 June 2006 Da: Ferrarea 51 Utente Nr.: 971 |
Alcune poesie di Wislawa Szymborska:
Miniatura medioevale Sulla più verde delle colline, nel più equestre dei cortei, coi più setosi dei mantelli. Verso un castello dalle sette torri, ciascuna la più alta. In testa un principe il più lodevolmente non panciuto, al suo fianco, la principessa, giovane, leggiadrissima. Dietro di loro, le dame di corte, da incorniciare, in verità, e un paggio, il più donzello, e sulla spalla del paggio qualcosa di assai scimmiesco col più strabuffo dei musetti e una codina. Seguono tre cavalieri, e ognuno si fa in quattro, e se uno ha l'aria dura, l'altro tosto ha l'aria rude, e se uno cavalca un baio, di più bai non ce n'è, e tutti come sfiorando con gli zoccoli le margherite le più al ciglio della strada. Chi è invece triste, stanco, strabico e con un gomito stracciato, manca nel modo più evidente. Nessunissimo problema borghese o contadino sotto il più azzurro dei cieli. Neanche una forca piccinissima per il più aquilino degli occhi, e nulla getta un'ombra di dubbio. Così avanzano stragraziosamente in questo realismo il più feudale. Lo stesso, nondimeno, badava all'equilibrio: gli preparava l'inferno su un altro quadretto. Ah, questo andava arci da sé. _________________________________ Un incontro inatteso Siamo molto cortesi l'uno con l'altro, diciamo che è bello incontrarsi dopo anni. Le nostre tigri bevono latte. I nostri sparvieri vanno a piedi. I nostri squali affogano nell'acqua. I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta. Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi, le scimmie gli slanci, i pavoni le penne. I pipistrelli già da tanto sono volati via dai nostri capelli. Ci fermiamo a metà della frase, senza scampo sorridenti. La nostra gente non sa parlarsi. ___________________________________ Scrivere il curriculum Che cos'è necessario? È necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si è vissuto il curriculum dovrebbe essere breve. È d'obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e malcerti ricordi in date fisse. Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati. Conta più chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all'estero. L'appartenenza a un che, ma senza perché. Onorificenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi. Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni. Meglio il prezzo del valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per cui ti scambiano. Aggiungi una foto con l'orecchio in vista. È la sua forma che conta, non ciò che sente. Cosa si sente? Il fragore delle macchine che tritano la carta. ________________________________________ Monologo per Cassandra Sono io, Cassandra. E questa è la mia città sotto le ceneri. E questi i miei nastri e la verga di profeta. E questa è la mia testa piena di dubbi. È vero, sto trionfando. I miei giusti presagi hanno acceso il cielo. Solamente i profeti inascoltati godono di simili viste. Solo quelli partiti con il piede sbagliato, e tutto poté compiersi tanto in fretta come se mai fossero esistiti. Ora rammento con chiarezza: la gente al vedermi si fermava a metà. Le risate morivano. Le mani si scioglievano. I bambini correvano dalle madri. Non conoscevo neppure i loro effimeri nomi. E quella canzoncina sulla foglia verde - nessuno la finiva in mia presenza. Li amavo. Ma dall'alto. Da sopra la vita. Dal futuro. Dove è sempre vuoto e nulla è più facile che vedere la morte. Mi spiace che la mia voce fosse dura. Guardatevi dall'alto delle stelle - gridavo - guardatevi dall'alto delle stelle. Sentivano e abbassavano gli occhi. Vivevano nella vita. Permeati da un grande vento. Con sorti già decise. Fin dalla nascita in corpi da commiato. Ma c'era in loro un'umida speranza, una fiammella nutrita del proprio luccichio. Loro sapevano cos'è davvero un'istante, oh, almeno uno, uno qualunque prima di - È andata come dicevo io. Solo che non ne viene nulla. E questa è la mia veste bruciacchiata. E questo è il mio ciarpame di profeta. E questo è il mio viso stravolto. Un viso che non sapeva di poter essere bello. ____________________________________ Nulla è in regalo Nulla è in regalo, tutto è in prestito. Sono indebitata fino al collo. Sarò costretta a pagare per me con me stessa, a rendere la vita in cambio della vita. È così che è stabilito, il cuore va reso e il fegato va reso e ogni singolo dito. È troppo tardi per impugnare il contratto. Quanto devo Mi sarà tolto con la pelle. Me ne vado per il mondo tra una folla di altri debitori. Su alcuni grava l'obbligo di pagare le ali. Altri dovranno, per amore o per forza, rendere conto delle foglie. Nella colonna Dare ogni tessuto che è in noi. Non un ciglio, non un peduncolo da conservare per sempre. L'inventario è preciso, e a quanto pare ci toccherà restare con niente. Non riesco a ricordare dove, quando e perché ho permesso che aprissero questo conto a mio nome. La protesta contro di esso la chiamiamo anima. E questa è l'unica voce che manca nell'inventario. _____________________________ Vista con granello di sabbia Lo chiamiamo granello di sabbia. Ma lui non chiama se stesso né granello né sabbia. Fa a meno di un nome generale, individuale, permanente, temporaneo, scorretto o corretto. Del nostro sguardo e tocco non gli importa. Non si sente guardato e toccato. E che sia caduto sul davanzale è solo un'avventura nostra, non sua. Per lui è come cadere su una cosa qualunque, senza la certezza di essere già caduto o di cadere ancora. Dalla finestra c'è una bella vista sul lago, ma quella vista, lei, non si vede. Senza colore e senza forma, senza voce, senza odore e senza dolore è il suo stare in questo mondo. Senza fondo è lo stare del fondo del lago, e senza sponde quello delle sponde. Né bagnato né asciutto quello della sua acqua. Né al singolare né al plurale quello delle onde, che mormorano sorde al proprio mormorio intorno a pietre non piccole, non grandi. E tutto ciò sotto un cielo per natura senza cielo, ove il sole tramonta senza tramontare affatto e si nasconde senza nascondersi dietro una nuvola ignara. Il vento la scompiglia senza altri motivi se non quello di soffiare. Passa un secondo. Un altro secondo. Un terzo secondo. Tre secondi, però, solo nostri. Il tempo passò come un messo con una notizia urgente. Ma è soltanto un paragone nostro. Inventato il personaggio, fittizia la fretta, e la notizia inumana. ___________________________________________ Un amore felice Un amore felice. È normale? è serio? è utile? Che se ne fa il mondo di due esseri che non vedono il mondo? Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito, i primi qualunque tra un milione, ma convinti che doveva andare così - in premio di che? Di nulla; la luce giunge da nessun luogo - perché proprio su questi, e non su altri? Ciò offende la giustizia? Si. Ciò offende i principi accumulati con cura? Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù. Guardate i due felici: se almeno dissimulassero un po', si fingessero depressi, confortando così gli amici! Sentite come ridono - è un insulto. In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza. E tutte quelle loro cerimonie, smancerie, quei bizzarri doveri reciproci che s'inventano - sembra un complotto contro l'umanità! È difficile immaginare dove si finirebbe se il loro esempio fosse imitabile. Su cosa potrebbero contare religioni, poesie, di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe, chi vorrebbe restare più nel cerchio? Un amore felice. Ma è necessario? Il tatto e la ragione impongono di tacerne come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita. Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto. Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra, capita, in fondo, di rado. Chi non conosce l'amore felice dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice. Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire. |
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30 Jul 2008 - 10:44
Messaggio
#160
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Pòch ad bòn Gruppo: Utente Messaggi: 704 Iscritto il: 15 March 2007 Età: 44 Da: Ferrara Utente Nr.: 2244 |
Grazie per averle postate, sono bellissime.
Alcune scuotono davvero nel profondo. "Scrivere il curriculum", "Nulla è in regalo", e "Un amore felice" alla fine hanno uno scarto fenomenale, un cambio di direzione (opposto e contrario, ma di maggior forza) che è uno shock, un vero e proprio colpo di coda, una frustata che ti intontisce, ti riporta alla brusca e dura realtà, come precipitare di schianto dopo un volo di mille metri... CITAZIONE Chi non conosce l'amore felice dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice. Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire. Questa forse le rappresenta meglio di tutte, è davvero da brividi. Messaggio modificato da Brasil il 30 Jul 2008 - 10:47 |
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8 Aug 2008 - 11:36
Messaggio
#161
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Ciocapiàt Gruppo: Utente Messaggi: 453 Iscritto il: 26 September 2007 Età: 36 Da: Granze - Padova - Veneto - Italia - Europa - Terra - Via Lattea - Universo - Infinito...ed oltre... Utente Nr.: 2864 |
Sta poesia monovocale mi prende una cifra, poi l'interpretazione che ne ha fatto Ugo Dighero è bellissima...o almeno...a me piace...mi fa sorridere e allo stesso tempo lascia stupito per l'uso della sola O.
Ho l’orto. Non sono solo, sono con otto. Con otto? Non so... Solo solo lo poso, solo lo sgobbo. Con loro otto lo colgo. Con loro otto, porco mondo, lo godo. Solo pongo orzo, sorgo, porro, pomodoro. Non con loro! Solo lo poto, lo sgombro, lo coccolo, lo contorno col fosso sgombro lo scolo, lo sormonto col dosso fo l’orco con lo storno o col topo col corvo, col colombo o col tordo... Oh, non lo scordo. Sono stronzo? No! Lo sono loro... Lo so, ho torto non ho polso con costoro o non ho bon ton: provo con Dodo, con John, con Romolo, con Rodolfo, con Ron. Propongo l’orto cos’ho: conforto? No, ho solo ‘sto coro: "Non posso, non posso... Non posso, son sotto concorso non dormo, non sono pronto ho lo scolo, non sono solo, sono solo col nonno, son morto!" Sporco mondo corrotto! Non ho conforto.... Sopporto lo scotto obtorto collo, tonto... Poco dopo controllo l’orto: ho troppo rovo troppo poco pomodoro non scorgo sorgo l’orzo non lo trovo. Solco toppo profondo? Troppo poco posto? Posto con troppo sol o troppo fosco? Bho! Do lo zolfo? No, son contro! Pomodoro... lo sogno rosso, grosso, rotondo, odoroso no, lo trovo storto mollo, morso, bolso, corroso Con foro! T’ho colto mostro morboso! Oh, non l’ho colto solo poco dopo lo scopro: sono otto! Corrono tondo tondo col loro corpo rotondo color oro. Sono otto, sono loro! Non controllo lo sconforto: do lo zolfo lo soffoco col cloro col cromo, col bromo solforoso lo sporco morbo morboso! O lo soffoco, o l’orto lo scordo morso dopo morso foro dopo foro mostro dopo mostro! Do lo zolfo! Comodo, poco costoso... No, non lo do, son contro! |
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5 Mar 2009 - 10:11
Messaggio
#162
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Pòch ad bòn Gruppo: Utente Messaggi: 704 Iscritto il: 15 March 2007 Età: 44 Da: Ferrara Utente Nr.: 2244 |
Dedicata a quelli che scrivono in "Sfoghi Part.3":
Sprecare La Vita lamentele infime e triviali, costantemente ripetute, possono far ammattire un santo, per tacere di un bravo ragazzo qualunque (me) e il peggio è che chi si lamenta nemmeno si accorge di farlo a meno che non glielo dici e perfino se glielo dici non ci crede. e così non si conclude niente ed è solo un altro giorno sprecato, preso a calci, mutilato mentre il Buddha siede nell'angolo e sorride. Charles Bukowski |
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5 Mar 2009 - 10:22
Messaggio
#163
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4335 Iscritto il: 24 September 2007 Età: 47 Da: Bondeno Utente Nr.: 2855 |
Paradossalmente hai sprecato tempo anche tu, cercando Charles Bukowski, postando la dedicapoesia !
Ed io dietro di te ho sprecato tempo a risponderti. Cazzalora ! (IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) |
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5 Mar 2009 - 10:27
Messaggio
#164
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3653 Iscritto il: 4 April 2005 Età: 36 Da: ferrara Utente Nr.: 53 |
siamo tutti degli spreconi di tempo!
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8 Mar 2009 - 20:58
Messaggio
#165
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Al Mèi! Gruppo: Utente Messaggi: 1743 Iscritto il: 3 November 2006 Utente Nr.: 1444 |
Stream of Life
The same stream of life that runs through my veins night and day runs through the world and dances in rhythmic measures. It is the same life that shoots in joy through the dust of the earth in numberless blades of grass and breaks into tumultuous waves of leaves and flowers. It is the same life that is rocked in the ocean-cradle of birth and of death, in ebb and in flow. I feel my limbs are made glorious by the touch of this world of life. And my pride is from the life-throb of ages dancing in my blood this moment. Rabindranath Tagore Messaggio modificato da CtHuLhu il 8 Mar 2009 - 21:02 |
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24 Mar 2009 - 14:46
Messaggio
#166
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Multa paucis Gruppo: Moderatore Messaggi: 9463 Iscritto il: 18 April 2005 Utente Nr.: 75 |
Anche questa mattina mi sono svegliato
Anche questa mattina mi sono svegliato e il muro la coperta i vetri la plastica il legno si sono buttati addosso a me alla rinfusa e la luce d'argento annerito della lampada mi si è buttato addosso anche un biglietto di tram e il giallo della parete e tre righe di scritto e la camera d'albergo e questo paese nemico e la metà del sogno caduta da questo lato s'è spenta mi si è buttata addosso la fronte bianca del tempo e i ricordi più vecchi e la tua assenza nel letto e la nostra separazione e quello che siamo mi sono svegliato anche questa mattina e ti amo. Nazim Hikmet Messaggio modificato da Vale il 24 Mar 2009 - 14:47 |
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24 Mar 2009 - 16:22
Messaggio
#167
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 21679 Iscritto il: 30 March 2005 Età: 41 Da: Caserma Bevilacqua - Ferrara Utente Nr.: 26 |
BELLA (IMG:style_emoticons/default/b-rabbit.gif)
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Versione Lo-Fi | Oggi è il: 8 May 2024 - 06:47 |
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