La Diarrea, Compagna A Cui Non Puoi Resistere, Racconti di situazion rovinate da lei... Opzioni

[Bagonghi]

Una volta ero in montagna in uno chalet di tutto rispetto...vin brulet,zabov con
panna montata e cacao, sole, neve, tanta allegria e una turbo passera sulla panchina di legno al mio fianco.
Nei suoi occhi si riflettevano briose e maestose le vette bianche delle ancestrali alture delle dolomiti trentine... la brezza montanara ci portava i profumi dei boschi e ci cullava nel suo seno come una mamma i suoi figli... profumo di muschio bianco e lamponi veleggiavano nell'aere insieme ai nostri sentimenti... sguardi fuggititvi tradivano una passione appena sbocciata ma irruenta come un fiume che straripa... INSOMMA C'ERA DA FAR BENE!!!!!!!!
QUAND'ECCO la prima scossa ... MICIDIALE ma breve,un forte sussulto che pensavo fosse dettato dalla passione del momento che da altro.
TAC TAC TAC TAC la seconda la terza e via un susseguirsi inarrestabile e improvviso di attacchi violenta di peristalsi più che mai spietata e puntuale.
Ansimavo.Mantanevo a mala pena la posizione eretta. Sudavo. L'orello era contratto al massimo in un tripudio idi balbettiii.
E LEI...cosa c'è caro?
E io in preda alla diarrea e con espressione al volto contorta: "zitta t***a! Lasciami solo con la mia mer*a!!!": ero fuori di me, se non si capiva.
Corro nel bagno dello chalet e ho scaricato 4 litri buoni di diarrea....MA...non c'era la luce e non mi ero accorto di non aver alzato il copritazza!!
non 'era neanche la carta igienicae mi sono pulito con le manich della giacca a vento.
Sono uscito puzznte di mer*a e lei non c'era più. E tra un sospiro e l'altro riflettevo su quanto in realtà sia impossibile tradire la diarrea e non resisterle.
LA DIARREA LA NOSTRA VèRA COMPAGNA.
E A VOI è MAI SUCCESSO NIENTE DI SIMILE?????!!!!!!

[Barone]

La seconda tragedia intestinale come anticipato ieri ha avuto come teatro il cesso di un noto bar di fe con vista sulla piazza del castello..e non aggiungo altro..
Il bruciore al sedere mi riporta indietro con la memoria ormai messa a dura prova da anni di etilismo alla bellezza di 15 anni fa' ..era una simpatica mattina di febbraio e io come di frequente capitava avevo piazzato un fuoco strategico per evitare un interrogazione dirigendomi a passo spedito verso la sala giochi. Ma cazz..,vuoi il freddo polare di quel periodo vuoi le maledizioni di chi fu interrogato al mio posto..a pochi metri dalla sala..TAC!! tremendo brontolio intestinale seguito dai soliti inconfondibili e allarmanti sintomi tipo pugnalata passante tra fegato e milza con autoreverse, sudori freddi,vertigini ecc..ecc..
Caso vuole fossi proprio di fronte alla porta di questa elegante caffetteria,entro con fare leggero ordino un caffè..(cosa da evitare come la peste ma ero ancora un novizio di scagazzate foreste) lo bevo ancora bollente il che scatena un effetto idraulico liquido per il mio già provato intestino.
Con una velata indifferenza,tradita forse da smorfie di dolore e immancabile goccia di sudore sulla tempia sinistra,chiedo delucidazioni sulla locazione del luogo di decenza o per meglio dire…dov’è il cesso!!?
Il gentiluomo dietro al bancone mi indica una porticina in fondo a sinistra,imbocco la soglia con passo deciso e noto con mio sommo piacere che il cesso in questione era appena stato lavato, tanto che i pavimenti erano perlopiù bagnati,troppo poco per farmi desistere, il dolore alla panza aumenta a dismisura,quasi sembra stimolato ulteriormente dalla vista della tazza del cesso..è terribile..
Mai visto in bagno così piccolo il water era sacrificato in un angolino malefico in cui appariva pressoché impossibile sedersi,lateralmente rasentava la parete,frontalmente non più di una trentina di centimetri e a fianco un lavandino che rendeva impossibile un eventuale approccio laterale..
Rapidamente mi calo braghe e mutande e in equilibrio sulla gamba destra con la sinistra appoggiata al muro e una mano saldamente ancorata al lavello, scarico l’inarrestabile valanga di mer*a accompagnata dal consueto concertino di scorreggie polifoniche…finalmente libero!!
Ma come ben tutti sappiamo..le disgrazie non vengono mai sole!! Infatti,dalla contorsionistica posizione assunta,per centrare la tazza necessitava un intervento divino..che puntualmente non c’è stato..,inoltre più mi guardavo attorno e più mi chiedevo dove l’ingegno di quell’architetto malato di mente e sicuramente con gravi problemi di stitichezza avesse posizionato la carta igenica..
Niente carta,niente bidet solo un lavello in mezzo alle palle e uno di quei cazzi di asciugamani ritraibili..il solo pensiero di mettermi le mutande in quelle condizioni mi raccapricciava,così usai il lavello per pulirmi e saltando l’asciugamani per completare le pulizie..io ero pulito ma il tugurio testimone della disgrazia non era da pulire..ma da esorcizzare!! mer*a ovunque,in terra, sulla tazza, sui muri,nel lavello e una sgommata degna del miglior Senna sull asciugamano..
Mi rivesto,saluto ed esco per dileguarmi nel minor tempo possibile..Da allora non metto più piede in quel posto…