Il Solenne Rito Della Piada Opzioni

[TheEgo]

Ogni weekend orde di nottambuli solcano veloci le strade della Bassa verso i centri di aggregazione delle notti gggiovani. Le discoteche? Macchè: sono i piadinari , dislocati a grappoli per città e provincia, centri nevralgici degli affamati tiratardi a caccia di qualcosa da mettere sotto i denti prima di coricarsi a letto rischiando un blocco intestinale. Non ci sono limiti di età: dal piadinaro troverete tardoadolescenti (con amico patentato, ovvio) come quarantenni. L’orario di visita è rigorosamente quello
della terza o quarta serata, dopo la prima in pizzeria, la seconda al pub e la terza in discoteca, perché il giovane che si rispetti ha le tasche gonfie di paghetta e deve scaricarsi quando può. D’obbligo è consumare la piada sul posto, formando un piccolo capannello di persone che chiacchierano: qualcuno si rifugia in macchina con la radio a boccia, qualcuno tira fuori un pallone o una chitarra e bivacca fino all’ora del Bombolone (questa è un’altra storia). Si prende il numero come al banco dei salumi, e ciò non vi turbi visto che di questo si tratta: la scelta del ripieno verte infatti in un mix letale di affettati, formaggi e salse dal clamoroso e segreto “effetto del giorno dopo”.
Prima di lasciarvi l’immancabile Top Five delle piade di Ferrara, acciocché, giornaletto alla mano possiate sempre disporre di una guida ragionata ai posti giusti ferraresi.

1. Le Checche Isteriche (viale Po ex Pittarello)
2. Pit Stop (in fondo a via Mulinetto)
3. Rock-pub “Fabbrica di proiettili” (via Erbe)
4. La patatina (vicino circolo Renfe, via Bologna)
5. Pub “Al Pustazz” (via Ugo Bassi)

(da Pulp - numero 2, maggio 2005 - http://www.ciccsoft.com/pulp)

[Fonfi]

Ovviamente le piade che abbiamo a Ferrara e provincia non vanno nemmeno confrontate con quelle che si trovano in Romagna e che vengono fatte al momento...
Comunque per quanto riguarda la nostra zona, sono un sostenitore del Baglio (solo per quanto riguarda la "pulizia" che aleggia attorno al cibo), quello da Pittarello e il Ciliegia (anche se ai lidi non ci vado quasi mai...).

Come non menzionare "Giuly e Tony", quello che intasa il nostro fegato a Natale, nelle bancarelle... B)