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> Pro-cesso Gea A Roma, si chiude il cerchio, sentenze a breve
Morpheus
messaggio 4 Dec 2008 - 22:02
Messaggio #1


Neso
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Fonte: http://www.laroma24.it/IMG/Discussione%20Gea%20melandri.doc

(Arringa difensiva dell'Avvocato Melandri)

Signor presidente, signori giudici, in mezzo a tanti avvocati importanti ritengo che il mio contributo in questo processo sarà benché minimo. Potrei tranquillamente rimettermi a tutto ciò che è già stato detto ed a ciò che sarà detto dopo di me, per questo motivo mi limiterò, sebbene non sarà una cosa molto breve, a sottoporre alla vostra attenzione alcuni aspetti di questa istruttoria dibattimentale che a mio avviso, sono importanti per capire la totale estraneità ai fatti che vengono contestati nei capi d'imputazione al signor Luciano moggi.

Così come ha fatto il pubblico ministero, vorrei tralasciare per un momento il capo A, per occuparmi direttamente delle singole condotte contestate dai capi B e seguenti.

Partiamo quindi dal capo B, il capo d'imputazione relativo al giocatore AMORUSO.

In questo capo d'imputazione l'accusa ritiene che Luciano Moggi, in qualità di socio di fatto della Gea, abbia commesso due condotte illecite:
la prima dando l'incarico a Ceravolo e Alessandro moggi di andare dal giocatore Amoruso nel corso della stagione sportiva 2001 o 2002, mentre il giocatore si trovava a Napoli, e al fine di acquisire a sua procura sportiva prospettargli la sicurezza del passaggio alla Juventus, squadra nella quale Luciano moggi svolgeva il ruolo di direttore generale;

la seconda condotta, consisterebbe invece, nel corso della stagione sportiva 2001 2002, quando il giocatore è nella rosa della Juventus, di aver imposto allo stesso il trasferimento al Perugia squadra che militava in zone più basse di classifica rispetto alla Juventus, perciò meno blasonata, costringendo tale società al pagamento dell'elevato ingaggio del giocatore.

Il pubblico ministero sostiene che gli elementi di prova a confutazione di quanto sostenuto nei capi d'accusa siano le dichiarazioni del giocatore Amoruso, oltre a quelle del testimone, persona offesa Caliendo.
Perciò, evidentemente, a nulla valgono le dichiarazioni rese dal testimone ancelotti, il quale è venuto a spiegare al tribunale quali sono i compiti di un allenatore all'interno di una società di calcio, quali sono le direttive dello stesso allenatore alla dirigenza della società con riferimento a quei giocatori dei quali ritiene di non doversi servire nel corso del campionato.

Ma a me va bene, rimaniamo concentrati su quello che sostengono Amoruso e Caliendo, perché a mio avviso, Presidente, è proprio questa la chiave di lettura di questo processo.

Noi ci siamo accorti all'esito dell’istruttoria dibattimentale come il pubblico ministero abbia riversato nei capi d'imputazione le dichiarazioni rese dalle persone offese, le stesse cose che adesso diremo per la vicenda legata al giocatore Amoruso, valgono per il giocatore Baiocco, per il giocatore Chiellini, per il giocatore Trezeguet, e vedremo che il pubblico ministero in requisitoria, ha sempre ritenuto fondamentali, aggiungo io, uniche, le testimonianze di Baldini, Antonelli, Caliendo.

Ma ciò che invece di corroborare, rende più incerto, è quello che al pubblico ministero piace chiamare l'edulcorato contenuto delle testimonianze rese dai giocatori, che non è edulcorato, ma smentisce categoricamente il contenuto delle dichiarazioni rese da Caliendo, da Antonelli, da Baldini.

Entriamo nello specifico.
Tanto per cominciare, Luciano Moggi nell'ottica del campo di imputazione, non è mai un dirigente della Juventus, ma il pubblico ministero gli attribuisce esclusivamente il ruolo di socio di fatto della Gea.

Questo dato importante perché va inteso nell'ottica della prospettiva accusatoria che come vedremo, è piena di errori, imprecisioni, congetture.

Quindi Luciano Moggi, non si sa bene come, perché il pubblico ministero non lo ha dimostrato, né mai nessun testimone lo ha detto, incarica Ceravolo ed il figlio Alessandro ad andare dal giocatore Amoruso, che si trovava al Napoli in comproprietà, e gli dice: se dai il mandato alla GEA l'anno prossimo ritorni alla Juve.

Allora:
la prima cosa importante è che il giocatore a domanda diretta del pubblico ministero, dice questa cosa non è vera, non è edulcorata, non è vera si veda pagina 75 delle trascrizioni del 3 marzo.

Il giocatore dice: io ero della Juventus, ero in comproprietà, il Napoli era andato in serie B.
Perciò era normale che tornasse alla Juventus, e il pubblico ministero glielo richiede e gli dice ma si parlò di un rientro a Juventus nel momento in cui lei revocò Caliendo ?
E il giocatore risponde: "no io della Juventus io avevo un contratto alto ed era logico che tornassi alla Juventus."

Ma allora come si spiega il fatto che non si ricolleghi la dichiarazione di Amoruso, con la logica delle cose, ossia che visto che il giocatore si trovava in comproprietà, punto primo nessuno poteva dargli certezze sul suo rientro alla Juventus. Secondo il giocatore non ha mai detto.

Allora dobbiamo andare a vedere le dichiarazioni di Caliendo, perché questa cosa è solo Caliendo che la dice, che la racconta al pubblico ministero nel corso delle indagini, e che il pubblico ministero riporta pedissequamente nel capo d'imputazione, viene chiesta in aula al testimone che la conferma, però quando viene fatto il controesame del testimone, non solo viene smentita, e adesso vedremo come, ma c'è di più.
Quando il testimone viene incalzato dalle domande in controesame delle difese, le quali gli chiedono se lui fosse a conoscenza della comproprietà tra la Juventus e il Napoli del cartellino di un suo giocatore, ed il testimone ha sempre detto di non ricordare il discorso della comproprietà, cosa che ha fatto meravigliare non solo i difensori ma anche il tribunale, ma ad un certo punto è caduto in un tranello pagina 134 del 3 marzo, il teste dice:
"io sapevo che il Napoli lo aveva preso in prestito il giocatore questa cosa della comproprietà la apprendo oggi……."

Beh ma allora se il giocatore era in forza al Napoli a titolo di prestito era ancora più scontato che ritornasse alla Juventus per la stagione successiva.


Ma questa è solamente una delle 1000 bugie che Caliendo ci è venuto a raccontare in tribunale e piano piano le tireremo fuori tutte.

Addirittura, lei presidente se lo ricorderà, il teste tergiversava sulle domande degli avvocati chiedevano se fosse a conoscenza o meno i contratti del giocatore Amoruso, se ci avesse potuto fornire i nomi di qualche suo assistito, ed il testimone non rispondeva dicendo di non ricordare, quando invece per molto meno c'è stato qualche altro testimone che è stato iscritto nel registro degli indagati per reticenza.

Perciò proprio se vogliamo seguire le indicazioni che ci ha fornito il pubblico ministero, e quindi vogliamo andare a vedere le dichiarazioni di Caliendo e di Amoruso, si trae esattamente la conclusione opposta rispetto a quella alla quale arriva il pubblico ministero nessuno, tanto meno Luciano Moggi, andò dal giocatore Amoruso a dirgli o passi alla Gea e quindi torni alla Juventus, oppure se non passi con la Gea alla Juventus non ci torni.

Passiamo ora all'episodio seguente, ossia quello dell'asserita violenza privata.

Anche qui, la difesa ha cercato di fornire al tribunale più elementi possibili per cercare di comprendere che cosa voglia dire oggi essere un dirigente di una squadra di calcio come la Juve, soprattutto alla luce dei nuovi regolamenti che hanno aumentato il potere contrattuale del calciatore, il quale può in qualsiasi momento rifiutare il trasferimento in una squadra perché se il giocatore non firma il trasferimento non si fa.

Questo a mio avviso, e non mi permetto di entrare in considerazioni giuridiche perché sicuramente c'è chi lo sa fare meglio di me e vi saprà spiegare per quale motivo questo non può essere considerata una fattispecie penalmente rilevante, ma a mio avviso è questo il punto importante.

Io non posso imporre nulla al giocatore perché se il giocatore non accetta il trasferimento, non solo il trasferimento non si fa ma io gli devo pagare lo stipendio fino a scadenza del contratto, non solo ma il giocatore se arriva a scadenza di contratto ha anche la possibilità di spostarsi a parametro zero ossia senza che la società possa percepire un solo euro dalla cessione del giocatore.

Vediamo quindi come sarebbe avvenuta questa imposizione del trasferimento al Perugia.
Il giocatore Amoruso riceve la telefonata da Alessandro il quale gli dice:

"mio padre ti deve parlare con riferimento ad un trasferimento", ed il giocatore gli dice:

"io con tuo padre non ci voglio parlare tu sei mio procuratore ci parli tu con lui",

aspetto importante: Luciano Moggi che non solo è il padre di Alessandro, ma è anche socio di fatto della Gea, quindi vediamo in che modo favorisce Alessandro.

Luciano Moggi scavalca il figlio, chiama direttamente giocatore, così come lui ha sempre detto di fare, in ogni suo intervento, Luciano Moggi vi ha sempre detto che lui del procuratore non se ne importava, lui le trattative, i rinnovi, i trasferimenti le cessioni, le faceva direttamente con i giocatori, ed anche nel caso di Amoruso nonostante il procuratore fosse figlio scavalca Alessandro e dice al giocatore una cosa ovvia," il Perugia ti vuole, alla Juve non servi neanche per la panchina", e questa cosa c'è l’ha confermata Ancelotti, "vai al Perugia, perché se non accetti il trasferimento al Perugia finisce che non giochi più."

E non giocare più per questi giocatori vuol dire perdere mercato, perdere valore. La dimostrazione di questo la da lo stesso giocatore Amoruso, quando ha raccontato la sua carriera, ed ha detto che successivamente al Perugia “è costretto” ad accettare trasferimenti al Como, al Modena, al Messina, che con tutto rispetto, non sono squadre di primo livello.

Ma questo perché, abbiamo detto che il giocatore se non accetta il trasferimento non firma il contratto, rimane alla Juventus, certo non gioca, ma non è che il contratto con la Juventus gli dà diritto a giocare gli dà diritto a percepire uno stipendio, e quello nessuno a lui glielo toglie né tantomeno nessuno gli dice guarda che non ti paghiamo.

Poi però il giocatore non è più professionalmente lo stesso che firmò il contratto plurimiliardario con la Juventus, l'abbiamo visto, lo abbiamo chiesto al giocatore quali fossero al tempo le sue prestazioni sportive, ce lo ha confermato era un momento molto difficile non segnava spesso neanche giocava, e quindi le sue pretese economiche per forza di cose dovevano essere ridimensionate.

I presidenti delle squadre nelle quali lui giocava non erano più disposti a pagare tutti quei soldi per un giocatore che non li valeva più.
Questo è confermato dal fatto che dopo il Messina il giocatore va a Reggio Calabria ed oggi in forza al Torino, cioè non è più tornato ai livelli in cui possono essere quelli che una volta Ancelotti gli ha preferito: Inzaghi Del Piero Trezeguet.

Ma poi c'è un altro aspetto importante per quello che riguarda questa vicenda di Amoruso, il giocatore ha detto che anche dopo il trasferimento a Perugia, è stato costretto ad accettare continui trasferimenti sempre da Alessandro Moggi, ma è rimasto con Alessandro Moggi.
Queste cose ce le dice oggi in tribunale quando tra i due ci sono ancora in sospeso vicissitudini legate a rapporti contrattuali non onorati, a cause civili pendenti non ancora risolte, a richieste di pagamento reciproche, al tempo non c'erano a dire del giocatore, Alessandro Moggi lo costringeva ad accettare questi trasferimenti, lui ne parlava anche con Caliendo, suo vecchio procuratore sportivo, ma non lascia Alessandro Moggi e rimane con lui altri tre anni.

Le bugie di Amoruso sono emerse anche con riferimento a un episodio che non è contenuto nei capi di imputazione: il rinnovo col Messina, il giocatore ha detto che il rinnovo non gli è stato fatto dal presidente Franza perché il presidente si era rifiutato di estromettere dal rinnovo Alessandro Moggi, e invece il presidente Franza, che non ha interessi a dire il falso in questo processo, perché noi abbiamo sostenuto che il presidente Franza, nel momento in cui entra nell'ambiente del mondo del calcio, si affida ai consigli di Luciano Moggi che nel calcio, non solo c'è da trent'anni, ma che per opinione di tutti, è l'unico dirigente che riesce a vincere tanto spendendo poco, e l'affiliazione come viene definita, i rapporti per detenere il potere del sistema calcio, la rete fittissima di scambi continui tra Juventus e Messina di giocatori che sicuramente costituisce un esempio lampante di quell'incidenza che Moggi aveva sul mondo del calcio, si è risolta in tre giocatori, 6 nel corso di cinque anni tutti hanno avuto rendimenti strabilianti.

Quando invece abbiamo sentito uno dei principali accusatori di Luciano Moggi e del suo sistema, Antonelli, che non solo ha ricoperto contemporaneamente incarichi dirigenziali all'interno di società di calcio, lasciando i propri giocatori al cognato, ma continuando di fatto a gestirne le procure, ma soprattutto abbiamo capito attraverso proprio l'esame di Antonelli che nel corso di tre anni ha avuto nove giocatori nella stessa squadra l'Ascoli, altrettanti nell'Udinese, giocatori suoi che passano al Torino nel momento in cui diventa amministratore delegato.

Io presidente non vorrei incentrare la discussione su questi aspetti, e sul modo in cui questa indagine è stata generata, però non può non essere una considerazione importante quella che è emersa nel corso del dibattimento, perché io, voglio anche pensare che, forse giustamente il pubblico ministero, nel corso delle indagini sente a sommarie informazioni persone come Baldini, Antonelli, Caliendo che gli raccontano di questi episodi.

Il Pubblico ministero questi episodi li rende capi di imputazione, sente numerose testimonianze ed ammettiamo che ritenga che queste condotte siano penalmente rilevanti.
Ma il pubblico ministero in aula ha assistito come abbiamo assistito noi a queste testimonianze e si è reso conto delle bugie che gli sono state dette da quelle persone che avevano un obbiettivo nel raccontargli tutte quelle cose e l’obbiettivo, signor presidente comunque finisca questo processo, quelle persone lo hanno raggiunto, Luciano moggi nel calcio non c'è più, la Gea non c’è più.

Il presidente Franza ha smentito l’episodio di Amoruso che improvvisamente si trova senza rinnovo contrattuale perché Franza non voleva estromettere Alessandro Moggi, il Presidente dice: "ma magari fosse rimasto, il problema come al solito erano i soldi era il giocatore che non accettava le nostre proposte, voleva troppo e io non me lo potevo permettere."

Addirittura ha spiegato nel corso dell’ultima udienza di istruttoria come alla fine il procuratore sia ininfluente laddove il rapporto tra società e calciatore sia solido, è il giocatore che si fa assistere ma nessuno può fare niente se calciatore e società firmano un contratto!
Amoruso ha detto anche lui come Caliendo tante bugie.


Capo d) Baiocco.

Anche qui capo d’imputazione:

Luciano ed Alessandro prospettano al giocatore di calcio Baiocco la possibilità di ottenere solo tramite la Gea il trasferimento dal Perugia alla Juve, revocando la procura al precedente procuratore Allegrini, il tutto sarebbe stato fatto da Gaucci, perciò qui non è più Luciano Moggi in qualità di padre di Alessandro Moggi che va dal giocatore gli dice vieni con me che ti porto alla Juventus perché lì c'è mio padre, in questo caso addirittura Gaucci, che è stato prosciolto, compie la minaccia nei confronti di Baiocco in favore di Alessandro e quindi anche di Luciano.
Questa è la costruzione del capo d'accusa.

Ora, al di là del fatto che sul punto già Gaucci è stato prosciolto dal gup sostenendo che il 513 bis non si può contestare, perché non sussiste il reato che il pubblico ministero ha inteso contestare, e solo per inciso, saremo d'accordo con il pubblico ministero, che gli atti di indagine, dal punto di vista delle contestazioni mosse nei confronti degli odierni imputati erano densi di elementi che potevano in qualche modo fare intendere che la prospettazione accusatoria non fosse del tutto campata per aria, lo ha ammesso anche il pubblico ministero che le persone sentite in tribunale hanno edulcorato le proprie deposizioni, addirittura il pubblico ministero ha dovuto iscrivere nel registro degli indagati più di un testimone o per reticenza o per falsa testimonianza, per ciò il fatto che il gup abbia prosciolto Gaucci sulla base di quelle che erano le sommarie informazioni fa capire come già un serio limite è stato posto su questa vicenda.
Ma andiamo avanti.

Il pubblico ministero dice che le prove della dimostrazione della responsabilità penale di Alessandro Moggi e di Luciano Moggi per questo capo di imputazione sono le dichiarazioni di Baiocco Allegrini di Baldini di Antonelli ed il confronto Baiocco-Baldini.

Tanto per cominciare Allegrini riferisce delle difficoltà che incontra non solo con la Juventus, ma anche con l'Inter e con il Milan, quindi evidentemente l'impressione di Baiocco è corroborata dalle evidenze.

Vogliamo ammettere che ci siano procuratori che probabilmente per la loro fama, la loro capacità, la loro esperienza hanno rapporti professionali con le grandi società di calcio, è così in tutti i campi credo, anche nella professione forense?!?

Baiocco, lo ha detto, verbale del 1 aprile pag 13 lo ha confermato lo ha sostenuto nel corso non solo della sua deposizione ma anche durante il confronto.
Nel momento in cui il giocatore che giocava a Perugia e ritiene di voler provare a fare il salto di qualità ed approdare in una grande squadra ritiene che il proprio procuratore Allegrini non fosse in grado di fornirgli una adeguata assistenza.

Questo è il contenuto della sua deposizione, stessa identica cosa viene detta da Allegrini.

Secondo il pubblico ministero invece questa è una testimonianza che ha meno valore, che edulcora il contenuto del dato oggettivo che viene fornito da Baldini e da Antonelli, loro due che riferiscono addirittura il Baldini me l'ha detto il Baiocco, e Antonelli ho parlato con Baldini del caso Baiocco, perciò noi riteniamo siano più attendibili le dichiarazioni di chi riferisce, ed abbiamo visto che tipo di interesse queste persone hanno a fare queste dichiarazioni, rispetto a quello che dice il giocatore in prima persona.

Ma quando mai il giocatore ha detto che gli è stato imposto di passare con la Gea per poter approdare alla Juventus, ma poi dov’è l'elemento di prova fornito dal pubblico ministero per dimostrare che Luciano
Moggi fosse a conoscenza del fatto che Luciano Gaucci consigliava a Baiocco che affidandosi alla Gea i propri interessi sarebbero stati curati in modo migliore????

Il confronto Baiocco / Baldini, presidente a mio avviso ha proprio dimostrato le bugie, la malafede di Baldini.

Intanto è emerso un dato allarmante visto che parliamo di regolamenti federali e disciplinari, Baiocco che è in procura con Allegrini si incontra nell'ufficio di Antonelli che non ha mandato a gestire la procura del giocatore, con Baldini direttore sportivo della Roma, e i due gli propongono di attendere la scadenza del contratto col Perugia per andare a parametro zero alla Roma.

Quindi noi dobbiamo credere a questi due soggetti che lasciamo perdere come abbiano architettato insieme al maggiore Auricchio tutta questa vicenda, ma noi dobbiamo privilegiare la testimonianza di Antonelli e di Baldini rispetto a quella del giocatore che dice che questo genere di situazione lui non l'aveva mai fatta presente al Baldini.
Ed il fatto che mi dà ragione su questo aspetto presidente, è che alla luce di questo confronto il pubblico ministero ha rinunciato al confronto con Chiellini.


Il problema del capo d'imputazione di Chiellini è un problema serio, è esattamente quello che abbiamo spiegato prima del Amoruso, è esattamente quello che stiamo dicendo ora per baiocco,
il pubblico ministero ha riportato nel capo d'imputazione relativo alla vicenda Chiellini le dichiarazioni di Baldini, facendo delle considerazioni totalmente sbagliate:

in primis perché anche lì, il giocatore è in comproprietà tra Roma e Livorno, e la Roma ce l'hanno detto il presidente Spinelli, ce l'ha detto il giocatore Chiellini, ce l'ha detto Giraudo la Roma non aveva la possibilità di fare operazioni di mercato per ciò il giocatore non viene ceduto alla Roma ma va alla Juventus, ma la cosa più grave è che nella costruzione accusatoria il pubblico ministero si affida esclusivamente alle chiacchiere di Baldini che gli dice che per acquisire la procura di Chiellini Davide Lippi promette la nazionale al giocatore diciassettenne, perché il padre era l'allenatore.
Non solo il giocatore ha smentito categoricamente, ma si è scoperto che l'allenatore della nazionale in quel momento non era Marcello Lippi, ma Trapattoni!

Questo giudice, è importantissimo, il pubblico ministero ha rinunciato al confronto ed ha chiesto l'assoluzione per il capo riguardante Chiellini perché si è reso conto che tutto ciò che stava scritto sul cavo d'imputazione erano fandonie non era vero niente era pura invenzione di Baldini.


Però noi a Baldini dobbiamo credere con riferimento a tutti gli altri episodi, all'episodio che lo riguarda personalmente, che nonostante il fatto sia prescritto, ritengo che oltre alla dichiarazione della persona offesa non abbia avuto nessun tipo di riscontro, al caso baiocco è così via.

Per tornare alla vicenda Baiocco vorrei sottolineare le trascrizioni del verbale del confronto Baiocco Baldini 19 giugno è emerso come Baiocco non ne ha mai parlato con Baldini delle questioni Procura gea moggi Juventus pag 10.

d) BLASI

Su Manuale Blasi ci sarebbe da fare un processo a parte, ma visto che è uno degli argomenti che sta più a cuore all'avvocato Prioreschi, non mi soffermerò troppo su questo capo d'imputazione, ma mi limiterò a segnalare alcuni aspetti di questa vicenda esclusivamente in relazione alla posizione di Luciano Moggi.

Quindi l'aspetto Antonelli, la cassetta registrata da Antonelli su ordinazione del maggiore Auricchio, l'attendibilità della testimonianza di Antonelli e del contenuto, di quella prova documentale saranno argomenti che l'avvocato Prioreschi illustrerà molto meglio di me.


Limitiamoci a dire che anche qui Luciano Moggi risponde della minaccia in qualità di socio di fatto della Gea, per cui il tanto ambito rinnovo contrattuale che il giocatore desidera non viene fatto al giocatore perché fin tanto che non conferisce procura alla Gea non può ottenerlo.

Allora noi qui abbiamo un giocatore che si trova con un contratto legato alla Juventus valido per quattro anni che prende € 300.000 a stagione, il giocatore prima fa una stagione a Perugia in prestito, torna alla Juventus viene nuovamente trasferito al Parma sempre in prestito ed in questa stagione a Parma il suo ingaggio arriva a € 600.000. Però cosa succede?
Succede che il giocatore per problemi di doping legati alla cocaina, viene squalificato per sei mesi e quindi non gioca per tutta la fase conclusiva della stagione.

Abbiamo già detto prima cosa succede a livello di valore di mercato ad un giocatore che non gioca.
Stessa cosa successe per Mutu, che per gli stessi problemi di Blasi è stato cacciato dal Chelsea.
Allora: il giocatore torna alla Juventus, siamo nella fase di preparazione al campionato e ovviamente il giocatore rientra con il contratto da € 300.000 l'anno, che non è ancora scaduto ma che dura ancora tutto l'anno.
Ecco quindi la preoccupazione del giocatore di dover subito rinnovare il contratto perché lui a Parma prendeva il doppio, e quindi anche le perplessità di Antonelli : sarà difficile ottenere il rinnovo contrattuale, è perché il giocatore arriva dopo una stagione dove non ha giocato, è stato squalificato ancora deve far vedere quanto vale sul campo, e Luciano Moggi riceve la telefonata di Antonelli che non sa neanche chi sia, il quale vuole parlare di un adeguamento contrattuale.

Luciano Moggi come ormai abbiamo capito tratta direttamente con il giocatore, va da Blasi e gli dice:
"tu pensa a giocare, quando sarà il momento e mi avrai fatto vedere di essere un giocatore da Juventus avrà il tuo aumento contrattuale, di al tuo procuratore di non chiamarmi più."
Per quanto riguarda il ruolo di Luciano Moggi in questa vicenda il discorso finisce qui

Luciano Moggi fino al momento in cui il giocatore non dimostra il suo valore in campo al punto che viene convocato in nazionale, fino a che il giocatore durante tutto l'anno con numerose presenze da titolare non dimostra di valere il rinnovo, non gli fa il contratto, non c’è nessun altro collegamento tra la procura alla Gea ed il rinnovo contrattuale.

Tutto ciò che non succede, ma ammesso che succeda, tra gli altri soggetti che possono essere Davide Lippi Alessandro moggi Zavaglia, Luciano Moggi non è al corrente di niente, noi siamo esattamente nel periodo in cui ci sono le intercettazioni telefoniche, tanto per cominciare dopo quel giorno di agosto Luciano Moggi non riceve più alcuna telefonata da Antonelli, questo a dimostrazione del fatto che Antonelli da settembre ottobre in poi ha solo un interesse quello di raggiungere l'accordo economico con Blasi che gli garantisca di non perdere i soldi del rinnovo contrattuale.

E poi non c'è una telefonata fra Luciano Moggi e la Gea che faccia riferimento al contratto di Blasi, anche la telefonata che il pubblico ministero ha richiamato tra Davide Lippi e Alessandro Moggi che si dicono: "guarda credo proprio che ad € 1 milioni riesco a farlo il contratto a Blasi domani sento mio padre", poi però questa telefonata non c’è la prova che Luciano Moggi fosse a conoscenza di tutte queste cose non c'è.

Ma il dato più importante secondo me, che fa capire come effettivamente anche questa vicenda sia frutto di invenzione è questo:

intanto il giocatore Blasi ha dichiarato che minacce lui non le ha ricevute, ha anche detto che il contenuto della cassetta si riferisce ad un modo per potersi scaricare Antonelli, pag 120 28 aprile : ma il dato più importante è che quando Antonelli nella conversazione registrata gli dice:
"scusa è ma se loro, inteso in senso Juventus, ci dicono che senza di me il contratto non te lo fa, allora la mia provvigione fattela pagare da loro", ed il fatto che Blasi questa cosa non la dica a nessuno né alla Juventus né tantomeno alla Gea fa capire come non fosse reale la circostanza riferita ad Antonelli.

Tanto è vero che nelle conversazioni tra Blasi e Davide Lippi, Davide Lippi gli dice:
"il problema con Antonelli è un problema tuo la cavolata l’hai fatta te e ora te la risolvi te."

Blasi si trova tra due fuochi, perché Antonelli da lui vuole un sacco di soldi e lui che si è convinto, che con Antonelli il contratto non si possa fare, ma anche questo fa capire alcuni aspetti di questi ragazzi che giocano a calcio a suon di miliardi.

Blasi figlio parla con Davide Lippi, Blasi padre parla con Zavaglia l'obiettivo è guadagnare € 1 milioni ad ogni costo, non c'è rispetto per l'amicizia, per i rapporti personali, per la professione, l'importante è ottenere il contratto con la Juve che arriva a prescindere dalla procura Gea ma soprattutto:

Luciano Moggi di tutta questa vicenda non sa assolutamente nulla non c'è uno straccio di prova ne tra le intercettazioni telefoniche né tra le dichiarazioni di Antonelli ne tra le dichiarazioni di Blasi che faccia intuire che Luciano Moggi fosse a conoscenza di questo episodio chiave: a dire del PM
anche qui d'imputazione viene riportata un'altra falsità La circostanza di portare in nazionale il giocatore solo attraverso il conferimento della procura Gea, questo aspetto il pubblico ministero se lo porta appresso dal capo d'imputazione di Chiellini perché se fosse provato da qualche parte il connubio Davide Lippi Marcello Lippi, effettivamente per la prospettazione accusatoria sarebbe un bel traguardo, ma invece no nessuno si è mai sognato di dire una cosa del genere, anche in questo caso è solo una pura congettura. Dichiarazioni di Marcello Lippi, Interrogatori Lippi

Capo e) non viene contestato Gatti

Capo f) Chiellini già detto

Capo g) Tedesco

per quanto riguarda il capo relativo al giocatore Tedesco ritengo che alla luce dell'istruttoria dibattimentale non si sia raggiunta la prova con riferimento a quella che e la contestazione viene fatta dal pubblico ministero in merito alla condotta posta in essere da Luciano Moggi.

Leggendo il capo d'imputazione si capisce che l'intervento di Moggi, sempre in qualità di socio di fatto della Gea, sarebbe avvenuto nel momento in cui la commissione agenti dei calciatori doveva decidere nei confronti del figlio soggetto a procedimento disciplinare a causa del fatto che il giocatore tedesco avesse avuto un contatto con lui mentre era sotto procura con Antonelli.

Come detto i due commissari imputati nel procedimento di Napoli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, l'unico sentito in quest'aula l'avvocato d’Amelio non ha fornito dati meritevoli di riscontro con riferimento a questo presunto intervento di Luciano, le intercettazioni riferite a quest'episodio sono state dichiarate inutilizzabili, l'unico dato oggettivo di questa vicenda è che il procedimento disciplinare si è concluso con una sanzione a carico di Alessandro Moggi di € 20.000.
Questo ad evidenziare, nel caso in intervento ci fosse stato, il potere estremo che Moggi e esercitava sul mondo calcio e su tutti gli organi appartenenti a quel settore.

Perché mi sono soffermato su questo secondo aspetto del capo d'imputazione?
Perché sinceramente con riferimento al conferimento della procura alla Gea, non riesco a capire come il pubblico ministero possa sostenere che nell'episodio Luciano Gaucci prosciolto, Alessandro Moggi e Tedesco, i quali si riuniscono a Roma Gaucci consiglia a Tedesco se vuole approdare in squadre più blasonate di andare con la Gea, Alessandro Moggi prima, ed emiliano Zavaglia poi, prospettano al giocatore un trasferimento alla Lazio, pag 91 trascrizioni del 27 marzo quindi non alla Juventus come è stato prospettato invece evidentemente a Baiocco a Chiellini a Amoruso, ma alla Lazio dove non si riesce a capire che tipo di ingerenza possa avere Luciano Moggi.
Il pubblico ministero questa cosa non ce la spiega.

Capo H) Trezeguet

Questo ritengo che sia di tutti i capi d'imputazione quello che più impressiona dal punto di vista delle congetture accusatorie ma soprattutto perché frutto della fantasia di Caliendo che si riversa interamente nel capo d'imputazione.


Il pubblico ministero dice che per guardare a questa vicenda dobbiamo considerare le dichiarazioni di Caliendo e le dichiarazioni del giocatore.

Evidentemente, aggiungo io, quello che ci hanno detto Giraudo, Capello, Alessio Secco, non sono rilevanti, i fatti portati a conoscenza di questo tribunale da parte della difesa in relazione alla vicenda legata al rinnovo contrattuale dei Trezerguet, non sono stati ritenuti dal pubblico ministero neanche meritevoli di essere trattati, o smentiti, nel corso della sua requisitoria.

I dati oggettivi raccolti nel corso dell'istruttoria dibattimentale hanno evidenziato che il giocatore arriva alla Juventus dal Monaco, con un contratto valido per quattro anni.
Passata la prima stagione, il giocatore attraverso il proprio curatore Caliendo cerca di ottenere un rinnovo contrattuale e richiedendo il doppio dell'ingaggio che percepiva.

A questo si aggiunge, altro dato che il pubblico ministero non ha considerato una provvigione di € 4 milioni per il padre del giocatore che in quel momento svolgeva la funzione di procuratore.
Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Bettega, tutti e tre ritengono che le pretese del giocatore non vadano assecondate, tutti e tre sono d'accordo per lasciar partire il giocatore perché a quelle cifre non ritengono di poter trattenere il giocatore.
Tanto è vero che solamente dopo che il giocatore accetta di rinunciare alle pretese di provvigione per il padre, gli viene fatto il contratto.

In tutto questo il pubblico ministero ci vuol far credere che il fatto che il giocatore non abbia conferito la procura al figlio sia stato elemento univoco del mancato ottenimento del rinnovo contrattuale.
E questo a dire del pubblico ministero dimostrato solamente per il fatto che il giocatore si sia incontrato con il figlio in sede alla Juventus, questa secondo il pubblico ministero è la minaccia implicita del fatto che il figlio potesse incontrare il giocatore in sede, questo il dato oggettivo secondo cui il giocatore avrebbe dovuto ritenere obbligatorio conferire la procura al figlio del direttore generale per poter ottenere l'aumento contrattuale.

Tanto è vero che Trezeguet, senza Alessandro Moggi, ma all'ultimo anno di contratto rinnova alle condizioni che vuole lui, passati altri tre anni per il nuovo nuovamente sempre aumentando i propri emolumenti, ed infine quest'anno sempre senza Alessandro Moggi rinnova nuovamente fino al 2012 sempre con aumento di ingaggio. Pag 29 dichiarazioni Trezeguet 28 febbraio.

Ma questi sono o non sono dati oggettivi?
Ma queste sono o non sono considerazioni importanti al fine di poter contestare quello che sta scritto sul capo d'imputazione?
Noi dobbiamo credere ad Antonio Caliendo, il quale a ben vedere è l'unico pagina 103 del verbale del 3 marzo che dice di aver avuto un accordo verbale con Luciano Moggi per un adeguamento contrattuale l'anno successivo se il giocatore avesse fatto bene.
Questa circostanza ovviamente il Caliendo la riferisce al giocatore il quale a questo punto trascorso il primo anno è normale che abbia un'aspettativa da parte del proprio curatore che gli aveva promesso un adeguamento contrattuale.
È anche logico che il giocatore ci rimanga male del fatto che questo adeguamento contrattuale non arrivi così come gli era stato promesso dal suo procuratore, ed è altrettanto normale che il giocatore ci dica che tra lui e il padre si è parlato del fatto che eventualmente conferire la procura la Gea forse poteva dargli qualche vantaggio, ma poi decidono di fare da soli. Pag 18
Non si capisce quale sarebbe secondo la prospettazione accusatoria l'indicazione data al giocatore che senza la procura sportiva alla Gea non avrebbe mai ottenuto il rinnovo contrattuale, questo sta scritto sul capo d'imputazione e io vorrei sapere dove abbiamo trovato riscontro di questo dell'istruttoria dibattimentale???

Noi continuiamo a credere a Caliendo, il quale abbiamo già detto quante bugie che ha raccontato sul caso Amoruso, non sapeva che un suo giocatore andava in comproprietà tra la Juventus e il Napoli, non ci ha voluto dire neanche un nome dei suoi giocatori nel periodo in cui stavamo parlando, a pagina 106 delle sue trascrizioni Caliendo dice che Trezeguet gli ha raccontato che Alessandro Moggi gli aveva garantito di fargli avere rinnovo contrattuale, altra bugia il giocatore non l'ha mai detto (pag 18), ma soprattutto Caliendo ha confermato come fosse sua intenzione costituire insieme ad Alessandro moggi la Gea, che lui fosse uno dei più interessati a creare un'organizzazione insieme ad Alessandro moggi, che ci rimane male nel momento in cui scopre dai giornali che Alessandro moggi si era legato ad altri, che tutti i riferimenti contenuti nella famosa lettera che il pubblico ministero al letto e requisitoria con riferimento all'opera di diffamazione che Alessandro moggi aveva cominciato nei propri confronti pagina 106, sono frutto di articoli di giornale che il Caliendo leggeva in quel periodo.

Il motivo per cui Caliendo perde il giocatore non è per colpa dell'intervento di Alessandro moggi, ma semplicemente perché, il calciatore ce lo ha detto: continuava a parlare con i giornali con riferimento al rinnovo contrattuale del giocatore e questo rinnovo contrattuale non arrivava mai.

Lo perde perché anche lui ha detto delle bugie, anche lui ha detto bugie nel momento in cui gli promette un rinnovo contrattuale che però nessuno gli ha promesso, il giocatore ha un contratto di quattro anni, quel contratto deve essere rispettato da entrambe le parti, con molta onestà il giocatore è venuto a dire che per lui era normale che la società facesse i suoi interessi (Pag 10 ), è talmente un professionista serio che dice che questo mancato rinnovo contrattuale non aveva ingenerato in lui nessun tipo di risentimento nei confronti della società, tanto è vero che il giocatore continua a giocare bene, continua a segnare, continua a vincere, ma comunque rimaneva deciso sulle sue pretese, tanto è vero che era pronto a trasferirsi al Barcellona squadra nella quale avrebbe ricevuto il trattamento economico che desiderava.

Non c'è stata nei suoi confronti nessun tipo di pressione, nessuna minaccia nessuna violenza intesa sia in senso sostanziale che nel senso che gli vuole dare il pubblico ministero.

Anche qui siamo in presenza di chiacchiere, gelosie e invidie, chiacchiere da bar.
Ma è Giraudo che ce lo dice, addirittura non solo con riferimento alla vicenda di Trezeguet, ma con riferimento a tutte le vicende legate ai giocatori della Juventus che gli vengono chieste, è lui che ci spiega che cosa vuol dire gestire una società di calcio al mondo d'oggi, con contratti milionari, e soprattutto in un momento in cui è un dato oggettivo che molte società di calcio rischiano il collasso finanziario, ed alcune siano già fallite proprio perché questi contratti ai calciatori sono eccessivi rispetto alle entrate che oggi percepisce una società di calcio.

Lo fa con riferimento ad una condizione che la Juventus ha rispetto ad altre squadre di calcio che invece riescono ad avere maggior autonomia sotto il profilo della trasparenza contrattuale.

Ci spiega che il fatto che la Juventus sia una società quotata in borsa a segmento star, sia proprio condizione che obbliga coloro i quali la gestiscono di una trasparenza superiore rispetto a quella che comunque avrebbero dovuto avere normalmente.
E addirittura usa lui il termine fandonie, quando parla della vicenda Trezeguet, spiega come i procuratori sportivi per loro non “LUI” che erano la dirigenza non avevano alcuna importanza, pagina 84 e 85 del suo verbale, spiega l’utilità del modulo rosso e dell'impiego di un procuratore a gestire l'acquisizione di un giocatore, fornisce a tutti quei dati oggettivi di riscontro che servono per poter dimostrare che tutto ciò che è scritto nei capi d'imputazione è frutto di congetture di convinzioni non avvalorato da alcuna logica.

Capo i) Grabbi

Anche per questo caso la contestazione che viene dal pubblico ministero è relativa ad una telefonata che è stata riferita dal giocatore nella quale Luciano Moggi avrebbe detto di smentire un'intervista rilasciata all'espresso che faceva riferimento a vicende datate nel tempo che riguardavano delle presunte pressioni da parte di Zavaglia e Alessandro per acquisire la sua procura sportiva.

Come primo aspetto è bene dire che non vi è riscontro del fatto della frase riferita, poiché tale circostanza si desume esclusivamente dalla testimonianza della persona offesa.
In secondo luogo il giocatore è stato più volte interrogato proprio sulla modalità con la quale questa frase gli è stata riportata e soprattutto nel modo in cui l’ha percepita, il giocatore ha sempre detto che non era una vera è propria intimidazione, ha fatto riferimento ad un modo di dire le cose di Luciano Moggi che non era mai quello di chi chiede per favore, ma sicuramente il giocatore non la percepisce né come una minaccia ne’ come un'imposizione, anche perché all'epoca il giocatore non era più della Juventus, e non c'era il minimo potere coercitivo che Luciano moggi poteva esercitare nei confronti dello stesso.

A ciò si aggiunga, non solo la poca credibilità del testimone il quale sentito in aula, ha chiarito come quel tipo di proposte che lui definisce pressioni che Zavaglia e Alessandro Moggi gli facevano per acquisirne la procura, le abbiamo datate 1994.

Il giocatore ha sostenuto che il mancato conferimento della procura alla Gea ha determinato prima esclusione dalla Rosa della prima squadra, ed in 1 secondo momento il trasferimento alla Ternana per un prezzo molto basso.

Poi però non solo escono fuori i problemi relativi al carattere del giocatore, al fatto che articoli di giornale proprio nella stagione 94/95 lo ritraevano responsabile di una rissa al Sestrière La sera di Capodanno, esce fuori come il giocatore nonostante la società gli proponesse trasferimenti e squadre di secondo livello come il Cosenza ed il Prato, continuasse a rifiutare questi trasferimenti con le conseguenze per la società che abbiamo già spiegato.

Ma la cosa più importante è che al giocatore è stata fatta ripercorrere la propria carriera ed abbiamo scoperto che prima del famoso trasferimento alla Ternana ce ne sono stati tanti altri, ma il giocatore ha ritenuto che solamente in quel caso la colpa fosse da addebitare al mancato rilascio della procura Zavaglia!

Ecco presidente, anche la testimonianza di Grabbi è perfettamente in sintonia con le testimonianze di quelli che il pubblico ministero ritiene testimoni fondamentali in questo processo, tutta questa parte sicuramente non ha attinenza con la contestazione del capo d'imputazione, ma certamente con riferimento all'attendibilità del teste, e ripeto, in quanto persona offesa, la frase da lui riportata ha necessità di un ulteriore riscontro, ma poi abbiamo visto come, il 90% delle persone sentite in questo processo hanno dato importanza ed addirittura hanno ritenuto o considerato fatti notori, circostanze riportate sui giornali, quello che voglio dire è che per loro nell'ambiente calcio, ciò che viene scritto dai giornali di settore diventa verità, ecco quindi che l'interesse che poteva avere Luciano Moggi nel capire quanto il contenuto di quell'intervista fosse reale, sentendosi rispondere risalivano addirittura molti anni prima ha interesse a dire al giocatore smentiscila, perché se no domani e i giorni a seguire mio figlio viene tormentato dalla stampa con argomenti che, come ne è un esempio questo processo, erano di estrema attualità.

l) Baldini

Prescritto. Non c’è riscontro solo lui che ha detto un sacco di bugie nel processo, che faceva le riunioni con Antonelli per prendere a parametro zero Baiocco che aveva ancora un anno di contratto, che si incontrava per i lunghi caffè con Auricchio e che quando sentiva qualcuno che si doveva lamentare per le invidie e le gelosie che nutriva nei confronti della Gea , li spediva a via inselci….

Insomma sempre lui che ha approfittato dell’ingenuità di Luciano Moggi in aula che era affianco a me e che quando il Baldini ha detto che non aveva mai visto il Maggiore Auricchio se non quella volta o al massimo un paio, L.M. ha sorriso e gli ha detto “ se non l’hai mai visto” . e Baldini furbissimamente ha attirato l’attenzione del Presidente che aveva coperta la visuale dall’Avv. Prioreschi per continuare con la sua manfrina: dicendo che L.M. gli faceva gesti minacciosi…
Io non voglio giustificare anche questi atteggiamenti di L.M. però ritengo che sia assolutamente comprensibile l’atteggiamento molto “ADIRATO” di chi per colpa di queste persone si trova senza lavoro, si trova ad aver rinunciato a ciò che aveva costruito con le capacità, di chi si trova imputato per associazione a delinquere.
Ma se questi sono i fatti per i quali siamo a processo, se tutto il polverone che si è alzato ha generato questo????
Ma veramente possiamo concedere a L.M. almeno di alterato con Baldini e Co.

m) Fresi

Altro esempio in cui il pubblico ministero si è sbagliato: viene contestato questo capo d’imputazione a Luciano Moggi che non solo non compare da nessuna parte, neanche come figura che aleggia alle spalle di Gallo che da quello che sembra proferisca la famosa frase se non vai a Perugia torni a giocare in montagna, ma il giocatore a domanda ha risposto che sono stati A.M. e P.G. addirittura pag. 99 della sua testimonianza 26 febbraio dice di non aver mai parlato con nessuno della dirigenza in relazione al trasferimento…. Quindi come Amoruso….sembra strano abbiamo sempre detto che L.M. era costretto a minacciare tutti per accettare i trasferimenti e qui addirittura vengono trasferiti senza che possano fare nulla, senza rifiutarsi!!!

Quindi deduco che A.M ad un certo punto diventa L.M. nel capo d’imputazione, ma l’associo ad un errore di distrazione.

Poi si scoprirà che non solo Fresi era contento di andare al Perugia, ma ha anche festeggiato con il povero Gallo, è stato invitato a casa, ma soprattutto Presidente io vorrei ritirare fuori un passaggio della trascrizione di Fresi pag. 101 che a mio avviso è importante sotto il profilo della violenza privata, cioè Lei ad un certo punto dopo aver sentito tutte le doglianze di Fresi che ha guadagnato miliardi in tutte le squadre e che è andato in causa con la Gea per le provvigioni e nonostante abbia perso il contenzioso non intende pagare, Lei chiede ma mi faccia capire lei per minaccia, intende che avrebbe dovuto accettare il trasferimento al Perugia sennò sarebbe rimasto lì alla Juventus senza giocare, anche se continuava a prendere lo stipendio? Ed il G. si. E Lei perfetto ho capito.
Quindi io credo che altre considerazioni sul punto data la domanda del Presidente, io non sia tenuto a fare, e sicuramente spunti di riflessione sulla questione giuridica in questione, lungi da me.

n) o) Boudiansky Zeytulaev

leggere pag. 19 delle trascrizioni di boudiansky che parla di tutti e tre i russi

punto primo: loro raccontano che al momento in cui si trovano alla Juventus per firmare il contratto A.M. gli dice passa alla Gea, passa alla Gea siamo un a società forte, avrai possibilità di venire in grosse squadre, sostanzialmente sponsorizza il suo operato.
Quando poi il pm passa a chiedergli delle pressioni da parte della Juventus, gli chiede ma quindi voi lo firmaste il contratto con la Juve ? e lui :no perché volevamo tornare in Russia, ed infatti siamo tornati in Russia poi però siamo andati alla Reggina.

Quindi leggere pag 19 “ quindi si sono state pressioni per farci rinnovare il contratto…. Il contratto è con la Juve, non c’entra niente la procura!! Ceravolo anche dopo si capisce, gli dice firmate con noi siamo forti siamo potenti, siamo la Juve!!!poi a peg 30 dello stesso verbale alle domande dell’avv. Verri improvvisamente sparisce anche Ceravolo, viene ricordato al giocatore che all’appuntamento al Concorde c’era Leonardi, perciò prima il giocatore dice no ma Ceravolo mi diceva di firmare con la Juve ma anche con la Gea, poi però si rende conto che forse non è così ed improvvisamente non c’era più Ceravolo.

Ma comunque non è questo che interessa me, personalmente quanto che come al solito, non si riesce a capire dove il PM ritiene che sia provato il collegamento Luciano Moggi – GEA, cioè ammesso e non concesso che Luciano Moggi avesse detto ai giocatori firmate con la Juve perché siamo forti siamo potenti, come si lega questo alla procura della Gea???

Io sinceramente anche in questo caso vedo tanti fantasmi senza un reale criterio di collegamento.
Russi – spontanee dichiarazioni di Moggi ( spiegare Rodella) legge 91, Trabucchi cerca di convincere i giocatori che avevano il contratto con la Juve che potevano andare via, e infatti vengono portati in giro per l’Italia a fare provini ma quando si accorgono che nessuno li prende ritornano alla Juve, questo lascia il tempo che trova nella sostanza, ma fa comprendere il senso delle riferite “minacce” si voleva convincere i giocatori a rimanere alla Juve….
GEA non c’entra nulla o quanto meno Luciano Moggi non si interessava a questo.

Frase di L:M: a Zeytulaev pag. 43 quando il giocatore gli chiede di poter tornare in Russia:
L.M. : "ti abbiamo cresciuto qui tre anni, se poi torni in Russia farai fatica a trovarti la squadra…."

È una minaccia????... anche perché subito dopo gli viene chiesto: come si concluse?
"No niente ne abbiamo parlato in maniera tranquilla e sono tornato a giocare coi miei compagni…"

Problemi come al solito di soldi: il Trabucchi aveva detto loro che gli avrebbero aumentato il contratto, e L.M. non aumenta il contratto, allora i giocatori visto che cambia la legge che non consente più di tesserare per 5 anni i minorenni da la possibilità a Trabucchi di intentare la causa contro la Juve ….
Che la juve vince visto che al tempo si poteva fare e quindi i giocatori iniziano a convincersi che dovevano andare a cercare fortuna altrove.

Pag. 45 Si è pentito delle scelte che ha fatto quando ha firmato con la Reggina?
No, alla fine ho fatto quello che volevo io sono tornato in Russia e poi sono andato alla Reggina non mi potevo pentire… allora contestazione, nella quale il PM gli dice di tutto e di più, che si ripensava alla frese di L.m. che se ne sarebbe pentito e il teste ah è vero ho detto quello, allora si lo ribadisco…. Allora aggiunge: allora io costretto a fare carriera in italia perché in russia non posso più andare, costretto a giocare in italia allora si pentito!!!
Cioè poveraccio ora fa il calciatore in Italia e deduco che visti i compensi che abbiamo sentito non so se in Russia percepiscono lo stesso o hanno più raziocinio, però poveraccio che poi Moggi è così potente che addirittura non lo fa più tornare neanche in Russia….

Nigmatullin c’è solo la testimonianza di Trabucchi manca il riscontro del giocatore

A questo punto Associazione.

Luciano Moggi, secondo la prospettazione del Pubblico Ministero è socio di fatto della GEA , lo si capisce dalle cravatte di Marinella, dalla deposizione del Maggiore Auricchio ma soprattutto dall’intervento di L.M. per la scelta dell’allenatore De Canio quando il presidente del Siena De Luca licenzia Simoni.

Benissimo allora noi ci riprendiamo le dichiarazioni di Perinetti Casoni che allora era il Direttore sportivo del Siena e lo abbiamo chiesto a Lui come è avvenuto l’episodio pag 158 P.C viene sentito il 31 marzo e spiega intanto i motivi per cui mandano via Simoni, stavano andando male, Simoni stava male fisicamente, non seguiva la squadra negli allenamenti.

Tanto per cominciare pag. 158 sempre scelta del Presidente De Luca l’allenatore Simoni.
In una giornata il presidente e P.C. si sentono e decidono di cambiare allenatore, allora P.C. dice al presidente chi c’è disponibile? E P.C. propone Reja Mondonico De Canio.
Il presidente dice il primo e il secondo non mi interessano sentiamo per De Canio.

Pag. 161 amicizia e rapporti con Moggi sia di P.C. che di De Luca, pag 163 164 si svolge la trattativa, a trattativa conclusa il presidente chiama L.M. che è di Monticiano Siena e gli dice o alla fine l’ho preso, certo l’ho pagato tanto speriamo bene!!!

Poi si va avanti e si chiede al teste ma dopo De Canio che cosa è successo? 1 anno e mezzo con De Canio poi la scelta è stata Beretta o Gasperini? Scelto Beretta, e Gasperini di chi è? GEA!!!! Dimostrazione che se L.M. interviene o se L.M. è socio di fatto della GEA ma allora lo fa sempre.

Testi a difesa: se è vero che ho trovato il metodo dell’imporre la procura sportiva di mio figlio ai miei giocatori, o ai presidenti con i quali ha stretto un rapporto amicale nel corso della mia carriera, o lo faccio sempre o non lo faccio mai.
Come con i giocatori, lo faccio con Baiocco o lo faccio con Del Piero, con Ibraimovic, con Nedved con Buffon..
________________________________________________________________________________
______________________________

A me sembra che i più scorretti nella vicenda siano Baldini e Antonelli.....poi oh, se voi volete a tutti i costi continuare a dire "Moggi Maiale che comandava il calcio italiano" fate vobis, ma mi pare che in questo post i FATTI raccontati siano ben altri...
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CtHuLhu
messaggio 22 Jan 2009 - 02:06
Messaggio #51


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CITAZIONE (2pac @ 9 Jan 2009 - 01:03) *
Dite a Morpheus, che non mi legge perchè a furia di essere smentito - insieme alle sue voci di uccelli e uccellini di equivoca natura - mi ha messo in ignore, di leggere un paio di libri di Carlo Petrini e poi tornare a postare qui sopra, con la lucidità necessaria per parlare di tutta la merda che Luciano Moggi ha costruito prima di essere bellamente scoperto e giustamente condannato (e badate bene, ho scritto Moggi e non Juventus, perchè i bianconeri in questa situazioni sono solo vittima passiva di un sistema delinquenziale come quello messo in atto dal suo ex direttore generale).
Poi lo so già dirà che Carlo Petrini è un fallito, è manovrato da qualche potere oscuro anti Moggi ecc ecc, ma il mio tentar non nuoce per riportare Morphy sulla retta via.

Saluti e baci, Tuppy




CITAZIONE (2pac @ 10 Jan 2009 - 15:02) *
LOL


Io fossi in Potty metterei delle limitazioni oltre che ai pr anche a Morphy quando parla di Lucianone.
In effetti ci vuole del coraggio per postare un intervista simile.
Poi leggo la fonte ed è www.ju29rubentus.com, e allora mi spiego tutto.
Si si, direttò, non mollare mai. (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
Mo fat tusar ti e Moggì valà. (IMG:style_emoticons/default/rofl.gif)


(IMG:style_emoticons/default/icon_wink.gif) (IMG:style_emoticons/default/00000002.gif)



(IMG:style_emoticons/default/icon_smile.gif)

CITAZIONE
La Juve lo presta al Parma. Lì risulta positivo al doping: otto mesi di squalifica. Rientra alla Juve nell'estate del 2003, non proprio in pompa magna. E subito Stefano Antonelli, a nome di Blasi, incredibilmente telefona: vuole per il suo assistito aumento e proroga del contratto. Moggi dice: niente da fare, con te non parlo, prima il giovanotto deve dimostrare di meritarsi sul campo soldi e nuovo contratto. Il mediano gioca bene, ottiene l'una e l'altra cosa. Testimonierà a favore di Moggi. Il giudice prende invece sul serio la testimonianza di Antonelli.



Questa mi sembra invece una bella stronzata....le cose sono andate diversamente e basterebbe non bendarsi gli occhi e guardare solo nella direzione in cui fa più comodo. E' una casualità il nuovo ingaggio dopo che ha smollato Antonelli ed è passato sotto la Gea???? Ma per piacere.... ah mi raccomando dimmi anche che ha ritrattato in aula... ah cavolo il suo procuratore è Lippi... (IMG:style_emoticons/default/serio.gif)

Guarda in tutta sincerità se parli di scudetti tolti ingiustamente alla squadra Juve allora si può ragionare perchè sono convintissimo che quella squadra avrebbe vinto tutto senza nessun aiuto esterno..... ma voler far uscire pulito Moggi da certe vicende è inverosimile e lo sai benissimo anche tu...

(IMG:style_emoticons/default/00000002.gif)

Messaggio modificato da CtHuLhu il 22 Jan 2009 - 02:07
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ale__1984
messaggio 22 Jan 2009 - 03:13
Messaggio #52


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visto come vanno le cose in italia e visto soprattutto come si è svolto l'altro processo non mi meraviglierei se ci fossero sorprese.
quello che voglio sapere IO è perchè ci sono intercettazioni di alessandro moggi e ilaria d'amico e non ce ne sono di squadre come la roma che regalavano rolex agli arbitri. ma anche solo una telefonata in cui un cazzo di dirigente dell'inter o del milan che chiama i designatori per fare gli auguri di buon onomastico, è IMPENSABILE che non sia stato intercettato niente.
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2pac
messaggio 22 Jan 2009 - 10:42
Messaggio #53


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Il Milan infatti è stato intercettato. 30 secondi di versi gutturali e una quarantina di punti in meno in classifica (che non ci hanno impedito di vincere la Champions, alla faccia di tutti sti stronzi)...
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Morpheus
messaggio 22 Jan 2009 - 18:39
Messaggio #54


Neso
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CITAZIONE (CtHuLhu @ 22 Jan 2009 - 02:06) *
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Questa mi sembra invece una bella stronzata....le cose sono andate diversamente e basterebbe non bendarsi gli occhi e guardare solo nella direzione in cui fa più comodo. E' una casualità il nuovo ingaggio dopo che ha smollato Antonelli ed è passato sotto la Gea???? Ma per piacere.... ah mi raccomando dimmi anche che ha ritrattato in aula... ah cavolo il suo procuratore è Lippi... (IMG:style_emoticons/default/serio.gif)

Guarda in tutta sincerità se parli di scudetti tolti ingiustamente alla squadra Juve allora si può ragionare perchè sono convintissimo che quella squadra avrebbe vinto tutto senza nessun aiuto esterno..... ma voler far uscire pulito Moggi da certe vicende è inverosimile e lo sai benissimo anche tu...

(IMG:style_emoticons/default/00000002.gif)

quindi tu da manager di una squadra di calcio avresti dato immediatamente l'aumento d'ingaggio ad un giocatore che era FERMO da ben 8 mesi senza nemmeno averlo visto giocare una partita da titolare.

bene, ne prendo atto....saresti un ottimo DS per una squadra come l'inter, dove la filosofia è "paga il giocatore sempre almeno 3 o 4 milioni l'anno anche se è un bidone o un rottame". Strategia ottima per prosciugare le casse del club e bruciare giocatori e talenti, ma pessima per una qualsiasi squadra di calcio che non ha le risorse economiche del pertoliere accattone.

Blasi ha cambiato procura, vero....ma in tribunale ha detto di non aver mai ricevuto nessun tipo di pressioni da chicchessia per cambiare procuratore, mentre antonelli sostiene di sì. E' stato inoltre dimostrato in tribunale che Antonelli e Baldini hanno raccontato un sacco di cazz.ate....quindi dove sta la verità?

Sarà sicuramente colpa di Moggi che ha intimidito blasi a sufficienza per farlo deporre a suo favore, certo...

CITAZIONE (ale__1984 @ 22 Jan 2009 - 03:13) *
visto come vanno le cose in italia e visto soprattutto come si è svolto l'altro processo non mi meraviglierei se ci fossero sorprese.
quello che voglio sapere IO è perchè ci sono intercettazioni di alessandro moggi e ilaria d'amico e non ce ne sono di squadre come la roma che regalavano rolex agli arbitri. ma anche solo una telefonata in cui un cazzo di dirigente dell'inter o del milan che chiama i designatori per fare gli auguri di buon onomastico, è IMPENSABILE che non sia stato intercettato niente.

quelle intercettazioni ci sono eccome, solo che nel 2006 non sono state fatte uscire dalle procure.
quel lavoretto è stato fatto ad hoc.
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CtHuLhu
messaggio 22 Jan 2009 - 19:43
Messaggio #55


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CITAZIONE (Morpheus @ 22 Jan 2009 - 18:39) *
quindi tu da manager di una squadra di calcio avresti dato immediatamente l'aumento d'ingaggio ad un giocatore che era FERMO da ben 8 mesi senza nemmeno averlo visto giocare una partita da titolare.

bene, ne prendo atto....saresti un ottimo DS per una squadra come l'inter, dove la filosofia è "paga il giocatore sempre almeno 3 o 4 milioni l'anno anche se è un bidone o un rottame". Strategia ottima per prosciugare le casse del club e bruciare giocatori e talenti, ma pessima per una qualsiasi squadra di calcio che non ha le risorse economiche del pertoliere accattone.

Blasi ha cambiato procura, vero....ma in tribunale ha detto di non aver mai ricevuto nessun tipo di pressioni da chicchessia per cambiare procuratore, mentre antonelli sostiene di sì. E' stato inoltre dimostrato in tribunale che Antonelli e Baldini hanno raccontato un sacco di cazz.ate....quindi dove sta la verità?

Sarà sicuramente colpa di Moggi che ha intimidito blasi a sufficienza per farlo deporre a suo favore, certo...


quelle intercettazioni ci sono eccome, solo che nel 2006 non sono state fatte uscire dalle procure.
quel lavoretto è stato fatto ad hoc.


Ma chi diavolo ha scritto che dovevano rinnovarglielo a caso??? Non girare attorno a quello che ti ho detto rispondendo con frasi da bambino di 3 anni per piacere..... se sei così informato come dici non dovresti avere le fette di prosciutto sugli occhi....

Blasi ha avuto il rinnovo dopo che ha cambiato procura. Punto. Antonelli e Blasi sono stati intercettati varie volte e Blasi sosteneva di aver avuto pressioni da Moggi e da alcuni esponenti Gea per passare sotto la procura di Lippi. Questo è stato portato in aula e non me lo invento di sana pianta. Mi sbaglio forse???? non è così???

Chi è l'idiota che in aula, avendo ancora come procuratore Lippi, non cambierebbe versione inventandosi altro??? O sono tutte casualità?

Se mi rispondi ancora in quella maniera infantile mi dai solamente ragione nel pensare che tu non sei qui a riferire fatti o a ragionare ma solo x sputtanare che è ben diverso....
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Morpheus
messaggio 22 Jan 2009 - 20:01
Messaggio #56


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CITAZIONE (CtHuLhu @ 22 Jan 2009 - 19:43) *
Ma chi diavolo ha scritto che dovevano rinnovarglielo a caso??? Non girare attorno a quello che ti ho detto rispondendo con frasi da bambino di 3 anni per piacere..... se sei così informato come dici non dovresti avere le fette di prosciutto sugli occhi....

Blasi ha avuto il rinnovo dopo che ha cambiato procura. Punto. Antonelli e Blasi sono stati intercettati varie volte e Blasi sosteneva di aver avuto pressioni da Moggi e da alcuni esponenti Gea per passare sotto la procura di Lippi. Questo è stato portato in aula e non me lo invento di sana pianta. Mi sbaglio forse???? non è così???

Chi è l'idiota che in aula, avendo ancora come procuratore Lippi, non cambierebbe versione inventandosi altro??? O sono tutte casualità?

Se mi rispondi ancora in quella maniera infantile mi dai solamente ragione nel pensare che tu non sei qui a riferire fatti o a ragionare ma solo x sputtanare che è ben diverso....

Sì, ti sbagli.

Le fette di prosciutto sugli occhi casomai le avrai TU che continui a sostenere palesi falsità.

I FATTI dicono che il sig. Blasi Emanuele è andato in tribunale e sotto giuramento ha dichiarato che non ha mai ricavuto pressioni da chicchessia per cambiare procuratore, punto. Il resto sono solo chiacchere da bar. E questo lo dicono le deposizioni, non le intercettazioni!!!

Spiegami per quale motivo Blasi avrebbe dovuto raccontar frottole in tribunale per evitare di sputtanare lippi....aveva paura che lo ammazzasse forse? O che suo papà non lo chiamassa più in nazionale? ancora con sta storia delle convocazioni??? ma finiamola, su...e cerchiamo di capire che se blasi non va in nazionale non è certo per colpa di moggi e della GEA, ma per il semplice motivo che ci sono parecchi centrocampisti italiani più forti di lui.

Se dovessimo condannare tutti sulla base delle intercettazioni telefoniche avremmo l'85% di cittadini in galera.
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CtHuLhu
messaggio 22 Jan 2009 - 20:29
Messaggio #57


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Quindi per quello che ti fa comodo è giusto far sorgere dubbi (la grande montatura interista (IMG:style_emoticons/default/ahsisi.gif) ) e invece quando si tratta di andare oltre l'apparenza nel caso che ti ho esposto allora non va + bene? Ci fidiamo tutti di Blasi perchè ha giurato? eh no poverino non aveva mica conflitto di interessi (IMG:style_emoticons/default/serio.gif)

E oltretutto hai anche sviato il punto cardine del mio discorso come al solito.... bah....

Mi sembra di sognare.....

Tra l'altro non ho ancora capito la tua posizione sulle intercettazioni.... ti piacciono oppure no? Valgono secondo le tue regole o no? Oppure ti servono ogni tanto solo quelle di Facchetti?

Messaggio modificato da CtHuLhu il 22 Jan 2009 - 20:33
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Morpheus
messaggio 22 Jan 2009 - 21:39
Messaggio #58


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vedi, caro mio....la mia opinione è molto semplice: nelle intercettazioni non c'è UNA MAZZA da nessuna parte.

non vi è prova di un solo illecito in quelle telefonate, come sono convinto che non ci sarà nessuna prova di illecito nelle telefonate che prossimamente usciranno da napoli.

qualcuno 2 anni fa ha pescato dal faldone le trascrizioni che gli facevano comodo e le ha date in pasto ai cani montandoci sopra una forca mediatica senza precedenti. Persino gente come Olindo Romano e Rosa Bazzi, che, giova ricordarlo, hanno tagliato la gola e dato fuoco a un bambino di 3 anni a sangue freddo (secondo la sentenza di primo grado), sono stati trattati con più riguardo di Luciano e Alessandro Moggi dai media...addirittura si è arrivati perfino a sputtanare la vita privata di Alessandro con la pubblicazione di un suo tentato flirt con la D'amico. Una cosa a parer mio VERGOGNOSA.

sull'onda del sentimento popolare si è messo in piedi un pro-cesso sportivo che tutto aveva meno che una parvenza di serietà. sentenze pubblicate entro 15 giorni con ben 5 minuti di tempo per gli avvocati della difesa di presentare le loro memorie difensive e perfino negando loro la possibilità di presentare prove a loro discolpa. Il guaio è che alla fine le prove della colpevolezza manco sono state trovate e ci si è dovuti inventare un nuovo reato sportivo sul momento (lo ha detto lo stesso Sandulli poco tempo fa) per poter codannare gli imputati, perchè ormai non si poteva uscire dal tribunale e dire a tutta italia "scusateci, l'abbiamo fatta fuori dal vaso...stavamo solo scherzando".

Faccio un esempio pratico: Il tuo vicino di casa viene trovato morto. Si stabilisce che è morto alle 20:00. Tu vieni accusato di averlo accoppato perchè ti stava sulle balle. Ti processano accettando in blocco le prove dell'accusa tipo vecchie telefonate incazzevoli perchè lui faceva casino la notte (bastardo smettila di far casino altrimenti ti gonfio di botte!) e la corte non ti permette di presentare come prova uno scontrino in tuo possesso battuto alle 20:05 del giorno del delitto in un bar a 30 km da casa tua.

Nel frattempo la stampa pubblica le telefonate, il paese ti dà in blocco del porco e dice che meriti l'ergastolo. Dulcis in fundo i giornali suggeriscono la sentenza alla corte pubblicandola il giorno stesso in cui si attende la sentenza.

Vieni condannato sulla base delle telefonate, le quali provano sicuramente che il tuo vicino ti stava abbondantemente sullo scroto, ma non dimostrano affatto che sia stato tu ad accoltellarlo.

2 anni dopo si riapre il processo. Si ascoltano testimoni, si acquisiscono nuove prove, si riesamina il caso e........VIENI ASSOLTO IN FORMA PIENA.

Nel frattempo però ti sei fatto 2 anni di carcere e non puoi più uscire di casa perchè altrimenti la gente ti lincia.

Tu come ti sentiresti?

Bene, immagino.....o no?




Aggiungo anche questo:

Giuliano Pisapia (avvocato, interista)

«Nessuno ha sottolineato che qui i giudici decidono solo sugli atti portati in aula dalla pubblica accusa. Leggo l'articolo 37 del codice: "Il dibattimento si svolge in contraddittorio tra la procura federale e le parti... Al termine del dibattimento il rappresentante della procura formula le proprie richieste". Bene, qui il dibattimento non c'è stato. Perché il dibattimento è il luogo dove si verifica la tesi accusatoria e si forma la prova». Alle difese non è stato consentito di produrre prove, di citare testimoni (come anche ammetterebbe lo stesso art.37). E la pubblica accusa ha formulato le sue richieste di condanna ancor prima che iniziasse il dibattimento! Come succedeva in Unione Sovietica...



Dott. Giuseppe Benedetto - ex giudice sportivo

Come si fa a portare avanti un processo senza alcun criterio oggettivo? C'è una cupola che ha condizionato il campionato senza condizionare le singole partite.
E poi Guido Rossi ha avuto la non proprio eccellente idea di nominare tutti i nuovi giudici praticamente alla vigilia del processo. Ma non sono stati sostituiti solo i magistrati. È stata direttamente rivoluzionata tutta la Caf. Sono stati cambiati anche gli avvocati. Se io dovessi essere processato da un giudice nominato dal mio accusatore e che durante la camera di consiglio pensa pure di andarsene in Parlamento a spiegare cosa è l'etica e cosa è un sistema pulito e sano, io sinceramente non starei tanto tranquillo.
Quindi, o il processo è una farsa oppure qui ognuno fa un pò come crede sia giusto fare. Non sono state rispettate neanche le regole e sono state utilizzate modalità piuttosto anomale nella strutturazione del processo.
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CtHuLhu
messaggio 22 Jan 2009 - 21:46
Messaggio #59


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Si ma il punto è un'altro e lo sai anche tu.... stai cercando di far passare per pulite alcuni delle persone più merde che esistano....

Ora ti faccio delle domande e rispondimi sinceramente.... sulla base di quanto sai credi davvero che non siano state fatte pressioni su dei giocatori per passare alla Gea? Credi davvero che il comportamento di Moggi sia stato impeccabile anche durante la litigata e le successive telefonate con Paparesta (questo non c'entra con questo processo ovviamente)? Credi anche che sia normale che siano state fatte un mucchio di dichiarazioni che sono state ritrattate in tribunale?

Messaggio modificato da CtHuLhu il 22 Jan 2009 - 21:47
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Morpheus
messaggio 22 Jan 2009 - 21:52
Messaggio #60


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CITAZIONE (CtHuLhu @ 22 Jan 2009 - 21:46) *
Si ma il punto è un'altro e lo sai anche tu.... stai cercando di far passare per pulite alcuni delle persone più merde che esistano....

Ora ti faccio delle domande e rispondimi sinceramente.... sulla base di quanto sai credi davvero che non siano state fatte pressioni su dei giocatori per passare alla Gea?

Ma.....ANCORA?????

Come te lo devo spiegare che il tribunale di Roma ha sentenziato che tutto ciò non è mai avvenuto?
In arabo?

Se non ti sta bene la sentenza aspetta che vengano depositate le motivazioni, leggile e smontale, no?
CITAZIONE
Credi davvero che il comportamento di Moggi sia stato impeccabile anche durante la litigata e le successive telefonate con Paparesta (questo non c'entra con questo processo ovviamente)?

Hai ragione, non c'entra. Questo riguarda un'altro processo che è appena iniziato.
Dal punto di vista morale è sicuramente riprovevole da parte sua.
Allo stesso modo però giudico moralmente riprovevole che facchetti telefoni a pairetto e si faccia raccomandare per gli arbitri UEFA promettendo in cambio tessere per lo stadio, non credi?

Per quanto riguarda la liceità di queste cose aspetto che sia un tribunale VERO ad esprimersi in merito.

CITAZIONE
Credi anche che sia normale che siano state fatte un mucchio di dichiarazioni che sono state ritrattate?

E quali sarebbero queste dichiarazioni ritrattate?

Postale che ne discutiamo.

Io so solo che l'unica dichiarazione ritrattata nel processo GEA è stata quella di Baldini in cui diceva di non conoscere Auricchio. Naturalmente si è scoperto che i 2 si conoscevano da una vita.
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CtHuLhu
messaggio 22 Jan 2009 - 22:17
Messaggio #61


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CITAZIONE (Morpheus @ 22 Jan 2009 - 21:52) *
Ma.....ANCORA?????

Come te lo devo spiegare che il tribunale di Roma ha sentenziato che tutto ciò non è mai avvenuto?
In arabo?

Se non ti sta bene la sentenza aspetta che vengano depositate le motivazioni, leggile e smontale, no?

Hai ragione, non c'entra. Questo riguarda un'altro processo che è appena iniziato.
Dal punto di vista morale è sicuramente riprovevole da parte sua.
Allo stesso modo però giudico moralmente riprovevole che facchetti telefoni a pairetto e si faccia raccomandare per gli arbitri UEFA promettendo in cambio tessere per lo stadio, non credi?

Per quanto riguarda la liceità di queste cose aspetto che sia un tribunale VERO ad esprimersi in merito.


E quali sarebbero queste dichiarazioni ritrattate?

Postale che ne discutiamo.

Io so solo che l'unica dichiarazione ritrattata nel processo GEA è stata quella di Baldini in cui diceva di non conoscere Auricchio. Naturalmente si è scoperto che i 2 si conoscevano da una vita.


Punto 1 io ho chiesto un tuo parere e non una sentenza perchè a quel punto allora ti ricordo che si la Gea non era un'associazione a delinquere ma Luciano Moggi e il figlio sono stati condannati per violenze e minacce (e puoi elucubrare quanto ti pare dicendo che è una sentenza del cazzo ma il FATTO è che sono colpevoli). Ti ripeto che tu tiri fuori le certezze solo quando ti fa comodo far fare figure da stupidi agli altri. Tu non vuoi chiarire gli aspetti della vicenda ma semplicemente prevalere sugli altri. Ovviamente per questo motivo prima o poi ti ritroverai da solo a fare dei gran monologhi....

Punto 2 Facchetti si è fatto raccomandare l'arbitro UEFA con certezza? L'intercettazione lo può lasciar intuire ma non lo chiarisce.... tra l'altro come ti avevo già chiesto tante altre volte, sai per caso spiegarmi il metodo di assegnazione degli arbitri per la champions league? Perchè forse Pairetto non aveva nemmeno voce in capitolo per quel che posso saperno io....

Punto 3 Faccio ovviamente riferimento a Blasi che è stato indagato per falsa testimonianza ( http://www.solonapoli.com/legginews.asp?Id...20testimonianza ) e a Corrado Grabbi che aveva lasciato dichiarazioni contro Moggi per poi ritrattare in parte in aula....

Messaggio modificato da CtHuLhu il 22 Jan 2009 - 22:34
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Morpheus
messaggio 22 Jan 2009 - 22:42
Messaggio #62


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CITAZIONE (CtHuLhu @ 22 Jan 2009 - 22:17) *
Punto 1 io ho chiesto un tuo parere e non una sentenza perchè a quel punto allora ti ricordo che si la Gea non era un'associazione a delinquere ma Luciano Moggi e il figlio sono stati condannati per violenze e minacce. Ti ripeto che tu tiri fuori le certezze solo quando ti fa comodo far fare figure da stupidi agli altri. Tu non vuoi chiarire gli aspetti della vicenda ma semplicemente prevalere sugli altri. Ovviamente per questo motivo prima o poi ti ritroverai da solo a fare dei gran monologhi....

Ne riparleremo quando uscirà la sentenza di secondo grado.
Secondo te davvero potevano sputtanare il presidente dell'ANM in un processo con così tanti occhi addosso senza nemmeno dargli il contentino?
Sull'associazione a delinquere mi pare sia già chiaro a sufficienza che le accuse erano a livelli di comicità degni di Aldo, Giovanni e Giacomo...per le altre accuse ne riparleremo dopo che si sarà espressa la corte d'appello.

CITAZIONE
Punto 2 Facchetti si è fatto raccomandare l'arbitro UEFA con certezza? L'intercettazione lo può lasciar intuire ma non lo chiarisce.... tra l'altro come ti avevo già chiesto tante altre volte, sai per caso spiegarmi il metodo di assegnazione degli arbitri per la champions league? Perchè forse Pairetto non aveva nemmeno voce in capitolo per quel che posso saperno io....

E' verissimo quello che dici, non c'è nessuna prova. E comunque chiedere un arbitro COMPETENTE non significa chiedere un arbitro COMPRATO.

Ma allo stesso modo ti chiedo: Moggi ha mai chiesto un'arbitro a Bergamo piuttosto che un'altro? No.

Avrebbe potuto farlo in altri modi a noi sconosciuti? Certamente sì, ma avrebbe anche dovuto assicurarsi che poi il medesimo arbitro fosse assegnato alla juve. E questo poteva farlo con certezza solo truccando il sorteggio.

Il sorteggio era truccato? No, l'ha stabilito un'altro tribunale.

Quindi quello che ti chiedo io é: di cosa diavolo stiamo parlando? Di una associazione mafiosa che taroccava campionati o di un paio di furbetti "all'italiana" di cui il nostro paese è pieno zeppo?
Ciò ovviamente non toglie il fatto che ENTRAMBI i comportamenti siano moralmente discutibili....peccato però che uno sia stado presentato alla gente come un santo, l'altro come un maiale.

Per quanto riguarda pairetto era membro della commissione che designava gli arbitri UEFA.
Gli arbitri venivano (e vengono) appunto DESIGNATI e non SORTEGGIATI. Quindi in teoria se tu ti assicurassi una certa "influenza benigna" da parte di un certo tot di persone riusciresti ad avere l'arbitro che vuoi tu.
Il fatto è che gli altri membri della commissione mica son fessi....per qual motivo un inglese dovrebbe dare arbitri migliori alle italiane piuttosto che alle inglesi? E' ovvio che ognuno tiri l'acqua al proprio mulino, quindi o si parla di soldi (e di soldi in calciopoli non ce n'è manco l'ombra) e di gente corrotta, o altrimenti si parla, come al solito, di aria fritta.

CITAZIONE
Punto 3 Faccio ovviamente riferimento a Blasi che è stato indagato per falsa testimonianza ( http://www.solonapoli.com/legginews.asp?Id...20testimonianza ) e a Corrado Grabbi che aveva lasciato dichiarazioni contro Moggi per poi ritrattare in parte in aula....

Per quanto riguarda Blasi aspettiamo che si chiuda anche questo procedimento; parlarne ora senza nessun dato alla mano mi pare prematuro.
E comunque cose del genere nel mondo dei procuratori sono all'ordine del giorno....o ti sei già scordato la manfrina che i Becali fecero con la roma per dare chivu all'inter e non la barca (NB: il barca offriva DI PIU' sia alla roma che al giocatore)? Lo stesso Antonelli andava in giro a suggerire a calciatori (mi pare baiocco) assistiti DA ALTRI PROCURATORI di non rinnovare il contratto e di dare a lui la procura che gli avrebbe procurato un lauto contratto con la roma...

Per quanto riguarda Grabbi.....beh, se la GEA doveva comandare e taroccare il calcio italiano con la procura di uno che in 2 anni non ne ha imbroccata manco una e andava regolarmente in giro a bere stiamo freschi. Con Grabbi e Nigmatullin al massimo ci taroccavi un televoto.
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CtHuLhu
messaggio 22 Jan 2009 - 22:56
Messaggio #63


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Si sono ben consapevole che sono cose all'ordine del giorno e questo comunque mi disgusta. Il punto è che probabilmente il caso Blasi poteva essere decisivo nel confermare o meno quale era il modo di operare della Gea e questi continui cambi di fronte hanno reso meno chiara la situazione purtroppo.

Per Grabbi invece non sto discutendo sulla qualità del giocatore e su cosa ne avrebbe guadagnato la Gea ad averlo all'interno della propria scuderia.... Sto semplicemente dicendo che lui ha rilasciato dichiarazioni preoccupanti sul comportamento della Gea e di Luciano Moggi nei suoi confronti. E' un testimone esattamente come tutti gli altri.

Per il discorso su Moggi non è stato dimostrato che comprava arbitri ma è stato accusato nell'ambito di calciopoli di pressioni e minacce e di tenuta antisportiva se non sbaglio (correggimi al volo al max perchè non ho proprio voglia di rileggermi tutto per la seconda volta....è troppo tardi (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif) )

'Notte (IMG:style_emoticons/default/00000002.gif)

Messaggio modificato da CtHuLhu il 22 Jan 2009 - 22:57
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Morpheus
messaggio 22 Jan 2009 - 22:58
Messaggio #64


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il discorso sulla condanna è molto complesso, non posso farlo in due minuti....sarà per n'altra volta.
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Morpheus
messaggio 26 Apr 2009 - 23:17
Messaggio #65


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riportiamo qui allora, nell'attesa che passi qualche tifoso interista a farci la morale e a pontificare sull'onestà della seconda squadra di milano:

Repubblica — 24 aprile 2009 pagina 20 sezione: POLITICA INTERNA

MILANO - Lasciati i panni dello spione, di hacker implacabile, Fabio Ghioni va alla conquista di Hollywood. Il "mago della rete" finito in carcere per il dossieraggio illegale svolto in Telecom, è stato assoldato dall' attrice-cantante Jennifer Lopez. Per lei ha curato la sicurezza delle sue ville, tra cui quella di Bell Air, a Los Angeles, da5 milioni di dollari. E, in più, colui che ha scardinato il sistema di posta elettronica del Corriere della Sera, ora vigilerà sui siti ufficiali della showgirl americana. Nel tempo libero, lavora a un libro di fantascienza in uscita nei prossimi mesi. Intanto, a Milano, l' udienza preliminare per i 32 imputati dell' affaire Telecom, procede senza i dossier illeciti il cui utilizzo è stato limitato due giorni fa dalla Consulta. Ieri hanno chiesto di costituirsi parti civili la presidenza del Consiglio, il Viminale, il Tesoro e il ministero della Giustizia: tutti rivendicano un risarcimento per il dossieraggio illegale partito da Telecom e Pirelli. Tra le presunte vittime ci sono gli ex arbitri Bergamo, De Santis e Racalbuto, ma anche Luciano e Alessandro Moggi. Pedinati, spiati secondo l' ex responsabile della Security Giuliano Tavaroli, per conto dei vertici dell' Inter per scoprire eventuali rapporti capaci di falsare il campionato. Bisognerà attendere il 22 maggio per sapere se saranno tutti ammessi al processo contro Tavaroli e altri 31 imputati. Il gup Mariolina Panasiti ha preso un mese di tempo per decidere chi ha i titoli per rivendicare un risarcimento. Nel frattempo, l' avvocato dello Stato Gabriella Vanadia ha ufficializzato le sue richieste: 500 mila euro per ogni ministero per i danni di immagine subiti. Tra un mese, risolta la questione parti civili, il gup dovrebbe iniziare l' esame di due imputati, gli investigatori Emanuele Cipriani e Marco Bernardini, chiamati a confermare le loro accuse su come funzionava il "metodo Tavaroli". Tre imputati minori, tra i quali l' ex agente del Sisde Ciccio Rossi, ieri mattina hanno intanto ufficializzato il patteggiamento. Solo l' inizio, a meno di lungaggini burocratiche, rispetto a quelle che saranno le intenzioni dei principali indagati, pronti a uscire con il minimo danno dal processo. - WALTER GALBIATI EMILIO RANDACIO

Fonte: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...a-protegge.html
Repubblica, 23 aprile 2009, pag. 20
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Morpheus
messaggio 29 Apr 2009 - 11:16
Messaggio #66


Neso
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Per la serie prima o poi tornano tutti:


http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/s...sario-lega.html


Lega, addio a Matarrese
Abete per Carraro commissario

Giovedì 30 aprile potrebbe finire l'era-Matarrese: l'assemblea della Lega Calcio, infatti, rischia di trasformarsi in un caos totale, con i presidenti (20) di serie A che abbandonano l'aula. Antonio Matarrese è uno dei dirigenti di lungo corso del calcio italiano: farà di tutto per restare in sella, ma stavolta non sarà semplice come in altre occasioni. Nato ad Andria (Bari) il 4 luglio 1940, Matarrese è diventato presidente della Lega maggiore (serie A e B) dal marzo 1982 all'ottobre 1987. E' stato deputato della Democrazia Cristiana per 5 legislature, a partire dal 1976: viene dalla scuola-Andreotti, gli è stata utile nella sua carriera (anche sportiva) e spera che lo sia anche stavolta. E' stato presidente della Federcalcio, il presidente di Arrigo Sacchi ct. Ha avuto anche importanti cariche internazionali in Fifa e Uefa e dall'8 agosto 2006 è stato rieletto numero 1 della Confindustria del pallone dopo 19 anni. Un record. Ma ora tutto è cambiato: serie A e serie B non trovano l'accordo sul regolamento, rischiano di andare ognuna per la propria strada e giovedì sarà (quasi) impossibile votare. Matarrese spera di farlo lo stesso, col vecchio regolamento della Lega: ma la serie A, in questo caso, è pronta ad abbandonare l'aula facendo così saltare l'assemblea. I presidenti temono il commissariamento (non tutti ma molti di loro sì) ma Giancarlo Abete, presidente Figc, il 5 maggio in consiglio federale non ha alternative. Non certo perché i suoi rapporti con Matarrese sono conflittuali da sempre-due dirigenti dalla vedute e dai comportamenti opposti-ma perché la Federcalcio ha aspettato sin troppo. Il collegio dei revisori dei conti della Lega avrà quindi 17 giorni di tempo per indire nuove elezioni: in caso di (probabile) nulla di fatto, allora Abete dovrà scegliere il nome del commissario. Un commissario che potrebbe restare in carica anche sei mesi, prorogabili: dovrà cercare di mettere d'accordo A e B (non semplice), dovrà portare la Lega a nuove elezioni. I presidenti di A (19 su 20) hanno già indicato Maurizio Beretta, manager dall'ottimo curriculum ma senza esperienze calcistiche: altri presidenti stanno ancora a fianco di Matarrese. Per Beretta si è schierato anche Adriano Galliani che nella Lega del futuro avrà comunque un ruolo di primo piano: in un primo tempo l'ad del Milan era contrario alla scelta di Beretta come supermanager ma ora gli sta bene che possa fare il presidente. Il vero problema sarà di Abete: non è facile trovare un commissario, troppo importante e delicato il ruolo della Lega. Vediamo: Lello Pagnozzi non può farlo. Luca Pancalli come vicepresidente del Coni nemmeno: lui ha parte dell'organo vigilante anche se sia Pagnozzi che Pancalli sono già stati commissari in Figc. Bisogna trovare un dirigente di alto profilo che al momento non abbia incarichi calcistici: Abete sembra intenzionato a caldeggiare la candidatura di Franco Carraro, ex presidente Figc, che si è dimesso ai tempi di Calciopoli. Ad alcuni presidenti (soprattutto dei grandi club) starebbe bene, ad altri no. Si era fatto anche il nome di Giovannino Malagò: ma è in corsa per la Giunta Coni e sta organizzando i Mondiali di nuoto di Roma. Scelta quindi non semplice. Possibile che Abete si consulti col presidente del Coni.

Ecco a voi il calcio pulito!!!

"Guarda che devi dirgli che nel dubbio favorisca la roma!" (cit.) (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Morpheus
messaggio 2 May 2009 - 15:42
Messaggio #67


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Quella di ieri al tribunale di Napoli è stata un'udienza apparentemente interlocutoria, dato che si dovevano discutere questioni procedurali, e cioè la richiesta di annullamento dell'ordinanza che aveva escluso le parti civili e i cosiddetti "mezzi di prova", e cioè l'elenco, da parte di Pubblico Ministero e avvocati difensori, di tutti gli elementi (testimonianze, intercettazioni, tabulati, documenti ufficiali, perizie ecc.) che intendono portare nel dibattimento per dimostrare, a seconda dei punti di vista, che gli imputati sono colpevoli o innocenti. E così è stato per la stampa ufficiale, come ad esempio Repubblica, che ha prodotto trafiletti insipidi.
Però, per noi, probabilmente tra i pochi in Italia ancora interessati al punto di vista della difesa, non è stata una giornata così insignificante, tutt'altro.
Diciamo subito che le parti civili si sono viste confermare definitivamente l'esclusione dal processo, e questo ovviamente non è stato scritto da nessuno.
Ma, soprattutto, è passato del tutto sotto silenzio l'intervento dell'avvocato Prioreschi, che chiamato a indicare i "mezzi di prova" di cui intende avvalersi per difendere il mostro Luciano Moggi, ha detto cose che riteniamo molto interessanti, e che siamo convinti interessino molto a chi frequenta il nostro sito.
Prima di tutto, nel sollevare eccezioni sull'utilizzabilità delle intercettazioni, ha fatto notare che per i tabulati delle Sim svizzere mancano le rogatorie internazionali (questione che va al di là dell'aspetto puramente formale, ne abbiamo già parlato qui).
Inoltre, Prioreschi ha parlato di un elenco di tutte le intercettazioni contenute nel DVD della procura. Questo elenco, corredato di numero di telefono, data, durata e progressivo, consterebbe di ben 2.600 pagine, e riguarderebbe circa 171.000 telefonate. L'avvocato ne ha richiesto la trascrizione completa. E scorrendo l'elenco ha notato alcune curiose "anomalie". Riportiamo la parte più significativa del suo intervento:
“Dall’esame della trascrizione integrale delle telefonate emergono delle anomalie: per alcuni numeri ci sono dei periodi, anche lunghi, una settimana, 10 giorni, 20 giorni, in cui sembrerebbe che questo telefono non abbia mai telefonato. Faccio uno dei tanti esempi: a pag. 1131, in relazione ad un certo numero, dal 5 al 26 novembre 2004 questo telefono non avrebbe mai effettuato chiamate, il che francamente a noi sembra strano. Un altro buco c’è a pagina 1160, un altro alla pagina 2194. Noi chiediamo che il Tribunale chieda al gestore di telefonia, Tim, Omnitel, Wind che sia, il tabulato di questi numeri di cui risultano mancanti le telefonate. Sa perché le dico questo, presidente? Perché noi abbiamo chiesto la trascrizione di alcune telefonate che Paolo Bergamo fa alla signora Fazi. In queste telefonate, Bergamo, sotto intercettazione da tempo, riferisce di alcune chiamate che avrebbe ricevuto da parte del presidente dell’Inter Moratti. Ci torneremo quando vedrete la trascrizione, lui dice ‘mi ha chiamato Moratti, mi ha parlato degli arbitri, delle designazioni’ e quant’altro. Ora, esaminando tutte le telefonate che abbiamo agli atti, noi ad esempio non troviamo queste telefonate di Moratti, e fanno riferimento anche ad alcune telefonate di Facchetti, che obiettivamente sono rilevanti per la difesa, perché sono comportamenti esattamente speculari a quelli di Moggi. Così come si informava Moratti delle designazioni arbitrali, si informava Moggi. Per Moggi è frode sportiva, associazione a delinquere, per Moratti, beato lui, non è nulla. Noi vorremmo capire come mai queste telefonate non sono negli atti. E questa vicenda, presidente, si collega ad un’altra che è capitolata nella lista testi e che ci sta particolarmente a cuore, e riguarda i testimoni dal 279 al 286, e cioè Marco Tronchetti Provera, Massimo Moratti, Giuliano Tavaroli, Emanuele Cipriani, Carlo Buora, Fabio Ghioni, Alfredo Melloni e Roberto Preatoni. Tra loro abbiamo componenti del famoso Tiger Team della Telecom, quelli che avrebbero fatto – non mi riferisco, per carità, a Tronchetti Provera e Moratti - le intercettazioni abusive Telecom, per le quali dopodomani a Milano comincia l’udienza preliminare e Luciano Moggi è indicato come parte lesa. Questo perché, dagli atti di Milano che noi abbiamo già esaminato, emerge che su incarico dell’Inter, di cui Tronchetti Provera, proprietario della Telecom, era sponsor e vicepresidente, Luciano Moggi è stato pedinato, seguito, sono stati redatti dei dossier, e da quegli atti emerge un’ulteriore circostanza che è rilevante e interessante per la difesa e mi auguro anche per il tribunale, che quando Tavaroli, Cipriani, Ghioni e company, cioè gli spioni Telecom, seguivano Moggi in tutti i suoi spostamenti, sa con che tipo di SIM comunicavano tra di loro? Con delle SIM svizzere. Quello stesso gestore di SIM che si addebita a Luciano Moggi. Siccome, come vedrete, dietro l’attribuzione di queste SIM ci sono calcoli complicatissimi sul fatto che agganciano le celle di Torino dove stava Luciano Moggi, noi vorremmo capire, siccome è una questione di calcoli molto complessi, se le SIM che agganciavano le celle di Torino non erano quelle di Moggi, ma magari quelle di cui erano in possesso i suoi pedinatori."
Insomma, ora i processi da seguire diventano due, uno a Napoli e uno a Milano.
Prioreschi ha poi fatto un'altra significativa richiesta: Chiedo inoltre di accertare se Romeo Paparesta è stato mai iscritto nel registro degli indagati della procura di Napoli con riferimento a questo processo e di esaminare le motivazioni dell’archiviazione di Gianluca Paparesta, perché le motivazioni interessano a tutti noi per capire come si ragiona su certe posizioni e come su altre posizioni. ”
Quanto al pm Narducci, ha elencato i "mezzi di prova" dell'accusa, che comprendono le intercettazioni del campionato 2004-05, quelle dell'inchiesta che era stata archiviata a Torino, i tabulati delle famose SIM svizzere e slovene, sostenendo di poter dimostrare con certezza che appartenessero e fossero usate dagli imputati. Interessante il fatto che ha definito le utenze straniere "utili per integrare elementi" che non è stato possibile individuare nelle telefonate ascoltabili", ammettendo implicitamente che le sole intercettazioni diffuse nell'estate di Farsopoli e che tanto erano state pompate dai media non provavano un bel nulla. Porterà inoltre elementi che, a suo dire, proverebbero il sorteggio truccato (la famose palline e un testimone); altre intercettazioni (o meglio, files di telefonate contenuti in un cellulare) che riguardano la vicenda del dossier anti-Della Valle; fotografie e video di pedinamenti di imputati; atti della Figc sulle vicende Mozart-Reggina e Boudianski-Zeytulaev; allegati dell'informativa del novembre 2005 relative a griglie, sorteggi e designazioni arbitrali; relazioni degli osservatori arbitrali; atti della Figc seguiti a dichiarazioni di Cellino dopo un Cagliari - Juve; i verbali delle assemblee Figc e Lega del campionato 2004-05; le famose polizze INA-Assitalia stipulate dalla Juve. E per finire, ovviamente, gli atti della giustizia sportiva relativi ai processi di Farsopoli.

Per le difese, oltre a Prioreschi, sono intervenuti, anche se più brevemente, gli avvocati di Ambrosino, Bergamo, Bertini, Ceniccola, Dattilo, Della Valle, Fabiani, Fazi, Foti, Gemignani, Lotito, Mazzini, Meani, Pairetto, Puglisi, Racalbuto, Scardina, Titomanlio. Interessanti le eccezioni sollevate dall'avvocato di Meani, che ha fatto notare che, quando venne intercettato, l'ex addetto agli arbitri milanista non era nemmeno ufficialmente indagato, dato che la sua iscrizione fra gli indagati è avvenuta solo l'11 maggio 2006, allo scoppiare di Farsopoli.

La prossima udienza era prevista per il 28 aprile, ma siccome gli avvocati difensori hanno chiesto copia dei tabulati integrali forniti dai gestori di telefonia alla Procura, protestando il poco tempo per esaminarli, è stata rinviata al 5 maggio.
Dobbiamo dire che quella data la preferiamo anche noi.

FONTE

Forza, sono curioso di vedere se c'è qualcuno che ha il coraggio di dire qualcosa...

Messaggio modificato da Morpheus il 2 May 2009 - 15:42
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Haran_Banjo
messaggio 2 May 2009 - 18:27
Messaggio #68


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che figata! l'inter è troppo avanti ha cancellato tutti i tabulati rigurdanti le loro telefonate (incriminanti o meno non è dato saperlo, lasciamo il beneficio del dubbio) e usati i rimanenti per incriminare le altre squadre. fantastici.
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Morpheus
messaggio 2 May 2009 - 19:36
Messaggio #69


Neso
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CITAZIONE (Haran_Banjo @ 2 May 2009 - 19:27) *
che figata! l'inter è troppo avanti ha cancellato tutti i tabulati rigurdanti le loro telefonate (incriminanti o meno non è dato saperlo, lasciamo il beneficio del dubbio) e usati i rimanenti per incriminare le altre squadre. fantastici.

non incriminanti?

Bergamo nelle altre intercettazioni dice che ha "appena finito di parlare di arbitri con moratti".

Moggi chiama Bergamo per parlare di arbitri ----> è un maiale e un ladro

L'onesto presidente dai denti marciti chiama Bergamo per parlare di arbitri ----> è un santo e si merita uno scudetto a tavolino.

questa cosa francamente me la devono ancora spiegare...come mi devono spiegare dove sono finiti i nastri con le telefonate fra Bergamo e Merdatti.
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Morpheus
messaggio 20 May 2009 - 11:42
Messaggio #70


Neso
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Calciopoli, polemica per una frase del giudice: «Abbiamo altri processi seri da fare»

In caso di riammissione delle parti civili si potrebbe anche ipotizzare una ricusazione del collegio a tutela di un equo processo.

20/mag/2009 09.44.03


Lo Stato ha chiesto 120 milioni di danni, le parti civili (estromesse dal collegio) oltre 150 milioni, due scudetti cancellati, le classifiche di due campionati riscritte, fallimenti di società, tutto questo per Te­resa Casoria, presidente del collegio A della Nona sezione penale di Napoli non sono cose importanti. «Abbiamo proces­si seri da fare», la frase pronun­ciata ieri in chiusura dell’udien­za dibattimentale del processo per lo scandalo del calcio del 2006 ha lasciato tutti a bocca aperta. Qualche sorriso è spun­tato sulla bocca dei difensori, neri in volto i due pm, sbalordi­ti i più.

Detta così, la frase potrebbe sembrare an­che una battuta, ma basta rive­dere le immagini dell’udienza per capire che non è così. Le te­lecamere di Un giorno in Pretu­ra hanno sicuramente inqua­drato le espressioni spesso an­noiate del presidente del colle­gio giudicante, ma anche le col­leghe a «latere» non sembrava­no da meno. Liquidate in pochi secondi le eccezioni della dife­sa sull’ammissione del primo teste (Romeo Paparesta) sem­brava che l’aria fosse: chiudia­mo in fretta questo processo e senza interruzioni.

A questo si lega anche l’esclusione delle parti civili. «Frettolosa» secondo gli avvo­cati di parte civile che hanno presentato ricorso in Cassazio­ne e a breve si dovrebbe discu­tere. In caso di riammissione si potrebbe anche ipotizzare una ricusazione del collegio a tute­la di un equo processo che, per la fretta, rischia di penalizzare tutti. Sono state fissate anche altre 12 udienze fino al 22 di­cembre con proposta (boccia­ta dai difensori) di tornare in aula anche il 29 dicembre e da qui la risposta sui «processi se­ri».

Fonte: La Cazzetta degli Onesti di Milano

E io godo.

Prime udienze e già i PM stanno alla frutta...

Ma questo è niente...pensate se a novembre di quest'anno si avrà la sentenza di assoluzione per giraudo.

Quante belle risate che mi farò in barba ai moralizzatori merdazzurri...

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Morpheus
messaggio 20 May 2009 - 17:41
Messaggio #71


Neso
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E' iniziata ieri la sfilata dei testimoni d'accusa e il copione è lo stesso del Processo GEA: sono platealmente scagionanti.
Clamorose le spiegazioni di Romeo Paparesta, che smentisce numerose delle leggende che nel 2006 vennero create dai media per mandare la Juve in B. Ex arbitro (ultima stagione 1987-88, anno in cui arbitrò Juve - Cesena finita 0-2 a tavolino, per il petardo di Sanguin), padre dell'arbitro Gianluca, è l'unico, fra gli utenti dei telefonini dotati delle famigerate SIM svizzere, ad aver ammesso di averne fatto uso. C'è solo un piccolo problema: Romeo Paparesta non è un imputato, e nemmeno è mai stato indagato, e nemmeno, a detta degli stessi giudici, mai lo sarà. E allora a cosa servivano quelle schede? Se servivano a degli associati a delinquere ai fini di frode sportiva, perché Romeo Paparesta non è sul banco degli imputati, ma addirittura un testimone dell'accusa?
E sì che nel giro di un anno e mezzo ne usa ben quattro, di telefonini dotati di SIM straniera: Moggi gli dà il primo nel settembre 2004, dotato di rubrica con memorizzati 4 contatti: Luciano 1 e Luciano 2, Angelo 1 e Angelo 2; a febbraio 2005, durante le elezioni federali, Lucianone gliene dà un secondo, con in rubrica gli stessi contatti, ma associati a numeri nuovi, perché Moggi e Fabiani li hanno cambiati; poi, a giugno 2005 un terzo cellulare, per lo stesso motivo; infine, a dicembre 2005 un quarto, che Romeo usa fino ad aprile 2006, cioè fino allo scoppio Farsopoli, allorché si fa prendere dal panico e butta via tutto.
Panico? Comprensibile, solo che poi Romeo scopre che in realtà non c'era motivo. Lo ripeto, perché è fondamentale: Romeo Paparesta, utente di SIM svizzere moggiane, non è un imputato, non è indagato, è un teste dell'accusa. E questo fatto non può che ridimensionare il teorema della fantomatica rete telefonica riservata a fini delittuosi, i cui utenti gli inquirenti ipotizzavano fossero arbitri, tra cui suo figlio Gianluca. Ricordate gli specchietti diffusi alla stampa due anni fa? Ecco, secondo quella ricostruzione, Gianluca Paparesta sarebbe fra gli arbitri asserviti a Moggi. In realtà, ieri abbiamo stabilito che non solo non era asservito, ma che addirittura di quei telefonini Gianluca era all'oscuro. A questo punto, c'è da pensare che nemmeno gli altri utenti fossero arbitri. Eh, sì, perché i cellulari che Moggi diede a Romeo Paparesta non servivano a comunicare con degli arbitri, ma semmai, come ha raccontato ieri il teste (ripeto, dell'accusa), a cercare di difendersi da loro.
Ma andiamo con ordine, e ricostruiamo la storia secondo quanto raccontato ieri dal teste: Romeo Paparesta aspira da anni a incarichi tecnici nell'AIA. Nei primi anni 2000 frequenta Lanese, a cui garantisce l'appoggio per l'elezione del 2002 a presidente, sperando di ricavarne un incarico di responsabile nel settore tecnico. Ma nonostante il buon esito dell'elezione, l'incarico a Romeo non arriva. I rapporti si raffreddano per un po', per riprendere in seguito, anche in virtù del ruolo dirigenziale dello stesso Paparesta nell'AIA.
Arriva maggio 2004 e Romeo torna a insistere, vuole una spinta per ottenere un ruolo di responsabilità in AIA, allora Lanese gli propone di incontrare Moggi, che a suo dire sarebbe molto ascoltato in ambito federale, con un certo ascendente su Carraro. Leggendo fra le righe della deposizione, in realtà forse Lanese voleva semplicemente liberarsene, sbolognarlo a qualcun altro. Così il 7 maggio 2004 se lo porta dietro a Torino, nella sede della Juve, dove Lanese ha in programma un incontro con Moggi per chiacchierare di politica federale, di problematiche arbitrali, roba di ordinaria amministrazione. Alla fine dell'incontro, Lanese presenta a Romeo Lucianone, che gentilmente gli dà il proprio numero (italiano) e gli dice di chiamarlo più avanti. Qualche settimana dopo, estate 2004, ci sono le assegnazioni degli incarichi nell'AIA, e a Romeo va ancora male, nessun incarico, allora si decide a usare il numero di Lucianone. Ci prova più volte, a chiamarlo, ma Lucianone non risponde. Arriva settembre, e finalmente, all'ennesimo tentativo, "lo sventurato rispose". Lucianone gli propone di raggiungerlo a Napoli la settimana dopo, a casa sua. Romeo ci va e vi trova anche Angelo Fabiani, che ancora non conosce e che scoprirà solo in seguito essere il ds del Messina.
In quell'incontro, Moggi si lamenta del potere delle squadre milanesi (parla anche delle romane, ma nei mesi successivi Romeo si accorge che sono le milanesi i suoi crucci principali). Lucianone sembra come ossessionato da Milan e Inter, o meglio, dai continui tentativi di sgambetto nei suoi confronti, in quanto ds della Juve. Per questo, Moggi gli chiede di aiutarlo: ogni settimana Romeo dovrebbe andare a vedersi una partita di Serie A, meglio se di Milan o Inter, per segnalargli eventuali episodi poco limpidi a loro favore a livello di direzione arbitrale. A questo scopo gli consegna un telefonino con in rubrica due numeri suoi e due di Fabiani: quel telefonino è una sorta di rimborso spese, glielo dà per invogliarlo a chiamarlo e a fornirgli informazioni. Quanto a suo figlio, che pure fa l'arbitro in serie A, Romeo ieri in aula è stato molto chiaro: sia lui che Moggi si impegnano a vicenda affinché il loro rapporto non interferisse con l'imparzialità di Gianluca, e lo tengono all'oscuro. Che in quel telefonino ci sia una SIM straniera, Romeo manco se ne accorge, non conosce nemmeno i numeri che chiama, lui vede solo la rubrica con i nomi di Luciano 1 e 2 e Angelo 1 e 2 (qualche dubbio gli viene quando ascolta i messaggi preregistrati in lingua straniera, ma non ci perde molti pensieri); a volte userà quel cellulare anche per telefonate normali con parenti o conoscenti, quando ha problemi con il suo personale. In generale, Romeo racconta di un Moggi che quando parla della rivalità con le squadre milanesi e romane, più che il ds della Juve, ne sembra il primo tifoso.
Arriva il 6 novembre 2004, giorno di Reggina - Juve, arbitro Gianluca. La Juve perde, ma reclama per un rigore solare e un gol annullato (Romeo ieri ha detto "uno", in realtà i gol annullati alla Juve furono due..). Come sempre, dopo la partita Romeo sente Gianluca, il quale si lamenta con lui per la scenata di Moggi e Giraudo negli spogliatoi, soprattutto perché gli fanno capire non credono alla sua buonafede. E' offeso, Gianluca. Comunque, dopo la prima sfuriata, Moggi e Giraudo si ripresentano nel camerino della quaterna arbitrale insieme al presidente della Reggina Foti, e in questa seconda visita si raddolciscono: dalla tv si è visto che il gol annullato all'ultimo minuto in realtà era davvero fuorigioco. Gianluca, gli assistenti e il quarto uomo decidono di non refertare la sfuriata di Moggi e Giraudo, ma attenzione, NON per paura di ritorsioni (come si disse durante Farsopoli), ma perché lo reputano inutile, dato che la squalifica di un dirigente alla fine non ha alcuna ripercussione sostanziale (per qualche partita perde il diritto di andare negli spogliatoi con la squadra e finisce lì).
Gianluca resta a dormire a Reggio, sperando di incrociare in aeroporto la mattina dopo i dirigenti della Juve e rimproverarli per il loro atteggiamento, dir loro a muso duro che, capitasse un'altra volta, reagirebbe ben più duramente. Ma non li incontra. Domenica è a pranzo da Romeo, il quale fin da sabato sera ha visto che in TV tutti attaccano suo figlio. I due ne parlano a tavola, sospettano che ci sia dietro Moggi. Nel pomeriggio, Romeo sprona il figlio a chiamare il dg della Juve, in modo da fargli capire che intende reagire a quell'attacco mediatico, e per rimproverarlo per la scenata dello spogliatoio. Ma il numero di Moggi non ce l'hanno, quello italiano che gli aveva dato a maggio Romeo non ce l'ha più, ma aspetta, Romeo ha il cellulare che gli ha dato Lucianone, ecco, si può usare quello. Romeo prova a chiamare una prima volta i due numeri di Moggi in rubrica, ma quel diavolo non risponde a nessuno dei due. Allora chiama Fabiani e gli chiede di Moggi. Angelo gli risponde che s'interessa e gli fa sapere. Passa ancora un po' di tempo, poi Fabiani lo richiama: ora Luciano è libero: prova, Romeo. Ma, come sappiamo, in quel momento Lucianone non era libero, era a un altro telefono con un'amica, forse quella con cui il giorno prima, subito dopo la partita, ancora incazzato, aveva fatto il fanfarone, dicendole di aver chiuso l'arbitro nello spogliatoio e di essersi portato la chiave all'aeroporto. Così, il tentativo di Romeo finisce male: "Ciao, Luciano, ti passo un attimo mio figlio che deve dirti una cosa". Gianluca: “Senta, vorrei dirle…” Moggi lo investe di male parole e gli chiude il telefono in faccia, come abbiamo sentito. 10-15 secondi di telefonata e tutto finisce lì.
A quel punto, Romeo consiglia al figlio di riprovare nei giorni successivi. Gianluca deve partire per la Romagna, così gli presta il cellulare coi due numeri di Moggi. L'arbitro se lo porta con sé e al ritorno, pochi giorni dopo, lo restituisce al padre. Ma non gli racconta di alcuna telefonata con Moggi, probabilmente manco l'ha usato.
Questa è la vera storia di uno dei capisaldi della bufala del 2006. Altro che rapimento di Paparesta, altro che intimidazioni. Altro che referti non scritti per paura di ritorsioni. Tutte balle, di gente in malafede, che odia la Juve e da anni aspettava un'occasione del genere.
Un altro episodio interessante chiarito da Romeo Paparesta riguarda la famosa intercettazione delle griglie tra Moggi e Bergamo, nella quale Moggi disse al designatore che Gianluca Paparesta la giornata successiva sarebbe stato designabile perché, benché in settimana impegnato all'estero, lui sapeva che sarebbe tornato venerdì. Romeo chiarisce di aver dato lui stesso quell'informazione a Moggi, che aveva sentito per altri motivi in quei giorni; in realtà è un'informazione sbagliata (come per altro in quella telefonata Bergamo fa notare a Moggi), perché Paparesta tornerà invece il sabato.
Dunque, Moggi dà a Romeo Paparesta dei cellulari per invogliarlo a fargli da osservatore degli arbitraggi delle concorrenti, in particolare Inter e Milan, convinto com'è del loro potere eccessivo sul mondo arbitrale. In generale, Romeo racconta che con Moggi e Fabiani si sentiva con cadenza settimanale, sempre in relazione all'osservazione delle partite, e che con i due cercava sempre di far valere l'argomento della buona fede degli arbitri. Ecco perché è facile associare i tabulati di molte SIM svizzere agli arbitri: perché chi le usava era spesso negli stessi luoghi in cui c'erano delle gare da dirigere o dei meeting del settore.
Romeo ricorda poi che Moggi si lamentava spesso dei designatori e non si fidava di loro. Stiamo parlando di Pairetto e Bergamo, i due presunti "associati a delinquere" che con lo stesso Moggi, secondo l'accusa, avrebbero truccato i campionati per favorire la Juve. Più scagionante di così...
E per finire, ecco un altro bel colpo al teorema della cupola, secondo il quale Moggi aveva il potere di interferire illecitamente nella politica federale e nel mondo arbitrale: Romeo Paparesta, dopo aver passato tutto il campionato 2004-05 in frequentazione telefonica di un mammasantissima come Moggi, che tanta influenza, a dire di Lanese, aveva su Carraro, avrebbe tutto il diritto di aspettarsi di ottenerne infine gli sperati benefici.
Arriva l'estate 2005, vengono decisi i nuovi incarichi nella CAN. Il pm domanda a Romeo: "Ottenne l'incarico?".
"No, anzi, venni a sapere che il mio nome venne proposto, forse grazie alla mia frequentazione di Moggi, ma proprio Carraro diede parere negativo".

Ju29ro.com

Sembra il perfetto remake del processo GEA...qualcuno di voi ricorda come è andato a finire, vero? (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Morpheus
messaggio 6 Jun 2009 - 13:28
Messaggio #72


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21:02 del 05 giugno

A seguito dell'audizione richiesta dall'ex arbitro internazionale Gianluca Paparesta, la Procura Federale ha richiesto l'archiviazione del procedimento ai danni dello stesso. Secondo la Procura, dall'audizione e dalla documentazione prodotta da Paparesta, non sarebbero emerse fattispecie di rilievo disciplinare.

Fonte: calciomercato.com

sempre più farsa...fra 2 anni scopriremo che moggi si taroccava da solo i campionati usando la playstation e football manager.
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Morpheus
messaggio 30 Jun 2009 - 20:54
Messaggio #73


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Per la prima volta dall'inizio del processo di Calciopoli l'ex dg della Juve, Luciano Moggi, si è presentato nell'aula della nona sezione del Tribunale di Napoli dove sono in corso gli interrogatori dei testimoni. Moggi ha poi risposto alle domande dei giornalisti relative ad un passaggio della deposizione di Teodosio De Cillis, titolare del negozio di Chiasso, in Svizzera, dove sarebbero state vendute le schede estere contestate a Moggi. De Cillis aveva affermato, tra l'altro, che nel suo negozio si rifornivano per acquisti di telefonini e altro materiale elettronico come videocamere anche diversi giocatori e dirigenti di società di calcio ed ha citato il nome di Marco Branca, direttore tecnico dell'Inter. «Se l'Inter si serviva di quel negozio - ha commentato Moggi - ed a Tavaroli (ex responsabile sicurezza Telecom, n.d.r.) sono state sequestrate due schede svizzere: se uno più uno fa due vediamo poi se fa tre...».


http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/b...o+negozio%C2%BB

http://www.corrieredellosport.it/Notizie/C...onsulente%C2%BB

viva gli onesti. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif)

È stato detto (dal presidente del collegio, Teresa Casoria, durante l’esame del commerciante di telefonia e rivenditore di schede estere Teodosio De Cillis n.d.r.) che non è reato acquistare schede telefoniche. Inoltre, anche l’Inter si serviva in quel negozio lì. Poi alla Telecom sequestrano le schede svizzere. Uno più uno fa due, poi se farà tre vedremo". Si riferisce, Moggi, a un passaggio della deposizione del teste De Cillis, che alle domande dell’avvocato Silvia Morescanti aveva detto di aver avuto come clienti anche il dirigente dell’Inter Marco Branca ("lo conosco, non so se è un dirigente, veniva a cambiare e comprare telefonini") e anche "molto prima che accadesse tutto questo, il fratello di Moratti". Moggi cita gli sviluppi del caso Telecom, ricorda "il sequestro di schede presso la società di investigazioni Polis d’I stinto" dell’investigatore privato Emanuele Cipriani e accusa: "Eravamo pedinati e telefonati alle spalle. Al processo Telecom di Milano sta venendo fuori".

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/calc...in-aula/1664153

ma bene....ma bravi!

mi fate vomitare. una serie A SVENTRATA solo per vincere un paio di scudetti.

vergognatevi. siete la feccia del calcio mondiale.
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Matt
messaggio 30 Jun 2009 - 21:16
Messaggio #74


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effettivamente la crisi della serie a si deve molto a loro

non che non sarebbe arrivata lo stesso, ma magari negli anni e in maniera più lieve...
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Morpheus
messaggio 30 Jun 2009 - 21:19
Messaggio #75


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io rivoglio indietro gli scudetti, tutti e due cazzo.

li voglio per poterli utilizzare come sonda anale contro tutti gli interisti che in questi anni se la ridacchiavano con battutine del kaiser, salvo poi scoprire 3 anni dopo che i loro dirigenti erano merde peggiori. la differenza è che noi siamo andati in B, loro si sono cuciti uno scudetto sul petto.

mi fate vomitare.
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