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Versione completa: Pro-cesso Gea A Roma
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Morpheus
Fonte: http://www.laroma24.it/IMG/Discussione%20Gea%20melandri.doc

(Arringa difensiva dell'Avvocato Melandri)

Signor presidente, signori giudici, in mezzo a tanti avvocati importanti ritengo che il mio contributo in questo processo sarà benché minimo. Potrei tranquillamente rimettermi a tutto ciò che è già stato detto ed a ciò che sarà detto dopo di me, per questo motivo mi limiterò, sebbene non sarà una cosa molto breve, a sottoporre alla vostra attenzione alcuni aspetti di questa istruttoria dibattimentale che a mio avviso, sono importanti per capire la totale estraneità ai fatti che vengono contestati nei capi d'imputazione al signor Luciano moggi.

Così come ha fatto il pubblico ministero, vorrei tralasciare per un momento il capo A, per occuparmi direttamente delle singole condotte contestate dai capi B e seguenti.

Partiamo quindi dal capo B, il capo d'imputazione relativo al giocatore AMORUSO.

In questo capo d'imputazione l'accusa ritiene che Luciano Moggi, in qualità di socio di fatto della Gea, abbia commesso due condotte illecite:
la prima dando l'incarico a Ceravolo e Alessandro moggi di andare dal giocatore Amoruso nel corso della stagione sportiva 2001 o 2002, mentre il giocatore si trovava a Napoli, e al fine di acquisire a sua procura sportiva prospettargli la sicurezza del passaggio alla Juventus, squadra nella quale Luciano moggi svolgeva il ruolo di direttore generale;

la seconda condotta, consisterebbe invece, nel corso della stagione sportiva 2001 2002, quando il giocatore è nella rosa della Juventus, di aver imposto allo stesso il trasferimento al Perugia squadra che militava in zone più basse di classifica rispetto alla Juventus, perciò meno blasonata, costringendo tale società al pagamento dell'elevato ingaggio del giocatore.

Il pubblico ministero sostiene che gli elementi di prova a confutazione di quanto sostenuto nei capi d'accusa siano le dichiarazioni del giocatore Amoruso, oltre a quelle del testimone, persona offesa Caliendo.
Perciò, evidentemente, a nulla valgono le dichiarazioni rese dal testimone ancelotti, il quale è venuto a spiegare al tribunale quali sono i compiti di un allenatore all'interno di una società di calcio, quali sono le direttive dello stesso allenatore alla dirigenza della società con riferimento a quei giocatori dei quali ritiene di non doversi servire nel corso del campionato.

Ma a me va bene, rimaniamo concentrati su quello che sostengono Amoruso e Caliendo, perché a mio avviso, Presidente, è proprio questa la chiave di lettura di questo processo.

Noi ci siamo accorti all'esito dell’istruttoria dibattimentale come il pubblico ministero abbia riversato nei capi d'imputazione le dichiarazioni rese dalle persone offese, le stesse cose che adesso diremo per la vicenda legata al giocatore Amoruso, valgono per il giocatore Baiocco, per il giocatore Chiellini, per il giocatore Trezeguet, e vedremo che il pubblico ministero in requisitoria, ha sempre ritenuto fondamentali, aggiungo io, uniche, le testimonianze di Baldini, Antonelli, Caliendo.

Ma ciò che invece di corroborare, rende più incerto, è quello che al pubblico ministero piace chiamare l'edulcorato contenuto delle testimonianze rese dai giocatori, che non è edulcorato, ma smentisce categoricamente il contenuto delle dichiarazioni rese da Caliendo, da Antonelli, da Baldini.

Entriamo nello specifico.
Tanto per cominciare, Luciano Moggi nell'ottica del campo di imputazione, non è mai un dirigente della Juventus, ma il pubblico ministero gli attribuisce esclusivamente il ruolo di socio di fatto della Gea.

Questo dato importante perché va inteso nell'ottica della prospettiva accusatoria che come vedremo, è piena di errori, imprecisioni, congetture.

Quindi Luciano Moggi, non si sa bene come, perché il pubblico ministero non lo ha dimostrato, né mai nessun testimone lo ha detto, incarica Ceravolo ed il figlio Alessandro ad andare dal giocatore Amoruso, che si trovava al Napoli in comproprietà, e gli dice: se dai il mandato alla GEA l'anno prossimo ritorni alla Juve.

Allora:
la prima cosa importante è che il giocatore a domanda diretta del pubblico ministero, dice questa cosa non è vera, non è edulcorata, non è vera si veda pagina 75 delle trascrizioni del 3 marzo.

Il giocatore dice: io ero della Juventus, ero in comproprietà, il Napoli era andato in serie B.
Perciò era normale che tornasse alla Juventus, e il pubblico ministero glielo richiede e gli dice ma si parlò di un rientro a Juventus nel momento in cui lei revocò Caliendo ?
E il giocatore risponde: "no io della Juventus io avevo un contratto alto ed era logico che tornassi alla Juventus."

Ma allora come si spiega il fatto che non si ricolleghi la dichiarazione di Amoruso, con la logica delle cose, ossia che visto che il giocatore si trovava in comproprietà, punto primo nessuno poteva dargli certezze sul suo rientro alla Juventus. Secondo il giocatore non ha mai detto.

Allora dobbiamo andare a vedere le dichiarazioni di Caliendo, perché questa cosa è solo Caliendo che la dice, che la racconta al pubblico ministero nel corso delle indagini, e che il pubblico ministero riporta pedissequamente nel capo d'imputazione, viene chiesta in aula al testimone che la conferma, però quando viene fatto il controesame del testimone, non solo viene smentita, e adesso vedremo come, ma c'è di più.
Quando il testimone viene incalzato dalle domande in controesame delle difese, le quali gli chiedono se lui fosse a conoscenza della comproprietà tra la Juventus e il Napoli del cartellino di un suo giocatore, ed il testimone ha sempre detto di non ricordare il discorso della comproprietà, cosa che ha fatto meravigliare non solo i difensori ma anche il tribunale, ma ad un certo punto è caduto in un tranello pagina 134 del 3 marzo, il teste dice:
"io sapevo che il Napoli lo aveva preso in prestito il giocatore questa cosa della comproprietà la apprendo oggi……."

Beh ma allora se il giocatore era in forza al Napoli a titolo di prestito era ancora più scontato che ritornasse alla Juventus per la stagione successiva.


Ma questa è solamente una delle 1000 bugie che Caliendo ci è venuto a raccontare in tribunale e piano piano le tireremo fuori tutte.

Addirittura, lei presidente se lo ricorderà, il teste tergiversava sulle domande degli avvocati chiedevano se fosse a conoscenza o meno i contratti del giocatore Amoruso, se ci avesse potuto fornire i nomi di qualche suo assistito, ed il testimone non rispondeva dicendo di non ricordare, quando invece per molto meno c'è stato qualche altro testimone che è stato iscritto nel registro degli indagati per reticenza.

Perciò proprio se vogliamo seguire le indicazioni che ci ha fornito il pubblico ministero, e quindi vogliamo andare a vedere le dichiarazioni di Caliendo e di Amoruso, si trae esattamente la conclusione opposta rispetto a quella alla quale arriva il pubblico ministero nessuno, tanto meno Luciano Moggi, andò dal giocatore Amoruso a dirgli o passi alla Gea e quindi torni alla Juventus, oppure se non passi con la Gea alla Juventus non ci torni.

Passiamo ora all'episodio seguente, ossia quello dell'asserita violenza privata.

Anche qui, la difesa ha cercato di fornire al tribunale più elementi possibili per cercare di comprendere che cosa voglia dire oggi essere un dirigente di una squadra di calcio come la Juve, soprattutto alla luce dei nuovi regolamenti che hanno aumentato il potere contrattuale del calciatore, il quale può in qualsiasi momento rifiutare il trasferimento in una squadra perché se il giocatore non firma il trasferimento non si fa.

Questo a mio avviso, e non mi permetto di entrare in considerazioni giuridiche perché sicuramente c'è chi lo sa fare meglio di me e vi saprà spiegare per quale motivo questo non può essere considerata una fattispecie penalmente rilevante, ma a mio avviso è questo il punto importante.

Io non posso imporre nulla al giocatore perché se il giocatore non accetta il trasferimento, non solo il trasferimento non si fa ma io gli devo pagare lo stipendio fino a scadenza del contratto, non solo ma il giocatore se arriva a scadenza di contratto ha anche la possibilità di spostarsi a parametro zero ossia senza che la società possa percepire un solo euro dalla cessione del giocatore.

Vediamo quindi come sarebbe avvenuta questa imposizione del trasferimento al Perugia.
Il giocatore Amoruso riceve la telefonata da Alessandro il quale gli dice:

"mio padre ti deve parlare con riferimento ad un trasferimento", ed il giocatore gli dice:

"io con tuo padre non ci voglio parlare tu sei mio procuratore ci parli tu con lui",

aspetto importante: Luciano Moggi che non solo è il padre di Alessandro, ma è anche socio di fatto della Gea, quindi vediamo in che modo favorisce Alessandro.

Luciano Moggi scavalca il figlio, chiama direttamente giocatore, così come lui ha sempre detto di fare, in ogni suo intervento, Luciano Moggi vi ha sempre detto che lui del procuratore non se ne importava, lui le trattative, i rinnovi, i trasferimenti le cessioni, le faceva direttamente con i giocatori, ed anche nel caso di Amoruso nonostante il procuratore fosse figlio scavalca Alessandro e dice al giocatore una cosa ovvia," il Perugia ti vuole, alla Juve non servi neanche per la panchina", e questa cosa c'è l’ha confermata Ancelotti, "vai al Perugia, perché se non accetti il trasferimento al Perugia finisce che non giochi più."

E non giocare più per questi giocatori vuol dire perdere mercato, perdere valore. La dimostrazione di questo la da lo stesso giocatore Amoruso, quando ha raccontato la sua carriera, ed ha detto che successivamente al Perugia “è costretto” ad accettare trasferimenti al Como, al Modena, al Messina, che con tutto rispetto, non sono squadre di primo livello.

Ma questo perché, abbiamo detto che il giocatore se non accetta il trasferimento non firma il contratto, rimane alla Juventus, certo non gioca, ma non è che il contratto con la Juventus gli dà diritto a giocare gli dà diritto a percepire uno stipendio, e quello nessuno a lui glielo toglie né tantomeno nessuno gli dice guarda che non ti paghiamo.

Poi però il giocatore non è più professionalmente lo stesso che firmò il contratto plurimiliardario con la Juventus, l'abbiamo visto, lo abbiamo chiesto al giocatore quali fossero al tempo le sue prestazioni sportive, ce lo ha confermato era un momento molto difficile non segnava spesso neanche giocava, e quindi le sue pretese economiche per forza di cose dovevano essere ridimensionate.

I presidenti delle squadre nelle quali lui giocava non erano più disposti a pagare tutti quei soldi per un giocatore che non li valeva più.
Questo è confermato dal fatto che dopo il Messina il giocatore va a Reggio Calabria ed oggi in forza al Torino, cioè non è più tornato ai livelli in cui possono essere quelli che una volta Ancelotti gli ha preferito: Inzaghi Del Piero Trezeguet.

Ma poi c'è un altro aspetto importante per quello che riguarda questa vicenda di Amoruso, il giocatore ha detto che anche dopo il trasferimento a Perugia, è stato costretto ad accettare continui trasferimenti sempre da Alessandro Moggi, ma è rimasto con Alessandro Moggi.
Queste cose ce le dice oggi in tribunale quando tra i due ci sono ancora in sospeso vicissitudini legate a rapporti contrattuali non onorati, a cause civili pendenti non ancora risolte, a richieste di pagamento reciproche, al tempo non c'erano a dire del giocatore, Alessandro Moggi lo costringeva ad accettare questi trasferimenti, lui ne parlava anche con Caliendo, suo vecchio procuratore sportivo, ma non lascia Alessandro Moggi e rimane con lui altri tre anni.

Le bugie di Amoruso sono emerse anche con riferimento a un episodio che non è contenuto nei capi di imputazione: il rinnovo col Messina, il giocatore ha detto che il rinnovo non gli è stato fatto dal presidente Franza perché il presidente si era rifiutato di estromettere dal rinnovo Alessandro Moggi, e invece il presidente Franza, che non ha interessi a dire il falso in questo processo, perché noi abbiamo sostenuto che il presidente Franza, nel momento in cui entra nell'ambiente del mondo del calcio, si affida ai consigli di Luciano Moggi che nel calcio, non solo c'è da trent'anni, ma che per opinione di tutti, è l'unico dirigente che riesce a vincere tanto spendendo poco, e l'affiliazione come viene definita, i rapporti per detenere il potere del sistema calcio, la rete fittissima di scambi continui tra Juventus e Messina di giocatori che sicuramente costituisce un esempio lampante di quell'incidenza che Moggi aveva sul mondo del calcio, si è risolta in tre giocatori, 6 nel corso di cinque anni tutti hanno avuto rendimenti strabilianti.

Quando invece abbiamo sentito uno dei principali accusatori di Luciano Moggi e del suo sistema, Antonelli, che non solo ha ricoperto contemporaneamente incarichi dirigenziali all'interno di società di calcio, lasciando i propri giocatori al cognato, ma continuando di fatto a gestirne le procure, ma soprattutto abbiamo capito attraverso proprio l'esame di Antonelli che nel corso di tre anni ha avuto nove giocatori nella stessa squadra l'Ascoli, altrettanti nell'Udinese, giocatori suoi che passano al Torino nel momento in cui diventa amministratore delegato.

Io presidente non vorrei incentrare la discussione su questi aspetti, e sul modo in cui questa indagine è stata generata, però non può non essere una considerazione importante quella che è emersa nel corso del dibattimento, perché io, voglio anche pensare che, forse giustamente il pubblico ministero, nel corso delle indagini sente a sommarie informazioni persone come Baldini, Antonelli, Caliendo che gli raccontano di questi episodi.

Il Pubblico ministero questi episodi li rende capi di imputazione, sente numerose testimonianze ed ammettiamo che ritenga che queste condotte siano penalmente rilevanti.
Ma il pubblico ministero in aula ha assistito come abbiamo assistito noi a queste testimonianze e si è reso conto delle bugie che gli sono state dette da quelle persone che avevano un obbiettivo nel raccontargli tutte quelle cose e l’obbiettivo, signor presidente comunque finisca questo processo, quelle persone lo hanno raggiunto, Luciano moggi nel calcio non c'è più, la Gea non c’è più.

Il presidente Franza ha smentito l’episodio di Amoruso che improvvisamente si trova senza rinnovo contrattuale perché Franza non voleva estromettere Alessandro Moggi, il Presidente dice: "ma magari fosse rimasto, il problema come al solito erano i soldi era il giocatore che non accettava le nostre proposte, voleva troppo e io non me lo potevo permettere."

Addirittura ha spiegato nel corso dell’ultima udienza di istruttoria come alla fine il procuratore sia ininfluente laddove il rapporto tra società e calciatore sia solido, è il giocatore che si fa assistere ma nessuno può fare niente se calciatore e società firmano un contratto!
Amoruso ha detto anche lui come Caliendo tante bugie.


Capo d) Baiocco.

Anche qui capo d’imputazione:

Luciano ed Alessandro prospettano al giocatore di calcio Baiocco la possibilità di ottenere solo tramite la Gea il trasferimento dal Perugia alla Juve, revocando la procura al precedente procuratore Allegrini, il tutto sarebbe stato fatto da Gaucci, perciò qui non è più Luciano Moggi in qualità di padre di Alessandro Moggi che va dal giocatore gli dice vieni con me che ti porto alla Juventus perché lì c'è mio padre, in questo caso addirittura Gaucci, che è stato prosciolto, compie la minaccia nei confronti di Baiocco in favore di Alessandro e quindi anche di Luciano.
Questa è la costruzione del capo d'accusa.

Ora, al di là del fatto che sul punto già Gaucci è stato prosciolto dal gup sostenendo che il 513 bis non si può contestare, perché non sussiste il reato che il pubblico ministero ha inteso contestare, e solo per inciso, saremo d'accordo con il pubblico ministero, che gli atti di indagine, dal punto di vista delle contestazioni mosse nei confronti degli odierni imputati erano densi di elementi che potevano in qualche modo fare intendere che la prospettazione accusatoria non fosse del tutto campata per aria, lo ha ammesso anche il pubblico ministero che le persone sentite in tribunale hanno edulcorato le proprie deposizioni, addirittura il pubblico ministero ha dovuto iscrivere nel registro degli indagati più di un testimone o per reticenza o per falsa testimonianza, per ciò il fatto che il gup abbia prosciolto Gaucci sulla base di quelle che erano le sommarie informazioni fa capire come già un serio limite è stato posto su questa vicenda.
Ma andiamo avanti.

Il pubblico ministero dice che le prove della dimostrazione della responsabilità penale di Alessandro Moggi e di Luciano Moggi per questo capo di imputazione sono le dichiarazioni di Baiocco Allegrini di Baldini di Antonelli ed il confronto Baiocco-Baldini.

Tanto per cominciare Allegrini riferisce delle difficoltà che incontra non solo con la Juventus, ma anche con l'Inter e con il Milan, quindi evidentemente l'impressione di Baiocco è corroborata dalle evidenze.

Vogliamo ammettere che ci siano procuratori che probabilmente per la loro fama, la loro capacità, la loro esperienza hanno rapporti professionali con le grandi società di calcio, è così in tutti i campi credo, anche nella professione forense?!?

Baiocco, lo ha detto, verbale del 1 aprile pag 13 lo ha confermato lo ha sostenuto nel corso non solo della sua deposizione ma anche durante il confronto.
Nel momento in cui il giocatore che giocava a Perugia e ritiene di voler provare a fare il salto di qualità ed approdare in una grande squadra ritiene che il proprio procuratore Allegrini non fosse in grado di fornirgli una adeguata assistenza.

Questo è il contenuto della sua deposizione, stessa identica cosa viene detta da Allegrini.

Secondo il pubblico ministero invece questa è una testimonianza che ha meno valore, che edulcora il contenuto del dato oggettivo che viene fornito da Baldini e da Antonelli, loro due che riferiscono addirittura il Baldini me l'ha detto il Baiocco, e Antonelli ho parlato con Baldini del caso Baiocco, perciò noi riteniamo siano più attendibili le dichiarazioni di chi riferisce, ed abbiamo visto che tipo di interesse queste persone hanno a fare queste dichiarazioni, rispetto a quello che dice il giocatore in prima persona.

Ma quando mai il giocatore ha detto che gli è stato imposto di passare con la Gea per poter approdare alla Juventus, ma poi dov’è l'elemento di prova fornito dal pubblico ministero per dimostrare che Luciano
Moggi fosse a conoscenza del fatto che Luciano Gaucci consigliava a Baiocco che affidandosi alla Gea i propri interessi sarebbero stati curati in modo migliore????

Il confronto Baiocco / Baldini, presidente a mio avviso ha proprio dimostrato le bugie, la malafede di Baldini.

Intanto è emerso un dato allarmante visto che parliamo di regolamenti federali e disciplinari, Baiocco che è in procura con Allegrini si incontra nell'ufficio di Antonelli che non ha mandato a gestire la procura del giocatore, con Baldini direttore sportivo della Roma, e i due gli propongono di attendere la scadenza del contratto col Perugia per andare a parametro zero alla Roma.

Quindi noi dobbiamo credere a questi due soggetti che lasciamo perdere come abbiano architettato insieme al maggiore Auricchio tutta questa vicenda, ma noi dobbiamo privilegiare la testimonianza di Antonelli e di Baldini rispetto a quella del giocatore che dice che questo genere di situazione lui non l'aveva mai fatta presente al Baldini.
Ed il fatto che mi dà ragione su questo aspetto presidente, è che alla luce di questo confronto il pubblico ministero ha rinunciato al confronto con Chiellini.


Il problema del capo d'imputazione di Chiellini è un problema serio, è esattamente quello che abbiamo spiegato prima del Amoruso, è esattamente quello che stiamo dicendo ora per baiocco,
il pubblico ministero ha riportato nel capo d'imputazione relativo alla vicenda Chiellini le dichiarazioni di Baldini, facendo delle considerazioni totalmente sbagliate:

in primis perché anche lì, il giocatore è in comproprietà tra Roma e Livorno, e la Roma ce l'hanno detto il presidente Spinelli, ce l'ha detto il giocatore Chiellini, ce l'ha detto Giraudo la Roma non aveva la possibilità di fare operazioni di mercato per ciò il giocatore non viene ceduto alla Roma ma va alla Juventus, ma la cosa più grave è che nella costruzione accusatoria il pubblico ministero si affida esclusivamente alle chiacchiere di Baldini che gli dice che per acquisire la procura di Chiellini Davide Lippi promette la nazionale al giocatore diciassettenne, perché il padre era l'allenatore.
Non solo il giocatore ha smentito categoricamente, ma si è scoperto che l'allenatore della nazionale in quel momento non era Marcello Lippi, ma Trapattoni!

Questo giudice, è importantissimo, il pubblico ministero ha rinunciato al confronto ed ha chiesto l'assoluzione per il capo riguardante Chiellini perché si è reso conto che tutto ciò che stava scritto sul cavo d'imputazione erano fandonie non era vero niente era pura invenzione di Baldini.


Però noi a Baldini dobbiamo credere con riferimento a tutti gli altri episodi, all'episodio che lo riguarda personalmente, che nonostante il fatto sia prescritto, ritengo che oltre alla dichiarazione della persona offesa non abbia avuto nessun tipo di riscontro, al caso baiocco è così via.

Per tornare alla vicenda Baiocco vorrei sottolineare le trascrizioni del verbale del confronto Baiocco Baldini 19 giugno è emerso come Baiocco non ne ha mai parlato con Baldini delle questioni Procura gea moggi Juventus pag 10.

d) BLASI

Su Manuale Blasi ci sarebbe da fare un processo a parte, ma visto che è uno degli argomenti che sta più a cuore all'avvocato Prioreschi, non mi soffermerò troppo su questo capo d'imputazione, ma mi limiterò a segnalare alcuni aspetti di questa vicenda esclusivamente in relazione alla posizione di Luciano Moggi.

Quindi l'aspetto Antonelli, la cassetta registrata da Antonelli su ordinazione del maggiore Auricchio, l'attendibilità della testimonianza di Antonelli e del contenuto, di quella prova documentale saranno argomenti che l'avvocato Prioreschi illustrerà molto meglio di me.


Limitiamoci a dire che anche qui Luciano Moggi risponde della minaccia in qualità di socio di fatto della Gea, per cui il tanto ambito rinnovo contrattuale che il giocatore desidera non viene fatto al giocatore perché fin tanto che non conferisce procura alla Gea non può ottenerlo.

Allora noi qui abbiamo un giocatore che si trova con un contratto legato alla Juventus valido per quattro anni che prende € 300.000 a stagione, il giocatore prima fa una stagione a Perugia in prestito, torna alla Juventus viene nuovamente trasferito al Parma sempre in prestito ed in questa stagione a Parma il suo ingaggio arriva a € 600.000. Però cosa succede?
Succede che il giocatore per problemi di doping legati alla cocaina, viene squalificato per sei mesi e quindi non gioca per tutta la fase conclusiva della stagione.

Abbiamo già detto prima cosa succede a livello di valore di mercato ad un giocatore che non gioca.
Stessa cosa successe per Mutu, che per gli stessi problemi di Blasi è stato cacciato dal Chelsea.
Allora: il giocatore torna alla Juventus, siamo nella fase di preparazione al campionato e ovviamente il giocatore rientra con il contratto da € 300.000 l'anno, che non è ancora scaduto ma che dura ancora tutto l'anno.
Ecco quindi la preoccupazione del giocatore di dover subito rinnovare il contratto perché lui a Parma prendeva il doppio, e quindi anche le perplessità di Antonelli : sarà difficile ottenere il rinnovo contrattuale, è perché il giocatore arriva dopo una stagione dove non ha giocato, è stato squalificato ancora deve far vedere quanto vale sul campo, e Luciano Moggi riceve la telefonata di Antonelli che non sa neanche chi sia, il quale vuole parlare di un adeguamento contrattuale.

Luciano Moggi come ormai abbiamo capito tratta direttamente con il giocatore, va da Blasi e gli dice:
"tu pensa a giocare, quando sarà il momento e mi avrai fatto vedere di essere un giocatore da Juventus avrà il tuo aumento contrattuale, di al tuo procuratore di non chiamarmi più."
Per quanto riguarda il ruolo di Luciano Moggi in questa vicenda il discorso finisce qui

Luciano Moggi fino al momento in cui il giocatore non dimostra il suo valore in campo al punto che viene convocato in nazionale, fino a che il giocatore durante tutto l'anno con numerose presenze da titolare non dimostra di valere il rinnovo, non gli fa il contratto, non c’è nessun altro collegamento tra la procura alla Gea ed il rinnovo contrattuale.

Tutto ciò che non succede, ma ammesso che succeda, tra gli altri soggetti che possono essere Davide Lippi Alessandro moggi Zavaglia, Luciano Moggi non è al corrente di niente, noi siamo esattamente nel periodo in cui ci sono le intercettazioni telefoniche, tanto per cominciare dopo quel giorno di agosto Luciano Moggi non riceve più alcuna telefonata da Antonelli, questo a dimostrazione del fatto che Antonelli da settembre ottobre in poi ha solo un interesse quello di raggiungere l'accordo economico con Blasi che gli garantisca di non perdere i soldi del rinnovo contrattuale.

E poi non c'è una telefonata fra Luciano Moggi e la Gea che faccia riferimento al contratto di Blasi, anche la telefonata che il pubblico ministero ha richiamato tra Davide Lippi e Alessandro Moggi che si dicono: "guarda credo proprio che ad € 1 milioni riesco a farlo il contratto a Blasi domani sento mio padre", poi però questa telefonata non c’è la prova che Luciano Moggi fosse a conoscenza di tutte queste cose non c'è.

Ma il dato più importante secondo me, che fa capire come effettivamente anche questa vicenda sia frutto di invenzione è questo:

intanto il giocatore Blasi ha dichiarato che minacce lui non le ha ricevute, ha anche detto che il contenuto della cassetta si riferisce ad un modo per potersi scaricare Antonelli, pag 120 28 aprile : ma il dato più importante è che quando Antonelli nella conversazione registrata gli dice:
"scusa è ma se loro, inteso in senso Juventus, ci dicono che senza di me il contratto non te lo fa, allora la mia provvigione fattela pagare da loro", ed il fatto che Blasi questa cosa non la dica a nessuno né alla Juventus né tantomeno alla Gea fa capire come non fosse reale la circostanza riferita ad Antonelli.

Tanto è vero che nelle conversazioni tra Blasi e Davide Lippi, Davide Lippi gli dice:
"il problema con Antonelli è un problema tuo la cavolata l’hai fatta te e ora te la risolvi te."

Blasi si trova tra due fuochi, perché Antonelli da lui vuole un sacco di soldi e lui che si è convinto, che con Antonelli il contratto non si possa fare, ma anche questo fa capire alcuni aspetti di questi ragazzi che giocano a calcio a suon di miliardi.

Blasi figlio parla con Davide Lippi, Blasi padre parla con Zavaglia l'obiettivo è guadagnare € 1 milioni ad ogni costo, non c'è rispetto per l'amicizia, per i rapporti personali, per la professione, l'importante è ottenere il contratto con la Juve che arriva a prescindere dalla procura Gea ma soprattutto:

Luciano Moggi di tutta questa vicenda non sa assolutamente nulla non c'è uno straccio di prova ne tra le intercettazioni telefoniche né tra le dichiarazioni di Antonelli ne tra le dichiarazioni di Blasi che faccia intuire che Luciano Moggi fosse a conoscenza di questo episodio chiave: a dire del PM
anche qui d'imputazione viene riportata un'altra falsità La circostanza di portare in nazionale il giocatore solo attraverso il conferimento della procura Gea, questo aspetto il pubblico ministero se lo porta appresso dal capo d'imputazione di Chiellini perché se fosse provato da qualche parte il connubio Davide Lippi Marcello Lippi, effettivamente per la prospettazione accusatoria sarebbe un bel traguardo, ma invece no nessuno si è mai sognato di dire una cosa del genere, anche in questo caso è solo una pura congettura. Dichiarazioni di Marcello Lippi, Interrogatori Lippi

Capo e) non viene contestato Gatti

Capo f) Chiellini già detto

Capo g) Tedesco

per quanto riguarda il capo relativo al giocatore Tedesco ritengo che alla luce dell'istruttoria dibattimentale non si sia raggiunta la prova con riferimento a quella che e la contestazione viene fatta dal pubblico ministero in merito alla condotta posta in essere da Luciano Moggi.

Leggendo il capo d'imputazione si capisce che l'intervento di Moggi, sempre in qualità di socio di fatto della Gea, sarebbe avvenuto nel momento in cui la commissione agenti dei calciatori doveva decidere nei confronti del figlio soggetto a procedimento disciplinare a causa del fatto che il giocatore tedesco avesse avuto un contatto con lui mentre era sotto procura con Antonelli.

Come detto i due commissari imputati nel procedimento di Napoli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, l'unico sentito in quest'aula l'avvocato d’Amelio non ha fornito dati meritevoli di riscontro con riferimento a questo presunto intervento di Luciano, le intercettazioni riferite a quest'episodio sono state dichiarate inutilizzabili, l'unico dato oggettivo di questa vicenda è che il procedimento disciplinare si è concluso con una sanzione a carico di Alessandro Moggi di € 20.000.
Questo ad evidenziare, nel caso in intervento ci fosse stato, il potere estremo che Moggi e esercitava sul mondo calcio e su tutti gli organi appartenenti a quel settore.

Perché mi sono soffermato su questo secondo aspetto del capo d'imputazione?
Perché sinceramente con riferimento al conferimento della procura alla Gea, non riesco a capire come il pubblico ministero possa sostenere che nell'episodio Luciano Gaucci prosciolto, Alessandro Moggi e Tedesco, i quali si riuniscono a Roma Gaucci consiglia a Tedesco se vuole approdare in squadre più blasonate di andare con la Gea, Alessandro Moggi prima, ed emiliano Zavaglia poi, prospettano al giocatore un trasferimento alla Lazio, pag 91 trascrizioni del 27 marzo quindi non alla Juventus come è stato prospettato invece evidentemente a Baiocco a Chiellini a Amoruso, ma alla Lazio dove non si riesce a capire che tipo di ingerenza possa avere Luciano Moggi.
Il pubblico ministero questa cosa non ce la spiega.

Capo H) Trezeguet

Questo ritengo che sia di tutti i capi d'imputazione quello che più impressiona dal punto di vista delle congetture accusatorie ma soprattutto perché frutto della fantasia di Caliendo che si riversa interamente nel capo d'imputazione.


Il pubblico ministero dice che per guardare a questa vicenda dobbiamo considerare le dichiarazioni di Caliendo e le dichiarazioni del giocatore.

Evidentemente, aggiungo io, quello che ci hanno detto Giraudo, Capello, Alessio Secco, non sono rilevanti, i fatti portati a conoscenza di questo tribunale da parte della difesa in relazione alla vicenda legata al rinnovo contrattuale dei Trezerguet, non sono stati ritenuti dal pubblico ministero neanche meritevoli di essere trattati, o smentiti, nel corso della sua requisitoria.

I dati oggettivi raccolti nel corso dell'istruttoria dibattimentale hanno evidenziato che il giocatore arriva alla Juventus dal Monaco, con un contratto valido per quattro anni.
Passata la prima stagione, il giocatore attraverso il proprio curatore Caliendo cerca di ottenere un rinnovo contrattuale e richiedendo il doppio dell'ingaggio che percepiva.

A questo si aggiunge, altro dato che il pubblico ministero non ha considerato una provvigione di € 4 milioni per il padre del giocatore che in quel momento svolgeva la funzione di procuratore.
Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Bettega, tutti e tre ritengono che le pretese del giocatore non vadano assecondate, tutti e tre sono d'accordo per lasciar partire il giocatore perché a quelle cifre non ritengono di poter trattenere il giocatore.
Tanto è vero che solamente dopo che il giocatore accetta di rinunciare alle pretese di provvigione per il padre, gli viene fatto il contratto.

In tutto questo il pubblico ministero ci vuol far credere che il fatto che il giocatore non abbia conferito la procura al figlio sia stato elemento univoco del mancato ottenimento del rinnovo contrattuale.
E questo a dire del pubblico ministero dimostrato solamente per il fatto che il giocatore si sia incontrato con il figlio in sede alla Juventus, questa secondo il pubblico ministero è la minaccia implicita del fatto che il figlio potesse incontrare il giocatore in sede, questo il dato oggettivo secondo cui il giocatore avrebbe dovuto ritenere obbligatorio conferire la procura al figlio del direttore generale per poter ottenere l'aumento contrattuale.

Tanto è vero che Trezeguet, senza Alessandro Moggi, ma all'ultimo anno di contratto rinnova alle condizioni che vuole lui, passati altri tre anni per il nuovo nuovamente sempre aumentando i propri emolumenti, ed infine quest'anno sempre senza Alessandro Moggi rinnova nuovamente fino al 2012 sempre con aumento di ingaggio. Pag 29 dichiarazioni Trezeguet 28 febbraio.

Ma questi sono o non sono dati oggettivi?
Ma queste sono o non sono considerazioni importanti al fine di poter contestare quello che sta scritto sul capo d'imputazione?
Noi dobbiamo credere ad Antonio Caliendo, il quale a ben vedere è l'unico pagina 103 del verbale del 3 marzo che dice di aver avuto un accordo verbale con Luciano Moggi per un adeguamento contrattuale l'anno successivo se il giocatore avesse fatto bene.
Questa circostanza ovviamente il Caliendo la riferisce al giocatore il quale a questo punto trascorso il primo anno è normale che abbia un'aspettativa da parte del proprio curatore che gli aveva promesso un adeguamento contrattuale.
È anche logico che il giocatore ci rimanga male del fatto che questo adeguamento contrattuale non arrivi così come gli era stato promesso dal suo procuratore, ed è altrettanto normale che il giocatore ci dica che tra lui e il padre si è parlato del fatto che eventualmente conferire la procura la Gea forse poteva dargli qualche vantaggio, ma poi decidono di fare da soli. Pag 18
Non si capisce quale sarebbe secondo la prospettazione accusatoria l'indicazione data al giocatore che senza la procura sportiva alla Gea non avrebbe mai ottenuto il rinnovo contrattuale, questo sta scritto sul capo d'imputazione e io vorrei sapere dove abbiamo trovato riscontro di questo dell'istruttoria dibattimentale???

Noi continuiamo a credere a Caliendo, il quale abbiamo già detto quante bugie che ha raccontato sul caso Amoruso, non sapeva che un suo giocatore andava in comproprietà tra la Juventus e il Napoli, non ci ha voluto dire neanche un nome dei suoi giocatori nel periodo in cui stavamo parlando, a pagina 106 delle sue trascrizioni Caliendo dice che Trezeguet gli ha raccontato che Alessandro Moggi gli aveva garantito di fargli avere rinnovo contrattuale, altra bugia il giocatore non l'ha mai detto (pag 18), ma soprattutto Caliendo ha confermato come fosse sua intenzione costituire insieme ad Alessandro moggi la Gea, che lui fosse uno dei più interessati a creare un'organizzazione insieme ad Alessandro moggi, che ci rimane male nel momento in cui scopre dai giornali che Alessandro moggi si era legato ad altri, che tutti i riferimenti contenuti nella famosa lettera che il pubblico ministero al letto e requisitoria con riferimento all'opera di diffamazione che Alessandro moggi aveva cominciato nei propri confronti pagina 106, sono frutto di articoli di giornale che il Caliendo leggeva in quel periodo.

Il motivo per cui Caliendo perde il giocatore non è per colpa dell'intervento di Alessandro moggi, ma semplicemente perché, il calciatore ce lo ha detto: continuava a parlare con i giornali con riferimento al rinnovo contrattuale del giocatore e questo rinnovo contrattuale non arrivava mai.

Lo perde perché anche lui ha detto delle bugie, anche lui ha detto bugie nel momento in cui gli promette un rinnovo contrattuale che però nessuno gli ha promesso, il giocatore ha un contratto di quattro anni, quel contratto deve essere rispettato da entrambe le parti, con molta onestà il giocatore è venuto a dire che per lui era normale che la società facesse i suoi interessi (Pag 10 ), è talmente un professionista serio che dice che questo mancato rinnovo contrattuale non aveva ingenerato in lui nessun tipo di risentimento nei confronti della società, tanto è vero che il giocatore continua a giocare bene, continua a segnare, continua a vincere, ma comunque rimaneva deciso sulle sue pretese, tanto è vero che era pronto a trasferirsi al Barcellona squadra nella quale avrebbe ricevuto il trattamento economico che desiderava.

Non c'è stata nei suoi confronti nessun tipo di pressione, nessuna minaccia nessuna violenza intesa sia in senso sostanziale che nel senso che gli vuole dare il pubblico ministero.

Anche qui siamo in presenza di chiacchiere, gelosie e invidie, chiacchiere da bar.
Ma è Giraudo che ce lo dice, addirittura non solo con riferimento alla vicenda di Trezeguet, ma con riferimento a tutte le vicende legate ai giocatori della Juventus che gli vengono chieste, è lui che ci spiega che cosa vuol dire gestire una società di calcio al mondo d'oggi, con contratti milionari, e soprattutto in un momento in cui è un dato oggettivo che molte società di calcio rischiano il collasso finanziario, ed alcune siano già fallite proprio perché questi contratti ai calciatori sono eccessivi rispetto alle entrate che oggi percepisce una società di calcio.

Lo fa con riferimento ad una condizione che la Juventus ha rispetto ad altre squadre di calcio che invece riescono ad avere maggior autonomia sotto il profilo della trasparenza contrattuale.

Ci spiega che il fatto che la Juventus sia una società quotata in borsa a segmento star, sia proprio condizione che obbliga coloro i quali la gestiscono di una trasparenza superiore rispetto a quella che comunque avrebbero dovuto avere normalmente.
E addirittura usa lui il termine fandonie, quando parla della vicenda Trezeguet, spiega come i procuratori sportivi per loro non “LUI” che erano la dirigenza non avevano alcuna importanza, pagina 84 e 85 del suo verbale, spiega l’utilità del modulo rosso e dell'impiego di un procuratore a gestire l'acquisizione di un giocatore, fornisce a tutti quei dati oggettivi di riscontro che servono per poter dimostrare che tutto ciò che è scritto nei capi d'imputazione è frutto di congetture di convinzioni non avvalorato da alcuna logica.

Capo i) Grabbi

Anche per questo caso la contestazione che viene dal pubblico ministero è relativa ad una telefonata che è stata riferita dal giocatore nella quale Luciano Moggi avrebbe detto di smentire un'intervista rilasciata all'espresso che faceva riferimento a vicende datate nel tempo che riguardavano delle presunte pressioni da parte di Zavaglia e Alessandro per acquisire la sua procura sportiva.

Come primo aspetto è bene dire che non vi è riscontro del fatto della frase riferita, poiché tale circostanza si desume esclusivamente dalla testimonianza della persona offesa.
In secondo luogo il giocatore è stato più volte interrogato proprio sulla modalità con la quale questa frase gli è stata riportata e soprattutto nel modo in cui l’ha percepita, il giocatore ha sempre detto che non era una vera è propria intimidazione, ha fatto riferimento ad un modo di dire le cose di Luciano Moggi che non era mai quello di chi chiede per favore, ma sicuramente il giocatore non la percepisce né come una minaccia ne’ come un'imposizione, anche perché all'epoca il giocatore non era più della Juventus, e non c'era il minimo potere coercitivo che Luciano moggi poteva esercitare nei confronti dello stesso.

A ciò si aggiunga, non solo la poca credibilità del testimone il quale sentito in aula, ha chiarito come quel tipo di proposte che lui definisce pressioni che Zavaglia e Alessandro Moggi gli facevano per acquisirne la procura, le abbiamo datate 1994.

Il giocatore ha sostenuto che il mancato conferimento della procura alla Gea ha determinato prima esclusione dalla Rosa della prima squadra, ed in 1 secondo momento il trasferimento alla Ternana per un prezzo molto basso.

Poi però non solo escono fuori i problemi relativi al carattere del giocatore, al fatto che articoli di giornale proprio nella stagione 94/95 lo ritraevano responsabile di una rissa al Sestrière La sera di Capodanno, esce fuori come il giocatore nonostante la società gli proponesse trasferimenti e squadre di secondo livello come il Cosenza ed il Prato, continuasse a rifiutare questi trasferimenti con le conseguenze per la società che abbiamo già spiegato.

Ma la cosa più importante è che al giocatore è stata fatta ripercorrere la propria carriera ed abbiamo scoperto che prima del famoso trasferimento alla Ternana ce ne sono stati tanti altri, ma il giocatore ha ritenuto che solamente in quel caso la colpa fosse da addebitare al mancato rilascio della procura Zavaglia!

Ecco presidente, anche la testimonianza di Grabbi è perfettamente in sintonia con le testimonianze di quelli che il pubblico ministero ritiene testimoni fondamentali in questo processo, tutta questa parte sicuramente non ha attinenza con la contestazione del capo d'imputazione, ma certamente con riferimento all'attendibilità del teste, e ripeto, in quanto persona offesa, la frase da lui riportata ha necessità di un ulteriore riscontro, ma poi abbiamo visto come, il 90% delle persone sentite in questo processo hanno dato importanza ed addirittura hanno ritenuto o considerato fatti notori, circostanze riportate sui giornali, quello che voglio dire è che per loro nell'ambiente calcio, ciò che viene scritto dai giornali di settore diventa verità, ecco quindi che l'interesse che poteva avere Luciano Moggi nel capire quanto il contenuto di quell'intervista fosse reale, sentendosi rispondere risalivano addirittura molti anni prima ha interesse a dire al giocatore smentiscila, perché se no domani e i giorni a seguire mio figlio viene tormentato dalla stampa con argomenti che, come ne è un esempio questo processo, erano di estrema attualità.

l) Baldini

Prescritto. Non c’è riscontro solo lui che ha detto un sacco di bugie nel processo, che faceva le riunioni con Antonelli per prendere a parametro zero Baiocco che aveva ancora un anno di contratto, che si incontrava per i lunghi caffè con Auricchio e che quando sentiva qualcuno che si doveva lamentare per le invidie e le gelosie che nutriva nei confronti della Gea , li spediva a via inselci….

Insomma sempre lui che ha approfittato dell’ingenuità di Luciano Moggi in aula che era affianco a me e che quando il Baldini ha detto che non aveva mai visto il Maggiore Auricchio se non quella volta o al massimo un paio, L.M. ha sorriso e gli ha detto “ se non l’hai mai visto” . e Baldini furbissimamente ha attirato l’attenzione del Presidente che aveva coperta la visuale dall’Avv. Prioreschi per continuare con la sua manfrina: dicendo che L.M. gli faceva gesti minacciosi…
Io non voglio giustificare anche questi atteggiamenti di L.M. però ritengo che sia assolutamente comprensibile l’atteggiamento molto “ADIRATO” di chi per colpa di queste persone si trova senza lavoro, si trova ad aver rinunciato a ciò che aveva costruito con le capacità, di chi si trova imputato per associazione a delinquere.
Ma se questi sono i fatti per i quali siamo a processo, se tutto il polverone che si è alzato ha generato questo????
Ma veramente possiamo concedere a L.M. almeno di alterato con Baldini e Co.

m) Fresi

Altro esempio in cui il pubblico ministero si è sbagliato: viene contestato questo capo d’imputazione a Luciano Moggi che non solo non compare da nessuna parte, neanche come figura che aleggia alle spalle di Gallo che da quello che sembra proferisca la famosa frase se non vai a Perugia torni a giocare in montagna, ma il giocatore a domanda ha risposto che sono stati A.M. e P.G. addirittura pag. 99 della sua testimonianza 26 febbraio dice di non aver mai parlato con nessuno della dirigenza in relazione al trasferimento…. Quindi come Amoruso….sembra strano abbiamo sempre detto che L.M. era costretto a minacciare tutti per accettare i trasferimenti e qui addirittura vengono trasferiti senza che possano fare nulla, senza rifiutarsi!!!

Quindi deduco che A.M ad un certo punto diventa L.M. nel capo d’imputazione, ma l’associo ad un errore di distrazione.

Poi si scoprirà che non solo Fresi era contento di andare al Perugia, ma ha anche festeggiato con il povero Gallo, è stato invitato a casa, ma soprattutto Presidente io vorrei ritirare fuori un passaggio della trascrizione di Fresi pag. 101 che a mio avviso è importante sotto il profilo della violenza privata, cioè Lei ad un certo punto dopo aver sentito tutte le doglianze di Fresi che ha guadagnato miliardi in tutte le squadre e che è andato in causa con la Gea per le provvigioni e nonostante abbia perso il contenzioso non intende pagare, Lei chiede ma mi faccia capire lei per minaccia, intende che avrebbe dovuto accettare il trasferimento al Perugia sennò sarebbe rimasto lì alla Juventus senza giocare, anche se continuava a prendere lo stipendio? Ed il G. si. E Lei perfetto ho capito.
Quindi io credo che altre considerazioni sul punto data la domanda del Presidente, io non sia tenuto a fare, e sicuramente spunti di riflessione sulla questione giuridica in questione, lungi da me.

n) o) Boudiansky Zeytulaev

leggere pag. 19 delle trascrizioni di boudiansky che parla di tutti e tre i russi

punto primo: loro raccontano che al momento in cui si trovano alla Juventus per firmare il contratto A.M. gli dice passa alla Gea, passa alla Gea siamo un a società forte, avrai possibilità di venire in grosse squadre, sostanzialmente sponsorizza il suo operato.
Quando poi il pm passa a chiedergli delle pressioni da parte della Juventus, gli chiede ma quindi voi lo firmaste il contratto con la Juve ? e lui :no perché volevamo tornare in Russia, ed infatti siamo tornati in Russia poi però siamo andati alla Reggina.

Quindi leggere pag 19 “ quindi si sono state pressioni per farci rinnovare il contratto…. Il contratto è con la Juve, non c’entra niente la procura!! Ceravolo anche dopo si capisce, gli dice firmate con noi siamo forti siamo potenti, siamo la Juve!!!poi a peg 30 dello stesso verbale alle domande dell’avv. Verri improvvisamente sparisce anche Ceravolo, viene ricordato al giocatore che all’appuntamento al Concorde c’era Leonardi, perciò prima il giocatore dice no ma Ceravolo mi diceva di firmare con la Juve ma anche con la Gea, poi però si rende conto che forse non è così ed improvvisamente non c’era più Ceravolo.

Ma comunque non è questo che interessa me, personalmente quanto che come al solito, non si riesce a capire dove il PM ritiene che sia provato il collegamento Luciano Moggi – GEA, cioè ammesso e non concesso che Luciano Moggi avesse detto ai giocatori firmate con la Juve perché siamo forti siamo potenti, come si lega questo alla procura della Gea???

Io sinceramente anche in questo caso vedo tanti fantasmi senza un reale criterio di collegamento.
Russi – spontanee dichiarazioni di Moggi ( spiegare Rodella) legge 91, Trabucchi cerca di convincere i giocatori che avevano il contratto con la Juve che potevano andare via, e infatti vengono portati in giro per l’Italia a fare provini ma quando si accorgono che nessuno li prende ritornano alla Juve, questo lascia il tempo che trova nella sostanza, ma fa comprendere il senso delle riferite “minacce” si voleva convincere i giocatori a rimanere alla Juve….
GEA non c’entra nulla o quanto meno Luciano Moggi non si interessava a questo.

Frase di L:M: a Zeytulaev pag. 43 quando il giocatore gli chiede di poter tornare in Russia:
L.M. : "ti abbiamo cresciuto qui tre anni, se poi torni in Russia farai fatica a trovarti la squadra…."

È una minaccia????... anche perché subito dopo gli viene chiesto: come si concluse?
"No niente ne abbiamo parlato in maniera tranquilla e sono tornato a giocare coi miei compagni…"

Problemi come al solito di soldi: il Trabucchi aveva detto loro che gli avrebbero aumentato il contratto, e L.M. non aumenta il contratto, allora i giocatori visto che cambia la legge che non consente più di tesserare per 5 anni i minorenni da la possibilità a Trabucchi di intentare la causa contro la Juve ….
Che la juve vince visto che al tempo si poteva fare e quindi i giocatori iniziano a convincersi che dovevano andare a cercare fortuna altrove.

Pag. 45 Si è pentito delle scelte che ha fatto quando ha firmato con la Reggina?
No, alla fine ho fatto quello che volevo io sono tornato in Russia e poi sono andato alla Reggina non mi potevo pentire… allora contestazione, nella quale il PM gli dice di tutto e di più, che si ripensava alla frese di L.m. che se ne sarebbe pentito e il teste ah è vero ho detto quello, allora si lo ribadisco…. Allora aggiunge: allora io costretto a fare carriera in italia perché in russia non posso più andare, costretto a giocare in italia allora si pentito!!!
Cioè poveraccio ora fa il calciatore in Italia e deduco che visti i compensi che abbiamo sentito non so se in Russia percepiscono lo stesso o hanno più raziocinio, però poveraccio che poi Moggi è così potente che addirittura non lo fa più tornare neanche in Russia….

Nigmatullin c’è solo la testimonianza di Trabucchi manca il riscontro del giocatore

A questo punto Associazione.

Luciano Moggi, secondo la prospettazione del Pubblico Ministero è socio di fatto della GEA , lo si capisce dalle cravatte di Marinella, dalla deposizione del Maggiore Auricchio ma soprattutto dall’intervento di L.M. per la scelta dell’allenatore De Canio quando il presidente del Siena De Luca licenzia Simoni.

Benissimo allora noi ci riprendiamo le dichiarazioni di Perinetti Casoni che allora era il Direttore sportivo del Siena e lo abbiamo chiesto a Lui come è avvenuto l’episodio pag 158 P.C viene sentito il 31 marzo e spiega intanto i motivi per cui mandano via Simoni, stavano andando male, Simoni stava male fisicamente, non seguiva la squadra negli allenamenti.

Tanto per cominciare pag. 158 sempre scelta del Presidente De Luca l’allenatore Simoni.
In una giornata il presidente e P.C. si sentono e decidono di cambiare allenatore, allora P.C. dice al presidente chi c’è disponibile? E P.C. propone Reja Mondonico De Canio.
Il presidente dice il primo e il secondo non mi interessano sentiamo per De Canio.

Pag. 161 amicizia e rapporti con Moggi sia di P.C. che di De Luca, pag 163 164 si svolge la trattativa, a trattativa conclusa il presidente chiama L.M. che è di Monticiano Siena e gli dice o alla fine l’ho preso, certo l’ho pagato tanto speriamo bene!!!

Poi si va avanti e si chiede al teste ma dopo De Canio che cosa è successo? 1 anno e mezzo con De Canio poi la scelta è stata Beretta o Gasperini? Scelto Beretta, e Gasperini di chi è? GEA!!!! Dimostrazione che se L.M. interviene o se L.M. è socio di fatto della GEA ma allora lo fa sempre.

Testi a difesa: se è vero che ho trovato il metodo dell’imporre la procura sportiva di mio figlio ai miei giocatori, o ai presidenti con i quali ha stretto un rapporto amicale nel corso della mia carriera, o lo faccio sempre o non lo faccio mai.
Come con i giocatori, lo faccio con Baiocco o lo faccio con Del Piero, con Ibraimovic, con Nedved con Buffon..
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A me sembra che i più scorretti nella vicenda siano Baldini e Antonelli.....poi oh, se voi volete a tutti i costi continuare a dire "Moggi Maiale che comandava il calcio italiano" fate vobis, ma mi pare che in questo post i FATTI raccontati siano ben altri...
Matt
trop lung...hai ragione per principio e per la costanza morpheus sarcastica.gif
Morpheus
se vuoi la verità devi essere disposto a fare qualche fatica.
NvO
ma il PM ha chiesto sei anni per moggi, eh?
Morpheus
CITAZIONE (NvO @ 5 Dec 2008 - 17:19) *
ma il PM ha chiesto sei anni per moggi, eh?

le ha chieste sulla base delle dichiarazioni di Baldini, le quali si sono poi rivelate false in sede di dibattimento.

questo processo è stato talmente ridicolo che persino i testimoni portati dall'accusa hanno scagionato gli imputati.

ce la facciamo ad andare un minimo oltre ai titoli della prima pagina della gazzetta o è troppo difficile leggere tutto?
Ti rendi conto vero che Moggi è stato accusato di aver fatto pressioni su calciatori in modo che dessero la loro procura a davide lippi perchè sennò suo padre non li convocava in nazionale mentre l'allora CT dell'italia era TRAPATTONI E NON LIPPI??? Ti sembra normale uno che formula una accusa del genere???

Il guaio è che questo pro-cesso lo pagano le tasche degli italiani...
Buglio
Maial Moratti di merda..è colpa sua se il mondo è in recessione e l'altro giorno mi sono arrivati 158 euro di velox!
Morpheus
che spiritoso...scommetto che non hai letto manco 2 righe.
Buglio
Non volevo commentare l'arringa difensiva, ma il fatto che ogni volta che nomini Moratti e l'Inter parli del male assoluto!
Morpheus
senti....ma ci vedi???

dimmi dove trovi scritta la parola moratti in questo topic se non in questo e nel tuo post.

se vuoi provocare per forza puoi anche alzare i tacchi e uscire dal thread, se invece vuoi commentare l'arringa sei il benvenuto.
Buglio
Scusami sommo morpheus...ho scazzato il topic con il delirio neroazzurro..del resto sei sempre lì dentro!
NvO
CITAZIONE (Morpheus @ 6 Dec 2008 - 02:33) *
le ha chieste sulla base delle dichiarazioni di Baldini, le quali si sono poi rivelate false in sede di dibattimento.


la requisitoria viene dopo il dibattimento ahsisi.gif

evidentemente la richiesata è basata anche su altri elementi.

il che naturalmente non significa che moggi verrà condannato. né che sia da condannare.



CITAZIONE (Morpheus @ 6 Dec 2008 - 02:33) *
ce la facciamo ad andare un minimo oltre ai titoli della prima pagina della gazzetta o è troppo difficile leggere tutto?


guarda che chiedevo semplicemente quale fosse stata la richiesa del pm. coda di paglia? rotolol.gif



Morpheus
CITAZIONE (NvO @ 15 Dec 2008 - 13:55) *
la requisitoria viene dopo il dibattimento ahsisi.gif

evidentemente la richiesata è basata anche su altri elementi.

il che naturalmente non significa che moggi verrà condannato. né che sia da condannare.





guarda che chiedevo semplicemente quale fosse stata la richiesa del pm. coda di paglia? rotolol.gif

fatto sta che ha deliberatamente dichiarato il falso davanti ad un PM della repubblica.

inoltre baldini è stato pizzicato più volte con il carabinier Auricchio (quello delle intercettazioni, sì...LUI!) anche se in aula aveva dichiarato di non conoscerlo assolutamente.

chissà di cosa parlavano seduti al tavolino eh?
Morpheus
Abbiamo rivolto a Prioreschi, che difende Zavaglia nel processo GEA e Moggi nel processo di Napoli su calciopoli, 31 domande per chiarire tanti dei dubbi che in tanti abbiamo manifestato sui forum. Abbiamo chiesto a chi conosce gli atti processuali di far luce su aspetti incomprensibili. Lo abbiamo fatto spaziando a 360°, con domande che vanno dalle procedure processuali alle SIM straniere, dalle accuse alla loro consistenza, dal modo di indagare al ruolo dei protagonisti, dal comportamento dei testimoni a quello dei pm.
L'avvocato Prioreschi direbbe le stesse cose ai media tradizionali, giornali e tv, se sentissero il dovere deontologico di dare spazio anche alle difese anziché fare solo da cassa di risonanza dell'accusa.
Della lunga intervista, pubblicata su www.ju29ro.com, abbiamo estrapolato, per questo topic, alcune domande e risposte:

GEA e difesa di Zavaglia

1 - Associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza. Tre associati - Moggi padre e figlio, e il suo assistito Franco Zavaglia - cui viene imputato un potere di controllo sul mercato delle procure calcistiche. Non sono troppo pochi per un'impresa del genere?

Anzitutto è bene precisare che la contestazione di associazione a delinquere così come ipotizzata dal P.M. è incomprensibile e irrealizzabile. Per la prima volta, credo, nella storia giudiziaria di questo paese, sono state inserite nella imputazione delle violazioni di norme estranee al diritto penale. Mi riferisco agli artt.li 3 comma 4 e 7 del regolamento degli agenti dei calciatori. Che poi abbiamo scoperto dall’esame di tutti i testi escussi a dibattimento, essere la prassi di tutto il calcio italiano. La finalità dell’associazione sarebbe stata quella di acquisire il maggior numero di procure sportive. Abbiamo accertato che la GEA al momento della sua costituzione aveva avuto in “dote” dalla “Football Management” srl 118 procure di calciatori professionisti (serie A, B e C). Alla data della liquidazione dopo cinque anni era arrivato a circa 170 procure.
I calciatori professionisti in Italia sono circa 4.000. Il controllo del calcio si sarebbe dovuto realizzare con l’acquisizione delle procure di calciatori come Gatti, Tedesco, Baiocco, Amoroso e due giovani russi sconosciuti. Credo che ogni commento sia superfluo. Poi una volta acquisito questo gran numero di procure, l’associazione avrebbe perseguito l’ulteriore scopo di controllare le squadre del campionato di calcio.
E quali sarebbero queste squadre? Siena Messina, Reggina, Crotone e Avellino. Il P.M. non ha messo nemmeno la Juve. Il potente Moggi che, per stessa ammissione del P.M., non riusciva a controllare nemmeno la squadra di cui era direttore generale. Anche qui offenderei l’intelligenza di chi legge se commentassi queste circostanze. La creazione della GEA, secondo l’ipotesi accusatoria, doveva servire per unire il mondo del calcio a quello politico e imprenditoriale. Solo che per gli esponenti di quel mondo politico e imprenditoriale è stato lo stesso P.M. a chiedere l’archiviazione. Sono rimasti quindi gli organizzatori Luciano Moggi, Alessandro Moggi e Francesco Zavaglia, tre generali senza un esercito.
[...]
6 - Dalle intercettazioni traspare l'inimicizia dichiarata tra il suo assistito e il ds della Roma, Franco Baldini. Nel processo in corso, Baldini è la superstar dell'accusa, insieme ad Antonelli. Abbiamo scoperto, in aula, della sua frequentazione con chi ha diretto le indagini, il maresciallo Auricchio. Al di là della legittimità degli incontri, quale l'attendibilità di un testimone che a domanda ha negato tale conoscenza?

Non solo Baldini ha negato di conoscere Auricchio mentre questi lo ha definito suo amico, ma ha anche negato di averci parlato informalmente tra l’agosto 2004 e l’aprile 2005, in piena indagine di Calciopoli, circostanza ammessa invece dall’Auricchio. Ma ha anche omesso di dire che ha “consigliato” ad Antonelli di andare a parlare con Auricchio. E Auricchio ha negato di conoscere Antonelli, mentre Antonelli ha ammesso di aver preso qualche caffè con il maggiore dei C.C., che gli avrebbe anche rivelato che stava facendo una indagine sul calcio. Andate a rileggere l’intercettazione del 17 ottobre 2004 tra Stefano Antonelli e Alessandro Moggi. E’ agghiacciante. A tale data l’Antonelli conosceva che nel codice penale esisteva l’art. 513 bis e voleva parlare con Alessandro “per non far diventare la cosa solo concorrenziale”. Come faceva?
Pochi addetti ai lavori conoscevano quel reato. E questo la dice lunga non solo sulla attendibilità.
[...]

NAPOLI e difesa di Moggi

16 - L'arringa davanti al GUP. Ci spieghi perché, in sostanza, Luciano Moggi non doveva nemmeno essere rinviato a giudizio.

A Napoli ho sostenuto, e, conoscendo gli atti, ne sono convinto, che quella di Luciano Moggi era la posizione processuale più leggera di tutte. Non c’è una sola telefonata o un messaggio di Moggi con un arbitro o un assistente. Per altri si. A dimostrazione di questo vi è anche il fatto che la C.A.F. e la C.G.F. non lo hanno ritenuto responsabile di singoli illeciti sportivi.
Il reato di frode sportiva si può realizzare attraverso due condotte:
A) attraverso l’offerta o la promessa di denaro o altra utilità;
B) ovvero con il compimento di atti fraudolenti.
Entrambe le condotte devono essere finalizzate ad alterare il risultato di una gara. Ebbene, a Napoli hanno contestato la seconda ipotesi e cioè gli atti fraudolenti, non avendo alcuna prova di una corruttela degli arbitri. In realtà, nei capi d’imputazione di Napoli, il più delle volte non vengono indicati quali sarebbero gli atti fraudolenti (capi c), d), m), o), p), r), z)). Soltanto in alcuni casi vengono indicati come fraudolenti i sorteggi, le griglie o le ammonizioni mirate. Ma non si dice come. Solo che, se il sorteggio fosse stato taroccato, i primi ad essere imputati dovevano essere coloro che pescavano le palline, e l’ammonizione mirata non ha la caratteristica di atto fraudolento, ma tutt’al più dovrebbe essere il risultato di un accordo a monte con l’arbitro, di cui però non c’è la prova. Quindi, così come contestati, i reati non sussistono.
[...]
18 - Come si prepara un processo che ha come oggetto una disciplina così aleatoria e che poco si presta a razionalizzazioni scientifiche come il calcio? Vedremo testimoniare moviolisti e esperti di Coverciano, oppure basterà qualcosa di meno?

I processi si preparano tutti allo stesso modo e cioè studiando le carte. Qui se vogliamo usare un termine calcistico si potrebbe giocare dire che noi giocheremo all’attacco senza nemmeno il timore di subire il contropiede avversario. Non vorrei essere il P.M. di questo processo.
[...]
19 - Intercettazioni. Sui giornali ne sono finite alcune, quelle in apparenza più funzionali ai teoremi dell'accusa. Noi abbiamo letto e ascoltato tutte quelle utilizzate per il processo sportivo, e la situazione ci è apparsa completamente differente da quella prospettata dai media. Ma ancora sono una piccola parte del tutto. Durante il processo ne potremo ascoltare delle altre, a supporto delle tesi difensive? Qualche gustosa anticipazione?
Le intercettazioni sono decine di migliaia. Chiederemo che vengano trascritte tutte. Non posso fare anticipazioni.
[...]
24- Schede svizzere. Quale in termini giuridici la rilevanza come prova accusatoria per l'imputazione di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva?

Il valore in termini probatori delle schede svizzere è pari a zero.
[...]
25 - Schede svizzere. Le presunte 42 telefonate tra Moggi e Bertini prima di Siena-Milan sono ormai considerate dai media come un fatto accertato. La difesa è in grado di smontare, portando dei controesempi, il cosiddetto "metodo delle celle" usato per associare ogni SIM ad ogni persona facente parte della presunta rete di comunicazione segreta?

Quella delle celle è un’altra ipotesi dei Carabinieri non suffragata da basi scientifiche. Le celle servono per individuare dove era la SIM al momento della telefonata. Certamente il sistema delle celle non può dire chi era la persona che in quel momento faceva la telefonata. Quindi non esistono le 42 telefonate di Moggi a Bertini. La difesa di Fabiani ha depositato una consulenza di parte che smonta con dati scientifici le ipotesi dei carabinieri. Le basti pensare che dallo sviluppo delle SIM svizzere è emerso che una SIM faceva nello stesso istante 7 o 8 telefonate. Le pare possibile?
Morpheus
mmm...98 visite e 12 post...

chissà come mai...
Morpheus
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/...ato_moggi.shtml

IL PALLONE NELLA BUFERA
Calciopoli, l'avvocato di Moggi:
"Sono di più le squadre coinvolte"

Paco D’Onofrio ha affermato: ‘’Faremo i nomi di chi telefonava ad arbitri e designatori’’. Verranno a galla durante il processo di Napoli

Luciano Moggi (Alive) Milano, 27 dicembre 2008 - Paco D’Onofrio, avvocato difensore di Luciano Moggi, in un’intervista alla trasmissione ‘’Confessioni di Calcio’’ condotta da Fabio Ravezzani in onda domani alle 15.45 su Telelombardia e della quale e’ stata fornita un’anticipazione ha affermato: ‘’Faremo i nomi di chi telefonava ad arbitri e designatori’’. I nomi verranno a galla durante il processo di Napoli.

’’Quelle telefonate sono atti materialmente gia’ a disposizione della Procura di Napoli’’, dice il legale, ma ‘’il processo sportivo di Calciopoli venne celebrato in venti giorni senza la possibilita’ che tutte le prove venissero valutate’’.

Anche perche’, se fossero stati fatti i nomi di tutte le squadre coinvolte, ‘’avremmo avuto il successivo campionato di serie A con 8-10 squadre. E allora, visto che l’opinione pubblica cercava un capro espiatorio, si e’ deciso di condannare solo una espressione di quel sistema’’.

D’Onofrio nell’intervista parla anche della regia che avrebbe gestito la diffusione ai giornali delle intercettazioni nel 2006. ‘’A livello mediatico sono state fornite solo alcune notizie e non tutte: nel processo di Napoli si notera’ che sono molte di piu’ le squadre coinvolte, chiamate in causa dagli stessi arbitri e designatori ‘’.




Lo stesso Bergamo in diretta a Matrix nel 2006 disse platealmente che non capiva come mai non ci fossero le intercettazioni tra lui e facchetti, dato che era uno di quelli che lo chiamava più spesso e soprattutto uno con cui spessissimo parlava di griglie ed arbitri...

Quando ci saranno le trascrizioni di tutte le telefonate io credo ci sarà da ridere....sempre che la telecom non le abbia già fatte sparire ovviamente.
Morpheus
L'avvocato paco d'onofrio ora in diretta su telelombardia....faccio un sunto breve, poi a seguire vedo se riesco a recuperare un video su youtube, dato che qualcuno lo sta registrando.

conferma che agli atti ci sono telefonate di altri personaggi di altre squadre, c'è da valutare se possono essere usate in sede processuale per via della firma poco leggibile che le certifica

tutto quello che è stato pubblicato sui giornali nel 2006 è stato FILTRATO. sarcastica.gif

ci sono altre elefonate di facchetti oltre alle 2 famose già pubblicate nel 2006.

D'Onofrio dice che le telefonate "nuove" sono molto simili a quelle di Moggi. Sono tutte telefonate colloquiali, senza illeciti secondo lui.

quando la juve disse che avrebbe fatto ricorso al Tar, c'erano grosse possibilità di sospensione del campionato

Alla domanda di Ruperto avrebbe risposto che non c'era responsabilità di Moggi e della Juve. In subordine, punti di penalità per tutti.
D'Onofrio dice che in ogni processo l'avvocato della Juventus dice il contrario di quello che dice lui.

D'Onofrio: non vogliamo la prescrizione, che scatta tra 5 anni.

Fine dell'intervista
Bedrosian Baol
Beh, la questione del TAR penso sia chiara a tutti.
Se la Juve avesse fatto ricorso si sarebbe dovuto o bloccare il campionato o ammetterla con riserva.
Non essendo mediaticamente realizzabile la seconda sarebbero stati costretti a sospendere tutto.
Quindi ci fu un palese tentativo di mediazione (ridicolo) del tipo: fate ricorso -> si blocca tutto, non fate ricorso -> bello sconticino di penalizzazione (cosa che si è verificata).
Nei concorsi pubblici, quando un aspirante avvocato (ad es.) viene bocciato allo scritto e fa ricorso, viene ammesso con riserva alla seconda fase, salvo poi passare l'esame e fregarsene della sentenza che magari lo avrebbe visto soccombente tanto oramai è già avvocato.
Il succo è: l'Italia può andare avanti con giuristi, magistrati, funzionari pubblici ecc... non preparati, ma non riesce ad andare avanti senza il campionato di calcio.
Morpheus
sì ma mi sa che non hai colto la parte più importante del discorso....e cioè che le intercettazioni uscite nel 2006 erano solo una piccola parte (circa lo 0,5%) di tutte quelle effettuate sarcastica.gif

Al processo penale che inizierà il 20 gennaio verranno chieste le trascrizioni di tutte le telefonate....Bergamo 2 anni fa disse a matrix che TUTTI i dirigenti di serie A lo chiamavano per parlare di arbitri e che facchetti era uno di quelli che telefonava di più....il telefono di bergamo era uno di quelli sotto controllo....se 2+2 fa 4 fra un annetto o 2 ci faremo tutti della grasse risate sarcastica.gif
Morpheus
chissà perchè non c'è nessun interista che viene qui a fare la morale.... sarcastica.gif
Morpheus
CITAZIONE (Morpheus @ 2 Jan 2009 - 23:13) *
chissà perchè non c'è nessun interista che viene qui a fare la morale.... sarcastica.gif

mi autoquoto sempre in speranzosa attesa che arrivi qualche interista a pontificare sulla loro onesta società di calcio sarcastica.gif
NvO
penso di aver già pontificato abbastanza.

icon_mrgreen.gif

il punto sta nella differenza tra 'parlare di arbitri' e 'comandarli'.

se facchetti faceva come moggi è da condannare nella stessa maniera. come ho già detto. bisogna dimostrarlo, però. e per dimostrarlo, come è del tutto evidente, non è sufficiente affermare che ci sono delle intercettazioni. come, naturalmente, non è sufficiente affermare che facchetti e pairetto erano amici.

poi magari viene fuori un mare di merda. te lo auguro, morpheus, sai che soddisfazione?!

poi rimarrebbe quella contraddizione che mettevo in evidenza in delirio nerazzurro, ma tu non sembri curartene affatto, quindi nessun problema.
Morpheus
CITAZIONE (NvO @ 4 Jan 2009 - 19:03) *
penso di aver già pontificato abbastanza.

icon_mrgreen.gif

il punto sta nella differenza tra 'parlare di arbitri' e 'comandarli'.

se facchetti faceva come moggi è da condannare nella stessa maniera. come ho già detto. bisogna dimostrarlo, però. e per dimostrarlo, come è del tutto evidente, non è sufficiente affermare che ci sono delle intercettazioni. come, naturalmente, non è sufficiente affermare che facchetti e pairetto erano amici.

poi magari viene fuori un mare di merda. te lo auguro, morpheus, sai che soddisfazione?!

poi rimarrebbe quella contraddizione che mettevo in evidenza in delirio nerazzurro, ma tu non sembri curartene affatto, quindi nessun problema.

facchetti non era solo amico di pairetto....ci andava pure a cena e a dormire a casa sua.

le intercettazioni c'erano già anche nel 2006, ma qualcuno ha pensato bene di tenerle da parte buttandone altre in pasto al pubblico.

Indovina chi è che aveva effettuato le intercettazioni? Giuliano Tavaroli (quello che adesso è in galera, sì proprio lui).
Sapete chi erano gli unici capi di tavaroli in telecom? Carlo Buora (vice presidente dell'inter all'epoca) e Tronchetti Provera (azionista inter).
Chissà come mai le vostre intercettazioni non sono uscite sui giornali eh?

Ma tu guarda i casi della vita!

Comunque potete stare tranquilli, a voi in B non vi ci manderanno mai (anche se lo meritereste eccome alla luce di queste maialate fatte con le intercettazioni "ad personam" che, è bene ricordarlo, costituiscono REATO PENALE quando non autorizzate da un pm), ma quando usciranno quelle stramaledette telefonate finalmente tutta italia si renderà conto di che razza di disonesti piagnoni siete.

In quel momento la soddisfazione di smerdarvi non me la leverà NESSUNO.

Serve solo un pò di pazienza e prima o poi la macchina processuale si metterà in moto...prima udienza il 20 gennaio.
Io aspetto sulla riva del fiume....e prima o poi vedrò passare i cadaveri di chi dico io.
Bedrosian Baol
"reato penale" è una cosa che ogni volta mi fa venire i brividi.
Cmq, sospettare di un conflitto di interessi tra telecom (che ha fatto le intercettazioni) e Inter non è una cosa così sconvolgente, finchè, però, non verranno pubblicate tutte le intercettazioni sarà molto dura fare luce sulla faccenda...
Morpheus
CITAZIONE (Bedrosian Baol @ 4 Jan 2009 - 20:14) *
"reato penale" è una cosa che ogni volta mi fa venire i brividi.
Cmq, sospettare di un conflitto di interessi tra telecom (che ha fatto le intercettazioni) e Inter non è una cosa così sconvolgente, finchè, però, non verranno pubblicate tutte le intercettazioni sarà molto dura fare luce sulla faccenda...

Ti comunico una cosa sfuggita ai più.

emanuele cipriani, capo della società investigativa privata nota come "polis d'istinto", nonchè braccio destro di tavaroli (in galera pure lui, tra l'altro) ha svolto delle prestazioni investigative per conto della società "internazionale FC", come documentato da una fattura emessa dalla polis d'istinto rinvenuta a londra durante la fase investigativa.

Il signore che ha visto per ultimo i cosiddetti "pizzini" che l'alto comando telecom passava alla sezione security si chiamava Adamo Bove.

Adesso purtroppo è un cadavere....si è inspiegabilmente buttato giù da un cavalcavia alla periferia di napoli.
Peccato che suo padre sia convinto che non si sia suicidato e soprattutto non si trova in giro nessun testimone oculare a riguardo.

Quindi, in sintesi, questa gente per anni ha spiato e segretamente ricattato mezza italia sputtanando di volta in volta chi dava fastidio.
Ricordate la strana successione dei casi Unipol, Savoia, Abu Omar, "furbetti del quartierino" (leggasi fiorani, ricucci & co.), vallettopoli e altre amenità tutti saltati fuori a breve distanza l'uno dall'altro?
Quanti altri scandaletti di questo genere (nati da intercettazioni) avete visto spuntare dopo l'arresto dell'allegra combriccola dell' "Intercetto chi cazzo mi pare a me?"

Pensateci bene...

Questo è il più grosso scandalo penale della seconda repubblica....caso strano però nessuno ne parla mai sarcastica.gif

Citando qualcuno SICURAMENTE molto più colto e competente di me in materia:

Alla domanda "cosa ne pensa del processo di "calciopoli"? risponde cosi:
"Una sentenza pazzesca, e non perchè il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza
pazzesca perchè costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e
non proponibili in un procedimento degno di tal nome, una sentenza pazzesca
perchè punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito
da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E
mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perchè tutto è uscito fuori in un
determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di
Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la
compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto
controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni
ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al
popolino?"


Enzo Biagi, tratta da un'intervista al Tirreno del 16 agosto 2006
NvO
CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
facchetti non era solo amico di pairetto....ci andava pure a cena e a dormire a casa sua.


magari andavano pure a letto insieme.. QUINDI?


CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
le intercettazioni c'erano già anche nel 2006, ma qualcuno ha pensato bene di tenerle da parte buttandone altre in pasto al pubblico.




Indovina chi è che aveva effettuato le intercettazioni? Giuliano Tavaroli (quello che adesso è in galera, sì proprio lui).
Sapete chi erano gli unici capi di tavaroli in telecom? Carlo Buora (vice presidente dell'inter all'epoca) e Tronchetti Provera (azionista inter).
Chissà come mai le vostre intercettazioni non sono uscite sui giornali eh?


forse perché non dimostravano proprio un bel nulla? o sennò perché all'inter sono paraculati. lo scopriremo presto, da quello che dici.

forse non sono uscite sui giornali perché pairetto e facchetti, essendo amici, parlavano dei cazzi loro. o magari perché i commenti sugli arbitraggi erano commenti sugli arbitraggi, e non comandi e ramanzine di un dirigente di una società sportiva all'indirizzo del capo degli arbitri italiani.

CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
Ma tu guarda i casi della vita!

Comunque potete stare tranquilli, a voi in B non vi ci manderanno mai (anche se lo meritereste eccome alla luce di queste maialate fatte con le intercettazioni "ad personam" che, è bene ricordarlo, costituiscono REATO PENALE quando non autorizzate da un pm), ma quando usciranno quelle stramaledette telefonate finalmente tutta italia si renderà conto di che razza di disonesti piagnoni siete.


al massimo pareggeremo i conti, caro mio. a meno che tu non riesca a dimostrare che a parità di elementi a carico facchetti è colpevole e moggi è innocente. cosa che hai già provato maldestramente a dimostrare, peraltro.

CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
In quel momento la soddisfazione di smerdarvi non me la leverà NESSUNO.


perché adesso non lo stai facendo?

CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
Serve solo un pò di pazienza e prima o poi la macchina processuale si metterà in moto...prima udienza il 20 gennaio.
Io aspetto sulla riva del fiume....e prima o poi vedrò passare i cadaveri di chi dico io.


buona fortuna.
Morpheus
CITAZIONE (NvO @ 5 Jan 2009 - 02:35) *
magari andavano pure a letto insieme.. QUINDI?

la juve per una cosa del genere è andata in B...fai un pò te.


CITAZIONE
forse perché non dimostravano proprio un bel nulla? o sennò perché all'inter sono paraculati. lo scopriremo presto, da quello che dici.


perchè l'intercettazione di alessandro moggi che invitava la d'amico a cena aparigi dimostrava qualcosa, vero? però quelle le han pubblicate eh? giusto per sputtanare qualcuno, ovviamente.
CITAZIONE
forse non sono uscite sui giornali perché pairetto e facchetti, essendo amici, parlavano dei cazzi loro. o magari perché i commenti sugli arbitraggi erano commenti sugli arbitraggi, e non comandi e ramanzine di un dirigente di una società sportiva all'indirizzo del capo degli arbitri italiani.

E come fai ad esserne sicuro?
Bergamo disse a matrix che lo stesso facchetti si premurava di controllare le assegnazioni degli arbitri alle griglie....ovvero LA STESSA IDENTICA COSA CHE FACEVA MOGGI
Mi spieghi come mai se ne parlano bergamo e facchetti la cosa è irrilevante, mentre se lo fa moggi allora stanno truccando una partita?

CITAZIONE
al massimo pareggeremo i conti, caro mio. a meno che tu non riesca a dimostrare che a parità di elementi a carico facchetti è colpevole e moggi è innocente. cosa che hai già provato maldestramente a dimostrare, peraltro.

pareggiare i conti un bel paio di balle!!!

voi vi siete messi sulla vostra lurida casacca (fregiandovi di una onestà che proprio non vi apparteneva) uno scudetto che ERA ed E' TUTTORA NOSTRO perchè guadagnato sul campo!
quando usciranno quelle telefonate il minimo sarebbe revocare quello scudo VERGOGNOSO e restituirlo ai legittimi proprietari, visto che a quel punto si sarà dimostrata la parità di condizioni tra le squadre che lottavano per la vittoria.

CITAZIONE
perché adesso non lo stai facendo?

il meglio deve ancora venire...il bello sarà vedere come voi vi arrampicherete sugli specchi per giustificare le vostre telefonate dopo aver fatto per 3 anni la parte dei forcaioli.....ah che belle risate che mi farò in quel momento sarcastica.gif

CITAZIONE
buona fortuna.

Di quella ne avrete bisogno voi caro mio....perchè a noi il processo stile "santa inquisizione" l'hanno già fatto. Questo processo penale sarà una cosa seria....e più a fondo andranno nella questione e meglio sarà per noi e, di conseguenza, peggio per voi.

Quelli che adesso passeranno delle notti insonni sarete voi....di certo non noi che in questa vicenda abbiamo solo da guadagnarci.

PS: caso strano hai accuratamente evitato di comemntare le parole di enzo biagi...
NvO
CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
la juve per una cosa del genere è andata in B...fai un pò te.


la juve è andata in b, e le hanno fatto un regalo, perché moggi si comprava gli arbitri.

CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
perchè l'intercettazione di alessandro moggi che invitava la d'amico a cena aparigi dimostrava qualcosa, vero? però quelle le han pubblicate eh? giusto per sputtanare qualcuno, ovviamente.


non dimostrava niente e hanno fatto male a pubblicarla. vuoi vedere se, come te, anch'io uso due pesi e due misure?

CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
E come fai ad esserne sicuro?
Bergamo disse a matrix che lo stesso facchetti si premurava di controllare le assegnazioni degli arbitri alle griglie....ovvero LA STESSA IDENTICA COSA CHE FACEVA MOGGI


ma la domanda è come fai ad essere sicuro del contrario?!?!?!?! santo cielo! tutto il veleno che stai sputando deriva da questa tua granitica convinzione! ottimo esempio di inversione dell'onere della prova.


CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
Mi spieghi come mai se ne parlano bergamo e facchetti la cosa è irrilevante, mentre se lo fa moggi allora stanno truccando una partita?


moggi non commentava le designazioni, cazziava il designatore, maledizione! non vedi la differenza tra le due cose?

CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
pareggiare i conti un bel paio di balle!!!

voi vi siete messi sulla vostra lurida casacca (fregiandovi di una onestà che proprio non vi apparteneva) uno scudetto che ERA ed E' TUTTORA NOSTRO perchè guadagnato sul campo!


con qualche aiutino rotolol.gif

CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
quando usciranno quelle telefonate il minimo sarebbe revocare quello scudo VERGOGNOSO e restituirlo ai legittimi proprietari, visto che a quel punto si sarà dimostrata la parità di condizioni tra le squadre che lottavano per la vittoria.


bene, ora scopriremo se l'inter è la legittima proprietaria di quegli scudetti. se si dimostrerà che così non è, però, lo scudetto non dovrà essere restituito alla juve, perché lo scudetto (e forse questo è un altro piccolo particolare che continua a sfuggirti) non serve a premiare chi è più bravo a imbrogliare.

piuttosto al chievo.

CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
il meglio deve ancora venire...il bello sarà vedere come voi vi arrampicherete sugli specchi per giustificare le vostre telefonate dopo aver fatto per 3 anni la parte dei forcaioli.....ah che belle risate che mi farò in quel momento sarcastica.gif


non lo faremo, morpheus. non io per lo meno. se viene fuori che facchetti rubava come moggi sarò schifato. proprio come dovresti esserlo tu per quegli scudetti 'guadagnati sul campo'. certo che hai una faccia tosta!

CITAZIONE (Morpheus @ 5 Jan 2009 - 14:01) *
Di quella ne avrete bisogno voi caro mio....perchè a noi il processo stile "santa inquisizione" l'hanno già fatto. Questo processo penale sarà una cosa seria....e più a fondo andranno nella questione e meglio sarà per noi e, di conseguenza, peggio per voi.

Quelli che adesso passeranno delle notti insonni sarete voi....di certo non noi che in questa vicenda abbiamo solo da guadagnarci.

PS: caso strano hai accuratamente evitato di comemntare le parole di enzo biagi...


notti insonni?

il fatto che una delle principali ragioni della tua vita sia prenderti una rivincita nei confronti degli interisti e fregarli, una volta per tutte, non significe che la cosa debba per forza essere reciproca.
biagi non mi è mai stato granché simpatico.
Morpheus
CITAZIONE (NvO @ 5 Jan 2009 - 15:57) *
la juve è andata in b, e le hanno fatto un regalo, perché moggi si comprava gli arbitri.


scusami se te lo dico eh....ma questa è una STRON-ZA-TA.
Se decidi di supportare una affermazione del genere allora poi devi anche portare le prove (leggasi i soldi), altrimenti taci che ci fai più bella figura.

Ma qui si ritorna all'annoso discorsetto...ovvero che tu pretendi di saperne più di me anche se non ti sei mai scomodato a leggere una sola pagina di documentazione processuale.
Ergo la tua opinione vale come quella del neolaureato in fisica che si presenta per il primo giorno di lavoro al CERN, cioè MENO DI ZERO.

CITAZIONE
non dimostrava niente e hanno fatto male a pubblicarla. vuoi vedere se, come te, anch'io uso due pesi e due misure?

però l'han pubblicata....e hanno rovinato una famiglia.
Chi pagherà per questo errore? nessuno come al solito....tanto l'importante è buttare merda nel ventilatore.
CITAZIONE
ma la domanda è come fai ad essere sicuro del contrario?!?!?!?! santo cielo! tutto il veleno che stai sputando deriva da questa tua granitica convinzione! ottimo esempio di inversione dell'onere della prova.

mi risulta che nè facchetti nè moratti abbiano mai smentito le dichiarazioni di bergamo....e dire che sono anche state riportate da tutte le agenzie di stampa.
non hanno mai nemmeno smentito di aver proposto un pre-contratto a luciano moggi....coda di paglia?


CITAZIONE
moggi non commentava le designazioni, cazziava il designatore, maledizione! non vedi la differenza tra le due cose?

moggi chiedeva che venissero inseriti gli arbitri più bravi nella sua griglia. chiedere un arbitro bravo non vuol dire che l'hai corrotto...o sbaglio?
CITAZIONE
con qualche aiutino rotolol.gif

han parlato quelli che si iscrivono al campionato in maniera fraudolenta da 3 anni...
CITAZIONE
bene, ora scopriremo se l'inter è la legittima proprietaria di quegli scudetti. se si dimostrerà che così non è, però, lo scudetto non dovrà essere restituito alla juve, perché lo scudetto (e forse questo è un altro piccolo particolare che continua a sfuggirti) non serve a premiare chi è più bravo a imbrogliare.

piuttosto al chievo.

ma sticazzi!

di arbitri condannati non ce n'è stato manco uno....di giocatori nemmeno....di guardalinee idem.
Chi andava in campo non è stato condannato nemmeno ad una ammenda (per quanto riguarda la juve), ergo le partite sono REGOLARI, perchè in campo, fino a prova contraria, non ci andavano bergamo e moggi, ma gli arbitri e i giocatori...i quali ne sono usciti TUTTI PULITI.

Ergo quegli scudetti sono nostri.
E sono nostri perchè i nostri giocatori, invece di andare all'hollywood a bere con le donnine che la mollavano, si alzavano alle 6.30 del mattino e andavano a correre un'ora tutti i giorni PRIMA DI PRESENTARSI ALL'ALLENAMENTO.
Punto.
CITAZIONE
non lo faremo, morpheus. non io per lo meno. se viene fuori che facchetti rubava come moggi sarò schifato. proprio come dovresti esserlo tu per quegli scudetti 'guadagnati sul campo'. certo che hai una faccia tosta!

sì certo...come no!
vedo che siete rimasti molto schifati quando oriali è stato condannato a 6 mesi di galera per aver falsificato il passaporto di recoba (e dopo averlo IRREGOLARMENTE tesserato come comunitario).

o anche quando beccarono kallon talmente fatto di EPO da stabilire il record mondiale di concentrazione di una sostanza dopante nel sangue umano.

siete rimasti schifatissimi....ma per piacere!

CITAZIONE
notti insonni?

il fatto che una delle principali ragioni della tua vita sia prenderti una rivincita nei confronti degli interisti e fregarli, una volta per tutte, non significe che la cosa debba per forza essere reciproca.
biagi non mi è mai stato granché simpatico.

vedi, fino a 3 anni fa di voi non me ne fregava nulla....non sfottevo neanche tanto perchè era come picchiare un putino sul cesso.

ma da quando vi siete messi quello scudo sulla maglia al grido di "noi sì che siamo onesti" .....ooohhh lì sì che l'avete fatta proprio fuori dal vasino!
E prima o poi pagherete, potete starne certi.

PS: Biagi non è mai stato simpatico a molti, e sai perchè? Perchè dice cose scomode che rispondono al nome di VERITA'.
Morpheus
Nota a margine...gli arbitri erano talmente comprati e indottrinati che i sorteggi casuali degli stessi sono stati a più riprese definiti REGOLARI dai tribunali (quelli veri....non le pagliacciate messe in piedi dall'avvocato di merdatti).

Il sorteggio arbitrale non era truccato
LA CORTE D’APPELLO HA DATO RAGIONE A BERGAMO E PAIRETTO DIFFAMATI
DA DUE ARTICOLI DI GIORNALE.
Fonte: “LA NAZIONE” del 29/09/2007, pag. 51
“Il sorteggio arbitrale non era truccato”, lo sostiene una sentenza della Corte d’Appello del
Tribunale di Roma alla quale si era rivolto il giornalista Gianfranco Teotino, querelato dagli allora
designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto.
Teotino è stato condannato al pagamento di mille euro di multa più le spese processuali.
I designatori si sentirono diffamati da due articoli apparsi sul settimanale Rigore e sul quotidiano La
Stampa nei quali Teotino sollevava dubbi sulla designazione dell’arbitro Borriello per Roma-Juve
sostenendo che il sorteggio arbitrale non era regolare. Il tribunale lo ha smentito dando ragione in
primo grado e adesso anche in appello a Bergamo e Pairetto.
La vicenda potrebbe essere una delle tante “querelle” giudiziarie che non finiscono in cronaca, ma
in questo caso assume una valenza diversa e ben più importante. Infatti, una delle colonne portanti
dell’accusa nell’inchiesta napoletana su Calciopoli riguarda proprio il sorteggio. Secondo i giudici
napoletani il sorteggio era irregolare, Bergamo e Pairetto ne erano gli organizzatori per conto della
“famosa” cupola e per questo dovrebbero essere processati.
La sentenza di ieri, come già accadde a Torino con un pronunciamento analogo del giudice
Maddalena, smonta questo teorema e potrebbe essere destinata a incidere anche sul processo
napoletano. Perlomeno sarebbe curioso se il sorteggio fosse regolare per i giudici romani e truccato
per quelli napoletani. Vedremo. Comunque questa sentenza è un’arma in più in mano alla difesa che
cercherà di demolire l’impianto di accusa di Calciopoli. Il processo a Napoli dovrebbe tenersi nella
prossima primavera.
Giorno: 30 settembre 2007. Come riporta la notizia la stampa? Non la riporta!
Le eccezioni sono Rocca e Ravezzani.
Christian Rocca, eccezionale come sempre, che sul suo blog (http://www.camilloblog.it) scrive:
Chissà che gran dibattito sulla Pravda rosa
La Corte d'Appello del Tribunale di Roma dice a chiare lettere che il sorteggio arbitrale di Pairetto e
Bergamo non era truccato e condanna per diffamazione il giornalista che lo aveva scritto,
indovinate un po' su quale giornale? Naturalmente sulla Stampa, quotidiano di famiglia.
Avete per caso letto titoloni, titolini (anche molto ini) sui giornali di questi giorni? No, ovviamente
(con l'eccezione della Nazione di Firenze). Vi do uno scoop: anche la sentenza sportiva che ha
condannato la Juve diceva la stessa cosa: i sorteggi arbitrali non erano truccati. A essere truccata è
l'informazione.
Ravezzani, che in passato aveva condotto trasmissioni d'accusa (nelle quali venne simulato, in
studio, il sorteggio facendo vedere come veniva truccato), ha "rettificato" e nella trasmissione
odierna "Qui Studio a Voi Stadio", in onda su Telelombardia e Primocanale, ha esplicitamente
ammesso che tutte le insinuazioni sul sorteggio erano infondate e che questa era una delle prove
chiave per Farsopoli, in quanto senza il taroccamento delle designazioni tutta la teoria sul "sistema"
non resta in piedi.


Ma NvO dice che erano tutti comprati, tutto deciso a tavolino e quindi, dall'alto della sua sapienza basata sulla lettura del NULLA l'italia intera obbedirà e si prostrerà sarcastica.gif
Morpheus
Intervista al figlio di facchetti dal corriere dello sport di ieri:
CITAZIONE
“E’ rimasto in silenzio a lungo, anche quando alcuni imputati di calciopoli continuavano a parlare del padre scomparso. Poi l’ex arbitro De Santis ha detto di aver ricevuto da Giacinto Facchetti «numerose telefonate, alcune con toni al limite del lecito». Allora Gianfelice, figlio dell’ex presidente dell’Inter, ha detto basta.

Gianfelice, tra suo padre e De Santis telefonate al limite del lecito?

«Sono falsità, ma è l’atteggiamento di chi non sa cosa altro fare. Ha un processo a carico ben più grave della mia querela. Colpisce che queste parole arrivino da un ex ispetto*re di polizia…».

Suo padre non faceva telefonate agli arbitri?

«Penso che ne facesse, come tutti i dirigenti, ma è importante vedere COSA dicesse LUI e cosa gli ALTRI.


Vorrei far presente a lorsignori che in 100MILA intercettazioni telefoniche non v'è traccia di UNA SOLA TELEFONATA FRA MOGGI E UN ARBITRO/GUARDALINEE.

Moggi chiama i designatori e parla di griglie--->campionato truccato e juve ladrona

Facchetti chiama pairetto facendo pressioni per le DESIGNAZIONI arbitrali in campo UEFA offrendo in cambio tessere per lo stadio, va a cena a casa di bergamo, incontra un ARBITRO (nucini) nella sede dell'inter in gran segreto e, a sentire le parole di suo figlio, telefona agli arbitri e il risultato dell'equazione qual'è?

Inter massima entità vergine del globo terracqueo sprizzante onestà da ogni poro e, come doveroso risarcimento, uno scudetto gratis e un'altro servito su un vassoio di platino.

Qualcuno mi spieghi la differenza di trattamento per cortesia....perchè io non la vedo.....anzi sì, la vedo eccome....moggi non aveva il santo protettore in telecom, ecco qual'è la VERA differenza. sisi.gif
NvO
mah, io ho letto le intercettazioni di moggi. cazziava il designatore. il che mi sembra aldilà del lecito.

di telefonate di facchetti aldilà del lecito non ne ho lette.

fatemele leggere e potermo cominciare a discutere.

la stron - za - ta è dire che gli scudetti della juve erano puliti e quelli dell'inter no, al massimo.
Morpheus
Quindi secondo te il figlio di facchetti dice il falso, bene...ne prendo atto.

ROMA, 8 gennaio - 1 anno e 6 mesi per Luciano Moggi, 1 anno e 2 mesi ad Alessandro Moggi per violenza privata. Assolti tutti gli altri imputati. Caduta l'accusa di associazione a delinquere. Questa la sentenza del processo per la presunta concorrenza illecita che sarebbe stata esercitata dalla Gea World, la società che ha gestito le procure di numerosi calciatori di serie A e B, nel quale sono imputati per associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza, con minacce e violenza, Luciano e Alessandro Moggi, Franco Zavaglia (presenti in aula), Francesco Ceravolo, Pasquale Gallo e Davide Lippi. I giudici della decima sezione penale del tribunale della capitale, presieduta da Luigi Fiasconaro, sono entrati da poco in camera di consiglio e dovranno decidere in particolare sulle richieste di condanna formulate dal pm Luca Palamara che usò parole pesanti per definire il meccanismo attuato dalla Gea: un'associazione per delinquere - disse durante la requisitoria - che mirava "al controllo del mondo del calcio".

LE MOTIVAZIONI - Decaduta l'accusa di associazione a delinquere, Luciano Moggi viene condannato per violenza privata per le pressioni esercitate sugli ex juventini Nicola Amoruso ed Emanuele Blasi. Per Moggi Jr l'addebito che porta alla condanna in primo grado a 1 anno e 2 mesi deriva dalle circostanze e dalle pressioni esercitate sui due giocatori dell'est Zeytulaev e Nigmatullin. Assolti gli altri imputati Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo, Pasquale Gallo e Davide Lippi.

Tuttosport.

Quindi secondo i giudici la GEA controllava l'intero calcio italiano con i giocatori Zeytulayev, Nigmatullin, Amoruso e Blasi sarcastica.gif

Non so se ridere o piangere.

Comunque se non altro l'imputazione di associazione a delinquere è già caduta in questo processo, invalidando quindi le sentenze del processo sportivo del 2006.
Ergo la GEA non era una associazione a delinquere che controllava i campionati professionistici.

Vedremo se la corte europea avrà il coraggio di confermare la condanna per violenza privata....
Morpheus
15.30 "Rispetto la sentenza e non commento - ha detto andando via dall'aula il pm Luca Palamara - attendiamo ora di leggere le motivazioni per capire meglio". Possibile che l'accusa ricorra in appello. "Sono molto amareggiato e deluso - le parole di Alessandro Moggi - mi aspettavo una assoluzione piena. Sono stato condannato per avere salutato trenta secondi due giocatori, dicendo buongiorno e buonasera, e perchè nel caso di Amoruso non ho impedito una telefonata... Non credo ai complotti, ma io sono l'unica vittima di questo sistema. Niente associazione a delinquere? Una magra consolazione". Luciano Moggi ha lasciato subito il tribunale. Mentre il suo avvocato, Marcello Melandri, ha fatto sapere che "tutto sommato è un processo vinto. Sono rimasti due episodi, con due condanne banali. Era il processo alla Gea, mentre alla fine è venuto fuori che la Gea non c'entrava nulla".


Traduzione: in appello ci sarà assoluzione al 90% sarcastica.gif

Complimenti al presidente dell'associazione nazionale magistrati che mette su un processo costato MILIONI DI EURO allo stato e che alla fine si conclude (per ora) con 2 condanne per presunte minacce non confermate nemmeno dalle parti lese.

Aveva ragione Cossiga...

Gea, ha vinto Luciano Moggi
Giovedí 08.01.2009 15:45


Tanto rumore per nulla. Dopo due anni e mezzo di polemiche e veleni la prima sentenza penale di calciopoli smonta, o quantomeno ridimensiona fortemente, la bufera che si è abbattuta sul calcio italiano nell'estate del 2006. Mentre Marcello Lippi avrà sicuramente tirato un sospiro di sollievo per l'assoluzione del giovin Davide (di conflitto d'interesse tra papà-c.t. e figlio-procuratore non se ne parla più da tempo), sono i due Moggi ad apparire come i veri vincitori del primo round. Poco più di un anno di condanna per loro e già la certezza incorporata che l'indulto cancellerà tutto questo con un vigoroso colpo di spugna. Smontate le ipotesi più gravi dell'accusa (associazione a delinquere), c'è rimasto molto poco.

Si può poi discutere di moralità, intercettazioni e ricordi riguardanti telefonate ai capi degli arbitri che tanto destarono nausea e perplessità nei cuori dei tifosi puri. Quelli cioè che amano un calcio pulito al 100% nel quale i ruoli vengono rispettati e certe conversazioni non si devono tenere. A prescindere dal contenuto. Si può pure ricordare che in effetti, dopo tante condanne morali (oltrechè squalifiche fino a cinque anni, retrocessioni e penalizzazioni varie), poco pare in realtà cambiato nel mondo del calcio. Gli attori sono sempre gli stessi: facce identiche che si muovono dietro al palcoscenico, concordano stategie di mercato e pianificano il destino del pallone nostrano. Tutto è parso muoversi, terremotarsi, salvo poi rendersi conto che nulla sia davvero gattopardescamente mutato. E la sentenza Gea è l'ennesimo tassello in un mosaico eternamente immobile...

C'è solo una differenza. Giusto la squadra che vince ripetitivamente il campionato è diversa: dal duopolio Milan-Juve si è passati all'egemonia interista. Dalle polemiche contro gli errori pro-Juve o pro-Milan, ora le moviole se la prendono con Ibra e soci. Ma questa in fondo è l'Italia nel Pallone. Chi vince sta sempre antipatico a prescindere. E Moratti per una volta sarà felice di ricoprire questo ruolo. Sognando il 17° scudetto e l'aggancio ai cugini...

Affari italiani.it

GEA:L.MOGGI,NIENTE PROCESSO SE AVESSI DATO SOLDI AI GIOCATORI
(AGI) - Roma, 8 gen. - “Hanno assolto la Gea e condannato i Moggi. E’ una vergogna, e’ una cosa che non sta in piedi”. Luciano Moggi, condannato a un anno e sei mesi di reclusione per violenza privata su alcuni calciatori, commenta cosi’ la sentenza del tribunale di Roma. “Gli episodi di Nicola Amoruso ed Emanuele Blasi - chiarisce l’ex dirigente della Juventus, peraltro pronto a ricorrere in appello - dovrebbe far riflettere tutto il mondo del calcio. Se avessi dato gli aumenti a tutti i giocatori, se avessi detto sempre di si’, sicuramente non sarei finito sotto processo”.

Nello specifico: “Il caso piu’ clamoroso e’ proprio quello di Blasi che era reduce da una squalifica di alcuni mesi per doping, quando era al Parma. Dopo meno di due settimane di allenamenti alla Juve, durante il ritiro estivo, il suo agente mi chiede l’adeguamento del contratto. Io che dovevo fare? Tutelare gli interessi della mia societa’ e aspettare che il calciatore desse risultati sul campo oppure dare i soldi cosi’ come se nulla fosse, sulla sola fiducia?”. Quanto ad Amoruso, ecco la versione dell’ex dg bianconero: “Ancelotti non aveva bisogno di lui, puntava su altri attaccanti. Io gli avevo trovato una squadra. Che cosa avrei dovuto fare, tenerlo in tribuna bruciando cosi’ un capitale oppure cercare di valorizzarlo facendolo giocare altrove?”. Insomma, “se questa sentenza dovesse fare scuola - avverte Moggi - nessuno potra’ piu’ fare il direttore sportivo di un club di calcio. Figc e Lega lo tengano ben presente”. (AGI)

http://www.calcio-oggi.it/archives/00025735.html
ale__1984
dai, commentate numerosi, che ho voglia di leggere delle CAZZATE!
Morpheus
ma come, non lo sai?

guarda che la GEA era il mostro cattivo che comandava tutto il calcio italiano!
guarda che luciano moggi era il capo della cupola mafiosa che organizzava tutte le partite della serie A e B!

dai, su...non vedi che i processi sportivi di 2 settimane del 2006 hanno chiarito che moggi era un mafioso?

questi qui li hanno assolti solo perchè moggi ha chiaramente comprato anche i giudici!
mi sembra LAMPANTE direi!

sarcastica.gif

Bene, direi che ora abbiamo che il sorteggio arbitrale era regolare, le ammonizioni non erano mirate, Paparesta non è stato sequstrato, le partite non erano truccate, e da oggi si può dire che il mercato dei calciatori era libero e senza condizionamenti... QUINDI QUALCUNO MI POTREBBE CORTESEMENTE SPIEGARE CHE CA**O RESTA DI CALCIOPOLI?

PS: Badate che queste non sono opinioni mie, ma sono FATTI accertati da tribunali.
Morpheus
ALESSANDRO MOGGI A SKY SPORT:


Ha detto che Zetulayev lo ha visto e ci ha parlato per soli 30 secondi in tutta la sua vita ... giusto il tempo di presentarsi.

Sicuramente lo avrà violentato in quei 30 secondi sarcastica.gif

Ma com'è che non vedo più scritte le solite boiate?
Qualcuno forse inizia a capire che è stata tutta una fregatura?
Lo sapete vero che se moggi verrà assolto per associazione a delinquere pure a napoli gli scudetti 28 e 29 col tempo torneranno a casina? sarcastica.gif
NvO
quindi l'inter ruba e la juve non rubava.

diamine, tutto dimostrato! avevi ragione morpheus!

si potrebbe dire che questa è la dimostrazione di come si possa rubare e farla franca. ma prima di commentare voglio aspettare le sentenze definitive e leggere tutti gli atti dei processi sportivi e penali

morphy, visto che tu hai tutto, mi fai avere il materiale?
2pac
Dite a Morpheus, che non mi legge perchè a furia di essere smentito - insieme alle sue voci di uccelli e uccellini di equivoca natura - mi ha messo in ignore, di leggere un paio di libri di Carlo Petrini e poi tornare a postare qui sopra, con la lucidità necessaria per parlare di tutta la merda che Luciano Moggi ha costruito prima di essere bellamente scoperto e giustamente condannato (e badate bene, ho scritto Moggi e non Juventus, perchè i bianconeri in questa situazioni sono solo vittima passiva di un sistema delinquenziale come quello messo in atto dal suo ex direttore generale).
Poi lo so già dirà che Carlo Petrini è un fallito, è manovrato da qualche potere oscuro anti Moggi ecc ecc, ma il mio tentar non nuoce per riportare Morphy sulla retta via.

Saluti e baci, Tuppy
Morpheus
CITAZIONE (NvO @ 9 Jan 2009 - 00:56) *
quindi l'inter ruba e la juve non rubava.

diamine, tutto dimostrato! avevi ragione morpheus!

si potrebbe dire che questa è la dimostrazione di come si possa rubare e farla franca. ma prima di commentare voglio aspettare le sentenze definitive e leggere tutti gli atti dei processi sportivi e penali

morphy, visto che tu hai tutto, mi fai avere il materiale?

come mi aspettavo hai terminato gli argomenti da un pezzo.

dimostrato sì, visto che il primo tribunale SERIO ha sentenziato IN PRIMO GRADO DI GIUDIZIO che non c'era assolutamente nessuna associazione a delinquere che comandava il calcio italiano.....vuoi forse dirmi che non era così? benissimo, dimostralo....ma con i FATTI, non i soliti pour parler tipo "chiudeva gli arbitri negli spogliatoi" (peraltro assolutamente FALSO).

Comunque il materiale ORIGINALE lo trovi tutto nella sezione download di www.ju29ro.com
E' il più grande contenitore di informazioni della rete a riguardo....persino alcuni avvocati hanno ottenuto informazioni utili da quel sito.

occhio che alcuni sono ARTICOLI (e quindi scritti da persone di parte), altri invece sono SENTENZE o VERBALI DI INTERROGATORI (anche questi di parte....ma opposta).

Calcolo come minimo un mesetto abbondante per leggere il tutto....buona fortuna.
Morpheus
Come una sentenza ha demolito tutte le grandi accuse a Luciano Moggi


Assolti i Moggi. Luciano Moggi e suo figlio Alessandro sono stati assolti dalla decima sezione del Tribunale di Roma. Sì, lo so. I giornali e i telegiornali hanno titolato che i due sono stati condannati. Tecnicamente è vero: al processo contro la Gea, la società che gestiva procure e contratti di molti calciatori, i due Moggi sono stati condannati per minacce private. L’accusa, però, era di associazione a delinquere. L’intera mostrificazione di Luciano Moggi, portata in tribunale dal pubblico ministero Luca Palamara, si basava sul fatto che la Gea era un’associazione a delinquere di cui Moggi si serviva per controllare il mercato del calcio.

Bene. La sentenza del Tribunale ha demolito quell’accusa e ha assolto tutti gli imputati, a cominciare dall’amministratore delegato della Gea, Franco Zavaglia, fino al figlio di Marcello Lippi. Ricordate, no? I giustizialisti del bar dello sport, per questa cosa, avrebbero voluto cacciare Lippi dalla guida della Nazionale che poi, con una squadra messa su da Luciano Moggi, ha vinto i campionati mondiali di Germania.
La Gea, dunque, non controllava illegalmente il mercato e la tesi dell’accusa non stava in piedi, se non in una puntata del “Processo del lunedì” che, peraltro, anche a causa di questa accusa sbriciolata da un tribunale serio, è stato cancellato da La7.

I Moggi però sono stati ugualmente condannati per aver minacciato privatamente due calciatori a testa. Una tesi, nel caso di Luciano, ancora più ridicola dell’accusa di essere il capo della mafia, ma i giudici che hanno fatto a pezzi l’ipotesi accusatoria dovevano pur concedere qualcosa al pm Luca Palamara (che è pur sempre il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati). La cosa, vedrete, sarà cancellata in Appello, perché la condanna a Luciano Moggi per aver minacciato Nick Amoruso e Manuele Blasi è così paradossale che se oggi io chiedessi al mio direttore un aumento dello stipendio e lui mi dicesse “scordatelo, vai al Riformista” potrei farlo condannare per violenza privata. Moggi, infatti, è stato condannato per non aver ceduto alle richieste di uno che non giocava e di un altro che era appena uscito da una lunga squalifica. Invece che sborsare soldi per due giocatori inutili, li ha venduti a un’altra squadra. Ci fosse ancora la Juventus di una volta, l’aumento di stipendio l’avrebbero dato a Moggi.

Da Il foglio.it

di Christian Rocca
Morpheus
PRESCRIZIONE - Il 20 gennaio prende il via il processo principale a Napoli (IX sezione) e comincerà la battaglia: dopo i fendenti dell’accusa, le difese sono pronte a stilare lunghe liste di testi, ma soprattutto a portare alla luce telefonate e colloqui dei designatori con altri operatori del Sistema Calcio. «Nel processo di Napoli faremo i nomi di chi telefonava ad arbitri e designatori - dice Paco D’Onofrio -. Quelle telefonate sono già a disposizione della Procura di Napoli. Ma il processo sportivo di Calciopoli venne celebrato senza la possibilità che tutte le prove venissero valutate. Vedrete che sono molte di più le squadre chiamate in causa dagli stessi arbitri e designatori». Ne parlò Bergamo e questo gli si chiederà nel processo. Il vero spauracchio per chi vuole giustizia è la prescrizione. «Il processo durerà molto, noi non vogliamo che si chiuda con la prescrizione (cinque anni a partire dal rinvio a giudizio, ndr). Il modus operandi con le telefonate era diffuso e condiviso. Ma questo credo sia più rilevante sul versante sportivo», dice D’Onofrio. Il 9 febbraio riprenderà il rito abbreviato richiesto da Giraudo (per differenziarsi da Moggi) e da alcuni arbitri tra cui Rocchi e Dondarini.


Napoli, 20 gennaio: si parte, in aula bunker, con il maxiprocesso per Calciopoli. Alla sbarra da Moggi a Diego Della Valle, da Pairetto a Meani. Il Gotha o quasi del calcio italiano, di quegli anni e anche di adesso. Molti rinviati a giudizio per associazione a delinquere, alcuni "solo" per frode sportiva. Ma non si partirà perché dovrà essere sostituito un giudice, l'udienza quindi slitterà intorno a febbraio-marzo (a Napoli, in tribunale, ci sono problemi di aule). Sarà un processo infinito, che durerà anni: con tantissime eccezioni, sulle intercettazioni, sulle parti civili, eccetera. Ci saranno decine di testimoni, perizie e controperizie su intercettazioni e schede Sim. Gli avvocati si tengono l'asso nella manica per la fine del dibattimento: chiederanno la competenza per territorio e quando la loro istanza verrà respinta (è sicuro), allora andranno per Cassazione. Con una speranza: che si arrivi alla prescrizione. Per i principali imputati (vedi Moggi) sono oltre otto anni ma con i tempi della giustizia italiana non si può escludere nulla.

Il 9 febbraio, infine, sempre a Napoli richiesta del pm per i riti abbreviati, ancora di Calciopoli: si tratta di Giraudo, Lanese, Cassarà, Baglioni, Messina, Rocchi, Dondarini, Griselli, Piero, Foschetti e Gabriele. Probabile che venga richiesta la condanna per tutti (con mano dura per Giraudo): sentenza intorno a maggio.


repubblica.it

Strano, secondo repubblica gli avvocati di moggi puntano alla prescrizione, mentre l'avvocato stesso dice apertamente che vogliono evitare la prescrizione come la peste .asd
Morpheus
stasera moggi sarà ospite al TG1.

sono curioso di sentire cosa dirà sarcastica.gif
Edoardo83
beh sicuramente dirà che non è colpevole.. dubito che faccia come quel coglione di Ferrara che dopo che la sentenza è passata in giudicato ha confessato di aver ucciso la sua ex..
sisi.gif
Morpheus
no...ha semnplicemente detto che i suoi avvocati hanno in mano delle intercettazioni molto interessanti che mostreranno al processo di napoli.

chissà di chi saranno queste INTER-cettazioni sarcastica.gif

intervista esclusiva a luciano moggi su www.ju29ro.com

"Moggi: 6 anni". Che pensa del giornale rosa e dei suoi titoli a nove colonne?
Penso che presto smetteranno di chiamarla Moggiopoli, tra l'altro creata da loro, e faranno una bella figura a chiamarla Farsopoli.
Vede, sin dall'inizio di queste tristi vicende, ho sostenuto l'esistenza di un disegno criminoso, atto a far scomparire Moggi e solo Moggi dal sistema e, in parte, ci sono riusciti, grazie anche alla complicità dei media e di quel giornale rosa in primis.

Non le pare di notare un filo di aria nuova sui media? Stanno cominciando a capire che la 'loro' cupola sta scricchiolando?
Come sostengono i miei avvocati, questa è una vittoria, perché non esisteva nessuna associazione a delinquere, cosa che verrà provata anche a Napoli, vista la stretta "parentela" tra i due procedimenti, avendo avuto gli stessi inquirenti e le stesse prove. E' chiaro che anche i media dovranno adeguarsi se vorranno essere vicini alla realtà.

La battaglia per venire a capo di Farsopoli è ancora lunga e noi e i nostri lettori, juventini veri, facciamo affidamento sulla sua voglia di battersi. Qual è oggi il suo stato d'animo?
Direi buono, in sostanza, seppure con una condanna alla quale mi appellerò immediatamente. E’ stato sentenziato che non esisteva un sistema, quello che da sempre ho sostenuto. Questo è importantissimo.

Direttore, Lei è stato condannato per violenza privata nei confronti di Amoruso e Blasi. Ci può dire, ora, che tipo di "violenza" ha perpetrato nei confronti dei due per essere condannato?
Sono stato condannato nelle vesti di Direttore Generale della Juventus, non come collaboratore GEA. Nei confronti di Blasi perché il suo presunto agente, tale Antonelli, mi chiamò per un adeguamento del contratto al giocatore che veniva da 8 mesi di squalifica per doping. Per questo motivo dissi al giocatore di non farmi più telefonare da questa persona, che tra l'altro non conoscevo, e che avremmo parlato di adeguamento solo in un secondo momento, cioè dopo che avesse giocato e meritato. Ricordo a tutti che stiamo parlando di un calciatore sotto contratto, per cui niente è dovuto. Vorrei precisare che in tutto questo, Blasi, non c'entra; era il suo presunto agente che pressava per chiedere soldi alla Juventus.
Per Amoruso, il discorso cambia: il suo contratto era di 3,5 miliardi di vecchie lire all'anno. Dopo una stagione di sole 9 presenze e nessuna rete, decidemmo in sintonia con l'allenatore (Ancelotti) di cederlo in quanto non c'era spazio per lui nella Juventus, che aveva operato altri acquisti; ci fu una telefonata nella quale gli prospettai Perugia; lui non voleva saperne e fu allora che gli feci questa violenza privata: gli dissi che sarebbe andato in tribuna, e che, quindi, non avrebbe più giocato. Ma vi rendete conto?

Non trova strano che l'abbiano condannata per violenza su Blasi, quando questa non è stata confermata dal giocatore che, a sentire quello che ha detto lo stesso pm, rischia anche l'imputazione per falsa testimonianza?
Ci sono molte cose strane da due anni a questa parte e voi, meglio di chiunque altro, ve ne siete accorti.

La maggior parte dei giornali e dei siti web hanno scritto che Lei potrebbe non scontare la pena grazie all'indulto. Vuole spiegare perché questa affermazione è una grave menzogna? E secondo Lei tutti i giornalisti sportivi sono a digiuno di Procedura Penale o qualcuno è in malafede?
E' una grave menzogna perché io sono incensurato, cioè in 71 anni non ho mai avuto una condanna, quindi, come tutti i cittadini italiani sono beneficiario di 2 anni della cosiddetta "condizionale"; il giudice è stato chiaro nel leggere la sentenza, 1 anno e 6 mesi con i benefici di legge, pena sospesa; l'indulto lo chiede il difensore, che non lo ha mai chiesto e nè io voglio che lo chieda, essendo innocente su tutti i fronti. Nella migliore delle ipotesi i giornalisti in questione sono "disinformati". Ma in alcuni casi c’è il sospetto che lo scrivano apposta.

Come pensa avrà preso la sentenza Franco Baldini, le cui accuse si sono sgretolate miseramente?
Penso male, dato che presto lo denuncerò sia penalmente che civilmente.

Visto che durante il dibattimento Baldini e il Capitano Auricchio sono stati accusati, dalle difese, di aver detto il falso, ci sarà un seguito con qualche denuncia?
L’ho già detto, Baldini sarà denunciato. Certe cose devono essere chiarite in maniera ufficiale.

Cosa pensa di quelli che dicevano che la GEA tramite Lei e il figlio di Lippi condizionava le convocazioni in nazionale?
Che erano e che sono dei poveracci, se pensate che tali affermazioni erano riferite a Chiellini. Lippi aveva visto lungo, dato che ora penso sia uno dei difensori più forti al mondo.

E di quelli che continuamente parlavano dei condizionamenti che lei tramite la GEA avrebbe esercitato sul mercato dei calciatori?
Vengo condannato per l'esatto contrario; Amoruso era della GEA ed io non guardavo in faccia a nessuno, nemmeno a mio figlio. E proprio voi del Team mi avete fatto notare come in alcuni casi, per proteggere le trattative della Juventus, ero pronto anche a mentire a mio figlio stesso, come nel caso Ibrahimovic. Ci sono telefonate su questi aspetti che non sono mai state sottolineate abbastanza.

Si è poi spiegato il perché della presenza di Zeman come testimone d'accusa?
Per accusare Moggi tutto fa brodo. Anche chiamare in causa un allenatore che, nonostante io non sia più nel mondo del calcio, non mi pare stia facendo sfracelli, anzi.

Miccoli: dato che su di lui le accuse sono cadute, non si pente di non aver usato "il pugno duro" per davvero?
Di Miccoli preferisco non parlare, si commenta da sè.

Il presidente della Juventus, Cobolli Gigli, commentando la sentenza Gea, ha dichiarato di aspettare la sentenza del processo di Napoli per, eventualmente, chiedere la restituzione degli scudetti revocati. Che ne pensa?
Direi meglio tardi che mai. Fossi al suo posto avrei già fatto le denunce da tempo; non so ora quale valenza possano avere ma combatterei per la restituzione di quei 2 scudetti che sono stati vinti sul campo da una squadra che era, e sarebbe ancora oggi, tra le più forti del mondo.

Direttore, non è curioso che di tutti i cognomi celebri presenti nell'organigramma della Gea, gli unici due condannati in questo processo portino il cognome Moggi, peraltro uno dei due, cioè Lei, estraneo alla società?
Come ho già detto si voleva eliminare Moggi e basta; anche a Napoli vorrebbero la stessa cosa, ma i miei avvocati, dei veri leoni, chiamano "porcate" le cose fatte ai miei danni.
La cosa che mi inorgoglisce di questa sentenza è che ha dimostrato che anteponevo gli interessi della Juventus a quelli di mio figlio; avrei potuto dare soldi a tutti, tenere dei bidoni, invece per il bene della Società mi è toccato pure essere messo alla sbarra e condannato.

Direttore ci promette che non mollerà mai?
Su questo ragazzi potete giurarci. Io non mollerò mai! D’altronde ho sempre detto ai giocatori che le partite bisogna giocarle fino alla fine! Adesso tocca a me giocare la partita più importante.
2pac
CITAZIONE (Morpheus @ 10 Jan 2009 - 01:17) *
no...ha semnplicemente detto che i suoi avvocati hanno in mano delle intercettazioni molto interessanti che mostreranno al processo di napoli.

chissà di chi saranno queste INTER-cettazioni sarcastica.gif

intervista esclusiva a luciano moggi su www.ju29ro.com

"Moggi: 6 anni". Che pensa del giornale rosa e dei suoi titoli a nove colonne?
Penso che presto smetteranno di chiamarla Moggiopoli, tra l'altro creata da loro, e faranno una bella figura a chiamarla Farsopoli.
Vede, sin dall'inizio di queste tristi vicende, ho sostenuto l'esistenza di un disegno criminoso, atto a far scomparire Moggi e solo Moggi dal sistema e, in parte, ci sono riusciti, grazie anche alla complicità dei media e di quel giornale rosa in primis.

Non le pare di notare un filo di aria nuova sui media? Stanno cominciando a capire che la 'loro' cupola sta scricchiolando?
Come sostengono i miei avvocati, questa è una vittoria, perché non esisteva nessuna associazione a delinquere, cosa che verrà provata anche a Napoli, vista la stretta "parentela" tra i due procedimenti, avendo avuto gli stessi inquirenti e le stesse prove. E' chiaro che anche i media dovranno adeguarsi se vorranno essere vicini alla realtà.

La battaglia per venire a capo di Farsopoli è ancora lunga e noi e i nostri lettori, juventini veri, facciamo affidamento sulla sua voglia di battersi. Qual è oggi il suo stato d'animo?
Direi buono, in sostanza, seppure con una condanna alla quale mi appellerò immediatamente. E’ stato sentenziato che non esisteva un sistema, quello che da sempre ho sostenuto. Questo è importantissimo.

Direttore, Lei è stato condannato per violenza privata nei confronti di Amoruso e Blasi. Ci può dire, ora, che tipo di "violenza" ha perpetrato nei confronti dei due per essere condannato?
Sono stato condannato nelle vesti di Direttore Generale della Juventus, non come collaboratore GEA. Nei confronti di Blasi perché il suo presunto agente, tale Antonelli, mi chiamò per un adeguamento del contratto al giocatore che veniva da 8 mesi di squalifica per doping. Per questo motivo dissi al giocatore di non farmi più telefonare da questa persona, che tra l'altro non conoscevo, e che avremmo parlato di adeguamento solo in un secondo momento, cioè dopo che avesse giocato e meritato. Ricordo a tutti che stiamo parlando di un calciatore sotto contratto, per cui niente è dovuto. Vorrei precisare che in tutto questo, Blasi, non c'entra; era il suo presunto agente che pressava per chiedere soldi alla Juventus.
Per Amoruso, il discorso cambia: il suo contratto era di 3,5 miliardi di vecchie lire all'anno. Dopo una stagione di sole 9 presenze e nessuna rete, decidemmo in sintonia con l'allenatore (Ancelotti) di cederlo in quanto non c'era spazio per lui nella Juventus, che aveva operato altri acquisti; ci fu una telefonata nella quale gli prospettai Perugia; lui non voleva saperne e fu allora che gli feci questa violenza privata: gli dissi che sarebbe andato in tribuna, e che, quindi, non avrebbe più giocato. Ma vi rendete conto?

Non trova strano che l'abbiano condannata per violenza su Blasi, quando questa non è stata confermata dal giocatore che, a sentire quello che ha detto lo stesso pm, rischia anche l'imputazione per falsa testimonianza?
Ci sono molte cose strane da due anni a questa parte e voi, meglio di chiunque altro, ve ne siete accorti.

La maggior parte dei giornali e dei siti web hanno scritto che Lei potrebbe non scontare la pena grazie all'indulto. Vuole spiegare perché questa affermazione è una grave menzogna? E secondo Lei tutti i giornalisti sportivi sono a digiuno di Procedura Penale o qualcuno è in malafede?
E' una grave menzogna perché io sono incensurato, cioè in 71 anni non ho mai avuto una condanna, quindi, come tutti i cittadini italiani sono beneficiario di 2 anni della cosiddetta "condizionale"; il giudice è stato chiaro nel leggere la sentenza, 1 anno e 6 mesi con i benefici di legge, pena sospesa; l'indulto lo chiede il difensore, che non lo ha mai chiesto e nè io voglio che lo chieda, essendo innocente su tutti i fronti. Nella migliore delle ipotesi i giornalisti in questione sono "disinformati". Ma in alcuni casi c’è il sospetto che lo scrivano apposta.

Come pensa avrà preso la sentenza Franco Baldini, le cui accuse si sono sgretolate miseramente?
Penso male, dato che presto lo denuncerò sia penalmente che civilmente.

Visto che durante il dibattimento Baldini e il Capitano Auricchio sono stati accusati, dalle difese, di aver detto il falso, ci sarà un seguito con qualche denuncia?
L’ho già detto, Baldini sarà denunciato. Certe cose devono essere chiarite in maniera ufficiale.

Cosa pensa di quelli che dicevano che la GEA tramite Lei e il figlio di Lippi condizionava le convocazioni in nazionale?
Che erano e che sono dei poveracci, se pensate che tali affermazioni erano riferite a Chiellini. Lippi aveva visto lungo, dato che ora penso sia uno dei difensori più forti al mondo.

E di quelli che continuamente parlavano dei condizionamenti che lei tramite la GEA avrebbe esercitato sul mercato dei calciatori?
Vengo condannato per l'esatto contrario; Amoruso era della GEA ed io non guardavo in faccia a nessuno, nemmeno a mio figlio. E proprio voi del Team mi avete fatto notare come in alcuni casi, per proteggere le trattative della Juventus, ero pronto anche a mentire a mio figlio stesso, come nel caso Ibrahimovic. Ci sono telefonate su questi aspetti che non sono mai state sottolineate abbastanza.

Si è poi spiegato il perché della presenza di Zeman come testimone d'accusa?
Per accusare Moggi tutto fa brodo. Anche chiamare in causa un allenatore che, nonostante io non sia più nel mondo del calcio, non mi pare stia facendo sfracelli, anzi.

Miccoli: dato che su di lui le accuse sono cadute, non si pente di non aver usato "il pugno duro" per davvero?
Di Miccoli preferisco non parlare, si commenta da sè.

Il presidente della Juventus, Cobolli Gigli, commentando la sentenza Gea, ha dichiarato di aspettare la sentenza del processo di Napoli per, eventualmente, chiedere la restituzione degli scudetti revocati. Che ne pensa?
Direi meglio tardi che mai. Fossi al suo posto avrei già fatto le denunce da tempo; non so ora quale valenza possano avere ma combatterei per la restituzione di quei 2 scudetti che sono stati vinti sul campo da una squadra che era, e sarebbe ancora oggi, tra le più forti del mondo.

Direttore, non è curioso che di tutti i cognomi celebri presenti nell'organigramma della Gea, gli unici due condannati in questo processo portino il cognome Moggi, peraltro uno dei due, cioè Lei, estraneo alla società?
Come ho già detto si voleva eliminare Moggi e basta; anche a Napoli vorrebbero la stessa cosa, ma i miei avvocati, dei veri leoni, chiamano "porcate" le cose fatte ai miei danni.
La cosa che mi inorgoglisce di questa sentenza è che ha dimostrato che anteponevo gli interessi della Juventus a quelli di mio figlio; avrei potuto dare soldi a tutti, tenere dei bidoni, invece per il bene della Società mi è toccato pure essere messo alla sbarra e condannato.

Direttore ci promette che non mollerà mai?
Su questo ragazzi potete giurarci. Io non mollerò mai! D’altronde ho sempre detto ai giocatori che le partite bisogna giocarle fino alla fine! Adesso tocca a me giocare la partita più importante.



LOL


Io fossi in Potty metterei delle limitazioni oltre che ai pr anche a Morphy quando parla di Lucianone.
In effetti ci vuole del coraggio per postare un intervista simile.
Poi leggo la fonte ed è www.ju29rubentus.com, e allora mi spiego tutto.
Si si, direttò, non mollare mai. sarcastica.gif
Mo fat tusar ti e Moggì valà. rofl.gif

CITAZIONE
Direttore ci promette che non mollerà mai?
Su questo ragazzi potete giurarci. Io non mollerò mai! D’altronde ho sempre detto ai giocatori che le partite bisogna giocarle fino alla fine, tanto agli arbitri ci pensavo io!

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Morpheus
leggetevi questo articolo di ansaldo su la stampa di oggi

Dal processo i tifosi si aspettano gli scudetti. Ma la società corregge il tiro: «Indietro non si torna»
MARCO ANSALDO
TORINO
Sulla cartellina che contiene gli atti del consiglio di amministrazione della Juventus compare da qualche tempo il simbolo dei 29 scudetti, con una postilla scritta in piccolo che recita: «di cui due revocati». Nei primi mesi dopo il processo su Calciopoli, quando nella nuova dirigenza era più forte il senso di imbarazzo e di colpa, sulle brochure gli scudetti erano invece 27 con la postilla «più due revocati». Sembra un dettaglio minimo, una questione da operetta, invece dietro a questa scelta dicono ci sia stata la percezione che bisognava tenere dietro ai tifosi e rispettare il loro orgoglio: per loro, i due campionati vinti con Capello e azzerati dal commissario federale Guido Rossi, sono rimasti lì, dentro la bacheca.

La sentenza del Tribunale di Roma che ha scardinato il teorema dell’associazione per delinquere a proposito della Gea ha riaperto una questione mai chiusa: la Juve deve battersi per la restituzione degli scudetti del 2005 e del 2006 (assegnato all’Inter) o deve pensare al futuro? Dall’estate di due anni fa sono nati siti, blog e associazioni il cui scopo è la mobilitazione per «riparare all’ingiustizia». La voce si è fatta più forte nelle ultime ore e può portare alla spaccatura: la società infatti non parla di eventuale riesame dei processi e sostiene che «indietro non si torna», una bella fetta dei tifosi è convinta invece che ci sia uno spiraglio per imporre le proprie ragioni. Alla base c’è l’attesa per il processo davanti alla nona sezione penale del Tribunale di Napoli che dovrebbe cominciare il 20 gennaio, anche se si era ventilato un rinvio per le difficoltà di formare il collegio giudicante.

Ma cosa può succedere a Napoli che rivoluzioni la situazione in cui cadde la Juve? L’idea è che possa cadere l’impianto accusatorio dei pm Beatrice e Narducci, così come è stato con quello costruito dal loro collega Palamara: a Roma i Moggi sono stati condannati a pene molto più lievi di quelle richieste e soprattutto è rimasta in piedi l’accusa meno grave, quella di «violenza privata» nei confronti di quattro giocatori. Una quasi assoluzione. «La prima Cupola è stata smantellata, adesso si distruggeranno le altre», si legge sul sito bianconero Ju29ro, il più attento alle questioni legali.

Probabilmente la si butta giù troppo semplice, tuttavia c’è la convinzione che dopo aver negato che la Gea fosse un braccio armato di Moggi, la giustizia ordinaria faticherà a dimostrare il teorema di un’associazione per delinquere che gestiva il calcio italiano. Si fa anche confusione. Si ignora (o si finge di ignorare) che la giustizia sportiva si muove su binari molto più severi e che certi comportamenti potevano bastare a comminare le condanne. «Non così pesanti però - è l’obiezione - anche perché se si frantuma l’idea della Cupola, le cose imputate alla Juve sono le stesse che si potrebbero contestare ad altre squadre. Anzi, nel caso del Milan, Meani quando parlava ai guardalinee andava molto più sull’esplicito».

La società si trincera dietro la dichiarazione di Cobolli Gigli: «Nel 2006 la giustizia sportiva prese decisioni in un tempo molto breve - ha detto il presidente -. Quando sarà finito il processo penale sarà difficile tornare indietro ma potremo dire a voce alta quello che pensiamo. Se ci saranno altre assoluzioni o sentenze miti dovremo avere la coscienza che gli scudetti sono 29 e non due di meno: in ogni caso il passato è passato e può servire solo per fare meglio in futuro». Ci si limiterà alla presa di coscienza o si vorrà un fatto più concreto? Le indiscrezioni indicano che non si riaprirà la vertenza: la Juve chiederà una «riabilitazione morale», l’ammissione che gli scudetti furono il frutto della superiorità della squadra e non dei maneggi di Moggi e Giraudo. Quella che in sede è stata definita la «pulizia etica», cioè il cambiamento della dirigenza, imporrebbe di non tornare su una vecchia vicenda, anche perché nella migliore delle ipotesi le decisioni del Tribunale partenopeo arriveranno nel 2012, visto il tempo che richiederà anche solo la trascrizione di tutte le telefonate, anche quelle che non compaiono negli attuali dossier. E’ un’impostazione contestata. «Se Cobolli pensa che basti un semplice “scusa” si comporta come quel tale cui han rubato l’auto e quando trova il ladro gli dice di tenersela», è la protesta dei duri. Comunque ci sarà tempo per pensarci. E se i giudici napoletani sposeranno le accuse non servirà neppure quello.


Toh....adesso pure un quotidiano nazionale cita ju29ro come fonte attendibile per gli aspetti legali sarcastica.gif

sarà forse perchè sono 18 mesi che scriviamo che il processo GEA sarebbe finito in un buco nell'acqua? sarcastica.gif

aggiungiamo anche questa và:

da tuttosport.com

ROMA, 10 gennaio - L’uomo della Sentenza del 25 luglio è ancora in Figc. Fa parte della Corte di Giu­stizia Federale che - un giorno, magari - do­vrà esprimersi su una richiesta di revisione del processo di Calciopoli. Piero Sandulli, insigne giurista e tra i padri nobili del dirit­to sportivo, lo sa che un popolo intero chie­derà la restituzione di quello che proprio lui provvide, applicando il codice, a togliere: cancellare il campionato 2004-2005, conse­gnare all’Inter lo scudetto del 2006. Fu lui a scrivere in sentenza e quindi a far passa­re come principio al quale si sono ispirati i legislatori del nuovo codice di giustizia l’il­lecito associativo, quell’illecito strutturale, quel reato associativo sportivo di cui scris­se Borrelli nella sua relazione d’accusa. Non cerca giustificazioni, Sandulli, separa: codi­ce di giustizia sportivo, da codice penale; reato da illecito. Prova a spiegare perché, secondo lui, potrebbe reggere anche alle in­temperie di una derubricazione del reato di associazione a delinquere nel processo di Calciopoli a Napoli. Sentito, professore: mezza cupola è ca­duta al processo Gea. «Attendo le motivazioni, ma è indubbio che è stato derubricato l’intero impianto d’ac­cusa a Roma». E se accadesse anche a Napoli? «Una cosa è il processo penale, una la giu­stizia sportiva. L’esempio resta quello di sempre: andare in giro senza cravatta non è illecito, ma nel circolo della caccia, se ac­cetti la sua clausola compromissoria e il re­golamento lo vieta, sei sanzionato. Punim­mo la violazione di norme interne, nel 2006. In fondo anche noi, nella nostra sentenza evidenziammo soprattutto cattive abitudi­ni, mica illeciti classici. Si doveva far capire che quello che c’era nelle intercettazioni non si fa. E’ stata una condanna etica. Il proces­so penale valuta altre cose. La sentenza del Tar su Moggi ha detto che lui ha diritto di difendere i suoi interessi, ma dava ragione a noi sulla giustizia della sanzione».

L'ARTICOLO 1 - Mica facile da accettare... «Quei comportamenti stravolgevano il con­cetto decoubertiniano. Eppoi io resto con­vinto che quella Juventus avrebbe vinto i due titoli persi lo stesso, anche senza quei disdicevoli comportamenti». La Juve l’avete quasi azzerata, però. «Nel 2006 abbiamo garantito le regole del calcio e molto attenuato la portata della sen­tenza, ulteriormente alleggerita nell’Arbi­trato. Io, a distanza di due anni, rivedo la Ju­ve lottare per il vertice: sono il patrimonio culturale del calcio italiano e anche più sim­patici ora». Se a Napoli non arriva la condanna? «Non so se è penalmente rilevante quel ti­po di frequentazione di Moggi, ma è viola­zione dell’articolo 1. E l’illecito associativo che non esisteva, era una falla nel sistema giuridico, è stato da noi introdotto. Ai tifosi ripeto che per me la giustizia penale e quel­la sportivo sono cose diverse». Ma chiederanno la revisione dei proces­si in caso di assoluzione o pena lieve. «Vale il discorso precedente, quello della cra­vatta? Quanto ai tifosi, credo che oggi pen­sino che non c’è quel qualcosa sotto di cui si chiacchierava, esacerbandosi, nei bar dai tempi dei centimetri di Turone».

DOMANDE SENZA RISPOSTA - Lei si rifà ad un modello di giustizia sportiva autonoma, ma la Procura fede­rale per indagare aspetta gli atti dai tri­bunali: senza intercettazioni, non si fan­no i processi sportivi. «Le do ragione: senza le nuove tecnologie non avremmo potuto perseguire Preziosi per la valigetta, non avremmo avuto Calcio­poli. Anche se nell’80 e nell’86 squadre come Lazio e Milan finirono in B per un calcio scommesse che non produsse nessuna con­danna penale». Peccato che sul suo tavolo di giudice sportivo arrivino casi spinosi solo se corroborati dalle informative della Po­lizia giudiziaria o dai faldoni. «In effetti. Ma mi faccia dire una cosa. Non ho partecipato al giudizio in cui si decideva la non giudicabilità di Moggi sulla questio­ne delle sim, sulle quali noi non potevamo giudicare nel 2006, visto che la Procura non aveva carte in merito, emerse nel 2007. Ep­pure non capisco le polemiche (e la rabbia federale, ndr): ma mi spiegate che economi­cità aveva a livello giuridico risanzionare un soggetto già squalificato per cinque an­ni, dimesso e ormai impossibilitato a rien­trare nell’ordinamento se poi da quasi tre anni pende su di lui una richiesta di radia­zione (ormai impossibile da perseguire, ndr)? Perché chi poteva non ha dato segui­to alla richiesta di radiazione?». Se non lo sa Sandulli...
Alvaro Moretti

Bene, qui il giudice che ha condannato la juve ha candidamente ammesso che si è dovuto INVENTARE DAL NULLA un reato sportivo per condannarci.
degno dei migliori regimi dittatoriali, non c'è che dire
Morpheus
MOGGI CONDANNATO. PER MANCANZA DI REATI...
Renato Farina per "Libero"

Moggi Padre: diciotto mesi di carcere. Moggi Figlio: quattordici mesi. Se ci fosse stato in giro anche un Moggi Spirito Santo un annetto glielo appioppavano pure a lui. Gli altri: assolti. La clamorosa inchiesta romana che doveva decretare l'esistenza del calcio come sistema mafioso dominato da Moggi è finita nella condannuccia per reati da bar sport: violenza privata e minacce.

Infatti Moggi padre (e un po' anche il figlio) avrebbero costretto un calciatore a giocare per meritarsi un aumento di stipendio, e avrebbero fatto sapere a un altro che l'allenatore non lo voleva e se non accettava il trasferimento sarebbe finito in tribuna. (Non è passata invece l'accusa orribile del calciatore Fabrizio Miccoli, il quale si era lamentato coi giudici perché una volta la squadra lo aveva dimenticato in pullman: per una condanna forse occorreva almeno lo abbandonassero a un autogrill).


Dimenticavo un'avvertenza: spogliarsi per un attimo delle sciarpe colorate della propria squadra di appartenenza calcistica. Ho fatto fatica anch'io: sono iscritto all'Inter club. Resto dell'idea che la Juve abbia rubato due scudetti, come hanno fatto anche il Milan e la Roma, sin dai tempi di Mussolini; invece l'Inter se li è meritati tutti, anche quando Italo Allodi aveva cura degli arbitri nell'evo di Herrera. Però basta così. Qui c'è di mezzo una tragedia.

Ho letto e riletto le intercettazioni, ho seguito il processo. Parlo di Luciano Moggi: non lo sopportavo anch'io, come ogni interista che si rispetti. Ma se il rigore non c'è, non c'è. E a lui è stato confezionato, prima di qualsiasi valutazione seria dei fatti, il pigiama a righe del delinquente. Va così. Di tanto in tanto serve il cinghiale espiatorio, per ricominciare peggio di prima. Ma la civiltà è dire che non si fa. Invece anche stavolta si è fatto.

Si è sdraiata la bestia sul tavolaccio, ma poi proprio non si poteva tagliargli la gola a causa dell'insussistenza assoluta di prove e di indizi. Allora si è deciso per salvare la faccia alla giustizia, che ha speso montagne di denari, di ferire Moggi un tantinello alla guancia. Tanto chi vuoi che protesti? Trattasi di Moggi. È cattivo per definizione mitologica.

Sacrifichiamo lui che ci si deve essere fatto il callo. Ovvio: per il Bene della Causa. Anzi: delle Cause. Quella della casta giudiziaria. E quella dei moralizzatori del calcio, specie i bravi giornalisti sportivi, i quali intravedevano un mondo tenuto alle redini dai loro articoli alla candeggina. I risultati saranno, andando avanti in questa maniera, la rovina proprio della magistratura e l'assassinio del calcio pur di far fuori Moggi.

Sei cross per chi ha buona testa
Tento qui di produrre alcune non dico idee, non esageriamo, ma qualche cross per chi abbia una buona testa.

1) Questo processo è stato basato su un'imponenza di intercettazioni mai vista, pubblicate e sceneggiate in tivù come antecedente fumogeno per preordinare la colpevolezza. Non importa cosa c'entrino: ci sono, creano l'alone del mostro. Più alcuni testimoni. Eccoli, arrivano. Il principale accusatore è stato un dirigente della Roma, poi finito al Real Madrid e infine alla nazionale inglese, Franco Baldini. È lui a denunciare il sistema Moggi-Gea. E a proporre la presunta pistola fumante: il caso di Giorgio Chiellini, oggi in nazionale. Secondo Baldini l'allora terzino sarebbe dovuto finire alla Roma, ma il presidente del Livorno gli disse...


Mi accorgo che sto entrando nei particolari. Mi fermo. Il pettegolezzo e un evidente rancore personale basta a dimostrare che c'era una mafia, una ragnatela di schiavismo? Non era credibile. Ad accusare ci sono stati poi dei procuratori, ma si capiva che prevaleva l'invidia e forse il desiderio di far fuori la concorrenza per mano dei giudici. Ci sono stati poi calciatori, oltre il doloroso caso di Miccoli, che hanno denunciato queste tremende violenze: «Se non firmi, finirai per giocare nel giardino di casa tua». Mamma mia.

2) Persino il pubblico ministero ha implicitamente riconosciuto che la sentenza di assoluzione dall'accusa di associazione a delinquere era uscita a pezzettini. Ha dovuto ammettere: «I calciatori non hanno collaborato, fanno parte del sistema». Ma come? È stato proprio il sistema che per durare ha fatto fuori Moggi.

Semmai il fatto che tanti calciatori, pur sospinti dalla Gazzetta dello Sport e dai dirigenti del nuovo tipo, si siano rifiutati di alimentare le accuse prova come questo processo sia stato una fiera delle vanità accusatorie. A loro conveniva adeguarsi al nuovo corso. Invece sono stati leali. Che senso ha attaccarli come omertosi per di più da uno stimato pm? Se ha le prove persegua. Se no taccia.

3) Come si fa a non capire che era "necessaria" almeno una piccola punizione? Si era mosso il mondo. Un'assoluzione generale avrebbe finito per palesare la ridicolaggine di una dissipazione di denaro e di energie della giustizia per esaminare delle pinzillacchere. Ed ecco la condannuccia. Non abbiamo alcun dubbio sulla buona fede e la competenza tecnica e morale del tribunale di Roma. Ma se si rivedono gli episodi alla moviola, il rigore fischiato contro Moggi non c'era e non meritava l'espulsione.

Forse gli arbitri (del tribunale), di certo onesti e preparati, inevitabilmente soffrono - roba inconscia - di una sudditanza psicologica verso le potenze dominanti. Se avessero accettato come prova gli errori degli arbitri (di calcio), e le complicazioni contrattuali (dei calciatori) per documentare l'esistenza di una cupola, dovrebbero perseguire i nuovi capi mafia. Dato che errori e complicazioni perdurano. E allora? Ecco la minicondanna.


4) Le violenze. Esaminiamo i casi dei calciatori-vittime (presunte). Nicola Amoruso (attuale attaccante del Torino). Alla fine del campionato 2001-2002 Carlo Ancelotti fa sapere di non volerlo più alla Juventus. Moggi convoca Amoruso e gli dice: qui non hai spazio, ti conviene accettare il trasferimento al Perugia, se no finisci in tribuna e non giochi. Amoruso alla fine accetta, e si becca pure un aumentone di stipendio. È violenza, è minaccia? Mobbing contro un miliardario? Ma va'. Altro caso. Manuele Blasi (oggi centrocampista del Napoli).

La Juve lo presta al Parma. Lì risulta positivo al doping: otto mesi di squalifica. Rientra alla Juve nell'estate del 2003, non proprio in pompa magna. E subito Stefano Antonelli, a nome di Blasi, incredibilmente telefona: vuole per il suo assistito aumento e proroga del contratto. Moggi dice: niente da fare, con te non parlo, prima il giovanotto deve dimostrare di meritarsi sul campo soldi e nuovo contratto. Il mediano gioca bene, ottiene l'una e l'altra cosa. Testimonierà a favore di Moggi. Il giudice prende invece sul serio la testimonianza di Antonelli.

Partorito un "moggiolino"
5) La sentenza dice che Moggi non è il Padrino. E finisce per sostenere che l'allora direttore sportivo della Juventus alla fine ha agito - secondo loro esagerando con le parole - solo negli interessi della Juve: obbedendo all'allenatore (Ancelotti lo ha testimoniato al processo) e consentendo risparmi sugli ingaggi. Persino insegnando ai calciatori come si sta al mondo. Sarebbe facile essere generosi con i soldi degli altri. A questo punto la Juventus dovrebbe proporlo per una medaglia, invece di scaricarlo.

Ma anche la Lega Calcio e la Federcalcio dovrebbero difenderlo. Nella sentenza è insito un precedente pericoloso per ogni società di calcio: dire no a un calciatore, spiegargli che è bene - non per noccioline - cambiare squadra, può diventare causa di condanna al carcere. Vuol dire che i calciatori oltre ad essere padroni di conti in banca milionari potranno esercitare un ricatto formidabile verso le squadre. Avanti, ci aspettiamo un pacco di denunce.

6) Riflessione extra-Moggi. Era ovvio si sarebbe arrivati comunque a una condanna. È tale il legame oggettivo che lega i pubblici ministeri e i giudici di merito che lavorano nello stesso palazzo e appartengono al medesimo sindacato e rispondono allo stesso Csm, che inevitabilmente quando c'è molto rumore di stampa e molti denari spesi nell'inchiesta, si finisce per condannare almeno un pochino, oppure assolvere e in parte prescrivere (vedi Andreotti). In questo modo l'immane macchina almeno può dire di aver partorito un moggiolino.

È chiaro a tutti che occorre la separazione delle carriere dei magistrati, oppure bisogna aspettare l'altro processo al calcio, quello di Napoli?
Morpheus
L'avvocato di Moggi non ha dubbi: "La Juventus riavrà i suoi due scudetti. E anche 250 milioni di danni!"

Secondo il legale, il processo penale su Calciopoli potrebbe avere conseguenze sul piano dell'ordinamento sportivo.


Tra sei giorni comincia a Napoli l'attesissimo processo penale su Calciopoli, e gli avvocati di Luciano Moggi - Paolo Trofino e Paco D'Onofrio - affilano le loro armi, rese ancora più acuminate dalla recente sentenza del procedimento sulla Gea.

I legali dell'ex Dg della Juventus hanno chiamato a testimoniare un elenco sterminato di addetti ai lavori, centinaia di nomi tra i quali spicca anche quello del patron del Milan Silvio Berlusconi. Nel dibattimento verrà rianalizzato il 'tono' delle telefonate incriminate e se ne divulgheranno altre non emerse nella prima fase dell'indagine, cercando di dimostrare che "tutti chiamavano tutti".

Conseguenze sul piano sportivo? Parecchie, a sentore l'avvocato D'Onofrio, intervistato da TuttoSport: "Quante speranze ci sono per la Juventus di riavere i due scudetti? Elevatissive. E in un'ottica di ragionevolezza sono assolute. Nel momento in cui anche a Napoli dovesse decadere l'accusa di associazione a delinquere, già caduta nel processo Gea a Roma, non ci sarebbe ragione di non rivedere il rigore sanzionatorio che punì la Juve nell'estate 2006".

"I tempi di Napoli saranno obbligatoriamente lunghi, anche due o tre anni - spiega il legale di Moggi - Ma attenzione, perchè alcune delle testimonianze rese durante il processo (quindi fatto giuridico) potrebbero costringere la giustizia sportiva a riesaminare Calciopoli prima della fine di Napoli. Se per esempio, un presidente o un dirigente di un'altra squadra, sotto giuramento, dovesse ammettere che aveva, pure lui, contatti con i designatori arbitrali o con gli arbitri stessi, potrebbe essere sufficiente per riaprire il processo sportivo".

Non solo, a quel punto secondo D'Onofrio Cobolli & Co potrebbero anche chiedere i danni: "In teoria sì. E sempre in teoria potrebbero chiedere una cifra intorno ai 250 milioni. Ma quest'aspetto è più difficile da discutere ora, perchè l'assoluzione della giustizia sportiva non sarebbe assoluta: qualche comportamento verrebbe comunque sanzionato. Ma gli scudetti tornerebbero sicuramente indietro...".
Morpheus
Tra poco luciano moggi in studio a porta a porta.

Si parlerà ovviamente di calciopoli e degli strascichi della sentenza GEA.
Morpheus
MILANO - Luciano Moggi non diffamo' l'Inter. L'ex direttore generale della Juventus e' stato assolto dal gup di Milano Marco Marialma ''perche' il fatto non sussiste". L'inchiesta riguardava un'intervista rilasciata il 30 luglio del 2006 al quotidiano Libero. Nel parlare di altre societa' di calcio non punite, come invece era accaduto proprio pochi giorni prima alla Juve, Moggi porto' come esempio la vicenda del falso passaporto di Alvaro Recoba, affermando che l'Inter aveva patteggiato senza ulteriori conseguenze. La societa' nerozzurra querelo' per diffamazione Moggi, ricordando che, a patteggiare davanti al Tribunale di Udine, erano stati il dirigente Lele Oriali e Recoba. L'Inter era invece stata condannata per responsabilita' oggettiva nell'illecito sportivo dei suoi dipendenti. Il giudice ha assolto Moggi perche' avrebbe solo fornito particolari imprecisi, ma nell'esercizio del diritto di critica, in risposta a una domanda del giornalista. (Agr)


la stampa.it

Altro processo vinto. 00000002.gif
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