Cosa Ne Pensi Della Chiesa Di Roma?, topic religioso... |
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Cosa Ne Pensi Della Chiesa Di Roma?, topic religioso... |
15 Jul 2007 - 20:58
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#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4573 Iscritto il: 24 November 2006 Età: 36 Da: Ferrara Utente Nr.: 1575 |
ditemi qui...cosa ne pensate della Chiesa di Roma???
vediamo cosa salta fuori..................... io una volta andavo in chiesa....,a quando sono cresciuto e mi sono reso conto dello schifo che faceva...dell'ipocrisia.....della corruzione....ho smesso di andarci e adesso la odio.... |
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18 Feb 2008 - 23:48
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#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
E io rispetto la tua fede, certo. La mia era solo una provocazione per farti riflettere sul significato della fede: se è solo la promessa di un mondo fatato futuro in cui tutti sono felici, che t'aiuta ad affrontare in questo modo la depressione, è davvero oppio dei popoli e non vera fede, secondo me. La vera fede è qualcosa di molto più sofferto, profondo, che porta a scelte spesso eroiche e radicalissime, se non rivoluzionarie.
L'atto di fede più straordinario ce l'ha dato proprio Cristo, offrendo il perdono ai suoi stessi carnefici. La fede può anche essere atea: Gandhi non era certo cristiano ma il suo "avranno i nostri cadaveri, ma non la nostra obbedienza" è per me ben più di un atto di fede. Concordo sul fatto che qui comunque si parla di tutt'altra cosa: la Chiesa Cattolica di Roma. Moltissimi sedicenti cattolici dicono però di non identificarsi in una serie infinita di cose che dice il Papa o i Vescovi (questa gente non lo sa, me è protestante per definizione). |
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22 Feb 2008 - 00:44
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#3
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 5280 Iscritto il: 28 January 2008 Età: 40 Da: Camelot Utente Nr.: 3415 |
E io rispetto la tua fede, certo. La mia era solo una provocazione per farti riflettere sul significato della fede: se è solo la promessa di un mondo fatato futuro in cui tutti sono felici, che t'aiuta ad affrontare in questo modo la depressione, è davvero oppio dei popoli e non vera fede, secondo me. La vera fede è qualcosa di molto più sofferto, profondo, che porta a scelte spesso eroiche e radicalissime, se non rivoluzionarie. L'atto di fede più straordinario ce l'ha dato proprio Cristo, offrendo il perdono ai suoi stessi carnefici. La fede può anche essere atea: Gandhi non era certo cristiano ma il suo "avranno i nostri cadaveri, ma non la nostra obbedienza" è per me ben più di un atto di fede. Concordo sul fatto che qui comunque si parla di tutt'altra cosa: la Chiesa Cattolica di Roma. Moltissimi sedicenti cattolici dicono però di non identificarsi in una serie infinita di cose che dice il Papa o i Vescovi (questa gente non lo sa, me è protestante per definizione). Sai, la tua riflessione è molto saggia ed acuta.. Io penso di essere un cristiano cattolico un pochetto particolare.. voglio dire.. magari i criticoni diranno che non lo sono tanto ma io penso che il vero cristiano non sia quello che va a messa tutte le domeniche (ovvio il momento di preghiera è importante) ma quello che nei gesti quotidiani dimostra di esserlo: quello che cerca di perdonare gli amici che sbagliano e cerca di far capir loro gli sbagli, quello che alle persone in difficoltà se non può proprio dare un aiuto materiale porta un sorriso o una parola di incoraggiamento.. certo ognuno di noi sbaglia ma chi non si scazza mai? l'errore è insito nell'uomo ed anche il più razionalista deve ammettere che la ragione ha dei limiti.. |
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22 Feb 2008 - 08:11
Messaggio
#4
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Sai, la tua riflessione è molto saggia ed acuta.. Io penso di essere un cristiano cattolico un pochetto particolare.. voglio dire.. magari i criticoni diranno che non lo sono tanto ma io penso che il vero cristiano non sia quello che va a messa tutte le domeniche (ovvio il momento di preghiera è importante) ma quello che nei gesti quotidiani dimostra di esserlo: quello che cerca di perdonare gli amici che sbagliano e cerca di far capir loro gli sbagli, quello che alle persone in difficoltà se non può proprio dare un aiuto materiale porta un sorriso o una parola di incoraggiamento.. certo ognuno di noi sbaglia ma chi non si scazza mai? l'errore è insito nell'uomo ed anche il più razionalista deve ammettere che la ragione ha dei limiti.. È un discorso che condivido in pieno, però lasciami dire una cosa che non è una critica, solo una piccola puntualizzazione: se quello è essere cristiani, beh lo sono anch'io. Lo è anche Pannella addirittura, lo era anche Gandhi, eccetera eccetera. Se una persona cerca di applicare nella vita, perché lo sente e non perché glielo comanda un senso di "morale" imposto dall'alto o dall'autorità, una serie di insegnamenti che ha ricevuto dalla vita di alcuni grandi esempi di etica come Cristo o Buddha, è certamente "cristiano" ma è anche laico. Invece se si definisce anche "cattolico" allora vuol dire che in tema di teologia non può, per definizione, pensarla diversamente dalla Gerarchia Ecclesiastica. Nel momento in cui un cristiano rivendica l'autonomia di pensiero su materie di fede, è protestante per definizione. Essere cattolici, per definizione, vuol dire essere cristiani riconoscendo però la'utorità del Vaticano come unico intermediario tra te e il Divino. Se si mette in dubbio questa premessa, si è protestanti, anche se si aiuta sempre il prossimo e/o si va a messa tutte le domeniche. Per questo dico che la stragrande maggioranza degli italiani è protestante senza sapere di esserlo. |
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