Libertà Di Informare E Pluralismo Di Voci Presenti Sui Media, Le storture dell'informazione in Italia |
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Libertà Di Informare E Pluralismo Di Voci Presenti Sui Media, Le storture dell'informazione in Italia |
17 Jan 2010 - 16:52
Messaggio
#1
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Veudo Gruppo: Utente Messaggi: 848 Iscritto il: 5 February 2008 Età: 42 Da: L.A. Utente Nr.: 3468 |
Vista la penuria di messaggi e la mancanza di topic già aperti su argomenti molto simili a questo (ma per certi versi OT qui) propongo ai moderatori/admin di rinominare questo topic "Libertà di informare e pluralismo di voci presenti sui media". "I giornali nel mirino", d'accordo, ma anche i TG e, oltre al fatto che stanno "nel mirino", si possa denunciare, riflettere, commentare anche dello spazio dedicato alle diverse voci nel Paese da parte delle principali reti nazionali. L'intento originario che è stato espresso nel primo messaggio mi pare essere, seppur interessante, eccessivamente restrittivo vista la scarsa frequenza con cui si vedono nuovi messaggi di questi tempi in questa sezione. Marco Beltrandi, membro della commissione bicamerale di vigilanza RAI (quella che si bloccò per l'elezione legale di Villari ma non per la sospensione illegale da oltre 20 mesi delle tribune politiche in RAI per intenderci), ha fatto questo comunicato ribadendo l'anomalia italiana dell'uso strumentale da parte dei media e del sistema (ricordo a tutti come in seguito a questo comportamento dei media, in passato sono stati determinati gli esiti di alcuni appuntamenti elettorali; in seguito alle ultime elezioni politiche nazionali inoltre, i dati degli osservatori d'ascolto dei media sulle % di minutaggio televisivo dedicato alla "nera" hanno mostrato come l'attenzione a queste notizie sia drasticamente calata e con essa pure la sensazione di criminalità percepita dalla popolazione) delle notizie di criminalità: Bicamerale Rai, Beltrandi: la tv si occupa di microcriminalita’ in misura tripla rispetto al resto d’europa. Si vuol far apparire la situazione molto piu’ grave di quanto non sia in realta’. Alla crisi economica, invece, solo il 6% del tempo 15 gennaio 2010 Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del PD, ha presentato l’ennesima interrogazione in commissione di vigilanza bicamerale sulla RAI per ribadire il diritto a conoscere correttamente i fenomeni che vengono rappresentati in TV, falsificando la realtà Nel terzo rapporto sulla sicurezza della Fondazione Unipolis sono stati pubblicati dati dai quali si desume chiaramente come la sensazione di diffusa incertezza esistente tra la popolazione sia indotta artificialmente da una serie di informazioni sulla microcriminalità. Nei tg ed i programmi di approfondimento questi temi vengono dilatati nei tempi di trasmissione in modo anomalo, il triplo rispetto ai paesi europei. Si legge infatti sul rapporto che ” il divario tra la sicurezza reale e quella percepita è alimentato dal servizio dell’informazione televisiva italiana, che rappresenta un’eccezione tra i media europei” Beltrandi ritiene che “tutto ciò rappresenti un uso irresponsabile della televisione. Si impauriscono e confondono gli spettatori con continui messaggi negativi ed esagerati sulla mancanza di sicurezza quando i veri problemi, su cui è necessario informare correttamente per dare uno rappresentazione reale del Paese, come la crisi economica e sociale in atto, vengono quasi censurati, dedicandovi solo il 6 % del tempo di informazione” Tutto ciò avviene nonostante le reali difficoltà e priorità del Paese siano ben diverse, come ha correttamente individuato e argomentato il Presidente della Repubblica Napolitano, il quale ha dedicato molto tempo del suo messaggio di fine anno alle questioni economico sociali, sottolineate da passaggi molto significativi ed incisivi rispetto alla reale portata e gravità della crisi tutt’ora in atto. Dopo le annose e continue segnalazioni del movimento radicale sulla base dei dati forniti dal Centro di Ascolto radiotelevisivo ora c’è una verifica oggettiva ed ulteriore, fatta da un soggetto terzo, delle fondatezza delle denunce radicali. Beltrandi sollecita costantemente al rispetto delle regole la RAI dalla sua postazione istituzionale in bicamerale perchè “di fronte all’evidenza dei fatti, i vertici Rai facciamo informazione corretta e completa, per aiutare a risolvere i problemi reali che ci affliggono, come la crisi economica. Oggi, invece, c’è la tendenza a nasconderli preferendo alimentare paure fondate su presunte emergenze sicurezza”. Messaggio modificato da Roby-oppà il 17 Jan 2010 - 16:57 |
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28 Jul 2010 - 19:14
Messaggio
#2
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Veudo Gruppo: Utente Messaggi: 848 Iscritto il: 5 February 2008 Età: 42 Da: L.A. Utente Nr.: 3468 |
Come ogni estate siamo entrati nel lungo limbo estivo televisivo. La RAI fa venire meno il suo ruolo di servizio pubblico e annulla gli approfondimenti, al di la' di tutto il resto del palinsesto che è stato massacrato e lo sarà fino a metà Settembre. (IMG:style_emoticons/default/piero.gif)
Stanno avvenendo cose politicamente gravissime ma i dibattiti li fanno solo su La7 e poche altre aree televisive di informazione. Perché? E' normale tutto ciò? Ormai le TV la gente le ha anche in vacanza e il 50% della gente sta comunque a casa, vuoi per ragioni di lavoro, vuoi perchè non si può permettere il mese di "villeggiatura" come si faceva fino agli anni '80 in Italia*. Quindi questa anacronistica pausa balnear-informativa non ha ragione di esistere per il telespettatore, per la politica che ha le mani sulla RAI evidentemente si. CITAZIONE Staderini: Rai chiusa per ferie, Mineo colpevole solo di fare informazione (IMG:http://img413.imageshack.us/img413/2470/38santornr.jpg) Questa mattina i Radicali hanno manifestato davanti alla Commissione di vigilanza dove era in corso l’audizione dei vertici della Rai. I Radicali hanno accolto il Presidente Garimberti e i Consiglieri di amministrazione con ombrellone, secchielli, palette e ciambelle da spiaggia. Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, ha dichiarato che “nonostante 1609 milioni di euro di canone e 13 mila dipendenti, molti dei quali privi di incarico, dal 10 giugno la Rai ha chiuso per ferie, lasciando gli italiani senza approfondimenti in prima serata. Nessun dibattito neanche su temi centrali quali la manovra finanziaria, il ddl intercettazioni, le condizioni disumane della comunità penitenziaria, le condizioni dell’Aquila e le inchieste giudiziarie che hanno scosso le istituzioni e il Paese. A fronte di un Direttore Generale che non si presenta in Parlamento perché impegnato a rimuovere Corradino Mineo, la cui unica colpa è tentare con RaiNews 24 di fare una informazione da vero servizio pubblico, occorre che cresca la mobilitazione dentro e fuori le istituzioni per far vivere la democrazia e i diritti dei cittadini. video della manifestazione: http://www.youtube.com/watch?v=o0Ua6bpdgCw http://www.radicali.it/comunicati/rai-stad...re-informazione * CITAZIONE 07/08/2010 12:45
Censis:58% italiani non farà le vacanze Il 58% degli italiani non andrà in vacanza. Secondo un'indagine del Censis, infatti, chi potrà godersi le ferie lo farà restando in patria. Solo il 17,5% viaggerà oltre confine. Il 42% degli italiani le vacanze comunque le farà. Rispetto alla scorsa estate c'è la tendenza a ridurre la durata del soggiorno sia per i viaggi in Italia che all'estero. A fare le valigie sono soprat- to i giovani (18-34 anni:53,6%), meno gli anziani (65 anni e oltre:37%).Quel- li dell'area mediterranea, secondo il Censis, i paesi più gettonati. Messaggio modificato da Roby-oppà il 7 Aug 2010 - 13:11 |
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