Loreto: Questo Papa, Al Concerto Non Ci Va |
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Loreto: Questo Papa, Al Concerto Non Ci Va |
2 Sep 2007 - 14:43
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...to_loreto.shtml
I dubbi sui «profeti del rock» E il Papa non va al concerto LORETO (Ancona) — Papa Ratzinger ieri ha salutato ma non ha ascoltato i cantanti, i musicisti e gli attori che hanno dato vita tra le 21.30 e le 23.30 — nella spianata di Montorso — a un concerto per conto di Raiuno. Obbligato il paragone con papa Wojtyla che nel 1997 a Bologna aveva invece assistito a un intero concerto — anche allora organizzato dalla Rai — che aveva visto la presenza di Bob Dylan, Adriano Celentano, Lucio Dalla e tanti altri. Si sa che Benedetto XVI non ha la passione del predecessore — che in gioventù era stato attore — per le feste, i canti e le danze. Ma in questa diversità di atteggiamento nei confronti di un'analoga iniziativa concertistica c'è qualcosa di più rispetto al genio personale dei due papi: in Benedetto sulla simpatia per il modo di comunicare dei giovani, che condivide — almeno in linea di principio — con il predecessore, prevale la diffidenza per il «messaggio » che può venire da quelle che una volta, da cardinale, ebbe a chiamare «le star dei giovani». Ci dice il suo sentimento un testo importante che risale al 1998 e che è stato ripubblicato qualche mese fa dall'editore San Paolo in una raccolta di scritti di Ratzinger su Wojtyla, intitolata Giovanni Paolo II. Il mio amato predecessore. L'allora cardinale Ratzinger ricorda in quel testo quella serata bolognese di dieci anni addietro, che si tenne in occasione di un Congresso eucaristico nazionale e cita tra le «star» che in esso si esibirono «Bob Dylan e altri di cui non ricordo il nome», osservando con severità che essi «avevano un messaggio completamente diverso da quello per cui il Papa si impegnava». Ed è a questo punto che vengono le parole più rivelatrici della sua considerazione: «C'era ragione di essere scettici — tale ero io e, in un certo senso, lo sono ancora — e di dubitare se davvero fosse giusto fare intervenire questo genere di profeti». Il cardinale concludeva poi che Giovanni Paolo, nonostante la «visibile stanchezza» e il contesto poco adatto, era riuscito a comunicare efficacemente — quella sera — con i giovani «mettendo da parte il foglio manoscritto e parlando con il cuore». Anzi osservava che le sue parole avevano fatto apparire «invecchiato e povero» il «messaggio» delle star che si erano esibite. Nella decisione di autorizzare lo svolgimento del concerto di ieri ma di non assistere ad esso si può vedere in papa Benedetto il riconoscimento di non disporre della stessa potenza comunicativa del predecessore. Ma forse si indovina meglio il suo sentimento se si immagina che determinante sia stata la sua preoccupazione di distinguere nettamente il momento del proprio messaggio da quello dello spettacolo. Una preoccupazione da papa teologo, che appunto vuole distinguere mentre il papa missionario tendeva innanzitutto a comunicare. La volontà di marcare in maniera chiara gli appuntamenti con i giovani come eventi di preghiera e non come momenti di spettacolo papa Ratzinger l'aveva già manifestata in occasione della «Giornata mondiale della gioventù» di Colonia, due anni addietro, quand'era papa da appena quattro mesi: nella veglia aveva fatto inserire un momento di «adorazione eucaristica» fatta di puro silenzio. Ieri a Loreto c'è stato il ridimensionamento del momento della festa: esso è stato mantenuto, ma il Papa si è limitato a introdurlo da lontano con una preghiera. Luigi Accattoli 02 settembre 2007 |
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5 Sep 2007 - 19:02
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#2
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Pòch ad bòn Gruppo: Utente Messaggi: 726 Iscritto il: 27 May 2007 Età: 46 Da: Ferrara Utente Nr.: 2480 |
Ma per la ciesa cristiana è più importante il mezzo o il fine? cioè in fin dei conti cos' ha più valore? avvicinare le persone alla chiesa o barricarsi nelle proprie convinzioni per divulgare il messaggio puro?
Secondo me la prima, secondo alcuni di voi la seconda... secondo me continuando su questa strada tra 100 anni rimarrete in molto pochi a seguire questo tipo di religione l'ex papa era riuscito a frenare il calo di vocazioni l'attuale l'ha accellerato, chi ha ragione? |
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6 Sep 2007 - 01:50
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#3
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sciuscià Gruppo: Utente Messaggi: 4413 Iscritto il: 18 May 2005 Utente Nr.: 115 |
Ma ovviamente questo non vuol dire assolutamente modernizzarsi. Modernizzarsi significa vivere nel presente, trovando sempre nuove applicazioni e incarnazioni degli ideali universali della propria religione. anche ammettendo che tu abbia ragione (cosa vorrebbe dire poi trovare nuove applicazioni e incarnazioni degli ideali universali non è affatto chiaro. si tratta di un concetto soggettivo che può assumere infiniti significati... guardacaso), andare ad un concerto rock o mostrare gradimento o apprezzamento per tale tipo di musica non significa necessariamente modernizzarsi. in particolar modo quando legittimare agli occhi della cristianità un tipo di musica significativamente associato nell'immaginario collettivo a sesso e droga potrebbe dare adito a fraintendimenti e potrebbe diffondere e legittimare, parallelamente, comportamenti che con il cristianesimo non hanno nulla a che fare. Scusa ma, vuoi dire che Giovanni Paolo II aveva sbagliato tutto? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/anne-sophie.gif) Non ha diffuso più valori cristiani "Merry Xmas War Is Over" che una messa in latino? boh, direi che sono due modi diversi di diffondere messaggi ugualmente cristiani. non credo che ratzinger consideri "Merry Xmas War Is Over" (qualunque cosa sia) una delle incarnazioni del diavolo. su ragazzi, ora non esageriamo però. ho capito che ratzi non vi sta simpatico ma pesate un po' le parole. il buon cristiano lo sa fare... Giovanni Paolo II pensava di sì, Ratzinger pensa invece che la seconda è più importante per difendere e diffondere Cristo, mentre la prima è uno strumento diabolico. Ora, scegliete con chi essere d'accordo. Tutto qui. ma tutto qui cosa? bisogna scegliere il proprio partito per vedere se ci si ritroverà tra i beati o tra i dannati? io credo che la visione di Benedetto XVI abbia i propri pregi e i propri difetti. esattamente come quella di Giovanni Paolo II. qui nessuno vince e nessuno perde. tutto qui. Non si giudica, si discute e si danno opinioni e pareri. È un forum, d'altronde. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif) Ma per la ciesa cristiana è più importante il mezzo o il fine? cioè in fin dei conti cos' ha più valore? avvicinare le persone alla chiesa o barricarsi nelle proprie convinzioni per divulgare il messaggio puro? Secondo me la prima, secondo alcuni di voi la seconda... per niente. non per me almeno. divulgare il messaggio puro è tanto importanto quanto renderlo accessibile ai fedeli. benedetto XVI evidentemente ritiene che, in generale, la musica rock (a causa di tutto il contesto di concetti e, in fin dei conti, non prendiamoci in giro, di trasgressione) non sia il mezzo adatto. secondo me continuando su questa strada tra 100 anni rimarrete in molto pochi a seguire questo tipo di religione l'ex papa era riuscito a frenare il calo di vocazioni l'attuale l'ha accellerato, chi ha ragione? ma nessuno ha ragione e nessuno ha torto da un punto di vista cristiano. è questo che non riuscite a capire! e che mai riuscirete a capire temo. ascolta peve: tu vuoi che io valuti quale posizione sia quella corretta in base al parametro dell'incremento delle vocazioni. tutto questo è semplicemente assurdo. il fatto che una posizione sia giusta o al contrario sbagliata (in particolar modo quando si parla di religione) non dipende dalla quantità di consensi che riesca a collezionare questa o quest'altra fazione! mettiamo che il prossimo papa abolisca il voto di castità per i preti e le suore.. hai idea dell'incremento di "vocazioni" che si registrerebbe dall'oggi al domani? questo significherebbe automaticamente che questo nuovo modernissimo papa avrebbe "ragione" mentre i suoi predecessori sarebbero nel torto? |
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6 Sep 2007 - 11:02
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#4
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
andare ad un concerto rock o mostrare gradimento o apprezzamento per tale tipo di musica non significa necessariamente modernizzarsi. in particolar modo quando legittimare agli occhi della cristianità un tipo di musica significativamente associato nell'immaginario collettivo a sesso e droga potrebbe dare adito a fraintendimenti e potrebbe diffondere e legittimare, parallelamente, comportamenti che con il cristianesimo non hanno nulla a che fare. No, questo non è l'atteggiamento di Ratzinger. Con le sue tesi teologiche scritte su vari articoli e libri, si parla proprio di "strumento del demonio". Non è "non gradire", è a conti fatti un vero e proprio anatema. È questo il nodo che differenzia i due papati. CITAZIONE "Merry Xmas War Is Over" (qualunque cosa sia) Ehm, hai presente la canzone di Natale più famosa di tutti i tempi, quella di John Lennon? "War is over... if you want it..." Quella scritta per auspicare un Natale senza morti in Vietnam? CITAZIONE la visione di Benedetto XVI abbia i propri pregi e i propri difetti. esattamente come quella di Giovanni Paolo II. qui nessuno vince e nessuno perde. tutto qui. Questo è un atteggiamento che porta alla conclusione "è il Papa, quindi ha ragione": non importa se uno dice bianco e l'altro dice nero, l'importante è essere d'accordo con entrambi. Non mi sembra un atteggiamento degno di persone raziocinanti: scegliere l'indirizzo della Chiesa a cui più o meno si pensa di appartenere è fondamentale per il credente. Un Papa dà un indirizzo, il Papa successivo un altro, molto diverso: o si è d'accordo col primo e quindi si critica il secondo, oppure si dice "sono più d'accordo col secondo, il primo ha fatto tante cose buone ma questo nuovo indirizzo lo ritengo migliore per questo e quel motivo". O no? CITAZIONE questo significherebbe automaticamente che questo nuovo modernissimo papa avrebbe "ragione" mentre i suoi predecessori sarebbero nel torto? Un Papa come Giovanni XXIII riavvicinò al messaggio cristiano milioni di italiani, anche laici, anche atei: fece dal mio punto di vista un'operazione straordinaria nel mettere la Chiesa più vicina ai valori cristiani e più lontana dal potere temporale, pur ammettendo comunque il diritto della Chiesa ad avere potere temporale, quindi senza uscire dal Concilio di Trento. Questo Papa sta chiudendo moltissimo ai laici e sta portando la Chiesa verso un arroccamento assolutista su cui si può essere d'accordo o meno, ma di certo non si può essere contemporaneamente d'accordo con entrambi gli indirizzi, a meno di non ammettere di essere coscientemente e fieramente cerchiobottisti. CITAZIONE (Dani80) Quale è il libro del papa a cui ti riferisci?per esprimere un parere dovrei prima leggere questo passo in cui tu mi dici si parla della musica rock.Puoi riportare questo passo nel forum?? http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=62224 http://www.rockout.it/ratzinger-contro-il-rock-rock-234.htm http://www.uaar.it/news/2007/03/10/joseph-...leva-bob-dylan/ Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 6 Sep 2007 - 11:11 |
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7 Sep 2007 - 01:11
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#5
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sciuscià Gruppo: Utente Messaggi: 4413 Iscritto il: 18 May 2005 Utente Nr.: 115 |
Nessun parametro può essere usato per giudicare l'operato del papa... questo l'hai detto tu. rileggiti gli ultimi post di biz. lui questa cosa la spiega benissimo. @ NvO: hai proprio scelto l'esempio sbagliato... sono sicuro che il concetto l'hai capito perfettamente cercalo tu l'esempio giusto allora. non ti sarà difficile trovarne uno che faccia al caso nostro. Ehm, hai presente la canzone di Natale più famosa di tutti i tempi, quella di John Lennon? "War is over... if you want it..." Quella scritta per auspicare un Natale senza morti in Vietnam? no. cantamela, magari la conosco ma non la associo al titolo. Questo è un atteggiamento che porta alla conclusione "è il Papa, quindi ha ragione": non importa se uno dice bianco e l'altro dice nero, l'importante è essere d'accordo con entrambi. Non mi sembra un atteggiamento degno di persone raziocinanti: scegliere l'indirizzo della Chiesa a cui più o meno si pensa di appartenere è fondamentale per il credente. forse è fondamentale per te... no, aspetta. tu non sei credente. c'è qualcosa che mi sfugge temo. o forse c'è qualcosa che sfugge a te. io non sto dicendo che "è il papa, quindi ha ragione". mi sembra evidente. e giungendo a questa conclusione offendi la tua intelligenza prima che la mia. Un Papa dà un indirizzo, il Papa successivo un altro, molto diverso: bene. o si è d'accordo col primo e quindi si critica il secondo, oppure si dice "sono più d'accordo col secondo, il primo ha fatto tante cose buone ma questo nuovo indirizzo lo ritengo migliore per questo e quel motivo". O no? ah, ma allora mi stai chiedendo un mio personale parere. vuoi sapere se, secondo me, debbe considerarsi migliore il cristianesimo alla wojtyla o quello alla ratzinger. non saprei. dipende credo. entrambi i papati, pur tanto diversi tra loro, hanno pregi e difetti. la dimensione umana di giovanni paolo II mi ha conquistato, certo. d'altra parte mi affascina la dimensione spirituale di Benedetto XVI. penso che un papa teologo non abbia nulla da invidiare ad un papa comunicatore. o meglio, penso che entrambi abbiano molto da imparare l'uno dall'altro. vuoi che ti dica chi ha ragione? non lo so. posso dirti che wojtyla mi sta istintivamente più simpatico di ratzinger. il che certo non significa che il primo ha ragione e il secondo ha torto. vedi senbee, mi rendo conto che questa è una cosa che fatichi a capire, ma c'è un aspetto che accomuna questi due papi: il messaggio cristiano che entrambi hanno tentato di trasmettere ai fedeli. un cristiano, dunque, dovrebbe cercare di cogliere quel messaggio, nelle sue manifestazioni potenzialmente infite invece di frazionare ed analizzare il pensiero ed il comportamento di ciascun papa della storia al fine di promuovere questo, bocciare quell'altro e rimandare a settembre quell'altro ancora. se si pensa troppo con la testa e poco con il cuore, del messaggio di cristo alla fine rischia di non rimanere niente. e se ritieni che questo atteggiamento non sia degno di un essere raziocinante, beh, scusami, ma secondo me non hai proprio capito un cazzo. Un Papa come Giovanni XXIII riavvicinò al messaggio cristiano milioni di italiani, anche laici, anche atei: fece dal mio punto di vista un'operazione straordinaria nel mettere la Chiesa più vicina ai valori cristiani e più lontana dal potere temporale, pur ammettendo comunque il diritto della Chiesa ad avere potere temporale, quindi senza uscire dal Concilio di Trento. Questo Papa sta chiudendo moltissimo ai laici e sta portando la Chiesa verso un arroccamento assolutista su cui si può essere d'accordo o meno, ma di certo non si può essere contemporaneamente d'accordo con entrambi gli indirizzi, a meno di non ammettere di essere coscientemente e fieramente cerchiobottisti. .. o forse significa essere consapevoli dei propri limiti. dei limiti della natura umana. forse significa essere consapevoli che oggi si sposa completamente il pensiero di wojtyla, ma che domani ci si potrebbe rendere conto che ratzinger non aveva tutti i torti e, dio non voglia, alla fine pensandoci bene non era nemmeno così antipatico. si può essere raziocinanti e credenti allo stesso tempo. per quanto difficile ti possa sembrare. |
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7 Sep 2007 - 13:04
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#6
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
forse è fondamentale per te... no, aspetta. tu non sei credente. c'è qualcosa che mi sfugge temo. o forse c'è qualcosa che sfugge a te. io non sto dicendo che "è il papa, quindi ha ragione". mi sembra evidente. e giungendo a questa conclusione offendi la tua intelligenza prima che la mia. Bah, io sono agnostico più che credente. Non mi sento ateo, comunque, anche se forse lo sono, non lo so. Diciamo che sono "diversamente credente" (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) Certo, di sicuro sono lontanissimo dall'idea di "appartenenza" e di "evangelizzazione" che alcune religioni, soprattutto Islam e Cattolicesimo, hanno. So però per certo che se uno oltre che credente si dichiara Cattolico, significa che ritiene la Chiesa Cattolica come unica interprete della Verità Cristiana (altrimenti è protestante, per definizione) e quindi giocoforza segue da vicino, contribuendo attivamente con elogi e critiche, l'indirizzo teologico e sociale che ha la Chiesa, a seconda dei tempi. In questo caso abbiamo, oltre all'aspetto teologico su cui insisti ma che interessa un po' meno essendo facile ribaltarlo filosoficamente a proprio favore, un aspetto prettamente pratico: Wojtila andò ai concerti fregandosene delle aspre critiche e degli altolà che l'allora Cardinale Ratzinger gli mandava. Allora, tutti i cattolici avrebbero detto ma chi è questo crucco che si permette di bacchettare Karol; oggi all'improvviso ecco una serie di critiche anche aspre alla musica rock e alle manifestazioni in cui si mischiano messaggi cristiani a batterie e chitarre. Ma nessuno che dice esplicitamente "Karol fece male, aveva ragione Joseph, doveva evitare" oppure "Karol aveva ragione, oggi Joseph sbaglia e al concerto poteva andarci". Questo atteggiamento è tipicamente italiano, secondo me, è tipicamente da pecora. Non per nulla i credenti vengono preoccupantemente chiamati "gregge" dal clero... CITAZIONE .. o forse significa essere consapevoli dei propri limiti. dei limiti della natura umana. forse significa essere consapevoli che oggi si sposa completamente il pensiero di wojtyla, ma che domani ci si potrebbe rendere conto che ratzinger non aveva tutti i torti e, dio non voglia, alla fine pensandoci bene non era nemmeno così antipatico. Ecco, ammetterlo sarebbe una bellissima dimostrazione di pensiero autonomo. Ma non è stato fatto, finora, almeno in questo thread. CITAZIONE si può essere raziocinanti e credenti allo stesso tempo. per quanto difficile ti possa sembrare. Cosa ti fa pensare che mi sia difficile pensare ciò? Credo che tu sottovaluti la mia intelligenza, e questo un po' mi dispiace: pensavo di parlare con qualcuno che non mi guardasse dall'alto. |
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7 Sep 2007 - 13:25
Messaggio
#7
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Coloro che sono legati alla tradizione cattolica hanno sempre fortemente criticato Woityla, infatti, sotto il suo pontificato nel 1988, si verificò lo scisma di Mons. Lefebvre (vedi:Marcel Lefebvre).
Coloro che vanno a Messa recitano nel Credo"Credo la Chiesa una santa cattolica e apostolica": per i cattolici la Chiesa Cattolica è l' unica interprete della Verità Cristiana "Extra ecclesiam nulla salus" |
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