I Figli Degli Uomini, di Alfonso Cuarón |
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I Figli Degli Uomini, di Alfonso Cuarón |
27 Nov 2006 - 16:32
Messaggio
#1
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Veudo Gruppo: Utente Messaggi: 817 Iscritto il: 30 March 2005 Età: 45 Da: Frara Utente Nr.: 28 |
L'ho visto questo weekend. E' dai tempi de "L'esercito delle 12 scimmie" che non si vedeva un film di fantascienza così.
Bel soggetto, ambientazione straordinaria. Regia ottima, fotografia, scenografie e montaggio impeccabili. Bravi attori e ritmo perfetto. Andatelo a vedere. |
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1 Jun 2007 - 10:37
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Spiego invece perché a me ha lasciato molto. Sempre e assolutamente IMHO, sia chiaro.
SPOILER: non leggere il resto se non hai visto il film. L'umanità dipinta in quel film è a un passo dall'estinzione. Per definizione, perché non nascono più bambini. E per merito, perché sono arrivati, da destra e da sinistra, alla peggiore estremizzazione dei propri difetti. L'assenza di speranza è totale e assoluta: nessuno crede più a nulla, si aspetta la morte e basta, e persino la possibilità di ricostruire un mondo nuovo viene bollata come una favola inesistente. Il protagonista, uno che ha perso la speranza da un bel pezzo, ed ora vive solo alla giornata accettando tutti i compromessi del regime, accetta di aiutare una persona a cui vuole bene solo per motivi personali, ma anche per soldi. Ma viene coinvolto in un'avventura terribile che ruota attorno alla speranza, che per la prima volta fa capolino dopo tanti anni nel mondo con la nascita, quasi miracolosa, di un bambino. Il protagonista, si aggrappa a quell'unico barlume di speranza, che è il bambino: vota la sua vita alla salvezza del piccolo. E' una speranza disperata, perché sicuramente questo bambino sarà ucciso e la fantomatica associazione che vuole ricostruire il mondo non esiste. Ma se la vita ha uno scopo, almeno che sia teso a quell'unico barlume di speranza che ci viene dato, no? E così il protagonista arriva a sacrificarsi, muore per una causa in cui vorrebbe credere ma che forse non esiste nemmeno. E, DOPO la sua morte, scopriamo che la sua morte non è stata inutile: la fantomatica congrega che vuole ricostruire l'Uomo esiste, e il bambino salvato dal nostro eroe protagonista sarà utile per ricostruire il mondo. Questo insegnamento, dal punto di vista morale, è meraviglioso: se il film avesse dato più spazio alla speranza e ai toni non cupi, la corsa per salvare il bambino sarebbe sembrata più comprensibile, e il protagonista non sarebbe stato solo. Invece lui era l'unico che inseguiva un sogno vano, ma era anche l'unico che inseguiva una speranza impossibile, che invece, scopriamo alla fine, è possibile, esiste. Così dobbiamo fare anche noi: consegnare una goccia di speranza a chi verrà dopo di noi, anche se crediamo che i nostri sogni siano impossibili. E' un inno all'idealismo, al non rassegnarsi, al non combattere "perché tanto è tutto inutile". È un film profondamente hippie nell'anima e nel tessuto culturale. E fin qui, solo la parte morale. Che è merito del libro da cui è tratto il film. Poi, c'è il resto: la realizzazione del film. Oltre che tecnicamente perfetta e innovativa, artisticamente straordinaria: uno stile inconfondibile, un'atmosfera unica e originalissima, una struttura diversa dal solito tremendamente realistica nel riprendere tutto con lunghissimi piani sequenza di stampo documentaristico (tutto il contrario di quello che ci aspetterebbe da un film di fantascienza, quindi), scene di impatto sconvolgente per come sono girate (la morte di Michael Caine, l'esplosione all'inizio, il piano sequenza in macchina sono scene da storia del cinema, come impatto visivo, emotivo e novità), la miriade di personaggi indimenticabili che altro non sono che la proiezione ideale nel futuro di varie categorie umane, estremizzate (dall'hippy all'attivista, dal politico cinico al piccolo funzionario che quando è necessario si scopre avere un cuore). "I figli degli uomini" è un film estremo. Senza compromessi. Non ci sono parti morbide, non ci sono toni positivi, è la visione di una delle possibili prossime Apocalissi. Ma è anche un film che dimostra come inseguire un sogno impossibile che viene dal cuore, possa sconfiggere anche l'Apocalisse. |
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2 Jun 2007 - 11:18
Messaggio
#3
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 4677 Iscritto il: 16 December 2005 Età: 47 Da: Ferrara Utente Nr.: 462 |
Visto ieri, finalmente... piaciuto un sacco!
Io non me ne intendo, ma per me è girato da dio. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/23.gif) il piano sequenza in macchina Quella scena è meravigliosa, l'ho riguardata 3 volte... E anche il piano sequenza di guerriglia urbana verso la fine (6 minuti!), incredibili, tecnicamente straordinari. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_eek.gif) P.S. bella la colonna sonora... e per noi naturalmente spicca Battiato che canta i Rolling Stones (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) Messaggio modificato da Galen il 2 Jun 2007 - 11:50 |
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