alèèèè
comunque finchè lo dice solo marca non ci credo

poi scusa non deve prendere anche ronaldo?? (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

vorrei proprio vedere quanto son puliti certi soldi..

Io mi chiedo: Kakà va via perchè la crisi costringe i club(?) a vendere e il figlio di puttana può sputtanare tutti quei soldi come se niente fosse? Oltretutto violando ogni giorno le regole FIFA contattando giocatori sotto contratto? MA VOGLIAMO FARE QUALCOSA PLATINI E BLATTER DEL CAZZO??? Che se una squadra italiana tenta di comprare qualcuno onerosamente aprono immediatamente un'inchiesta e i due deficenti sono subito lì a farci i conti in tasca! Basta prendere per il culo la gente...

Anche io... vorrei proprio saperlo anche io... Secondo me son solo debiti fatti che poi scompaiono quando l'anno prossimo fanno un'altra elezione e eleggono un'altro mardaro che fa altri debiti...

Oddio, grande esperto mi pare eccessivo... cosi' poi crei delle aspettative e viene la sindrome da prestazione... 246.gif

Comunque qualcuno ha già postato tutto quello che c'era da dire.

I giornali italiani calcano sulle cifre brute dei club inglesi. Buttano la' la cifra senza alcun parametro di contorno necessario a capire cosa davvero significhi al fine di fa rizzare i peli sulla schiena di fronte al numero degli zeri. La realtà e' molto più complessa.

Banalizzando:

Franco e Gino sono due amici, ed entrambi comprano una casa con un mutuo. Franco accendo un mutuo da 200mila euro, Gino invece da 800mila.
Detta cosi' sembra che Franco sia messo molto meglio di Gino, perché il suo debito e' minore. Questo e' quello che scrivono sui giornali.

Aggiungiamo un paio di informazioni: Franco guadagna 1400 euro al mese, Gino invece 8500. Chi dei due riesce a pagare più agilmente la rata del mutuo? Franco inoltre ha un contratto a termine di sei mesi, Gino invece e' medico presso un ospedale statale con un bel contratto blindato. Chi ha le migliori prospettive a lunga scadenza?
Infine, Franco possiede solo la suddetta abitazione su cui ha acceso il mutuo e null'altro: vive mese per mese. Gino invece possiede altri tre appartamenti che affitta, un portfolio di titoli di stato a lunga scadenza ed un fondo pensione privato su cui ha versato regolarmente quote per 15 anni. Chi e' in una condizione finanziaria più solida?

Il debito di Franco e' inferiore, ma Gino ha molte meno difficoltà a pagare la propria rata. E questo e' quello che conta.

I club, inglesi, italiani o spagnoli che siano sono ognuno in situazioni piuttosto diverse. Ma rimane la realtà che in Premier i ricavi sono enormi e piuttosto diversificati.

Il calcio inglese e' stato costruito appositamente per essere una macchina produci-ricavi. L'orario delle partite e' stato fissato in modo da vendere i diritti televisivi nel maggior numero di paesi possibili, gli stadi progettati per essere televisivamente attraenti, il merchandasing studiato fino all'ultimo dettaglio. E poi ci sono gli stadi di proprietà, ed i campioni che attirano spettatori (nonostante i prezzi...).

L'economia funziona a cicli. Ci sono circoli virtuosi (espansione) e viziosi (contrazione). La Premier ha fatto tutto quello che poteva per aumentare i ricavi, attraverso questi ricavi le società hanno potuto permettersi leva finanziaria (debiti) per poter fare investimenti che generano nuovi ricavi. E cosi' via.

Debito ---> Costruzione Stadio -----> Acquisto campioni ------> Biglietti, televisioni, merchandising ----> ricavi -----> nuovi campioni eccetera...

In Italia invece avviene il contrario:

Stadi fatiscenti -----> poca gente allo stadio, pochi contratti televisivi -----> meno soldi -----> i campioni se ne vanno ------> carenza risultati ------> meno tifosi, altri campioni se ne vanno -------> meno gente allo stadio eccetera...

In Italia i debiti si fanno per restare aggrappati al calcio che conta, non per migliorare le prospettive future. Per questo i clubs che si indebitarono oltremodo a fine anni '90 hanno fatto una fine più o meno meschina dal punto di vista economico.

Il Parma o la Lazio facevano squadre che potevano ottenere certi risultati sul campo, ma non aumentavano il proprio ricavo economico. Il Chelsea invece dal nulla ha visto esplodere il proprio numero di tifosi nel mondo, da quando c'è Abramovich. Certo senza il russo non potrebbe permettersi certe spese, ma comunque il trend e' positivo.

Qui negli USA entri in un pub e la partita di soccer che vedi e' sempre di Premier o Liga (Barca e Real), ma di serie A. La gente fa jogging con la maglietta di Lampard, Messi o C. Ronaldo, non quella di Amauri o Zarate.

Di maglie di Ibrahimovic ne vede... solo che sono quelle dell'Ajax, il che dovrebbe far capire parecchie cose... quanti anni sono che lo svedese gioca in Italia?

Le cifre su cui dovremmo riflettere non sono quelle sull'indebitamento, ma quelle sui ricavi... Ancor più: sull'origine dei ricavi.

I clubs di Premier hanno 1/3 dei ricavi proveniente dalla vendita biglietti, 1/3 dal merchandasing, ed 1/3 dai diritti TV venduti in tutto il mondo.
I clubs italiani sono quasi esclusivamente tenuti in piedi dai diritti TV nazionali. Il resto sono briciole.

E' da li' che bisognerebbe partire: tutti insieme fare della serie A un prodotto migliore, e venderlo meglio. Ma i nostri presidenti non riescono a mettersi d'accordo nemmeno sul numero dei biglietti da dare alle tifoserie ospiti...

Sul calcio spagnolo: il tuo amico dimentica gli sgravi fiscali. Perchè un giocatore prenda quello che prende Kakà al Real, il club deve sborsare 1/3 in meno rispetto a quello che sborserebbe un club italiano. L'UE non è ancora intervenuta in questa palese violazione della concorrenza.

Ci sono appunti da rivolgere all'esame, pur completo del tuo amico:

Sul calcio inglese: la parola sbagliata è "inglese". Non c'è più niente: giocatori (prima andavano i francesi, ora gli spagnoli, e gli africani), denaro (le squadre principali e non solo si finanziano in rubli, dollari e petroldollari, non in sterline), tifosi (resta il nocciolo duro, ma il merchandising e il marketing hanno spostato all'estero l'attrazione dei tifosi: guardate quanti asiatici hanno comprato il biglietto del Manchester per la finale di Roma).

Sul calcio negli USA: l'esempio non calza. Se c'è un paese dove il calcio italiano ancora è seguito sono proprio le grandi capitali americane e canadesi (gli altri posti non lo cagano di striscio il calcio). Questo è dovuto alla comunità italiana all'estero, non certo ai meriti del nostro soccer ma là non siamo ancora in crisi. Ho vissuto sei mesi a NY e siamo ancora in testa.

Sul calcio spagnolo: il tuo amico dimentica gli sgravi fiscali. Perchè un giocatore prenda quello che prende Kakà al Real, il club deve sborsare 1/3 in meno rispetto a quello che sborserebbe un club italiano. L'UE non è ancora intervenuta in questa palese violazione della concorrenza.

SERGIO PELLISSIER!!! SERGIO PELLISSIER!!! SERGIO PELLISSIER!!! (IMG:style_emoticons/default/znaika.gif)

questo il calcio che piace: PASSIONE, VOGLIA & GRINTA, poi ovviamente ci vogliono piedi degni di questo nome e tutto il resto

sisi (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif) alcuni giovani qui son proprio bravini, alla pari di alcuni nostri. Ieri il centrocampista ke c'ha fatto gol era veramente OVUNQUE e appena s'è staccato una volta dalla difesa, l'ha infioppata bene bene.

cmq io AMO veder giocare le under21, perchè utilizzano i giocatori al meglio delle loro caratteristiche e non rinchiuse negli schemi della prima squadra.. e Abate per me batte Bolt (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

Marcus Berg potrebbe fare strada

perché dici? (IMG:style_emoticons/default/icon_smile.gif)