Purtroppo ho poco tempo per scrivere in questi giorni. Ma mi soffermerei molto su questo film che è, probabilmente, il migliore che ha diretto finora il geniale regista americano, già autore di "Manhunter - frammenti di un omicidio", "L'ultimo dei Mohicani", "Heat - La sfida", "Insider", "Alì" e "Collateral".
Mann è famoso perché è l'unico che usa con completa e totale padronanza il digitale. Non gira in pellicola, segue quasi le tecniche dei film "dogma" di Lars Von Trier, ma incredibilmente riesce a fare dei film spettacolari e di intrattenimento.
Con Miami Vice, Mann sfrutta il realismo del digitale, procedendo per scene incredibilmente concitate, con un montaggio serratissimo e stupefacente per ritmo e invenzione, di grandissimo effetto. Sceglie persino di non mettere i titoli di testa, anzi, nemmeno il titolo. Mann prende lo spettatore e lo ficca dentro lo strano, inverosimile mondo di Miami Vice (che non ha molto a che fare col telefilm originale), un mondo che grazie a Mann diventa perfettamente verosimile, grazie alla coerenza interna stilistica che pochi altri sanno dare, come in Collateral. Ce lo ficca con violenza inaudita, fin dalla prima scena. La concitazione è puntellata soltanto da lente scene di sadismo e violenza inaudita, di un impatto visto raramente al cinema.
Un film veramente straordinario, una cosa che si studierà sui libri di cinematografia alla voce "digitale" e "montaggio".
Un appunto sugli attori: Colin Farrel è da sempre un incapace della recitazione, ma la sua inespressiva facciona da martufo è *perfetta* per questo film, non potevano sceglierlo meglio. E poi c'è lei: Gong Li. La donna che, nonostante l'età, rimane l'orientale più bella di tutti i tempi. Beato suo marito, quel Zhang Yimou regista di "Hero" e "La foresta dei pugnali volante" che, dirigendola in "Lanterne Rosse" se ne innamorò.
Non perdetevi la visione su grande schermo di questo film tecnicamente straordinario. Mann è uno di quei pochissimi registi che non ha mai sbagliato un colpo.
l'ho visto.
di cinema non ne so una mazza,quindi non proferisco verbo sulle tecniche di ripresa e montaggio,nè sulla bravura o meno degli attori.
posso dire,imho,che la scelta dei 2 protagonisti,poliziotti duri,belli e tenebrosi,secondo il piu classico dei clichè,è stata quanto mai azzeccata:oltre a colin farrell anche jamie foxx è perfetto x la parte.
quanto al resto,un poliziesco con tutti i crismi,anche se dai provini mi aspettavo più azione e frenesia,invece x lungo tempo il film scorre placido e quasi lento.
A me è piaciuto un tot.
Ma vi renedete conto di quanto sia incredibilmente girata bene la scena della sparatoria verso la fine? E l'esplosione? Scene così di impatto sono state girate davvero raramente nella storia del cinema.
E la sparatoria da dentro la macchina.. con il braccio... con un improvviso rallentatore dop dieci minuti di inquadrature concitate e frenetiche?
"Miami Vice" è sostanzialmente un lavoro di regia, ma non sterile come Black Dahlia. Mann è davvero un geniaccio.
avendo visto il film........ lo posso indubbiamente inserire nella lunga lista di film da me chiamati.... "americanate".... subito dopo i recenti Bad Boys ..... ma non per questo non ammetto ke nel suo genere è davvero ben fatto ed esaltante....
*** fantastica la capacità di Colin e Jamie di avere un aliscafo o un ferrari con la stessa facilità con la quale ordianano mojito al bar!!
Ecco, no, per me non è assolutamente un'americanata. Dovrebbe essere la versione cinematografica di un telefilm-americanata e se ne discosta completamente, nello stile e nei temi. E' davvero diverso dal solito, ha un tono del tutto sopra le righe, anzi ha più del cinema d'autore, d'essai: pur risultando alla fine conivolgentissimo e spettacolarissimo, sfrutta toni e tecniche di cinema del tutto "povero", con continue telecamere a spalla, sgranate, da videoamatore, inquadrature "povere", nessuna retorica e maestosità, solo azione e artigianato, che diventano arte appena dopo la decime invenzione geniale (appena dopo 20 minuti di film...).
Lo spettatore che non se ne intende, comunque percepisce tutto questo in modo subliminale, accorgendosi alla fine della visione di avere una sensazione di novità, di aver assistito a uno spettacolo davvero diverso dal solito, che si ricorda molto molto bene, perché il cinema di Mann "buca" lo schermo in maniera impressionante.
E del finale che ne dite? Che voglia significare un sequel?
io non escludo un altro episodio.....ma secondo me un 50% sarà deciso dagli incassi di questo primo film....
Plausibile.
Immagino cmq che gli incassi siano ottimi, spero proprio che il sequel ci sia.
Avrà senso solo se a dirigerlo sarà ancora Michael Mann, o al limite Rodriguez. Altrimenti la vedo molto male per il seguito.
Ennesimo capolavoro di Michael Mann.
Vero Cinema.
Non so davvero che altro dire.
EDIT:
Ecco ho riletto bene il post e ho riflettuto su questo
miami vice l ho visto pure io!!!mi è piaciuto,ci sono scene d effetto...pero è un americanata....!!!
ottima winnie...... classica "americanata" ... come ho detto all inizio di questa discussioneee!!
e siii....
piuttosto vai a vedere World Trade Center.... ho aperto un tipic a rigurado.... buttaci un occhio!!
Boh, non so come si faccia a giudicare un filmone come Miami Vice una "americanata"
Per me le americanate sono film come Bad Boys, XxX, Independence Day... non certo un film con uno spessore come questo! Forse viene giudicato americanta perchè la formula è quella base che sta al fondo di molti altri film polizieschi: due poliziotti, una rete di spacciatori di droga da sgominare e un grande cattivo. Ma il bello è che proprio da una formula così "banale" parte un film eccezionale!
E' proprio il caso di dire de gustibus!
giusto cosi...de gustibus...io miami vice lo considero un americanata perche mi sembra il solito film poliziesco (certo ci son gran scene di suspence come quelle finali..) con i 2 figacci con aliscafo, ferrari, donne che "cadono" sotto il loro fascino...si in un certo senso film gia un po visti..io preferisco film o che fan ridere, che distraggono, o film che quando torni a casa ti fan pensare, riflettere sulle tematiche proposte...
Winnie e Nico, avete confuso il SOGGETTO con il FILM.
Il soggetto è Miami Vice, cioè un'americanata. Il film, come è girato, tutta la regia, il tono, qualsiasi altra cosa, è totalmente originale e geniale, assolutamente non un'americanata. Non vi viene il minimo dubbio che ci sia una certa differenza tra "Miami Vice" e "A testa alta" (quello con The Rock, carino ma pur sempre una solenne americanata)?
Vi faccio un esempio: è come se mi diceste che i quadri di De Chirico sono "classici" perché raffigurano spesso delle STATUE... Sì, le statue sono classiche, ma De Chirico proprio no. ^_^
si , senza dubbio io ho preso in considerazione la trama e gli eventi che si susseguono nel film.... come regia e scelta delle inquadrature ..... tanto di cappello!! molto meglio in tutto rispetto agli ultimi bad boys.... hazzard ... e va beh ... a testa alta ... che secondo me è stato coraggioso chi a prodotto una minchiata di film cosi.... 1 h e 30 minuti che non valgono nemmeno la pena esser noleggiati.....
certo che sono differenti come film, e non dico che non mi diverta magari a guardare bad boys, mission impossible o miami vice ma da dire che e' un capolavoro c'e' ne passa.
Film che voglio andare a vedere.
Jamie Foxx è un grande. E per l'altra parte avrei riesumato volentieri Don Johnson
Dai Senbee è inutile stupirsi di certi paragoni...sinceramente tra miami vice e bad boys 2 anche io preferisco (anche senza molti dubbi) il secondo...non è questioni di capirci o meno di cinema, solo di gusti
Un conto è dire "non mi è piaciuto", un conto è paragonarlo a film diretti malissimo e addirittura sostenere che Mann non è famoso. La prima è un'opinione personale, la seconda è dimostrazione di scarsissima conoscenza del cinema.
Visto ieri sera, mi è piaciuto ma mi aspettavo qualcosa di diverso, perlomeno che pippassero e sparassero di più come nel telefilm.
Beh dai, hai scritto "e michael mann non ha sta' reputazione di super regista", che è falssissimo, è osannato da tutta la critica invece. E al botteghino è il regista di "film d'autore" che fa più successo nel mondo dopo Spielberg, quindi dai, non è nemmeno così "poco cagato" dal pubblico.
E lo ripeto: non è un'americanata: è una stranissima operazione, in cui si usano le tecniche del cinema "dogma" nordeuropeo per girare un soggetto di un mediocre ma famoso telefilm americanata (stravolgendolo completamente, per fortuna), ottenendo uno stranissimo effetto di "verosimiglianza dell'assurdo", cosa che gli era già riuscito con il bellissimo "Collateral". Insomma è tutto fuorché banale. E' un film nuovissimo, originalissimo, unico.
Ecco, forse non è piaciuto a chi era affezionato alla serie TV. Ma a parte motivi nostalgici, non ci sono altre ragioni per criticare uno dei film meglio diretti degli ultimi anni.
su collateral mi inchino, ma su miami mi dispiace no,
comunque vorrei ricordare che mann fu uno dei produttori e creatori della serie originale del 1984,cosa che i fans non hanno gradito nel suo nuovo operato scolvongendone il tutto.(cominciando da farrell).
sicuramente un buon film si basa sull' abilita' del regista, ed e' per questo appunto che lo critico, che faccia vedere le sue doti facendo un film "vero" e non solo perche' hollywood gli passa la pagnotta.
Io avrò visto sì e no due puntate del telefilm, che non mi piaceva per nulla. Classica americanata trendy anni '80. Brutta. Mann si è ritrovato a doverne girare il film e giustamente l'ha stravolto, promuovendolo da americanata a capolavoro. E quando parlo di tecnica, parlo ovviamente anche di arte: le due cose nel cinema sono decisamente interconnesse. Mann ha fatto quello che tutti i registi cercano nella loro vita: usare tecniche originalissime, mescolare tecniche usate da sempre per cose completamente diverse, per reinventarle per creare un mondo visivamente e ritmicamente NUOVO; e coerente internamente. Se questa cosa geniale e straordinaria è stata fatta a scapito della fedeltà a un telefilm men che mediocre, per me è solo un pregio.
Indubbiamente, ciò non toglie però che allo spettatore medio (e non fanatico di tecniche e stili) non possa essere piaciuto.
E comunque la serie originale non la reputo mediocre, era più che adatta ai suoi anni, gli splendidi anni 80, ovvio che vista con gli occhi di adesso è tutta un altra storia.
Ps
A me erano piaciuti anche Bad Boys I e II..Dai ragazzi alla fine Will Smith e Martin Lawrence erano una bella coppia, poi è un film piacevole da guardare.
Certo non un capolavoro, ma credo che a questo genere non si chieda di essere dei capolavori ma forse, semplicemente, dei bei film adrenalinici.
Per me il film è carino, ma secondo, i protagonisti (Collin Farrell più di tutti) mancano di spessore!!!!
Esempio:
Lei ti dice che vuole prendere da bere in posto famosissimo per i mojito e tu
a) non sai che è a cuba
B) quando lo scopri ti metti a fare la mezzatacca "ehm il passaporto", "ehm il lavoro, mia mamma non vuole..."
Cribbio sei il tizio più peso di Miami tu a Fidel ci ridi in faccia!!!
Il cattivo con gli occhiali fa pena, è uno sfigato, si arrabbia come un bambino perchè gli ciullano la ragazza, si veste in maniera orribile non ha classe non ha stile. Quell'altro sembra il cugino di Bin Laden, vive da eremita ma cribbio!!!
Insomma se lo avessero intitolato in un altro modo gli avrei dato 10. Ma se fai un film che si chiama "Miami Vice" devi tornare a scuola. L'unico pezzo in cui era Miami Vice è quando vanno in motoscafo lui e lei (dopo il mio esempio).
Ah e per la cronaca nessun ferrari fa le fiamme blu dallo scarico tipo saldatrice finchè va...
E non me ne vorrete la regia non è granchè, tutto quel "confuso" che fa tanto, alla fine non ti fa capire nulla. Ha calcato la mano per far vedere che lui dirige "diverso"...
Michael Mann era dietro il telefilm di Miami Vice! La regia non era sua ma le idee sì, e anzi per l'epoca (70 - 80 mi pare) era un telefilm troppo violento, per questo è stato reso "trendy" mettendoci auto di lusso, vestiti griffati e tante altre cose "cool" che piacevano in quegli anni.
Ma comunque il telefilm parlava di droga, di poliziotti infiltrati, e non lesinava ammazzamenti vari e pugnalate alle spalle come nel film ambientato ai giorni nostri. Miami Vice (traduzione "Miami Violenta") non era certo Starsky e Hutch.
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