Le prime cifre della maxi operazione del Manchester
31.05.2007
Fonte: Daily Mirror
Il Manchester United ha deciso di irrompere nel mercato europeo con un'operazione clamorosa, nel giro di 48 ore il club britannico ha speso circa 50 milioni di sterline, di cui 14 milioni per l'ala dello Sporting Nani, 17,8 per il trequartista Anderson del Porto e 18 per il nazionale Owen Hargreaves del Bayern Monaco. Sir Alex fa sul serio!

Dhorasoo: "Offerte da Italia, Inghilterra e Qatar"
30.05.2007 20.39
Vikash Dhorasoo (33) prova a rialzare la testa. Dopo la rescissione col Paris Saint Germain, l'ex centrocampista di Marsiglia e Milan scalpita per tornare a giocare: "Mi sto allenando sperando di avere la possibilità di effettuare periodi di prova in qualche squadra. Quest'anno ho dovuto ripartire da zero, mi sono addirittura fatto male a Fulham prima di firmare il contratto - ha spiegato -. A gennaio sarei potuto andare a Parma, ma poi non se n'è fatto più nulla. Se torno in Italia? Probabile, ho offerte da là come dall'Inghilterra e dal Qatar. Sono lusingato dell'interesse arabo perchè mi offrirebbero davvero un buon salario".

Moffiga!!

Di Anderson mi han detto benissimo oltretutto.

JUVE già presi Iaquinta, Grygera e Salihamidzic

Iaquinta, spero per la Juve di no!!

(anche se suazo mi fa un po' cacare...)

Klaas Jan Huntelaar?

solo negli ultimi 2 campionati è salito alla ribalta

Il Milan: dateci Adriano
Si profila un clamoroso scambio fra i campioni d'Italia e i campioni d'Europa. Entrambi i club, comunque, non trascurano le alternative: che si chiamano Suazo, Shevchenko...

MILANO, 2 giugno 2007 - Il disagio di Gilardino può portare a uno scambio con Adriano. E’ questo il clamoroso epilogo che si staglia sullo sfondo di un percorso umano e professionale a dir poco tormentato: Alberto, dopo aver strizzato l’occhio alla Juve, ha lanciato dei precisi segnali anche in direzione di Palazzo Durini. Il Milan è al corrente di tutto, il giocatore in queste ore ha avuto un franco colloquio telefonico con Ancelotti, che ha fatto seguito ad un primo abboccamento con Galliani. Cercava, il Gila, parole tranquillizzanti, ha ricevuto invece parole schiette: "Se rimani ne siamo lieti, però non possiamo garantirti il ruolo di titolare". Se lo era sentito dire dall’amministratore delegato del club, glielo ha ripetuto l’allenatore: non ci sono appigli. Il Milan prosegue nella sua caccia a un altro attaccante di altissimo livello, se questa situazione non sta bene alla punta campione del Mondo, il club cercherà di facilitarne la sistemazione altrove, anche se si trattasse di una società rivale per lo scudetto. Ma, attenzione, Ancelotti pretende un’adeguata contropartita tecnica, in ciò assecondato da Galliani. Quindi se Gilardino desiderasse andare all’Inter e Moratti volesse accoglierlo, il Milan tratterebbe l’affare soltanto se venisse inserito Adriano. Perché Ancelotti è convinto che accanto a Ronaldo, l’Imperatore tornerebbe tale.
DESIDERIO - Va subito detto che non siamo di certo entrati in una trattativa. Al momento l’Inter non può che prendere atto di un desiderio espresso da un bravo giocatore in difficoltà. Quindi ha registrato gli attendibili segnali lanciati da Gilardino agli uomini mercato con l’attenzione e la serietà che meritano, nel rispetto del valore dell’atleta in questione. Ma il club campione d’Italia non intende muovere un dito per disturbare i rivali cittadini: il Milan sul Gila aveva puntato tanti soldi, è giusto che il segnale di via libera a una trattativa giunga eventualmente da via Turati.
SUAZO - Perciò la società nerazzurra adesso è concentrata sull’operazione Suazo e altri movimenti di contorno. Il Cagliari attende una risposta decisa da parte di Andreolli (deve accettare il prestito), mentre l’Inter deve riscattare Acquafresca dal Treviso (dove girerebbe il terzino sinistro Fautario) e girarlo ai sardi per poi rilevare la comproprietà di Piovaccari, attualmente alla Triestina, e trasferirla a Cellino. Probabile un nuovo incontro tra presidenti entro mercoledì.
SHEVA - Il giro dei big, cioè i vari Eto’o, Henry, Cassano (che però non interessa a Moratti) eccetera si metterà in moto a metà mese, quando la Liga avrà avuto il suo vincitore e Real e Barcellona dovranno far capire obbiettivi e strategie. Per quel tempo si presume che la vicenda Suazo sia giunta a conclusione ed ecco quindi che Branca e Oriali si potranno concentrare sulle manovre delle grandi d’Europa. E in questa prospettiva viene fuori un altro affare altisonante: Sheva in nerazzurro. Anche qui occorre sgombrare il campo da fraintendimenti: l’Inter non chiederà Andriy al Chelsea. Però se il giocatore volesse tornare a tutti i costi in Italia e per un motivo qualsiasi non dovesse essere riaccolto dal suo vecchio club, ecco che l’interesse della società di Palazzo Durini si farebbe concreto, a determinate condizioni economiche. Ma in questo momento si ritiene che il Chelsea non venderà l’attaccante ucraino.
Nicola Cecere
Andrea Schianchi
gasport

LONDRA (Inghilterra) - Finora era stata la stampa italiana a vociferare
molto sul ritorno del figliol prodigo Andriy Shevchenko al Milan. Stavolta
la voce, grossa, arriva dall'Inghilterra, con la firma del 'Daily Express'.
Roman Abramovich ha dato il suo ok a disfarsi, a malincuore, dell'attaccante
ucraino, a patto che il Milan, quasi per correttezza, vada a sborsare
l'identica cifra con la quale il magnate russo si è impadronito lo scorso
anno del cartellino del giocatore: 45 milioni di euro. Il piano interessa
relativamente ai rossoneri, per il momento concentrati sul camerunense
Eto'o, così Galliani e Braida insistono sulla via del prestito gratuito
annuale, con eventuale diritto di riscatto da concordare nei primi sei mesi
del trasferimento. Un percorso che il Milan ha perfezionato con successo con
Hernan Crespo, e che poi i cugini-rivali dell'Inter hanno ripetuto
altrettanto positivamente per Juan Sebastian Veron e lo stesso 'Valdanito'.
Tale formula però, negli anni, ha fatto condivisibilmente storcere spesso la
bocca ai dirigenti del club londinese che, preferiscono, parola più di
Kenyon che di Abramovich, monetizzare quanto possibile in fretta. Nella
contesa si è inserito a sorpresa il tecnico portoghese José Mourinho, il
quale ben consapevole dei dissidi interni tra Kakhaber Kaladze e la società
rossonera ha chiesto ai dirigenti dei 'blues' di inserire il difensore
georgiano come parziale contropartita alla cessione di Sheva. L'affare
potrebbe volare sulla base di questo scambio di giocatori, più una cifra non
inferiore ai 20 milioni di euro a conguaglio.

Presso l'Atahotels Tanka Village Resort a Villasimius, si è tenuta la prima tappa dell'ACM Workshop 2007. Intorno alle 17.30, si è tenuta la conferenza stampa di Carlo Ancelotti. Il 10 giugno sarà il compleanno del mister rossonero: "Non mi aspetto nessun regalo dalla Società, il regalo effettivo è già arrivato ed è la Coppa dei Campioni. Il rinnovo contrattuale non può che avermi fatto piacere". Sulle manovre di mercato: "In questi giorni, con la Società, stiamo discutendo per rendere la squadra ancor più competitiva, non ci saranno grandi novità, quanto viene riportato dai giornali in queste ore corrisponde più o meno alla verità. La nostra volontà è quella di acquistare un centrocampista e un attaccante. I nomi che circolano, li sapete. Per quanto riguarda gli attaccanti si fanno grandi nomi, al momento però non c'è ancora nulla di concreto perché questi giocatori giocano in grandi squadre e non è facile acquistare questa tipologia di giocatore". Su Henry: "Henry è un grande giocatore e potrebbe anche interessare". Su Emerson: "Non mi va di fare nomi, la Società ha le idee chiare sulle caratteristiche del giocatore da acquistare. Se mi chiedete se Emerson ha queste caratteristiche vi rispondo che il giocatore che cerchiamo è un giocatore delle caratteristiche di Emerson". Sull'accoppiata scudetto-Champions League: "Anzitutto vogliamo essere competitivi come lo siamo stati in questi anni, vincere sia il campionato che la Champions è molto difficile ma abbiamo la possibilità di giocare due finali secche quindi la Super Coppa e la Coppa Intercontinentale sono senza dubbio due nostri obiettivi".

Sul capitolo Gilardino: "Riguardo le sue dichiarazioni, sono sorpreso. Qualche giorno fa, ho parlato con il giocatore e sembrava tutto sotto controllo. In questi giorni deve essere cambiato qualcosa. Lui parla della possibilità di essere ceduto e non è detto che la Società non possa avallare questa richiesta. Tutto dipenderà dall'eventuale contropartita tecnica. Lui parla di fiducia e su questo posso dire che fiducia in Gilardino c'è sempre stata e ci sarà. Il Milan è una grandissima società ed è normale che ci sia grande concorrenza, anche grandi giocatori di esperienza come Cafù e Kaladze non hanno giocato la finale ad Atene ma queste sono le regole del Milan". Per quanto riguarda invece la lealtà citata da Gilardino: "Su questo argomento può stare tranquillo, ogni mia scelta è sempre stata fatta nel massimo della lealtà e della chiarezza. Quella di Gilardino è stata senza dubbio una buona stagione, ha fatto parecchi gol ma ha avuto anche parecchi alti e bassi dunque l'ipotesi è che la Società possa accettare le sue richieste ma c'è anche la possibilità, come già ampiamente detto dall'amministratore delegato Adriano Galliani dopo la cessione di Shevchenko, che il giocatore possa essere trattenuto contro la sua volontà".

Si e come contropartita tecnica prendiamo Pazzini?

Dai per favore.

Mi sembra scritto che andrà all'inter in cambio di Adriano.
Tutti felici e contenti.

Si e come contropartita tecnica prendiamo Pazzini?

Dai per favore.

Mi sembra scritto che andrà all'inter in cambio di Adriano.
Tutti felici e contenti.

Anchr Galliani punge Gila
Ieri, Carlo Ancelotti. Oggi, indirettamente (o forse no), Adriano Galliani. L'obiettivo è il medesimo: Alberto Gilardino. L'amministratore delegato del Milan spiega cosa intende lui per attaccamento alla maglia: "La scorsa estate - ricorda Galliani durante il workshop rossonero che si sta tenendo in questi giorni in Sardegna - tra la mia telefonata per l'improvviso raduno in vista dei preliminari di Champions e l'arrivo di Inzaghi a Milanello sono passate tre ore e mezza. E questo deve essere un esempio per molti altri giocatori. A buon intenditor, poche parole". E l'identikit di quel "buon intenditor" sembra corrispondere ad Alberto Gilardino.

gasport

Tutto vostro , non vogliamo una troia in squadra !

Dopo la conferma di Hernan Crespo e l'arrivo quasi certo di David Suazo, l'Inter sta operando sul mercato per raggiungere il terzo obbiettivo principale: la ricerca di almeno un fantasista che possa fare da vice-Figo o, eventualmente, di sostituirlo nel caso questi decidesse di non continuare la sua avventura a Milano.

Ai nomi gettonati di Deco del Barcellona e di Pato Alexandre dell'Internacional di Porto Alegre, negli ultimi giorni ne sono ritornati in auge altri tre, tutti di primo livello, tutti già presi in considerazione dalla società di Via Durini e tutti in evidenza in recenti impegni con le loro Nazionali.

Il primo è quello di Samir Nasri, giovanissimo talento non ancora 20enne che gioca nel Marsiglia ed ormai punto fermo della Nazionale francese di Raymond Domenech, dove ha ereditato il posto di Zinedine Zidane, anche a livello di immagine per le sue origini nordafricane.

Trequartista classico con grande tecnica individuale e buon senso del gol, Nasri era stato già seguito dai nerazzurri, tanto che, dopo Lionel Messi, pare sia diventato ormai la seconda grande "passione" di Massimo Moratti.

Tuttavia il giocatore, sotto contratto con l'OM fino al 2009, ha già dichiarato di voler giocare almeno un'altra stagione in Ligue 1 e rimandare così l'esperienza all'estero all'anno prossimo, quando la sua valutazione - se confermerà la crescita degli ultimi tempi - avrà già superato i 15 milioni.

Chi invece sarebbe pronto a trasferirsi all'estero è Franck Ribery, altro trequartista talentuoso del Marsiglia e della nazionale transalpina (con cui ha segnato un gol sabato contro l'Ucraina) ben più disposto di Nasri a provare un'esperienza in una Big del continente. Qui i problemi sono che la valutazione del 24enne centrocampista è già arrivata sui 20-25 milioni e che Bayern di Monaco e Real Madrid sono decisamente avvantaggiate sull'Inter per assicurarselo.

Oltre a Deco e Pato Alexandre, il giocatore che ha al momento le maggiori probabilità di trasferirsi all'Inter pare così essere Diego, 22enne trequartsta del Werder Brema seguito da tempo dalla Beneamata (e dal Milan) che ha segnato venerdì il gol del pareggio del Brasile a Wembley contro l'Inghilterra.

Arrivato in biancoverde nel 2006 per circa 6 milioni di euro, oggi Diego, che non ha mai nascosto la sua voglia di giocare un giorno nel campionato italiano, ne vale quasi il doppio, con gli anseatici che, come da tradizione, sono pronti a sacrificare le loro stelle sull'altare del bilancio.

Così in Via Durini si stanno già domandando se questo sia un investimento da fare per un giocatore in grado di giostrare anche come regista e dotato di un doppio passaporto, brasiliano ed italiano, cosa che ne rendere ancor più "appetibile" l'acquisto: la risposta, per il momento, pare tendere sempre più verso il "sì".