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Versione completa: [FILM] United 93
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2pac
Sono passati quasi 5 anni da quella mattina di Settembre che rimarrà indelebile nella memoria di tutti.

Questo film è il racconto di quella mattina,rivivendo la storia di quell'equipaggio di eroi del quarto aereo dirottato dai terroristi (dopo che gli altri 3 avevano colpito il world trade center a manhattan e il pentagono), che, venuti a sapere dell'attacco terroistico in atto contro gli Usa, decisero di ribellarsi ai terroristi con una sommossa per riprendere il controllo del volo,che era, secondo i piani di Bin Laden, diretto a schiantarsi contro la Casa Bianca.

Il film è drammatico ed angosciante,e, personalmente parlando, sono uscito dalla sala con ancora più rabbia in corpo verso chi, quel giorno, si è macchiato di un crimine contro l'umanità.Credo, sempre a titolo personale, che questo film possa ancora una volta non far dimenticare quello che è successo, e possa dare ulteriori spunti di riflessione a chi dice che l'intervento armato per debellare il terrorismo sia ingiusto ed immotivato.Rivivere,anche se in maniera ricostruita,il dramma di quelle persone, o meglio EROI, che si sono ribellati all'infamia di al quaeda, è doveroso,per non dimenticare,MAI.Ho apprezzato maggiormente questo documentario piuttosto che il film di Moore, che, seppur affrontando il dramma dell'11-9 in ogni sua tematica, dava addosso all'amministrazione Bush in maniera continua ed esasperata.

E' una visione personale,che non vuole essere spunto di scontro politico,anche se posso capire che questo argomento porti ad argomentazioni che esulano dal contesto drammatico del film.

A voi i commenti.
*°Lu°*
secondo me è un film da vedere...ma faccio un avvertimento....per chi è molto sensibile, eviti....

Se tornassi indietro lo vorrei vedere ancora ma ho pianto una cifra...
Framol
Film toccante,molto toccante... sisi.gif
A.L.G.
non l' ho visto..ma mi prometto di vederlo al più presto
kia
uffaaaaaaaaa dovevo andarlo a vedereeeeeee....che palle...sapevo che era toccante...si si mi piacerebbe molto
Senbee Norimaki
Domani lo vado a vedere. Ho letto solo critiche entusiastiche, da parte di tutti. E poi, è il regista di "Bloody Sunday", mica brustoline...
slash
l ho visto stasera,e la parte dove i passeggeri chiamano i familiari è davvero angosciante.lì avevo davvero il magone. sisi.gif
Senbee Norimaki
Visto stasera con Faye (e Vane, che abbiamo incontrato al cinema).

Dico subito che siamo di fronte a un film di grandissimo spessore. Il regista, Greengrass, ha già girato il formidabile "Bloody Sunday" e mi ha sempre colpito per il suo modo apparentemente freddo e documentaristico di narrare capitoli di storia contemporanea, colpendo dritto al cuore dello spettatore senza mai cadere nell'enfasi. Un regista durissimo, che prende lo spettatore e lo mette dentro ai fatti che narra, con un coinvolgimento dapprima sotterraneo, poi intensissimo.

Tutto girato in digitale, con telecamera a spalla, il film costruisce sapientamente una tensione che arriva a culminare nell'angoscia più profonda che mi sia capitato di provare al cinema almeno in tempi recenti. La prima parte è freddissima, a qualcuno è persino parsa noiosa, ma non lo era affatto, poiché il tran tran quotidiano della torre di controllo fa un contrasto agghiacciante con il destino che sappiamo incombere sui personaggi creando quindi una tensione sottile che sale minuto dopo minuto: peccato che alcuni non abbiano colto. Tutto è freddo, asettico, concitato ma "tutto normale": nessuno crede veramente a quello che sta succedendo. Quando sullo schermo gigante passano le immagini spettacolari e infernali che tutti conosciamo sul World Trade Center, quasi nessuno vuole credere che si tratti proprio dell'aereo che sembrava essere stato dirottato. Tutti cercano di mantenere la calma, i visi sono tiratissimi e increduli ma cercano di simulare sicurezza e autocontrollo. La telecamera invece comincia a muoversi in maniera schizofrenica, sottolineando sempre più l'angoscia che provano quei visi anonimi, preparando lo spettatore alla tragedia che sappiamo esserci stata ma a cui ancora facciamo fatica a credere a che invano speriamo fino all'ultimo ci venga risparmiata dalla finzione cinematografica.

La tragedia si consuma, nella concitazione e nell'orrore che percepiamo dietro quei volti che ostentano calma e autocontrollo. Superba la ricostruzione del secondo aereo che si schianta su una delle due Twin Towers, visto "dal vivo" dalla torre di controllo da due controllori increduli e legato ai veri filmati che purtroppo tutti conosciamo e che resteranno per sempre impressi nella nostra mente. Questo è un uso sapientissimo del digitale: effetti speciali subliminali, che ci sono ma non te ne accorgi. Tutto è documentaristico, asettico, troppo maledettamente verosimile: la realtà è davanti a te e ti scorre davanti come quel tragico 11 settembre in cui tutti abbiamo perso l'innocenza guardando ammutoliti le immagini della CNN.

Quando la tensione e la tragedia sembrano aver raggiunto il culmine, quando tutto quello che ci ricordiamo di quel maledetto giorno è stato sapientemente ricostruito e documentato da Greengrass, comincia la storia che non tutti conoscono, ormai verso la fine del film: i terroristi nell'United 93 entrano in azione.
A questo punto Greengrass colpisce durissimo: la violenza e la tragedia assurda scoppiano all'improvviso in una scena forsennata e girata come pochissimi sono riusciti a rendere finora nella storia del cinema. Violenza e tragedia, destino e orribile assurdità si accavallano insieme ai ricordi che abbiamo vissuto cinque anni fa in un prefinale di un'angoscia palpabile. Perfino i soliti cretini che vanno al cinema per uscire e dire "che cazzata" qualunque sia il film che vanno a vedere, ieri sera si sono improvvisamente ammutoliti e hanno sudato freddo di fronte a immagini di così inusitata forza e verità.

Poi, il culmine: le telefonate a casa dei passeggeri destinati a morire. Sapevano il destino che avrebbero avuto; quasi nessuno credeva nella speranza di prendere le redini della situazione, speranza che alimentavano alcuni passeggeri coraggiosi e disperati con un piano per uccidere i terroristi e per riportare l'aereo a un atterraggio di fortuna.
Queste scene sono probabilmente fra quanto di più commovente il cinema è mai riuscito a descrivere. Ogni tragedia, ogni grande evento della storia, è fatto di persone. Piccole, insignificanti, che non finiranno mai sui libri di storia. Ma ogni persona è un universo a sé stante, ogni persona vive la sua tragedia e il suo destino come noi, come me e te che mi stai leggendo, vivremmo. Ieri sera, per una volta almeno, il cinema, l'arte, ha riportato alla storia i sentimenti di quelle persone, basandosi sulle vere telefonate arrivate ai parenti dalle vittime. Nessuna frase storica: cose toccanti proprio perché banali e inevitabili, comuni a tutti. Ti voglio bene, addio, di' ai miei figli che li amo. Tutt'intorno, la tragedia si compie e la Storia completa i destini.

A questo punto però non posso tacere sui problemi che una versione italiana in un cinema di Ferrara ha.
Purtroppo la visione è molto disturbata, quasi stuprata, da un doppiaggio orribile e da un intervallo fra primo e secondo tempo che oserei definire criminoso.
Il doppiaggio è osceno perché il film in originale è documentaristico: la gente parla con concitazione, le frasi sono poco intelleggibili, i toni sono del tutto quotidiani e in presa diretta, le voci della torre di controllo e le intercettazioni all'interno dell'aereo sono quelle VERE, quelle ORIGINALI. In italiano, la gente parla impostata, con voci troppo fasulle e slegate dal contesto, che escono dalle casse con toni da film melodramma, con pietosi "oh mio dio" e piagnucolosi lamenti con voci impostate da mezzo soprano. Questo stupra il film perché ne taglia in buona parte l'aspetto di angosciantissima verosimiglianza.
Inoltre, dicevo, l'intervallo: in un film che deve gran parte della sua arte alla sapientissima costruzione della tensione, che sale minuto dopo minuto tessendo fastidio e angoscia con una progressione che la storia del cinema ricorderà a lungo, è completamente, totalmente annientata dalle luci che si accendono in sala in mezzo alle frasi dei controllori di volo, con una assurda musichetta anni 80 che parte inusitatamente. Gli spettatori, che avevano tutti i sudori freddi, non sono nemmeno andati a comprarsi le patatine: nessuno. Quando il film è ricominciato, è stata molto dura ricalarsi nella tensione che si aveva prima di quell'interruzione senza senso, quando ancora il cuore batteva a mille e le gambe tremavano.

Dopo la visione del film, siamo usciti tremanti e sconvolti, cercando di riaverci dalle lacrime e dall'angoscia e cercando di fare quadrato attorno al capitolo di storia che effettivamente abbiamo vissuto ma di cui forse finora solo questo film è riuscito a farci rendere conto della portata epocale.
axettone
Voglio assolutamente andare a vederlo!!
Vane
la parte delle chiamate è pazzesca davvero... icon_cry2.gif ...avevo le lacrime...
ho trovato un pò troppo lento l'inizio però...
Senbee Norimaki
Non è lento all'inizio, è solo normale. Non "succede" nulla. Senza la parte di normalità, di tran tran quotidiano, il resto del film non avrebbe lo stesso impatto.
E' proprio quello che accadde nella realtà. Probabilmente ti annoiavi anche tu quel giorno. Quelle immagini non ti stordirono subito, perché sembravano troppo assurde per quella normale innocenza del nostro tran tran quotidiano. La tensione sale pian piano, emerge dal quotidiano. Anzi è proprio nella costruzione iniziale che questo film ha la sua genialità e il suo senso di straordinario documento del reale.
Tra l'altro Greengrass è stato bravissimo a dare tensione con i movimenti di macchina: sembra non accadere nulla, ma dentro di te sale la tensione perché la telecamera si muove sempre più nervosamente. Lo fa impercettibilemnte, inquadratura dopo inquadratura.
Peccato che gran parte di questo sapiente lavoro sia stato rovinato da un doppiaggio merdoso e dall'intervallo fra primo e secondo tempo (ricordo che siamo l'unico stato del mondo in cui ancora si interrompono i film al cinema per permettere agli spettatori di gozzovigliare).
simone19
sono stra sincero..non vedo l'ora di andarlo a vedere!!!!!
axettone
Questo film entra nella top 3 di quelli che ho visto quest'anno. Il crescendo della tensione (purtroppo, come dice senbee, l'intervallo davvero la guasta) è palpabile, ed è stata davvero azzeccata l'idea di lasciare quasi in secondo piano l'attacco alle torri... lascia sbigottiti come lo sono gli addetti ai lavori. Così come è azzeccata l'idea della telecamera a spalla e la scelta di attori non noti (almeno per me). Nell'ultimo quarto d'ora poi la tensione sale con un ritmo diverso, ora esponenziale, e viaggia di pari passo con il crescendo della musica, fino alla scena finale.
Assolutamente da vedere.
Senbee Norimaki
A proposito di Top, faccio un breve OT e ricordo che la Top 4 finora quest'anno per me è stata (in ordine sparso: sono tutti a pari merito):

- United 93
- V for Vendetta
- Always: a miracle on the Third Street (non ho idea se uscirà in Italia)
- Imprint (questo esce in DVD fra qualche mese nella collezione "Masters of Horror")

Mi sa che l'ho visto nel 2006 io, ma Brokeback Mountains è del 2005 quindi non rientra in classifica... Anche Lady Vendetta, e anche King Kong. Comunque questi 7 sono i migliori film che ho visto recentemente.
2pac
Chiunque sia stato nella realtà, è un eroe quello che ha fatto partire la rivolta. Nel film se nn mi sbaglio era uno che faceva arti marziali ed ha steso entrambi i terroristi.
Lou1977
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 18 Jul 2006 - 18:58) *
Domani lo vado a vedere. Ho letto solo critiche entusiastiche, da parte di tutti. E poi, è il regista di "Bloody Sunday", mica brustoline...


Senbee, io l'ho visto. Non discuto sul contenuto del film, ma sia tecnicamente che come sceneggiatura è molto scadente.
Che poi sia un film che tocca non ci sono dubbi.
Ma come film in se è "cinematograficamente" brutto.
ale__1984
concordo, toccante ma mediocre...
Senbee Norimaki
Potreste trovare un'argomentazione plausibile?

Voglio dire: quel film è scuola di montaggio. Come si fa a non rendersene conto? Ne ho spiegato la tecnica - innovativissima e perfettamente funzionante - quindi non capisco in che cosa sarebbe mediocre e scadente? Perché non siete abituati a vedere la telecamera a spalla e credete che il regista si sbagli e muova troppo? icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
Dai, su, un po' di argomenti...
*°Lu°*
CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 25 Jul 2006 - 11:41) *
Non è lento all'inizio, è solo normale. Non "succede" nulla. Senza la parte di normalità, di tran tran quotidiano, il resto del film non avrebbe lo stesso impatto.
E' proprio quello che accadde nella realtà. Probabilmente ti annoiavi anche tu quel giorno. Quelle immagini non ti stordirono subito, perché sembravano troppo assurde per quella normale innocenza del nostro tran tran quotidiano. La tensione sale pian piano, emerge dal quotidiano. Anzi è proprio nella costruzione iniziale che questo film ha la sua genialità e il suo senso di straordinario documento del reale.
Tra l'altro Greengrass è stato bravissimo a dare tensione con i movimenti di macchina: sembra non accadere nulla, ma dentro di te sale la tensione perché la telecamera si muove sempre più nervosamente. Lo fa impercettibilemnte, inquadratura dopo inquadratura.
Peccato che gran parte di questo sapiente lavoro sia stato rovinato da un doppiaggio merdoso e dall'intervallo fra primo e secondo tempo (ricordo che siamo l'unico stato del mondo in cui ancora si interrompono i film al cinema per permettere agli spettatori di gozzovigliare).


Certo! La tensione sale continuamente anche se non succede nulla...anzi è proprio il fatto che non succede nulla che fa agitare perchè in fondo sai cosa sta per succedere e questo ti fa cogliere la drammaticità della situazione, una situazione qualunque in cui avrebbe potuto esserci chiunque di noi.
Sono tutti felice, c'è chi è emozionato di tornare a case ecc ecc...ma tu sai cosa sta per succedere...per cui la tensione e la drammaticità salgono alle stelle.

E' una spiegazione meno tecnica di quella di Stefano ma credo sia valida cmq... icon_smile.gif
axettone
Sì credo che sia valida! Infatti la cosa che mi ha colpito è stata la messa in secondo piano dell'attacco alle torri. Non sembra neanche un film, quanto una ripresa fatta in casa di una persona qualsiasi che come me e molti altri hanno semplicemente acceso la TV e hanno visto tutto con occhi sbigottiti. Niente effetti speciali, niente ricostruzioni, ma la verità: lo sbigottimento. Poi la sequenza finale è da oscar.
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