C'è poco da dire, la situazione da qualsiasi punto la si guardi è molto molto molto triste. Chi c'era in stazione ieri ha visto e sa, ha fatti e dati per poter giudicare.
Ho tanti amici che ho visto oggi e con cui ho parlato, anche ieri appena rientrati da Cesena, che mi hanno raccontato la vicenda per intero, e non mi va di alimentare su internet un certo tipo di discorsi.
Mi viene solo da pensare che ogni tanto ci vorrebbe del buon senso da parte di tutti, da parte di chi segue la squadra certo, ma anche e soprattutto da chi è incaricato di gestire l'ordine pubblico.
Una certa elasticità mentale che molto spesso, chi porta la divisa, non utilizza, anzi, mostra proprio di non possedere.
E chi lo scrive è uno che a 18/20 anni si è fatto trasferte in giro per l'Italia e molto spesso ha preso manganellate senza aver fatto NULLA ma solo perchè aveva una sciarpa al collo ed un cappuccio in testa per ripararsi dal freddo.
Le prime volte mi sono incazzato, ma poi ho capito che questo è il sistema, fuori dagli stadi come nella vita di tutti i giorni in Italia.
Gli articoli che hai letto, arrivano da prime ricostruzioni sommarie nella serata di ieri da parte dei giornalisti romagnoli, funziona così in questi casi a livello giornalistico.
E' bastato far passare qualche ora, come spesso accade, perchè la situazione fosse analizzata in maniera più approfondita e saltassero fuori i particolari che nell'articolo qui sotto trovi sottolineati in neretto.
Quello che rimane, purtroppo, sono le denunce con conseguenti arresti, oltre allaa sporta di diffide che inevitabilmente arriveranno. Ci sono, da quello che si apprende, riprese delle telecamere in stazione su tutto quanto.
Forse e dico forse, a mio modo di vedere se la stessa situazione si fosse verificata a Ferrara non sarebbe poi degenerata come successo a Cesena.
E c'è da augurarsi che l'Osservatorio non prenda decisioni severe riguardo alle nostre trasferte. Quella sarebbe un ulteriore mazzata.
Speriamo che dalla prossima settimana si torni a parlare solo di calcio perchè oggi è un lunedì triste. Per tutti.
Forza Spal e COF
Da la "Nuova Ferrara"
CITAZIONE
Il conto agli ultras dopo gli scontri
Due spallini sono stati arrestati
Due sono stati arrestati ieri mattina, gli altri potrebbero finire nei guai nelle prossime ore. Sono una decina i tifosi ferraresi coinvolti nei tafferugli del dopo partita Cesena-Spal di domenica scorsa. Su di loro si sono concentrate le indagini della polizia, dell'ufficio Digos che ieri mattina hanno notificato gli arresti a due di loro, per una serie di reati legati alle violenze sportiva.
Dopo la visione dei filmati registrati durante i tafferugli, sarebbero stati identificati alcuni degli ultras ferraresi coinvolti ed è per questo che sono scattati gli arresti, anche se ieri dalla questura cittadina non sono arrivate conferme, invitando alla cautela in quanto solo oggi potranno essere formalizzati i provvedimenti adottati. Provvedimenti che potrebbero però scattare anche a carico di altri tifosi coinvolti negli scontri del dopo partita Cesena-Spal di domenica, tra tifosi spallini e la polizia davanti alla stazione di Cesena.
I reati contestati agli arrestati vanno dal lancio di oggetti, resistenza a pubblico ufficiale, incitamento alla violenza, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, reati contestati come violazione alla legge anti-teppismo sportivo. I tafferugli erano durati una ventina di minuti al termine di Cesena-Spal, fuori e dentro la stazione di Cesena: all'arrivo, a bordo degli autobus, dallo stadio alla stazione, i tifosi spallini secondo la polizia avrebbero iniziato a lanciare oggetti, mentre gli stessi ultras hanno dato una versione opposta.
Secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell'ordine, attorno alle 16.50 i tifosi avrebbero lanciato sassi, transenne e biciclette da qua la reazione delle forze dell'ordine, intervenute con cariche a colpi di manganello.
Otto feriti - cinque carabinieri, due poliziotti e un tifoso spallino - per fortuna tutti in maniera lieve. E ancora danni alla stazione, ad auto in sosta. E il transito e la partenza dei treni che sono stati fermati per una decina di minuti - come ricorda Trenitalia - proprio in concomitanza con la fase più accesa dei tafferugl, per evitare che ci fosse la possibilità di ancora più rilevanti problemi.
E' il bilancio finale stilato dopo gli scontri di domenica pomeriggio a Cesena, al termine della partita di calcio fra i bianconeri di casa e la Spal. Venti minuti di rabbia che hanno visto protagonisti una settantina di ultras ferraresi, quando il gruppo dei sostenitori spallini - terminato l'incontro - è arrivato alla stazione per fare rientro in treno a Ferrara.
Pesante il bilancio dei danni nell'area della stazione: le Ferrovie hanno confermato anche ieri la stima in circa 5mila euro. Nel mirino sono finite una bacheca, la porta principale della stazione, cestini che sono stati divelti e lanciati contro la polizia, una vetrata mandata in frantumi. E nell'area dello scalo è stata danneggiata un'auto della Polfer e quella di un lavoratore della ferrovia.
Se dei tafferugli rimangono ancora oggi visibili i segni alla stazione dei treni di Cesena, tra i tanti tifosi biancazzurri che domenica sera sono rientrati a Ferrara in treno dopo aver vissuto in presa diretta i concitati momenti di caos, c'è molta amarezza, legata soprattutto a una diversa versione dei fatti che in molti, tra i supporters spallini presenti in Romagna, riportano. Erano partiti circa in 200, in treno, per seguire la Spal a Cesena. Tutto tranquillo (restano però i danni ai bagni dello stadio) e nessuna avvisaglia di particolare nervosismo. Dopo la gara i tifosi biancazzurri hanno fatto ritorno in stazione su tre autobus. A questo punto ecco le due, diverse, ricostruzioni dei fatti. La prima, quella della polizia di Cesena, che spiega di come gli scontri hanno visto i tifosi della Spal protagonisti in negativo proprio all'arrivo in stazione: lancio di oggetti verso le forze dell'ordine e danni a vetture, strutture della stazione e ai stessi tram. Differente la versione dei supporters spallini (come scrive anche una tifosa in una lettera pubblicata a pagina 17): nessuno vuole esporsi pubblicamente, c'è chi ancora è scosso da quanto accaduto, altri non nascondono rabbia per l'evoluzione dei fatti. Secondo la ricostruzione dei ferraresi, i tre autobus di tifosi con le porte di salita e discesa aperte, sarebbero arrivati in prossimità della stazione e a quel punto, in diversi, col veicolo ancora in leggero movimento, sarebbero scesi per recarsi verso la stazione. La discesa dei tifosi avrebbe fatto scattare una prima carica dei responsabili dell'ordine pubblico, mirata a far rientrare prontamente i ferraresi sugli automezzi. Una carica, che sempre stando a quanto riferiscono i ferraresi è stata fin troppo decisa, con tifosi sanguinanti a volto e nuca. A quel punto, sarebbe partita la reazione stizzita dei supporters biancazzurri.
(08 dicembre 2008)