Da Estense.com
Indicati obiettivi e rivendicati attentati. Due le denunce
Tutti i nomi del dossier anarchico che voleva colpire Ferrara
“Agisci! Se lo vuoi è più facile di quel che credi!”.
Non dicono come, né dove, né chi colpire per primo. Ma la lista, praticamente un dossier, dei possibili “obbiettivi sensibili” è lunga. E, soprattutto, a portata di mouse. Il sito www.informa-azione.info, “scovato” dall’edizione locale del “Carlino”, mette a disposizione in internet quella che viene definita una “Piccola guida dedicata ai ferraresi e ai "turisti" zelanti in cerca di svago”.
All’interno nomi, indirizzi e fotografie di esponenti politici, forze dell’ordine, sindacati, redazioni giornalistiche. “Ferrara, chi non può scansare i pericoli… li affronti”. Inizia così, sotto la sigla di edizioni “Lo squilibrio” il dossier di stampo anarchico che, oltre a inneggiare alla “chiamata allo scontro”, presenta alcuni post che aggiornano gli utenti su recenti atti vandalici compiuti in città.
A cominciare dal lancio di molotov contro i muri dell’asilo di vai del Salice, per continuare con la distruzione di un impianto di videosorveglianza nei pressi di una scuola, con l’imbrattamento della sede di Arpa, per arrivare all’incendio di cassonetti davanti al carcere di via Arginone e all’irruzione nel municipio con l’esposizione di uno striscione.
Il sito è da tempo sotto l’attenzione della Digos di Ferrara e due persone, un ragazzo e una ragazza, sarebbero già state identificate e denunciate.
Tornando al “dossier”, gli autori definiscono le 25 pagine di opuscolo “un modesto contributo alla lotta che, in alcuni luoghi, già divampa e che ovunque può nascere. Anche a Ferrara, per quanto possa sembrar strano ed utopico. Queste “pagine bianche selezionate” si propongono d'aiuto a chiunque, ferrarese o “turista”, debba scegliere un bersaglio in questa città. Perché di questo fondamentalmente si tratta… Di bersagli. Oltre che di pericoli. Di strutture o uomini del potere, da colpire con la maggior forza e determinazione possibile”.
Il perché? “Sono molteplici – si legge -. Un perché potrebbe essere l'assassinio di un quindicenne in Grecia da parte di un poliziotto. Un altro l'insofferenza verso gli ignoranti e i vigliacchi che riempiono le note politiche dei quotidiani e che sprofondano nei talk show in prima serata. Un altro ancora la passione per la distruzione. Un altro ancora il semplice moto esistenziale che porta verso l'azione”.
Vengono quindi i nomi. Corpi di polizia con le generalità di comandanti, dirigenti, ispettori, assistenti, tra cui il questore, il colonnello del’Arma, il sindaco e il presidente della Provincia.
Nel dettaglio gli obiettivi vendono nel “mirino” carabinieri, camera di Commercio, carcere dell’Arginone, municipio, Croce Rossa, curia, direzione provinciale del lavoro, forze armate, guardia di finanza, Polizia, Vigili, questura, Digos, procura, Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato), Provincia, Regione.
Dopo le istituzioni e le forze dell’ordine vengono i partiti e i loro politici di riferimento: Alleanza nazionale (con le foto di Luca Cimarelli, Alberto Balboni, Enrico Brandani e Mauro Malaguti), Partito democratico (con le foto di Gianluca Vitarelli e Gaetano Sateriale), Forza Italia (Massimo Masotti, Giorgio Dragotto, Pierfrancesco Perazzolo, Federico Saini), Rifondazione comunista (con le immagini dei consiglieri Irene Bregola e Kiwan Kiwan), i Verdi (Barbara Diolaiti). Sono riportate poi la sede del Pdci, di Io amo Ferrara, della Lega Nord (con il nome del presidente provinciale Giovanni Cavicchi), Italia dei Valori (Massimiliano Fiorillo), Partito socialista (Sergio Alberti),Sinistra democratica (con l’indirizzo privato di Tito Cuoghi), Udc (con la foto dell’ex segretario Paolo Menegatti e Paolo Mezzogori), La Destra (con foto e numeri di cellulare di Alberto Ferretti, Luca Teodori e Francesco Folda), i Radicali (con il nome di Mario Zamorani), Partito della democrazia europea, Partito repubblicano, Per il bene comune (con foto e indirizzi privati di Fernando Rossi e Monia Benini), Progetto per Ferrara (con foto e indirizzo di Valentino Tavolazzi e la residenza di Angelo Storari, con specifica “ex grilli estensi”).
Segue un lungo elenco di sindacati, associazioni e media: Arci, Arpa, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cna, Ascom, Confartigianto, Confindustria, Nuova, Carlino, Radio estense informazioni, Telestense.
Vengono infine, in rigoroso ordine alfabetico, le agenzie interinali, da Adecco a Randstad a Umana; e le banche, dalla Carife a Unicredit.
Non bastavano i vigili urbani, adesso anche gli "anarchici" o come volete definire questo branco di dementi, devono mettersi a rompere le palle a Ferrara?..