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Versione completa: Maturità 2008:errori, Pensieri
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Thyo85
Mi ritrovo ogni giorno in casa la Gazzetta dello Sport.
Da un annetto, una ignobile pagina finale, chiamata 5 domande 5 risposte pretende di parlare di attualità.
Spesso mi fa rabbrividere.
Mai come l'altra giorno, leggendo questa parte:
(si parla della maturità 2008, ovviamente)

La soluzione di mettere più gente a scegliere gli elaborati può funzionare?
Secondo me, bisogna ripensare l'esame di maturità e la prova scritta d'italiano. Che io difendo. Si tratta tuttavia di capire che cosa l'esame di italiano vuole accertare: se si è capaci di esprimersi correttamente, e magari elegantemente, nella propria lingua? Se si sa far filare un ragionamento, cioè costruire un discorso che partendo da una premessa A arrivi a una conclusione B? Oppure è un esame di cultura generale, in cui una volta con Leopardi e un'altra con la Costituzione si accerta la preparazione di base del candidato? A queste domande, in tanti anni, non è mai arrivata una risposta chiara. Sicché l'impressione è che si faccia il tema solo perché si fa da sempre. E questa, come ragione, basta.

I temi non erano distanti dalla realtà?
Io li trovo, come sempre, molto difficili. Talmente difficili che non so come se ne possa trarre un giudizio sull'alunno, dato che non si può pensare seriamente che gli studenti italiani siano in grado di svolgerli. Non sarebbe più istruttivo vedere se sanno spiegare, per iscritto, - che so - le regole della briscola? O magari quelle del gioco del calcio?

Mi inalbero e scrivo una mail a questo elemento, che oggi mi dice "ho pubblicato la lettera sul mio blog, grazie, mi scriva ancora".
Vi riporto la mia mail. Discutetene, mangiatene e bevetene tutti.
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Ho 23 anni e non ho ancora smesso di farmi domande.
Una di queste è: perchè noi Italiani siamo così poco ambiziosi?
Poi leggo il suo «5 domande, 5 risposte» (qui): le dico, è per colpa anche di gente come lei.
Lei, che pure scrive su un quotidiano nazionale, trova difficili le tracce della maturità?
Vorrebbe che le persone, giunte alla maggiore età e di fronte all'università (se lo vorranno), fossero valutate su un tema che parla delle..regole del calcio?
Parliamo di quasi 20enni, persone che non più di 40anni fa facevano rivoluzioni, protestavano, erano coscienti dei movimenti politici, sapevano sognare e parlare di questi sogni.
40 anni dopo... è difficile scrivere un testo?
Le dico, forse sarà che l'argomento mi tocca perchè amo scrivere, ma mi hanno sempre fatto tristezza le persone che non sanno mettere giù una frase. O quelle, (90% degli italiani) che non sanno mezza parola di inglese. O quelli che inneggiano a Lega e separazione dell'Italia e cantano l'inno solo prima di una partita di pallone.
In altre parole, odio quel provincialismo, quel gloriarsi di poca cultura, di ignoranza, di semplice furbizia per arrivare a tutto e fare niente.
Applaudo a chi ha parlato di bamboccioni: lo siamo, quanti non dico a 20anni, parlo di 28/30 se ne stanno in casa coi genitori? Studiano con calma?
Mentre in Europa, e non solo, i giovani escono, diventano indipendenti mentre ancora studiano, noi rimaniamo così... plagiati, immobili, stanchi e delusi da una vita che nemmeno inseguiamo.
E poi, mi tocca leggere, su un quotidiano nazionale, che per valutare se le persone sono mature e capaci di pensare ed esprimersi, invece che temi di cultura o attualità, dovremmo parlare di regole del calcio e cose più semplici.
Un inno ad ignoranza e provincialismo, e allora forse ci meritiamo il nostro posto di stato che ormai non spinge più in quasi nessun settore e non per chissà quale motivo: semplicemente ormai sono pochi quelli fantasiosi, creativi o solo determinati: siete voi adulti, spesso, che crescete i giovani avvolgendoli di una coperta morbida e coprendoli in tutto: i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
E rabbrividisco ogni volta che leggo quelle righe.
Per inciso, pur avendo una vita normale e sociale, mi sono laureato a 22anni, lavorando in campagna per mantenermi, lavoro da 7 mesi e sogno già a breve di prendere casa, facendo sacrifici.
Tanto per farle capire: ci sono ancora persone vogliose, e questo va insegnato, altrimenti ci sediamo tutti e guardiamo gli altri che ci sorpassano, ma non perché sono illegali: semplicemente negli altri stati l'intelligenza, la cultura e l'impegno non sono un'offesa, ma un merito.
Qua sta diventando un disonore.

MoneFromFrara

mah, certe tracce della prima prova sono davvero distanti dal pensiero dei ragazzi, questo è vero. però se ben ricordo le tracce sono 4 o 5, di cui sempre una di attualità, per cui è difficile che non si abbiano idee o nozioni nemmeno su quella. l idea di spiegare le regole della briscola.. spero sia una provocazione. se invece lo scrivente era serio, beh.. non lamentiamoci se poi i ragazzi di oggi non sono in grado di fare una frase con una subordinata e una coordinata. dai, un tema di maturità accerta sia la preparazione culturale dello studente sia quella del semplice saper scrivere. lamentarsi anche di questo fa scendere la tristezza.

mi piace la tua lettera di risposta, anche se dissento sui "bamboccioni". non è che i ragazzi stiano in casa dei genitori fino a 28 anni perchè vogliano (anche se certe volte è così), ma spesso perchè come primo lavoro si percepiscono cifre oggi irrisorie che non permettono di poter uscire di casa e farsi una vita propria.

bzbiz
Allibito dall'articolo. Concorde con Thyo e la sua risposta.

Anche perché quell'articolo non ha senso... cosa vuol dire "temi lontani" lontani cosa? Si presume che l'alunno abbia una minima infarinatura di analisi del testo e una minima capacità di costruzione di un testo, quindi alla fine nessun tema è inaffrontabile, certo poi può venir fuori un pattume, oppure uno non sapendo di cosa parla potrebbe scrivere strafalcioni enormi, ma tutto s'affronta. E se non si è in grado, a casa...

Mi ricorderò per sempre un tema che la mia professoressa di italiano diede per casa in 3a ragioneria:
"In piazza castello vedo un cavaliere del '300...". PUNTO. Finito lì, per il giorno dopo, chi non l'aveva interrogato (o direttamente 4 non ricordo)... mi ricordo l'incredulità prima, il panico poi, "ma come? ma vuole un tema storico? ma cosa? ma in che epoca lo vedo? e cosa fa?" la risposta "nel titolo c'è tutto"...

La presi per matta. Quell'anno ho riempito un quaderno intero di temi per casa. Erano almeno 2 a settimana. Si era accorta che non sapevamo fare a scrivere né a ragionare o a fare un'analisi banale. Beh sono ancora qui che la ringrazio...

Io toglierei il patentino di giornalista a quel tizio...
Bobomerendone
Thyo, se avessi scritto questi tuoi pensieri (CHE QUOTO ALL'ENNESIMA POTENZA), non ti avrei strapazzato così post-184-1129229209[1].gif 6.gif

son d'accordissimo, soprattutto per quel ke riguarda le aspirazioni di noi giovani.
Anche l'erasmus lo vedo IN GRAN PARTE preso come un modo per cazzeggiare in posti + fichi, e non come occasione di conoscere, condividere e/o approfondire una cultura diversa...
Skafranz
quella profe era una grande che figata un tema così...puoi scrivere qualunque cosa!!...chiunque può scrivere su qualunque cosa...i risultati poi possono variare...

mi spiace...ma se uno alla maturità scazza la seconda prova o al terza ci può benissimo stare...non saper scegliere un tema e non saper scrivere niente vuol semplicemente dire che non si è maturi ovvero che si è ignoranti come bisce....

e non si capisce perchè da un po' di anni a questa parte la scuola sia diventata una serie di calci in culo agli studenti per mandarli avanti...il disimpegno dell'istituzione scuola si riflette logicamente sugli studenti (alle medie si promuove perchè poi ci pensano alle superiori....alle superiori si promuove perchè tanto poi c'è l'università....all'università un professore prende un pacco di soldi e nopn gliene frega un cazzo che tu impari o meno...e poi al massimo ci penserà il mondo del lavoro a selezionarti...)

concordo con thyo...però sarei curioso di sapere se e cosa ti ha risposto....

P.S. la gazzetta non è un quotidiano....è solo una cazzata
Redfires
Nemmeno io ho capito cosa si cerca in un compito di Italiano, secondo me il giornalista è stato provocatorio, i giornalisti si prendono delle licenze senza magari pensare che il loro pensiero viene poi giudicato da gente con una certa preparazione e che se la critica è fatta in modo superficiale ne viene fuori uno zimbello.

Tempo fa mi balenò in testa l'idea di ricercare i miei temi di Italiano fatti alle superiori, mi dissero che erano finiti al macero, ne rimasi deluso, perchè li volevo rileggere, capire il mio pensiero quando ero cinno, capire dove sbagliavo e se quel voto fosse davvero il risultato di un pensiero, della grammatica o dell'ortografia, mi ricordo che ero così svogliato che facevo orrori banali dettati dalla fretta di voler scrivere qualcosa di sostanzioso più che in modo corretto.

La mia prof nonostante alcuni contenuti pesanti, il mio pensiero comunista latente, la rabbia che esprimevo mi diceva che facevo errori che puntualmente non venivano corretti da me e quindi mi puniva con il 5 o con il 6, una vera schiappa !

Poi un giorno un mio compagno che non era preparato, scrisse in perfetto Italiano: In questo momento non ho le nozioni basilari per poter esprimere un concetto sulle tematiche dei compiti in classe oggi assegnati.
La Prof. gli diede un bel 7 ! Io gli avrei dato la sedia elettrica !

Comunque dai temi di maturità davvero non si capisce cosa si cerca nello studente, i titoli mi sembrano iperboliche masturbazioni mentali di funzionari del ministero. Anche io vorrei un tema più vicino alla cultura media di un diciottenne e se poi li in mezzo c'è gente super dotata che riesce a spuntarla sopra gli altri lo si fa notare con un bel voto.
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