Ma il problema è proprio questo, che la gente "normale" vede i problemi e ha abbastanza pragmatismo da preoccuparsene e, purtroppo raramente, denunciarli o avanzare proposte concrete per rompere il silenzio e partecipare alla vita politica del paese. Ha abbastanza pragmatismo perché è nel suo interesse sopravvivere! Purtroppo, il passo da pragmatismo a miopia è breve, e spesso si tira acqua al proprio mulino invece che pensare al futuro del paese (che vuol dire sacrifici per tutti, dato che c'è crisi... tutti, però! Non solo quelli che se si fanno una settimana di mutua non riescono più a pagare le bollette).
Parlando con chiunque, destra o sinistra, vedo che in generale la gente è più informata di quanto non si voglia far credere, e che ha tutto sommato una lista di priorità abbastanza condivise, che non sono certo la tav o la nuova, brillante gestione alitalia.
Infatti sono da anni convinto che non siamo rappresentati in parlamento, ma d'altronde il bipolarismo come lo viviamo adesso era stato auspicato 30 anni fa da Licio Gelli nel suo
Piano di Rinascita Democratica. Come era stato previsto anche il controllo dei media.
L'impressione che ho parlando con la gente, a prescindere dall'orientamento politico, e poi informandomi su cosa fanno in parlamento, è che si parlino proprio due lingue diverse.
Insomma, come è mai possibile che esista un programma condiviso "a sentimento" unilateralmente, che si occupa dei problemi del paese, e che invece non si intervenga mai su quei punti? Mai! Tutti sono concordi nel dire che vogliono più legalità, che una persona non è tutelata nemmeno in casa sua, e molti lo sono nel dire che le imprese dovrebbero essere agevolate in un periodo di così alta concorrenza... è un pensiero di destra? E come mai in così tanti sono concordi nel dire che il lavoro attuale è usa e getta, e che senza un minimo di garanzie non ci sarà futuro, che non si può disporre del futuro della forza lavoro del paese senza alcun ritegno? Un discorso del genere significa pensare a sinistra?
Io sono convintissimo che entrambi siano semplicemente problemi che in questo momento esistono, e che bisognerebbe partire bonificando gli sprechi che nel nostro paese sono il pane quotidiano. Chi si è inventato che non ci sono soldi in Italia? Se così fosse, come farebbe la nostra classe politica a rubarli, come nello scandalo dei bingo e delle slot machines (98 miliardi di euro=5 finanziarie di quelle pesanti; partiti coinvolti: an, ma anche ds e lega) o nei mega pranzi di famiglia o biglietti aerei di mastella? E come mai non si pensa alle evasioni fiscali paurose, invece che a quelle di pochi euro, quando è ora di combattere l'evasione? Come mai non si pensa alle carceri, ospedali e addirittura aeroporti fantasma, costruiti con appalti mafiosi e mai utilizzati, quando si dice che mancano le strutture?
E' ridicolo chiedere sacrifici alla gente quando si vedono episodi del genere, perché la gente non è così stupida, e prima o poi esplode.
Qui metto un mio personalissimo parere: quello che sta facendo da anni Grillo, se non è condivisibile nei contenuti, è condivisibile nei principi: sta denunciando, dice quello che non si può dire, e raccoglie un sacco di gente (come dicevo prima) sia "di destra" che "di sinistra". Tiene alta l'attenzione della gente, in un sistema che mira proprio ad assopirla.
Anche la lotta contro i mulini a vento di Di Pietro io la apprezzo. Perché in un altro stato starebbe solo facendo il suo lavoro.
Anche le manifestazioni costruttive (non quei quattro disadattati coi cani) che mettono alla luce dei problemi concreti e delle proposte serie.
Comportamenti, questi, che in Inghilterra sarebbero più che legittimi, e causerebbero scandali e farebbero cadere teste a non finire! Sei di destra e io voto destra, ma tu rubi? Te ne vai a casa, e con la coda fra le gambe (anzi in carcere)! Ma pensate se un qualunque dipendente di un'azienda viene scovato a rubare qualcosa quando è sul lavoro, ma cosa credete che gli succeda?
Per me altro che epurazioni, questa sarebbe giustizia pura e semplice! I processi di Berlusconi? Voglio sapere la verità. Mastella fa il signore coi nostri soldi? Ne risponda in tribunale. D'alema faceva il signore coi nostri soldi? Ne risponda in tribunale.
A forza di ripulire la classe politica, i rimpiazzi sarebbero già più condizionati a doversi comportare bene, perché saprebbero di dover fare il loro lavoro... e, facendo un parallelo, questo è il principio di meritocrazia su cui, ripeto,
dovrebbe essere fondata una qualunque azienda, mentre è vero il discorso opposto: in una qualunque azienda si può essere licenziati per molto meno dell'essere negligenti, senza avere nessuna tutela.
Di quel periodo, se ben ricordo, si dice spesso "almeno lì rubavano, ma mangiavamo tutti". Però siamo in Italia, e l'evoluzione di quella tendenza a rubare è oggi sotto gli occhi di tutti: se dai un dito...
Proprio le autostrade, ad esempio, dietro una struttura così vitale per il paese, celano un furto legalizzato in cambio di zero servizi, perché l'investimento per le autostrade è stato ammortizzato qualche decennio fa, ed ora i soldi dei pedaggi non vengono usati per ammodernarle o ampliarle, ma vengono reinvestiti in altre attività. Un ottimo servizio "all'italiana": puoi fare a meno dell'autostrada? No di certo! E allora la usi, ma alle nostre condizioni. E questo è solo uno degli innumerevoli esempi.
Generalizzando, potrei dire che la politica attuale ha troppe influenze esterne, occulte o non, per poter essere ancora considerata rappresentativa - il programma, quello vero, non lo scrivono certo per
noi.
Io ti do ragione al 90%, marz.
Condivido pienamente il pensiero riguardante l'ovvietà dei problemi del paese, la non-volontà della classe politica di risolverli e i contro-interessi di molti alla loro risoluzione. Però allo stesso tempo non mi sento di elogiare Di Pietro. Criticare un mondo facendone parte, opponendosi ad uno dei principali bisogni del nostro paese (separazione delle carriere dei magistrati) non mi sembra una romantica lotta contro i mulini a vento, piuttosto mi sembra un buon modo per far diventare elettori (chiaramente suoi) i gruppi di scontenti. Si propone come l'unica opposizione per cavalcare l'antiberlusconismo, non ha il minimo rispetto per gli alleati definendoli collaborazionisti (termine che mi fa venire i brividi) e il suo partito come quello di Mastella a suo tempo, rappresenta perfettamente il malfunzionamento del nostro sistema...