Vedete questo come la copia incollata da un quotidiano online.
Riflessioni sulla disinformazione di questi giorni di dibattito nel Paese in merito al processo d'appello al fondatore di Forza Italia Dell'Utri già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosaBasato su dichiarazioni fatte da relatori al congresso "L'alba di una nuova resistenza" per parlare di Mafia organizzato a Palermo, 12 dicembre 2009 dall'Italia dei Valori.
Fra i relatori: Sonia Alfano (parlamentare europeo (IDV)), Benny Calasanzio (giornalista e scrittore), Salvatore Borsellino (fratello del giudice ucciso da Cosa Nostra), Antonino Di Matteo (magistrato, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e Presidente Distrettuale della Sezione dell' Associazione Nazionale Magistrati di Palermo), Antonio Di Pietro, Peter Gomez (giornalista, scrittore, Responsabile del sito Internet de "Il Fatto Quotidiano"), Felice Lima (magistrato di Catania), Giuseppe Lumia (senatore PD, antimafioso attivo), Piergiorgio Morosini (magistrato, Gip a Palermo), Gioacchino Genchi (consulente dell'Autorità Giudiziaria) e altri.
http://www.radioradicale.it/scheda/293193/...uova-resistenza___________
Sen. Lumia: il Governo Berlusconi ha condotto in questi giorni di processo Dell'Utri una campagna di rassicurazione al Paese in cui ha sbandierato i successi di Polizia e Magistratura nella lotta alla Mafia attribuendoli a sè e dicendo di aver legiferato contro la Mafia come mai prima d'ora.
Peccato che l'affermazione recitata da molti portavoce del governo che dicono che il governo Berlusconi ha inasprito il carcere duro non è vera. Il governo si è limitato a votare assieme alle altre forze del Parlamento l'emendamento del Partito Democratico per inasprire le modalità della legge 41bis sul carcere duro.
Nella propaganda del governo non si dice che contemporaneamente il governo ha bocciato la proposta dell'opposizione contenuta in un emendamento che proponeva di introdurre finalmente anche in Italia (ce l'hanno tanti paesi avanzati) il reato di autoriciclaggio. L'esperto diceva che non avere questo reato in un paese con una tale concentrazione mafiosa e infiltrazione nelle istituzioni è una VERGOGNA e la dice lunga sulla reale volontà di combattere seriamente la Mafia per chiudere la questione nei prossimi anni.
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Da Gennaio partiranno le limitazioni di budget alle intercettazioni. Dal loro studio nel decreto contro le intercettazioni sono almeno 10-12 gli aspetti che interferiranno con la lotta alla mafia, già non sufficiente anche prima di quel "decreto anti intercettazioni per salvare la casta" e propagandato con dati spesso falsi come ho già avuto modo di scrivere presentando alcuni punti presenti nella tesi di laurea della Borromeo (esposti a Tetris su La7 mesi fa e citati in un mio post su questo forum).
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Nessun pentito ha smentito il collaboratore di giustizia Spatuzza ma dai TG la gente poco informata e preparata crede che sia avvenuto il contrario.
Uno dei fratelli Graviano anzichè collaborare con la Giustizia ha rivendicato il rispetto di uno dei punti del papello in cui la Mafia avrebbe chiesto allo Stato di addolcire o togliere la legge sul carcere duro: ha chiesto di leggere un comunicato ma non gli è stato consentito.
L'altro Graviano che secondo alcuni giornalisti imprecisi sarebbe un pentito che ha smentito il collaboratore di giustizia Spatuzza in realtà NON E' UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA. Chi di voi ha capito ciò purtroppo non ha avuto modo di leggere o sentire questo piccolo ma fondamentale particolare.
Graviano è un sedicente "latente dissociato" cioè un "mafioso in carcere". Cosa Nostra nelle sue regole prevede che un mafioso nelle mani dello Stato possa anche criticare l'organizzazione purchè non parli. Graviano infatti non parla ed è ancora un mafioso,
NON UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA.
Singolare che Dell'Utri lodi il mafioso e critichi il collaboratore di giustizia senza portare prove che lo smentiscano.
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Un giornalista free lance meridionale che scrive dai primi anni '80 e ha come punto di riferimento il martire Giuseppe Fava, già direttore della rivista anti Cosa Nostra "I Siciliani" fa le seguenti affermazioni di cui si assume la responsabilità.
pagina di wikipedia sul martire Giuseppe Fava, abbandonato dallo Stato:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_FavaQuesto giornalista è stato messo sotto crontratto dal quotidiano La Stampa di Torino un po' di tempo fa.
Recentemente è sceso in Sicilia per indagare in incognito sul progetto ben avviato di costruire un'autostrata molto controversa in quanto taglierà parchi e altre aree protette. Secondo il giornalista quell'autostrada sarebbe un doppione che farà risparmiare pochi minuti a chi ora fa la strada normale ma evidentemente ci sono interessi forti affinchè qualche azienda possa costruirla e qualche politico attribuirsene il merito.
La cosa interessante è che il progetto è sponsorizzato dal Sen. Schifani.
Mentre torna a Roma finita l'indagine qualcuno ha già avvisato Schifani (chi?) dell'indagine e il giornalista riceve una telefonata dalla segretaria particolare del Sen. Schifani che lo invita alla annuale
cerimonia del Ventaglio con tutta la politica che conta. Schifani parla con il giornalista davanti a molti testimoni solo al termine della cerimonia e gli avrebbe detto che
è meglio per lui che andasse in vacanza. Dopo un mese e mezzo Schifani è andato a visitare la redazione del quotidiano La Stampa. Il direttore ora è stato promosso, il giornalista free lance licenziato e l'articolo che ha prodotto
NON E' MAI USCITO. Un articolo può essere fondato o meno ma se non esce è un certo problema per la libertà d'informazione.
Il giornalista ha subito 3 diversi attentati e non ha una scorta. Ha subito diverse minacce fra cui ovviamente minacce di morte e numerosi tentativi di intimidazione.
Secondo le indagini del giornalista è documentato come già dal '74 lo Stato italiano e numerose aziende fra cui Montedison abbiano utilizzato la tecnica di commissionare lo smaltimento di rifiuti pericolosi a società spesso inquinate dalla Mafia. La pratica di smaltimento consiste nel riempire delle navi vecchie di scorie radioattive, chimiche e di rifiuti pericolosi (il cui smaltimento E' COSTOSISSIMO) e di affondarle in mare, talvolta in zone dove sono già presenti navi notoriamente affondate in periodo di guerra: in tal modo eventualmente se qualcuno dovesse denunciare di avere scoperto che c'è una nave sospetta probabilmente non si farà nulla in quanto i tecnici dello Stato potranno dire che presumibilmente si tratta di navi affondate durante le grandi guerre del secolo scorso. Guarda caso si è detto proprio questo al termine dell'indagine di qualche settimana fa. Cosa succederà al Mediterraneo quando si corroderanno e apriranno i fusti di rifiuti tossici e radioattivi?
Il giornalista aggiunge nella sua agghiacciante testimonianza di cui si assume piena responsabilità che il governo Berlusconi ha affidato ad un'azienda collusa con l' 'ndrangheta (ECOGE) lo smaltimento di rifiuti della centrale nucleare di Caorso.
Il giornalsta ha detto che la centrale in dismissione non ha serie procedure di sicurezza per evitare l'entrata di estranei e quindi lui è potuto entrare con due macchine fotografiche e un registratore. Ha il sospetto che questa azienda possa utilizzare la pratica dell'affondamento nel mare di navi che secondo il suo studio partiranno dai porti liguri.
Nessun quotidiano è disposto a pubblicare la sua inchiesta.
Il ministro Prestigiacomo, il procuratore antimafia Piero Grasso e altri smentiscono con dei comunicati questo giornalista.
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Magistrati di Siracusa hanno denunciato personale della Guardia di Finanza per aver fatto respingimenti illegali nei mesi scorsi in violazione della legge Bossi Fini. I telegiornali non hanno dato visibilità a questo fatto molto singolare (il governo fa le leggi ed è il primo a violarle).
L'Italia è una Repubblica non fondata sul lavoro ma attualmente sulle relazioni e le clientele. La Mafia infatti ci sguazza. .
. 11 ottobre 1981)