- Nel 2004, Timothy Dumouchel (Fond du Lac, Wisconsin) ha citato in giudizio una rete televisiva, accusandola di esser la causa dell'obesità della moglie e del fatto che i figli siano "pigri schiavi del telecomando": "La ragione per cui io bevo e fumo tutto il giorno e mia moglie è sovrappeso è che noi guardiamo continuamente la tv da quattro anni a questa parte". Il processo ha tenuto a lungo occupati due avvocati, ma non è arrivato alla Suprema Corte.

- Nel 2005, una donna brasiliana ha fatto causa al compagno, colpevole di essere... poco attento: la 31enne sosteneva che il partner 38enne si addormentava sistematicamente dopo ogni orgasmo. Dopo un inizio che faceva ben sperare, la donna ha subito l'ennesima delusione perché la causa è stata respinta.

- Nel 2004, un'anziana pensionata di St Augustin, vicino Bonn, ha chiesto a un avvocato, Jeurgen Graefe, di essere difesa perché l'erario le aveva chiesto 287 milioni di euro in tasse, nonostante le sue entrate non superassero i 17.000 euro l'anno. Il legale ha vinto la causa, ma siccome il diritto tedesco riconosce la possibilità di calcolare l'onorario in base alla percentuale dei soldi risparmiati dal cliente, il legale ha presentato alla sventurata signora un conto di 440.234 euro.

- Nel 2005, alla Corte d'appello del Massachusetts è stato chiesto di stabilire quando una pratica sessuale è pericolosa. Una mattina, una coppia faceva l'amore quando, travolta dalla passione, la donna ha compiuto un movimento improvviso che ha causato una frattura al pene del compagno. L'uomo è stato operato d'urgenza. La corte ha stabilito che un comportamento sessuale "incauto" è perseguibile, ma non una condotta "semplicemente negligente".

Nel 2005, l'astrologa russa Marina Bai ha citato in giudizio la Nasa, chiedendo un risarcimento milionario per aver "scombussolato l'ordine dell'universo": nel mirino il progetto 'Deep Impact' e la sonda spaziale progettata per studiare l'interno di una cometa e portare alla luce i detriti provenienti dall'interno del nucleo. Secondo l'astrologa il progetto era "un atto terroristico". Il tribunale di Mosca ha respinto al mittente la causa.

- Londra, 6 nov. -Nel 2007, un giudice indiano ha dovuto decidere se un profilattico-vibratore è un contraccettivo o un giocatolo erotico. Nel mirino, un preservativo azionato da una mini-batteria che, per non lasciar adito a dubbi, si chiamava 'Crezendo'.

-Nel 2006, un giovane di Jiaxing, vicino Shanghai, ha messo all'asta la sua anima su Internet. Il principale sito cinese di aste online, Taobao, ha raccolto decine di offerta, ma poi ha deciso di chiudere l'asta fino a quando l'offerente non avesse mostrato di poter mettere a disposizione la merce offerta "con il permesso scritto di un'autorità superiore".

-Nel 2005, Pavel M., un detenuto rumeno che sconta 20 anni di carcere nel penitenziario di Timisoara, ha denunciato per truffa l'Altissimo: il battesimo, sosteneva il querelante, è un contratto in cui -in cambio di offerte e preghiere- Dio ti tiene lontano dai guai.

- Cathy McGowan, non poteva credere alle sue orecchie quando un dj di una radio nel Derbyshire (Inghilterra) le ha assegnato in premio una Renault Clio perché aveva risposto esattamente a un quiz radiofonico. La donna si è precipitata nella sede dell'emittente ma lì, la delusione: il premio non era altro che un modellino lungo una dozzina di centimetri. Citata in giudizio la radio, nel 2001 il giudice ha stabilito che il quiz aveva valore legale e l'emittente ha dovuto sborsare 12.000 euro.

-A un papà di Zhengzhou, in Cina, è stato negato il permesso di chiamare il figlio "@", 'chiocciola', perche' intraducibile in mandarino.

- Nel 1874, Francis Evans Cornish, magistrato a Winnipeg, in Canada, dovette giudicare se stesso per esser stato beccato in pubblico ubriaco. Il magistrato riconobbe che era colpevole e si impose un'ammenda di 5 dollari. Ma poi registrò per i posteri: "Francis Evans Cornish, in considerazione del suo lodevole passato, la sua ammenda è rimessa".

Tratto da: http://canali.libero.it/affaritaliani/cron...o0611.html?pg=1

Bisognerebbe elncare anche quelle italiane...certo che a volte la gente non sa cosa inventars!? far causa a DIO! ma si può!?

Ti assicuro che processi strani ci sono però molti sono a porte chiuse. Ho assistito a un'udienza di un procedimento che aveva per oggetto un pompino fatto da una 13enne a un 27 enne, entrambi consenzienti (per legge è un reato comunque anche se sono entrambi consenzienti data la differenza di età). Lui aveva filmato il rapporto col cellulare e il video del rapporto sessuale era stato successivamente divulgato a una moltitudine di persone e, probabilmente, continua ancora a girare.

link please

http://www.popolariudeur.it/

Si trattava di un procedimento a porte chiuse e quindi non esistono link.

Una tredicenne? con un 27enne? Maial che merda di uomo...non è capace di trovarsi almeno una maggiorenne!?

Oltre che pedofilo è stato anche un idiota, gli bastava aspettare un anno.

ma anche se ne aveva 14! a parte il discorso giuridico-civile...che merda di uomo sei!? vai a troie piuttosto!

E' stato stupido a farsi scoprire, è stato lui che ha diffuso in giro il video da lui girato. Si è tirato la zappa sui piedi.

se in questi giorni c'è stata a battaglia legale per riconoscere l'urlo di tarza come brano sonoro e non come semplice verso, per poi sfruttare i diritti e fare dei soldi! addirittura l'avevano scomposto in varie parti, ma la corte non gli hanno dato ragione..rimane un verso bello e buono.

Merda d'uomo di sicuro, ma dicevo dell'anno da rispettare perché così almeno non era illegale. A 14 si può.

lo so infatti io avevo escluso per un attimo il piano giuridico, valutavo solo il tipo di persona.

Su quello non ci sono dubbi.

si può??? sei sicuro? io sapevo che dovevano essere entrambi maggiorenni o con al più 5 anni di differenza...

Art. 609 quater del C.P.

- A 13 solo se l'altro ha non più di 3 anni in più (13-16 ok, 13-17 illegale)
- A 14 e 15 sempre legale a parte quando l'altro/a è in condizioni di superiorità/plagio (professore, tutore, ecc.)
- Da 16 in poi sempre.

Infatti lui rendendosi conto di essere nel torto ha patteggiato la pena e il procedimento così si è chiuso. Entrambe le parti erano d'accordo di chiudere al più presto il procedimento per evitare di arrivare al dibattimento che è pubblico e quindi avrebbe potuto richiamare l'attenzione delle stampa. La cosa più buffa è che i genitori di lei, essendo professionisti, hanno chiesto un risarcimento per i danni alla loro professione in quanto molti loro clienti hanno visto il filmato del pompino fatto dalla figlia.

a 13 anni se è senza ingoio è legale

perchè invece chiamare il proprio figlio "@" si può????????

In realtà la storia del "@" è un po' più complessa e comprensibile di quello che può sembrare...

In cinese adesso, copiando da Hong Kong in cui questa tradizione c'è da quarantt'anni, si dà ai figli oltre al nome ufficiale cinese (usato in genere solo per i documenti) anche un nome inglese, la cui traslitterazione però abbia un senso anche in cinese.
Per esempio, puoi dare a una bambina anche il nome inglese "May", nome abbastanza comune in USA e Inghilterra, che si pronuncia come "MEI", che in cinese vuol dire "bellezza" e si scrive 美.
Il tizio aveva chiamato suo figlio "ai ta" (愛妳, che vuol dire "amatelo"), che in effetti pronunciato in mandarino assomiglia un po' all'inglese "at", e così ha avuto la brillante idea di scegliere come traslitterazione inglese non già la parola "at", ma l'equivalente simbolo "@".
L'idea è parsa troppo audace ai funzionari, che gliel'hanno cassata.
Ciononostante il governo cinese sta comunque premendo affinché i cinesi diano ai propri figli dei nomi non molto comuni, a patto di non finire in eccessi come quello, poiché si sta facendo sempre più forte il problema degli omonimi, che in Cina stanno diventando davvero troppi. Questo problema è molto grave per il governo censore e maniaco del controllo: è facilissimo infatti evadere le tasse e farla franca quando ti chiami come altri 20 milioni di persone ^_^ Per esempio, si calcola che in Cina esistono più di 20 milioni di "Hao Cheng": in realtà sono nomi e cognomi diversi (scritti con ideogrammi diversi e pronunciati con toni differenti) ma la traslitterazione occidentale è identica, e questo crea un casino pazzesco per esempio per le banche americane e le aziende occidentali che stanno aprendo il mercato in Cina.

Cmq riguardo ai nomi in provincia di Ferrara c'è chi ha chiamato la figlia "Antavlea" che è molto peggio di @!!!

Un tempo e forse anche oggi si danno i nomi secondo le mode del momento: quando regnavano i Savoia molte famiglie davano ai figli i nomi dei sovrani (Vittorio, Umberto ecc...); quando l'Italia aveva conquistato le colonie davano i nomi dei possedimenti coloniali (Eritrea, Somalia ecc..). Nella mia famiglia c'era la consuetudine di dare ai figli il nome del nonno.