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Versione completa: Tavolazzi Scende In Campo
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Lou
''Mandare al ballottaggio chi occupa il 'Palazzo'''

Dopo il V-Day, l’attenzione di partiti e media è catturata dall’interrogativo: liste civiche si o no? Anche il movimento ambientalista, in tutto il paese, si domanda quale atteggiamento tenere nei confronti della politica ed alle prossime tornate elettorali.

A Ferrara la galassia ambientalista è variegata: c’è chi si batte per l’autonomia dai partiti, e chi, dopo averla invocata a lungo, si accasa nella Sinistra Democratica. Ci sono sigle storiche, quali Medicina Democratica e WWF, che da anni lottano con coraggio in prima linea; altre, pur blasonate, vengono tenute in naftalina da tempo. Tanti ambientalisti chiedono a gran voce il cambiamento della politica, mentre altri, con tessera di partito in tasca, frenano in difesa del “Palazzo”. Le posizioni ovviamente, sono tutte legittime.

Ma una cosa è certa: l’esperienza ferrarese (Turbogas, Inceneritore) insegna che non è sufficiente battersi nelle piazze, a colpi di referendum, con esposti e dossier tecnici, per incidere abbastanza nelle scelte di governo nazionale e locale. Benchè il movimento referendario ferrarese, autonomo dal “Palazzo” e dai partiti, abbia conquistato in questi anni la fiducia dei cittadini ed abbia vinto battaglie importanti: Turbogas ferma ed Inceneritore sotto accusa! E proprio per questo è auspicabile che continui a far “Politica” (da Polis), come ha sempre fatto, difendendo la propria autonomia dai partiti e dai nuovi soggetti politici.

Tuttavia per condizionare la politica e ricondurla alla propria funzione di servizio ai cittadini, occorre percorrere altre strade, attivare nuovi strumenti.

Negli ultimi anni in Italia l’attenzione di ampi strati della popolazione si è estesa dalla difesa del territorio, dell’ambiente e della salute, ad altri temi: il funzionamento dello Stato, la democrazia rappresentativa, il ruolo della politica. Ed in queste settimane è in atto una vera e propria insurrezione democratica contro i partiti, diventati, agli occhi dei più, macchine di potere clientelare. La febbre degli italiani è alta, e la colpa non è del termometro.

Tuttavia la protesta, l’entusiasmo e la voglia di cambiamento sono destinati a rientrare se non troveranno sbocco in una proposta politica. Alla domanda tanto esplicita di rinnovamento, dovrà necessariamente corrispondere un’offerta adeguata. Pena la delusione.

La soluzione non è facile: abbiamo assistito in passato alla trasformazione dei Verdi da movimento a partito integrato nel sistema, alla scomparsa dei “girotondi” e degli “arcobaleni”, proprio perché la costruzione del nuovo non ha seguito ed incanalato gli entusiasmi.

Ben vengano pertanto liste civiche, nuovi progetti politici, distinti dai movimenti, dai quali tuttavia potranno trarre linfa, idee, valori, e singole personali adesioni.

Del resto non mancano esempi di cambiamento realizzato attraverso l’esperienza di questo tipo di liste civiche. A Montebelluna il sindaco Laura Puppato, ambientalista WWF, è al secondo mandato dopo aver vinto la battaglia contro l’inceneritore. Michele Boato a Sernaglia della Battaglia (Treviso) ed il Gruppo Raccolte Caritas a Breganze (Vicenza), hanno dato vita a liste civiche che hanno spazzato via amministrazioni stagnanti da decenni.

A Ferrara nuovi soggetti politici potrebbero offrire una via d’uscita all’attuale blocco di democrazia ed al mal governo, se, da sinistra, sapranno proporre candidati e programmi alternativi a quelli “imposti” dal Partito Democratico.

Mandare al ballottaggio chi occupa il “Palazzo” da sempre, produrrebbe quel cambiamento che molti attendono, senza consegnare la città alla destra.

Da tempo elettori di centro sinistra, non disposti ad astenersi per senso di responsabilità, si turano il naso prima di votare, non esistendo alcuna credibile alternativa all’unica lista blindata. Per troppi anni la “Casta”, non costretta alla competizione per l’assenza di credibili concorrenti a sinistra, si è sottratta al rinnovamento. E la classe politica al potere, impigrita ed invecchiata, ha tradito le aspettative, somministrando ai cittadini apatia, arroganza, protervia e sicumera, nel vuoto di idee.

Ferrara è un fortino occupato: enti locali, aziende pubbliche, assunzioni, incarichi, associazioni, spesa pubblica, affari, sono sotto il controllo di una regia funzionale alla conservazione del potere ed alla riproduzione degli apparati.

C’è bisogno di pulizia, di spirito di servizio, di onestà intellettuale, di ricambio generazionale. Ma anche di tante idee e progetti, insieme a capacità e coraggio di perseguirli.

Una regola su tutte: gli eletti dovranno tornare alla propria professione, dopo aver dedicato alla collettività un tempo breve della propria vita.

Il PD risponde a tutto questo riproponendo il vecchio che avanza: candidati in servizio effettivo fin dall’era di Soffritti. Ben vengano dunque nuovi soggetti politici, nuove idee, nuove facce, ma tutte a tempo determinato. Ben venga il precariato in politica!


Valentino Tavolazzi

da estense.com

Chi l'avrebbe mai detto, eh? Ma tu guarda il caso! Tavolazzi farà una lista civica alle prossime elezione comunali.
Questo per tutti quei poveri illusi che pensavano che fosse realmente interessato alla questione turbogas/inceneritore e combattesse una battaglia per l'aria di Ferrara.
Come aveva detto qualcuno anche su questo forum? Ah si ecco "il referendum autogestito su turbogas e inceneritore non prefigura una lista politica, la politica non c'entra". Omicron invece, evidentemente in possesso di una sfera magica, guarda a caso aveva già allora preannunciato questo fatto.
Il gruppo di coloro che vogliono strumentalizzare la questione turbogas per fini personali in vista delle prossime elezioni si amplia: dopo Barbieri ora anche Tavolazzi. Ma che bella gente!
Spero che tutti quelli che sono andati a firmare il referendum autogestito si sentano almeno un po stupidi.
milli
volevo solo chiederti: ricordi quanti soldi ha voluto il sig. Tavolazzi x dimettersi dalla carica di city manager?
graograman
ma guarda il caso che birbantello
Maifermo
Il city manager di Ferrara più pagato che quello di New York!!!
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