Ma Questo Poulsen?, Come si fa a definirlo "Giocatore"? |
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Ma Questo Poulsen?, Come si fa a definirlo "Giocatore"? |
29 Sep 2005 - 12:10
Messaggio
#1
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Ex Admin Gruppo: Utente Messaggi: 8130 Iscritto il: 25 March 2005 Età: 41 Da: Ferrara (e fin lì...) Utente Nr.: 2 |
MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negliarchivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo. "Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo. Ieri sera Christian Poulsen è tornato alla ribalta. Marcava Kakà. Un gentiluomo oltre che un fenomeno. Lo ha martellato dal primo minuto. Non con entrate eleganti, anticipi da applausi, bensì con gomitate, piccole entrate da tergo. Sempre quando l'arbitro, ma guarda un po', danese, Bo Larsen, era girato di spalle. Quando non poteva vedere o faceva finta di non vedere. I primi piani erano eloquenti. Poulsen, antipatico e rognoso, pareva la vittima da sacrificare; il poveretto preso di mira dal Totti di turno. Kakà ha retto con classe fino a un certo punto, costringendo Costacurta, nell'intervallo, a redarguirlo, invitandolo a non accettare la provocazione. L'educato brasiliano ha resistito fino al 28' della ripresa, allorché Bo Larsen, beffa, lo ha ammonito. Per la cronaca, il fatidico giallo per il danesone è arrivato al 36'. E con sua enorme sopresa, "Ma come, io? Che ho fatto?". Dolce. Carlo Ancelotti lo ha definito un "codardo", esagerando quando ha affermato: "Questo riabilita quanto fatto da Totti all'Europeo". Inusuale per il tecnico milanista. Una cosa è certa: Poulsen ha fatto perdere la pazienza anche a lui. Il mastino Christian Poulsen, a conti fatti, è soprattutto un provocatore. Uomo che spegne il talento altrui perché il talento non sa cosa sia. Gli è sconosciuto. Sarebbe il caso che finalmente qualcuno utilizzasse una prova tv contro di lui. Un po' se lo merita; riesce sempre a farla franca. Gli farebbe solo bene. Gaetano De Stefano (da www.gazzetta.it) Aggiungo un mio breve commento, dicendo che giocatori come questo vanno disintegrati! E poi aggiungo anche che odio Materazzi, ma questi sono cavoli miei. |
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