[FILM] Apocalypto, L'ultimo film di Mel Gibson |
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[FILM] Apocalypto, L'ultimo film di Mel Gibson |
5 Jan 2007 - 10:53
Messaggio
#1
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Multa paucis Gruppo: Moderatore Messaggi: 9463 Iscritto il: 18 April 2005 Utente Nr.: 75 |
Esce oggi nelle sale italiane Apocalypto, l'ultimo film di Mel Gibson.
Dicono estremamente violento, come del resto è giusto che sia (trattando il declino della civiltà Maya), sottotitolato e, spero, storicamente corretto. 'sta sera vado a vederlo e a domani per i commenti (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/00000002.gif) |
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23 Jan 2007 - 11:38
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Ecco fatto, visto ieri sera.
Cominciamo subito dai difetti: mentre il famoso finale di Braveheart commuoveva ed esaltava, questo Apocalypto non suscita particolari emozioni "alte", anche se vorrebbe. Altro piccolo difetto (del tutto tecnico): Gibson non ha mai saputo benissimo mettere in scena campi lunghi. Al massimo in Braveheart ce n'è qualcuno bello (ma molto classico), ma le inquadrature migliori sono tutte su piani ridotti. Peccato perché quando è ora di far vedere la folla e le piramidi, si poteva osare un po' di più. E ora i pregi... Gibson ci regala due ore e un quarto di azione pura, di grande cinema, con una storia molto interessante al di là della morale che ci vuole inculcare e che ci appare all'inizio del film. La scelta di girare in digitale conferisce un aspetto documentaristico ad alcune scene, che giustifica la mancanza di profondità di campo delle scene più ampie. Quando il nostro eroe diventa Braveheart, quando diventa Christ, cioè quando si toglie la paura di dosso e va dritto verso il grande bene (la vita), è convincente, esaltante, eroico. Tecnicamente parlando, c'è un inseguimento nella foresta che sostanzialmente dura quasi tre quarti d'ora, e che passa via filato come se durasse 5 minuti, non c'è mai un'inquadratura uguale. Spettacolare, straordinario. Bella anche la scena della bambina appestata: conferisce un qualcosa di mistico ed esaltato che non stona poi con il resto, soprattutto sapendo che il regista è quel mattacchione esaltato integralista (ma buono e non teologicamente complesso) di Mel Gibson. Conferisce una nota sovrannaturale a un film di "run for your life" che forse non lo meritava, ma alla fine, magicamente, ci sta. Ci sta tutta. Straordinario all'inizio anche il momento in cui i protagonisti incontrano gli altri fuggiaschi. Qui Gibson ritrova il gioco di sguardi dello sposalizio del figlio del re in Braveheart. È grande cinema. Il cast è tutto di altissimo livello. Le voci originali poi come accade di rado al cinema in Italia ci portano dritti dentro la foresta, senza doverci sorbire l'assurda idiozia di indios che parlano italiano impostato con le labbra fuori sincrono e il rimbombo tipico delle pareti di uno studio di registrazione. Gibson andrebbe fatto santo solo per questo. Alla fine, voto 8. Gran bel film, ma con intenzioni frustrate di ergersi a capolavoro storico etico. Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 23 Jan 2007 - 11:41 |
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