L'indulto E I Suoi Risultati, indulto parte seconda |
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L'indulto E I Suoi Risultati, indulto parte seconda |
11 May 2007 - 11:31
Messaggio
#151
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
tanto buona parte dei carcerati ke hanno avuto quel regalo assurdo, l'indulto, sono ritornati dentro!!! la malerba nn muore mai!!!! Credo che ti sia sfuggito qualcosa... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) Scrivi BUONA PARTE? Ma se abbiamo scritto che solo l'11,11% è tornato dentro?! Rispetto a quelli che non hanno goduto di indulto, che sono il 60%, il risultato è BUONO. |
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15 May 2007 - 01:25
Messaggio
#152
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Figazz Gruppo: Utente Messaggi: 1409 Iscritto il: 10 September 2006 Età: 49 Da: Dublino, Irlanda Utente Nr.: 1232 |
infatti gli altri sono latitanti!
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15 May 2007 - 01:56
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#153
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Gnosso Gruppo: Utente Messaggi: 1127 Iscritto il: 2 April 2005 Età: 39 Da: Quacchio, reign of mists Utente Nr.: 44 |
Chissà perché al sud ci sono aeroporti fantasma, ospedali fantasma, complessi edili fantasma, ma non qualche carcere fantasma (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/rotolol.gif) potrebbe essere un nuovo business "SPRECHI E INCOMPIUTE, CARCERI ABBANDONATE. A MONOPOLI (BA), ALCUNE FAMIGLIE ABITANO DA 10 ANNI NEL CARCERE MAI ENTRATO IN FUNZIONE. Incredibile situazione del carcere della città. Finito di costruire da 20 anni, non è mai entrato in funzione. Ma c'è di più: da dieci anni è diventato la dimora di alcune famiglie che hanno ottenuto la residenza, tanto da riceverci la posta e i pagamenti delle bollette della luce. Le condizioni igenico-sanitarie della struttura sono tuttavia precarie: in alcune celle, divenute appartamenti, il bagno e la cucina sono addirittura nella stessa stanza. Il Sindaco di Monopoli, Paolo Antonio Leoci, promette che il caso sarà discusso nelle prossime sedute comunali in modo che la situazione possa essere risolta al più presto." Ritiro quello che ho detto (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_eek.gif) E complimenti alle famiglie che vanno a vivere in un carcere e poi lamentano condizioni precarie... ma qualcuno gli ha mai spiegato cosa cazzo è un carcere??? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/rofl.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/rofl.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/rofl.gif) |
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26 Jun 2007 - 19:48
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#154
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Garantito al limone Gruppo: Moderatore Messaggi: 11412 Iscritto il: 1 August 2006 Età: 40 Da: SoFe (South Ferrara) Utente Nr.: 1152 |
L'indulto non è piaciuto a parecchia gente...
Nemmeno alla mafia... Corriere Quando lo stato non esiste, altri poteri ne prendono il posto... |
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26 Jun 2007 - 20:08
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#155
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3788 Iscritto il: 28 May 2005 Da: autunno 2002 Utente Nr.: 134 |
Infatti loro offrono un servizio! E' un servizio coatto ma pur sempre un servizio: "proteggono" imprenditori e negozianti.
Messaggio modificato da Frabe il 26 Jun 2007 - 20:09 |
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20 Dec 2007 - 11:22
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#156
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:sisi: Gruppo: Utente Messaggi: 4050 Iscritto il: 13 April 2005 Età: 40 Da: Ferrara Utente Nr.: 70 |
CITAZIONE ROMA — A settembre del 2000 il governo di centrosinistra varò il nuovo regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario che prevedeva la ristrutturazione di buona parte dei 214 istituti di pena, con un occhio di riguardo agli standard igienico- sanitari e ai diritti dei detenuti: acqua calda nelle celle, toilette separate, celle per non fumatori, parlatori senza vetri divisori, cucine per un massimo di 200 coperti, etc. Tempi previsti per la realizzazione delle opere: 5 anni, come stabilito dalla norma transitoria. Investimento stimato dal Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria): 400 milioni di euro. Sette anni dopo la pubblicazione di quello che fu definito «un libro dei sogni», basta scorrere i dati del monitoraggio sollecitato al Dap dal sottosegretario Luigi Manconi (Giustizia) per capire cosa non è cambiato nelle carceri italiane. Nonostante l'indulto, si parte già da una situazione di sofferenza: oltre 49.442 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 43.213 posti. In questo quadro, solo il 16% delle celle sono a norma: 4.763 su 28.828, mentre circa 1.750 sono in via di ristrutturazione. Ma le medie nazionali non rappresentano i casi limite: se, infatti, a San Vittore (Milano) 242 celle su 590 hanno disponibilità di servizi igienici, a Secondigliano (Napoli) nessuna delle 802 celle ha l'acqua calda e solo 11 hanno la doccia. I detenuti che non tollerano le sigarette, poi, devono soccombere in Campania (zero celle per non fumatori su 2.820) e Lazio (zero su 3.297). I tassi di crescita C'è da aggiungere che la ristrutturazione mancata — anche nei 5 anni in cui ha governato la Cdl è stato fatto molto poco per mancanza di fondi — ha, per così dire, perso il treno straordinario dell'indulto varato nel-l'estate del 2006 con il voto di due terzi del Parlamento. Al 31 luglio del 2006, con 60.710 detenuti presenti (quasi 18 mila in più rispetto alla capienza regolamentare) sarebbe stato impensabile avviare grandi lavori di ristrutturazione. Ma già il 31 agosto dello stesso anno, quando le presenze erano scese drasticamente a 38.847 unità, avrebbe avuto un senso avviare la manutenzione straordinaria. Da quel momento in poi le carceri italiane hanno iniziato a riempirsi nuovamente. Dal mese di ottobre 2007, i tassi di crescita della popolazione carceraria (emergenza romeni, decreto sicurezza, etc) hanno sfondato quota mille al mese per raggiungere la ragguardevole cifra di 1.308 detenuti in più registrati tra 5 novembre e il 3 dicembre. E questo vuol dire che alla fine della prossima primavera si tornerebbe a superare il tetto dei 60 mila in carcere raggiunto nella fase pre-indulto. Fine del «libro dei sogni» voluto dall'allora Guardasigilli Oliviero Diliberto? Il ministro Clemente Mastella, quando è stato tirato in ballo per gli istituti di pena non utilizzati e quelli mai costruiti, ha accusato il collega Antonio Di Pietro: «I fondi sono del ministro delle Infrastrutture, io posso indicare la collocazione dei nuovi istituti. Ma i fondi li deve destinare Di Pietro». E lo stesso Mastella ha illustrato quali e quante siano le difficoltà dell'edilizia carceraria quando, lo scorso 26 novembre, ha inaugurato l'istituto di Gela (48 celle, tutte con bagno): il carcere progettato nel '59, finanziato nel '78 con cantiere aperto nell'82, ultimato mezzo secolo dopo grazie all'impegno dei sindaci Franco Gallo e Rosario Crocetta. «Sono dieci le nuove carceri in costruzione e 28 quelle in cui ci sono lavori di ristrutturazione», riferisce il sottosegretario Luigi Manconi che cita le Finanziarie del 2001, del 2002 e del 2007 «con evidente buco nei 5 anni di governo del centrodestra». Il Dap — guidato dal direttore Ettore Ferrara e dal vicedirettore «interno» Emilio Di Somma, con la direzione detenuti affidata ancora per qualche mese a Sebastiano Ardita (magistrato) — ha fornito tempestivamente i dati sull'attuazione del nuovo regolamento del 2000 e questo, in via Arenula, viene letto come l'indice di una vera e propria rivoluzione culturale. Spiega, dunque, Manconi: «Per la prima volta il Dap fa un'autoanalisi e questo consente di immaginare una riforma dopo l'indulto perché, oggi, senza l'indulto noi saremmo a una cifra stimabile di circa 80 mila detenuti. Ovvero uno stato di totale illegalità, una situazione invivibile per quanti lavorano dentro le carceri, un inferno per i detenuti e, quindi, una situazione ad alto rischio, al limite di un possibile collasso o esplosione». Il punto di vista del governo non collima con quello del maggiore sindacato degli agenti penitenziari (Sappe) che pure riconosce a Mastella un impegno straordinario per affidare al Corpo la creazione dei nuclei di verifica esecuzione penale esterna: ovvero le pattuglie (5-6 mila agenti in tutta Italia) che a regime controlleranno i detenuti che usufruiscono delle misure alternative. Tuttavia sul lavoro fin qui svolto nelle carceri, il segretario del Sappe Donato Capece è assai critico con il governo: «Quella dell'indulto è un'occasione perduta perché il governo si era impegnato a cambiare la faccia organizzativa del carcere. Ma qui non c'è un soldo neanche per imbiancare le celle o per pagare i "Mof" (i detenuti che attuano la manutenzione ordinaria fabbricati, ndr)». E ancora, per rimodernare gli alloggi e le mense degli agenti di Bollate (Milano), il provveditore per le carceri della Lombardia, Luigi Pagano, ha stipulato una convenzione con l'Alitalia per fare issare sul tetto del-l'istituto un grande cartellone pubblicitario visibile dalla Milano-Laghi. Ma tutto questo non basta. I diritti negati In questa situazione di precarietà, denuncia l'ong Antigone, non diminuiscono gli eventi critici. Nei primi 11 mesi del 2007 ci sono stati 52 suicidi tra i detenuti (43 quelli comunicati dagli istituti penitenziari al Dap) contro i 50 del 2006 e l'altro giorno si è suicidato nei pressi della stazione di Bologna il capo degli agenti del carcere di Modena. Nelle celle i tentativi di suicidio sono stati 116 e gli atti di autolesionismo 3.413. Se il Dap di Ferrara ha posto particolare attenzione ai «nuovi giunti» (la circolare sul trattamento dei nuovi ingressi è della scorsa estate), un carcere in cui il detenuto rimane mediamente pochi giorni ha bisogno di figure terze di controllo. Per Patrizio Gonnella («Antigone ») il Parlamento ora deve fare un altro sforzo per approvare due ddl: quello che istituisce il reato di tortura (testo già passato alla Camera e modificato in commissione al Senato) e quello del garante nazionale dei detenuti (approvato a Montecitorio). Dino Martirano 18 dicembre 2007 http://www.corriere.it/cronache/07_dicembr...c53b_print.html |
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