IPB

Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )

Registrati per comunicare con gli altri e per accedere a tutte le altre funzionalità del sito!
Per qualsiasi info scrivi a staff [AT] ferraraforum [PUNTO] it.


NOTA Il forum è offline ormai da parecchi anni, rimane online solo per archivio. Per informazioni contattare guidopotena@gmail.com

 
Reply to this topicStart new topic
> Short Bus, qualcuno l ha visto?
nico.fe
messaggio 3 Dec 2006 - 11:07
Messaggio #1


Super Member
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 5347
Iscritto il: 17 September 2006
Età: 39
Utente Nr.: 1255



Se non proprio porno, il film è un collage di scene omo, etero, sadomaso: diretto e senza allusioni. La città dove tutto questo accade è, naturalmente, New York.

Shortbus, che dà il titolo al film, è un club , gestito dal transessuale James Bond, che si occupa di soddisfare i bisogni dei suoi ospiti, siano questi sessuali, psicologici, intellettuali o di qualsiasi altro genere. Perché a 'Shortbus' si parla anche di politica. Il nome - autobus corto - si ispira ai pulmini destinati ai disabili, e ai soggetti disturbati mentalmente.

A Shortbus si incontrano una sessuologa, specializzata in terapia di coppia, che dà consigli agli altri ma nella vita non ha mai raggiunto l’orgasmo, una coppia di gay in crisi e una prostituta che ha un grosso problema di omonimia imbarazzante: si fa chiamare Severine ma il suo vero nome è Jennifer Aniston.

Qualcuno ha avuto il piacere di vedere questo film?? mi piacrebbe sapere che ne pensa...... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
Go to the top of the page
+Quote Post
Skafranz
messaggio 28 Mar 2007 - 11:45
Messaggio #2


Crudele Samoano
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 3056
Iscritto il: 2 May 2005
Età: 42
Da: Fe....ma va?
Utente Nr.: 90



Immagine Allegata
Immagine Allegata

L'altro ieri ho visto Shortbus...

Shortbus segue le peripezie erotiche e sentimentali di un gruppo di personaggi emblematici della New York di oggi. Sofia è una sessuologa che non ha mai avuto un orgasmo e in tanti anni di matrimonio ha sempre finto durante i rapporti con suo marito Rob. James e Jamie, una coppia di ragazzi gay, stanno cercando di allargare il loro rapporto dal punta di vista sessuale. Severin è una ragazza sola e complessata che si prostituisce nel ruolo di femmina dominatrice al servizio di improbabili clienti masochisti. Tutti convergono e si incontrano allo Shortbus, locale notturno fuori dalla legge e dalle convenzioni – dove si mescolano sesso, arte e politica, ideato e gestito dal travestito Justin Bond (che interpreta se stesso). La New York post 9/11 non è una città facile in cui vivere e questa commedia amara e spiritosa invita tutti i suoi abitanti a riconciliarsi con i piaceri della mente e della carne - per dare finalmente spazio ai movimenti del cuore.

Il film mi ha piacevolmente sorpreso....è interssante, anche se a volte un po' "crudo" nelle scene di sesso mostrate....ma un finale "coinvolgente" e una regia che riesce a rendere scene anche molto forti in maniera non volgare penso siano due punti a favore di questo "bizzarro" film....

a mio avviso un grido di disperazione di protagonisti insoddisfatti ognuno dei quali alla ricerca di qualcosa....la felicità si può raggiungere alla fine? come un orgasmo? o è un asintoto?

di seguito posto due recensioni, contrastanti, tratte dal sito gli spietati punto it e qualche info tecnica...
buona giornata!

Oscena Manhattan

Un provocatore vero John Cameron Mitchell: mostra gli organi genitali, maschili e femminili, per intere inquadrature! gira scene di sesso in ogni posizione! ci infila anche la svolta drammatica! e ora che ci penso, mio dio, c’è anche l’orgia! E’ una lettura possibile del film, la cui visione sarà appagante per chi non ha le palle (ops) per noleggiare un video porno – ripiegando così sull’occhiatina fugace – o per una platea, scientificamente individuabile, che gradisce passare il limite e spingersi oltre per il solo, impagabile gusto di autoimporsi il VM18. Agli altri è permesso portare il cuscino: l’ex attore, già regista di Hedwig and the Angry Inch, maneggia un pugno di personaggi nella polpa della Grande Mela, schiavi di tormenti sessuali ad alto grado metafora (il malessere interiore di ognuno – vivere in America oggi – frana sul guscio del corpo), vestiti per tutte le stagioni della vita (l’ex sindaco invecchia nel postribolo), equamente distribuiti per genere (uomo, donna, etero, omo). Woody Allen si masturba a Manhattan? Malgrado la psicanalisi, è solo un orgasmo simulato. Un plot al limite dell’inserzione (fittasi coppia gay per cosa a tre, piacere + emancipazione offresi, se stessi cercansi), è condannato da volgari rovesciamenti (la sessuologa che non raggiunge l’orgasmo), sec/greti universali a danno della vescica (Il vouyerismo è sempre partecipazione), perfino una sbrindellata eco d’attualità (sì, proprio l’11/09). Occhio: non è meno pretestuosa la frustata drammatica, che travolge nella seconda parte i protagonisti – un vibratore ovale, riposto dove potete immaginare, svela il dilemma dell’animo femminile -, dato che tutto si scioglie nel girotondo felliniano, vigliacca chiusura corale che non acquista fascino se si spogliano gli interpreti o se accompagnata dalla voce arcobaleno di una colorata drag queen. Shortbus è un esercizio di ordinata trasgressione che lancia il sesso e nasconde la mano; in debito con illustri e/o luridi colleghi (la pretestuosità di Larry Clark, l’impudenza della Breillat priva della sua onestà cervellotica), l’opera ammazza inoltre ogni vago sintomo di trovata (la Manhattan plastificata) gonfiandolo di pretese universali. Una stravaganza pittoresca, verrebbe da dire, se questa presunta “diversità” non fosse soltanto roboante vanagloria.
La provocazione invade anche il sito ufficiale

Emanuele Di Nicola
pubbl. 24-11-2006

(Dis)Connessioni

Un paesaggio di plastilina apre la scena: un materiale duttile, come gli animi delle persone; malleabile, come le situazioni che si evolvono; colorato, come si vorrebbe che fosse la vita. Shortbus viene spacciato per una commedia ma è un film di rara drammaticità. Disperato e devastato come i suoi protagonisti, l’ultimo lavoro di Mitchell è una finestra (non a caso la telecamera sembra essere calamitata dagli infissi mentre vira repentinamente sopra una New York multicolore) sulla crudeltà dei sentimenti, sulla necessità di placare i vuoti lasciati dall’amore talvolta lacunoso talvolta talmente forte da mettere a disagio. Il punto della questione non sta tanto nella messa in scena di rapporti sessuali, orge, masturbazioni e compagnia cantando, quanto nel soffermarsi a guardare all’interno di sguardi spenti, tristi, malinconicamente innamorati di personaggi che appaiono e scompaiono dalla scena incastrandosi in mosaici esistenziali. Classico gioco delle storie che si intrecciano condito però da un sottile senso di smarrimento (la psicologa che si aggira per lo Shortbus come un’Alice nel Paese delle Meraviglie alle prese con il mistero dell’orgasmo, il bagnino ex-marchettaro che affida ad una cinepresa il racconto della sua vita da consegnare all’amatissimo compagno) che sebbene non risulti pienamente convincente riesce se non altro ad inquadrare la storia in un contesto psicologico ben preciso: quello della depressione e dei diversi modi di affrontarla. Suicidio e speranza di una rinascita dunque possono correre di pari passo come elettricità nei fili della corrente (attenzione però al black-out in agguato), lacrime e consolazione possono fondersi senza suscitare insormontabili ossimori (e un armadio può diventare un efficace confessionale). Appare difficile paragonare al percorso di Mitchell la brutale tragedia di Twentynine Palms di Dumont, così come è poco accessibile ed avvicinabile la disperata storia de L’Impero dei Sensi nonostante ci possa essere qualche fragile legame fra l’opera di Nagisa Oshima e il traballante regno di passioni più o meno carnali di Shortbus. In questo locale strampalato si miscelano vicende dolorose che portano alla ribalta tematiche estremamente differenti fra loro e l’ostacolo vero del film sta nel riuscire a mettere in risalto il comune denominatore della tristezza delle storie. Mitchell scolpisce una serie di figure che pur essendo forse stereotipate riescono ad uscire dall’incubo della depressione e della solitudine attraverso una metafora piuttosto prevedibile come quella della selva (magari anche oscura) e del ritorno della/alla luce. Trionferà l’amore? Per adesso ci accontentiamo del sesso.

Priscilla Caporro
pubbl. 28-11-2006

REGIA:
John Cameron MITCHELL
PRODUZIONE: U.S.A. - 2006 - Drammatico

DURATA: 102'

INTERPRETI:
Raphael Barker, Lindsay Beamish, Justin Bond, Jay Brannan, Paul Dawson, PJ DeBoy, Peter Stickles, Lee Sook-Yin

SCENEGGIATURA: John Cameron Mitchell

FOTOGRAFIA: Frank G. DeMarco

SCENOGRAFIA: Jody Asnes

MONTAGGIO: Brian A. Kates

COSTUMI: Kurt Swanson, Bart Mueller

MUSICHE: Yo La Tengo con la consulenza di Michael Hill


PS non è adatto ad un pubblico omofobico! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/serio.gif)
Go to the top of the page
+Quote Post
Jolly_roger
messaggio 28 Mar 2007 - 14:20
Messaggio #3


Tanta Roba
Gruppo icone

Gruppo: Moderatore
Messaggi: 20711
Iscritto il: 23 June 2005
Da: Atollo di Onotoa
Utente Nr.: 185



E' già uscito al cinema..????
Go to the top of the page
+Quote Post
Skafranz
messaggio 28 Mar 2007 - 15:22
Messaggio #4


Crudele Samoano
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 3056
Iscritto il: 2 May 2005
Età: 42
Da: Fe....ma va?
Utente Nr.: 90



dato che l'ho affittato in dvd penso proprio di si...
Go to the top of the page
+Quote Post
Jolly_roger
messaggio 28 Mar 2007 - 16:05
Messaggio #5


Tanta Roba
Gruppo icone

Gruppo: Moderatore
Messaggi: 20711
Iscritto il: 23 June 2005
Da: Atollo di Onotoa
Utente Nr.: 185



Non vorrei dire una cazzata, ma non è uscito solo in dvd..???? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/00000018.gif)
Go to the top of the page
+Quote Post
Skafranz
messaggio 28 Mar 2007 - 16:33
Messaggio #6


Crudele Samoano
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 3056
Iscritto il: 2 May 2005
Età: 42
Da: Fe....ma va?
Utente Nr.: 90



può essere benissimo...aspetta che controllo....ecco...

Arriva nei cinema il 24 novembre, distribuito dalla Bim in 60 copie (dovevano essere 100 ma molti gestori si sono rifiutati di mandarlo in sala) e vietato ai minori di 18 anni, l'ironico-erotico Shortbus di John Cameron Mitchell.

ti metto anche questa citazione...che mi pare sia più o meno in linea con quanto ho capito io del film..

Autore: Alberto Crespi - Testata: l'Unità
(...) Il film è estremo ma anche malinconico, perché i personaggi sono sommersi dalla solitudine e covano, tutti, uno struggente sogno di «normalità». Ed è anche fragorosamente divertente, soprattutto nel finale felliniano che sembra una parodia gay di Otto e mezzo. Da vedere, purché avvertiti e consapevoli.
Go to the top of the page
+Quote Post
nico.fe
messaggio 28 Mar 2007 - 20:13
Messaggio #7


Super Member
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 5347
Iscritto il: 17 September 2006
Età: 39
Utente Nr.: 1255



HAI ESORDITO COME MODERATORE DELLA SEZIONE CINEMA NON ACCORGENDOTI KE IL SOTTOSCRITTO HA APERTO UN TOPIC SU QUESTO FILM QUANDO APPUNTO E' USCITO NELLE SALE...

VOTO 4 (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
Go to the top of the page
+Quote Post
Skafranz
messaggio 29 Mar 2007 - 02:39
Messaggio #8


Crudele Samoano
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 3056
Iscritto il: 2 May 2005
Età: 42
Da: Fe....ma va?
Utente Nr.: 90



chiedo venia.....
ma dato che è una discussione alla pagina 6...e quando ho cercato l'ho scritto attaccato non l'avevo proprio visto... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/evero.gif)

comunque cosa ne penso io più o meno l'ho scritto...così rispondo al tuo topic...

e tu cosa ne pensi??
Go to the top of the page
+Quote Post
Jolly_roger
messaggio 29 Mar 2007 - 08:23
Messaggio #9


Tanta Roba
Gruppo icone

Gruppo: Moderatore
Messaggi: 20711
Iscritto il: 23 June 2005
Da: Atollo di Onotoa
Utente Nr.: 185



Ti consiglio di unire i topic allora.... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
Go to the top of the page
+Quote Post
giovabo
messaggio 29 Mar 2007 - 11:49
Messaggio #10


Puvrìn
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 1
Iscritto il: 29 March 2007
Età: 42
Da: bologna
Utente Nr.: 2307



bella franz...l'ho visto anch'io, è valido, anche se c'è un triangolo di troppo

Messaggio modificato da Skafranz il 29 Mar 2007 - 15:46
Motivo della modifica: ho cancellato tutta la citazione per alleggerire...
Go to the top of the page
+Quote Post
Skafranz
messaggio 29 Mar 2007 - 15:47
Messaggio #11


Crudele Samoano
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 3056
Iscritto il: 2 May 2005
Età: 42
Da: Fe....ma va?
Utente Nr.: 90



si è vero....
e anche uno "yoga" di troppo!
Go to the top of the page
+Quote Post
nico.fe
messaggio 29 Mar 2007 - 22:12
Messaggio #12


Super Member
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 5347
Iscritto il: 17 September 2006
Età: 39
Utente Nr.: 1255



ovviamente scherzavo!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/b-rabbit.gif)
(e cmq nemmeno unirlo...piuttosto cancellalo... tanto quando aprii il mio nessuno nemmeno lo aveva visto e quindi nessuno rispose)!!

ti dirò che sono uno dei pochi 20enni che ha visto il film al cinema....e forse un po per il mio essere "immaturo" ammetto ke un po mi ha scioccato.... certe cose nn pensavo che la mente umana potesse arrivare a pensarle.....
(parlo dei gesti a 3....) ... xo credo ke se uno ha visto il film e ne è riuscito a cogliere il lato serio.... gli sia rimasto impresso altro piuttosto ke i gesti erotici e le varie situazioni XXX......

alla fine il suo messaggio provocatorio e spudorato lo lancia davvero bene!! nel insieme il tutto cmq mi è piaciuto dai.....!!

Messaggio modificato da nico.fe il 29 Mar 2007 - 22:12
Go to the top of the page
+Quote Post
Skafranz
messaggio 30 Mar 2007 - 10:50
Messaggio #13


Crudele Samoano
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 3056
Iscritto il: 2 May 2005
Età: 42
Da: Fe....ma va?
Utente Nr.: 90



si sono d'accordo!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/b-rabbit.gif)

bisogna superare l'impatto iniziale delle scene che sono più esplicite....
ma poi il messaggio arriva.

E comunque è girato molto bene, infatti per quanto esplicito, non è mai volgare o davvero troppo fastidioso....

Farei un parallelo con "C'era una volta in america": la scena in cui lei riconosce chi l'ha violentata mettendoli in fila e guardandogli "i gioielli" è di per se una scena molto forte; ma la magia di sergio leone riesce a renderla non volgare...quasi poetica....
Allo stesso modo shortbus riesce ad essere insieme ironico, poetico e introspettivo.....

poi il finale per me è un grandissimo grido di speranza!
Go to the top of the page
+Quote Post

Reply to this topicStart new topic
2 utenti stanno leggendo questa discussione (2 visitatori e 0 utenti anonimi)
0 utenti:

 

Modalità di visualizzazione: Normale · Passa a: Lineare · Passa a: Outline




Versione Lo-Fi Oggi è il: 29 Apr 2024 - 14:46


Page top
Contattaci a staff@ferraraforum.it - visitatori dal 25 Marzo 2005 ( oggi)