[album] Marco Passarani, sullen look Opzioni

[Boris]

abbastanza figo come disco... appena "comperato" e gira bene al primo ascolto

Messaggio modificato da Boris il 6 Jul 2005 - 11:29

[Rimo]

abbastanza figo come disco... appena "comperato" e gira bene al primo ascolto

Grazie boris...

ma che genere è scusa?!

[Boris]

Marco Passarani – Sullen Look (Peacefrog, 2005)
di Matteo Quinzi
Torna il golden-boy della scena elettronica romana con un disco ed un suono destinato a far parlare di sé. Attivo fin dai primi anni ‘90, è stato il fondatore della distribuzione Final Frontier, delle etichette Nature (Mat 101, Raiders Of The Lost Arp, Monomorph), Pigna (Francisco) e Submerge; infine come musicista ha pubblicato i suoi lavori con alcune delle labels principe della dance-electronica a livello mondiale come la Generator, la Hymen e la Skam, per poi approdare alla Peacefrog (Matthew Herbert, Jello, Nouvelle Vague).

Anticipato dal singolo I House You (qui inserita come ghost track), che ha fatto agitare nell’inverno appena trascorso migliaia di fondoschiena sui dancefloor più esclusivi e coraggiosi, Sullen Look si presenta come un mostro electro dotato però di molteplici tentacoli capaci di stringersi intorno all’ascoltatore (o al dj, al clubber…) senza possibilità di salvezza.

Tentacoli composti dalle melodie malinconico-psichedeliche di casa Boards of Canada ( le iniziali Earth’s Heart e Red Panda Sunrise) di giochi ritmici che rimandano direttamente ai bagliori della migliore house made in Detroit e Chicago (Twisted Romance), di fruibilità e appeal proprie delle divinità elettropop anni ’80 come Kraftwerk e New Order (C-B-S Master Theme), dell’ironia un po’ sbracata tipica della italodisco, divenuta il vero fenomeno revival della stagione dance in terra d’Albione (Claiming My Tears Back), e ovviamente di quei suoni cupi, pieni e ossessivi della scena techno berlinese di primi ’90 (In My World ). Scena della quale, non ci stancheremo mai di ribadirlo, per chi non lo sapesse, o se lo fosse dimenticato, Roma è stata una valida alternativa e fedele compagna di viaggio della capitale tedesca.
Ma il vero tratto distintivo del nuovo lavoro di Passarani, il jolly che lo pone un gradino al di sopra di tutti gli altri dischi della nuova ondata electro-new wave (Swayzak, Death in Vegas, Moby, Daft Punk, Two Lone Swordsmen, etc…) è stato il suo saper amalgamare e bilanciare gli ingredienti, con gusto e precisione certosina nella costruzione delle ritmiche ed in particolare delle melodie (alcune assolutamente brethtaking per essere delle comuni tracce dance) rendendo ogni brano della raccolta originale e vibrante, e non una banale operazione di modernariato o restyling musicale.

Sullen Look è un album talmente trasversale, caleidoscopico e di forte impatto da essere perfetto per il dancefloor, per le sfilate (i giovani stilisti sono avvertiti), per viaggi notturni ad alta velocità, per incontri notturni di velocità (e impatto) ancora più elevati; ma anche per passaggi radiofonici in piena giornata feriale. Tutto merito di Criticize (cover di un pezzo di Alexander O’Neal) con il featuring vocale di Erlend Oye, la metà occhialuta dei Kings Of Convenience, ribattezzato per l’occasione Orlando Occhio, e divenuto, dopo il successo del suo album solista Unrest del 2002 (e il successivo Dj Kicks su K7!), il crooner ufficiale della scena dance-electro del nuovo millennio (ulteriore conferma la recentissima collaborazione nel disco di Kaos dei Terranova). Un brano fatto di elettropop e acidhouse che si fondono perfettamente e dove il sogno di ballare ed innamorarsi allo stesso tempo si può dire finalmente compiuto.

Sullen Look è un disco che riuscirà ad impossessarsi delle vostre gambe, a stringervi la gola, ad aprire le vostre menti ed a riempirvi d’amore il cuore. Un disco totale. Da affiancare agli altri due classici dell’elettronica nostrana Sounds Never Seen (Rephlex, 2003) di Lory D e Jolly Bar 2000 dei Jolly Music (Nature, 2000). Un piccolo- grande compendio di educazione sentimentale e di tecniche motorie per giovani amanti (dei suoni sintetici). Ammaliante ed intenso come lo sguardo della protagonista di In The Mood For Love di Wong Kar Wai.

(8.0/10)

[Rimo]

Grazie boris...sempre troppo preciso! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif)

:eek: :eek: :eek:

[Rimo]

Ho sentito qualche pezzo....

- se lo ascolto in macchina...in preda ad una irrefrenabile voglia di suicidarmi, sterzo tutto e la faccio finita.
- se lo ascolto in casa....una finestra aperta potrebbe portarmi ad un volo di 5 piani
- se lo ascolto da ubriaco....piego li per li, senza se e senza ma

Grazi per il consiglio Boris!!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif)

Essendo estraneo all'uso...quanti acidi devi farti per starci dentro?!?!? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)

[Boris]

Vedo che apprezzi la mia musica!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_cry2.gif)

[Rimo]

Vedo che apprezzi la mia musica!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_cry2.gif)

no boris!!!nn piangere!!!

sei venuto cosi bene nell'avatar che avrai senz'altro altri motivi per sorridere!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif)