[triennale] Scienze Dell'educazione |
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7 Mar 2006 - 14:01
Messaggio
#1
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Barbagian Gruppo: Utente Messaggi: 32 Iscritto il: 15 February 2006 Età: 43 Da: Ferrara Utente Nr.: 589 |
Salve raggassuole e ragassuoli!
Io sono al primo anno di SDE a FE(come si suole abbreviarla in gergo ... ke pigri!) e dato che ancora non c'era, ho aperto questo topic per conoscere un pò di confratelli e consorelle che condividono sta sfiga! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) Oltre alla comodità di chiedere informazioni tipo passaggio appunti, esami , gruppi di studio bla bla bla (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_wink.gif) (gruppi di bevute durante lo studio!) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) Quindi da brava malandrina quale sono (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif) dò subito il buon esempio!!! A chi dovessero servire ho schedature e ottimi schemi per l'esame di pedagogia generale e psicologia generale 1(non di tutti i testi, però possono sempre tornar utili! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif) ) Volendo mi servirebbero appunti o qualsiasi cosa per l'esame di storia dell'arte moderna!:) HELP ME! Ciauz bella gente!!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/00000002.gif) Messaggio modificato da Franz il 25 Aug 2007 - 14:02 |
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31 May 2006 - 10:39
Messaggio
#2
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Ciocapiàt Gruppo: Utente Messaggi: 408 Iscritto il: 3 March 2006 Età: 40 Utente Nr.: 622 |
inserisco questa notizia dato che ci interessa da vicino
UNIVERSITA': BOOM LEZIONI ON LINE, IN DUE ATENEI SU TRE ROMA - Piace molto agli studenti (90,2%), molto meno ai docenti (21,1%), e' presente in due universita' su tre, con un aumento esponenziale a partire dal 2002, ed e' destinato a diventare un ''attributo immancabile dell'intera offerta formativa dell' istruzione superiore''. E' l'e-learning, ovvero l'utilizzo degli strumenti dell'Information and Communication Technology, primo tra tutti internet, nel mondo dell'istruzione. Un tema al quale la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane) ha dedicato una ricerca con il confronto tra Italia Finlandia e Francia, presentata oggi a Roma. Dalla ricerca emerge lo sviluppo dell'e-learning nel nostro paese, frenato pero' dalla mancanza (strutturale) di fondi e dalla diffidenza del corpo docente. Problemi di finanziamenti che segnano la differenza con gli altri due paesi europei, anche se bisogna tenere presente che da sola La Sapienza di Roma ha un numero di iscritti di poco inferiore a tutti gli studenti delle 21 universita' finlandesi. ''Fra i 3 paesi a confronto - spiega comunque la ricerca - appare evidente una differente sensibilita' politica delle istituzioni governative nei confronti delle politiche di finanziamento dell'e-learning in ambito universitario. Infatti, in Francia e Finlandia, il sistema di istruzione terziaria beneficia di stanziamenti pubblici espressamente destinati alla promozione dell'e-learning nelle universita', contrariamente a quanto avviene in Italia dove il ministero dell'Istruzione non ha finora previsto dei fondi da destinare agli atenei per questo specifico scopo''. - PRESENTE IN DUE UNIVERSITA' SU TRE: Il 64% degli atenei italiani interpellati dall'indagine ha affermato di avere una politica per l'e-learning (contro il 36%) ''presupposto fondamentale per sviluppare un approccio in materia condotto a livello unitario e non piu' relegato alle singole esperienze intra-ateneo''. Il che porta ''verso un coordinamento generale volto alla razionalizzazione delle attivita' degli atenei''. - UNA RAPIDA DIFFUSIONE: Si e' avuto un ''rapido diffondersi, negli ultimi anni, delle esperienze di coordinamento delle attivita' e-learning segnalando un forte incremento della presa di coscienza del mondo universitario nei confronti delle nuove opportunita' di sviluppo della didattica che, con varie modalita', ricorre al supporto delle ICT. Questa tendenza, che solo a partire dagli anni 2000 ha preso forma in modo consistente, presenta una netta accelerazione tra gli anni 2002 e 2004, durante i quali il numero di universita' che hanno inaugurato l'avvio di una politica di ateneo per l'e-learning si e' accresciuto quasi del 100%. La ricerca ricorda che proprio in quegli anni ha preso vita il Progetto CampusOne promosso dalla CRUI che ha rappresentato un ''momento di grande innovazione per il sistema universitario, incentivando le universita' verso un cammino di modernizzazione''. - LE DIFFERENZE SUL TERRITORIO: E' una Italia a due velocita' quella che emerge dalla ricerca, con una prevalenza di atenei piu' dinamici sotto il profilo dell'e-learning nel Nord (con il Nord Est al 84,6% e il Nord Ovest al 72,7%) mentre appaiono piu' attardate su questo fronte le universita' del Centro (50%) e del Sud (52,9%) in cui, in ogni caso, almeno la meta' delle varie realta' universitarie risulta essersi attivata per la costituzione di una politica di ateneo in tema di didattica on line. - GLI OBIETTIVI: Soltanto in parte l'e-learning viene considerato come ''formazione totalmente a distanza'', mentre appare in realta' ''prevalentemente orientato al miglioramento dell'accessibilita' e all'arricchimento qualitativo e della didattica tradizionale''. Al primo posto degli obiettivi (91,8%) la flessibilita', seguita dalla qualita' (83,7%) e solo al terzo posto (75,5%) e' la ''possibilita' di rivolgersi a studenti lavoratori, tipicamente il target piu' congeniale per un|offerta formativa non erogata in presenza''. - GLI OSTACOLI: Anche considerati i ''costi non indifferenti'', uno dei problemi dell'e-learning e' quello della inadeguatezza della risorse finanziarie, che incide per il 47,2% del campione, anche se al primo posto degli ostacoli e' l'accettazione culturale, che interessa il 66,7%. Una diffidenza che si aggiunge anche alle ''perplessita' suscitate in modo specifico dall'incontro tra tecnologie e didattica''. - I RISCHI: Indagando sui timori che piu' frequentemente preoccupano la parte scettica del personale accademico, emerge in particolare una lettura critica concentrata sui rischi di un potenziale ribaltamento di ruoli tra pedagogia e tecnologia. Secondo la ricerca, la tecnologia ''che andrebbe correttamente concepita a servizio della prima, rischia, negli scenari dipinti dai piu' diffidenti, di sopravanzare con i propri imperativi le teorie dell'apprendimento che si vedrebbero pericolosamente collocate in posizione subalterna con conseguenti ricadute di impoverimento qualitativo dell'offerta formativa''. © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 31/05/2006 11:16 |
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