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> [letteratura] è Una Vita Che Ti Aspetto - Fabio Volo
monica b.
messaggio 31 Mar 2009 - 16:41
Messaggio #1


Puvrìn
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Gruppo: Utente
Messaggi: 12
Iscritto il: 15 March 2009
Utente Nr.: 5086



Era comunque meglio immaginare un rapporto perfetto e futuro con una donna che non c'era piuttosto che cercare di costruire delle intimità e dei legami reali con quelle esistenti.
Avere tante relazioni mi consentiva di non mettere mai in gioco la mia intimità. Di dare quella parte di me che mi faceva poi avere paura. Perchè mi sembrava di perderla e di diventare più vulnerabile.
Meglio quindi stare in superficie
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Redfires
messaggio 5 Apr 2009 - 12:52
Messaggio #2


Super Member
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Gruppo: Utente
Messaggi: 4335
Iscritto il: 24 September 2007
Età: 47
Da: Bondeno
Utente Nr.: 2855



Il libro ricalca il Fabio Volo pensiero di staccarsi dagli automatismi dell'esistenza verso la naturalezza della vita, così come nel film la febbre si ribella a quello stato di cose, in questo libro si ribella alle scelte conformiste, alle scelte che gli altri hanno deciso per lui, con la sua complicità si intende.
Insomma se non l'avete capito Volo è un rivoluzionario, almeno in teoria. Ma lasciamolo lì e parliamo del libro.
Se sei un trentenne, single, che vive in un bilocale e aspetta il fine settimana per riprendersi ciò che è suo, entrare in empatia con il protagonista non è difficile.
A 15 anni entri in crisi perchè non sai chi sei, a 25 anni entri in crisi perchè non sai cosa fare e dove andare, a 35 anni entri in crisi perchè a furia di avere dei dubbi ti sei dato delle soluzioni spinte dalla paura più che dalla consapevolezza di quello che avevi bisogno.
La filosofia del libro, il messaggio è alla fine, il protagonista ti prende per mano e ti fa assistere al travaglio che lo porta al risultato finale. Mi ci sono rivisto in molte paure, mi sono commosso quando parla del rapporto con i suoi, mi sono spanzato dalle risate quando parla delle sue donne, mi ha fatto pensare quando ha preso certe decisioni coraggiose.
Non aspettatevi un saggio della letteratura, il pensiero come la scrittura è semplice e scorrevole, sarà un susseguirsi di l'avevo detto, l'avevo pensato, ecchecazz però in fondo in fondo non sarebbe male.
Devo dire che verso la fine mi stava deludendo, però poi si spara un monologo pensiero che non rende inutile il travaglio passato, una volta riempito il vuoto fra vita - esistenza tutto dovrebbe andare bene ma non in modo ottimista in modo consapevole.

Voto: 7,5 (IMG:style_emoticons/default/00000002.gif)

Messaggio modificato da Redfires il 6 Apr 2009 - 21:25
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