IPB

Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )

Registrati per comunicare con gli altri e per accedere a tutte le altre funzionalità del sito!
Per qualsiasi info scrivi a staff [AT] ferraraforum [PUNTO] it.


NOTA Il forum è offline ormai da parecchi anni, rimane online solo per archivio. Per informazioni contattare guidopotena@gmail.com

> Questione Via Del Salice, Rifiuti, Asilo Nido, ecc.
Brasil
messaggio 24 Mar 2009 - 10:46
Messaggio #1


Pòch ad bòn
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 704
Iscritto il: 15 March 2007
Età: 44
Da: Ferrara
Utente Nr.: 2244



LINK: Ferrara Blogolandia: Asilo Via Del Salice

Siete abitanti della Zona Est di Ferrara? Quella di Via Del Melo e del nuovissimo agglomerato urbano dove c'è anche il supermercato Cadoro? Leggete qui:

CITAZIONE
L’asilo è bellissimo. Ma per ora non aprirà. E i 120 bambini iscritti resteranno a casa. Era tutto pronto in via del Salice, dove a febbraio si sarebbe dovuta inaugurare una scuola per l’infanzia attesa da anni, pensata per dare risposte al bisogno di tante famiglie e realizzata mettendo a frutto l’esperienza maturata dal Comune dopo decenni di gestione: spazi ampi e luminosi, pavimenti morbidi, soffitti fonoassorbenti, ambienti climatizzati e accoglienti, assenza di barriere, elementi di arredo perfettamente calibrati sulle esigenze dei piccoli ospiti.
Cosa è successo? A gennaio, alla vigilia dell’inaugurazione, fra i tecnici del Comune e quelli dell’Asl si è aperta una pesante controversia. Oggetto del contendere sono i dati raccolti in anni di analisi e monitoraggi ambientali. Secondo i tecnici comunali le indagini comprovano che la terra che si calpesta e l’aria che si respira in via del Salice non hanno nulla di diverso rispetto a quelle di tante altre zone di Ferrara. I valori degli agenti inquinanti sono al di sotto dei valori di legge. La falda - quella sì – risulta inquinata. Molto inquinata. Ma a venti metri sotto la superficie. Risalendo, le tracce di cvm, benzene e altre sostanze tossiche si riducono drasticamente, fino a scomparire del tutto o a rientrare comunque entro parametri considerati tollerabili dalle vigenti normative. Tutta l’area sottostante via del Salice e le strade attigue, da via del Melo a via Caretti, è infatti protetta da una sorta di “tappo” di argilla, la cui caratteristica di impermeabilità isola gli inquinanti e li confina nel sottosuolo, impedendo che le esalazioni tossiche risalgano in superficie.
Queste considerazioni, svolte dagli esperti del servizio Ambiente del Comune, non sono mai state poste in discussione dalle autorità sanitarie, tant’è che Arpa regionale e Asl di Ferrara hanno sottoscritto tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’asilo.
Il 9 gennaio però i tecnici dell’Asl devono probabilmente aver cambiato idea, perché in una lettera indirizzata alla Regione ravvisano rischi per la salute e segnalano che le condizioni ambientali sono incompatibili con la presenza dei bambini nell’asilo.
La decisione del Comune di sospendere l’apertura della scuola di infanzia arriva di conseguenza. Però sorgono alcuni interrogativi. Perché si è attesa la vigilia dell’inaugurazione per segnalare il presunto pericolo? Le indagini in zona sono iniziate già nel 2002 da parte dei costruttori e dal 2004 per iniziativa pubblica…
E poi: se un rischio sussistesse, questo non sarebbe certo circoscrivibile all’area della scuola: nel quartiere abitano oltre duemila persone e fra loro molti bimbi… Ma l’Asl si concentra solo sull’asilo.
Si spiega, al riguardo, in una lettera successiva del dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria: per i bambini non va considerata la concentrazione degli inquinanti riscontrati, è sufficiente la loro presenza per determinare il rischio e quindi l’incompatibilità. L’applicazione di un simile criterio però potrebbe avere effetti deflagranti: cosa si dovrebbe fare allora in tutti gli altri luoghi (scuole, biblioteche, bar, parchi gioco, semplici abitazioni…) frequentati da bambini in cui siano presenti tracce (sia pure al di sotto dei limiti consentiti) di sostanze tossiche? Il benzene, per esempio, ha effetti cancerogeni e si respira ovunque circolino automobili o in qualunque posto venga accesa una sigaretta, una candela profumata, scaldata una pastiglia di insetticida. Però, per determinare il reale pericolo, si valutano le percentuali, curando che risultino inferiori a quella che la legge, sulla base delle conoscenze scientifiche, ritiene la soglia di rischio. Ma se invece, come asserisce l’Asl, il problema non va stimato in base alla concentrazione bensì alla semplice presenza? E’ evidente che le città diventerebbero quasi tutte off-limits, vietate ai minori.
La razionalità induce a ritenere che il principio di precauzione (“non si sa mai”) valga in assenza di elementi di conoscenza. Ma quando si dispone delle informazioni e delle competenze per valutarle, non ci si può sottrarre alla responsabilità di esprimersi in maniera precisa e incontrovertibile, sulla base delle cognizioni scientifiche: esiste un rischio per la salute o, viceversa, non esiste alcun rischio per la salute.
La questione deve trovare al più presto una risposta chiara e rassicurante per tutti. Le famiglie dei bimbi iscritti all’asilo di via Salice, i residenti “del quadrante est”, i ferraresi hanno diritto di sapere con precisione come stanno le cose. Fallito un primo tentativo di composizione della controversia (tentato attraverso l’istituzione di una commissione tecnica regionale), il Comune ha autonomamente deciso di svolgere nuove indagini e di rivolgersi all’Istituto superiore della Sanità per avere un’ulteriore autorevolissima interpretazione di tutti i dati. A quel vincolante parere sarà legata la decisione finale sull’asilo.

IL PROBLEMA NASCE DALLE VECCHIE DISCARICHE
Per comprendere la situazione di via del Salice e dell’area limitrofa bisogna fare un salto all’indietro nel tempo di quasi cinquant’anni. All’epoca era attiva una fornace (in quella che oggi è l’omonima via) che estraeva argilla per le proprie lavorazioni. Quando la fornace chiuse, complice la blanda legislazione di tutela in vigore allora e l’assenza di coscienza ambientale le cave del terreno, come avveniva di norma ovunque, furono progressivamente riempite di rifiuti di ogni tipo.
Nel corso dei decenni le sostanze si sono degradate e sono progressivamente penetrate nel terreno, sino a raggiungere e inquinare la falda che attualmente, a venti metri sotto la superficie, presenta spaventose concentrazioni di cvm.
A partire dai primi anni Settanta, ignari o incuranti dell’esistenza delle due vecchie discariche, in tutta la zona in cui ora sorgono le abitazioni di via Frutteti e via del Melo si è iniziato a costruire.
Ma è stato solo nel 2002, quando fu avviata l’edificazione di via Caretti, che si è scoperto l’inquinamento. Le indagini, affidate prima ai privati e successivamente svolte dal servizio Ambiente del Comune, attraverso centinaia di analisi hanno fornito un quadro complessivo della situazione, dimostrando che l’inquinamento è rimasto confinato in falda per la presenza di uno strato di argilla spesso otto metri che ha isolato il focolaio.
All’epoca della progettazione dell’asilo, che risale al 2005, si riteneva peraltro che l’area di via del Salice, piuttosto distante dal sedime della fornace, fosse fatta salva dall’inquinamento. Con il tempo si è invece scoperto che le sostanze tossiche presenti in falda, contrariamente alle previsioni, si erano negli anni spostate in profondità anche verso quella zona. Però centinaia di campioni raccolti (di terreno, di aria, di microrganismi) e le analisi sulla vegetazione e gli organismi viventi secondo la stima dei tecnici ambientali del Comune hanno comprovato che – a livello superficiale di ciò che tocchiamo e respiriamo – non c’è inquinamento e quindi non sussiste pericolo.
A questo punto, valutata l’assenza di rischio, si è deciso di procedere con l’edificazione dell’asilo, la cui apertura resta vincolata al parere delle autorità sanitarie. In ogni caso il Comune continuerà a svolgere ora e in futuro costanti monitoraggi e già sta valutando con la Regione le condizioni per realizzare un piano di complessiva bonifica ambientale di tutta l’area interessata.

INDAGINI AMBIENTALI SVOLTE NEL QUADRANTE EST
Analisi effettuate prima del 2004 a cura di imprenditori privati, su indicazione del Comune e di ARPA:
· 20 sondaggi del terreno
· 13 piezometri per le acque di falda
· Oltre 70 campioni di terreno analizzati
· Oltre 20 campioni d’acqua analizzati

Analisi effettuate dopo il 2004 direttamente dal Comune:
· 25 soil gas survey e relative analisi dei gas interstiziali del suolo
· 12 prelievi mediante Geoprobe in falda superficiale
· 12 prelievi mediante Geoprobe in falda intermedia
· Oltre 50 campioni d’acqua analizzati

…e in collaborazione con la Regione:
· 19 punti di Soil Gas Survey (per un totale di 44 complessivi) e relative analisi sui gas interstiziali del suolo
· 12 prelievi Geoprobe in falda superficiale
· 12 prelievi Geoprobe in falda intermedia
· Oltre 1500 metri di profili di resistività e caricabilità acquisiti per tomografia elettrica
· Decine di campionature di organismi viventi (pedofauna, invertebrati, artropodi) su 4 diversi siti dell’area indicatori per il biomonitoraggio
· Oltre 20 tra sondaggi stratigrafici e penetrometrie
· 7 ulteriori piezometri in falda intermedia e profonda
· Oltre 50 campioni d’acqua analizzati
· 17 campioni prelevati per analisi isotopiche
· 11 punti di campionamento dell’aria (ambiente all’interno di abitazioni private)
· Diverse campagne piezometrichei: attualmente è disponibile una rete di 4 piezometri in falda superficiale (fino a 8 metri di profondità) e una rete di 6 piezometri in falda intermedia (da 13 a 26 metri circa) oltre a 1 piezometro che capta l’acquifero più profondo da 34 a 52 metri.

INCONTRI INFORMATIVI EFFETTUATI
· Circa dieci incontri con la circoscrizione Est di cui almeno la metà con i residenti.
· Quattro assemblee pubbliche ampiamente pubblicizzate presso “Il Melo”: maggio 2005,
maggio 2006, ottobre 2008, febbraio 2009
· Quattro conferenze di servizi con Asl, Arpa, Provincia dal 2004 ad oggi
· Sedici conferenze di servizi con Asl, Arpa, Provincia e Regione prima del 2004
Go to the top of the page
+Quote Post
 
Start new topic
Risposte
bzbiz
messaggio 31 Mar 2009 - 12:14
Messaggio #2


Garantito al limone
Gruppo icone

Gruppo: Moderatore
Messaggi: 11412
Iscritto il: 1 August 2006
Età: 40
Da: SoFe (South Ferrara)
Utente Nr.: 1152



Mia madre afferma da anni che camera mia ed in particolare la scrivania siano zone terremotate.

Devo preoccuparmi?
Go to the top of the page
+Quote Post
tabacon
messaggio 31 Mar 2009 - 14:58
Messaggio #3


Pòch ad bòn
Gruppo icone

Gruppo: Utente
Messaggi: 580
Iscritto il: 1 July 2008
Utente Nr.: 4137



CITAZIONE (bzbiz @ 31 Mar 2009 - 13:14) *
Mia madre afferma da anni che camera mia ed in particolare la scrivania siano zone terremotate.

Devo preoccuparmi?

nn devi assolutamente preoccuparti..... ora quelle sono solo zone "baraccate" (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif)


ho espresso la mia meraviglia su quanto affermato da quella Marzia Marchi..... inutile allarmismo (maledetta propaganda elettorale.... questo è il vero discorso)..... ma che nn sia parente della tal Wanna? (IMG:style_emoticons/default/anne-sophie.gif)
Go to the top of the page
+Quote Post

Inserisci in questo messaggio


Reply to this topicStart new topic
2 utenti stanno leggendo questa discussione (2 visitatori e 0 utenti anonimi)
0 utenti:

 

Modalità di visualizzazione: Passa a: Normale · Passa a: Lineare · Outline




Versione Lo-Fi Oggi è il: 18 May 2024 - 14:42


Page top
Contattaci a staff@ferraraforum.it - visitatori dal 25 Marzo 2005 ( oggi)