Così Va Il Mondo..., Il Paradosso del mondo |
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Così Va Il Mondo..., Il Paradosso del mondo |
14 Oct 2008 - 01:25
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3055 Iscritto il: 21 June 2005 Età: 38 Da: Fe Utente Nr.: 179 |
Penso sia il primo topic che apro in Pensieri Profondi...
Mi ha fatto pensare... Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti. Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo. Più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado. Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni. Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno. Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi. Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno. Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni. Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti. E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle. Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre. Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco. Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla. Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima. Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non sarà più lì. Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente. E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro. George Carling - Il Paradosso del Mondo |
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14 Oct 2008 - 08:25
Messaggio
#2
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Tanta Roba Gruppo: Moderatore Messaggi: 20711 Iscritto il: 23 June 2005 Da: Atollo di Onotoa Utente Nr.: 185 |
ahahah cazzo ti eri fumato ieri sera? (IMG:style_emoticons/default/aras qui rit.gif)
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14 Oct 2008 - 12:53
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#3
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Barbagian Gruppo: Utente Messaggi: 57 Iscritto il: 8 September 2008 Utente Nr.: 4420 |
Non ha importanze se ferra avesse fumato a meno, ieri sera.
Lui ha riportato le parole scritte da un altro uomo. Lo ha fatto per riflettere, e questo gli fa onore. Oggigiorno, è sempre più difficile trovare il tempo per riflettere. Per assurdo - se dovessimo sentire l'impellente desiderio di riflettere - ci sarebbe qualcuno disposto a stare a casa dal lavoro per mesi. (io lo farei) Il punto è che l'umanità segue, dal mio punto di vista, una ciclicità approssimativamente prevedibile. Molti illustri pensatori del secolo scorso (1900 - 1999: periodo in cui sono nato io) avevano già proficuamente approfondito l'argomento eloquentemente. Tra tutti mi sentirei di citare Josè Ortega Y Gasset, di cui voglio citarvi un breve passaggio de "La Ribellione delle Masse". [...] Questo semplicissimo dato è sufficiente a chiarire la nostra visione dell'Europa attuale e, se non bastasse, ci pone sulla via di ogni chiarificazione. Il dato è il seguente: da quando nel VI secolo comincia la storia europea e fino all'anno 1.800 - dunque nell'estensione di 12 secoli - l'Europa non giunge a una popolazione di 180 milioni di abitanti. Ebbene: dal 1.800 al 1.914 - vale a dire, in poco più di un secolo - la popolazione europea sale da 180 a 460 milioni! E' da presumere che il contrasto di queste cifre non lasci dubbi sulle doti prolifiche dell'ultimo secolo. In tre generazione ha prodotto in misura gigantesca sostanza umana che, irrompendo come un torrente sull'area storica, l'ha inondata. So che potrebbe risultare difficile individuare il nesso con il discorso di ferre In quei dodici secoli in cui l'uomo antico ha vissuto la sua epoca, senza televisione, senza radio, senza macchina, sanza luce elettrica, senza telefono, ha vissuto la sua eistenza all'incirca come la nostra: a chiedersi e interrogarsi su la Vita. Tenta sono le testimonianze. Tra tutte voglio citarvi quelle di un illustrissimo Antico: Orazio. Il Maestro cantava (ancora prima che l'anno ZERO avesse inizio): I nostri padri, peggiori dei nostri avi, ci generarono ancora più cattivi, e noi daremo vita ad una prole ancora peggiore (Odi, III, 6) Se è così negativa l'umanità e il nostro mondo, cosa ci stiamo a fare? (IMG:style_emoticons/default/albator7k.gif) Ogni uomo trova la risposta dentro se. La nostra vita è un fiume in corsa, dove percorriamo la nostra storia assieme ad altri come noi. Uguali, diversi, maschi, femmine, ma tutti stiamo attraversando il nostro percorso di vita. Quindi la domanda è: " tu come la vuoi attraversare la tua vita?" Io cerco di percorrerla seguendo il mio pensiero. "Meglio vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come s'è vissuto". Ringrazio tutti quelli che mi hanno letto. La prossima volta sarò meno prolisso, e cercherò di spiegarmi meglio. Ciao (IMG:style_emoticons/default/00000002.gif) |
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14 Oct 2008 - 13:25
Messaggio
#4
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 15014 Iscritto il: 2 September 2005 Età: 43 Da: Ferrara-Bologna Utente Nr.: 279 |
E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro. Verissimo. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif) Peccato che poi questi rimangano, purtroppo, pochi. E molti siano illusori. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif) |
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14 Oct 2008 - 13:39
Messaggio
#5
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 5280 Iscritto il: 28 January 2008 Età: 40 Da: Camelot Utente Nr.: 3415 |
Mi ha fatto pensare... Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti. Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo. Più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado. Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni. Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno. Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi. Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno. Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni. Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti. E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle. Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre. Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco. Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla. Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima. Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non sarà più lì. Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente. E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro. George Carling - Il Paradosso del Mondo sai.. penso che non sia un paradosso.. penso che avendo avuto tutto abbiamo perso un po' il filo giusto.. ormai non ci emoziona quasi più nulla.. l'unica cosa che ci emoziona è il provare cose che non si potrebbero o dovrebbero.. apprezziamo solo le ultime cose che abbiamo ottenuto, spesso le più inutili.. ciò perchè abbiamo perso la memoria per le cose importanti.. pensiamo che tutto sia dovuto.. ma le cose più importanti sono proprio quelle di cui senti la mancanza quando non ci sono.. |
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14 Oct 2008 - 18:54
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#6
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Miss Ferraraforum 2007 Gruppo: Utente Messaggi: 8178 Iscritto il: 28 May 2005 Età: 38 Da: Ferrara Utente Nr.: 136 |
Verissimo. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif) Peccato che poi questi rimangano, purtroppo, pochi. E molti siano illusori. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif) Però è sempre meglio averli "vissuti", piuttosto di non averlo mai fatto..anche se sono stati illusori (IMG:style_emoticons/default/icon_wink.gif) |
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14 Oct 2008 - 19:03
Messaggio
#7
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 15014 Iscritto il: 2 September 2005 Età: 43 Da: Ferrara-Bologna Utente Nr.: 279 |
Si si.
Di sicuro insegnano. Come dice la mia frase sotto: "...Dirtelo è impossibile però dovrai provarci..beh.. dovrai fidarti, ma terrai una mano dietro se lei proverà a incularti...". Riferito, chiaramente, alla vita. (IMG:style_emoticons/default/icon_wink.gif) (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif) |
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16 Oct 2008 - 08:16
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#8
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Gnosso Gruppo: Utente Messaggi: 1207 Iscritto il: 14 December 2006 Età: 43 Utente Nr.: 1666 |
Sono parole che fanno riflettere, ma del resto il benessere si nutre di valori da sempre, così i nostri nonni potevano permettersi di spostarsi per chilometri a piedi e fermarsi a mangiare a casa dei contadini in cambia di una commissione svolta in città per loro, oggi nessuno aprirebbe la porta e forse si avrebbe paura di prendersi un proiettile in faccia a bussare.
Oggi si da per scontato che nessuno abbia bisogno di nessuno per campare e così nessuno presta attenzione agli altri e nessuno ne richiede. Il mondo ci rende soli, ma possiamo ancora insegnare ai nostri figli a non esserlo. |
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19 Oct 2008 - 22:38
Messaggio
#9
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Imbambì Gruppo: Utente Messaggi: 129 Iscritto il: 19 October 2006 Età: 44 Da: sono un cittadino del mondo..sempre in moto mai immobile.. Utente Nr.: 1377 |
non credo ad una società alla deriva..tante persone provano a fare questo senza chiedere nulla in cambio..e l'italia va avanti perchè c'è il volontariato..
il fatto è che tutti siamo a bravi a parlare che il mondo non va,ma se tutti ci tirassimo su le maniche e iniziassimo a cambiarlo nel nostro piccolo? |
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20 Oct 2008 - 11:06
Messaggio
#10
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 7653 Iscritto il: 10 June 2005 Età: 43 Da: Pontelagoscuro Utente Nr.: 160 |
Ragazzi e admin, mi scuso sinceamente per il mio amico Ferra. E' un po di tempo che non ci sta più con la testa, sarà la stagione bizzarra.
Scusate di nuovo, ma sua madre non firma per internarlo. |
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Versione Lo-Fi | Oggi è il: 27 Apr 2024 - 10:44 |
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