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MJ83®
messaggio 17 Jun 2008 - 10:26
Messaggio #1


Vaizard
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Questo topic prende il posto di Ultimi Film Visti, sarà una cosa simile, ovvero un topic generico in cui si potrà parlare di vari film, con la differenza che viene richiesto un minimo di recensione/commenti personali.

Non sono necessari commenti tecnici o conoscenze particolari di cinema ovviamente, la recensione può benissimo venire copia/incollata (ricordate però di citarne la fonte) e seguita da commenti personali.

Se il film recensito meriterà un topic apposito allora verrà creato e verranno spostati lì la recensione e i vari post che ne parlano.

Questo per evitare di perdere per strada tanti film belli di cui si può parlare più approfonditamente, e di renderne anche più facile la ricerca poiché i topic dei film saranno aggiunti nella lista generale.
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microcosmo
messaggio 18 Jun 2008 - 00:22
Messaggio #2


Barbagian
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Oltre il Giardino (Being There) 1979
regia di Hal Ashby

È la storia dell'involontaria e inconsapevole scalata sociale di Chance, un giardiniere analfabeta, ritardato (e probabilmente autistico) che, a causa del fraintendimento del significato delle sue parole, arriva a diventare consigliere particolare della Casa Bianca e dello stesso Presidente degli Stati Uniti.

È un film che illustra la relatività del significato delle nostre parole e della loro capacità di creare realtà e influenzarla fino alle più estreme conseguenze.

Un frammento su youtube

OSCAR 1980 A MELVYN DOUGLAS (Presidente) COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.

GOLDEN GLOBE 1980 A PETER SELLERS (Chance Giardiniere) COME MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
E A MELVYN DOUGLAS COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.


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Haran_Banjo
messaggio 19 Jun 2008 - 00:10
Messaggio #3


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Sunshine (2007)
regia di Danny Boyle

2057. Il sole sta morendo e la terra è completamente coperta di neve e ghiaccio. Una nave spaziale denominata Icarus II (ovviamente dal mito di Icaro e il sole) armata con un potentissimo ordigno si dirige verso il sole per cercare di "riattivarlo", dopo il fallimento della missione precedente.

Che dire, dopo essere passato al successo con 28 giorni dopo, Boyle ritorna con un film che si rifà ai classici della fantascienza. Ne esce un buon thriller, claustrofobico e romantico. Due parole che sembrano non andare d'accordo ma vedendo il film capirete. Quasi un inno al sole, alla sua magnificenza e all'eterno tentativo dell'uomo di capirne l'essenza.

Voto 7/10

Messaggio modificato da Haran_Banjo il 19 Jun 2008 - 00:55
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MJ83®
messaggio 19 Jun 2008 - 00:34
Messaggio #4


Vaizard
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La trama è interessante... ma recensione a parte, com'è? Merita?
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Haran_Banjo
messaggio 19 Jun 2008 - 00:54
Messaggio #5


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ah scusa mi sn dimenticato il voto (IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) ora edito
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MJ83®
messaggio 19 Jun 2008 - 01:59
Messaggio #6


Vaizard
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Ok dai, un 7 basta a convincermi di vederlo... appena l'avrò fatto metterò il mio commento (IMG:style_emoticons/default/b-rabbit.gif)
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Galen
messaggio 19 Jun 2008 - 10:19
Messaggio #7


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Si, Sunshine merita senz'altro la visione, direi che è uno dei film di fantascienza migliori degli ultimi anni.


Oltre il giardino magari sarà un po' datato come stile, ma è una satira sociale intelligente e sensibile, poi è sempre grandioso vedere Peter Sellers forse nella sua migliore interpretazione.
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mattia
messaggio 22 Jun 2008 - 23:22
Messaggio #8


Al Mèi!
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Messaggio modificato da mattia il 23 Nov 2012 - 20:18
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MJ83®
messaggio 23 Jun 2008 - 17:00
Messaggio #9


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Bella mierda (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Haran_Banjo
messaggio 26 Jun 2008 - 00:25
Messaggio #10


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In The Land of Woman
(tradotto come sempre con enorme mestizia in Il bacio che aspettavo... sigh)

l ventiseienne Carter è appena stato lasciato da Sophia e, caduto in depressione, decide di allontanarsi momentaneamente da Los Angeles per andare dalla nonna in Michigan e prendersi cura di lei. Il dolore e il senso di perdita verranno alleviati dalla conoscenza di Sarah, la vicina di casa, e della figlia Lucy. Trascinato in un universo al femminile, Carter si troverà costretto ad analizzare i suoi sentimenti per Sophia e a fare un percorso di crescita sentimentale.
I personaggi creati dalla penna (e dalla regia) dell'esordiente Jon Kasdan sono sospesi in una leggera bolla di sapone pronta a rompersi al primo colpo di vento. Dietro le loro facciate si nascondono sogni e desideri inespressi, rivalità, delusioni, fragilità e paure.
Le donne del film rappresentano tre diverse generazioni che Carter osserva con lo sguardo attento di aspirante scrittore, pronto a cogliere le varie sfumature dei loro complessi caratteri (la nonna continua a ripetere che sta morendo nonostante l'ottima salute, Sarah è divisa tra il sentimento per le figlie e la necessità di ritrovare un'identità come donna, Lucy vive l'età dei primi amori ed è in contrasto con la madre). Allo stesso tempo il personaggio maschile diventa il perno sul quale si sollevano, come su un'altalena bilico, le sorti delle protagoniste femminili. Il suo ruolo è di ascoltatore e insieme narratore: offre una spalla sulla quale poggiarsi e trovare conforto (e labbra per baci attesi a lungo), ma contemporaneamente è attraverso il suo obiettivo - distaccato e insieme partecipe - che la trama fa il suo corso.
Adam Brody indossa gli abiti di Carter con estrema delicatezza e con la stessa delicatezza entra nelle vite di Olympia Dukakis (la nonna), Meg Ryan (Sarah) e Kristen Stewart (Lucy). Da parte sua Meg Ryan regala al suo personaggio una parvenza algida e occhi fieri pieni di sogni mai realizzati che riflettono la sua anima implosa. La bolla di sapone avvolgerà le vite dei protagonisti fino alla fine, quando ognuno andrà incontro al proprio destino.
Il ritratto femminile realizzato da Kasdan è nitido e verosimile. Colpisce come sia riuscito a essere trasparente e a trovare una forma narrativa dove il melodramma è temperato da personaggi secondari peculiari e divertenti, come la piccola Paige (Makenzie Vega), la figlia minore di Sarah, così saggia ed emancipata per la sua età infantile. A metà tra La mia vita a Garden State e Il calamaro e la balena - per via dell'atmosfera sospesa e del percorso di crescita - Il bacio che aspettavo è una piccola gemma di cinema indipendente sceneggiato e diretto alla perfezione.

di Tirza Bonifazi Tognazzi per mymovies.it

Non aggiunto altro mi limito a dare un 6.5/10, non male.
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Franz
messaggio 28 Jun 2008 - 16:58
Messaggio #11


Neso
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CITAZIONE (microcosmo @ 18 Jun 2008 - 01:22) *
Oltre il Giardino (Being There) 1979
regia di Hal Ashby

È la storia dell'involontaria e inconsapevole scalata sociale di Chance, un giardiniere analfabeta, ritardato (e probabilmente autistico) che, a causa del fraintendimento del significato delle sue parole, arriva a diventare consigliere particolare della Casa Bianca e dello stesso Presidente degli Stati Uniti.

È un film che illustra la relatività del significato delle nostre parole e della loro capacità di creare realtà e influenzarla fino alle più estreme conseguenze.

Bellissimo! L'ho visto anch'io non molto tempo fa e lo consiglio, mi è piaciuto moltissimo (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif)
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Haran_Banjo
messaggio 30 Jun 2008 - 16:08
Messaggio #12


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Man of the Year (2006)

L'anchorman televisivo Tom Dobbs (Robin Williams), subissato da e-mail esultanti al momento di minacciare una candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, decide di partecipare alla corsa alla Casa Bianca. Con un entourage capeggiato dal manager Jack Menken (Cristopher Walken), il suo cammino trionfale si scontra con la realtà e con un' irreale onestà.
Le vicende romanzate sull'uomo più importante del mondo, il Presidente degli Stati Uniti, sono state spesso oggetto di sceneggiature cinematografiche e televisive. Da Un presidente – Una storia d'amore alla serie tv West Wing, che vedeva rispettivamente nel ruolo del protagonista Michael Douglas e Martin Sheen. In questa sorta di demistificazione della televisione che si impossessa del cinema (Tom Dobbs è un comedian del piccolo schermo che è parte di un film pensato per le sale), Robin Williams si muove alla perfezione nella prima ora, manifestando naturalezza e solo attimi caricaturali tipici della sua natura. A tenergli testa c'è un immenso Cristopher Walken, immobilizzato su una sedia a rotelle, che dispensa lezioni di recitazione a destra e a manca (nella sequenza del ballo il suo movimento dei piedi a ritmo di musica è un piccolo gioiello).
Il climax ascendente della prima parte sembra fermarsi al momento clou, per poi subire una lenta discesa, inesorabile, che tradisce lo spettatore come se fosse il tradimento di un manifesto programmatico di un politico appena eletto. Il film di Barry Levinson soffre così di un approccio politically correct tipico del regista, che gioca troppo con i generi senza affrontarne uno con convinzione. D'altra parte il Presidente degli Stati Uniti deve accontentare tutti. E questo non sempre è possibile.

mymovies.it

Bella la prima parte, muore lentamente fino alla fine. Diciamo la verità, Robin Williams tiene su la baracca da solo.

6/10

cit. I politici sono come i pannolini: vanno cambiati spesso e per lo stesso motivo.

Messaggio modificato da Haran_Banjo il 30 Jun 2008 - 16:08
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MJ83®
messaggio 20 Jul 2008 - 22:33
Messaggio #13


Vaizard
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Identità Violate

Titolo originale: Taking Lives
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Azione, Thriller
Durata: 102'
Regia: D.J. Caruso
Cast: Angelina Jolie, Ethan Hawke, Kiefer Sutherland, Gena Rowlands, Olivier Martinez, Jean-Hugues Anglade


Un agente dell'FBI viene reclutato dalla polizia canadese per risolvere il caso di un serial killer che assume l'identità delle proprie vittime.

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Mi è piaciuta molto la fase iniziale del film, non male l'idea e prometteva molto bene... peccato che quasi subito comincia una sequenza di scene una più noiosa e patetica dell'altra. Nonostante sia un thriller non ho visto manco l'ombra della tensione nè di coinvolgimento; non l'ho visto in lingua originale ma basandomi su espressioni e movimenti la recitazione non mi è piaciuta per niente, nemmeno Suterland e la Jolie che però rimane sempre bellissima... peccato che questo non basti a rendere un film interessante. Per concludere il film risulta essere scontatissimo dall'inizio alla fine... un finale tra l'altro pessimo di cui è meglio non parlare.
C'è una cosa poi che non mi torna: nella scena in cui uccide il ragazzo col sasso lui è molto giovane, ma poi nonostante l'assassino si tinga i capelli ecc. per sembrare un altro, tant'è che viene usato un altro attore per interpretarlo (almeno a me pare così) il quale risulta però troppo vecchio rispetto all'assassino iniziale, e il lasso di tempo trascorso non è tanto, forse nemmeno un mese. Bah.

Voto: 4.5
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