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> Sinistra Radicale Addio?, Bertinotti &co. silurati dagli italiani
Roberta 80
messaggio 26 Aug 2008 - 13:55
Messaggio #51


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No sapevo bene dove postarlo e se aprire un Topic nuovo oppure no...

Cosa ne pensate?

Marco Travaglio scrive:

"Leggo e rileggo il comunicato dell’editore e, lo confesso, continuo a non capire. Una sola cosa capisco: il licenziamento di Antonio Padellaro da direttore de l’Unità non dipende dal fatto che Padellaro non è abbastanza «multimediale». Sgombero subito il campo da un paio di equivoci.
Primo: sono molto affezionato al principio di autorità, nonché al motto lombardo "offelè, fa el to mestè". Dunque riconosco agli editori il potere di nominare i direttori che più li aggradano e non penso affatto che l'umile collaboratore di un giornale debba metter becco nelle loro decisioni. Ma, siccome a questo giornale collaboro fin dal 2002, avrei preferito che qualcuno spiegasse ai lettori e ai giornalisti dell'Unità perché l'avventura di questo giornale morto nel 2000 e risorto nel 2001 grazie al duo Colombo-Padellaro, a una redazione tenace disposta a ogni sacrificio e a un pugno di editori coraggiosi debba concludersi così bruscamente e inspiegabilmente. Secondo: sono abituato a basarmi sui fatti e dunque non farò processi alle intenzioni, ergo non dirò una parola sul nuovo direttore, Concita De Gregorio, se non che è un'ottima giornalista e una persona squisita, che ho avuto modo di sentirla un paio di volte nelle ultime settimane, che mi ha garantito massima continuità e libertà, che le auguro i migliori successi.
Ma il punto è ciò che è accaduto finora, negli ultimi tre mesi sottotraccia e negli ultimi tre giorni alla luce del sole. Prima le voci. Poi l'intervista di Walter Veltroni al Corriere della Sera che, all'indomani dell'acquisto dell'Unità da parte di Renato Soru, auspicava un "direttore donna", cioè il licenziamento di Padellaro (che purtroppo è maschio). Lì s'è avvertita la prima, violenta rottura: non è usuale che un segretario di partito licenzi un direttore di giornale e indichi le caratteristiche del successore, specie se quel giornale non appartiene né a lui né al suo partito. Se, nell'autunno del 2002, pur provenendo da tutt’altra storia e tradizione, accettai con gioia la proposta di Colombo e Padellaro, mediata dal comune amico Claudio Rinaldi, di collaborare all'Unità con una rubrica quotidiana, fu proprio perché l'Unità non era più un giornale di partito, ma un giornale libero, che rispondeva soltanto ai suoi editori, direttori e lettori. Infatti in questi sei anni mi sono sentito libero di scrivere in assoluta autonomia, senza mai subire la benchè minima censura. Ora quel fatto da troppi trascurato -­ l'intervista di Veltroni - comporta una svolta non da poco, un peccato originale destinato inevitabilmente a incombere sul futuro. Il secondo fatto è che l'uscita di scena di Padellaro segue, a tre anni di distanza e in qualche modo completa, quella di Colombo, l'altro direttore che aveva resuscitato l'Unità. E attende spiegazioni più plausibili delle chiacchiere sulla "multimedialità". Il giornale va male? Pare di no, anche se paga le scarse risorse finanziarie (e pubblicitarie) e, politicamente, la grande depressione seguita al biennio della cosiddetta Unione al governo. Se dunque non è un problema di copie (la media giornaliera di 48 mila, con 274 mila lettori, è tutt'altro che disprezzabile, visti i chiari di luna, e speriamo di non doverla mai rimpiangere), è un problema "di linea". Lo stesso che era stato sollevato nel 2005, quando fu allontanato Colombo.
Ora l’esperienza nata sette anni fa dalla straordinaria alchimia di questi due direttori, capaci di coinvolgere e coalizzare in una sorta di campo-profughi collaboratori delle più varie provenienze e culture, oggettivamente si chiude. Si finisce il lavoro e si completa il disegno avviato nel 2005, quando Furio fu defenestrato dopo mesi di mobbing praticato da ben noti ambienti Ds, insofferenti per la linea troppo autonoma, troppo aperta, diciamo pure troppo libera del giornale. Tre anni fa il disegno si compì a metà, magari nella segreta speranza che Antonio capisse l’antifona e riconsegnasse il giornale al partito che l'aveva ucciso. Padellaro, pur con la sua diversa sensibilità rispetto a Colombo, l'antifona non la capì. Continuò a scrivere e a farci scrivere in assoluta libertà. Beccandosi le reprimende più o meno sotterranee di molti politici del Pd e quelle pubbliche del Caimano. Il quale avrà tanti difetti, ma non quello di nascondere simpatie e antipatie. Lui i veri oppositori li riconosce subito e, a suo modo, li onora molto meglio di chiunque altro. Infatti, a dimostrazione del nostro successo, nei giorni delle ultime elezioni tornò a sventolare minacciosamente l'Unità additandola a nemico pubblico numero uno (chi sostiene che l'antiberlusconismo fa il gioco di Berlusconi, mentre le vere spine nel fianco del Cavaliere sono i "riformisti", spiegherà forse un giorno perché lui abbia continuato a sventolare l’Unità, anziché Il Riformista o Europa, semprechè ne abbia notata l'esistenza). Ora, è evidente che la chiusura di questo ciclo non si deve a lui. E’ il padrone di quasi tutto, ma non ancora di tutto. Lo si deve a chi, nel centrosinistra, vedeva in questa Unità una minaccia. Salvo poi, si capisce, meravigliarsi insieme a Nanni Moretti se l'opinione pubblica latita (o forse, più propriamente, non trova sponde politiche, punti di riferimento, occasioni di manifestarsi e manifestare). Nell'Agenda Unica del Pensiero Unico del Padrone Unico, mentre la gran parte dell'opposizione dialogava o andava a rimorchio, l'Unità ha continuato a proporre pervicacemente un'altra agenda, un altro pensiero, un altro vocabolario. A dire le cose che, altrove, non si possono dire e a vedere le cose che, altrove, si preferisce non vedere. Nel paese dove, come ha detto efficacemente Gianrico Carofiglio all’Espresso, «da 15 anni Berlusconi è il padrone delle parole della politica», perché «ha scelto lui i nomi con cui chiamare le cose e gli argomenti», l’Unità portava ogni giorno in prima pagina altre parole, continuando ostinatamente a chiamare le cose col loro nome, non con gli pseudonimi berlusconiani e dunque "riformisti": su questa Unità la guerra è guerra, non missione di pace; il separatismo è separatismo, non federalismo fiscale; il razzismo è razzismo, non sicurezza; il monologo è monologo, non dialogo; l’inciucio è inciucio, non riformismo; il regime è regime, non governo di destra con cui dialogare; i mafiosi sono mafiosi e i corrotti corrotti, non vittime del giustizialismo; i processi sono processi, non guerra tra giustizia e politica; le leggi incostituzionali sono leggi incostituzionali, non risposte eccessive a problemi reali; Mangano era un mafioso e chi lo beatifica non «fa una gaffe»: è come lui.
Mentre scrivo, ho appena letto l'addio di Padellaro. E mi tornano alla mente le nostre mille telefonate all'ora di pranzo (mi sveglio tardi) per decidere insieme la rubrica del giorno. Scambi di battute e trovate che nascevano cazzeggiando e ridendo fra noi fino alle lacrime e poi finivano regolarmente nel "Bananas", poi nell'"Uliwood Party", infine nell'"Ora d'aria". Articoli che, come spesso ci ripetevamo, potevano uscire su un solo quotidiano: questo. Quello che dava il nome alle celebri feste estive, dalle quali sono bandito da quattro anni, pur scrivendo sull'Unità quasi ogni giorno da sei (ma ora han cambiato opportunamente nome). «Un giorno - mi diceva spesso Antonio, tra il serio e il faceto - me le faranno pagare tutte insieme, le tue rubriche, insieme al resto. Ma scrivi tutto, è troppo divertente». Ora che quel giorno è arrivato, mi sento soltanto di dirgli grazie. Per avermi sopportato, da gran signore e da liberale autentico, a suo rischio e pericolo. È stata una splendida avventura. Speriamo che continui ancora a lungo
".

L'Unità, 25 Agosto
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dreamaker
messaggio 26 Aug 2008 - 13:55
Messaggio #52


Bambanon
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Io la penso come Omicron e Lou... E non so se preoccuparmi!!! (IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

Aggiungo una microconsiderazione con due domande, e' morta la nomenclatura destra e sinistra? Possiamo anche evitare di usarle?

Bye...
Raffa!!!
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 09:48
Messaggio #53


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Penso che l'Unità sia un giornale farsa...non dice altro che quello che i suoi lettori vogliono sentirsi dire: Berlusconi è un ladro, Bossi non capisce un benemerito, ecc..
Profondità: 0.
E' un giornale che va bene per quei vecchi di 80 anni, una vita nel PC, che capiscono della politica di oggi soltanto le frasi: Berlusconi è un ladro, Bossi non capisce un benemerito ecc...
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bzbiz
messaggio 27 Aug 2008 - 09:58
Messaggio #54


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Secondo me la tua analisi è riduttiva...

Trovo che nell'ambito del quartetto magico "Corriere + Repubblica + Giornale + Unità" la sua presenza sia fondamentale. Per dire Travaglio stesso non è di certo uno che ha militato nel PCI, anzi...

Certo voler trovare un giornale 100% neutrale ed oggettivo in Italia è impossibile (anche per la storia stessa dell'editoria Italiana), io la leggo spesso (nella forma on-line) e tolto il "rumore di fondo" dovuto all'essenza stessa di quel giornale certe cose si salvano. E' improbabile aspettarsi che non dica su a Berlusconi, voglio dire è l'entità più lontana che esista rispetto alla linea editoriale... Sarebbe come lamentarsi che Il Giornale dipinga tutto quello che succede in Forza Italia come l'Eden... no?

L'hai mai letto con occhio critico? Intendo sapendo e considerando di che giornale si tratta e chi lo scrive?

Secondo me avendo bene in mente quelle 2 cose e leggendo più giornali "opposti" si viene un presi un po' meno per il culo... credo...
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Maifermo
messaggio 27 Aug 2008 - 10:14
Messaggio #55


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Io continuo a non apprezzare i toni di Travaglio.
Per carità, ha scritto un fantastico epitaffio sulla tomba giornalistica di Padellaro, ma mi scade in un ingenuità da novellino, cosa che da lui non mi aspetterei se non nel gioco della sua proverbiale tagliente ironia.
Sembra che cada dalle nuvole quando parla del fatto che Veltroni (o chi per lui, parliamone) abbia deciso di sostituire il direttore e il nome del successore. E' commovente la descrizione dell'Unità isola felice che riesce a paragonarsi solo allo spogliatoio dell'odiato e berlusconiano Milan.
Però mi scappa da ridere quando immagino gli occhi chiari di Travaglio sbalorditi davanti ad un dirigente di partito che prende decisioni fondamentali come la designazione del direttore di uno delle più importanti (con La Repubblica, non dimentichiamo) testate giornalistiche vicine alla sua fazione.
Sembra che l'innocenza fanciullesca di Travaglio gli impedisca di ricordare che da che mondo è mondo, ben prima di Veltroni, i direttori dei giornali, venivano designati dalla DC, dal PCI e dai socialisti poi. L'unica che si salvava era La Stampa dell'avvocato, banderuola degli interessi Fiat (ma soprattutto IFIL) sventolata a piacimento con l'uno o l'altro governo.
Questo è il merito della questione, o almeno, come io vedo il merito.
I toni sono, invece, ancora una volta, leggermente urticanti e, a mio parere fastidiosi.
E' il giochino del "non dico ma faccio capire": Veltroni non c'entra, giacchè gli editori sono liberi di scegliere i propri direttori, però...
Se avesse le palle, Travaglio se ne fregherebbe delle querele e scriverebbe cosa pensa: come fanno i Feltri e Scalfari, affrontando, anche a muso duro, chiunque considerino oggetto di critica.
Per finire, stendo un velo pietoso sulla frase: "Mangano era un mafioso e chi lo beatifica non «fa una gaffe»: è come lui."
Io querelerei, ma anche questa volta gli andrà liscia.
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bzbiz
messaggio 27 Aug 2008 - 10:19
Messaggio #56


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In effetti ha sorpreso anche me questo "cadere dalla nuvole" di Travaglio.

Delle due l'una o credeva veramente di lavorare al giornale del Fantabosco fuori dagli schemi "usuali", oppure ha sentito la necessita di "ricordare" ai suoi lettori una cosa che benché ovvia e scontata (cioè che i direttori di giornali li sceglie chi comanda) potrebbe all'oggi essere passata di mente ai più o così almeno sembra.

Non so quale delle due giustificazioni possa essere più vantaggiosa per lui. Passare per ingenuo sognatore o per professore saputello che deve "insegnare" ai suoi lettori? In tutti e due i casi credo ci si rimarrebbe, come si usa dire, un po' corti... no?
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:22
Messaggio #57


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CITAZIONE (bzbiz @ 27 Aug 2008 - 10:58) *
Trovo che nell'ambito del quartetto magico "Corriere + Repubblica + Giornale + Unità" la sua presenza sia fondamentale.


Non penso si possa mettere l'unità al fianco di giornali come il corriere o la repubblica....a questo punto mettiamoci anche la padania!
Ad esempio per molte questioni la penso in maniera diametralmente opposta al quotidiano La Repubblica, ma in ogni caso è un giornale che apprezzo e che leggo volentieri, perchè non si ferma al: Berlusconi è un ladro!
L'unità è stata fondata da Gramsci, per carità, però questo non significa che sia un grande giornale....nel 2000 era MORTA, e soltanto gli aiuti di stato la fanno stare in piedi...un giornale nazionale che vende 40.000 copie al giorno è ridicolo...
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Maifermo
messaggio 27 Aug 2008 - 10:28
Messaggio #58


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Non riesco a leggere l'ironia tipica di Travaglio nella descrizione dell' "ambiente Unità" per cui sembra proprio che sia stupito.
Mi spiego meglio, Travaglio non ha mai avuto il dubbio che il proprio sarcasmo fosse, o meno, percepito: è sempre stato molto preciso nelle iperboli assurde che presentava in modo da (a mio parere) nascondersi dietro la satira.
Questa volta, invece, non può nemmeno, se intende davvero rendere omaggio a Padellaro, far apparire l'Unità come un giornale controllato dal partito, quindi è costretto, in un certo senso, a cadere dalle nuvole.
Già che c'è non perde occasione per gettare discredito su tutta la stampa italiana, facendo di Padellaro un Sansone in mezzo ai Filistei dell'editoria.
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Leite
messaggio 27 Aug 2008 - 10:38
Messaggio #59


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La Repubblica è un giornale fortemente schierato , anche se nelle sezioni non politiche dovrebbe essere leggibile .
Mi è capitato di leggerlo al bar e ho visto , nella sezione sport , notizie tendenziose nonchè false sul Milan. Quasi a volere sparlare in tutto il giornale di Berlusconi e dei suoi affari. In realtà la Repubblica è diventata questo da quando De Benedetti nè è azionista di riferimento. Il suo eterno rivaleggiare con Berlusconi nel business lo ha portato ad entrare nell'editoria per parlarne male a prescindere esagerando anche i toni e riportando notizie false.

L'Unità non lo so , ma immagino cosa possa essere. Il problema di questi giornali è che non dovrebbero assolutamente stare sul mercato , vivono solo dei contributi pubblici che sono erogati in proporzione alla tiratura e non alla vendita. Se eliminassimo questo spreco , avremmo tante penne disoccupate. Tante persone che vivono di aria dovrebbero trovarsi un lavoro utile. Invece continuano a scrivere finanziati solo dallo Stato , perchè in edicola non li compra nessuno (IMG:style_emoticons/default/icon_wink.gif)

Tolti i primi 3 in classifica ( gazzetta corriere e repubblica ) , gli altri non starebbero sul mercato .

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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:42
Messaggio #60


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Dai non è vero...la Nuova ferrara è inossidabile (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
La Repubblica è schierata, ma quale giornale non lo è? In ogni modo ha giornalisti di valore...l'unità invece fa proprio venire il nervoso! Non riesco ad andare oltre la 1a pagina...solo con i titoli uno o si spancia dalle risate o la dona al barbone di turno per farci una coperta...
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bzbiz
messaggio 27 Aug 2008 - 10:43
Messaggio #61


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@Mattia
Se guardi ho messo anche Il Giornale nel quadretto. Diciamo che a livello di "schiera" in quel modo vai dal "Berlusconi è un ladro" al "Berlusconi è una divinità" passando per i "si ma anche" che ci stanno in mezzo...

Per trovare l'opposto della Padania dovresti leggere un bollettino autogestito di una qualche Centro Sociale in area Comunista.

Poi non tiriamo fuori chi fondò cosa, perché se è per questo Il Giornale l'ha fondato Montanelli, che pace all'anima sua si starà dannando vedendo il pattume che è diventato...

EDIT:
In ogni caso quello che è avvenuto è la dimostrazione che ogni giornale è paese... se il Capo parla, qualcuno rotola... su tutti i fronti, diciamo che non c'è solo Silvio, a lui riesce meglio perché ora è più forte, ma "the Others" cedono easy al vizietto... (IMG:style_emoticons/default/icon_smile.gif)

EDIT2:
Per chiudere, per ora, quando mi capita di leggere un articolo (i giornali interi non li compro mai, tanto i miei soldi già se li prendono (IMG:style_emoticons/default/aless.gif) ) de L'Unità so esattamente cosa aspettarmi e con che toni e tento (quando ci riesco) di leggere oltre. In alcuni casi è impossibile perché non c'è un oltre, altre volte ci si riesce. Stessa cosa con Il Giornale, anche se ad essere sinceri la percentuale di "oltre" del Giornale è VERAMENTE bassa...

Messaggio modificato da bzbiz il 27 Aug 2008 - 10:48
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:46
Messaggio #62


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Per carità, il Giornale è un quotidiano farsa al giorno d'oggi...
Cmq una cosa che non ho mai capito è perchè la repubblica è politicamente schierata a sinistra quando è di proprietà mondadori, controllata di Silvio...
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Leite
messaggio 27 Aug 2008 - 10:47
Messaggio #63


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CITAZIONE (mattia @ 27 Aug 2008 - 11:42) *
Dai non è vero...la Nuova ferrara è inossidabile (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
La Repubblica è schierata, ma quale giornale non lo è? In ogni modo ha giornalisti di valore...l'unità invece fa proprio venire il nervoso! Non riesco ad andare oltre la 1a pagina...solo con i titoli uno o si spancia dalle risate o la dona al barbone di turno per farci una coperta...


Ma non ho capito che bisogno hai di leggerla (IMG:style_emoticons/default/4.gif)
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:49
Messaggio #64


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Penso di averla letta proprio tutta una volta...dopo sono i telegiornali ad informarmi dei grandi titoli che inventa...
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bzbiz
messaggio 27 Aug 2008 - 10:50
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CITAZIONE (mattia @ 27 Aug 2008 - 11:46) *
perchè la repubblica è politicamente schierata a sinistra quando è di proprietà mondadori, controllata di Silvio...


Un Comunista ti risponderebbe che la Repubblica non è schierata a sinistra... (IMG:style_emoticons/default/ahsisi.gif)

E' meno schierata verso Berlusconi... (IMG:style_emoticons/default/rotolol.gif)

Messaggio modificato da bzbiz il 27 Aug 2008 - 10:50
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:52
Messaggio #66


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Misteri della finanza...
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neil
messaggio 27 Aug 2008 - 10:55
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l'unità è esageratamente di parte secondo me..ma anche la repubblica,almeno avevo letto dei titoli in periodo elettorale..in quel periodo li si capiscono bene secondo me,tutti gli schieramenti ecc..anche secondo me non ci sono giornali veramente obiettivi,comunque io continuo a leggermi il buon vecchio carlino (IMG:style_emoticons/default/b-rabbit.gif)
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bzbiz
messaggio 27 Aug 2008 - 10:55
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Secondo me il ragionamento che fa Berlusconi è questo:

"è universalmente accettato che Repubblica è un giornale di sinistra, quindi lo leggeranno solo quelli di sinistra, che con me ce l'hanno già per i fatti loro, non ho bisogno di 'farle cambiare' linea, tanto i miei non la leggono e agli indecisi basta dire che è schierata"

A lui (a tutti) dà fastidio se un "tuo" giornale ti parla contro, perché poi saranno i tuoi a farsi domande... tanto gli altri già pensano male.

Discorso a parte la RAI, quella la guardano più o meno tutti, quindi se ti parlano contro dà fastidio...

Questo ragionamento lo fanno tutti non solo Silvio, tant'è che Veltroni (o chi per lui) ha fatto cambiare direttore all'Unità, non si è inviperito contro il direttore del Giornale. E Travaglio viene quasi sempre querelato per quello che dice in TV o in luoghi ad alto audience, non su l'Unità...

Messaggio modificato da bzbiz il 27 Aug 2008 - 10:57
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:55
Messaggio #69


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CITAZIONE (bzbiz @ 27 Aug 2008 - 11:50) *
Un Comunista ti risponderebbe che la Repubblica non è schierata a sinistra... (IMG:style_emoticons/default/ahsisi.gif)

E' meno schierata verso Berlusconi... (IMG:style_emoticons/default/rotolol.gif)



Ma esistono ancora i comunisti?
Ne conoscete qualcuno di questa specie in via d'estinzione?
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Maifermo
messaggio 27 Aug 2008 - 10:56
Messaggio #70


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La Repubblica come dice Leite è schiava proprio del dualismo De Benedetti-Berlusconi a livello di affari.
Avrebbe anche delle ottime firme, ma quando il capo ha bisogno di qualcosa o gli amici del capo (PD) vogliono un favore, non glielo si rifiuta.
In realtà ho come l'impressione che, visto che le cose si stanno evolvendo in un certo modo, anche De Benedetti stia un po' ammorbidendo la propria posizione sul Berlusca anche perchè quest'ultimo ha il coltello dalla parte del manico.
Certamente non ci saranno grossi scossoni però se De Benedetti vuole lavorare senza un governo ostile, dovrà necessariamente scendere a patti.
Fino ad ora La Repubblica ha fatto perfettamente le veci dell'Unità quando non c'era.

La Nuova Ferrara è una merda, lì sì che si sprecano i controlli di partito (perchè a Ferrara il partito conta ancora tantissimo).

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neil
messaggio 27 Aug 2008 - 10:57
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comunque è normale,il potere si esprime soprattutto nel controllo dei mezzi di comunicazione....
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 10:58
Messaggio #72


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CITAZIONE (bzbiz @ 27 Aug 2008 - 11:55) *
Secondo me il ragionamento che fa Berlusconi è questo:

"è universalmente accettato che Repubblica è un giornale di sinistra, quindi lo leggeranno solo quelli di sinistra, che con me ce l'hanno già per i fatti loro, non ho bisogno di 'farle cambiare' linea, tanto i miei non la leggono e agli indecisi basta dire che è schierata"

A lui (a tutti) dà fastidio se un "tuo" giornale ti parla contro, perché poi saranno i tuoi a farsi domande... tanto gli altri già pensano male.

Discorso a parte la RAI, quella la guardano più o meno tutti, quindi se ti parlano contro dà fastidio...


Penso anche io che sia così...d'altronde in quanto imprenditore penso gli interessi solo che i conti tornino...
Discorso separato per la rai.
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bzbiz
messaggio 27 Aug 2008 - 11:00
Messaggio #73


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CITAZIONE (mattia @ 27 Aug 2008 - 11:55) *
Ma esistono ancora i comunisti?
Ne conoscete qualcuno di questa specie in via d'estinzione?


Taci va là... fin troppi... (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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mattia
messaggio 27 Aug 2008 - 11:03
Messaggio #74


Al Mèi!
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Forse ferrara è un'isola...dopo la diaspora si sono rifugiati tutti qui...(IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

CITAZIONE (Maifermo @ 27 Aug 2008 - 11:56) *
La Nuova Ferrara è una merda, lì sì che si sprecano i controlli di partito (perchè a Ferrara il partito conta ancora tantissimo).


Pienamente d'accordo...preferisco il carlino per leggere le notizie a livello locale...
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neil
messaggio 27 Aug 2008 - 11:04
Messaggio #75


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il carlino per me è il meglio (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif)
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