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> Far East Film Festival 2008 A Udine, 18-26 aprile
Senbee Norimaki
messaggio 18 Apr 2008 - 00:56
Messaggio #1


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Ragassuoli, io e Faye vi salutiamo, domani partiamo per Udine a vederci questo stupendo festival. Giunto al suo decimo anno, quest'anno vedremo star incommensurabili come Hideo Nakata e Johnnie To, ma avrò anche la fortuna di vedere e forse intervistare uno dei miei idoli: Lam Suet.

Forse riuscirò a scrivere qualcosa da laggiù, col mio fido EeePC. Comunque torno il 24e vi racconto ^__^

Ecco l'articolo che lo presenta sul Corriere della Sera:

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http://www.corriere.it/spettacoli/08_april...44f486ba6.shtml

La rassegna in programma dal 18 al 26 aprile
Horror ed eros al Far East Film Festival
tra ginecologi killer e infermiere sexy

Oltre 60 titoli da 11 Paesi dell'Estremo Oriente. Tra gli ospiti più attesi il ritorno di Johnnie To


UDINE - Un orientale, seduto al gabinetto, sfoglia una rivista di body building, quando all'improvviso il suo occhio cade su un servizio particolarmente eccitante. È questo il trailer spiritoso e un po' sfacciato che il regista di Hong Kong Pang Ho-Cheung ha voluto confezionare per celebrare il decimo anniversario del Far East Film Festival di Udine, in programma dal 18 al 26 aprile. D'altra parte la “soddisfazione garantita” che in maniera ammiccante chiude il siparietto non è da queste parti uno specchietto per le allodole. Lo conferma l'apertura della manifestazione affidata a "L Change the World", storia di un detective solitario in lotta contro un gruppo di ecoterroristi armati di virus letale e ultimo film del maestro del brivido giapponese Hideo Nakata, che sarà presente in sala. L'autore della saga di "Ring" e di "Dark Water" farà da padrino anche all'imperdibile horror day del 23 aprile, inaugurando col suo "Kaidan" (storia di un samurai che viene maledetto dalla sua vittima) la giornata in cui sono in programma tra gli altri "The Guard Post", con i misteri che avvolgono la zona di confine tra le due Coree, e i tailandesi "Body", ispirato alla reale vicenda di un ginecologo che fece a pezzi la moglie, e "Sick Nurses", storia di infermiere sexy coinvolte in un raccapricciante traffico di organi.

IL PROGRAMMA - La selezione dei 62 titoli in scena, tra gli oltre 1.000 visionati dal direttore Sabrina Baracetti e dai suoi preziosi e affiatati collaboratori, offre il meglio della produzione popolare di 11 Paesi dell'estremo oriente: oltre ai sopracitati Giappone, Corea del Sud e Thailandia, ci saranno anche Filippine, Singapore, Taiwan, Malesia, Vietnam, Indonesia e quella Cina che è oggi al centro dell'attenzione per le imminenti Olimpiadi e i diritti negati in Tibet, e da cui arriva "The Assembly", megaproduzione sulla guerra civile del 1948 paragonabile per afflato epico a "Salvate il soldato Ryan". Un posto d’onore al festival fin dalla prima edizione spetta a Hong Kong, e infatti per festeggiare i 10 anni arriverà dall’ex colonia britannica Johnnie To, regista conteso da Cannes e Venezia e ormai di casa a Udine, dove proporrà la commedia poliziesca "Sparrow" imperniata sulle avventure di quattro borseggiatori con il bello senza tempo Simon Yam. Insieme a To sono attese al festival due superstar del cinema hongkonghese – Lau Ching-wan e Lam Suet, caratterista in grado di passare con nonchalance da film demenziali a cupissimi noir – oltre alla bellissima Kelly Lin e ad Amy Kwok. L'autore del trailer ufficiale, il sempre più lanciato Pang Ho-Cheung, presenta "Trivial Matters", black-comedy a episodi che parla di relazioni interpersonali con un pizzico di erotismo, mentre Oxide Pang, diventato famoso con l'horror "The Eye", offre "The Detective", giallo su un investigatore privato chiamato a indagare su una serie di delitti.

SCOMMESSE - Lungo le edizioni che l'hanno reso uno dei principali festival del mondo dedicati al cinema asiatico, il Far East Film ha anticipato mode, esplorato cinematografie poco conosciute, scoperto nuovi talenti. Quest’anno la scommessa cade sul giovane giapponese Miki Satoshi, che sarà a Udine con tre film: il demenziale Deathfix: "Die and Let Live", su un giornalista chiamato ad avere un'esperienza di premorte per scrivere un articolo sull'aldilà, pieno di chicche tra cui una fantasiosissima gag sul vomito, la commedia "In the Pool" su uno psichiatra burlone, e "Adrift in Tokyo", on the road attraverso le strade della capitale del Sol Levante in compagnia di uno studente fuori corso e un esattore di debiti. Dai Paesi che fanno il loro esordio al festival, e cioè Vietnam e Indonesia, arrivano "The Rebel", sulla crisi di coscienza di un membro della polizia segreta vietnamita che collabora con gli occupatori francesi, e "Quickie Express", commedia su un gigolò che si traveste da pony express della pizza e offre servizi a domicilio. Insieme a molte anteprime mondiali ed europee, ci sarà anche una mini-retrospettiva sul pioniere del cinema coreano Shin Sang-ok, che alla fine degli anni '70 fu rapito insieme alla moglie attrice dal Governo nordcoreano, e trattenuto per 8 anni con lo scopo di girare film di propaganda e lanciare l'industria cinematografica. Tra mostre fotografiche e d'arte, vj set per festeggiare fino all'alba, degustazione di prodotti friulani, un concerto evento della rock band giapponese Detroit7, il lato "serio" della manifestazione è affidato ad un convegno sulla produzione e distribuzione a cavallo tra Asia ed Europa, in cui la città di Udine si propone come vero e proprio punto di contatto tra culture distanti. L'ulteriore conferma che il successo del cinema asiatico in Italia e in Europa ha trovato nel Far East Film il suo punto di partenza.

Marco Consoli
17 aprile 2008

Qui la galleria di foto:
http://www.corriere.it/gallery/Cinema/vuot...estival/1&1
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Bobomerendone
messaggio 18 Apr 2008 - 16:28
Messaggio #2


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molto Giappo!!!molto carino!!!!
Sembee, quando torni ci dici i titoli ke meritano di più!!!
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Thyo85
messaggio 23 Apr 2008 - 10:53
Messaggio #3


Gago
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Il Thyo ieri si è fatto una gitarella ad Udine.
Come LiveReport: posto stupendo, teatro con audio ottimo, tanta bella gente, ho avuto la fortuna di beccare mi pare in 3 film su 4 parte del cast (in due casi il regista, in uno il produttore).

I film:
Resiklo: come l'abbiamo ribattezzato, film ignorante del festival, un delirio di citazioni (dove le citazioni sono quasi remake), effetti speciali e scenografie decenti e sorprendenti per un film delle Filippine, divertente senza pretese e che ha ricevuto pieni applausi in sala.
La battuta: scena stile duello Guerre Stellari, interviene la ragazza.. "non ucciderlo, lui è suo padre!"
The Glorius Team Batista: medical drama, a metà tra Csi, venate di ironia alla DrHouse (con molto meno carisma) e un intricato puzzle.
Coerente a livello medico, ben fatto, niente di epocale, un pò lentino in certe parti ma godibile.
The Other Half: dalla Cina, un film sentimentale/drammatico che ruota sulla figura di tre donne (madre e figlie) alla prese con problemi di amore, di sesso, di relazioni con l'altro sesso e tra sè stesse. Bello,non da strapparsi i vestiti, ma bello.
Our Town: sorpresona di giornata, veramente bello. Un complesso intreccio che parte dal passato, un film che non nasconde la violenza, anzi ci gioca su ma in uno stupendo finale mostra come a fare male siano più i sentimenti che non le armi.
Forse qualcosa di già visto in altre produzioni coreane, ma assolutamente ben riuscito e da applausi.

Ho confermato l'idea che avevo: il Far East è una figata (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)
L'hanno prossimo se si può si fanno 2-3 giorni (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)
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Yuki
messaggio 23 Apr 2008 - 18:29
Messaggio #4


Ciocapiàt
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molta invidia e molta nostalgia del FEFF mi raccomando godetevelo al posto mio (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)
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Faye
messaggio 24 Apr 2008 - 14:37
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Erano anni che non si vedeva una selezione così al Far East.
Ho visto perle che voi mortali non potete neppure immaginare.
Faye soddisfatta come poche volte nella vita. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)
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Senbee Norimaki
messaggio 24 Apr 2008 - 15:46
Messaggio #6


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Udine è sempre bellissima. I negozi si sono un po' infighettati, ma vabbè, poco male.

(IMG:http://img175.imageshack.us/img175/5757/243800177972fcedf590al6.jpg)

(IMG:http://img442.imageshack.us/img442/1121/img0158sv2.jpg)

(IMG:http://img245.imageshack.us/img245/7010/img0125lb8.jpg)

Quest'anno l'entrata del teatro Giovanni da Udine è meravigliosa, con dei bei palloni rossi. Dentro è una figata, come sempre.

(IMG:http://img238.imageshack.us/img238/9341/img0126oe4.jpg)

(IMG:http://img238.imageshack.us/img238/4762/img0116gs1.jpg)

(IMG:http://img84.imageshack.us/img84/678/img0118qe4.jpg)

(IMG:http://img177.imageshack.us/img177/1430/img0119ry2.jpg)

(IMG:http://img177.imageshack.us/img177/7317/img0121du5.jpg)

(IMG:http://img160.imageshack.us/img160/8029/img0151ix8.jpg)

Con 30€ ci danno l'accredito per TUTTE le proiezioni (8 al giorno!), il libro che comprato separatamente costerebbe 25€, una bellissima borsa che da sola costerebbe 15€, e un bel tesserino di riconoscimento con tanto di foto e dicitura "Cinéphile" da sfoggiare per entrare nella coda privilegiata.

(IMG:http://img160.imageshack.us/img160/2590/img0157ql3.jpg)

Per giorni abbiamo mangiato sushi a pranzo e a cena, nell'ottimo ristorante giapponese, cinese e thailandese "Asian Wok" a due passi dal cinema. C'è solo tempo di mangiare di fretta e dormire, perché i film occupano davvero il 90% della giornata... La TV via web di Ferrara, GLOOC TV, ci intervista pure. Sul sito di Glooc TV trovate le interviste e tutti gli approfondimenti sul Far East di quest'anno: http://www.glooc.tv/ Un grazie al nostro Kikujiro, Cortopensiero, Interiora...aperte e tutti i ragazzi di Ferraraforum e Ferraracinema che hanno lavorato e stanno lavorando per questa stupenda TV e per il Far East.

Ma adesso vengono i film... Nel prossimo post.

Primo giorno

(IMG:http://img181.imageshack.us/img181/1879/071031tol0101001wr3.png)

L change the world
Giappone, di Hideo Nakata

Il Festival purtroppo comincia con una cocente delusione. Il regista dei tre "Ring" e di "Dark Water" dirige uno spin-off di "Death Note" e firma una marchetta bruttissima. La sua mano si vede solo in qualche scena, molto bella, di terrore sottile, che non basta a salvare un film che si trascina stancamente e in maniera molto televisiva su una sceneggiatura pessima. "L" è un personaggio di cui non bisogna abusare, altrimenti diventa ridicolo. Peccato.
La delusione è compensata dal poter vedere e parlare dal vivo col mitico signor Nakata, modestissimo e simpatico.

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(IMG:http://img178.imageshack.us/img178/8564/quickeeexpressdu7.jpg)

Quickie Express
Indonesia, di Joko Anwar

Questo invece è davvero un gran bel film. È la storia di uno sfigato di bell'aspetto che passa da un mestiere all'altro con esiti catastroficamente esilaranti fino a che trova il suo lavoro perfetto: gigolo in un'agenzia che ha come copertura una pizzeria da asporto. La trama poi si complica ed è complessa e fuori di testa, a prova di bomba, degna di un'ottima commedia americana, con colpi di scena divertentissimi. Il cinema indonesiano è davvero una scoperta. Il geniale sceneggiatore, presente in sala, giovanissimo, promette una carriera fulgida. È anche simpaticissimo e ci racconta le sue lotte contro la censura e della causa intentata contro la ditta che ha fatto i sottotitoli, davvero osceni.

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 24 Apr 2008 - 15:49
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Senbee Norimaki
messaggio 24 Apr 2008 - 16:27
Messaggio #7


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Secondo giorno

(IMG:http://img355.imageshack.us/img355/3500/1655js4.jpg)

PK.COM.CN
Cina, di Xiao Jiang

È dura cominciare alle 9 di mattina con questo lungo video artisticissimo proveniente dalla Cina mainland, ma a mio parere la sbatta di levarsi alle 8 è ampiamente compensata dalla visione di un'opera nuovissima e decisamente particolare. Non è cinema, è piuttosto un lungo video, che affronta temi profondissimi e complessi utilizzando il linguaggio del cartone animato, della pittura, della danza, dell'opera concettuale. Soprattutto, dice cose molto rivoluzionarie e libertarie, non censurate dal regime perché il film è abbastanza complicato da non essere capito dai funzionari della censura cinese. Parla, sostanzialmente, di una generazione costretta a inventare la propria vita in forma artistica perché forzata a non avere la libertà reale. L'immaginazione al potere, un po' come l'Orlando Furioso col Castello di Atlante. Chissà se Xiao Jiang s'è sentito un po' l'Ariosto.

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(IMG:http://img355.imageshack.us/img355/9648/1576pd3.jpg)

Handle me with care
Thailandia, di Kongdej Chaturunrutsamee

Dovrebbe essere un film romantico, ma è talmente originale come trama da apparire decisamente interessante. La storia si basa su un ragazzo con tre braccia, che attraversa la Thailandia per trovare il chirurgo che gli toglierà il braccio. Durante il film, che è molto on the road e ambientato in un'insolita Thailandia del nord (tutta palme e montagne, stranissima), il protagonista incontrerà una ragazza di un'altra "menomazione": avere il seno troppo grosso (per gli standard thai, beninteso (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) ) che è fattore di bellezza ma anche di continue e insopportabili molestie da parte degli uomini. I due si prendono e si lasciano in continuazione, e il loro amore si gioca sul filo sottile dell'accettare se stessi. In realtà, nonostante il tema fuori di testa e la profondità dei concetti esaminati, il film scorre via dolcissimo e romantico, senza nessuna sbavatura, sufficientemente commerciale da essere apprezzato anche da un pubblico popolare. Lo consiglio a tutti.

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(IMG:http://img516.imageshack.us/img516/7409/1570zh3.jpg)

Always, sunset on 3rd street 2
Giappone, di Takashi Yamazaki

Se vi è piaciuto il primo, questo forse vi piacerà ancora di più. L'inizio è da storia del cinema: 5 minuti di Godzilla negli anni '50, che distrugge il set digitale con tanto di tutti i personaggi del primo film. Migliore di tutti i film di godzilla messi insieme. Poi ovviamente la scena è una delle prove letterarie del protagonista, scrittore sfigato che abbiamo incontrato nel primo film. La struttura del film è più episodica, e continua seriamente solo la storia fra il protagonista e la ragazza, che era rimasta aperta nel primo film. Si affianca un nuovo personaggio, una bambina viziata, monito alle nuove generazioni giapponesi.
Il film fa ridere e piangere tantissimo, ci ha commosso veramente. È realizzato con una sensibilità straordinaria e non fa rimpiangere il primo. Bravissimi tutti, specialmente il regista. Presente in sala, che fotografiamo immediatamente. La computer grafica è perfetta e ricostruisce alla grande la Tokyo degli anni '50. Spielberg andrebbe fiero di questo film.

(IMG:http://img187.imageshack.us/img187/3707/img0139eq6.jpg)

(IMG:http://img187.imageshack.us/img187/419/img0136lj5.jpg)

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(IMG:http://img516.imageshack.us/img516/6342/1571hk2.jpg)

Trivial Matters
Hong Kong, di Pang Ho-Cheung

Pang ci aveva già fatto capire di essere un grande regista col suo "Isabella" di un paio di anni fa, ma qui veramente firma un giocattolino irrestibile, una serie di piccoli cortometraggi comici a sfondo sessuale, totalmente esilaranti e molto goliardici. Il top è quello di un ragazzo che convince la sua fidanzata a fargli un pompino in occasione del primo dell'anno, e da allora si inventa ogni genere di celebrazione come scusa per farsi praticare l'agognata fellatio.
Pang per ottenere questo genere di libertà artistica si autoproduce i film, anche se i produttori vogliono cambiare solo qualche piccolissimo dettaglio. Realizza anche la buffissima introduzione ai film del Far East di quest'anno, e dal palco, alla domanda "cosa dice a chi non è piaciuto?" risponde con l'uinica parola che sa in italiano: "VAFFANCULO!". (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
Faye lo trova in cortile e ne approfitta per farsi fare una foto con lui. Un mito.

(IMG:http://img175.imageshack.us/img175/5096/img0147rn0.jpg)

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 24 Apr 2008 - 16:29
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Senbee Norimaki
messaggio 24 Apr 2008 - 18:29
Messaggio #8


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Terzo giorno

(IMG:http://img180.imageshack.us/img180/8915/1573nh5.jpg)

Secret
Taiwan, di Jay Chou

L'atteso film di Jay Chou, famosissimo rapper cinese, è previsto per le 9 di mattina. Non mi faccio intimorire dall'ora, e mi vado a gustare questa fatica di un autore che, musicalmente parlando, è un grande. La sua musica fonde squisitamente l'hip-hop e la ballata occidentale (più innumerevoli altri generi, dal rock duro al melodico) con la tradizione cinese classica, usando campionamenti e strumenti originali della Cina antica. Non male anche come attore (lo possiamo ricordare come il figlio più fedele in “La città proibita”) qui addirittura firma regia, interpretazione, sceneggiatura e musiche. La produzione è taiwanese, quindi molto hollywoodiana con effluvio di effetti speciali, e fotografia superba. Il film è una storia d'amore ottimamente interpretata da una Guey Lun-Mei che illumina tutto il film. La storia è ben congegnata e riserva molte sorprese, la confezione è splendida e quindi il film scorre molto piacevolmente nonostante l'evidente superficialità complessiva. La fanno da padrone le musiche, tutte scritte e/o arrangiate da Jay Chou, dalle mostruose gare di abilità pianistica alle riuscitissime variazioni di virtuosismi sulla base di pezzi classici, soprattutto di Chopin.

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(IMG:http://img180.imageshack.us/img180/8153/1651ft5.jpg)

Mr. Cinema
Hong Kong, di Samson Chiu

Ma è “Mr. Cinema” il film che mi piace di più in questo festival, una complessa e profonda analisi della società hogkonghese dagli anni '50 a oggi, vista dagli occhi di un vecchio socialista (un incredibile Anthony Wong, che si conferma uno dei migliori 4 o 5 attori attori viventi nel mondo) che lavora come proiezionista in un cinemino dell'ex colonia britannica. Il suo è un socialismo in buona fede, basato sul concetto di altruismo, contrapposto a quell'individualismo che invece caratterizzerà Hong Kong negli anni 60-90. Lui è un testardo, che continua a credere nel concetto originario di socialismo nonostante abbia sotto gli occhi il fallimento del comunismo cinese e lo splendore della società individualista ma estremamente libertaria di Hong Kong, e comincia pian piano a capire di aver sbagliato quando si rende conto che il suo altruismo, nella vita, è sempre stato verso gli altri e mai verso se stesso e la propria famiglia, il che lo porta a vere tragedie familiari. Quando Hong Kong torna alla Cina nel '97, c'è anche il crollo del capitalismo, la rovina di tanti hongkonghesi, e ormai tutti i propri affetti sono in Cina a cercar fortuna. Proprio allora arriva anche la pensione. Un uomo finito, un uomo inutile? No: le persone aiutate in passato si fanno risentire e ricambiano con affetto e sincerità la generosità del protagonista, chiudendo il cerchio nella vita di una persona giusta, nella vita di una persona simbolo della bontà dei grandi ideali nel lungo periodo. Un film emozionantissimo, ma troppo limitato a un pubblico che conosce molto bene la storia e la vita di Hong Kong. Io che per fortuna ho potuto capirlo nei particolari, ho provato emozioni immense.

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(IMG:http://img410.imageshack.us/img410/9048/poolxd2.jpg)

In the pool
Giappone, di Miki Satoshi

Satoshi è la scoperta di questo festival. Un regista di cinema demenziale. Questo "In the Pool" è una specie di "Clinica dell'amore" senza risvolti particolarmente sessuali, che fonde un umorismo molto manga a quello surreale e geniale dei fratelli Marx. Purtroppo gran parte delle battute viene persa con la traduzione. Ciò non toglie che ci siamo tutti sbellicati dal ridere. Il regista è presente in sala, e sembra anche lui uscito da un manga.

(IMG:http://img507.imageshack.us/img507/2881/img0150bo3.jpg)

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(IMG:http://img238.imageshack.us/img238/8871/1579yn6.jpg)

The assembly
Cina, di feng Xiaogang

Questo è decisamente un FILMONE. È un "Soldato Ryan" cinese, con spettacolari e sanguiinosissime scene - terribilmente verosimili - di guerra che occupano il 70% del film, assolutamente mozzafiato. Alla fine è pure molto commovente. Ha anche il pregio di non fare inutili pistolotti patriottici di regime, e ha la buona idea di basare tutto sui sentimenti di un uomo legato ai suoi soldati. Questo è un film splendido, magari un po' senz'anima, ma che non mancherà di piacere a tutti indistintamente. Spero moltissimo che verrà proiettato anche in Italia.

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(IMG:http://img134.imageshack.us/img134/2456/fixdz4.jpg)

Deathfix: die and let live
Giappone, di Miki Satoshi

Questo è il film più demenziale di Satoshi, sempre presente in sala, curiosamente divertito dalle reazioni del pubblico a un film così fuori di testa, peraltro proiettato all'una di notte... Immaginatevi un episodio - dei più deliranti - di Excel Saga, ma fatto con gli attori. Io avevo le lacrime agli occhi dal ridere. Recuperatelo assolutamente, in qualche modo.
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Senbee Norimaki
messaggio 24 Apr 2008 - 19:17
Messaggio #9


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Quarto giorno

I cortometraggi di Pang Ho-Cheung

Si tratta di tre corti realizzati da Pang quando aveva 14 anni, e fanno ridere moltissimo, perché si vede già, nonostante si tratti solo di un gioco tra ragazzini di Hong Kong, la mano e la passione di un fottuto genio del cinema. I commenti del regista, presente in sala, sono esilaranti. Ma oggi ci aspettano ben 4 film di seguito:

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(IMG:http://img181.imageshack.us/img181/5462/1584bm4.jpg)

Adrift in Tokyo
Giappone, di Miki Satoshi

Stavolta Satoshi non fa un film di pura comicità come i due che abbiamo visto ieri, ma firma probabilmente il suo capolavoro: Adrift in Tokyo è un surreale viaggio per le strade di Tokyo, di due personaggi balordi alla ricerca dei propri ricordi. L'umorismo - a tratti fortissimo - cede il posto pian piano alla poesia. È una specie di "L'estate di Kikujiro" in versione surreale, uno dei film che mi sono piaciuti di più quest'anno.
Satoshi è sempre lì a parlare col pubblico e a firmare autografi. Faye ne approfitta per una foto:

(IMG:http://img160.imageshack.us/img160/7410/img0155sf5.jpg)

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(IMG:http://img76.imageshack.us/img76/6942/1586ei2.jpg)

Funuke, show some love you losers!
Giappone, di Daihachi Yoshida

Una bellissima Eriko Sato (forse la ricordate in "2LDK") è co-protagonista di questo bellissimo film di un regista esordiente, che viene dalla pubblicità. Tutta la prima parte è impostata sulla crudelissima (ma sofisticata e divertente) storia di una famiglia a pezzi. Un po' morbosa, fa il verso ai film degli anni '70 francesi. Ma poi prende la sua strada, giapponesissima, e mischia con il manga e con la follia narrativa le tragedie familiari, ottenendo un film davvero notevole sul piano dello stile.

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(IMG:http://img403.imageshack.us/img403/4723/1587fq4.jpg)

The detective
Hong Kong, di Oxide Pang

Ritornano i veri fratelli Pang, quelli di "The Eye". Se "The Eye" era un film del terrore con qualche buono spavento e uno stile perfetto, qui i Pang tessono un film davvero originale, mischiando il poliziesco e l'action all'horror, restandoci sempre in bilico. La trama è interessante, è ricca di colpi di scena, alcuni spaventi ti fanno saltare di dieci centimetri sulla sedia, l'interpretazione è ottima (Aaron Kwok, che divetto pop è diventato un ottimo attore grazie soprattutto a Patrick Tam), gli effetti audio sono stupendi (da sentire assolutamente in cuffia o con un impianto potentissimo), ma il vero elemento di forza di questo film è la fotografia e l'ambientazione. Il film infatti è ambientato a Bangkok, ma nella comunità cantonese. Sono tutti quindi personaggi familiari allo spettatore, che li sente parlare nella "sua" lingua, in un luogo terrificante e straniero, sconosciuto e misterioso, sporchissimo ma esotico e affascinante. Ed è proprio nel trovare le proprie origini che cerca di fondare la propria esistenza il segugio protagonista. Bravi bravi bravi Pang.

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(IMG:http://img76.imageshack.us/img76/2784/1588sy7.jpg)

Love Master
Giappone, di Masashi Komino

Questo è un "Pinku eiga", cioè un film erotico giapponese. I "Pink" però non sono erotici come noi li intendiamo: hanno qualche scena erotica ma poi diventano film seri e complessi, spesso girati e interpretati molto bene.
Questo è uno dei migliori: comincia con una storiella un po' goliardica di un gigolo di classe all'antica, come una geisha ma al maschile, ci fanno vedere delle posizioni del kamasutra con tanto di scritte esplicative, e ci presentano anche una scena di sesso piuttosto divertente con l'indimenticabile Maria Ozawa, splendida ex diva del porno hard orientale, laureata, suonatrice di chitarra, dal viso dolcissimo e un po' occidentale, che ci introduce alla parte seria del film, che diventa decisamente femminista e piuttosto complessa. Il regista è presente in sala ed è onorato che il film piaccia anche alle donne presenti.
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Faye
messaggio 25 Apr 2008 - 12:15
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Nella foto con Miki Satoshi ho la tipica faccia da culo di chi dorme poco e vede 4 o 5 film al giorno. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/piero.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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mick74
messaggio 25 Apr 2008 - 12:48
Messaggio #11


Figazz
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non ci fare caso tu hai "naso" per quete cose! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Faye
messaggio 27 Apr 2008 - 21:43
Messaggio #12


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Questa battuta era già vecchia quando facevo le elementari. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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