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> Grazia A Sofri., Favorevoli o contrari. E perchè?
GRazia a Sofri
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pottydj
messaggio 9 Jan 2006 - 15:31
Messaggio #176


....alla vecchia....
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ma sì dai.. si dice!
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Dandy Rotten
messaggio 24 Jan 2006 - 13:22
Messaggio #177


Al Mèi!
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Come ho già detto in altri forum, Sofri ha due soli motivi per essere condannato:
1) L'aver scritto i discorsi per Benito (ooops! lapsus freudiano... mi dimentico sempre che si chiamava Bettino! Bettino!! Bettino!!!) Craxi, durante gli anni '80.
2) L'amicizia con quella palla di sterco chiamata Giuliano Ferrara.

Riguardo al caso Calabresi, non lo ritengo colpevole.
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Senbee Norimaki
messaggio 4 May 2006 - 13:52
Messaggio #178


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E con la notizia di oggi finalmente abbiamo risolto: avevamo ragione noi, aveva ragione Ciampi. Su tutta la linea.

Dal Corriere:
-------------------------------------------
Grazia, accolto il ricorso di Ciampi
«Non spettava al ministro Castelli impedire la prosecuzione del procedimento per la concessione della grazia a Bompressi»

ROMA - L'ultima parola sulla concessione della grazia spetta al presidente della Repubblica. La Corte Costituzionale ha risolto così il nodo del conflitto di competenze sull'atto di clemenza che ha visto contrapposti il presidente Ciampi e il ministro Castelli. La Consulta ha infatti accolto il ricorso proposto dal capo dello Stato. I giudici della Suprema Corte hanno dichiarato che non spettava al ministro della Giustizia impedire la prosecuzione del procedimento per la concessione della grazia ad Ovidio Bompressi, l'ex esponente di Lotta Continua condannato con Adriano Sofri a 22 anni di carcere per l'omicidio del commissario Calabresi. La Corte - rende noto in un comunicato Palazzo della Consulta - ha perciò annullato la lettera del ministro della Giustizia, Roberto Castelli, del 24 novembre del 2004.

Il rifiuto del ministro, sostiene il Quirinale nel ricorso preparato dall'Avvocatura dello Stato, si sostanzia di fatto nella rivendicazione del «potere di interdire con la sua decisione (o addirittura con la sua inerzia) l'esercizio del potere presidenziale di concessione della grazia». Un potere la cui «titolarità esclusiva» spetta al presidente della Repubblica. Secondo la tesi di Ciampi, accolta dai Supremi giudici, il Guardasigilli «è soltanto il ministro competente che collabora con il capo dello Stato nelle varie fasi del procedimento», offrendo «contributi istruttori, valutativi ed esecutivi». Quindi, se su un provvedimento di clemenza non c'è accordo, «devono comunque prevalere le istanze di cui è portatore il presidente della Repubblica quale titolare del potere di grazia».
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simone19
messaggio 30 May 2006 - 15:43
Messaggio #179


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Da: Caserma Bevilacqua - Ferrara
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ROMA - "Entro fine anno arriverà la grazia per Adriano Sofri". A prometterlo è il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, dalle pagine del settimanale 'Gente', nel prossimo numero in edicola.

Dunque per l'ex esponente di Lotta Continua, riconosciuto, dopo dieci anni di processi, mandante dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi, e condannato a 22 anni di carcere, si avvicina il provvedimento di clemenza.

"La Corte Costituzionale - spiega dalle pagine di 'Gente' Mastella - ha stabilito che sia il presidente della Repubblica a concedere la grazia, ma per quello che mi riguarda come ministro della Giustizia, io sono pronto a mettere la mia firma". Sofri, che non ha mai chiesto la grazia, "é una persona molto malata - dice il Guardasigilli - a cui si può offrire un gesto di spontanea umanità".
Il neo ministro della Giustizia spiega inoltre che andrà a illustrare i motivi della sua decisione ai familiari del commissario Calabresi.
"Spiegherò - conclude - che concedere la grazia come gesto di umanità a un uomo che vive gravi problemi di salute non significa automaticamente scomodare la categoria del perdono. Una categoria che attiene solo alla libera coscienza di ognuno".
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HyPnO
messaggio 30 May 2006 - 21:16
Messaggio #180


Pòch ad bòn
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sempre alla faccia della certezza della pena... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/albator7k.gif)

non mi interessa se è un intellettuale e pippe varie, se ha un ergastolo se ne sta dentro. e se è malato lo si cura in strutture apposite. fine.
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axettone
messaggio 30 May 2006 - 21:38
Messaggio #181


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Ai fini pratici non cambia nulla, per motivi di salute la sua pena è stata già sospesa. Tuttavia io comincerei a rivedere uno per uno i poteri che ha il Capo dello Stato... sperando che si passi ad una repubblica presidenziale al più presto.
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simone19
messaggio 30 May 2006 - 22:18
Messaggio #182


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Da: Caserma Bevilacqua - Ferrara
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qualcuno può rispondere q queste mie semplici domande?
chi è esattamente sofri?
perchè è in carcere?
perchè qualcuno vuole sospendere la sua pena?
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Senbee Norimaki
messaggio 30 May 2006 - 23:45
Messaggio #183


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CITAZIONE (HyPnO @ 30 May 2006 - 22:16) *
sempre alla faccia della certezza della pena... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/albator7k.gif)

non mi interessa se è un intellettuale e pippe varie, se ha un ergastolo se ne sta dentro. e se è malato lo si cura in strutture apposite. fine.


Giusto, ma non per Sofri. La sentenza dice chiaramente che lui è innocente, ma che deve restare in carcere a causa di un difetto nella procedura giudiziaria. La grazia è il minimo che gli si doveva concedere.

CITAZIONE (simone19 @ 30 May 2006 - 23:18) *
qualcuno può rispondere q queste mie semplici domande?
chi è esattamente sofri?
perchè è in carcere?
perchè qualcuno vuole sospendere la sua pena?


Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani vennero accusati nel luglio 1988 di essere responsabili di un omicidio avvenuto 16 anni prima, nel 1972. A quel tempo essi avevano partecipato del movimento Lotta Continua, una delle più popolari formazioni nate dopo le contestazioni del "68, di cui Sofri era il maggior esponente e che si sciolse nel 1976. Nel 1988, Leonardo Marino, anch'egli ex militante di LC, raccontò ai giudici di essere stato una delle due persone che sedici anni prima avevano ucciso il commissario di polizia Luigi Calabresi davanti alla sua casa di Milano. Marino disse che a sparare al commissario era stato Ovidio Bompressi e che i due avevano ricevuto l'ordine di compiere l'omicidio da Adriano Sofri e Giorgio Pietrostefani. I tre vennero arrestati e poi scarcerati in attesa del processo e si dichiararono del tutto estranei all'accusa. La storia raccontata da Marino, alla prova di fatti e confronti, cadde da subito tra moltissime contraddizioni, incongruenze, smentite e rettifiche, la più plateale delle quali riguardò l'unico dato che riguardava Pietrostefani. Al processo, iniziato nel 1990, emerse poi casualmente che Marino aveva intrattenuto colloqui notturni e non verbalizzati con i carabinieri, molti giorni prima della sua presunta "spontanea" confessione. Il processo si concluse con le condanne a 11 anni per Marino e a 22 anni per le persone che aveva accusato, malgrado nessuna prova si fosse aggiunta al suo racconto.
Da allora si sono susseguiti otto processi, con esiti contraddittori. Le Sezioni Unite della Cassazione, nel 1992, hanno annullato le condanne, chiedendo che si trovassero dei riscontri seri alla versione di marino, o che si assolvessero gli imputati. Un processo d'appello, nel 1993, ha assolto tutti gli imputati, non credendo a Marino nemmeno per quel che accusava se stesso. Ma un giudice che aveva votato contro l'assoluzione ha stilato le motivazioni della sentenza in modo incongruo per ottenerne l'annullamento, cosa che è avvenuta. Di un altro processo, nel 1996, sono emerse gravi pressioni e abusi del presidente della corte per ottenere la condanna degli imputati. Abusi sanciti da un'indagine della procura di Brescia, ma che non sono stati sanzionati in alcun modo.
Nel gennaio del 1997 Sofri, Bompressi e Pietrostefani hanno subito una condanna definitiva e sono entrati in carcere a Pisa. Marino ha avuto il reato prescritto senza scontare un giorno di carcere. I tre si sono consegnati al carcere, Pietrostefani addirittura tornando da Parigi dove lavorava. Per altri due anni e mezzo la loro difesa si è battuta per ottenere la revisione del processo, portando nuove e clamorose prove della falsità dell'accusa. La revisione è stata accettata nell'agosto 1999 e i tre scarcerati, dopo due anni e sette mesi. Bompressi era libero da pochi mesi per l'aggravamento della sua salute dovuto alla detenzione.
Al processo di revisione, svoltosi a Venezia tra la fine del 1999 e l'inizio del 2000, è stato dimostrato definitivamente il torbido percorso della "confessione" di Marino, nonché l'estraneità di Bompressi, e la fallacia dei sostegni delle sentenze di condanna. Ciò malgrado, i giudici veneziani hanno ritenuto di riconfermare le condanne, nello stupore di chi aveva seguito il processo e hanno ordinato il ritorno in carcere dei tre, ventotto anni dopo i fatti contestati.

Per gli admin: quando questo sondaggio fu fatto, il 99% degli utenti non sapeva ASSOLUTAMENTE NULLA sul caso Sofri, addirittura qualcuno credeva che lui fosse un terrorista, scambiandolo probabilmente per Battisti, che al tempo era al TG per una notizia riguardante la sua cattura in Francia.
Proporrei di azzerare il sondaggio alla luce della discussione che ne è nata.

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 30 May 2006 - 23:38
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axettone
messaggio 31 May 2006 - 07:04
Messaggio #184


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Grazie per la precisazione! Comunque tieni conto che sono mutate anche le condizioni di salute, quindi è ovvio che molta gente cambierebbe il voto (io per primo).
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Senbee Norimaki
messaggio 31 May 2006 - 09:02
Messaggio #185


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Ma anche per Bompressi e Pietrostefani, voglio dire.

Cioè: questi sono esplicitamente innocenti, lo dice la sentenza che non hanno commesso il fatto né hanno commissionato mai alcun omicidio. La sentenza è assurda e famosa nel mondo: riassumendo dice "sì, è vero non avete fatto nulla ma dovete restare in carcere a causa dell'inammissibilità della revisione della pena sancita da una strana legge retroattiva che ci avevano imposto e che poi è stata cancellata ma che per il vostro caso è purtroppo già stata applicata".

Se non si dà la grazia a questi tre, si colpisce esattamente proprio quella certezza della pena che paradossalmente i detrattori di Sofri (incolpevoli per ignoranza) invocano come motivo della loro opinione, e si dà ragione al rispetto cieco della burocrazia cavillosa e malata che ammorba il nostro ordinamento giudiziario.

Non a caso tutti i liberali d'Italia e tutti i garantisti (cioè, i non giustizialisti forcaioli e ligi alla burocrazia) sono d'accordo con la grazia a Sofri Bompressi e Pietrostefani, compresa tutta Forza Italia, fra l'altro.

Ricordo che, benché Sofri sia il simbolo e il "testimonial" della Rosa nel Pugno e di molta sinistra, lo stesso Sofri scrive su Panorama e sul Foglio di Giuliano Ferrara: la grazia a Sofri è un argomento assolutamente bipartisan, che non divide la destra dalla sinistra ma divide chi cerca la Giustizia da chi vuole solo applicare ciecamente le regole burocratiche anche se esse contrastano coi motivi e le idee che hanno portato alla formulazione di quelle stesse regole e della Costituzione stessa.
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Senbee Norimaki
messaggio 11 Jan 2008 - 16:24
Messaggio #186


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http://www.corriere.it/spettacoli/08_genna...3ba99c667.shtml

Sabato nel programma «Che tempo che fa» su Raitre
Fazio invita Sofri in diretta tv, polemiche
Interrogazione parlamentare di Gabriella Carlucci (Forza Italia): è opportuno e chi lo autorizza?


ROMA - Fabio Fazio ha invitato Adriano Sofri a partecipare in diretta alla sua trasmissione Che tempo che fa, in onda su Raitre sabato 12 gennaio alle 20,10. Sofri, condannato a 22 anni per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi, ha avuto dal magistrato di sorveglianza un permesso in deroga al regime di detenzione domiciliare che sta scontando a Firenze. È la prima volta che Sofri è ospite in uno studio televisivo e la prima volta in diretta. L'ex leader di Lotta continua parlerà del suo libro, Chi è il mio prossimo (Sellerio), che mescola biografia e vicende politiche, riflessioni filosofiche su compassione, simpatia, buonismo. Fabio Fazio aveva intervistato Sofri già il 23 ottobre 2003 sempre per Raitre.

POLEMICHE - Gabriella Carlucci (Forza Italia) in un'interrogazione ai ministri della Giustizia, dell'Interno e delle Comunicazioni chiede «come può un detenuto per un reato così grave, ancorché assegnato agli arresti domiciliari, partecipare a una trasmissione del servizio pubblico; chi autorizza la partecipazione al programma di Sofri, e se è davvero opportuno concedere questo permesso». Per Paola Balducci, responsabile giustizia dei Verdi, si tratta «di polemiche sterili e di routine. Sofri ha dato prova di grande serietà e responsabilità, è fuori luogo che si continui a puntare il dito contro di lui».

10 gennaio 2008 (ultima modifica: 11 gennaio 2008)
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Galen
messaggio 11 Jan 2008 - 19:06
Messaggio #187


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CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 30 May 2006 - 23:45) *
Per gli admin: quando questo sondaggio fu fatto, il 99% degli utenti non sapeva ASSOLUTAMENTE NULLA sul caso Sofri, addirittura qualcuno credeva che lui fosse un terrorista, scambiandolo probabilmente per Battisti, che al tempo era al TG per una notizia riguardante la sua cattura in Francia.
Proporrei di azzerare il sondaggio alla luce della discussione che ne è nata.

Se è per questo, nel sottotitolo il sondaggio chiede ancora se si è favorevoli alla grazia per un ex terrorista... dato che le cose non stanno in questi termini, è chiaro che il risultato non è molto attendibile.
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Jolly_roger
messaggio 11 Jan 2008 - 19:20
Messaggio #188


Tanta Roba
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per quello che me ne fotte potete anche sbattere tutto il topic nel cestino (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif)


aprine uno nuovo te senbee.


oppure fai cambiare il titolo di questo.



(IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/post-185-1140356224.gif)
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Senbee Norimaki
messaggio 11 Jan 2008 - 20:13
Messaggio #189


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Direi di aprirne uno apposta se domani da Fazio sentiremo concetti degni di essere commentati.
Tra l'altro, domani c'è anche D'Alema.
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Jolly_roger
messaggio 11 Jan 2008 - 20:40
Messaggio #190


Tanta Roba
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yuhuuu, che culo d'alema...
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Senbee Norimaki
messaggio 11 Jan 2008 - 20:52
Messaggio #191


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Purtroppo sarà PRIMA di Sofri, mi sa. Sarebbe invece interessante se fosse dopo, così Sofri potrebbe suggerire a Fazio qualche domandona...

Comunque Fazio non sarà affatto tenero col D'alemone, ci puoi scommettere.
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Senbee Norimaki
messaggio 13 Jan 2008 - 10:27
Messaggio #192


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http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio...3ba99c667.shtml

L'ex militante di Lotta continua in diretta tv a Che tempo che fa
Sofri: «Le galere sono discariche»
Polemico con il Papa che «si identifica con il Samaritano» e con D'Alema: «Politica poco lungimirante»


Le carceri «sono una specie di discarica, se pensiamo alla raccolta differenziata l'ultimo sacchettino, il più disgustoso, contiene il detenuto». Così Adriano Sofri in diretta tv, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Raitre. «Sono posti orribili, in cui l'impresa eroica è uscire vivi e migliorati nonostante la galera non grazie a» si è scaldato l'ex militante di Lotta continua condannato a 22 anni di galera per l'omicidio del commissario Calabresi, e ora detenuto a casa sua, a Firenze. Lasciata alle spalle la vigilia di polemiche nel centrodestra per la sua partecipazione al programma, Sofri ha conversato con il conduttore negli studi Rai a Milano. Una chiacchierata a tutto campo: dalla guerra di Bush in Iraq al '68 «da non celebrare ma tantomeno da denigrare», il problema dei rifiuti metafora più reale possibile dell'ambiente che non custodiamo più, l'amico Massimo D'Alema e il ricordo di Alexander Langer, il saluto ai compagni detenuti in quelle discariche umane che sono le carceri e le buone intenzioni che non sai mai dove ti possono portare, Gesù e il Vangelo.

AL PAPA - Una puntata pacata dove il Sofri pensatore e filosofo è stato messo a proprio agio dalle domande di Fazio: soprattutto quelle sul suo libro edito dalla Sellerio, dal titolo: «Chi è il mio prossimo», che ha aperto le danze per una serie di riflessioni sulla vicinanza e l'altruismo umano e religioso e, sulla base del quale l'ex militante di Lotta continua ha lanciato una non troppo velata accusa a Benedetto XVI. Sofri, infatti, ha detto di volere «polemizzare con il Papa» perché in un saggio su Gesù di Nazareth si è, secondo lui, «identificato con il samaritano, cioè con il soccorritore, e non con il picchiato», ovvero con la vittima.

A D'ALEMA - Quando il conduttore gli chiede di formulare una domanda a D'Alema atteso nello stesso studio domenica sera, Sofri ha risposto che al ministero degli Esteri «che peraltro è un mio amico, chiederei come fa una politica così poco lungimirante, che si nutre di sondaggi quotidiani, a occuparsi della sorte di un mondo che ci è stato lasciato in custodia per quando non ci saremo?». Sofri parte da un presupposto: «Siamo in una situazione estrema. Sentiamo di non assomigliare ai nostri antenati e di non sapere più come saranno le generazioni future». Di più: l'ex militante di Lc, avanza l'ipotesi che «potremmo essere, per la prima volta nel genere umano, responsabili che le generazioni future non ci siano».

BUSH E IL 68 - «I guai più grossi - ha detto Sofri - li combiniamo non quando abbiamo cattive intenzioni ma buonissime intenzioni. Bush è un caso tipico: se fosse stato guidato soltanto dalla volontà di impadronirsi del petrolio iracheno, la cosa sarebbe stata terribile ma controllabile. Invece, molti suoi consiglieri pensavano davvero di esportare la democrazia in Iraq consigliandogli la guerra, e così si è prodotto un disastro incommensurabile. È l'eterogenesi dei fini. Nella mia vita mi è successo e a molti altri della mia generazione e a forse di tutte le generazioni. Compiamo un'azione ma non sappiamo mai dove va a finire». Il '68, «non bisogna vantarsi di averlo fatto né di non averlo fatto. Non c'è cosa peggiore delle celebrazioni sul '68 che la denigrazione del '68 che finiremo per detestare nel corso di quest'anno», ha detto ancora Sofri. Che poi tanti sessantottini siano ora direttori di giornali, «è abbastanza naturale visto che non facevamo altro che fare giornali. Ma non è così straordinari. È stato molto più ambizioso un mio amico che fa il maestro di strada».

VITTIME DEL TERRORISMO: «AMAREGGIATI» - A caldo, subito dopo l'intervista, Bruno Berardi, presidente dell'associazione parenti delle vittime del terrorismo e della mafia, si è detto «amareggiato». Chiediamo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è il sommo custode dei diritti di tutti, di intervenire, come fece in precedenza per un'intervista a Franceschini sempre in tv. Bisogna fermare questa offesa alle vittime del terrorismo sulle reti della tv di stato», ha concluso Berardi.
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