Big Bang Love, Juvenile A, di Takashi Miike, al Cineforum giovedì 17 |
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Big Bang Love, Juvenile A, di Takashi Miike, al Cineforum giovedì 17 |
16 Jan 2008 - 11:12
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Ringrazio mNeMoNiA di FerraraCinema per queste info. Ricordo che il Cineforum si trova in via Labriola 11 (trasversale di via Krasnodar, vicino alla Conad) presso AreaGiovani. Il Cineforum è aperto a tutti, l'ingresso è a offerta libera.
---------------------------------------------------------------------- Giovedì 17 gennaio alle 21 e 30 Big Bang Love, Juvenile A di Takashi Miike (IMG:http://digilander.libero.it/livingineurope/BigBang1.jpg) Dopo il pienone registrato in occasione della prima proiezione (sicuramente una delle serate di maggior successo della storia del cineforum), la rassegna "Asian Coming Out", organizzata in collaborazione con Circomassimo Arcigay/Arcilesbica, vede questa settimana il ritorno di uno dei registi in assoluto più amati dagli spettatori del cineforum: Takashi Miike. Quando lo abbiamo incontrato al Far East Film Festival due anni fa, il regista degli sconvolgenti AUDITION e ICHI THE KILLER ci ha confessato di stare per dirigere il film più personale della propria carriera. Il risultato è BIG BANG LOVE JUVENILE A, in cui il bellissimo Riyuhei Matsuda (già protagonista di GOHATTO di Oshima e idolo delle teenager giapponesi) offre il proprio corpo alle visioni del talento più destabilizzante del cinema orientale. L'appuntamento è alle 21:30 presso il Centro Rodari/Area Giovani (via Labriola 11, trasversale di Krasnodar dalle parti della Conad). Dalle 21, free drink offerto da Circomassimo (se volete potete contribuire portando vino o birra). (IMG:http://digilander.libero.it/livingineurope/bigbanglove01.jpg) (IMG:http://digilander.libero.it/livingineurope/bb1wh5.jpg) LA TRAMA: ''Due giovani vengono arrestati nello stesso momento per due omicidi che non hanno nessuna relazione l’uno con l’altro. Jun è l’androgino barista di un locale gay, che dopo essere stato molestato da uno degli avventori lo trucida barbaramente, mentre Shiro è una furia umana, spietato e solitario, che non è la prima volta che si trova ad uccidere un essere umano.'' IL TRAILER: http://dailymotion.alice.it/video/x35qv ... shortfilms LA CRITICA: "Per godere appieno di questa esperienza miikiana, il consiglio è comunque quello di lasciarsi trasportare dalle emozioni piuttosto che cercare di razionalizzare, persino la linea temporale è frammentata – più precisamente non si avverte lo scorrere del tempo - e le vicende sembrano più seguire schemi ed associazioni mentali che una linea narrativa canonica." Valerio Spisani - http://www.asianfeast.org/dinamiike.htm "Descrivere Big Bang Love, Juvenile A con una metodologia critica universale è esercizio inutile. Spiazzante ed affascinante come solo il miglior cinema sa essere." http://eyesdeepon.forumcommunity.net "Miike è andato più avanti di quanto si possa immaginare, ma il valore del suo cinema è realmente quanto di più libero e “oltre” si possa oggi pensare e sperare di ottenere da una visione su schermo." http://www.sentieriselvaggi.it "Questo è un film di Takashi Miike. Riuscirà a farvi interrogare, a tormentarvi, a meravigliarvi, a farvi tremare, vi farà grattare la testa, vi annoierà e vi sveglierà duramente. Celebratelo." http://www.midnighteye.com (IMG:http://digilander.libero.it/livingineurope/bigbanglovejuvenilea_haut.jpg) Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 16 Jan 2008 - 11:14 |
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18 Jan 2008 - 10:53
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#2
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Il film è molto crudo e violento, sconsigliato per chi è debole di stomaco. La trama è particolare perchè mischia piani diversi, la realtà oggettiva è confusa e sfumata dall'irrazionale, dai pensieri, dai sogni e sentimenti dei protagonisti.
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18 Jan 2008 - 11:03
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#3
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Bah... crudo e violento... È in assoluto il meno crudo e violento che abbia mai fatto Miike. Anni luce rispetto alla crudezza e alla violenza di tutti gli altri suoi film. Ci sono solo un paio di scazzottate.
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18 Jan 2008 - 14:06
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#4
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Non ho mai visto altri film di Miike, sono molto cruente le scene degli omicidi perpetrati dai protagonisti e poi mi schifa vedere il sangue che schizza ovunque.
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18 Jan 2008 - 14:18
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#5
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3562 Iscritto il: 24 May 2006 Età: 43 Da: Ferrara (land of fogs) Utente Nr.: 770 |
o mio dio
REPERISCI LA FILMOGRAFIA DI MIIKE, ti prego |
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18 Jan 2008 - 14:31
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#6
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Ti assicuro, Dani, che qui il sangue praticamente non c'era. Diciamo che rispetto agli altri suoi film il rapporto e 1:10000.
E soprattutto la violenza: qui è solo accennata e in gran parte fuori campo. In quasi tutti gli altri film ci sono scene di violenza estrema, assolutamente raccapricciante, di un sadismo inconcepibile, con litri e litri di sangue che schizza ovunque ^_^ Ma qui l'argomento violenza era solo molto accessorio e quindi estremamente mitigato da quello dell'omofilia latente: in particolare la scena in teoria più violenta (il soffocamento) diventa in pratica quasi una rilettura della scena ad altissimo tasso erotico del finale di "L'impero dei sensi" di Oshima. Non vedi sopraffazione e tortura in quella scena, vedi sostanzialmente una scena di ipossifilia. E i rimandi a Oshima sono moltissimi, a cominciare dall'attore principale, attore feticcio di Oshima in Gohatto, appunto sull'omosessualità. Come sempre, quello di Miike è un cinema simbolista e surreale, ma anche ancestrale, quasi antropologico nel giocare sempre con estrema audacia e originalità sui totem e i tabù umani (perversione, violenza, famiglia, dolore, tortura, incesto, paura, pornografia, poesia, incubo, sopraffazione). Miike riesce a catturare l'essenza del surrealismo, quello che rappresenta sangue e merda per trasmettere sensazioni altissime e profondissime ma inesplicabili. In Miike tutto è implicito: i simboli - tantissimi - sono spesso molto più esplicativi di interminabili minuti di spiegazioni esplicite ma incoerenti e noiose. E mentre ti annoi della banalità estetica della presunta logica narrativa, all'improvviso ritorna l'inconscio a scuoterti, colpendoti allo stomaco molto spesso e riportando la tua mente al piano del pensiero irrazionale, verso quell'altro tipo di realtà che solo l'arte riesce a comunicare. |
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