[HOCKEY] Alexander Ovechkin Opzioni

[Boris]

«...e un giorno potrò raccontare di aver visto Alexander Ovechkin»

L’immenso talento del giovane attaccante russo conquista la NHL. Esordiente a vent’anni nei Washington Capitals, il ragazzo di Mosca incanta l’esigente platea nordamericana: diventerà sicuramente uno dei più grandi giocatori della storia.

di RETO REGHEAR


Ci sono quegli avvenimenti, quelle partite, quei campioni che restano impressi nella mente, che non dimentichi, e che ogni tanto ti vanti anche di aver visto. Di solito poi, sono i ricordi positivi a non finire nelle pieghe più remote del cervello; forse però consciamente. Personalmente di ricordi ne ho molti, ma purtroppo anche qualche “ intoppo”: non ho mai visto dal vivo Wayne Gretzky, ad esempio, come non ho mai visto Maradona o Michael Jordan, ma ormai è tardi. Ho visto però “ live” Mario Lemieux, in uno di quei momenti che racconti con gli amici quando, casualmente, si parla di sport.

Era il mese di ottobre di sette o otto anni fa, quando Supermario aveva annunciato il suo secondo ritiro, prima di comprare i Penguins e rimettersi nuovamente i pattini. Il luogo, il mitico Molson Center di Montréal, casa sua insomma, per la partita d’addio del miglior “ québéquois” dell’hockey: 3 gol e 2 assist di Supermario, un partita incredibile e una pioggia d’applausi durata più di cinque minuti dopo il terzo gol. Lui era ancora in pista, pronto all’ingaggio contro Marc Recchi. Tutti in piedi, boato generale: Recchi lo guarda, e in uno di quegli attimi che sono dovuti ai campioni, gli fa capire che quell’ingaggio può aspettare. Lemieux si guarda attorno e saluta i 20.000 del Molson, dopo aver affondato i Canadiens: quella è un partita, ma Le Magnifique è per sempre! Tutto come se fosse l’altra sera. Veniamo però al 2005, e a questa nuova, bella NHL.

Lemieux gioca e segna ancora, ma non è di lui che voglio scrivere, e nemmeno di Sydney Crosby, anche se prima o poi lo “ dovrò” fare. Voglio solo raccontare di aver visto Alexander Ovechkin, prima in televisione, e poi finalmente dal vivo. Non è certo ancora paragonabile a Gretzky o Lemieux, ma vederlo giocare è un vero incanto, e se non credete a me, beh, queste sono le parole di Ken Hitchcock, allenatore dei Philadelphia Flyers: « Se vivessi a Washington, comprerei senza pensare al prezzo un abbonamento stagionale per vedere questo ragazzo. È un giocatore speciale, unico, uno di quelli che si vedono una volta ogni 10 anni».

Non sarà forse il prossimo Wayne Gretzky ( e chi lo è?!), ma Alexander Ovechkin sembra avere le caratteristiche fisiche e soprattutto tecniche per rivaleggiare, e magari far meglio dei vari Bure, Fedorov, Kovalev e Mogilny, e anche, per ora, a 20 anni appena compiuti, la testa, per diventare e restare uno dei grandi dell’hockey mondiale. E se poi sarà vero, beh, allora potrò raccontare « Alexander Ovechkin? Certo, l’ho visto, la prima volta era il mese di novembre del 2005…».


La scheda

Nato il 17.9.1985, 186 cm per 96 chili, Alexander Oveichkin è un prodotto della Dynamo Mosca, con cui ha esordito nel massimo campionato russo a 16 anni. Prima scelta assoluta al Draft 2004, sta disputando la sua prima stagione con i Washington Capitals: in 24 partite ha firmato 15 reti e 10 assist. Con la nazionale maggiore russa ha già disputato due Mondiali.