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> Il Dalai Lama In Italia, Il governo e il papa non lo vogliono incontrare
axettone
messaggio 13 Dec 2007 - 11:08
Messaggio #1


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No alla visita di Prodi, D'Alema, Ratzinger, Napolitano.
Sì di Bonino, Moratti, Veltroni, Formigoni.

Che dire, trovo la cosa semplicemente imbarazzante. Il governo italiano ha paura della Cina? Ma per piacere. Questa caduta di stile spero che abbia per i RESPONSABILI un'altissima visibiilità sulla stampa internazionale.
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Galen
messaggio 13 Dec 2007 - 11:56
Messaggio #2


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Concordo, è uno schifo.


Quando la Cina era solo comunista il Dalai Lama veniva ricevuto da tutti, ora che la Cina è ipercapitalista il Dalai Lama è oscurato.
(Beppe Grillo)
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Mastro
messaggio 13 Dec 2007 - 12:51
Messaggio #3


Bambanon
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Cacchio! Giuro che lo stavo quotando io! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/23.gif)
e aggiunge:

Quando la Cina era solo comunista il Dalai Lama veniva ricevuto da tutti, ora che la Cina è ipercapitalista il Dalai Lama è oscurato. Il dio denaro è la più forte tra le divinità italiane. Templi in suo onore sono presenti al centro di tutte le città, sono le nuove chiese: le banche, le assicurazioni.
Uno degli uomini più importanti del mondo è trattato come un cane in Chiesa.

Messaggio modificato da Mastro il 13 Dec 2007 - 14:37
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Dani80
messaggio 13 Dec 2007 - 12:54
Messaggio #4


Gago
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Non è mai stata in programma nessuna udienza tra il Dalai Lama e il papa. Il Dalai Lama ha avuto il 6 dicembre a Milano un colloquio di un'ora con il cardinale Dionigi Tettamanzi
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Senbee Norimaki
messaggio 13 Dec 2007 - 12:59
Messaggio #5


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Non è mai stata in programma perché Ratzy non l'ha voluta. Il Dalai Lama aveva chiesto di vederlo.

Esattamente lo stesso che è accaduto con Prodi. Prodi almeno s'è inventato una scusa diplomatica.
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Faye
messaggio 13 Dec 2007 - 13:26
Messaggio #6


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Effettivamente è uno schifo.

E il Tibet andrebbe liberato una volta per tutte...ma non credo che nella Redneck Agenda sia prevista una guerra di liberazione in questo senso. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif)
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Jolly_roger
messaggio 13 Dec 2007 - 13:29
Messaggio #7


Tanta Roba
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CITAZIONE (Mastro @ 13 Dec 2007 - 12:51) *
Il dio denaro è la più forte tra le divinità italiane.

tra quelle mondiali semmai... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_wink.gif)
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Dani80
messaggio 13 Dec 2007 - 14:04
Messaggio #8


Gago
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CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 13 Dec 2007 - 12:59) *
Non è mai stata in programma perché Ratzy non l'ha voluta. Il Dalai Lama aveva chiesto di vederlo.

La situazione è molto delicata, in Cina esiste una Chiesa cattolica in cui i vescovi vengono ordinati in modo valido ma illecito, senza il consenso del papa.
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Mastro
messaggio 13 Dec 2007 - 14:39
Messaggio #9


Bambanon
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La questione è molto delicata: la Cina è un immenso mercato in espansione.

Non vale la pena inimicarselo per una semplice visitina del Dalai Lama... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/61.gif)
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Leite
messaggio 13 Dec 2007 - 23:13
Messaggio #10


Sempre + Nezo
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La Moratti e Formigoni hanno anche avuto un bell'ardire ad incontrarlo. Per vincere l'epocale ed importantissimo Expo2015 , serve anche il voto della Cina. La Cina ha storto il naso per questo incontro ; è stato però compensato con il rinvio al 2008 del trasferimento di Chinatown.
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Roberta 80
messaggio 14 Dec 2007 - 12:51
Messaggio #11


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CITAZIONE (Senbee Norimaki @ 13 Dec 2007 - 12:59) *
Non è mai stata in programma perché Ratzy non l'ha voluta. Il Dalai Lama aveva chiesto di vederlo.

Esattamente lo stesso che è accaduto con Prodi. Prodi almeno s'è inventato una scusa diplomatica.


In entrambi i casi (ma nel primo molto di più)...fossi il Dalai Lama...non sarei dispiaciuta (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/nono2.gif)
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Gnomo in Trench
messaggio 14 Dec 2007 - 13:25
Messaggio #12


Pòch ad bòn
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Che merda il Dalai Lama, cazzo dovrebbe smetterla di sputare. Che schifo.
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Jolly_roger
messaggio 14 Dec 2007 - 13:41
Messaggio #13


Tanta Roba
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questa non faceva tanto ridere, di la verità, la volevi dire a tutti i costi..... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_wink.gif)
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Dani80
messaggio 14 Dec 2007 - 13:49
Messaggio #14


Gago
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I rapporti economici con la Cina sono talmente importanti che si chiude un occhio sul problema della violazione dei diritti umani..penso sia una cosa schifosa che, alla fine, contano più i soldi della morale..per questo la visita del Dalai Lama è stata di basso profilo
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Senbee Norimaki
messaggio 14 Dec 2007 - 18:57
Messaggio #15


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Io credo che in questo caso, Prodi e il Papa dovrebbero solo vergognarsi.

È inammissibile privilegiare i soldi ai diritti umani.

Dal Corriere:

Mentre il leader tibetano arrivava a Roma, Pechino ha lanciato un monito: «Nessuno Stato lo sostenga» . […] Il Dalai Lama è atterrato ieri a Ciampino esattamente quindici minuti dopo il decollo, dallo stesso aeroporto, del premier Prodi e del ministro degli Esteri D’Alema per Lisbona. Una circostanza che è stata messa in evidenza dallo stesso Tenzin Gyatso, quando è sceso dalla scaletta dell’aereo e ha dichiarato che «non ci sono stati attacchi ufficiali, ma ci sono stati attacchi ufficiosi che hanno condizionato la disponibilità all’incontro e al dialogo da parte di alcune autorità pubbliche e di alcuni esponenti ecclesiastici », con un riferimento a Prodi e al Papa. È iniziata così la parte più importante e conclusiva della permanenza nel nostro Paese del leader spirituale dei buddisti tibetani, contro cui, proprio mentre giungeva a Roma, è tornato ad esprimere la sua contrarietà il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Qin Gang. «Nessuno Stato lo sostenga», ha ammonito.
Ma lo stesso D’Alema ha voluto precisare in serata che se non c’è stato incontro con il leader tibetano, «il governo non è disposto a cedere a nessuna pressione nel suo sostegno per l’affermazione dei diritti umani in Cina». Ma neppure «cede a chi pretende di definire l’agenda di incontri del Dalai Lama, che non sono stati chiesti». […]
Nel percorso, il capo buddista si è fermato per abbracciare affettuosamente Marco Pannella. Il presidente Bertinotti ha commentato: «La Cina è amica, ma noi siamo contrari alla repressione in Tibet». In contemporanea è giunta da Bruxelles la notizia che in una risoluzione votata praticamente all’unanimità dal Parlamento, la Ue ha chiesto che finiscano «le pressioni della Cina su Stati amici » del Dalai Lama. […]
il Dalai scortato da Ugo Papi, consigliere per l’Asia del ministro D’Alema, ha parlato per un’ora il sottosegretario Gianni Vernetti. Un incontro con il leader Pd Valter Veltroni, un discorso davanti ai ministri Emma Bonino, Giovanna Melandri. Vicino a loro Afef. E un consiglio buddista a tutti: «Amore e buon umore, calma e compassione riducono lo stress, perché l’odio e la diffidenza fanno male al corpo e all’anima». […]




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http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/e...ma-wojtyla.html

Il leader spirituale incontra la stampa e si dice "dispiaciuto" del mancato incontro con Ratzinger
"La natura della mia venuta non è politica, non voglio creare problemi, sono solo un visitatore straniero"

Dalai Lama: "Mi manca Wojtyla
un grande uomo meraviglioso"

"La Cina mi ha accusato di separatismo e ha rafforzato la repressione. E' un genocidio culturale
Hanno detto che il capo del Tibet non esiste più. Ma il terrore non è un bene neanche per loro"


Peccato per il mancato incontro con papa Ratzinger, "avrei desiderato vederlo, per un saluto, per rispetto, per un impegno morale". Ma allo stesso tempo, "mi mancano Giovanni Paolo II e la sua determinazione nel promuovere i valori umani e il discorso interreligioso, come nel meeting di Assisi. Oh, Giovanni...". Il suo cuore batte ancora per Wojtyla e il Dalai Lama non ha alcuna difficoltà ad ammetterlo con i giornalisti che ha incontrato questa mattina a Milano nel corso della sua visita in Italia. Wojtyla "un grande, non solo ufficialmente, ma personalmente, un uomo davvero meraviglioso - così lo ricorda - per cui ho sentito una sensazione piacevole sin dal primo incontro". Di Ratzinger apprezza che sia "un grande esperto", "mi ha detto che fede e ragione devono camminare insieme".

E' da vero uomo di pace che il Dalai Lama si presenta ai cronisti che lo aspettano all'Hotel Principe di Savoia. Cerca di stemperare le polemiche dopo l'imbarazzo col quale alcune istituzioni italiane hanno accolto il suo arrivo. "La natura della mia visita non è politica, non voglio creare problemi allo Stato e alle autorità dei Paesi che visito. Per me - dice - non c'è problema, sono solo un visitatore straniero". Accompagnato dai suoi monaci, lascia intendere di conoscere i motivi che inducono i politici alla cautela: "Vorrei andare in Tibet e anche in Cina per una visita breve, ma la propaganda cinese mi demonizza, per loro sono un nemico del popolo e così quelli che mi incontrano, da Bush alla Merkel, diventano anche loro mezzi demoni".

Gli dispiace, si diceva, di non poter avere un colloquio con Ratzinger, "in passato ho avuto l'opportunità di incontrarlo, questa volta invece no, evidentemente avrà le sue difficoltà, avrà poco tempo o altri impegni". E se ne rammarica, convinto dell'importanza della conoscenza reciproca, perché "nonostante le differenze filosofiche, tutte le religioni danno lo stesso messaggio di amore, compassione, tolleranza, perdono e disciplina morale". Per la stessa ragione non vede di buon occhio le conversioni: "E' più salutare rimanere con la propria fede di cuore, quella di nascita, altrimenti si rischia di far confusione".

Fermo restando che "la religione del cuore è quella cui si appartiene" nulla vieta, comunque, "di imparare anche dalle altre", come faranno le ottomila persone che, al Palasharp di Milano, parteciperanno alla tre giorni sul tema della pace interiore. Condizione, quest'ultima, necessaria - secondo il premio Nobel - per raggiungere la pace nel mondo: "Tanta guerra è frutto dell'azione dell'uomo, dell'intenzione umana: soldi e tecnologia non possono risolvere i nostri problemi, credo che si debba invece migliorare l'uomo dal profondo". In questo senso, "tutte le grandi religioni, anche se diverse, hanno un'enorme potenzialità di realizzare la pace interiore".

Ma oltre alla pace interiore c'è anche un altro valore in cui il leader spirituale crede, quello della democrazia, rivendicato dal movimento dei monaci buddisti della Birmania. Lui, di fronte alla repressione militare, ha provato "grande dispiacere" perché "lo scopo della loro manifestazione era la democrazia, valore universale ed estremamente nobile". Allo stesso modo il suo Tibet si batte da anni per ottenere l'autonomia dalla Cina, già concessa - come prevede la Costituzione cinese - ad alcune altre etnie.

Nonostante questo, "nel 2002, quando si ripresero i contatti con la Cina, dissi che non chiedevamo l'indipendenza ed ero fiducioso, ma sono stato accusato di separatismo e si è rafforzata la repressione finché, nel giugno del 2007, nel nostro ultimo incontro, mi hanno detto che il capo del Tibet non esiste più".

Quello che sta avvenendo nel suo Paese, denuncia Tenzin Gyatso, è "un genocidio culturale" ma "repressione e terrore non sono un bene neanche per la Cina". Al Paese che dal 1951 occupa il Tibet, il leader spirituale ricorda che "se l'istituzione del Dalai Lama per successione continuerà o meno, dipenderà dal popolo tibetano: sarà lui a decidere". Per quanto lo riguarda, non esclude - come aveva già detto - né che il suo successore possa essere una donna né che possa essere scelto mentre lui è ancora in vita.

Da una parte, infatti, "se una donna sarà la più adatta per portare beneficio tramite l'insegnamento, allora sarà possibile che il prossimo Dalai Lama si incarni in una donna". Dall'altra invece "nella tradizione tibetana esistono già esempi di reincarnazioni in vita", e visto che lo scopo delle reincarnazioni è ultimare il lavoro incompiuto nella vita precedente, se la situazione del Tibet rimarrà tale e quale Tenzin Gyatso non esclude di rinascere nell'esilio cui è costretto da quasi cinquant'anni.

(6 dicembre 2007)

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 14 Dec 2007 - 18:57
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Leite
messaggio 14 Dec 2007 - 20:31
Messaggio #16


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CITAZIONE (Dani80 @ 14 Dec 2007 - 13:49) *
..penso sia una cosa schifosa che, alla fine, contano più i soldi della morale..



ma va ? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_smile.gif)
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Maifermo
messaggio 16 Dec 2007 - 12:31
Messaggio #17


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E' una questione diplomatica dalla quale non si può prescindere.
Questa volta sono d'accordo con Prodi e il Papa, non sempre si può agire direttamente per i fini che ci stanno a cuore e spesso si è costretti a trovare altre soluzioni.
Incontrare il Dalai Lama in questo momento avrebbe significato un irrigidimento incredibile nei rapporti con la Cina, con la quale è NECESSARIO il dialogo, per limare quel distacco nella politica mondiale che ancora contraddistingue il regime di Pechino.
Certamente è stata anche furba e cerchiobottista la mossa di Veltroni e Tettamanzi che lo hanno incontrato. Il loro significato è stato: vorremmo ma non possiamo.
Non vedeteci solo una questione di soldi,ci sono equilibri sottilissimi costruiti con fatica negli anni che un gesto del genere avrebbe distrutto e vanificato tutti gli sforzi fatti per raggiungerli.
Poi se Grillo ci vuole vedere una questione economica faccia quello che vuole, ma provi a mostrare un po' di umiltà nei confronti di chi da anni ha esperienze diplomatiche e sa come funzionano queste cose. Continui a fare il comico e faccia mantenere i rapporti con gli altri stati a chi ne ha un po' conoscenza...
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Dani80
messaggio 16 Dec 2007 - 12:38
Messaggio #18


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Hai ragione Maifermo: il Papa deve agire anche tenendo conto di non irritare troppo il governo cinese che potrebbe, come ritorsione, perseguitare ancora di più i cattolici cinesi fedeli a Roma.
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Senbee Norimaki
messaggio 16 Dec 2007 - 12:57
Messaggio #19


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Quindi anche Prodi ha fatto bene? La Moratti e la Bonino sono delle irresponsabili? Woytila è stato un pazzo?

Messaggio modificato da Senbee Norimaki il 16 Dec 2007 - 12:57
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Thyo85
messaggio 16 Dec 2007 - 13:24
Messaggio #20


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CITAZIONE (Dani80 @ 16 Dec 2007 - 12:38) *
Hai ragione Maifermo: il Papa deve agire anche tenendo conto di non irritare troppo il governo cinese che potrebbe, come ritorsione, perseguitare ancora di più i cattolici cinesi fedeli a Roma.


Quindi... il Papa (teoricamente grande figura di pace e rispetto) deve, invece di incontrare il Dalai Lama (Altra figura teoricamente di grande pace e rispetto) preoccuparsi di non irritare un governo che sappiamo limitare e di molto la libertà individuale, addirittura di espressione?
Ovvero, per ripeterla in altre parole, è giusto che due persone di pace non si confrontino per non "fare arrabbiare" il cattivo di turno?
La ricerca di migliorare le cose passa per tante vie: chi sceglie la guerra per portare la pace, chi sceglie la semplice protesta, chi come Ghandhi ha cercato di cambiare le cose con solo parole e azioni ma senza mai compiere un solo atto contro la legge o altro.
Tanti modi.
Ma non ho mai sentito che la strada per la pace, il rispetto di tutte le culture, la libertà di espressione-religione-pensiero possa passare attraverso il silenzio e il non fare niente.
Sicuramente i cattolici cinesi non saranno perseguitati di più, ma in Cina non stanno certo meglio..
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Senbee Norimaki
messaggio 16 Dec 2007 - 16:02
Messaggio #21


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Thyo, purtroppo è sempre stato così. Chi accetta passivamente ogni stronzata che dice un leader, giustifica le nefandezze adducendo nobili intenzioni di leggendarie cause maggiori. Come un fedele che manda il ragazzino all'oratorio invece che alla casa del popolo: meglio inculato che mangiato vivo! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
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Virgil
messaggio 16 Dec 2007 - 16:11
Messaggio #22


Veudo
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la verita e che viene a cena da me, il mio cane è buddista


scherzi a parte è uno schifo, nn avranno mica paura di Lui
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Senbee Norimaki
messaggio 16 Dec 2007 - 16:25
Messaggio #23


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CITAZIONE (Virgil @ 16 Dec 2007 - 16:11) *
la verita e che viene a cena da me, il mio cane è buddista


I buddisti sono vegetariani ^_^
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Maifermo
messaggio 17 Dec 2007 - 01:44
Messaggio #24


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CITAZIONE
Chi accetta passivamente ogni stronzata che dice un leader, giustifica le nefandezze adducendo nobili intenzioni di leggendarie cause maggiori.


Scusami Senbee ma qui hai pisciato proprio fuori. Quelle che tu sminuisci come "leggendarie" cause di forza maggiore sono EQUILIBRI INTERNAZIONALI. Io posso dirti per esperienza personale che negli ultimi anni si sono fatti passi avanti con la Cina che nemmeno immagini. Questo perchè sei ignorante e te lo dico col cuore, non puoi saperle perchè non si vedono...
Il fatto che la Cina abbia appoggiato il governo italiano nel suo tentativo di ostruire l'ingresso della Germania come membro permanente del Consiglio di sicurezza insieme a Giappone, India e Brasile è una cosa che come non mai ha avvicinato il nostro paese a Pechino.
Il fatto che degli Stati come il Giappone e l'India non entrino nel Consiglio di Sicurezza io li chiamo EQUILIBRI INTERNAZIONALI che consentiranno all'ONU di non essere strumento americano per isolare ancor più la Cina e farne il prossimo nemico globale dopo l'Iran e buona parte dei paesi arabi.
Inoltre in questo tuo post spero di non leggere nessun riferimento diretto a quello che ho detto (ma che ti rivolgessi impersonalmente a chiunque commetta l'errore di pendere dalle labbra di un leader), perchè, altrimenti, saresti caduto di nuovo in quell'atteggiamento strafottente di cui spesso ti macchi e che ti è stato ripreso più volte da chi fa rispettare le regole in questo forum.

CITAZIONE
Quindi anche Prodi ha fatto bene? La Moratti e la Bonino sono delle irresponsabili? Woytila è stato un pazzo?


Si Prodi ha fatto bene e l'ho detto subito (non mi piace ma non è il primo patacca arrivato, così come non lo è D'Alema). La Moratti e la Bonino possono fare quello che vogliono in quanto non sono capi di stato come il Papa e Prodi. Woyitila non è stato assolutamente un pazzo, però va considerato che in questo momento i rapporti della Chiesa di Roma con la Cina si stanno un po' scongelando principalmente per consentire la libertà di religione in un paese che rappresenta 1/3 della popolazione mondiale, e secondariamente per garantire un lasciapassare alle ONG per svolgere lavori umanitari in zone della Cina distrutte dalla povertà.

CITAZIONE
Come un fedele che manda il ragazzino all'oratorio invece che alla casa del popolo: meglio inculato che mangiato vivo!


Da quello che ricordo hai fatto l'asilo dalle suore o cmq frequentato sambe per un po', che ti piacesse essere inculato??? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
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Senbee Norimaki
messaggio 17 Dec 2007 - 08:14
Messaggio #25


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Fortunatamente le suore non hanno pene (che io sappia). (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

Ritornando in topic: anche ieri Prodi ha parlato di "ragion di Stato". Ma siamo pazzi, dico io? Cioè: sono certo che la Ragion di Stato sia importantissima, ma la RAGION DI STATO è assoggettata a un principio un pochettino più importante, tipo la LIBERTA'.
Allora se per Ragion di Stato occorre attaccare una nazione estera, si fa lo stesso? In effetti è stato fatto. E la cosa mi fa schifo.
Se poi aggiungiamo che invece di uno Stato Laico come l'Italia, a preferire la ragion di stato all'etica è uno Stato Etico per antonomasia come il Vaticano, la cosa fa ancora più schifo. Questo non era il Papa che non scendeva a compromessi, non era il Papa che sfidava l'Europa e l'ONU quando si trattava di aborto divorzio contraccettivi ed eutanasia? Non è che stavolta prevale la ragion di Stato perché invece di embrioni si tratta solo di buddisti?

La differenza è sempre la stessa. Da una parte abbiamo la scuola di pensiero di un Woytila che va da Castro e gli dice a brutto grugno che è un dittatore di merda, dall'altra abbiamo la scuola di pensiero di un Pio XII che preferisce non far menzione dei forni crematori consegnando di fatto milioni di ebrei allo sterminio per "ragion di Stato". Ratzy è chiaramente della seconda scuola: meglio qualche cristiano perseguitato meno in Cina che milioni di buddisti tibetani sterminati dal regime cinese!
Ma non paragonatemeli, non mettetemeli sullo stesso piano! Da cattolico dovresti prendere parte: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno un orientamento dottrinale totalmente opposto. Giustificare entrambi tirando un colpo al cerchio e uno alla botte è tipico delle pecore, come con inconsapevole ironia amate farvi chiamare.
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