Importante Riforma Liturgica Nella Chiesa Cattolica |
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Importante Riforma Liturgica Nella Chiesa Cattolica |
13 Nov 2007 - 19:31
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#1
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
La Cei elimina 'mammona', rivede l'Ave Maria e modifica il Padre Nostro: presentati i nuovi Libri liturgici per la Messa. E Betori chiarisce il significato di 'cattolici adulti'
CITTA’ DEL VATICANO - La Conferenza Episcopale Italiana ha ‘espulso’ mammona, sostituito 'Ave Maria' con 'Rallegrati Maria' e leggermente modificato la preghiera del Padre Nostro. In un’affollata conferenza presso gli studi della Radio Vaticana, sono stati presentati alla stampa i nuovi lezionari rivisti e corretti dalla Cei. Il Segretario generale, Monsignor Giuseppe Betori, ha illustrato la genesi e le ragioni di questa sapiente e lunga opera di maquillage: "Si e' voluta dare una maggior aderenza alle lingue originali e, nel contempo, rivestire i testi di un italiano piu' conforme e congruente ai tempi moderni, con una forma più intelligibile e accessibile a tutti. Basti ricordare che la vecchia vulgata apparteneva a San Girolamo, dottore della Chiesa, quindi ad un periodo molto antico. Questa nuova versione del lezionario ha preso origine nel 1988 con un gruppo di lavoro composto la biblisti, liturgisti, esegeti. I principi ispiratori sono in sostanza tre: creare una nuova vulgata, dare maggior fedelta' alle lingue originarie, risolvere i problemi relativi ai testi di dubbia interpretazione. I testi sono stati approvati da 218 vescovi, con 168 voti favorevoli, 47 favorevoli con riserva, 3 schede bianche e nessun contrario. Sono stati presentati 1321 emendamenti e 1000 osservazioni". Ma quali sono i ritocchi piu' significativi apportati ai testi dei lezionari relativi ai cicli A ,B e C? Ecco un breve ma esaustivo elenco: il vocabolo evangelico "mammona" verra' sostituito dal piu' agevole "ricchezza”. Lo Spirito Santo non si chiamera' più consolatore ma paraclito, dal greco avvocato. Nel libro dei re dell'antico testamento, al capitolo 19 "il mormorio del vento leggero" si tradurrà da ora in poi con "sussurro di una brezza leggera"; il Padre Nostro, quello in versione evangelica (la preghiera al momento non si cambia, in attesa del Nuovo Messale) si recitera' così: "Rimetti i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori", quindi con l’aggiunta di un "anche" e poi nel finale con un "non abbandonarci alla tentazione" invece di "non indurci in tentazione", una versione molto simile a quella del lezionario spagnolo. Nel salmo numero 8, la parola Eloim viene tradotta con Dio; il capitolo 6 del profeta Amos non riportera' piu’ la famosa frase: "Orgia dei bontemponi" ma "Orgia dei dissoluti"; cembali e timpani si cambieranno piu' realisticamente cembali e tamburelli; il celebre "allontanati da me satana" rivolto da Gesu' a San Pietro ( Vangelo di Matteo) avra' una nuova traduzione: "Va dietro di me, satana"; nel capitolo 28 di San Matteo, "ammaestrate tutte le nazioni" si leggera cosi’ “fate discepoli"; nell'Annunciazione si leggera' "rallegrati piena di grazia". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche monsignor Felice Di Molfetta, Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia, Monsignor Crispino Valenzano del Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo e don Angelo Lameri dell'Ufficio Liturgico Cei. Il dibattito e' stato moderato da Don Domenico Pompili, Direttore dell'Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della Cei. Nel nuovo Lezionario della Chiesa Italiana sono state apportate migliaia di correzioni alla precedente traduzione della Bibbia: alcune di queste sono state richieste direttamente da Benedetto XVI e una ha un particolare significato, perche' riguarda il concetto di "cattolici adulti" che e' molto caro ad alcuni politici italiani e deriva dalla lettera di San Paolo agli Efesini. Fin dalla Messa "pro eligendo Pontifice" che aveva preceduto il Conclave, l’allora Cardinal Joseph Ratzinger aveva contestato l'espressione "nella misura che conviene alla piena maturita' di Cristo" usata "un po' semplificando - aveva detto - dal testo italiano". "Piu' precisamente - aveva spiegato il futuro Papa - dovremmo, secondo il testo greco, parlare della 'misura della pienezza di Cristo', cui siamo chiamati ad arrivare per essere realmente adulti nella fede". "Non dovremmo rimanere fanciulli nella fede, in stato di minorita'. E in che cosa consiste l'essere fanciulli nella fede? Risponde San Paolo: significa essere 'sballottati dalle onde e portati qua e la' da qualsiasi vento di dottrina". "Una descrizione molto attuale", aveva concluso. La Cei, nel nuovo Lezionario, ha accolto l'indicazione: "Abbiamo obbedito al Santo Padre che critico' la nostra traduzione", ha spiegato il segretario della Cei Giuseppe Betori ai giornalisti. http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=3955#a |
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13 Nov 2007 - 19:37
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#2
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Il leone di S.Marley Gruppo: Utente Messaggi: 3605 Iscritto il: 9 January 2006 Età: 41 Da: La Vinise Utente Nr.: 502 |
Ok, la notizia per me è ufficiale.
Adesso riunisco tutto in un giga topic con tutte queste mirabolanti notizie cattoliche. Dani, se non sei d'accordo scrivimi pure ma penso che sia la soluzione giusta, anche perchè così la discussione è sempre in rilievo e tutti gli utenti sono facilitati a rispondere e rimanere in topic. Così è un casino delle mignotte. |
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13 Nov 2007 - 20:20
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#3
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Magari sarebbe interessante riunire le discussioni riguardanti tutte le importantissime riforme che sono avvenute o stanno avvenendo in questo periodo nella Chiesa, dal ripristino della S. Messa Tridentina in latino come rito universale straordinario e alla riforma del rito ordinario (S. Messa in italiano).
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13 Nov 2007 - 20:23
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#4
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Le Big Mac, forse un unico topic mi potrebbe far stramazzare a terra per la portata gigantesca di tali incredibili innovazioni, non so se il mio cuore potrebbe resistere.
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13 Nov 2007 - 20:28
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#5
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Le Big Mac, secondo me, ripensandoci, ha ragione Sembee: riunendo discussioni differenti in un unico Topic si rischia di fare un casino pazzesco...Molti Topic analizzano infatti aspetti differenti del Cattolicesimo, riforme liturgiche, politica, storia della Chiesa, dottrina ecc..
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13 Nov 2007 - 20:54
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#6
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3562 Iscritto il: 24 May 2006 Età: 43 Da: Ferrara (land of fogs) Utente Nr.: 770 |
io farei una sezione
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13 Nov 2007 - 21:01
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#7
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4134 Iscritto il: 4 April 2005 Età: 40 Da: Ferrara Utente Nr.: 52 |
Il passaggio sull'"indurci in tentazione" in realtà nasconte parecchie cosine interessanti... mi piacerebbe sapere la traduzione ESATTA dall'aramaico.
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13 Nov 2007 - 21:12
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#8
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
N.B.: ero ironico
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14 Nov 2007 - 08:26
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#9
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Clamoroso: Per più di 40 anni nella S. Messa viene recitata una formula della consacrazione sbagliata, tradotta in italiano in modo errato dal latino.
Il card. Arinze ai presidenti delle Conferenze episcopali La traduzione "per tutti" va cambiata in "per molti" Lettera della Congregazione per il Culto Divino sulla traduzione di "pro multis" nella Consacrazione del Calice Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum Prot. N. 467/05/L Roma, 17 Ottobre 2006 Eminenza / Eccellenza, Nel mese di luglio del 2005 questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, d'accordo con la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha scritto a tutti i presidenti delle conferenze episcopali per chiedere il loro parere autorizzato sulla traduzione nelle diverse lingue nazionali dell'espressione pro multis nella formula della consacrazione del prezioso Sangue durante la celebrazione della santa Messa (rif. Prot. N. 467/05/L del 9 luglio 2005). Le risposte ricevute dalle conferenze episcopali sono state studiate dalle due Congregazioni e un rapporto è stato inviato al Santo Padre. Secondo le sue direttive, questa Congregazione scrive ora a Vostra Eminenza / Vostra Eccellenza nei termini seguenti: 1. Un testo corrispondente alle parole pro multis, tramandato dalla Chiesa, costituisce la formula che è stata in uso nel rito romano in latino fin dai primi secoli. Negli ultimi trent'anni, più o meno, alcuni testi approvati in lingua moderna hanno riportato la traduzione interpretativa "for all", "per tutti", o equivalente. 2. Non vi è alcun dubbio sulla validità delle messe celebrate con l'uso di una formula debitamente approvata contenente una formula equivalente a "per tutti", come già ha dichiarato la Congregazione per la Dottrina della Fede (cfr. Sacra Congregatio pro Doctrina Fidei, Declaratio de sensu tribuendo adprobationi versionum formularum sacramentalium, 25 Ianuarii 1974, AAS 66 [1974], 661). Effettivamente, la formula "per tutti" corrisponderebbe indubbiamente a un'interpretazione corretta dell'intenzione del Signore espressa nel testo. È un dogma di fede che Cristo è morto sulla Croce per tutti gli uomini e le donne (cfr. Gv 11,52; 2Cor 5,14-15; Tit 2,11; 1Gv 2,2). 3. Ci sono, tuttavia, molti argomenti a favore di una traduzione più precisa della formula tradizionale pro multis: a. I Vangeli Sinottici (Mt 26,28; Mc 14,24) fanno specifico riferimento ai "molti" (polloi) per i quali il Signore offre il sacrificio, e questa espressione è stata messa in risalto da alcuni esegeti in relazione alle parole del profeta Isaia (53,11-12). Sarebbe stato del tutto possibile nei testi evangelici dire "per tutti" (per esempio, cfr. Lc 12,41); invece, la formula data nel racconto dell'istituzione è "per molti", e queste parole sono state tradotte fedelmente così nella maggior parte delle versioni bibliche moderne. b. Il rito romano in latino ha sempre detto pro multis e mai pro omnibus nella consacrazione del calice. c. Le anafore dei vari riti orientali, in greco, in siriaco, in armeno, nelle lingue slave, ecc., contengono l'equivalente verbale del latino pro multis nelle loro rispettive lingue. d. "Per molti" è una traduzione fedele di pro multis, mentre "per tutti" è piuttosto una spiegazione del tipo che appartiene propriamente alla catechesi. e. L'espressione "per molti", pur restando aperta all'inclusione di ogni persona umana, riflette inoltre il fatto che questa salvezza non è determinata in modo meccanico, senza la volontà o la partecipazione dell’uomo. Il credente, invece, è invitato ad accettare nella fede il dono che gli è offerto e a ricevere la vita soprannaturale data a coloro che partecipano a questo mistero, vivendolo nella propria vita in modo da essere annoverato fra "i molti" cui il testo fa riferimento. f. In conformità con l’istruzione Liturgiam authenticam, dovrebbe essere fatto uno sforzo per essere più fedeli ai testi latini delle edizioni tipiche. Le Conferenze episcopali di quei paesi in cui la formula "per tutti" o il relativo equivalente è attualmente in uso sono quindi invitate a intraprendere la catechesi necessaria ai fedeli su questa materia nei prossimi uno o due anni per prepararli all'introduzione di una traduzione precisa in lingua nazionale della formula pro multis (per esempio, "for many", "per molti", ecc.) nella prossima traduzione del Messale Romano che i vescovi e la Santa Sede approveranno per l’uso in quei paesi. Con l'espressione della mia alta stima e rispetto, rimango della Vostra Eminenza / Vostra Eccellenza devotissimo in Cristo + Card. Francis Arinze, Prefetto http://www.unavoce-ve.it/cocd17-10-06.htm |
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14 Nov 2007 - 10:23
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#10
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Fosse solo quella la traduzione sbagliata..!
Il caso più eclatante è la grossa fune tradotta maldestramente con "cammello" che ha sviluppato anni di teologia sulla simbologia nascosta dal cammello che passa nella cruna dell'ago... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) Il bello è che dopo che s'è scoperto che era un errore di traduzione, i teologi fanno gli indiani alla notizia, perché sarebbe un po' dura ammettere che tutti quei libri e quei dibattiti erano fondati sul nulla (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) |
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14 Nov 2007 - 10:30
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#11
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3171 Iscritto il: 24 May 2005 Età: 41 Da: Frara Utente Nr.: 126 |
quella del cammello che in realtà è una fune da navi la conoscevo anch'io... ma credo che ci siano ben altre cazzate sulla bibbia e zone limitrofe oltre alle traduzioni stile google.
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14 Nov 2007 - 10:46
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#12
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Pòch ad bòn Gruppo: Utente Messaggi: 605 Iscritto il: 20 March 2007 Età: 38 Da: Ferrarese ritornato a casa Utente Nr.: 2264 |
come errore di traduzione che stravolge il significato, mi viene in mente la frase conclusiva della messa "la messa è finita, andate in pace" (al che il fedele replica "era ora"... ops... volevo dire "amen")... completamente sbagliato... l'originale latino è "ite, missa est", che tradotto esattamente suona "andate, questa è la missione"... come vedete completamente diverso...
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14 Nov 2007 - 12:31
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#13
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Peso Gruppo: Utente Messaggi: 2104 Iscritto il: 27 June 2007 Età: 44 Da: Rovigo - Grignano Utente Nr.: 2603 |
Beh anche le "corna" di Mosè quando scende dal Sinai è una traduzione (forse volutamente) sbagliata. Avevano capito keren (=corna) al posto di karan (=raggi)
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14 Nov 2007 - 13:03
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#14
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Anche il SANCTUS è tradotto male dal latino:
Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt caeli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis. Il termine Sabaoth vuol dire Dio degli Eserciti e non Dio dell'universo come è stato tradotto in Italiano. RITUS CONCLUSIONIS Dominus vobiscum. Et cum spiritu tuo. Benedicat vos omnipotens Deus, Pater et Filius et Spiritus Sanctus. Amen. Ite, missa est. Deo gratias. Tasso85 all 'Ite misse est si risponde Deo gratias (Rendiamo Grazie a Dio) e non Amen. La traduzione letterale di "Ite missa est" è: "andate (la comunione) è portata (agli assenti)" |
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14 Nov 2007 - 13:05
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#15
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 4677 Iscritto il: 16 December 2005 Età: 47 Da: Ferrara Utente Nr.: 462 |
come errore di traduzione che stravolge il significato, mi viene in mente la frase conclusiva della messa "la messa è finita, andate in pace" (al che il fedele replica "era ora"... ops... volevo dire "amen")... completamente sbagliato... l'originale latino è "ite, missa est", che tradotto esattamente suona "andate, questa è la missione"... come vedete completamente diverso... Veramente io sapevo che missa est significa che "(l'eucarestia, la benedizione) è stata mandata (anche agli assenti)". Ad ogni modo quale che sia il significato originale, dubito che sia un errore di traduzione (un conto sono gli originali aramaici... ma il latino lo sanno bene), quanto piuttosto un adattamento volontario. |
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14 Nov 2007 - 13:35
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#16
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Quello che mi chiedo è perché abbiamo ridotto il CONFITEOR eliminandone alcuni pezzi. Nel Confiteor tradizionale si richiede esplicitamente l'intercessione della Vergine Maria, di san Michele Arcangelo e di alcuni Santi (san Giovanni Battista e i santi Apostoli Pietro e Paolo), in quello recitato nel rito ordinario della S. Messa tali riferimenti sono stati tolti.
CONFITEOR NOVUS ORDO MISSAE: Confiteor Deo omnipotenti et vobis, fratres, quia peccavi nimis cogitatione, verbo, opere et omissione:mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper Virginem, omnes Angelos et Sanctos, et vos fratres, orare pro me ad Dominum Deum nostrum. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli Angeli, I Santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. CONFITEOR VETUS ORDO MISSAE: Confíteor Deo omnipoténti, beátæ Maríæ semper Vírgini, beáto Michaéli Archángelo, beáto Joánni Baptístae, sanctis Apóstolis Petro et Paulo, ómnibus Sánctis et tibi, pater: quia peccávi nimis cogitatíone, verbo et ópere: mea culpa, mea culpa, mea máxima culpa. Ideo precor beátam Maríam semper Vírginem, beátum Michaélem Archángelum, beátum Joánnem Baptistám, Sanctos Apóstolos Petrum et Paulum, ómnes Sanctos, et te, pater, oráre pro me ad Dóminum Deum nostrum. Confesso a Dio onnipotente, alla beata sempre Vergine Maria, al beato Michele Arcangelo, al beato Giovanni Battista, ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti i Santi e a te, o padre, di aver molto peccato, in pensieri, parole ed opere: per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. E perciò supplico la beata sempre Vergine Maria, il beato Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo, tutti i Santi, e te, o padre, di pregare per me il Signore Dio nostro. |
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14 Nov 2007 - 14:12
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#17
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Hai ragione, è uno scandalo. Fossi nella Vergine Maria m'incazzerei di brutto.
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14 Nov 2007 - 14:46
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#18
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Sembee Norimaki, scherzi e battute ironiche a parte, non è una modifica marginale quella del Confitor. Alla doppia recitazione del Confiteor, prima del sacerdote, poi dei fedeli, nella S. Messa Tridentina si è sostituita un’unica recitazione collettiva del neo-mini-Confiteor: è un fatto grave perché questo cambiamento sminuisce il ruolo del sacerdote facendolo naufragare nell’assemblea dei fedeli, riducendolo a uno di loro, alla pari con gli altri: tutti sacerdoti allo stesso modo. E' uno dei sintomi della "protestantizzazione" della liturgia avvenuta dopo il Concilio Vaticano II. Nelle nuova versione del Confiteor sono stati sminuiti anche elementi maggiormente rappresentativi della fede cattolica (l'invocazione alla beata Vergine Maria, a san Michele arcangelo e agli apostoli Pietro e Paolo) che sono avversati dai protestanti.
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14 Nov 2007 - 15:07
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#19
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Quindi è una buona notizia, no? Più democrazia fra le gerarchie?
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14 Nov 2007 - 15:38
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#20
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 5125 Iscritto il: 6 June 2005 Età: 39 Da: Senbee/Faye Mansion Utente Nr.: 152 |
Non la sapevo questa del "Dio degli Eserciti" come esatta traduzione al posto di "Dio dell'Universo". (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)
Effettivamente sarebbe stata più stilosa come frase, e avrebbe evocato il dio dell'antico testamento, quello incazzoso e sterminatore di popoli. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) (la trama della bibbia è notoriamente stata scritta da qualcuno che non aveva un'idea della consecutio narrativa (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sarcastica.gif) ) |
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14 Nov 2007 - 17:42
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#21
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Senbee cercherò di rispondere alla domanda in poche righe, è un discorso complesso. Secondo la fede cattolica il sacerdote rappresenta Cristo e rinnova, nella S. Messa, in modo incruento, lo Stesso sacrificio di Cristo sulla Croce e quindi è il sacerdote il centro della funzione e non i fedeli. Non un caso che nella S. Messa Tradizionale il prete utilizza paranti molto appariscenti (come la Pianeta ) che lo distinguono nettamente dal popolo. Secondo la fede protestante invece il ministro di culto ha funzioni simili a quelle di un presidente dell'assemblea, in quanto i protestanti non credono nella Transustanziazione. Le riforme seguite al Concilio Vaticano II hanno trasformato il prete cattolico da guida verso il cielo a interlocutore dell'assemblea girando l'altare verso i fedeli, creando, in questo modo, una liturgia con elementi simili a quella protestante.
Ecco 2 foto della S. Messa Tradizionale, si vede chiaramente la differenza con il Novus Ordo Missae: |
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14 Nov 2007 - 17:55
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#22
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 7670 Iscritto il: 9 June 2005 Età: 48 Da: una sporta di cazzi miei Utente Nr.: 157 |
c'è un prete e un morto in croce... tanto basta per rompere i maroni.
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14 Nov 2007 - 17:57
Messaggio
#23
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Beh Dani80, che vuoi che ti dica, a me il prete che sta insieme ai fedeli invece che su un piedistallo dorato, piace decisamente di più.
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14 Nov 2007 - 18:44
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#24
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Peso Gruppo: Utente Messaggi: 2104 Iscritto il: 27 June 2007 Età: 44 Da: Rovigo - Grignano Utente Nr.: 2603 |
Domanda OT:
qualcuno sa per quale motivo sopra a tutti gli altari delle chiese c'è un baldacchino? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/anne-sophie.gif) |
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14 Nov 2007 - 20:50
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#25
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 4677 Iscritto il: 16 December 2005 Età: 47 Da: Ferrara Utente Nr.: 462 |
C'è il baldacchino architettonico (ciborio) e/o quello sospeso: immagino ti riferisca a quest'ultimo... comunque entrambi servono come simbolica protezione dell'altare, oltre che come decorazione.
Messaggio modificato da Galen il 14 Nov 2007 - 20:55 |
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